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giovedì 8 settembre 2011

Memoria della Natività della B.V. Maria


altare dedicato alla B.V.Maria
nel Duomo di Milano, dedicato a Maria Nascente.
La devozione per la Natività di Maria è nata in Oriente (tuttora è una delle 12 Feste Mariane Maggiori per la Chiesa Ortodossa), ed è stata introdotta nella Chiesa d'Occidente da Papa Sergio I (VIII sec.).
Diffusa soprattutto nel Rito Ambrosiano (a
Mariae Nascenti è infatti dedicato il Duomo per volontà di San Carlo Borromeo nel 1572) la memoria liturgica della Natività di Maria si attestò nel XIV secolo in tutta la Chiesa Cattolica Romana.
Dal 1720 per azione di Suor Chiara Isabella Fornari, francescana, nacque e si diffuse la devozione per S. Maria Bambina, venerata soprattutto in ambito lombardo.

..." Dio ha scelto Maria per diventare la Madre di Gesù Cristo. Secondo la fede della Chiesa, tutta la persona e l'esistenza di Maria sono improntate a questa chiamata eccezionale. Questo è il motivo per cui noi guardiamo al suo ingresso in questo mondo, alla sua nascita, con venerazione e con riconoscenza; e anche se la data esatta di questa nascita non ci è nota, essa cade inequivocabilmente negli anni immediatamente precedenti quella santa notte di Betlemme.

È volontà di Dio che noi diventiamo fratelli e sorelle di Gesù e che "prendiamo parte alla sostanza e alla forma di suo Figlio"; in Gesù egli ha "reso giusti" e "glorificato" già tutti coloro che ha chiamato alla sua sequela. Meravigliose parole dell'apostolo, in cui la Chiesa riconosce la parola di Dio stesso! Sì, grandi cose il Signore ha fatto rendendoci membri della sua Chiesa. Una gioia e una riconoscenza spontanee devono sgorgare dal nostro cuore; la nostra risposta deve essere quella di amare Dio con il corpo e con l'anima, con il cuore e con la ragione, con tutte le nostre forze.

Solo allora anche su di noi si potrà adempiere quanto la lettera di San Paolo afferma grandiosamente all'inizio: "Noi sappiamo che tutto concorre al bene di coloro che amano Dio" (cf. Rm 8, 28-30). Come sono diventate vere queste parole per Gesù stesso, che attraverso il sacrificio della sua vita è divenuto il nostro Redentore; ma come sono diventate vere anche per Maria, la prima redenta, che per amore del Figlio è rimasta preservata dal peccato ed è quindi divenuta la Madre di tutti i redenti.

In questo modo Maria, attraverso la sua vocazione ad essere la Madre di Cristo, partecipa in misura particolare a quella chiamata comune, rivolta da Cristo a tutti gli uomini e che può essere realizzata in comunione con lui.

Se noi veneriamo il mistero della nascita di Maria con amore, ci renderemo conto sempre più chiaramente che mediante il suo "sì" e attraverso la sua maternità Dio è con noi.

Questo vale anche per quella primissima sorgente della comunità umana che noi chiamiamo famiglia. L'odierna festa della nascita di Maria e il mistero della nascita umana di Dio nel grembo della Sacra Famiglia guidano la nostra attenzione proprio sulla famiglia.

A ragione possiamo pensare che la Madre del Signore sia nata in una famiglia religiosa e devota. Maria stessa prega molto. Nel Magnificat, famosa lode della potenza e gloria del Signore, essa ci insegna l'indirizzo principale di ogni preghiera: "L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore" (Lc 1, 46-47). Cantate anche voi questa lode a Dio! Mostrate a Dio, mediante la fedele partecipazione alle celebrazioni eucaristiche della domenica e dei giorni feriali, che lo amate e onorate sopra ogni cosa e contemporaneamente siete pronti a dare a quest'amore un'espressione concreta e comunitaria! Andate al Signore eucaristico nel tabernacolo e pregate lì il Dio misteriosamente presente per voi stessi, per la vostra famiglia, per le vostre famiglie della vostra patria, per la famiglia dell'umanità e per la famiglia di Dio nella Chiesa! Esorto voi tutti, bambini, ragazzi e adulti, laici e sacerdoti, religiosi e religiose, sani e malati, impediti e attempati: pregate! Sì, mantenetevi fedeli alla preghiera quotidiana! La preghiera è la forza che veramente cambia e libera la nostra vita; nella preghiera avviene l'autentico "incontro con la vita".

Da un'omelia del Beato Giovanni Paolo II, 8 settembre 1985, Eschen-Mauren (Liechtenstein)

14 commenti:

  1. <span>All’inizio non riuscivo a comprendere la devozione a Maria. Anzi, in realtà credevo fosse debitrice più alla pietà popolare che alla Grazia di Dio, e che - per certi aspetti - velasse in parte la Gloria del Risorto. Poi, sommerso dai peccati, è arrivato il momento più buio, quello senza speranza e senza via d’uscita. Mi è stata allora concessa la Grazia di tenere tra le mani il rosario e di recitare quell’ eterno saluto con le mia labbra impure, più degne di piaghe che di pronunciare il Sacro Nome della Madre di Dio. Eppure mi è stato concesso, così come mi è stato concesso di risollevare il capo. Allora ho capito il significato della parola Grazia: ricevere qualcosa che non si merita, e non solo: ricevere qualcosa il cui valore non sono nemmeno in grado di immaginare. Allora mi è sembrato anche più chiaro perché il Signore avesse ispirato la devozione a Maria e perché invitasse i propri figli a guardare a Lei come alla propria Madre. Immaginavo infatti, per come era venuta prontamente in mio soccorso, che non avesse mai staccato nemmeno un attimo lo sguardo da me, nemmeno quando mi dirigevo a grandi passi, allegramente, verso l’inferno, e che avesse continuamente sperato in un mio cenno di pentimento. Proprio come una Madre. Una Madre Perfetta. Ero stupito, infine, che il mio balbettante supplicare, dopo anni di indifferenza, venisse accolto (dicevo tra me e me: “ma chi vuoi prendere in giro: hai fatto il furbo per tutta la vita ed ora chiedi aiuto? Ma chi ti credi di essere, un cristiano”?); mi immaginai quindi l’intercessione di Maria, mentre raccoglieva il mio farfugliare sconnesso, per trasformarlo in preghiera: ecco perché era stata accolta. Il mio peccato mi sta sempre dinanzi: mi viene manifestato un poco alla volta, poiché di più non sarei in grado di sopportare, ma ora so dove guardare e soprattutto cosa dire: “Benedetta sei tu fra tutte le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù.” Ave, Maria.</span>

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  2. :-[  come Movimento Domenicano del Rosario ci uniamo umilmente e condividiamo questa Festa attraverso questo breve video:
    http://www.gloria.tv/?media=190304 

    Che la Vergine Maria ci sostenga.... e per questo suo "compleanno", portiamole in dono la nostra sconfinata FIDUCIA...
    Madre mia, fiducia mia!

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  3. Grazie Stefano per questa tua testimonianza che mi permetto di inviare alla segreteria del Movimento Domenicano del Rosario:
    www.sulrosario.org

    La Vergine Maria non ti faccia mai mancare questa sua grazia, non abbandonare mai il Rosario.... santa Teresina diceva che il Rosario è quella corda con la quale Maria ci tira su in Paradiso.... noi teniamo un capo, Ella tiene l'altra parte...
    con questa immagine un AVE MARIA per tutti!

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  4. Vorrei anticipare, ma non troppo, la dimenticata Festa del Nome Santissimo di Maria, con la pia pratica dei CINQUE SALMI a Lei venerati, che si perde nella "notte dei tempi" ed entrata a far parte dell'autentica Tradizione viva della Chiesa, san Pio X riportò al 12 settembre....e Pio VII , prima, l'arricchì di indulgenze purtroppo decadute con la Costituzione Apostolica del 1967... e che tuttavia ritroviamo in un modo diverso applicabile attraverso il nuovo Manuale delle Indulgenze del 1968, laddove: chiunque INVOCHI MARIA attraverso le preghiere approvate dalla Chiesa, guadagna le indulgenze associate alla Devozione di Lei....

    Diceva san Luigi Maria de Grignon de Montfort: GUADAGNAMOCI QUESTA GRANDE AVVOCATA, REGINA E INCANTATRICE DEL CUORE DI DIO, CHE PEL SUO AMORE NULLA LE NEGA, VENERIAMO IL SUO SANTO NOME COME LE SI CONVIENE: SE TU DICI "MARIA", ELLA RISPONDE "DIO"...

    Viva Maria!

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  5. Celebrando con gioia e devozione la nascita della nostra Madre e Regina, questa mattina a messa, qualcosa mi ha colpito (negativamente). I soliti modernisti hanno intonato 'tanti auguri a te', il motivetto che si canta nei compleanni dei bambini.  Non ho parole. 

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  6. Vedi qul'cosa di buono fa anche la Chisa Ortodosa per lo meno la Festivita Mariana ocupa il primo posto..non come noi che spesso ci dimentichiamo...anche delle feste più importanti..Che la Santa Vergine Maria ci aiuti tutti...Beata sei tu Maria che partoristi nostro Salvatore"

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  7. Mi ricorda una scena di "Full metal jacket"... credevo che nella realtà certe cose non accadessero...

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  8. Savonarola,sii gentile,dicci almeno la città dove é successo quella del "tanti auguri a te" per la nascita della Madonna. Non può essere successo verAmente, dimmi che scherzavi,ti prego

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  9. Citta:Roma. Una parrocchia (non la mia) della zona nord di cui non faccio il nome. Ho detto:'eretici !' e sono subito uscito.

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  10. Savonarola sarebbe oportuno che tu lo dici! o pure fallo presente al Vescovo...Scusa ma io farei cosi!

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  11. una testimonianza meravigliosa, Stefano , grazie ! spero che sia utile a tanti bloggers, giovani e meno, che passando di qui e leggendo questo tuo incontro decisivo di salvezza, capiranno che cosa significa la potente intercessione di Maria nel nostro andare a Gesù, capiranno il senso delle litanie e invocazioni, con cui  da secoli i fedeli La invocano fiduciosi.... e grazie a te capiranno che Maria è
    Ianua coeli
    Vergine potente contro il male
    Auxilium christianorum
    Madre di Misericordia
    Madre della Divina Grazia....
    ... e perchè i Santi dicevano sempre: Ad Jesum per Mariam !

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  12. Veramente nel calendario tradizionale la Natività di Maria è una Festa di II Classe.

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  13. Grazie a te, Memory.

    Nutro qualche dubbio sull'utilità di quanto ho scritto, tuttavia mi sento quotidianamente in debito verso il Cielo; l'assillo del salmista Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato? suona molto appropriato, ecco. Sono in perenne debito, e consapevole di esserlo fino alla fine.

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