"Non sappiamo ancora cosa sia successo nella votazione di ieri, né cosa succederà nelle prossime, tuttavia quel che scrive Padre Cristoforo è un discorso che fa riferimento ad una mentalità e non a un fatto puntuale"
Un moto di rabbia ha percorso le mie vene quando ho letto sui giornali che il governo (eletto col voto cattolico) voleva abolire la festa dei santi patroni, per ridare fiato all’esangue economia italiana. L’abolizione di un solo giorno festivo infrasettimanale, celebrato in giorni diversi in città diverse, avrebbe salvato l’Italia dal baratro del fallimento e da quelle schiere di sfaccendati (così poco “europei”…), che guardano i fuochi d’artificio e rischiano d’andare in chiesa ad accendere un cero. Ma la misura “moderna” avrebbe soprattutto accontentato il partito dei “laicissimi”, che invece ha difeso strenuamente le tre feste della religione del laicismo all’italiana. Salvate quindi tre feste. Quelle del 25 aprile e del Primo maggio, perché il governo di destra - forse afflitto da qualche complesso - non ha saputo resistere, quindi all’unanimità si è votato di mantenere il culto alle due feste “liberatorie”. Tuttavia lo sforzo di venerazione del dio-stato, l’unico santo protettore rimasto, s’è spinto oltre e ha salvato anche la festa più recente: quella di Santa Repubblica Atea, beatificata recentemente da quei logorroici pontefici laici, che di retorica ne hanno da vendere.
All’inizio mi sono indignato, poi mi son detto: brava la sinistra, sì brava la sinistra. In fondo sono quasi meglio degli altri, almeno ci credono o fanno finta, ma anche se facessero finta almeno si mobilitano. E i pecoroni cattolici, che di sinistra non sono (o non dovrebbero essere), talmente sono ignavi, che votano entusiasti per “laicizzare” il paese e buttano al macero i santi patroni. Nel silenzio del mondo cattolico, nel silenzio dell’episcopato, nel silenzio dei parroci e pure nel silenzio di quelle vecchiette che alla processione del Santo ci andavano ancora, ma con una fede che s’era ormai affievolita anch’essa. Miracoli d’un cattolicesimo imborghesito, che per avere una lode d’una ministra tedesca protestante e delle logge massoniche francesi, è capace di rinnegare i suoi santi protettori. Povera Cristianità italiana, morta e anche sepolta. C’è da meravigliarsi ? No. E qui faccio un “mea culpa”, ho creduto ancora che un’Italia cattolica esistesse, magari nei paesi, magari in certe fasce…No è falso, non esiste più, è morta. Morta nel perbenismo americanista anni Cinquanta, fiaccata dalla libertà religiosa del Concilio, martoriata da anni di Democrazia Cristiana liberaloide e bacchettona, che faceva approvare l’aborto e sopprimeva il Corpus Domini, pugnalata alle spalle, se ancora ce n’era il bisogno, dal Nuovo Concordato di Sua Eminenza il Card. Casaroli e di Sua Laicità Bettino Craxi, uniti nel comune intento di modernizzare il Paese…e la Chiesa!
Non una voce si è levata in difesa dei Santi. Eppure un Eminentissimo, per difendere nientedimeno che le cooperative, ha trovato la forza d’intervenire. Ma si sa, difendere le cooperative fa chic e non impegna, difendere l’Italia cattolica (o quel che ne resta) darebbe una cattiva impressione, specie in una Chiesa che ha rinunciato a cristianizzare la società. Ormai siamo nel Duemila ed oggi non è più la Chiesa a guidare i popoli, ma è Angela Merkel e chi la manovra. Lo vogliamo capire o no ? Fra le gerarchie alcuni l’hanno capito e…s’adeguano. D’altronde chi si mosse per difendere le festività soppresse ? Nessuno o quasi, anzi all’epoca, sotto Paolo VI, c’era ancora il vecchio Concordato e fu la Chiesa a dare il necessario avallo. E poi chi lottò contro l’aborto e il divorzio in un’Italia che ancora si credeva cattolica ?
Una sola domanda al lettore: chi si ricorda oggi, dopo la soppressione della festa infrasettimanale e il suo spostamento alla domenica, quando cade l’Ascensione o il Corpus Domini ? Pochi, pochissimi. Ebbene col tempo scorderemo anche il Patrono, la sua data, il suo nome.
Le banche tedesche si complimenteranno di tanto oblio, in compenso la società italiana avrà perso anche l’ultima cosa che le resta da perdere, le identità locali, la fede infatti l’ha già persa da tempo.
Per conto mio non mi farò più illusioni, ormai lo stato italiano e la società sono atei, ma non hanno ancora il coraggio di dirlo.
Padre Cristoforo
Concordo con Padre Cristoforo : l'Italia è scristianizzata, inutile illudersi.
RispondiEliminaCi terremo da parte un giorno di ferie per festeggiare comunque il Santo Patrono, dopo tutto non sarà un grande sacrificio.
Se non ci ricordiamo più le date di Ascensione e Corpus Domini forse è anche colpa delle ore di catechismo tenute negli oratori : le mie perlomeno sono sempre state superficiali e vuote, tanto perbenismo e niente dottrina.
Se il Clero, alto e basso, non cambierà la situazione non potrà altro che peggiorare fino ad essere irrecuperabile.
Scusate l'OT ma a queto indirizzo trovate un bel ritratto dell'ormai ex Arcivescovo di Milano, Sua Eminenza Card, Dionigi Tettamanzi:
RispondiElimina<span>http://www.lavocedivenezia.it/news.php?extend.4269.7.</span>
Pace e bene a tutti!
"Un moto di rabbia ha percorso le mie vene quando ho letto sui giornali che il governo (eletto col voto cattolico)....."
RispondiEliminaQuando si va a votare bisognerebbe pensare non una ma cento volte: sono troppi i politicanti che si dichiarano cattolici per convenienza e non per convizione. Come dimostrano certi stili di vita dissoluti divenuti un "valore positivo " con il quale misurare le capacità ed il successo dei singoi individui
@ Sinclair: Una menzogna di articolo... l'imam Tettamanzi ha solo annunciato Maometto e pensato ad aprire moschee...
RispondiEliminaGrazie per il bel cammeo, proprio un sant'uomo! Peccato abbia dialogato con tutti tranne che con i cattolici veri e che abbia negato fino all'ultimo la possibilità di messe tridentine in diocesi condizionando anche le opinioni delle piccole diocesi vicine( vedi crema, cremona e altre ).
RispondiEliminaE' diventato il capogruppo dei vescovi disubbidienti al Papa trincerandosi dietro il ruolo di caporito.
beh ciò che è stato è stao.
Un grosso abbraccio caro Dionigi!!! .. e speriamo che sua emminenza segua in tutto le orme del predecessore e si ritiri in instancabile studio di Sacree Scritture in terra Santa!
<span>...pero' il vescovo Tettamanzi ha avuto il coraggio di alzare un po' la voce contro certe decisioni vandale del governo ("..eletto col voto cattolico.." dice l'articolista..io spero col voto di pochi e cattolici...oseri dire anche "poco illuminati" ma questa è un'opinione molto personale)</span>
RispondiEliminaMi ha fatto malissimo perchè ho votato questa gente proprio in antitesi all'anticattolicesimo aperto della sinistra. Li vedevo come il male minore. Cadranno malamente come è accaduto in passato a tutti coloro che hanno fatto del male all'identità cattolica italiana, al credo cattolico: I Savoia, la DC...ora toccherà a loro...
RispondiEliminaPer approfondire l'argomento:
RispondiEliminahttp://fidesetforma.blogspot.com/2011/09/il-clericalismo-e-la-devastazione-delle.html#/architettura-sacra-tradizionale-/
<p><span>“Prima di tutto si è sudista perché non si è yankee…. Essere sudista significa percepire, sentire che una delle più grandi catastrofi dei tempi moderni fu la presa di Atlanta, l’avvenimento irreparabile, il fatale scambio della storia, la vittoria dei barbari. Da quel giorno il mondo è in lutto…. Dopo gli yankee non rispunta nulla. È finita, è il versante ghiacciato della storia degli uomini che prevale. L’enorme America sarà la loro preda e anche la loro creazione. E tutti gli uomini sentiranno sulla nuca il soffio freddo dell’inumano. È il razionalismo che trionfa e con lui tutti i grandi principi che si proclamano e che non si applicano e, dopo di essi, il dollaro di cui si installa il culto”.</span></p>
RispondiEliminaEcco, ci mancava anche il commento pliniano a favore del Sud schiavista.
RispondiEliminaA parte questo, sono d'accordo con l'articolo, ma resta il fatto che le feste patronali ridivennero feste riconosciute dallo Stato con una legge degli anni Ottanta al tempo del governo De Mita. Inoltre non possiamo negare che certe feste patronali (vedi S. Ambrogio a Milano) sono ridotte ormai a pretesti per farsi un "ponte" in vacanza.
A Dio quel che é di Dio, a Cesare quel che del Cesare.
RispondiElimina<span>Se la Chiesa si mette a decidere se l´acqua puo no essere privata, il nucleare e buono o cattivo, chi va a puttane puo o non puo governare il paese, non si mervgli che dopo vengano i laici a dirgli cosa deve o no festeggiare.</span>
almeno i milanesi si ricordavano che Milano è sant'Ambrogio, non Martini (il cardinale e/o quello della Milano da bere)
RispondiEliminaI napoletani ancora una volta sono riusciti a difendere il loro patrono:http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2011/7-settembre-2011/miraglia-san-gennaro-resta--1901465420288.shtml
RispondiEliminaEd era cattolico Andreotti, dicono uomo da Messa quotidiana, quando uno dei suoi innumerevoli governi abolì le feste di S. Giuseppe, S. Francesco, Corpus Domini e Ascensione?
RispondiEliminaRicordo ancora la scritta sulla facciata del Duomo di Napoli quando il loro patrono fu declassato nel calendario: "San Gennà, futtitenn'".
RispondiEliminaMa questo è il governo che nessuno vuole, c'è perchè impedisce di andare alle elezioni
RispondiEliminaMA SIAMO TUTTI SCEMI?? BRLUSCONI E' MASSONE, E ANDREOTTI E' COSì CATTOLICO, CHE A UN'INTERVISTA SULLA STAMPA UN PAIO D'ANNI FA HA DICHIARATO CHE NON SI CONFESSA DA 60 ANNI!!!
RispondiEliminaUn altro intervento, stavolta a livello locale, finalizzato all'eleminazione di quel poco che resta di identità.
RispondiEliminaInutile sperare in una presa di posizione ferma della Chiesa, che si è da tempo adeguata.
Questo governo non conta nulla, così come non conterà nulla quello che lo sostituirà. Sono solo esecutori di ordini che arrivano da organismi non eletti da nessuno.
Il 'dibattito' politico non è sui programmi (uguali) ma su chi possa più veloceente portarli a compimento.
Allora c'è solo una soluzione... Votare tutti per la Bindi!
RispondiEliminaSono in perfetta sintonia con il rammarico di Padre Cristoforo.
RispondiEliminaDa anni oramai mi sono rassegnato a non votare nemmeno per il cosidetto male minore. Votare oggi, per chiunque sia, significa - per me - diventare potenziale complice di malefatte di ogni genere: ritengo che votare sia un diritto ma non più un dovere; non mi illudo più di poter cambiare qualcosa, ma nemmeno mi lamento; accetto le cose come stanno, così come mi sono rassegnato a vedere la Liturgia traformata in uno show (vd. video di un paio di post precedenti). Personalmente credo che non ci sia via d'uscita, né per l'uno né per l'altro, e che la direzione sia quella drammatica delle profezie. Come sperare, dopo quanto si legge quotidianamente su queste pagine in merito ad una parte della Chiesa, che in ambito laico ci sia un qualsivoglia spessore morale? Da decenni, oramai, ogni generazione vede la propria 'migliore' di quella successiva, ma non perché stia invecchiando, ma semplicemente perché con ogni nuova generazione le cose effettivamente peggiorano. Però non mi dispero: prego, fiducioso che il Signore farà uso migliore di quel poco che riesce a ricavare dalle mie misere preghiere.
Il bello è che probabilmente sono tuttora il male minore... vedi un po' tu come siamo messi!
RispondiEliminaM
Comunque sono proprio stupidi i nostri governanti tra tutte le feste che nessun italiano sente proprie (vedi il 2 giugno) proprio il Patrono vanno a togliere.... Ma anche la lega così legata al territorio! Ci hanno appioppato di nuovo le province di cui a nessuno frega nulla e ci tolgono le feste patronali???
RispondiEliminaQualsiasi Italiano sa quanto sia legata la gente vuoi per tradizione, vuoi per nostalgia, vuoi per devozione alle feste patronali. Fuochi d'artificio processioni pittoresche mercati bancarelle esercizzi commerciali aperti fino a tarda ora e finalmente i molti paesini sempre deserti si animano di gente e si riscoprono comunità vive.
Al di la del valore religioso è stata davvero una stronz....a abolirle.
@ospite: votare la bindi? Dio ce ne guardi e ce ne liberi!
RispondiEliminaPerò chi votare? Aspetto risposta!
d.a.m.
Concordo con Igino. Much ado about nothing.
RispondiElimina("..eletto col voto cattolico.." dice l'articolista..io spero col voto di pochi e cattolici...oseri dire anche "poco illuminati" ma questa è un'opinione molto personale)
RispondiEliminaio sono certo con il voto di molti cattolici (me e credo tanti altri). Quasi tutti certi di votare il male minore mancanza di alternative: e ciò, per la verità, è un argomento tutt'altro che trascurabile, sia in politica che, soprattutto, in morale (cfr. S.Tommaso d'Aquino).
Sul 'poco illuminati' poi... vorrei essere illuminato sulla domanda: "chi altri votare, non sul pianeta di Utopia, ma in Italia e nel 2008???
Elegantissimi, come al solito gli eredi di Pulcinella.
RispondiEliminaSI'
RispondiEliminaVoltastomaco per voltastomaco, piuttosto che la bindi voto per kiko.
RispondiEliminabeh ora come ora il male minore non è certo Berlusconi.... Non ho figli ma l'idea che un ragazzino veda con simpatie le orge, i bunga bunga il sesso che rasenta la pederastia tra vecchi e ragazzine, alcool lusso sfrenato mancanza totale di rispetto delle istituzioni pubbliche, civili e religiose e l'affronto spavaldo nel comunicarsi pur essendo un pubblico peccatore!!! peggio di così cosa c'è??? ditemi voi sembra il ritratto dell'Anticristo!!
RispondiEliminama piuttosto voto il partito dei pensionati!
RispondiEliminaComunque, i programmi dei partiti politici italiani non sono tutti uguali. Qualunque cosa si pensi di Forza Nuova, il suo programma politico qui riassunto in otto punti è davvero interessante e, direi, senz'altro unico nello squallore attuale.
RispondiElimina"Punti fermi.
<span></span>
1. Forzanuova si batte per l'abolizione immediata di tutte le leggi e le pratiche abortive, che in nome di un dichiarato edonismo e di una presunta socialità, negli ultimi decenni hanno insanguinato il mondo, minando il presente ed il futuro dei popoli. Un popolo che uccide i propri figli non ha futuro. Sancendo il principio che la vita inizia dal concepimento e che il fine ultimo dell'uomo trascende il fatto materiale, Forzanuova opera per la rigenerazione dei buoni costumi del popolo e considera determinante la creazione di strutture volte all'accoglienza del nascituro in un contesto sociale in cui i bambini siano "unici privilegiati nella nostra società".
2. La famiglia come elemento primo e cardine della società va incoraggiata e privilegiata. Forzanuova, riconoscendo nella struttura tradizionale della famiglia un elemento essenziale per la ricostruzione nazionale, protegge e tutela l'indissolubilità del matrimonio, incentiva il lavoro della donna entro le mura domestiche, privilegia ed incoraggia le famiglie numerose. Una forte politica demografica, accompagnata da una nuova visione della società, in cui le stesse concezioni architettoniche ed urbanistiche si adattino alle famiglie numerose, è alla base della rinascita nazionale.Nel quadro di una politica tesa alla salvaguardia delle giovani generazioni, Forzanuova auspica inoltre un deciso impegno contro la diffusione di tutte le sostanze stupefacenti e la stessa cultura della droga sponsorizzata dai "poteri forti".
3. Forzanuova vede nell'attuale problema dell'immigrazione una dolorosa ferita nella armoniosa convivenza dei popoli. Infatti, oltre ad essere un elemento di turbamento dell'ordine pubblico e di perdita di patrimoni culturali, l'immigrazione è un salasso d'energie umane per gli stessi popoli immigranti. Pertanto, vista la gravità e l'urgenza del problema, Forzanuova si batte per un blocco dell'immigrazione e per l'avvio di un umano rimpatrio degli immigrati. In quest'ottica, vista la particolare pregnanza per il nostro paese del problema africano, Forzanuova esalta il ruolo fondamentale dei popoli europei nella ricostruzione del moribondo continente nero; ricostruzione che sortirebbe l'effetto di tutelare il diritto dei popoli africani a vivere dignitosamente nella propria terra.
4. Forzanuova lotta per la piena indipendenza politica e militare della nostra nazione e per la conseguente estromissione dal nostro suolo di ogni forza d' occupazione straniera e la revisione di quei trattati che mettono a repentaglio sicurezza e indipendenza della nazione. Forzanuova si batte per l' immediata messa al bando di tutte le organizzazioni massoniche e quelle che perseguono metodi cospiratori o segreti. Questi corpi hanno già colpito e avvelenato il tessuto morale e politico del nostro popolo e pertanto vanno neutralizzati con fermezza. Vanno inoltre messi in condizione di non nuocere i gruppi la cui fedeltà a potenze o lobby anti italiane è chiara e conclamata. Le potenze straniere resesi responsabili tramite propri agenti o servizi segreti di omicidi o stragi nel nostro paese devono rispondere del loro operato.
<span>
RispondiElimina5. Forzanuova ritiene tra i suoi compiti urgenti la distruzione dell' usura con la soppressione delle bande criminali dedite allo strozzinaggio e sopratutto attraverso l'attacco all'interesse applicato su prestiti non produttivi. La banca deve essere riconcepita come istituto di vero credito popolare orientato verso il bene comune e pertanto controllato dallo Stato. Forzanuova esige che venga cancellato il debito pubblico nei confronti del Fondo Monetario e di altri istituti, fonte di ingiuste imposte. Sia lo Stato, inoltre, a battere moneta negli interessi del popolo, sottraendo alla banca questo potere ingiustamente acquisito. Solo così i popoli della terra si libereranno dall' ingiusto debito che sta portando miseria e fame in un mondo che grazie all'avanzamento tecnologico potrebbe vivere nell' abbondanza e nel benessere economico.
6. Forzanuova chiede il ritorno in vigore del Concordato del 1929 con cui lo Stato Italiano riconosce alla Chiesa Romana il ruolo di guida spirituale del popolo e pone i giusti confini fra opera della Stato ed opera della Chiesa. Forzanuova ritiene essenziale che la Fede, che ha accompagnato il nostro paese per duemila anni, venga custodita e trasmessa fedelmente alle future generazioni respingendo la cultura nichilista e laicista oggi imperante.
7. Forzanuova sollecita l' abolizione delle leggi liberticide conosciute come Scelba e Mancino, espressione normative di una cultura dominante che tirannicamente impediscono pensiero ed azione, volti alla difesa della nostra storia nonché del patrimonio religioso e culturale del nostro paese.
8. Forzanuova si batte infine, per la costruzione di nuove strutture di tipo autenticamente corporativo, che in luogo di un sindacato sempre più burocratico e sempre più appiattito sulle posizioni del potere, si profilino come elemento di riorganizzazione del lavoro e di valorizzazione della proprietà.Il rifiorire delle Corporazioni darà vigore all' apprendistato , alla sicurezza ed alla pace sociale, restituendo al lavoro l'aspetto sacro di continuazione dell' opera divina. Di paese in paese, le corporazioni costituiranno quella protezione per il lavoratore, perla sua famiglia e per la comunità intera, ridando vita ad una Italia ordinata e prospera, nuovamente consapevole della sua missione del mondo."
Certo, bisogna poi vedere come tutto questo venga messo in pratica: ma ciò non toglie che queste cose non le dice nessun altro, nemmeno i miserabili 'cattolici liberali' politicanti di lungo corso del nostro povero Paese.
</span><span>
</span>
e comunque è un massone pure lui
RispondiEliminaduuuuuuceeeee tu sei la luuuuuuceeeee sei la speraaaaanza deeeel domaaaaaaaaaannn!!!!
RispondiEliminaPoco male, la repubblica ha il tempo contato. La crisi la spazzera' via, xche' ancorata ad un immobilismo sclerotico.
RispondiEliminaPer il resto ci e' voluto un bel coraggio ad infervorarsi x Andreotti o Berlusconi. La verita' e' che un cattolicesimo liberale, produce mostri episcopali e civili.
io penso che è il risultato della distruzione della nostra società operata dal concilio vaticano secondo in poi, il fatto che ci sia qualcuno che tenta di distruggere il mondo cattolico sia normale, la cosa anormale è che chi è cattolico accetti che questo avvenga, e comunque per quanto mi riguarda a me tutto questo fa l'effetto inverso: mi sento attaccato ingiustamente e perseguitato perchè cattolico e credente e quindi prego con ancora più fervore, me ne frego di quello che pensano gli altri e tiro dritto per la mia strada, tra l'altro a giorni visiterò la san pio x di rimini per un colloquio. penso che ormai tra il mondo e i cattolici la spaccatura sia troppo grande. è ora di combattere con le armi della preghiera, del buon esempio e della semplicità, senza avere paura di sembrare antiquati o ridicoli, penso anche che si debba essere un pò più aggressivi nel voler tenere le proprie posizioni, bisogna creare una catena di cattolici veri che ci tenga uniti in tutte le città e i paesi e le regioni, non cè più tempo da perdere con la politica o i dibattiti con i non cattolici, perchè è un dialogo che va solo a perdere per noi. io alle processioni ci vado anche a costo di portare la statua del santo da solo e senza il prete, e la notte di San Giuseppe il fuoco lo faccio lo stesso. e vuoi vedere che non sono da solo
RispondiEliminail partito cattolico in Italia c'è ma non se lo fila nessuno, una delle loro priorità è la lotta alle leggi abortiste.......F.......................N..............
RispondiEliminalo avete voluto B? E pensare che ci sono ancora parecchi fruitori di messe tridentine che hanno ancora il coraggio di difenderlo a spada tratta!
RispondiEliminaConcordo con il caro Padre Cristoforo ma l'ignavia dei cattolici è iniziata con Pio XI quando venne a patti con lo stato massonico...il resto è solo la lenta cronaca di una decadenza.
RispondiEliminaI vescovi ?Sembrano i seguaci dell'imperatore Giuliano II Augusto...celebrano i loro riti a cui nessuno crede più.
Complimenti per l'immagine dl card. Richelieu all'assedio de la Rochelle...almeno lui pensava in grande. La nostra Rochelle è perà la tradizione che i modernisti si apprestano a distruggere...
il Papa? Sevirebbe più coraggio....invece si preferisce mettere solo qualche pannolino quà e là...
Sero qualcuno contraddica quello che scrivo ma è difficile...
il governo (eletto col voto cattolico) voleva abolire la festa dei santi patroni
RispondiEliminaormai lo stato italiano e la società sono atei, ma non hanno ancora il coraggio di dirlo.
Che strano però, ora nessuno ha votato questi politiconi...
Chi ha voluto la bicicletta, ora pedali....
CONTINUIAMO A VOTARFE I RICCHI che ci assicurano il benessere....
RispondiEliminacontinuiamo a votare i porci che ci insegnano che le escort non erano escort ma poverette da aiutare
ecc ecc
contunuiamo a berci quello che ci dicono...
la bindi se non altro è cattolica e non è una escort! e sinceramente come politica è pure meglio di moltissimi altri.
RispondiEliminaunico diffetto: non è disponibile!
@ sulcitano: e zacca stradoni
RispondiElimina<span>Un moto di rabbia ha percorso le mie vene quando ho letto sui giornali che il governo (eletto col voto cattolico) voleva abolire la festa dei santi patroni, per ridare fiato all’esangue economia italiana.</span><span></span>
RispondiElimina<span> </span>
<span>Gentile padre Cristoforo, non sono d'accordo.</span>
<span>Per carità, il moto di rabbia ci sta tutto, eccome se ci sta.</span>
<span>Ma il problema non è il governo dello stato italiano, eletto col voto cattolico. Il problema, il VERO problema, è il governo di Santa Romana Chiesa, la cui legittimità non deriva dal voto, bensì dalla successione apostolica (così almeno pare, seguendo il testo di un'antica versione del Credo).</span>
<span>Qui in Italia, tra vescovi, vescovi emeriti, cardinali, cardinali Ingravescentem Aetatem, protonotari "de numero" e "soprannumerari", uditori della sacra rota, chierici della camera apostolica, prelati dell'anticamera e dell'antibagno pontificio, e Oves et Boves et Universa Pecora, ci sono MIGLIAIA di boiardi curiali, vanitosamente ammantati, in un modo o nell'altro, di porpora o di paonazzo.</span>
<span>Possibile che di questa miriade di sedicenti candidati al martirio non ce ne sia stato UNO, dico UNO e ripeto UNO (nel caso non mi sia fatto comprendere, chiarisco: U-N-O = 1), che si sia fatto avanti per dire qualcosa che suoni, anche solo vagamente, come una disapprovazione, come una richiesta di ripensamento, anche solamente come una osservazione di assoluta inutilità della proposta?</span>
<span>E sì che, proprio in questi ultimi giorni, alcuni tra i più eccelsi ed eccelsamente inutili di questi Eminentissimi hanno ben parlato, urbi et orbi, per proferire autentiche <span>banalità</span> o conformistiche <span>bischerate</span>.</span>
<span> </span>
<span>Evidentemente la cosa essenziale è che non sia stata cancellata la festa del Santo Patrono di tutte le collette:</span>
<span></span>
<span>1- Dove sono tutti quei pidiellini che mi dipingevano Berlusconi come un novello Carlo Magno e mi davano invece del "comunista",perchè criticavo il filoberlusconismo acritico?
RispondiElimina2- Che mai dirà la CEI per protestare,visto che fu proprio quest'ultima a far togliere le feste del Corpus Domini o di San Francesco,con i governi della DC "liberaloide e bacchettona,che faceva approvare l’aborto e sopprimeva il Corpus Domini" ovviamente?</span>
Ho letto ieri su lastampa.it un articolo di M.Gramellini :
RispondiEliminaUn po' di dignità
[...] Ora, non dico tanto. Però un po’ di anima, di dignità. La classe dirigente ne è priva. Ma noi? Siamo disposti a smetterla di considerarci pedine impotenti di un gioco incomprensibile per riappropriarci del nostro destino? A svegliarci dal torpore lamentoso degli schiavi e a lottare con orgoglio per quello in cui crediamo? Nulla è inarrestabile, neanche il declino. Ci sarà un tempo per ricordarsi di aver avuto paura. Ma non è questo il tempo. Ora bisogna dare tutti qualcosa in più, amare questa comunità e portarla in salvo. Facciamo a cazzotti con la rassegnazione, almeno.
La soluzione è non andare più a votare, perchè con che coscienza sio vota oggi l'uno o l'altro partito? Tutti anticattolici!
RispondiEliminaNel mio paese alla festa religiosa del patrono non si contano più di 40-50 persone ,a dir tanto, alla messa. I negozi sono tutti aperti e solo gli uffici pubblici e le scuole sono chiusi. Quindi si può tranquillamente celebrare la ricorrenza con i riti religiosi e rimandare il resto, il folclore, alla domenica successiva, così le poste,gli ospedali, le banche funzioneranno regolarmente senza arrecare danno ai resto della popolazione al di là delle 40-50 persone frequentanti la chiesa. Se poi , specialmente in meridione la festività è scusa per fiere, mercati,far sflilare bande, ecc, cose che non hanno niente a che vedere con la religione, è un altro paio di maniche. I signori vescovi e parroci, che si appellano sempre al ritorno alla purezza religiosa, dovrebbero esserne contenti inveche che ipocritamente criticare il governo.
RispondiEliminaSe fosse una escort sarebbe in cassa integrazione!
RispondiElimina<span>Quindi si può tranquillamente celebrare la ricorrenza con i riti religiosi e rimandare il resto, il folclore, alla domenica successiva</span>
RispondiEliminaDomenica che, per tanti, è giornata lavorativa. Come il giorno di Pasqua e quello di Natale.
<span>così le poste,gli ospedali, le banche funzioneranno regolarmente senza arrecare danno ai resto della popolazione al di là delle 40-50 persone frequentanti la chiesa</span>
Ma stiamo scherzando? Si parla di feste locali. Se le si accorpa alla domenica successiva fra qualche anno nessuno più le conoscerà. E' la festa del Santo patrono che arreca danno alla popolazione? Non la scellerata adesione a programmi di annichilimento dei popoli da parte di laici traditori e di chierici apostati?
Spero che chi difende quell' abortista e pro-sodomia della Bindi,ministrro di un massone pure lui (il signor Prodi) che ha buon cristiano-democratico ha voluto far togliere all'europa ogni riferimento dalle radici cristiane, stia schezando....
RispondiEliminaaboliamo anche Natale, perché la gente ne approfitta per mangiare panettone a tradimento invece di andare alla Messa di mezzanotte
RispondiEliminaMa sti liberali non cambiano mai. Dai tempi dei giansenisti in Toscana, della Rivoluzione Francese e di Cavour pensano solo ai soldi e a lavorare, mentre un elemento chiave del benessere pubblico, oggi si dovrebbe capirlo, è il tempo libero, non solo il PIL. Cavour sopprimeva anche lui le feste religiose dicendo che la gente si sollazzava invece di riposare, bontà sua ce l'aveva con chi si diverte. Gente triste, triste, triste. Che però casualmente se la prende quando i poveri si divertono, ma notoriamente non sembra intenzionata a rinunciare ai propri più costosi, e poco produttivi, privilegi e sollazzi
RispondiEliminaE noi stiamo pure alitigare su chi è meglio: meglio Berlusca, meglio Di Pietro, meglio Casini, meglio........tutti corrottti, mangia a uffa, dove abbiamo dimenticato i forconi, con i quali una volta venivano scacciati i cattivi Signori?
RispondiEliminaMa spontanei!
RispondiEliminaSu Andreotti che nn si confessa da 60 anni, vorrei un riferimento al testo della sua intervista se possibile. Mi pare una notizia bomba!!!
RispondiEliminaO e' un Santo, o chi lo comunica quotidianamente dopo tale intervista e' veramente audace......
Mi piacerbbe saperne di piu'....
<span>In quanto a Berlusconi, che si è fatto da se</span>
RispondiEliminaLei Vinicio eclissa i trinariciuti del Candido.
Complimenti! :)
Faccio una previsione: i provvedimenti che domani saranno varati sono solo l'antipasto di quanto ci sarà servito forse anche prima di Natale.
Mi permetto di darle un consiglio: non faccia esternazioni del genere fuori da questo blog cattolico.
Tenga sempre presente che l'anonimato sull'internet è più che altro una illusione, che coloro di cui lei tesse le lodi, così come coloro che recitano nel ruolo di oppositori, prima o poi si allontaneranno in fretta e furia da questo paese martoriato, che lei invece molto probabilmente resterà qui, e che c'è già tanta, tanta gente molto, molto arrabbiata.
Don Abbondio Tettamanzi nel conclave del 2005 ha ottennuto solo due voti: il suo e quello di Satana.
RispondiEliminaIo non voto.
RispondiEliminaForzanuova abbandoni le filosofie bastarde e non certo cristiane che propala.
RispondiEliminaEvola non è San Tommaso.
L'ho già detto e lo ripeto: il precetto già non esisteva più, e non l'ha abolito il governo Berlusconi.
RispondiEliminaForza Nuova? Incommentabile la sua proposta.
RispondiElimina