Concilio Vaticano II
il mito di un "superdogma" da cui uscire
il mito di un "superdogma" da cui uscire
La Chiesa cattolica sta attraversando una delle crisi più gravi della sua esistenza: apostasia e scandali morali la intossicano. Chi è cattolico ne rimane profondamente turbato e addolorato e qualcuno cerca, con coraggio intellettuale, una spiegazione di questo traumatico momento storico. Gli effetti hanno sempre una causa: Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro, con il loro nuovo libro di prossima uscita, mostrano che alla radice del dramma c’è una crisi di Fede che si è manifestata in tutta la sua virulenza a partire dagli anni Sessanta con il Concilio Vaticano II. Si tratta di un’analisi che farà scalpore poiché sono evidenziate le origini della crisi attuale e il lettore potrà trovare ricostruiti, con tutte le loro responsabilità, volti e fatti che sono stati mitizzati e posti in un alveo di intoccabilità.
Abbiamo rivolto alcune domande agli autori:
Il 7 ottobre esce il vostro nuovo libro, edito da Vallecchi. Un titolo e un sottotitolo come La Bella addormentata - Perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà lasciano pochi dubbi sul contenuto che, come è prevedibile, susciterà polemiche.
Siamo preparati al fatto che il libro possa suscitare delle polemiche. Tuttavia, noi non l’abbiamo scritto per il gusto della provocazione. Quel titolo dice che noi amiamo la Chiesa, e che davanti a lei ci mettiamo innanzitutto in contemplazione di un mistero soprannaturale: la Chiesa è una madre bella e senza errore, perché non è una realtà solo umana, ma fondata dal Figlio di Dio. Certo, la Chiesa vive nella storia, e si intreccia con i problemi e con le miserie degli uomini, con le mode passeggere, con l’inimicizia senza posa del misterium iniquitatis. La stagione conciliare e post conciliare è un pezzo di questa storia bimillenaria: siccome c’è chi pretende di considerarla l’unica senza macchia e senza errori, allora è necessario che qualcuno sgomberi il campo da questa visione mitologica e leggendaria.
Voi insistete molto su questo concetto di “mito del Concilio”, una categoria che in qualche modo avete contribuito a elaborare insieme a un gruppo di intellettuali. Che cosa intendete esattamente con questa espressione?
Ormai è evidente quasi a tutti che il Vaticano II è avvolto da un aura mitologica che provoca reazioni rabbiose nei confronti di chi semplicemente ponga domande scomode su quell’evento e sulle sue conseguenze. Augusto Del Noce diceva che la modernità si caratterizzava per un inquietante divieto: quello di fare domande. Anche in casa cattolica c’è chi vorrebbe impedire di fare delle domande sul Vaticano II. Siccome noi parliamo del Concilio senza quella riverenza politicamente, teologicamente e clericalmente corretta così diffusa tanto fra i progressisti quanto fra i conservatori, qualcuno griderà allo scandalo. Magari senza aver letto il libro, come accade sempre più frequentemente. Ma questo fa parte del gioco e non ce ne stupiamo. Come Totò, siamo uomini di mondo: anche noi, a modo nostro, abbiamo fatto tre anni di militare a Cuneo.
Che cosa ci sarebbe di tanto “scandaloso” nel vostro libro?
L’aspetto più scandaloso è che non c’è nulla di scandaloso. È il lavoro di due cattolici che si trovano a vivere la crisi acuta del mondo cattolico di oggi e cercano di capirne i motivi. Una crisi teologica, filosofica, morale, liturgica, disciplinare. Dal punto di vista cronologico, questa crisi viene dopo il Concilio Vaticano II. Ovviamente, non tutto ciò che accade prima di un certo fatto né è anche la causa. Fra l’altro, nel nostro lavoro, noi sosteniamo che la crisi inizia e viene preparata molto prima. Ma non possiamo nascondere che in quel punto preciso della storia della Chiesa avviene qualche cosa di inedito che fornisce alle forze moderniste gli strumenti, gli uomini e i temi che tanto cercavano per avere la meglio.
Abbiamo rivolto alcune domande agli autori:
Il 7 ottobre esce il vostro nuovo libro, edito da Vallecchi. Un titolo e un sottotitolo come La Bella addormentata - Perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà lasciano pochi dubbi sul contenuto che, come è prevedibile, susciterà polemiche.
Siamo preparati al fatto che il libro possa suscitare delle polemiche. Tuttavia, noi non l’abbiamo scritto per il gusto della provocazione. Quel titolo dice che noi amiamo la Chiesa, e che davanti a lei ci mettiamo innanzitutto in contemplazione di un mistero soprannaturale: la Chiesa è una madre bella e senza errore, perché non è una realtà solo umana, ma fondata dal Figlio di Dio. Certo, la Chiesa vive nella storia, e si intreccia con i problemi e con le miserie degli uomini, con le mode passeggere, con l’inimicizia senza posa del misterium iniquitatis. La stagione conciliare e post conciliare è un pezzo di questa storia bimillenaria: siccome c’è chi pretende di considerarla l’unica senza macchia e senza errori, allora è necessario che qualcuno sgomberi il campo da questa visione mitologica e leggendaria.
Voi insistete molto su questo concetto di “mito del Concilio”, una categoria che in qualche modo avete contribuito a elaborare insieme a un gruppo di intellettuali. Che cosa intendete esattamente con questa espressione?
Ormai è evidente quasi a tutti che il Vaticano II è avvolto da un aura mitologica che provoca reazioni rabbiose nei confronti di chi semplicemente ponga domande scomode su quell’evento e sulle sue conseguenze. Augusto Del Noce diceva che la modernità si caratterizzava per un inquietante divieto: quello di fare domande. Anche in casa cattolica c’è chi vorrebbe impedire di fare delle domande sul Vaticano II. Siccome noi parliamo del Concilio senza quella riverenza politicamente, teologicamente e clericalmente corretta così diffusa tanto fra i progressisti quanto fra i conservatori, qualcuno griderà allo scandalo. Magari senza aver letto il libro, come accade sempre più frequentemente. Ma questo fa parte del gioco e non ce ne stupiamo. Come Totò, siamo uomini di mondo: anche noi, a modo nostro, abbiamo fatto tre anni di militare a Cuneo.
Che cosa ci sarebbe di tanto “scandaloso” nel vostro libro?
L’aspetto più scandaloso è che non c’è nulla di scandaloso. È il lavoro di due cattolici che si trovano a vivere la crisi acuta del mondo cattolico di oggi e cercano di capirne i motivi. Una crisi teologica, filosofica, morale, liturgica, disciplinare. Dal punto di vista cronologico, questa crisi viene dopo il Concilio Vaticano II. Ovviamente, non tutto ciò che accade prima di un certo fatto né è anche la causa. Fra l’altro, nel nostro lavoro, noi sosteniamo che la crisi inizia e viene preparata molto prima. Ma non possiamo nascondere che in quel punto preciso della storia della Chiesa avviene qualche cosa di inedito che fornisce alle forze moderniste gli strumenti, gli uomini e i temi che tanto cercavano per avere la meglio.
Desenzano, 28 maggio 2011, Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro alla Marcia per la vita
Ma questa affermazione, per il pensiero dominante, è scandalosa…
Benissimo, non saremo certo noi a farcene un problema. Molti preferiscono pensare che la crisi viene dopo il Concilio, ma non a causa del Concilio. Il nostro libro, senza preconcetti e senza tesi precostituite, vuole mettere alla prova una simile interpretazione, che non può essere accettata come un assioma indiscutibile. Per sostenere un’ipotesi occorre argomentarla. Parliamone, discutiamone pacatamente, senza pretendere di chiudere la bocca a chi ha seri dubbi e vuole avere risposte chiare e precise. Noi non siamo d’accordo con coloro che si impegolano nella questione ermeneutica travisando le indicazioni di Papa Benedetto XVI e attribuendo al Pontefice il proprio pensiero. Costoro sovrappongono il proprio magistero a quello del Papa pensando di crearsi uno scudo imperforabile. Noi facciamo un’altra operazione; applichiamo l’ermeneutica del buon senso e arriviamo a una conclusione molto semplice e diffusa tra tanti buoni cattolici: se dopo il Concilio non è arrivata la primavera ma la tempesta, significa che qualche problema ci deve essere. Altrimenti si rischia di ritenere il triennio 1962-65 l’unico periodo immacolato della storia terrena della Chiesa. Errore in cui cadono tanti esegeti conciliari, ci si passi i termini rubati alla politica, sia di sinistra sia di destra. Anzi, ormai più di destra che di sinistra.
Il vostro libro arriva dopo quelli di Monsignor Brunero Gherardini e del professor Roberto de Mattei: che cosa dice di diverso e di nuovo?
Il nostro lavoro si inserisce in quella linea interpretativa e non sarebbe stato possibile senza il lavoro di Gherardini e de Mattei. Quello che c’è di diverso e di nuovo nel nostro testo dipende dal fatto che noi non siamo teologi, come Gherardini, e non siamo storici, come de Mattei. Noi prendiamo in esame altri aspetti di quell’evento: il fondamentale ed esiziale rapporto con i mass media e il loro linguaggio, l’abbandono del linguaggio giuridico e metafisico, la traduzione pratica nella vita della Chiesa dei cardini della filosofia moderna, la questione liturgica. E ci arriviamo sempre partendo dall’oggi. Questi temi, affrontati partendo dagli effetti che si vedono in questi tempi, sono la novità del nostro lavoro.
Conoscendo le vostre posizioni, molti sosterranno che il vostro lavoro è fondato su tesi precostituite.
Guardi, si può rispondere che le nostre tanto vituperatie posizioni non dipendono da una nostra scelta pregiudiziale ma dalla constatazione dello sfacelo di cui parlavamo prima. Abbiamo affrontato il tema in tutta serenità, senza cedere ad emotività e, soprattutto, come recita il sottotitolo, certi che la Chiesa si risveglierà. Sarebbe già un segno di risveglio il fatto che gli eventuali detrattori facciano il loro onesto lavoro argomentando serenamente, senza ricorrere a veti e scomuniche che, più che dolorosi, sono ridicoli.
Questo libro esprime una posizione minoritaria all’interno della Chiesa?
Al contrario. In questi ultimi anni è in atto un cambiamento epocale proprio nel rapporto fra Chiesa e Vaticano II. Si tratta di un cambiamento molto prudente, che non è ancora arrivato nelle diocesi e nelle conferenze episcopali, che non passa e non può passare attraverso atti formali di rottura o di rinnegamento del Concilio, perché il Vaticano II è un fatto, e il suo valore formale di Concilio della Chiesa cattolica è innegabile. D’altra parte, è impensabile che la Chiesa agisca come un Parlamento qualsiasi, che abolisce una legge o vi introduce emendamenti. Il Vaticano II è un concilio pastorale, e questo suo carattere non dogmatico rende non solo possibile ma necessaria una sana discussione, dentro la cornice dalla dottrina e della tradizione cattolica. Possiamo testimoniare che oggi come oggi vi sono moltissime personalità che nella Chiesa condividono tutte o molte delle tesi esposte nel nostro libro, anche se preferiscono esprimersi in modo ufficioso o tacere. Con un effetto paradossale: il movimento post conciliare progressista ha il fiatone e percepisce in modo netto la dissoluzione del mito del Concilio. I più strenui difensori della tesi di un “Concilio senza problemi” rischiano di restare, paradossalmente, alcuni ambienti conservatori, che sembrano ignorare il cambiamento epocale in atto dentro e fuori la Chiesa. Una situazione complicata, che durerà ancora molto tempo.
Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro, La Bella addormentata - Perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà, Vallecchi, 13 €, pp. 248.
Ma questa affermazione, per il pensiero dominante, è scandalosa…
Benissimo, non saremo certo noi a farcene un problema. Molti preferiscono pensare che la crisi viene dopo il Concilio, ma non a causa del Concilio. Il nostro libro, senza preconcetti e senza tesi precostituite, vuole mettere alla prova una simile interpretazione, che non può essere accettata come un assioma indiscutibile. Per sostenere un’ipotesi occorre argomentarla. Parliamone, discutiamone pacatamente, senza pretendere di chiudere la bocca a chi ha seri dubbi e vuole avere risposte chiare e precise. Noi non siamo d’accordo con coloro che si impegolano nella questione ermeneutica travisando le indicazioni di Papa Benedetto XVI e attribuendo al Pontefice il proprio pensiero. Costoro sovrappongono il proprio magistero a quello del Papa pensando di crearsi uno scudo imperforabile. Noi facciamo un’altra operazione; applichiamo l’ermeneutica del buon senso e arriviamo a una conclusione molto semplice e diffusa tra tanti buoni cattolici: se dopo il Concilio non è arrivata la primavera ma la tempesta, significa che qualche problema ci deve essere. Altrimenti si rischia di ritenere il triennio 1962-65 l’unico periodo immacolato della storia terrena della Chiesa. Errore in cui cadono tanti esegeti conciliari, ci si passi i termini rubati alla politica, sia di sinistra sia di destra. Anzi, ormai più di destra che di sinistra.
Il vostro libro arriva dopo quelli di Monsignor Brunero Gherardini e del professor Roberto de Mattei: che cosa dice di diverso e di nuovo?
Il nostro lavoro si inserisce in quella linea interpretativa e non sarebbe stato possibile senza il lavoro di Gherardini e de Mattei. Quello che c’è di diverso e di nuovo nel nostro testo dipende dal fatto che noi non siamo teologi, come Gherardini, e non siamo storici, come de Mattei. Noi prendiamo in esame altri aspetti di quell’evento: il fondamentale ed esiziale rapporto con i mass media e il loro linguaggio, l’abbandono del linguaggio giuridico e metafisico, la traduzione pratica nella vita della Chiesa dei cardini della filosofia moderna, la questione liturgica. E ci arriviamo sempre partendo dall’oggi. Questi temi, affrontati partendo dagli effetti che si vedono in questi tempi, sono la novità del nostro lavoro.
Conoscendo le vostre posizioni, molti sosterranno che il vostro lavoro è fondato su tesi precostituite.
Guardi, si può rispondere che le nostre tanto vituperatie posizioni non dipendono da una nostra scelta pregiudiziale ma dalla constatazione dello sfacelo di cui parlavamo prima. Abbiamo affrontato il tema in tutta serenità, senza cedere ad emotività e, soprattutto, come recita il sottotitolo, certi che la Chiesa si risveglierà. Sarebbe già un segno di risveglio il fatto che gli eventuali detrattori facciano il loro onesto lavoro argomentando serenamente, senza ricorrere a veti e scomuniche che, più che dolorosi, sono ridicoli.
Questo libro esprime una posizione minoritaria all’interno della Chiesa?
Al contrario. In questi ultimi anni è in atto un cambiamento epocale proprio nel rapporto fra Chiesa e Vaticano II. Si tratta di un cambiamento molto prudente, che non è ancora arrivato nelle diocesi e nelle conferenze episcopali, che non passa e non può passare attraverso atti formali di rottura o di rinnegamento del Concilio, perché il Vaticano II è un fatto, e il suo valore formale di Concilio della Chiesa cattolica è innegabile. D’altra parte, è impensabile che la Chiesa agisca come un Parlamento qualsiasi, che abolisce una legge o vi introduce emendamenti. Il Vaticano II è un concilio pastorale, e questo suo carattere non dogmatico rende non solo possibile ma necessaria una sana discussione, dentro la cornice dalla dottrina e della tradizione cattolica. Possiamo testimoniare che oggi come oggi vi sono moltissime personalità che nella Chiesa condividono tutte o molte delle tesi esposte nel nostro libro, anche se preferiscono esprimersi in modo ufficioso o tacere. Con un effetto paradossale: il movimento post conciliare progressista ha il fiatone e percepisce in modo netto la dissoluzione del mito del Concilio. I più strenui difensori della tesi di un “Concilio senza problemi” rischiano di restare, paradossalmente, alcuni ambienti conservatori, che sembrano ignorare il cambiamento epocale in atto dentro e fuori la Chiesa. Una situazione complicata, che durerà ancora molto tempo.
Alessandro Gnocchi - Mario Palmaro, La Bella addormentata - Perché dopo il Vaticano II la Chiesa è entrata in crisi. Perché si risveglierà, Vallecchi, 13 €, pp. 248.
Cristina Siccardi
Bene, il sette Ottobre è il mio compleanno: non comprerò il libro, me lo farò regalare (magari da qualche amico o parente modernista).
RispondiEliminaComplimenti a Gnocchi e Palmaro, due autentici intellettuali cattolici.
RispondiEliminaSembra (dico sembra perchè non avendolo letto posso solo commentare l'intervista qui sopra) l'ennesima risucchiata del solito errore concettuale che vorrebbe far dipendere nella Chiesa la "qualità" dell'opera dello Spirito Santo dal "come" le cose sono avvenute.
RispondiEliminaPoco importano gli intrighi più o meno eleganti o cristiani che avvengono in un conclave quando sceglie il Successore di Pietro: colui che è eletto legittimamente è il nuovo Vicario di Cristo per opera dello Spirito Santo. Poco importa che gli Apostoli hanno scelto il successore di Giuda dopo aver pregato lo Spirito Santo giocandosi pietosamente la scelta a testa e croce. Poco importa che il Santo Concilio Ecumenico Vaticano II sia stato il teatro di giochi umani (e inumani): quel che esso ha "Partorito" è opera dello Spirito Santo.
Cercare di sminuirne il valore del suo Magistero a causa degli strumenti utilizzati mostra solo pochezza di fede nell'opera dello Spirito Santo e nelle promesse di Cristo: questo Magistero Solenne è Autentico, che piaccia e, soprattutto, che non piaccia.
E' spiacevole vedere i due autori ricorrere alle categorie "pastorale" o "dogmatico" che non c'entrano assolutamente in nulla quanto alla valutazione della nota teologica che solo la Chiesa Docente stessa può indicare e illustrare, come lo ha fatto da 50 anni.
O come quando il bravo Mgr Gherardini pretende leggere il Concilio secondo le sue quattro chiavi ermeneutiche, di cui l'ultima sarebbe circa el cose novelle, chiavi ermenutiche che non hanno nessun riscontro nella teologia bimillenaria sul Magistero e che non possono sottrarsi all'usuale analisi delle note teologiche, coem ribadito più volte da tutti i Papi e dalla CDF anch eai tempi del card Ratzinger.
Rimane che le opere dei vari De Mateti, Gherardini e altri Gnocchi e Palmaro possono essre interessanti e profondamente istruttive finchè non cediamo alla tentazione ideologica di volerne dare una valenza teologica eccessiva per trovarsi scusanti alle proprie disobbedienze e indocilità. I.P.
E te pareva...
RispondiEliminaO Simone, tradisci pure negli errori di battitura, l'angoscia che provoca l'arrampicarsi sugli specchi. Che il Civvuddùe fosse pastorale e non dommatico non l'ha tirato fuori né il De Mattei, né Mons. Gherardini né il tandem GnocchiPalmaro.... Sei in overdose da "spiritogiustificazionismo totale", dài! La Chiesa è stata docente per secoli in una direzione e poi -salagabùla magica dula, bidibibodibibù- doce al contrario? No! Dice le stesse cose in modo diverso; risultato disastroso? Torniamo a dirle come si faceva prima. Sublata causa tollitur effectus.... Via sù, non è successo niente, stai calmo, anzi sii obbediente e docile.
RispondiEliminasi risveglierà ?.... *DONT_KNOW*
RispondiEliminasì ma...ci vorrebbe il bacio di un Principe, con la maiuscola iniziale, eh....
ma una Chiesa docente che va ad esaltare un eretico, nemico della Chiesa, picconatore della Santa Messa , quasi avessimo da imparare da lui la spiritualità cattolica, che docenza svolge ? al contrario......ma che teoria è questa ?
RispondiEliminaah già...siamo nel mondo alla rovescia !
bisognerà suggerire ai due illustri autori un altro titolo, secondo me più aderente alla situazione:
ALICE NELLO SPECCHIO
<span>Due grandi interpreti del pensiero Cattolico odierno (non modernista), oserei dire "senza peli sulla lingua" chiari, precisi e puntuali.... un grazie dunque ad Alessandro Gnocchi e a Mario Palmaro :)
RispondiEliminaE un grazie all'ottima Cristina Siccardi per le domande rivolte ai due autori.... comprerò il libro e lo leggerò con santo ardore....
Dall'intervista comunque appare già di intravvedere una sorta di filo conduttore alle denuncie spesso espresse dal Papa, velatamente o meno... in quel contesto grazie a Dio venuto al pettine che è la CRISI DELLA FEDE.... I due Autori sanno benissimo che devono molto a Ratzinger laddove spiegano:
Questo libro esprime una posizione minoritaria all’interno della Chiesa?
Al contrario. In questi ultimi anni è in atto un cambiamento epocale proprio nel rapporto fra Chiesa e Vaticano II. Si tratta di un cambiamento molto prudente, che non è ancora arrivato nelle diocesi e nelle conferenze episcopali, che non passa e non può passare attraverso atti formali di rottura o di rinnegamento del Concilio, perché il Vaticano II è un fatto, e il suo valore formale di Concilio della Chiesa cattolica è innegabile. D’altra parte, è impensabile che la Chiesa agisca come un Parlamento qualsiasi, che abolisce una legge o vi introduce emendamenti. Il Vaticano II è un concilio pastorale, e questo suo carattere non dogmatico rende non solo possibile ma necessaria una sana discussione, dentro la cornice dalla dottrina e della tradizione cattolica.
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sono questi i medesimi concetti espressi, seppur diversamente, in diverse occasioni sia dall'allora cardinale Ratzinger (leggasi ai Vescovi cileni) sia da Pontefice... fino a 6 anni fa era solo impensabile che si potesse parlare liberamente in questo modo del Concilio o sul Concilio... ora, come si evince anche dalle discussioni ufficiali con la FSSPX, il rigore conciliare si è attenuato anche se sarà duro e ancora lungo ripulirlo dalle scorie... l'importante è che i lavori sono cominciati!
Quanto all'amico Simon di Cirene, la solita nota stonata, velenosa e mortifere, non poteva mancare.... è evidente che non segue neppure il Papa... o peggio, in quelle sue parole denuncia persino il Papa quando ha spiegato più volte che il Vaticano Secondo senza il Concilio di Trento e senza il Vaticano Primo, non potrebbe essere sostenuto....e che gran parte della crisi della Chiesa si è nutrita STRUMENTALIZZANDO l'ultimo Concilio e rinnegando gli altri.... e accusa indirattamente il Papa, Simon de Cirene, dal momento che ha avuto il coraggio di denunciare che fu un abuso vietare la Messa antica... e tutti sappiamo che a vietarla fu un suo predecessore di cui il Papa, saggiamente, non fa il nome, ma saremmo ingenui, caro mio, se noi non ve lo leggessimo quel nome....
Mio caro Simon de Cirene, lei ha già ceduto da molto tempo alla tentazione IDEOLOGICA del Concilio in quanto SUPERDOGMA.... e c'è caduto con tutte le scarpe tanto da non riuscire a leggere mons. Gherardini o De Mattei i quali non rinnegano affatto il Concilio, ma con il Papa, e nel loro specifico ruolo (idem dicasi per gli Autori di questo libro), stanno aiutando invece i Cattolici a prendere coscienza di una situazione gravissima e soprattutto nel RITROVARE L'IDENTITA' - Cattolica - PERDUTA ....
Lei è talmente velenoso e mortifero da accusare mons. Gherardini di disobbedienza e di indocilità... disobbedienza a chi al Papa? dove, come e quando? si rammenti del Comandamento della calunnia.... e del giudicare.... lei è un idolatrico del Concilio....
A.G.I.P.</span>
Caterina, ma è lei quella che ha postato le romantiche foto-fumetto del papa con finta aureola al tramonto ?
RispondiElimina<span><span> e il suo valore formale di Concilio della Chiesa cattolica è innegabile</span></span>
RispondiEliminail suo valore, già:
bisogna approdare ad un giudizio di valore, DIRE se sia positivo o negativo per la Chiesa e per le anime.
E' tempo di bilanci ormai. O dobbiamo aspettare altri 50-100 anni nell'attesa ?
egr. Caterina, secondo lei, come mai, a mille esegeti-ermeneuti che si alternano al capezzale del Malato uscito da questo gran-concilio 21.mo, non bastano le semplicissime parole di Nostro Signore:
RispondiEliminaDAI FRUTTI LI RICONOSCERETE ?
è capace lei di citarmi UN frutto buono del concilio 21.mo, che sia 1 ed 1 solo ?
RispondiElimina<span><span> il Vaticano Secondo senza il Concilio di Trento e senza il Vaticano Primo.....</span></span>
RispondiEliminache significa questo ?
che il CV2 bisogna spiegarlo mediante i precedenti ? ma scherziamo ?
ah, certo: come rinnegamento dei precedenti, allora ci siamo. Con la utile (per i gonzi che siamo noi) finzione che stia continuando il loro discorso, che era DOGMATICO, in realtà li rinnega, subdolamente e con termini AMBIGUI e ingannatori, proprio perchè polivalenti. Apra gli occhi, per favore.
Insomma, le vostre risposte senza contenuto son all'altezza dei vostri soli e unici argomenti: attacchi ad hominem.
RispondiEliminaSe non sapete contraddire senza offendere e senza portare un minimo di logica o di argomentario, ma che ci venite a fare su un blog? Mostrare quanto chi lla pensa come voi, in realtà, non pensa? Tifo da stadio? :-D
Vi benedico tutti di buon cuore. UBI PETRUS IBI ECCLESIA. I.P.
Cara LDCaterina: purtroppo lei mi fa dire cose che non ho mai detto e neanche pensate. In riassunto: che ci azzecca? Se desidera interpellarmi, ben venga, ma, almeno, si riferisca a cose che ho scritto e non a quelle che lei immagina confusamente che io abbia scritto. Non lasci troppo la sua bile travasare nei suoi commenti. :-) In Pace
RispondiEliminaLa foto è obiettivamente bella e suggestiva.
RispondiEliminaCaterina non è certo mossa da 'papolatria', ma da un grande fede e ad una ancora più grande fedeltà.
E' troppo intelligente e praparata per non porsi interrogativi; ma risponde con grande fiducia e abbandono.
No, gentili Gnocchi e Palmaro, voi siete troppo ottimisti! L'unica cosa vera è che, in questi ultimi 3-4 anni, sono stati pubblicati parecchi libri di autorevoli autori che mettono in discussione il mito, tuttora inconstrastato ovunque nella Chiesa, del Vaticano II. Ma se voi entrate in una qualsiasi libreria cattolica italiana o anche nelle sezioni religiose delle librerie laiche, tutti questi libri non li troverete mai, neanche uno: essi vengono snobbati, più o meno volutamente! Nelle librerie continuerete a trovare solo ed esclusivamente fiumi di pubblicazioni di Martini, Bianchi, Mancuso, Rahner, Piero Marini, se tutto va bene qualcosa di Angelo Comastri o del cardinale Piacenza, e basta! Come possono, il laicato cattolico o i religiosi di buona volontà, arrivare anche solo a conoscere e approfondire il problema della crisi post-conciliare della Chiesa se tuttora il 99% di ecclesiastici, giornalisti, teologi e laici impegnati continuano a credere il Concilio come una rinascita spirituale e benefica della Chiesa, un bene assoluto, una ventata di aria fresca necessaria e ancora poco applicata?
RispondiEliminaSe le vostre benemerite pubblicazioni (mi riferisco a voi 2 come a Roberto De Mattei, mons. Gherardini, Cristina Siccardi e moltissimi altri autori, specialmente quelli pubblicati da Fede e cultura) non vengono diffuse nelle normali librerie nulla potrà veramente cambiare nell'opinione pubblica cattolica: è una questione DI METODO, innanzitutto, non di stile! Vi invito a riflettere su questo, non credo sia una situazione irrecuperabile.
No, gentili Gnocchi e Palmaro, voi siete troppo ottimisti! L'unica cosa vera è che, in questi ultimi 3-4 anni, sono stati pubblicati parecchi libri di autorevoli autori che mettono in discussione il mito, tuttora inconstrastato ovunque nella Chiesa, del Vaticano II. Ma se voi entrate in una qualsiasi libreria cattolica italiana o anche nelle sezioni religiose delle librerie laiche, tutti questi libri non li troverete mai, neanche uno: essi vengono snobbati, più o meno volutamente! Nelle librerie continuerete a trovare solo ed esclusivamente fiumi di pubblicazioni di Martini, Bianchi, Mancuso, Rahner, Piero Marini, se tutto va bene qualcosa di Angelo Comastri o del cardinale Piacenza, e basta! Come possono, il laicato cattolico o i religiosi di buona volontà, arrivare anche solo a conoscere e approfondire il problema della crisi post-conciliare della Chiesa se tuttora il 99% di ecclesiastici, giornalisti, teologi e laici impegnati continuano a credere il Concilio come una rinascita spirituale e benefica della Chiesa, un bene assoluto, una ventata di aria fresca necessaria e ancora poco applicata?
RispondiEliminaSe le vostre benemerite pubblicazioni (mi riferisco a voi 2 come a Roberto De Mattei, mons. Gherardini, Cristina Siccardi e moltissimi altri autori, specialmente quelli pubblicati da Fede e cultura) non vengono diffuse nelle normali librerie nulla potrà veramente cambiare nell'opinione pubblica cattolica: è una questione DI METODO, innanzitutto, non di stile! Vi invito a riflettere su questo, non credo sia una situazione irrecuperabile.
Francesco B,
RispondiEliminaha qualche suggerimento?
Oh, ecco il sommo teologo fai da te di questo blog, che si permette dall`alto della sua cattedra di ironizzare anche sul "bravo" Mons. Gherardini, un teologo che di cattedra ne ha avuta una vera, presso la Pontificia Università Lateranense, e non una autoproclamata-virtuale da blog, un teologo membro e responsabile della Pontificia Accademia Teologica Romana e della Pontificia Accademia di S. Tommaso, che di certo sorriderebbe se dovesse leggere certi giudizi emessi da un blogger un tantinetto presuntuoso.
RispondiEliminaQuesto thread è colmo dei soliti luoghi comuni del mondo tradizionalista di cui non se ne può proprio più.La Chiesa è in crisi,il Vaticano II non è un dogma etc.A parte che nella Chiesa c'è anche tanto bene e il Vaticano II ha fatto scaturire tante cose buone che voi non volete vedere,ma poi la Chiesa ha attraversato momenti molto più critici di quello presente in passato.Gli scandali sessuali ci sono sempre stati fino dagli albori della Chiesa non sono una novità di oggi.Ricordo solo l'incestuso di Corinto ad andare proprio indietro all'eta apotolica,una età dell'oro non c'è mai stata.
RispondiEliminaCi sono stati Papi e Vescovi corrottissimi,simonia,dissacrazioni etc.Gli storici dicono che l'epoca più degradata della Chiesa è stata il medioevo.Era normale per i preti avere figli sparsi ovunque. La Chiesa ha attarversato momenti di crisi terribili,scismi,eresie etc. Avete mai sentito parlare del secolo di ferro?
Inoltre il Vaticano II non è un Dogma ma è un dono dello Spirito Santo e quando parla lo Spirito attarverso al Chiesa biosgna ascoltarlo.
Non aiuterete la vostra causa attaccando il Vaticano II anzi sarete sempre ai margini della Chiesa.Contenti voi!!
Sapete il guoio di internet quale è che gli ignoranti hanno diritto di cittadinanza!!
RispondiEliminaLD Caterina 63 a persone come il cireneo è inutile rispondere. E' un provocatore e basta e non bisogna cadere nelle sue spire. Parla, anzi scrive , per il gusto di sfottere e di proporci la solita solfa modernista nel mentre fa finta di difendere il papa ed il magistero. Sarebbe da dirgli, alla Montesano, ma vattelo a pija.....
RispondiEliminaCerto Mic, fare in modo che queste interessanti pubblicazioni trovino adeguato spazio in tutte le librerie cattoliche, soprattutto in quelle dei paolini. Tutto qua.
RispondiEliminano "obiezione" non ho postato io, ma l'ho segnalato alla Redazione... :-D accompagnato dal commento che ha suscitato molto dibattito a quanto ho potuto leggere... ad ogni modo che vuole: il sole ha fatto la sua parte ed ha trovato in postazione un ottimo fotografo che ha saputo cogliere l'attimo, sono una romanticona.... :-D
RispondiEliminaSimone de Cirene... le sue parole sono li, alla portata di chiunque.... di mons. Gherardini queste sono le sue parole:
RispondiEliminaRimane che le opere dei vari De Mateti, Gherardini e altri Gnocchi e Palmaro possono essre interessanti e profondamente istruttive finchè non cediamo alla tentazione ideologica di volerne dare una valenza teologica eccessiva per trovarsi scusanti alle proprie disobbedienze e indocilità.
*********
ergo la mia domanda:
Lei è talmente velenoso e mortifero da accusare mons. Gherardini di disobbedienza e di indocilità... disobbedienza a chi al Papa? dove, come e quando? si rammenti del Comandamento della calunnia.... e del giudicare.... lei è un idolatrico del Concilio....
mai sofferto di bile glielo posso assicurare... quando la leggo prima rido, poi dico: povero cristo! ma come fa a campare con tanto odio?
A.G.I.P.
P.S.
dire "in pace" così senza aggiungere semmai la PACE DI CRISTO, dalle mie parti è un augurio di MORTE.... :-D la cosa non mi spaventa, nel 2008 ci sono andata molto vicina ma evidentemente non ero ancora pronta..e il Signore ha avuto molta compassione per me che sono obbligata ad averne tanta anche verso di lei... :-D però non auguri ad altri quella sua "pace" sa di onoranza funebre...suona molto falsa... è un consiglio!
No, come disse quel buon vecchietto di Scalfaro. "Non ci sto!". Ho fatto un attacco personale? ho offeso? Ho solo dato consigli di calma prudenza ed uso della ragione a chi mi pareva affannato in contorte affermazioni... :) Smile, Simone, smile! Omnia operatur Spiritus!
RispondiEliminaSimone, è lei che gioca sempre a confondere le acque. A me ha detto che l'avrei offesa e pure attaccata personalmente... trovi per cortesia il modo di spiegarsi o si dia pace!
RispondiEliminaNon capisco allora perché si frequentino certi thread; quanto agli ignoranti, sì, vi sono in abbondanza e tra essi si annida pure la razza peggiore: quelli che non ammettono d'esser tali.....
RispondiEliminanon ho capito; CVII è Magistero ma va spiegato alla luce della Tradizione? credevo fosse la Tradizione a essere spiegata dal Magistero. Dunque ci sono problemi!
RispondiEliminaMi scusi, signor ospite, ma se il concilio è questo gran dono dello Spirito Santo, e quando parla lo Spirito Santo bisognia ascoltarlo etc. etc. mi sa spiegare perchè correntemente ne viene propagandata e applicata solo una parte? perchè passi dei documenti conciliari che parlano di: uso del latino, musica sacra, altari versus populun solo nelle chiese di nuova costruzione, sede del celebrante non davanti al tanernacolo (tutte cose presenti anche nel messale del '70) e molti altri, vengono sistematicamente taciuti e ignorati?
RispondiEliminafrutti buoni? o si, molte conversioni...autentiche... ;)
RispondiEliminacosì come ho visto anche molte apostasie....autentiche....
e cosa intende per "frutto DEL CONCILIO" ?
non separi il Concilio dalla Chiesa...
potrei raccontarle di una mia amica che 18 anni fa stava al terzo figlio e voleva abortire... eravamo nel boom parrocchiale delle applicazioni più stravaganti del Concilio... pensi pure che il nostro vice parroco dopo aver eliminato gli inginocchiatoi e vietato a noi di far inginocchiare i bambini davanti al Tabernacolo... SI SPRETO'... ebbene, con questa mia amica si andava in questa Chiesa piena di contraddizioni e in piena eresia... eppure la mia amica riuscì a seguire ugualmente la dottrina che le offrivo su di un piatto opaco.... dopo tanto tentennare e dopo una di quelle Messe stravaganti, il giorno dopo mi comunicò che seduta davanti al Tabernacolo, gli inginocchiatoi non c'erano più... aveva ricevuto la grazia di capire lo sbaglio che stava facendo... e così è nato Gianluca, un mese prima del mio Michele, eravamo entrambi, infatti, in attesa... un mese di differenza, ma anche di salute, quel bambino era Dawn....
Io non sapevo più come comportarmi, ero sconfortata... e fu lei a darmi coraggio e a ringraziarmi ancora per non averle permesso di abortire... si era innamorata di quel fagotto....
Poi è cominciato il Calvario: ospedali, operazioni, riabilitazioni.... un giorno lo porta a Lourdes e mi dice: "sai non ho chiesto a Maria di guarirlo perchè Lei sa cosa è meglio per lui e per noi, ma le ho chiesto di non farmi più andare via la fede....la vita con Gianluca in queste condizioni la sopporto, ma una vita senza la fede è da suicidio..."
Ritorna da Lourdes e Gianluca si ammala gravemente... ha appena tre anni, l'età di mio figlio.... dopo un mese di ospedale gli riscontrano la leucemia... Gianluca non ha ancora mai pronunciato una sola parola... è novembre, gli danno un mese di vita....
insieme con la mia amica ci ritroviamo per Pregare il Rosario.... per andare alla Messa creativa, giullaresca... cercando di percepire quel Dio nascosto non più dai Veli Eucaristici, ma dal caos... siamo così a Natale.... il 25 Natale di Gesù Bambino, Gianluca è allegro, è vispo, ha aperto i suoi regali, è felice.... poi all'improvviso si rivolge alla madre e prorompe: "MAMMA! BUON NATALE! DAMMI UN BACIO!" la mamma scoppia a piangere, non sa se ridere o piangere, è felice, ma avverte anche una premonizione, Gianluca l'ha salutata, sta morendo.... e così all'improvviso, come se l'Angelo Custode si facesse vedere dal piccolo, Gianluca si sdraia nel lettino, prende la mano della mamma e muore...
Oggi Gianluca avrebbe avuto 18 anni, l'età di mio figlio... io lo ricordo ad ogni compleanno perchè ha salvato la sua mamma la quale da allora si occupa di aiutare le ragazze madri... ahimè, è anche una fans del Papa ....che vuole, nessuno è perfetto.... :-D non manca mai a una Messa della domenica o festiva... ha anche molti difetti, meno dei miei... :-D
io lo reputo un frutto della CHIESA..... di quella Chiesa che ha fatto un Concilio con il quale molti hanno approfittato per ingannare la gente dalla vera dottrina... ma dove la GRAZIA SACRAMENTALE CONTINUA AD OPERARE ININTERROTTAMENTE....e dove produce FRUTTI.... l'apostasia non è mai frutto della Chiesa o di un Concilio...
Ario non fu un frutto del Concilio del suo tempo, ma fu da quel Concilio che egli fece dilagare la sua eresia.... ;)
idem il modernismo: non è frutto del Concilio....esso già era attivo anche dentro la Chiesa...
E aggiungo: a argomenti logici si può rispondere con argomentazioni contrarie; alla declinazione mnemonica di presunti dogmi e al pedissequo ossequio dei dettami delle vulgate (in questo caso "conciliari") o, come diceva una mia insegnante -bon'anima,- del "sunto dei sunti", si può solo richiamare l'interlocutore, magari con un po' di ironia, a usare capacità critica nel (ri)leggersi le fonti. Se l'interlocutore è in mala fede generalmente replica sterilmente risentito e tale è la prova che la gestione del confronto è andata a segno.
RispondiEliminaobiezione.... perchè estrapola la singola frasetta?
RispondiEliminalei si fa la domanda e lei si risponde, complimenti! se questo è il suo modo di interpretare la Scrittura, il Magistero o fare l'apologetica o catechismo, stamo freschi!....
solo per abbreviare non le ho citato tutti gli altri Concili, la prossima volta le porterò la lista da quello di Gerusalemme.... :-D
E' ovvio che il Papa intende specificare che l'ultimo Concilio va letto SEGUENDO GLI ALTRI.... infatti nella Sacrosanctum Conciluim Trento è citato 5 volte.... così come è citato anche il Vaticano Primo e Nicea..... SONO CITAZIONI.... semplice no?
Verissimo. In compenso alle Paoline mi è capitato di vedere opere di Lutero e Calvino. Non voglio fare il bigotto, ma ero inorridito!
RispondiEliminaVEdo tanti commenti sul concilio e non solo ma non mi e' chiaro il limite oltre il quale la critica non e' ammissibile e non si puo' andare, altrimenti sostituendoci al papa: che significa "non proprio un assenso di fede" ma "religioso ossequio di intelletto e volonta'" e ( i fedeli)" procurino di evitare" ... che sembra piu' una raccomandazione che una disposizione cogente - e questo rispetto a quanto si afferma circa definizioni infallibili e/o definitive?
RispondiEliminaFrancesco B, lunedi' 26 settembre alle 9:24 pm: "Ma se voi entrate in una qualsiasi libreria cattolica o anche nella sezione religiosa delle librerie laiche, tutti questi libri non li troverete, neanche uno."
RispondiEliminaHa colto nel segno, Francesco B. Un primo passo verso la soluzionedel problema potrebbe venir proprio da questo sito, con una segnalazione/presentazione di 'A domanda risponde. In dialogo con Karl Barth sulle sue "Domande a Roma," di Brunero Gherardini. Certo la benemerita Casa Mariana Editrice di Frigento non avra' mancato di inviare alla Redazione una copia del volume. Una discussione su Barth sarebbe, fra l'altro, un contributo all'ecumenismo - quello vero.
Cara LSDCaterina, mi ero sempre chiesto il perchè dell'impressione di confusione che si ricava legegndo i suoi posts. Ormai ho capito: lei ha sovente le traveggole.
RispondiEliminaDove, come , quando avrei mai accusato Mgr Gherardini di disobbedienza e di indocilità? Lei continua a proiettare quel che crede che io dovrei dire e non legge quel che scrivo. Lei si lascia totalmente dominare da stereotipi. Riveda la sua copia. In Pace
Tieni poi conto, caro Luis, che quell`interlocutore, che poi tanto inter-locutore non è perchè siamo piuttosto in presenza di soliloqui, deve sentirsi rinvigorito nel suo abituale modo di porsi nei "confronti" dei blogger, dopo che il moderatore di turno, invece di richiamarlo ad una maggiore correttezza nei confronti di chi non condivide il suo pensiero, ha ritenuto di dover piuttosto richiamare chi, rifiutando di essere un zerbino, si limitava a reagire ai continui attacchi rinviandoli al mittente.
RispondiEliminaInsomma, in modo sorprendente, su questo blog si richiama l`offeso e si difende chi offende. Mah!
<span>Se gioca, è un gioco ridicolo che gioca in solitario, illudendosi che noi blogger saremmo solo delle pedine da trattare con sprezzo, salvo poi che quando si rende conto che quelle pedine non accettano di esserlo e reagiscono, invece di fermarsi un attimo per riflettere e rendersi conto che il suo gioco definitivamente non funziona, invece di dirsi che c`è forse, anche per lui, un altro modo di porsi in una discussione, che non è necessario schernire, offendere, che voler a tutti i costi "abbassare" chi la pensa altrimenti indica sovente un deficit di self-estime che nel suo caso-gioco è palese dietro un`estrema arroganza, invece di dirsi che il suo gioco è durato abbastanza e che nessuno si lascia oramai più ingannare, continua e continua nel suo soliloquio, acido e velenoso, perchè, in fondo, quella persona non è su questo blog per discutere, per confrontarsi con rispetto, ma solo per dispensare le sue perle di saggezza.</span>
RispondiEliminaMa non avete riconosciuto lo stile inconfondibile del "catechista" neocatecumenale?
RispondiEliminaSempre lui, caro Luis, nel passato usava mile e uno nick, oggi è solo "ospite" ma resta riconoscibilissimo.
RispondiElimina<span>- ma il CV2 ha aperto le cateratte dell'eresia modernista, favorendone il dilagare in tutta la Chiesa, e che PRIMA era potentemente impedita e tenuta lontana dalla Santa Liturgia COSì COME fu istituita da Nostro Signore, Caterina ! quando te ne accorgerai ?
RispondiElimina- il Cv2 ha spalancato le porte e finestre della Chiesa al RELATIVISMO e a tutte le menzogne favorite da esso, che oggi impera, Caterina ! quando te ne accorgerai ?
- il CV2 ha messo una nuova porta nella Chiesa che è come la porta del saloon: chiunque, qualunque eresia o BLASFEMIA, qualunque credenza giusta o sbagliata o mostruosa o idiota può entrare o uscire a piacere ! ppuò essere ritenuta DENTRO, o fuori, indifferentemente (v CNC detto cattolico, con tutte le sue eresie e catechesi-tappe segrete tuttora segrete, scandalo inaudito in 2000 anni)
- se tutti si salvano, CHE SIANO DENTRO O FUORI, che senso ha parlare di salus animarum extra o intra ?
- se siamo UNITI A TUTTI, se in ogni uomo si incorpora Cristo, alla nascita, che lui lo sappia o no (v. GPII) che senso ha per la Chiesa essere apostolica ?
- se la Chiesa deve solo a dialogare a tempo infinito con TUTTI gli eretici e TUTTI i pagani del mondo, per volere del CV2, e non più EVANGELIZZARE, non più CONVERTIRE NE' RICONDURRE NESSUNO all'unico oviile, nè eretici nè scismatici, A CHE pro lE ha consegnato il Suo divino Mandato Nostro Signore, prima dell'Ascensione, Caterina ?
- e se prima o poi tutti arrivano DA SOLI a trovare il Vero Dio, senza che nessuno l'annunci, Caterina, mi spieghi che cosa è venuto a fare Gesù, a nascere ed immolarsi sulla CROCE DI REDENZIONE, visto che negli anni recenti ci hanno detto che LA CHIESA NON DEVE PIU' CONVERTIRE nè gli ebrei nè gli islamici nè nessun altro ?
cara Caterina, mi dici a che cosa è servito il Santo Sacrificio sul Calvario, visto che il gran CV2 ci ha introdotti in una Nuova Chiesa che non è più Apostolica, nè Militante, ma essendo DIALOGANTE E POLITICAMENTE RISPETTOSA, (come abbiamo visto ad Erfurt e dintorni ) deve mettere il Nome di Nostro Signore e tutto l'intero DEPOSITUM FIDEI in soffitta,
per RISPETTARE I DIVERSI CREDENTI, come ci mostrerà il Papa ad Assisi3 e come ci ha GIA' DIMOSTRATO in Germania ?</span>
mi associo ai complimenti...
RispondiEliminaNessun pericolo di incorrere in atti di disobbedienza o indocilità visto che la persona del Papa stesso ha richiamato alla libera discussione circa il concilio. Si legga alcuni libri di Ratzinger, alcuni discorsi da Papa e in ultimo il preambolo dottrinale presentato alla FSSPX che, stando a fonti Vaticane (p. Lombardi), conterrebbe proprio la possibilità e la legittimità di discutere liberamente circa il contenuto dei documenti conciliari.
RispondiEliminala verità è che <span><span><span>non tutti i concilii sono stati utili nella storia della Chiesa</span></span></span>
RispondiElimina<span><span><span> ...ma uno solo è stato dannoso, il 21.mo: non inutile, NON indifferente, non ININFULENTE SULLA CHIESA, come sostengono alcuni che dicono:</span></span></span>
<span><span><span> "Beh.....visto che non ha portato nessuna nuova Dottrina, mettiamolo in archhivio, come un concilio da dimenticare....neutro per la Chiesa". NON è affatto così: esso ha provocato effetti e disastrosi, esattamente con la sua ambiguità, con il suo fiancheggiare tutti gli errori possibili PROPRIO con quel pretesto di "cercare ciò che ci unisce", il nefasto ecumenismo-dialoghismo inclusivo di ogni errore, che non doveva essere più denunciato come male nè corretto nè rigettato fuori dalle coscienze : quando si riuscirà ad aprire gli occhi sulla natura perversa delle ambivalenze di quegli enunciati, temo che sarà troppo tardi, Caterina...; devi ancora spiegare PERCHE' dopo 50 anni nessuno riesce a DEFINIRE esattamente ciò che va preso con ASSENSO DI FEDE e ciò che va rifiutato come nocivo per la stessa FEDE ! infatti, ad onta di cento suppliche rivolte alle autorità competenti , e ultima quella che ho segnalato su pontifex, sottoscritta da mons. Gherardini, il Papa regnante non risponde, non vuole o non può affatto chiarire le oscurità e sciogliere i nodi ed enigmi conciliari che,, come sfingi tenebrose e paralizzanti, si rivelano perciò sempre più deleteri per la Fede e la vita soprannaturale, che ne risulta confusa, raffreddata, denutrita, inceppata...<span>asfissiata </span>(dice Gherardini), perchè priva di PRECISE e chiare DIREZIONI : caos e sbandamento totale nel Gregge !
</span></span></span>
<span><span>don Simon de Cyrène le do ragione. Si ha capito bene... lei é almeno uno coerente.
RispondiEliminaAnch'io penso che le categorie dogmatico/pastorale siano più decorative che altro e credo che il CVII sia un doc ufficiale della chiesa FINITO e NON PIU' EMENDABILE.
Ma proprio per questo sposando le giuste parole dell'intervista "...è impensabile che la Chiesa agisca come un Parlamento qualsiasi, che abolisce una legge o vi introduce emendamenti."
sono convinto che il CVII sia TUTTO da buttare in spazzatura (non vi scandalizzate, é solo la mia minuscola opinione).
<span>O non c'é niente da correggere e allora si tiene TUTTO oppure se si deve spostare una sola virgola allora si elimina TUTTO.</span>
Sinceramente capisco il dramma di Simon.Non é facile immaginare di abolire una fetta di Magistero purissimo:
in teoria esso é superiore a tutto il Vangelo, alle Encicliche, agli scritti di tutti Santi, a le prediche di 2000 anni...
Dire che era solo pastorale é soggetto a interpretazioni: la parola pastorale é stata inventata dal CVII. Se fosse stato solo "pastorale" avrebbe dovuto essere messo in un semplice testo, che so un libro scritto dal papa, una lunga lettera ufficiale ma inferiore anche a un'enciclica... non in un testo conciliare! Invece abbiamo innalzato a Magistero purissimo cio' che si voleva limitare a semplici raccomandazioni pastorali. Abbiamo messo le istruzioni per il nuovo forno nel decalogo del cuoco perfetto.
Più importante di pastorale é il fatto che i papi dissero che il CVII non voleva esprimere nessun dogma.
Secondo me questa contraddizione é il piede di porco per annullare il CVII : se la Chiesa col CVII non voleva pontificare non avrebbe dovuto ricoprirlo d'oro purissimo.</span></span>
<span><span>non é vero! si legga qui http://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2011/09/due-proposte-e-come-le-vede-il.html <span>il preambolo dottrinale presentato alla FSSPX é un'altra</span></span></span><span><span></span></span><span><span><span> perla del forse-si-forse-no conciliare.
RispondiElimina</span></span></span>
<span><span>
MgrFellay ha detto che le due proposte non sono chiare, che pur avendole lette non ne ha ancora capito la sostanza !!! notare che in tutto devono fare max 4 paginette..
E quando mai la chiesa post-cv2 ha definito una cosa bianca o nera ??
</span></span>
capito ?? é proprio perché essendo Magistero purissimo (il più elevato possibile; niente supera un testo conciliare) non puo' contenere la minima imperfezione...
RispondiEliminaquindi <span>senza nemmeno leggerne i testi</span>, solo per il fatto che sia stato correttamente interpetato da più persone in modo diverso ... il CVII é da buttare !
Poirot, ferma restando l'ambiguità dei testi, la discussione è ammessa. Almeno questo è un punto fermo. E, pur nella difficoltà, cominciamo a intravvedere spiragli di speranza e pensiamo che le 'buone volontà', con l'aiuto della Grazia che può dare risultati diversamente non alla nostra portata, è ora che entrino in campo...
RispondiEliminaNon avevo intenzioni di aggiungere pesantezza, nel citare quella notizia, che in fondo non dice niente di nuovo perché l'ambiguità non è una novità e le contrapposizioni curiali Fellay le aveva già evidenziate in una sua recente intervista. Nemmeno nuova e più che normale è la prudenza e l'accortezza con cui saranno vagliate le cose...
Le riferisco un'esperienza personale: sia dai Paolini che nella libreria degli Scalzi a Roma (P.za S. giovanni) non sono riuscita a comprare né il libro di De Mattei, né quelli di Gherardini: son dovuta ricorrere ad altri canali, perché ad ogni mio reiterato tentativo (a distanza di giorni), consultavano il cumputer e mi rispondevano che i testi non erano ancora usciti, quando sapevo benissimo che erano già in circolazione da tempo.
RispondiEliminaAnaloga esperienza nelle librerie di via della Conciliazione nel chiedere il Messale del 62 della Marietti: mi guardavano come un essere di un altro pianeta facendo vista di non conoscere nemmeno di che cosa si trattasse... ne avevano una copia solo alla Leoniana.
A mio avviso la pesantezza c'é già nel testo: quando Mgr Fellay riesce a dire in 10 righe "non firmeremo niente che non sia chiaro" e allo stesso tempo "il testo non é per niente chiaro" ...
RispondiEliminaAlmeno capirete che dottrinalmente la spx non é per niente disunita. anzi!
"La Fraternità non firmerà un testo che non è chiaro.
Non farà nulla che possa diminuire la sua fede o lo spirito della sua fede.
E non si farà una mossa se non si è certi delle buone intenzioni al riguardo."
E' strano peché sembrebbero parole di Mgr.Williamson ... e sono di Fellay. Accidenti! che pensino esattamente la stessa cosa? Mo' stai a vedere che sono d'accordo...
Ci vuole pragmatismo nel leggere le situazioni concrete: il CV2 è una partitura riscritta e "aggiornata" di una antica musica; ecco, si potrebbe dire una sinfonia adattata per un quartetto jazz, riduzione fatta nella convinzione che la stessa melodia avrebbe richiamato più spettatori se presentata in modo più "attuale". I vari interpreti, che già da subito non volevano pagare la SIAE, nelle jam session hanno incominciato a forzare sempre di più la partitura e alla fine si son messi a suonare sui quarti di tono... sui tasti grigi, per intenderci.
RispondiEliminaE' necessario studiare, capire e dare la giusta dimensione di un evento reale storico e di grande portata per la Chiesa; lasciare i tasti grigi e suonare su quelli neri e bianchi, rimettere le cose in chiaro, come già è stato fatto per altri concilii. Bisogna rompere quest'idolatrato sarcofago d'intangibilità che invece di proteggere un evento della Chiesa ne sta favorendo la putrefazione.....
La SPX chiede da sempre CHIAREZZA sull'interpretazione del Concilio e non sono capaci di essere chiari su 4 pagine di preambolo. Cominciamo bene...
RispondiElimina<span><span><span>Gli occhiali rosa LDCaterina sono proprio inossidabili !!!!!!!
RispondiEliminaAnch'io sono nato nella messa NO e vi sono rimasto fino a 18 anni approfittando della <span>poca "GRAZIA SACRAMENTALE CHE CONTINUA AD OPERARE ININTERROTTAMENTE"</span>
<span>
allora anch'io potrei raccontarvi di un centinaio di miei amici che hanno fatto ai miei tempi cresima e comunione, che hanno seguito i miei catechismi, che hanno avuto i miei insegnamenti ... e oggi hanno abbandonato TUTTO sono alla deriva spirituale chi spretato, chi divorziato, chi convive ... hanno avuto le basi (perché formati ancora da vecchi preti) poi il concilio ha preso il largo nelle parrocchie...</span>
<span>allora Caterina ... perché focalizzare sulle pochissime eccezioni quando la rovina travolge il 99% delle anime??? Non é forse l'albero che copre la foresta.
</span><span>Oggi Gianluca avrebbe avuto 18 anni .. si ma quando saremo (si spera) in cielo diremo a tanti altri gianluca ... dov'é oggi questa persona che ho conosciuto? e </span><span>questa ? e questa ? ...
</span></span></span>
<span><span><span>non sono qui, non lo saranno mai e non potremo più neanche ricordarli.
</span></span></span></span>
<span><span><span><span>ma queste cose Palmaro e Gnocchi le sanno benissimo !
RispondiEliminaSo che una volta Palmaro ando' alle Paoline di Milano per chiedere un suo libro. La suora non conoscendo la sua fisionomia le spiego' candidamente perché non vendenavo "quel tipo di libri". Le spiego' che i contenuti erano roba strana non conforme alla dottrina. Palmaro non si scompose </span></span></span></span><span><span><span><span></span></span></span></span><span><span><span><span></span></span></span></span> O:-) e le <span><span><span><span>chiese </span><span></span><span>cose del tipo "ma allora i due sono pericolosi </span></span></span></span><span><span><span><span>eretici </span></span></span></span><span><span><span><span>sulla via dell'inferno..." vi lascio immaginare la scena. </span></span></span></span> :-D
hpoirot.... :-D :-D
RispondiEliminaallora anch'io potrei raccontarvi di un centinaio di miei amici che hanno fatto ai miei tempi cresima e comunione, che hanno seguito i miei catechismi, che hanno avuto i miei insegnamenti ...
***
che è un lapsus? :-D :-D "i TUOI catechismi"?
battute a parte, amico mio, tutte le testimonianze BUONE CHE POSSIAMO PORTARE, PORTALE!! esse sono di edificazione per tutti... perchè i CARISMI NELLA CHIESA sono tanti, ma uno solo è lo Spirito e questo lo vediamo quando il TUTTO di questo ciò che è buono e che l'apostolo ci invita ad esaminare, converge poi a beneficio di altri e della stessa Chiesa... NON C'E' RIVALITA', comprendi? ;)
discussioni si! e pure tante, a tal punto che l'apostolo non le nega e non le vieta, ma ci raccomanda solo di non divorarci a vicenda... :-D
Gli stessi SANTI SONO ECCEZIONI che il Signore permette e fa elevare sugli Altari per nostro ammaestramento....
è bello questo passo di santa Teresina che ti porto con alcune schede che stiamo preparando per un video catechetico, leggile in sequenza.....e ti abbraccio...
non é un lapsus freudiano é un'imprecisione di linguaggio, prego leggere: gli stessi catechismi a cui ho assisitito io.
RispondiElimina@hpoirot parli come un libro stampato: chapeau!
RispondiEliminaConfermo l'esistenza di un "indice" delle Paoline: quando cercavo un libro del Cammilleri su Padre Pio la sòra-cassiera mi disse che lo avevano ma che accanto c'era un pallino giallo che la induceva a consigliarmi altre pubblicazioni sul tema... ricordo che le opposi un sorriso che esprimeva uno strano mix di sorpresa/irrisione/divertimento. Comunque lei non capì e pensando che fossi semplicemente molto gioviale mi dette il libro....
RispondiElimina<span><span><span><span><span>"don</span> Simon de Cyrène le do ragione"</span></span></span>
RispondiEliminaVedo, caro hpoirot, che con il tuo "don" confermi ciò che già ci hai detto e cioè che il mio"concittadino" sarebbe un sacerdote, spero veramente, e fortemente, che non sia vero. Ho spesso emesso l`ipotesi che egli fosse un ex-lefebvriano, il suo astio così viscerale e compulsivo potrebbe in effetti essere quello di colui che vomita ciò che prima ha amato, ma immaginavo un laico, di certo non un sacerdote, se invece è un sacerdote, e un ex della Fraternità, se è vero ciò che dici, temo di sapere chi egli potrebbe essere, il solo pensiero di quell`ipotesi mi raggela. Difficile in effetti ammettere che </span><span>colui che "incontriamo" su questo blog </span><span>possa essere </span><span></span><span>un sacerdote, e non un sacerdote "qualsiasi".
</span>