Ieri, nella festa dei Santi Pietro e Paolo, si sono svolte come consuetudine le ordinazioni diaconali e sacerdotali nel seminario svizzero di Ecône, della Fraternità Sacerdotale S. Pio X. Tredici nuovi preti e quindici nuovi diaconi sono stati ordinati dalle mani del vescovo spagnolo de Galarreta (nella foto), che tra l'altro è il coordinatore dei teologi della FSSPX che prendono parte ai colloqui dottrinali in Vaticano, da poco conclusi.
L'omelia del vescovo, che insieme a mons. Fellay non è considerato appartenere all'ala dura della Fraternità, a differenza del confratello Tissier de Mallerais (per non parlare di Williamson), era attesa per quanto avrebbe potuto lasciar intendere circa lo stato dei colloqui e dei rapporti con Roma.
L'attesa non è andata delusa.
Nell'omelia di tre quarti d'ora, che è disponibile in formato audio a questo link, il presule si sofferma lungamente nella prima parte sulla funesta illusione del Vaticano II di conciliare la fede cattolica con alcuni dei principi dell'illuminismo e della rivoluzione francese; e a testimone di quell'intenzione fallace chiama a testimone lo stesso Joseph Ratzinger, che ebbe a definire i testi conciliari come un "contro-sillabo" e considerò che la Chiesa dovesse far propri, purificandoli, alcuni ideali nati al di fuori di essa, e segnatamente dal liberalismo.
Ma se questa è la pars destruens della predica di mons. de Galarreta, viene poi la pars construens e la difesa appassionata dell'esigenza di cercare in Roma la soluzione dei problemi della Chiesa.
Premessa infatti la gravità della situazione e degli errori dottrinali così diffusi nella Chiesa conciliare, si dovrà dunque abbandonare quest'ultima a se stessa, si chiede retoricamente il presule? Tutto il contrario, risponde con trasporto: "Per principio dobbiamo avere dei contatti e per principio dobbiamo andare a Roma". In primo luogo - osserva - perché siamo cattolici, apostolici e ROMANI. Poi, perché se Roma è il centro del cattolicesimo, è da Roma che la soluzione deve venire. Quindi, vale più il poco di bene che si può fare a Roma, che il molto bene che si può fare altrove.
E poi, charitas Christi urget nos, aggiunge il presule. Il quale dichiara di comprendere che è estremamente difficile abbandonare gli errori di tutta una vita, rompere con attitudini e abitudini legate a insegnamenti erronei e acquisiti con il beneplacito dell’autorità. Riconosce che non è facile, e invita i suoi ad avere compassione. La carità è un dovere; chi si oppone per principio e accanitamente ad ogni contatto con i modernisti, con Roma, dovrebbe ricordare un passaggio del vangelo: quando il Signore non è stato ricevuto in una città, Giacomo e Giovanni gli chiedono di far scendere il fuoco divino su di essa. Ma Gesù li rimprovera: essi non avevano ancora ricevuto lo Spirito, che è Spirito di carità.
L’amore di Nostro Signore si è manifestato non nella guerra, negli anatemi, nelle condanne, facendo scendere folgori dal cielo, ma nell’umiltà, nell’umiliazione, nell’obbedienza, nella pazienza, nella sofferenza, nella morte, e ancora perdonando i nemici sulla croce. Nella Sua vita, ha cercato in tutti i modi di far ammettere la Verità ai farisei per offrir loro la salvazione e il perdono. Ecco dunque l’esempio da seguire. E così conclude (parafrasi nostra):
Non vedo come la fermezza della Verità sarebbe opposta alla leggerezza, all’ingegnosità e perfino all’arditezza della Carità. Né l’intransigenza dottrinale è contraria alle viscere della misericordia e al sale missionario e apostolico della carità. Non c’è da scegliere tra fede e carità, ma abbracciare entrambe. Senza la carità, non sono niente: se sposto le montagne e dò tutto ai poveri, senza la carità non sono niente, come dice l’epistola ai Corinzi. La carità è paziente, la carità è buona, non è invidiosa, non cerca il proprio interesse e non tiene conto del male. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. Ecco come possiamo cooperare alla restaurazione della Fede, alla restaurazione di tutte le cose in Cristo. E se il rimedio consiste in Cristo, questo rimedio passa necessariamente per il Cuore della Nostra Madre la S. Vergine Maria. E’ lei, la madre di Cristo, la madre di Dio, la madre di tutti gli uomini, la Corredentrice, la Mediatrice di tutte le grazie; è la Regina di tutta la creazione, del cielo e della terra.
Nell'ambito dei discorsi dai toni sovente assai 'duri' dei membri della Fraternità, specie quando sono rivolti precipuamente ad un uditorio interno e più ancora in una circostanza fondativa come le ordinazioni annuali nel principale seminario della Fraternità, il sermone di mons. de Galarreta si distingue per le nuances filoromane che traspaiono palesemente dal testo ed inducono ad un moderato ottimismo circa gli umori interni alla FSSPX in relazione all'offerta vaticana di regolarizzazione canonica. Netto è infatti il rimprovero che il vescovo riserva a coloro che vorrebbero l'interruzione dei contatti con Roma e anelano allo splendido isolamento di una deriva scismatica. Egli, con San Paolo, li considera 'cembali che tintinnano', uomini zelanti e operosi che tuttavia mancano della sola caratteristica che possa rendere virtuoso il loro agire: la carità, ossia l'amore per il prossimo. E ancor più chiaro è il messaggio che esprime ricordando come sia meglio poco bene fatto a Roma, ossia nel cuore della Chiesa, che molto bene fatto altrove, ossia fuori di essa. La Fraternità sente di avere una missione benefica da compiere in favore della Chiesa. Ma per farlo, ricorda il presule, si deve passare attraverso Roma, poiché è da Roma che dovrà venire la soluzione della attuale crisi della Chiesa.
Enrico
Ancora le balle sul "contro-sillabo", ancora gli insulti al nostro Sommo Pontefice chiamato "modernista" (ma si può essere così ignoranti, così idioti, così pazzi?). Ma che se ne stia al calduccio nel covo della setta econista coi suoi invasati, che sembrano diversi dai modernisti solo perchè mettono il manipolo, non certo per la dottrina e la pochezza teologica. Che se ne stiano a Econe! Per tutti noi rincuorati e e grati per il Summorum Pontificum e l'azione di Benedetto XVI, essere accomunati a questi soggetti sarebbe la disgrazia peggiore dai tempi della sciagurata riforma liturgica, e sia noi che il Santo Padre abbiamo già ababstanza nemici nelle curie vescovili e in Vaticano che non si sente il bisogno di altri!!
RispondiEliminaCari fratelli penso che lo Spirito Santo stia lavorando molto in questi giorni.
RispondiEliminaPreghiamo tanto per il Santo Padre e per le intenzioni espresse da Mons. de Galarreta ........
Sono daccordissimo con quanto Mons. de Galarreta ha sostenuto circa la necessità di guardare a Roma .......
Spero tantissimo che il futuro ci riserverà bellissime sorprese e penso che questo sarà cosa gradita anche a quei cattolici che ancora non hanno compreso il ruolo fondamentale della Fraternità.......
Tutto coopererà alla gloria di Dio: la Fraternità, gli istitui Ecclesia Dei, i Francescani dell'Immacolata, i tanti sacerdoti e religiosi che da dentro la Chiesa siamo legati alla Tradizione.....
e così i nostri amici modernisti avranno l'onorevole possibilità di convertirsi e rinsavire oppure trasmigrare ecumenicamente con i protestanti o con gli anglicani per una serena agonia e una morte spirituale inevitabile......
Mettiamo questa questione nelle Mani dell'Immacolata e nel Cuore Sacratissimo dell'Eterno Sacerdote e Re Nostro Signore Gesù Cristo.
La Verità è essa stessa somma Carità.
RispondiEliminaQuanti danni hanno compiuto pastori e teologi filoCV2 in nome di una falsa carità che è il buonismo lassista e permissivo, sia nella Dottrina, che nella pastorale, inaugurato dal gran concilio, (v. medicina della misericordia) e aggravato con la Messa NO, per cui abbiamo visto proliferare eresie ed empietà senza limiti, con mille derive e abusi liturgici !
Non so a chi precisamente si rivolga questo appello di De Galarreta: si dovrebbe capire chi nella FSSPX vuole rompere i contatti con Roma.
Certamente in questi 45 anni di sfacelo della Fede, dovuto al disastro liturgico-dottrinale, vediamo bene che iI medico pietoso ha fatto la piaga cancrenosa : ora, io non credo che Mons, De Galarreta voglia avallare questa falsa carità del medico che non cura le malattie gravi e mortali, favorendo l'impero del relativismo , della doppiezza e della menzogna, che Mons. Fellay lamentava nella sua omelia a Winona, parlando delle contraddizioni che risiedono a Roma.
Caro Ospite il tuo parlare è assolutamente fuorviante e inqualificabile: oggi come oggi aggettivi come "ignoranti, idioti e pazzi" termini come "setta" ed "invasati" non li si usa nemmeno per i gruppi protestanti e le denominazioni anglicane........
RispondiEliminaL'odio è un cattivo consigliere....... condannato per altro da Gesù che dice proprio che non è bene chiamare sciocco e pazza il fratello........ Penso che a te del Motu Proprio non interessa un fico secco altrimenti non parleresti così......
Sappi che per me i fedeli e i sacerdoti della Fraternità sono miei fratelli cattolici, indipendentemente da quello che succederà......quindi mettiti l'anima in pace........ prega per loro (Gesù dice anche di pregare per i nemici e penso che tu li consideri così)....... Vedrai caro ospite tra qualche mese quello che succederà..........
Già tremate eh..... già cominciate a farvela sotto poveri cattocomunisti, poveri nipotini di bugnini....... piangete..... piangete
Con persone così becere come traspare da questo commento sarebbe veramente difficile trovare una soluzione ai problemi che affliggono la Chiesa. Per fortuna che sia a Roma che in tutto il mondo ci sono anche persone di buona volontà ed intelligenti!
RispondiEliminaLe parole di questo vescovo, così come riportate, sono nel solco del più schietto cattolicesimo.
Con persone così becere come traspare da questo commento di "Ospite" sarebbe veramente difficile trovare una soluzione ai problemi che affliggono la Chiesa. Per fortuna sia a Roma che in tutto il mondo ci sono anche persone di buona volontà ed intelligenti!
RispondiEliminaLe parole di questo vescovo, così come riportate, sono nel solco del più schietto cattolicesimo.
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RispondiElimina<p>
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molto bene fatto altrove, ossia fuori di essa.
ma chi è che pretende di fare del bene FUORI della Chiesa ?
a me pare che la FSSPX sia di fatto DENTRO la Chiesa, sia rimasta sempre fedele alla Roma DI SEMPRE, al Pietro di sempre e alla Messa di sempre, continuando a trasmettere il Depositum Fidei inalterato, come da Mandato di Nostro Signore a Pietro e agli Apostoli, Depositum mantenuto integro e inalterato da Mons. Lefebvre, e consegnato ai suoi vescovi, con i quali a buon diritto può dire, davanti a dio e al mondo: "Vi trasmetto ciò che ho ricevuto".
Il<span> bene che si fa dentro la Chiesa,</span> secondo la volontà di Nostro Signore, comprende forse l'indifferentismo religioso promosso con Assisi1 ? non credo che De Galarreta volesse dire questo.
Carità non significa accettare e avallare menzogne ed eresie, per paura di ferire l'errante.
La Verità è somma Carità.
<span>Se uno ha una grave malattia, </span>che può condurlo a morte, e non se ne rende conto, chi ha la vera carità, <span>tra i suoi interlocutori</span>, quello che gli nasconde la Verità sul suo stato, dicendo: "Stai bene, goditi la vita" oppure quello che gli dice:
"<span>Sei in un rischio mortale,</span> corri dal medico, che ti dia una cura forte e risolutiva, se vuoi salvarti la vita" ?
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<span>molto bene fatto altrove, ossia fuori di essa.
RispondiEliminama chi è che pretende di fare del bene FUORI della Chiesa ?
a me pare che la FSSPX sia di fatto DENTRO la Chiesa, sia rimasta sempre fedele alla Roma DI SEMPRE, al Pietro di sempre e alla Messa di sempre, continuando a trasmettere il Depositum Fidei inalterato, come da Mandato di Nostro Signore a Pietro e agli Apostoli, Depositum mantenuto integro e inalterato da Mons. Lefebvre, e consegnato ai suoi vescovi, con i quali a buon diritto può dire, davanti a dio e al mondo: "Vi trasmetto ciò che ho ricevuto".
Il<span> bene che si fa dentro la Chiesa,</span> secondo la volontà di Nostro Signore, comprende forse l'indifferentismo religioso promosso con Assisi1 ? non credo che De Galarreta volesse dire questo.
Carità non significa accettare e avallare menzogne ed eresie, per paura di ferire l'errante.
La Verità è somma Carità.
<span>Se uno ha una grave malattia, </span>che può condurlo a morte, e non se ne rende conto, chi ha la vera carità, <span>tra i suoi interlocutori</span>, quello che gli nasconde la Verità sul suo stato, dicendo: "Stai bene, goditi la vita" oppure quello che gli dice:
"<span>Sei in un rischio mortale,</span> corri dal medico, che ti dia una cura forte e risolutiva, se vuoi salvarti la vita" ? </span>
niente di nuovo sotto il sole : questa predica é la posizione della fraternità quando la conosco (25 annni)
RispondiEliminasono cose trite e ritrite (e giuste anzi giustissime), sentite centinaia di volte nelle cappelle della fsspx...
sembra dal titolo che a "Una omelia filoromana" facciano contrappeso tante omelie antiromane... chi ne trova una e la pubblica ? grazie!
RispondiEliminaVI SARA' FEDE NEL PRIMO COMMENTO, E NON LO METTO IN DUBBIO, MA DI CERTO NON V'E' CARITA'..................
RispondiElimina<span>sembra dal titolo che a "Una omelia filoromana" facciano contrappeso tante omelie antiromane della fsspx... chi ne trova una e la pubblica ? grazie!</span>
RispondiEliminaPS - sono convintissimo che sia Mgr.deMallerais sia Mgr.Williamson sono d'acccordo con Mgr de Gallareta ...
Pars destruens: certo utilizzare l'espressione "contro-sillabo" usata dal teologo Ratzinger, fuori contesto, e deformandone completamente il senso nel quale era utilizzato equivale a voler calunniare, non tanto subdolamente, il pensiero di colui che è oggi il Vicario di N.S. Gesù Cristo su terra: penso che sia "<span>estremamente difficile abbandonare gli errori di tutta una vita, rompere con attitudini e abitudini legate a insegnamenti erronei e acquisiti con il beneplacito dell’autorità" </span><span>all'interno della FSSPX dove tutto è basato su processi di intenzioni, calunnie e pettegolezzi con o senza un minimo riscontro con il reale e con spirito di genuina... disobbedienza.</span>
RispondiEliminaPars construens: leggo con piacere il testo di Gallareta parafrasato da Enrico dove vi si afferma con giudizio "<span>Non vedo come la fermezza della Verità sarebbe opposta alla leggerezza, all’ingegnosità e perfino all’arditezza della Carità. Né l’intransigenza dottrinale è contraria alle viscere della misericordia e al sale missionario e apostolico della carità. Non c’è da scegliere tra fede e carità, ma abbracciare entrambe. "Sembrerebbe legger un riassunto del S.S. Concilio Vaticano II per il dialogo ecumenico o interreligioso: sembrerebbe che le discussioni con i teologi cattolici romani rappresentanti l'ex-Sant'Uffizio sia stato fruttuoso almeno con il teologo il più intelligente della FSSPX.</span>
Non ho avuto ancora il tempo di ascoltare il sermone direttamente e mi riservo altri commenti per più tardi con più conoscenza di causa, ma debbo dire, per adesso, che, per la prima volta, vedo un barlume di luce in un discorso di un rappresentante di quest'organizzazione extra-Ecclesiam.
Che la novena chiesta da Enrico e tutte le preghiere cha abbiamo fatto per la conversione dei membri della FSSPX alla piena luce della Verità e all'Obbedienza senza se e senza al Vicario di Cristo e all'inerrabile Chiesa Docente stia cominciando a dare dei frutti già umanamente tangibili? Speriamolo: comuqnue questo ci rincuora epr continuare di chiedere alla Santa Vergine la Sua speciale intercessione presso lo Spirito Santo, affinchè questi accelleri la loro conversione. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
Ora, è certo che nella Chiesa disastrata da mezzo secolo, ciò che è in questione è la Fede e con essa la salvezza eterna di milioni di anime, non una bazzecola mondana e temporale, uno screzio tra portatori di "diverse opinioni" su quisquilie,<span> </span>da poter sanare con compromessi politici.
RispondiEliminaOppure vogliamo ricadere nel buonismo inaugurato dal gran concilio, che ha insegnato a dialogare con tutte le dottrine, anche false e diaboliche, illudendoci di trovare una via di mezzo tra la Verità eterna, che è Cristo e la menzogna del mondo, dominato da satana ?
Voglio anche ricordare che in quel passo famoso di S. Paolo sulla Carità, egli dice, dopo averne enumerato tutte le caratteristiche, che essa " si compiace della Verità ".
(inoltre, chiedo scusa per la pignoleria, ma preciserei, riportando le parole di S. Paolo: La Carità è benigna, non "buona", come qui sopra leggo; benigna significa che cerca di interpretare in senso buono, finchè è possibile, atti e parole del prossimo; e infatti non esiste una carità "cattiva", mi pare....)
<span>Ora, è certo che nella Chiesa disastrata da mezzo secolo, ciò che è in questione è la Fede e con essa la salvezza eterna di milioni di anime, non una bazzecola mondana e temporale, uno screzio tra portatori di "diverse opinioni" su quisquilie,<span> </span>da poter sanare con compromessi politici.
RispondiEliminaOppure vogliamo ricadere nel buonismo inaugurato dal gran concilio, che ha insegnato a dialogare con tutte le dottrine, anche false e diaboliche, illudendoci di trovare una via di mezzo tra la Verità eterna, che è Cristo e la menzogna del mondo, dominato da satana ?
Voglio anche ricordare che in quel passo famoso di S. Paolo sulla Carità, egli dice, dopo averne enumerato tutte le caratteristiche, che essa " si compiace della Verità ".
(inoltre, chiedo scusa per la pignoleria, ma preciserei, riportando le parole di S. Paolo: La Carità è benigna, non "buona", come qui sopra leggo; benigna significa che cerca di interpretare in senso buono, <span>finchè è possibile, </span>atti, parole e disposizioni mentali-spirituali del prossimo; e infatti non esiste una carità "cattiva", mi pare....) </span>
Guarda, dopo aver scritto che la Fraternità è come Satana, non ti meriti altra risposta ai tuoi vaneggiamenti insulsi e nauseabondi che uno sputo in un occhio!
RispondiEliminaGasu Cristo é l'uomo e il modello PERFETTO che ha fatto ogni minima azione senza alcun peccato e con la massima virtu'
RispondiEliminaUn giorno é entrato nel tempio con dei BASTONI e ha cacciatoi mercanti del tempio a legnate!
Oggi sbattere fuori certa gente a sonori e reali calci nel didietro sarebbe una grandissima opera di carità !
La manipolazione della realtà da parte della redazione non conosce limiti! Scrivete infatti: "<span>L'omelia del vescovo, che insieme a mons. Fellay non è considerato appartenere all'ala dura della Fraternità, a differenza del confratello Tissier de Mallerais (per non parlare di Williamson)"</span>
RispondiEliminaTuttavia, era stata pubblicata proprio da voi, il 22 agosto 2009, uno stralcio d'intervista al presule spagnolo nel quale affermava il seguente: "<span>Sappiamo che fintanto che non vi sarà un ritorno alla Tradizione da parte di Roma, qualsiasi accordo pratico o canonico è incompatibile con la confessione e la difesa pubblica della fede, sarebbe la nostra morte". Posso sapere in cosa questa "linea" differisce dalla "linea dura" di Mons. Tissier (per non parlare di Williamson)? </span>
Ribadisco fino alla nausa che la posizione della Fraternità è immutata dai tempi di Mons. Lefèbvre ed è disonesto intellettualmente cercare di instillare nei fedeli dubbi circa due correnti interne o divisioni tra i vescovi. Mi spiace, ma la piega presa dalla redazione in questi ultimi giorni è semplicemente inaccettabile, non solo per questi articoli depistanti, ma anche per quanto riguarda la moderazione che lascia scorrazzare personaggi che non ci pensano due volte ad insultare pesantemente altri utenti oppure sacerdoti e vescovi della Fraternità.
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GIUSTISSIMO ...<span>la posizione della Fraternità è immutata dai tempi di Mons. Lefèbvre</span>
RispondiEliminae cio' é una notevolissima eccezione nella chiesa post-conciliare !
<p><span>Mons. Fellay ,<span> </span>nell'omelia<span> </span>riportata su vari blog, che qui abbiamo commentato, ha detto chiaramente, nella seconda parte, constatando con lucidità la drammatica situazione della Chiesa:</span>
RispondiElimina</p><p><span>"....<span> </span></span><span>se un giorno Roma regolarizzerà infine la nostra posizione canonica, la battaglia comincerà, non sarà la fine di essa!<span> </span>
Ma ancora non siamo a questo! Quanto tempo dovremo attendere ancora? Non lo so, non ne ho alcuna idea! Quindi continuiamo a dire che<span><span> </span></span><span>vi è una crisi nella Chiesa.</span></span>
</p><p><span>Talvolta è proprio noioso, perché a Roma essi danno l’impressione che tutto vada bene, ma il giorno dopo parliamo con loro… Ed ecco le parole che sentiamo dalla bocca del Segretario della Congregazione per la Fede:«Sapete, ci sono i preti, i vescovi, le Università cattoliche che sono piene di eresie!»<span> </span>Ecco cosa ci ha detto, a giugno del 2009, il Segretario della Congregazione della Fede!<span> </span>
Essi sanno dunque che la situazione della Chiesa è drammatica. Se arrivano a dire che è pieno di eresie dappertutto, questo significherà bene qualcosa!<span> </span>
<span>Ma allo stesso tempo essi si comportano come se fosse tutto a posto.<span> </span></span>È deludente, è preoccupante, lo ammetto, ma è questa la situazione.
Non lasciatevi quindi prendere da tutte queste illusioni, ma non permettete neanche che vi assalga lo scoraggiamento.
Questa battaglia è lunga, è vero, ma noi non possiamo cambiarla.
Il diavolo resta il diavolo e noi non andiamo a fare la pace col diavolo.<span> </span>
Questo durerà tutto il tempo che Dio lo permetterà, ma noi abbiamo tutto ciò che ci serve per questa battaglia, noi abbiamo la grazia, il sostegno di Dio.</span>
</p><p><span>Noi dobbiamo solo<span> </span>continuare questa battaglia, senza scoraggiamento, con serenità. È davvero evidente che noi siamo benedetti da Dio.<span><span> </span></span><span>Eredi dello spirito cristiano, la Messa tradizionale che noi celebriamo nutre questo spirito che è in noi, la spirito di Cristo, quello dei discepoli di Cristo,</span><span> </span>che ci insegna che dobbiamo rimanere lontani dal mondo, utilizzare moderatamente i beni terreni che non sono quello che vi è di più importante. Il più importante è Dio, il Cielo, è il nostro destino eterno..."</span>
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RispondiElimina<span>Mons. Fellay ,<span> </span>nell'omelia<span> </span>riportata su vari blog, che qui abbiamo commentato, ha detto chiaramente, nella seconda parte, constatando con lucidità la drammatica situazione della Chiesa:</span>
<span>"....<span> </span></span><span>se un giorno Roma regolarizzerà infine la nostra posizione canonica, la battaglia comincerà, non sarà la fine di essa!<span> </span>
Ma ancora non siamo a questo! Quanto tempo dovremo attendere ancora? Non lo so, non ne ho alcuna idea! Quindi continuiamo a dire che<span><span> </span></span><span>vi è una crisi nella Chiesa.</span></span>
<span>Talvolta è proprio noioso, perché a Roma essi danno l’impressione che tutto vada bene, ma il giorno dopo parliamo con loro… Ed ecco le parole che sentiamo dalla bocca del Segretario della Congregazione per la Fede:«Sapete, ci sono i preti, i vescovi, le Università cattoliche che sono piene di eresie!»<span> </span>Ecco cosa ci ha detto, a giugno del 2009, il Segretario della Congregazione della Fede!<span> </span>
Essi sanno dunque che la situazione della Chiesa è drammatica. Se arrivano a dire che è pieno di eresie dappertutto, questo significherà bene qualcosa!<span> </span>
<span>Ma allo stesso tempo essi si comportano come se fosse tutto a posto.<span> </span></span>È deludente, è preoccupante, lo ammetto, ma è questa la situazione.
Non lasciatevi quindi prendere da tutte queste illusioni, ma non permettete neanche che vi assalga lo scoraggiamento.
Questa battaglia è lunga, è vero, ma noi non possiamo cambiarla.
Il diavolo resta il diavolo e noi non andiamo a fare la pace col diavolo.<span> </span>
Questo durerà tutto il tempo che Dio lo permetterà, ma noi abbiamo tutto ciò che ci serve per questa battaglia, noi abbiamo la grazia, il sostegno di Dio.</span>
<span>Noi dobbiamo solo<span> </span>continuare questa battaglia, senza scoraggiamento, con serenità. È davvero evidente che noi siamo benedetti da Dio.<span><span> </span></span><span>Eredi dello spirito cristiano, la Messa tradizionale che noi celebriamo nutre questo spirito che è in noi, la spirito di Cristo, quello dei discepoli di Cristo,</span><span> </span>che ci insegna che dobbiamo rimanere lontani dal mondo, utilizzare moderatamente i beni terreni che non sono quello che vi è di più importante. Il più importante è Dio, il Cielo, è il nostro destino eterno..."</span>
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<p><span>Concordo con le chiare parole di mons. Fellay, che ci avvisano circa la buona battaglia per conservare la Fede, secondo l'esempio di S. Paolo. Anch'io credo che</span>
RispondiElimina</p><p><span><span>bisogna</span></span><span><span> </span></span><span><span>...</span></span><span><span> continuare questa battaglia, senza scoraggiamento, con serenità.</span></span>
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Caro Jawohl, che il Suo sputo sia benedetto perchè Lei non sa quel che fà!
RispondiEliminaOrmai lo sappiamo tutti che la maggior parte dei simpatizzanti della FSSPX sànoo solo fare questo "sputare". Sputate suoi Papi, sui Santi e i Beati, suoi Vescovi legittimi successori degli Apostoli, e visto che il discepolo non è piû grande del maestro, è con allegria che accolgo questo suo sputo e quello dei suoi camerati.
Ubi Petrus, Ibi Ecclesia, caro Amico. In Pace
ma come al solito ...
RispondiEliminachi ha cambiato meno di tutti é il più accusato di voltafaccia
chi ha "disobbedito" poco é il più accusato di disobbedienza
...
<span>Caro Jawohl, che Lei sia benedetto per il Suo sputo perchè non sa quel che fà!
RispondiEliminaOrmai lo sappiamo tutti che la maggior parte dei simpatizzanti della FSSPX sànno solo fare questo: "sputare".</span>
Lo sputare è un atto tipicamente satanico e i sacerdoti sputarono sul Viso di Gesù mostrando la rabbia che l'angelo dannato distillava nelle loro anime.
<span>Sputate suoi Papi, sui Santi e i Beati, suoi Vescovi legittimi successori degli Apostoli, e visto che il discepolo non è più grande del maestro, è con allegria che accolgo questo suo sputo e quello dei suoi camerati.</span>
<span>Ubi Petrus, Ibi Ecclesia, caro Amico. In Pace</span>
<span>(ma si può essere così ignoranti, così idioti, così pazzi?). </span>
RispondiEliminaIngorante, idiota e pazzo sei tu, prima di dare fiato alla bocca informati:
http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.com/2011/03/il-movente-del-crollo-modernista-della.html
...Yves Congar, uno degli “esperti” del Concilio ed uno tra i capi di coloro che hanno plasmato le riforme del concilio, riconobbe con soddisfazione che “La Chiesa ha avuto la sua pacifica Rivoluzione d'Ottobre”.<sup>43</sup> Congar ammise inoltre, come se fosse qualcosa di cui andar fieri, che la Dichiarazione sulla libertà Religiosa pubblicata dal Vaticano II era contraria al Sillabo di Beato Pio Nono.<sup>44</sup> Egli disse:
Non può venir negato che la pronunziazione sulla libertà religiosa del Vaticano II afferma cose sostanzialmente in contrasto con quello che dice il Sillabo del 1864, anzi piuttosto afferma il contrario delle proposizioni 16, 17 e 19 di questo documento.<sup>45</sup> Congar fa capire in maniera sfrontata che il Vaticano II ha confutato una atto di condanna di errori, pronunciato infallibilmente da un Papa. Più notevoli ancora sono gli interventi del cardinale progressista Suenens, tra i prelati più liberali del Ventesimo secolo e anch'egli Padre del Concilio, il quale parla con tono trionfante dei vecchi regimi che sono stati spazzati via. Le parole usate da Suenens in elogio del Concilio, sono rivelatrici di questo spirito e sono forse tra le più raggelanti e terribili di tutte. Suenens dichiarò che “il Vaticano II è la Rivoluzione Francese della Chiesa”.<sup>46</sup> Solo pochi anni fa, nient'altri che il Cardinale Ratzinger, a quanto pare per niente turbato da tali affermazioni, ne ha aggiunta una di suo pugno. Secondo lui, il testo Gaudium et Spes del Concilio Vaticano II non è nient'altro che un “contro-sillabo”. Egli disse: Se si deve offrire un'analisi del testo (Gaudium et Spes) nella sua interezza, bisognerebbe affermare che esso è (insieme ai testi sulla libertà religiosa e le religioni del mondo) una revisione del Sillabo di Pio Nono, una specie di Contro-Sillabo ... Lasciateci essere felici nel dire che il testo serve come Contro-Sillabo e pertanto rappresenta, da parte della Chiesa, un tentativo di riconciliarsi ufficialmente con la nuova era inaugurata nel 1789 ... la partigianeria della posizione adottata dalla Chiesa sotto Pio IX e Pio X in risposta alla situazione creata dalla nuova fase storica, inaugurata dalla Rivoluzione Francese, è stata corretta via facti in larga misura, specialmente in Europa Centrale, ma non esisteva ancora una base comune su cui fondare le relazioni tra la Chiesa ed il mondo che si era venuto a creare dopo il 1789. Infatti, un atteggiamento largamente contro-rivoluzionario ha continuato ad esistere tra nazioni a forte maggioranza Cattolica. Ormai quasi nessuno nega al giorno d'oggi che i concordati con la Spagna e l'Italia se sforzono di conservare un'impostazione del mondo che non corrisponde più ai fatti. E difficilmente si può negare che, per quanto riguarda l'educazione ed il metodo critico-storiografico della scienza moderna, vi è stato un anacronismo strettamente legato alla fedele adesione a questa [...]
gentile ospite... non sono "balle".... il problema fu dato da una certa manipolazione e strumentalizzazione della frase che venne usata perfino dai protestanti naturalmente contro la Chiesa stessa di "aver rigettato la propria ortodossia"....
RispondiEliminanon si tratta di dire qualcosa CONTRO il Papa se si approfondisce una sua frase di quando era cardinale..... DIALOGO E USO DELLA RAGIONE sono proprio i cardini di Ratzinger e sono invece le sue parole ad offenderlo....
definirli una "setta" poi, fa emergere ancora quel VELENO e quell'odio che ha caratterizzato gli anni '80 contro - ingiustamente - la FSSPX mentre l'unico vero AMICO era proprio Ratzinger e il cardinale Castrillon Hoyos...
si rilegga e mediti il discorso che l'allora Ratzinger fece ai vescovi cileni a riguardo della FSSPX subito dopo l'ordinazione dei 4 vescovi, disse:
Senza alcun dubbio, il problema che Lefebvre ha posto non è finito con la rottura del 30 giugno. Sarebbe troppo semplice rifugiarsi in una specie del trionfalismo e pensare che questa difficoltà abbia cessato di esistere dal momento in cui il movimento condotto da Lefebvre si è separato con una rottura formale con la chiesa. Un cristiano non può mai, o non dovrebbe, compiacersi di una rottura.(...)
Dobbiamo riflettere su questo fatto: che tantissimi cattolici, lontani dalla cerchia stretta della fraternità di Lefebvre, vedono questo uomo come guida, in un certo senso, o almeno come alleato utile. Non bisognerà attribuire tutto a motivi politici, a nostalgia, o a fattori culturali di importanza secondaria. Queste cause non sono capaci di spiegare l'attrattiva che è sentita anche dai giovani, e particolarmente dai giovani, che vengono da molte nazioni davvero differenti e che sono immersi in realtà politiche e culturali completamente diverse. Certamente mostrano ciò che è, da ogni punto di vista, una prospettiva limitata e parziale; ma non c'è alcun dubbio che un fenomeno di questa portata sarebbe inconcepibile se non ci fossero qui all'opera dei valori, che generalmente non trovano sufficienti possibilità di realizzarsi all'interno della Chiesa di oggi.
***********
è evidente che lei, caro ospite, NON ha ancora riflettuto su questo....lo faccia, in OBBEDIENZA VERA a colui che diede ieri questo consiglio e che oggi è Sommo Pontefice....
;)
Cara Redazione, bravsi ad aver pubblicato con il rilievo che merita le riflessioni di mons. de Galarreta. Non solo e non tanto per l'aspetto "filoromano", ma per il soffio spirituale che vi spira e per l'accento messo sulla Carità e la Compassione, virtù che, nella polemica, spesso sono le grandi assenti tanto da una parte quanto dall'altra. Questo è un parlare da vescovo. Bene, bene, bene.
RispondiElimina<span>Cara Redazione, bravi ad aver pubblicato con il rilievo che meritano le riflessioni di mons. de Galarreta. Non solo e non tanto per l'aspetto "filoromano", ma per il soffio spirituale che vi spira e per l'accento messo sulla Carità e la Compassione, virtù che, nella polemica, spesso sono le grandi assenti tanto da una parte quanto dall'altra. Questo è un parlare da vescovo. Bene, bene, bene.</span>
RispondiEliminaNon penso proprioooo!
RispondiEliminaNoto però, rileggendo la sequela di reciproci insulti qui sopra impaginata, che non è stato molto ascoltato...
RispondiEliminaCerto che di insulti, lei, se ne intende-
RispondiEliminaChe alcuni testi conciliari siano un contro-sillabo è un dato di fatto. Ricordo che il Sillabo è un pronunciamento solenne di un Papa, è Magistero della Chiesa. Andare contro il Sillabo significa andare contro il pronunciamento solenne di un Papa, contro il Magistero. E' ora che il Concilio Vaticano II vada riveduto alla luce della Tradizione e tutti i documenti eterodossi cancellati.
RispondiElimina<span>Che alcuni testi conciliari siano un contro-sillabo è un dato di fatto. Ricordo che il Sillabo è un pronunciamento solenne di un Papa, è Magistero della Chiesa. Andare contro il Sillabo significa andare contro il pronunciamento solenne di un Papa, contro il Magistero. E' ora che il Concilio Vaticano II vada riveduto alla luce della Tradizione e tutti i documenti eterodossi cancellati.</span>
RispondiEliminaUn breve consiglio a Ospite scarica il Tuo livore colloquiando con Corrado Augias vedrai che sarai soddisfatto! Speriamo che le parole di Mons, Gallareta diano i suoi frutti all'interno della Fraternità in cui spesso si sono avuti accenni e contestazioni non improntate ad un vero sensus Ecclesiae. Dobbiamo renderci conto che a noi cattolici della Tradizione è stata data una Croce: sopportare il VatII e le sue conseguenze e che sopportando con carità e serenità questa Croce faremo il bene nostro e della Santa Chiesa.
RispondiEliminaIl richiamo alla carità peraltro non sembra essere stato molto colto, a giudicare dalla sequela di reciproci insulti qui sopra impaginata. All'ospite che ha aperto il fuoco vorrei dire: è certo che sotto l'ombrello della FSSPX e piùin generale del Tradizionalismo alberghi un po' di tutto: io, che, come ripeto sempre, amo la Tradizione, meno il tradizionalismo, ho conosciuto effettivamente persone meravigliose e pazzi scatenati. Non bisogna fare di tutta l'erba un fascio né nel bene né nel male. Vorrei però ricordare sempre che, con tutti i difetti che possono avere, abbiamo verso di loro il debito di riconoscenza per aver "tenuto le posizioni" in momenti di difficoltà credo quasi inimmaginabile oggi. D'altra parte non c'è forse varietà di persone nell'altro campo? Non c'è chi opera con fede e onestà e chi ogni giorno offende e lacera DALL'INTERNO la veste della Chiesa? E sono vescovi e arcivescovi e cardinali che nella Chiesa ci stanno.
RispondiEliminaRiguardo alla faccenda di Sillabo e Controsillabo: trovo piuttosto fuori luogo la polemica contro le affermazioni di Ratzinger, più che altro fuori bersaglio: mi pare evidente che la riflessione che lui fa sia abbastanza ovvia, nel senso il Sillabo era stato concepito in una particolare situazione storica, alla quale sono seguite altre fasi storiche; non trovo niente di scandaloso che a un certo punto si senta il bisogno di riformulare alcuni interventi con toni e modi nuovi. Non credo assolutamente che ratzinger intendesse dire che il contenuto del sillabo fosse carta da macero, quanto piuttosto prendere atto che non si può parlare, non fosse altro per una fattore linguistico, come se fossimo a metà Ottocento, in un contesto storico-politico determinato. Oggi riproporre alla letturail Sillabo così com'èfarebbe ridere, non per il contenuto ovviamente, ma per il linguaggio e i toni retorici tipici dell'epoca (anche se qui nel blog ci sono due o tre amici che spesso si lasciano andare a filippiche alquanto enfatiche... ai quali amici vorrei dire che bvisogna sempre guardarsi dal pericolo di rendersi ridicoli, difetto nel quale qualche tradizionalista a volte cade). Naturalmente sono pienamente d'accordo sul fatto che il CVII ha sovente adottato un linguaggio e un tipoi di formulazione che hanno ingenerato il pericolo opposto, cioè ambiguità, impressione che andasse bene tutto e il conttrario di tutto e insomma tutto quello che sappiamoe che è inutile ripetere.
Caro Ospite si calmi...... oggi è una bella giornata....... faccia una passeggiata, magari recitando il rosario........
RispondiEliminaNessuno le vieta di criticare la Fraternità, ma lo faccia in termini costruttivi e sereni e con un pizzico di autoironia.....
Creda dentro la fraternità il Papa (anche e soprattutto Benedetto XVI) è molto amato e si prega per lui e si soffre anche per lui.
Penso che anche Lei come noi vuole il bene della Chiesa, la salvezza delle anime, il trionfo del Sacro Cuore......
Rimanga nella pace e preghi anche per noi.....
P. S. se legge qualche testo di Mons. Lefevre vi troverà tante perle di sapienza, dottrina e fede.......
don Bernardo
Tipico rovesciamento della realtà.
RispondiEliminaTesto e contesto sul Controsillabo combaciano, caro Simon. Purtroppo. Bisogna arrendersi all'evidenza, anziché arrampicarsi sugli specchi.
RispondiEliminaSimon, non si atteggi a vittima perseguitata e ad esorcista. Il troppo stroppia.
RispondiEliminaOspite, non commetta lo stesso errore che si commette dall'altra parte. Le radicalizzazioni anti e filoeconiane approdano a poco. Chiunque ami le istituzioni rituali tradizionali non può non riconoscere i meriti della fraternità lefebvriana al riguardo. Il resto, ingiurie o attacchi al papa, saccenza catechistica e teologica, sindrome del fortino dei giusti assediato dalle anime perdute, incapacità di confronto con la modernità e quant'altro a torto o a ragione viene attribuito alla fsspx, ha poca importanza e non è materia sulla quale valga la pena di imbastire polemiche, anche perché tali polemiche approdano tutt'al più a reciproche, e recpirocamente ridicole, minacce di dannazione eterna.
RispondiElimina<span><span>E' ora che il Concilio Vaticano II vada riveduto alla luce della Tradizione e tutti i documenti eterodossi cancellati.</span></span>
RispondiEliminaSono d'accordo, ma come possono farlo? Quei documenti sono usciti da un concilio, approvati dal Papa che lo concluse, magnificati dai suoi successori (tutti). Concilio, Paolo VI, successori, hanno avuto - secondo la dottrina cattolica, l'assistenza dello Spirito Santo.
Cancellare i documenti significherebbe ammettere che quest'assistenza non c'è stata in quel contesto o che è stata deliberatamente rifiutata.
Per questo lo sforzo di sostenere che quanto in essi contenuto rappresenta la continuità con la dottrina di sempre. Continuità che il Santo Padre afferma esserci ma non riesce a dimostrare spiegandolo in termini semplici e chiari perchè in realtà è lampante che i documenti usciti dal concilio sono in contraddizione con quanto la Chiesa ha sempre insegnato.
Mi auguro di sbagliarmi ma ritengo che la situazione creatasi non sia umanamente risolvibile.
<span><span><span>E' ora che il Concilio Vaticano II vada riveduto alla luce della Tradizione e tutti i documenti eterodossi cancellati.</span></span>
RispondiEliminaSono d'accordo, ma come possono farlo? Quei documenti sono usciti da un concilio, approvati dal Papa che lo concluse, magnificati dai suoi successori (tutti). Concilio, Paolo VI, successori, hanno avuto - secondo la dottrina cattolica, l'assistenza dello Spirito Santo.
Cancellare i documenti significherebbe ammettere che quell'assistenza non c'è stata in quel contesto o che è stata deliberatamente rifiutata.
Per questo lo sforzo di sostenere che quanto in essi contenuto rappresenta la continuità con la dottrina di sempre. Continuità che il Santo Padre afferma esserci ma non riesce a dimostrare spiegandolo in termini semplici e chiari perchè in realtà è lampante che i documenti usciti dal concilio sono in contraddizione con quanto la Chiesa ha sempre insegnato.
Mi auguro di sbagliarmi ma ritengo che la situazione creatasi non sia umanamente risolvibile.</span>
Ancora un commento di una persona che trasuda odio per la FSSPX, del resto da chi ha scritto che la FSSPX inculca ai suoi sacerdoti "un`ecclesiologia impazzita" ci si può forse aspettare altro?
RispondiEliminaUno dei problemi è quello dell'insufficienza diagnostica, cui segue inevitabilmente l'insufficienza terapeutica. Pensare di riportare le lancette indietro, di riattivare il sillabo, di tornare al 1850 è una ingannevole illusione. Pensare poi di uscire dall'impasse, o dallo sfacelo, con qualche formuletta di sapore tomista è di un'ingenuità che muove a compassione ma non produce alcun concreto giovamento.
RispondiEliminaSia Lodato Gesù Cristo!
RispondiEliminaSpero, spero ardentemente, che queste meditate parole del Monsignore, rendano netta e indiscutibile la posizione della intera Fraternità, COSTI QUELLO CHE COSTI! Poichè viene prima DIO, che i numeri. Come la SPX stessa insegna! Non abbiate timore, per il bene della Chiesa, di essere SEGNO DI CONTRADDIZIONE anche per chi dal vostro seno NON VUOLE che siate regolarizzati perchè non vuole che la crisi si risolva! Proprio in questi momenti, il Nemico sta lavorando perchè l'unica cosa saggia e giusta che si deve fare, ovvero SANCIRA L'ACCORDO, non venga fatta!
Ogni passo verso questa fausta data, segna un bel rigurgito e mal di pancia vari in coloro che nesarebbero sbaragliati! E questo conferma nella bontà dell'azione!
Io prego, supplico, i Monsignori Fellay e de Gallareta che portino alle logiche conseguenze la Dottrina espressa! Il che senza NESSUNA DIMINUZIONE E NESSUNA PERDITA PER LA SPX! Ma con una aggiunta: un CALVARIO MAGGIORE! Vi prego! Siate pronti! AIUTATE PIETRO E NOI TUTTI! IGNORATE, IGNORATE I DISGREGATORI CHE ANCHE AL VOSTRO INTERNO LAVORANO PER IL NEMICO!
Simone il falso Cireneo.... parli come un massone.. La FFSPX non ha bisogno di alcuna conversione, chi ha deviato e' qualcun altro e tra l'altro prima della nomina dei 4 vescovi faceva quello che faceva adesso in Santa Pace dopo decenni di CV2. La strada lunga 20 secoli e' meno lunga ed importante di quella di 40 anni ?. Indi per cui raccogli le tue eresie e vai al mare . Studia bene anche il concetto di obbedienza che ti risulta molto vago e ricordati che il Capo Supremo della Chiesa e' Gesu'...il Papa e' il suo Vicario. Il Vicario non puo' contraddire Gesu' , deve seguirlo per primo. La Storia insegna di Papi che hanno tradito Gesu' ,(Crisi Ariana e due terzi del clero legittimamente in carica) indi per cui elevare il Papa al di sopra di Gesu' e' papolatria. Dato che nel passato Suore, Vescovi e Sacerdoti si sono opposti ad altri prelati e S. Paolo corresse pubblicamente PETRUS IL PAPA. La stessa Vergine Maria parla di crisi orribile nella Chiesa, apostasia, compromessi . Vuoi forse dirmi che anche le apparizioni di Fatima ed altre sono opera di Satana? Anche i Farisei accusavano Gesu', i suoi Apostoli di stare con Belzebu'...come fai tu distorcendo il Vangelo e la Tradizione . "Legittimamente" non significa essere nel giusto...sempre l'esperienza e la tradizione dimostrano di Clero e non solo che hanno perso la fede pur rimanendo legittimamente al loro posto. Anche Ubi Lutero Ibi eresia, pertanto mi devi dimostrare tu che non esista una protestantizzazione del Cattolicesimo.
RispondiEliminaSimone il falso Cireneo.... parli come un massone.. La FFSPX non ha bisogno di alcuna conversione, chi ha deviato e' qualcun altro e tra l'altro prima della nomina dei 4 vescovi faceva quello che faceva adesso in Santa Pace dopo decenni di CV2. La strada lunga 20 secoli e' meno lunga ed importante di quella di 40 anni ?. Indi per cui raccogli le tue eresie e vai al mare . Studia bene anche il concetto di obbedienza che ti risulta molto vago e ricordati che il Capo Supremo della Chiesa e' Gesu'...il Papa e' il suo Vicario. Il Vicario non puo' contraddire Gesu' , deve seguirlo per primo. La Storia insegna di Papi che hanno tradito Gesu' ,(Crisi Ariana e due terzi del clero legittimamente in carica) indi per cui elevare il Papa al di sopra di Gesu' e' papolatria. Dato che nel passato Suore, Vescovi e Sacerdoti si sono opposti ad altri prelati e S. Paolo corresse pubblicamente PETRUS IL PAPA. La stessa Vergine Maria parla di crisi orribile nella Chiesa, apostasia, compromessi . Vuoi forse dirmi che anche le apparizioni di Fatima ed altre sono opera di Satana? Anche i Farisei accusavano Gesu', i suoi Apostoli di stare con Belzebu'...come fai tu distorcendo il Vangelo e la Tradizione . "Legittimamente" non significa essere nel giusto...sempre l'esperienza e la tradizione dimostrano di Clero e non solo che hanno perso la fede pur rimanendo legittimamente al loro posto. Anche Ubi Lutero Ibi eresia, pertanto mi devi dimostrare tu che non esista una protestantizzazione del Cattolicesimo.
RispondiEliminaSimone il falso Cireneo.... parli come un massone.. La FFSPX non ha bisogno di alcuna conversione, chi ha deviato e' qualcun altro e tra l'altro prima della nomina dei 4 vescovi faceva quello che faceva adesso in Santa Pace dopo decenni di CV2. La strada lunga 20 secoli e' meno lunga ed importante di quella di 40 anni ?. Indi per cui raccogli le tue eresie e vai al mare . Studia bene anche il concetto di obbedienza che ti risulta molto vago e ricordati che il Capo Supremo della Chiesa e' Gesu'...il Papa e' il suo Vicario. Il Vicario non puo' contraddire Gesu' , deve seguirlo per primo. La Storia insegna di Papi che hanno tradito Gesu' ,(Crisi Ariana e due terzi del clero legittimamente in carica) indi per cui elevare il Papa al di sopra di Gesu' e' papolatria. Dato che nel passato Suore, Vescovi e Sacerdoti si sono opposti ad altri prelati e S. Paolo corresse pubblicamente PETRUS IL PAPA. La stessa Vergine Maria parla di crisi orribile nella Chiesa, apostasia, compromessi . Vuoi forse dirmi che anche le apparizioni di Fatima ed altre sono opera di Satana? Anche i Farisei accusavano Gesu', i suoi Apostoli di stare con Belzebu'...come fai tu distorcendo il Vangelo e la Tradizione . "Legittimamente" non significa essere nel giusto...sempre l'esperienza e la tradizione dimostrano di Clero e non solo che hanno perso la fede pur rimanendo legittimamente al loro posto. Anche Ubi Lutero Ibi eresia, pertanto mi devi dimostrare tu che non esista una protestantizzazione del Cattolicesimo.
RispondiEliminaperdonami Simon de Cyrene, però "Jawohl" non ha "sputato" in faccia al Papa, ai Santi, ai beati ecc...come fai credere a conclusione della risposta....
RispondiEliminama ha detto che MERITA uno sputo in un occhio chi ha scritto presentando sempre la FSSPX come IL PECCATO MORTALE DELLA CHIESA.... ergo, quel MERITARE UNO SPUTO era rivolto a te e non al Papa, ai santi o beati eh, a meno che già non ti consideri un canonizzato magari meritevole per aver SPUTATO TU CONTRO LA FSSPX senza mai perdere l'occasione per farla passare come la figlia di Satana... :-[ !
Certo, noi non siamo la religione dell'occhio per occhio e dente per dente... e dunque sputare in faccia a qualcuno è sempre un atto sgradevole.... ma Jwohl ha parlato di MERITARE.... caro Simon...ci meritiamo QUEL CHE SEMINIAMO.... inutile concludere con quel VIVIAMO IN PACE se prima si è intervenuti sempre e solo CONTRO una COMUNITA' CATTOLICA che il Papa VUOLE con se....si può SPUTARE IN MOLTI MODI, anche tu, contro la FSSPX, non scherzi caro Simon, e sputi molto bene....
anche a te l'invito a meditare i consigli di Ratzinger postati sopra:
Dobbiamo riflettere su questo fatto: che tantissimi cattolici, lontani dalla cerchia stretta della fraternità di Lefebvre, vedono questo uomo come guida, in un certo senso, o almeno come alleato utile. Non bisognerà attribuire tutto a motivi politici, a nostalgia, o a fattori culturali di importanza secondaria. Queste cause non sono capaci di spiegare l'attrattiva che è sentita anche dai giovani, e particolarmente dai giovani, che vengono da molte nazioni davvero differenti e che sono immersi in realtà politiche e culturali completamente diverse. Certamente mostrano ciò che è, da ogni punto di vista, una prospettiva limitata e parziale; ma non c'è alcun dubbio che un fenomeno di questa portata sarebbe inconcepibile se non ci fossero qui all'opera dei valori, che generalmente non trovano sufficienti possibilità di realizzarsi all'interno della Chiesa di oggi.
parola di Ratzinger eh! ;)
Mi sento in sintonia con le riflessioni di Jawohl..... :-[
RispondiEliminaposso solo comprendere la scelta della Redazione per un "politicamente corretto" che desidera far prevalere messaggi che tutti possiamo condividere, specialmente a riguardo della situazione della FSSPX verso la quale, almeno io, in molti qui siamo AFFETTUOSAMENTE E FRATERNAMENTE indirizzati, come del resto lo è lo stesso Pontefice seppur con i suoi modi....
Delle volte è il come vengono date certe notizie a lasciare un pò di amaro in bocca.... LA PRUDENZA dovrebbe essere applicata da tutti, a cominciare dalla Moderazione che ben sa come certe provocazioni potrebbero indurre a risposte sgradevoli e perfino iraconde....o ipocrite, idolatriche verso una obbedienza cieca al Papa tanto per scagliarsi sempre e contro la FSSPX dipingendola come figlia di Satana....
L'odio che si sta CREANDO E MATURANDO verso mons. Williamson, non fa onore a chi vuole difendere davvero il Papa e l'ortodossia della Chiesa.... chi sbaglia paga, non c'è bisogno che i blogghisti diventino i carnefici di turno....
C'è una enorme spaccatura all'interno del MONDO TRADIZIONALE e ci sono troppe gelosie, troppo invidie, troppe "opinioni" sul come la Tradizione debba andare o non andare avanti.... è questa divisione che rafforza invece l'ala PROGRESSISTA che cammina compatta...
seguendo invece dalla revoca della scomunica ai 4 vescovi, compreso Williamson! alla Lettera ai Vescovi del Papa, è indispensabile che si aiuti A TENERE COMPATTA LA FSSPX NELLE NOSTRE DISCUSSIONI.... anche quando ci è legittimo sottolineare chi fra i 4 vescovi in questioni sia meno o più PRUDENTE o parla troppo, o troppo poco... ma non sta certo a noi alimentare le divisioni all'interno della stessa soffiando sul fuoco che Satana si diverte ad accendere....
Chiedo alla Redazione di dare le notizie semplicemente come sono, cercando di evitare, per quanto è possibile, di essere "noi" i curatori di antipatie e simpatie verso SACERDOTI E VESCOVI che meritano solo di essere trattati come sta chiedendo Benedetto XVI.... il SI,si - No, no ci rammenta come il RESTO, IL DI PIU' non venga da Dio ed alimenta infatti DIVISIONI...
:-[
lo Spirito Santo non assicura l'assistenza agli uomini di Chiesa, quando questi attuano inganni, illegalità e prevaricazioni, come è accaduto in varie sedute del CV2. Lo Spirito Santo non è spirito di fazione e di prepotenza, stando alle parole di S. Paolo.
RispondiEliminaBasta leggere, per accertare la prevalenza dello spirito di confusione e di prepotenza modernista, le innumerevoli testimonianze che circolano sulla rete ormai da anni, (cominciando da R. Amerio) dopo essere state censurate per decenni dalla vulgata di regime.
Riporto di nuovo il link a questa pagina, molto istruttiva per chi non conosce nulla circa gli eventi della mitica assise del CV2: chi ignora la storia legga e poi mi sapppia dire quando, dove e come lo Spirito Santo abbia ispirato certi atteggiamenti, certi soprusi, certe strategie da golpe, (già approntato da anni) e da CHI effettivamente sia stato ascoltato, e quale documento abbia Egli ispirato innegabilmente e chiaramente, dalla prima all'ultima parola, con un linguaggio degno di Nostro Signore, che raccomanda il SI' SI' NO NO, e al quale si debba obbedienza cieca e assoluta, come fosse pronunciato secondo Magistero infallibile.
Ma soprattutto è ora che si definiscano i punti del CV2 ai quali ci dobbiamo inchinare e quelli che possiamo tralasciare o rifiutare : quelli in continuità reale col Magistero perenne e quelli in contrasto palese; cernita necessaria e improrogabile, per far chiarezza nel CAOS, dopo 45 anni, che però nessun papa dal 1965 si è ancora deciso a fare.
<span><span>Che alcuni testi conciliari siano un contro-sillabo è un dato di fatto. </span></span>
RispondiEliminaÈ il solito "dato di fatto" che il Papa, la Congregazione della Dottrina della Fede, teologi (si veda Magister) insinstono a smentire. Strana definizione di "dato di fatto" per un cattolico. Non dico di essere necessariamente papisti, ma si potrebbe almeno concedere che la questione sia un po' più sfumata di così?
il 99% dei cattolici ha dimenticato una verità elementare , anche perchè al catechismo NESSUNO la insegna più , (visto che nelle parrocchie da 40 anni si riduce quasi tutto al giocare a fare i cartelloni, con libera creatività, apprendimento interattivo senza imparare più a memoria nessuna nozione, nè alcun dogma di Fede): che non siamo messi a vivere su questa terra per adorare il Papa, bensì
RispondiElimina<span>
Dio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra in paradiso.
</span>
questa è la semplice risposta, che tutti imparavano a memoria, e a cui aderivano con FEDE, data nel Catechismo di S. Pio X, alla domanda
<span>13. Per qual fine Dio ci ha creati?</span>
(provate a porre la stessa domanda ad un bambino che si approssima alla Prima Comunione, oggi....)
e si sapeva che il Papa ha il supremo compito di insegnare queste VERITA', a tutto il Gregge, attraverso i pastori, conservando fedelmente l'intero e in alterato Deposito della Fede e della Dottrina, non certo quello di promuovere incontri interreligiosi (indifferrentisti e sincretisti) come abbiamo visto con Assisi1....
<span>il 99% dei cattolici si avvia a dimenticare una verità elementare , anche perchè al catechismo NESSUNO la insegna più , (visto che nelle parrocchie da 40 anni si riduce quasi tutto al giocare a fare i cartelloni, con libera creatività, apprendimento interattivo senza imparare più a memoria nessuna nozione, nè alcun dogma di Fede): che non siamo messi a vivere su questa terra per adorare il Papa, bensì <span>
RispondiEliminaDio ci ha creato per conoscerlo, amarlo e servirlo in questa vita, e per goderlo poi nell'altra in paradiso.
</span> questa è la semplice risposta, che tutti imparavano a memoria, e a cui aderivano con FEDE, data nel Catechismo di S. Pio X, alla domanda
<span>13. Per qual fine Dio ci ha creati?</span>
(provate a porre la stessa domanda ad un bambino che si approssima alla Prima Comunione, oggi....)
...e si sapeva che il Papa ha il supremo compito di insegnare queste VERITA', a tutto il Gregge, attraverso i pastori, conservando fedelmente l'intero e inalterato Deposito della Fede e della Dottrina, non certo quello di promuovere incontri interreligiosi (indifferrentisti e sincretisti) come abbiamo visto con Assisi1....</span>
ma quali sono i disgregatori della FSSPX di fatto ? si potrebbero sapere i nomi e i loro discorsi, per poterli onestamente confutare, con seri argomenti e secondo VERITA' ?
RispondiEliminaIl Papa NON smentisce il dato di fatto. Se HA DOVUTO affermare che il concilio VA letto in continuità, significa che esso (almeno in certi suoi documenti) PUO' essere letto in discontinuità, quindi in rottura.
RispondiEliminaE, di fatto, certe applicazioni 'pastorali' lo stanno dimostrando...
satanico rovesciamento della Verità, avvenuto già in sede di CV2, e che poi ha fatto scuola, nei decenni segunenti, con mille e mille listificazioni, sottilmente insinuate nelle coscienze, al fine di rovesciare la Verità dal suo Trono, nelle coscienze e nella Chiesa.
RispondiElimina<span>è satanico rovesciamento della Verità, avvenuto già in sede di CV2, e che poi ha fatto scuola, nei decenni segunenti, con mille e mille mistificazioni, sottilmente insinuate nelle coscienze, al fine di rovesciare la Verità dal suo Trono, nelle coscienze e nella Chiesa. Il rovesciamento è iniziato nel momento in cui si è instaurato -dichiaratamente - il "culto dell'uomo" (cfr. Paolo VI) .</span>
RispondiEliminaRicordo ad Angelo che è vero che la situazione storica è mutata, ma non sono mutati i principi, che invece si vorrebbe evolvessero insieme alle varie situazioni storiche... E' QUESTO il vizio di fondo col quale bisogna fare i conti, senza cancellare il Concilio che fa parte della storia, ma smettendo di farne un mito che lo fa ergere a nuovo super-dogma, dopo aver paradossalmnete intaccato i Dogmi e RILEGGENDOLO dogmaticamente (e non con linguaggi approssimativi e perciò stesso ambigui) in continuità con la Tradizione come afferma il Papa.
RispondiEliminaQuesta omelia è STORICA!
RispondiEliminaPeccato che certi zelanti del blog non si siano soffermati a leggerla attentamente: tutte le ragioni teologiche del mondo non servono a NULLA senza la carità, anzi la CARITA'. I corifei della vera dottrina... parlano di sputi e roba varia...
Vi chiedo la cortesia NON di andare a rileggere tutti i passi biblici riguardanti la carità o le sofferenze del servo di Javè di cui parla Isaia, no, no, no ma rileggete con calma quanto afferma il vescovo De Gallareta.
Per favore fatelo!
non è comparso il mio nick: don
RispondiEliminaLa maggior parte dei documenti del Concilio si possono leggere alla luce della Tradizione e vanno bene, ma alcuni sono proprio eterodossi, e con quelli è stata fatta la rivoluzione postconciliare. Il termine cancellati è un termine forte, certo. Ma cosa dovremmo fare? Mantenere simili posizioni moderniste dentro il Magistero? Impossibile! Sarebbe un colossale regalo ai nemici della Chiesa. Vogliamo questo? Non li cancelliamo? Allora che siano riscritti. Qualcosa dovrà essere fatto.
RispondiElimina<span>La maggior parte dei documenti del Concilio si possono leggere alla luce della Tradizione e vanno bene, ma alcuni sono proprio eterodossi, e con quelli è stata fatta la rivoluzione postconciliare. Non li vogliamo cancellare. E cosa dovremmo fare allora? Li manteniamo dentro il Magistero? Sarebbe un colossale regalo ai nemici della Chiesa. Vogliamo questo? Non li cancelliamo? Allora che siano riscritti, precisati. Qualcosa dovrà essere fatto.</span>
RispondiElimina<span><span>La maggior parte dei documenti del Concilio si possono leggere alla luce della Tradizione e vanno bene, ma alcuni sono proprio eterodossi, e con quelli è stata fatta la rivoluzione postconciliare. Cosa facciamo di loro? Li manteniamo dentro il Magistero? Sarebbe un colossale regalo ai nemici della Chiesa. Vogliamo questo? Credo di no. Quindi che siano cancellati, rifiutati, riscritti, precisati, quello che volete. Ma qualcosa dovrà essere fatto.</span></span>
RispondiElimina....e come dice alla fine S. Paolo: "la Carità si compiace della Verità ", non certo della menzogna , dell'eresia e dell'apostasia dilagante, egr. don. Questo perchè la carità è amore innanzitutto A DIO, in Cristo e per Cristo, poi attraverso LUI e per sua Grazia riversato sugli uomini, redenti e rresi fratelli IN Cristo. Se non c'è amore A Dio, A Cristo, se non passa PER LUI, SE non si vive PER LUI, per la SUA GLORIA,. l'amore agli uomini è pura filantropia, autosufficiente e autoincensante: e questa ce l'avrà in futuro anche l'anticristo !
RispondiElimina<span>.....e come dice alla fine S. Paolo: "la Carità si compiace della Verità ", non certo della menzogna , dell'eresia e dell'apostasia dilagante, egr. don. Questo perchè la carità è amore innanzitutto A DIO, in Cristo e per Cristo, poi attraverso LUI e per sua Grazia riversato sugli uomini, redenti e resi fratelli e figli di Dio IN Cristo. Se non c'è amore A Dio, A Cristo,<span> se l'amore fraterno non passa PER LUI</span>, SE non si vive ogni amore IN LUI e PER LUI, per la SUA GLORIA, l'amore agli uomini è pura illusione ego-atrica, filantropia, autosufficiente e autoincensante: e questa ce l'avrà in futuro anche l'anticristo !</span>
RispondiElimina<span><span>.....e come dice alla fine S. Paolo: "la Carità si compiace della Verità ", non certo della menzogna , dell'eresia e dell'apostasia dilagante, egr. don. Questo perchè la carità è amore innanzitutto A DIO, in Cristo e per Cristo, poi attraverso LUI e per sua Grazia riversato sugli uomini, redenti e resi fratelli e figli di Dio IN Cristo. Se non c'è amore A Dio, A Cristo,<span> se l'amore fraterno non passa PER LUI</span>, SE non si vive ogni amore IN LUI e PER LUI, per la SUA GLORIA, l'amore agli uomini è pura illusione ego-latrica, filantropia, autosufficiente e autoincensante: e questa ce l'avrà in futuro anche l'anticristo !</span></span>
RispondiElimina<p><span>Esprimevo così la mia concordanza<span> </span></span><span><span> con le chiare parole di mons. Fellay, che ci avvisano circa la buona battaglia per conservare la Fede, secondo l'esempio di S. Paolo. Anch'io credo, come Fellay, che </span></span><span><span>bisogna</span></span><span><span> </span></span><span><span>...</span></span><span><span> continuare questa battaglia, senza scoraggiamento, con serenità<span><span>.</span></span></span></span>
RispondiElimina</p>
<span><span>Esprimevo così la mia concordanza<span> </span></span><span><span> con le chiare parole di mons. Fellay, che ci avvisano circa la buona battaglia per conservare la Fede, secondo l'esempio di S. Paolo. Anch'io credo, come Fellay, che </span></span><span><span>bisogna</span></span><span><span> </span></span><span><span>...</span></span><span><span> continuare questa battaglia, senza scoraggiamento, con serenità<span><span>.</span></span></span></span> </span>
RispondiElimina<p><span><span>...<span>e tener a mente, come egli ci avvisa, che..</span>.</span></span>
RispondiElimina</p><p><span><span> Il diavolo resta il diavolo e noi</span></span><span><span> </span></span><span>non andiamo a fare</span><span><span> </span></span><span><span>la</span></span><span><span> </span></span><span>pace col diavolo</span><span><span>. </span></span><span></span>
</p><p><span>....e ricordare che la cosa più importante dunque....</span><span></span>
</p><p><span> -> è Dio, il Cielo, è il nostro destino eterno </span><span><span>!</span></span>
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RispondiElimina<span><span>...<span>e tener a mente, come egli ci avvisa, che.....</span></span></span>
Il diavolo resta il diavolo e noi<span><span> </span></span><span>non andiamo a fare</span><span><span> </span></span><span><span>la</span></span><span><span> </span></span><span>pace col diavolo</span><span><span>. </span></span><span><span>....e ricordare che la cosa più importante dunque....</span><span></span> <span> -> è Dio, il Cielo, è il nostro destino eterno </span><span><span>!</span></span></span>
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<p><span><span>Questo allora è ciò che conta al di sopra di tutto: Dio e la salvezza delle anime,</span></span><span><span> </span></span><span><span>al cui fine bisogna parlare in ogni occasione,</span></span><span><span> </span></span><span>opportune et importune,<span> </span></span><span><span>come dice S. Paolo e come</span></span><span><span><span> </span></span></span><span><span><span>credo intendano TUTTI I 4 vescovi della FSSPX, che mi sembrano essere</span></span></span><span><span><span> </span></span></span><span><span><span>concordi nell'unico santo fine -</span></span></span><span><span>custodire il Depositum fidei e trasmetterlo inalterato, ad onore e Gloria di Cristo Signore- al di là dei loro diversi temperamenti e retroterra culturali e linguistici.</span></span><span></span>
RispondiElimina</p><p><span>Questa, cari bloggers, non è superbia, ma umiltà di chi rimane saldamente ancorato a Cristo, come il tralcio alla vite, chiarezza e umiltà di chi rimane integralmente fedele alla Verità, che è Cristo, che ci svela la Somma Carità del Padre che Lo ha donato agli uomini per la loro salvezza eterna, Crocifisso per salvarli, <span>non per lasciarli adagiati nell'errore,</span> nei falsi dèi e nel peccato, avviati allegramente alla dannazione, senza che nessuno li avverta del pericolo.</span><span></span>
</p><p><span>E' questione di vita eterna, il dire o non dire la Verità sullo stato drammatico della Chiesa, </span><span>sulle malattie spirituali trascurate e cronicizzate da mezzo secolo: questa è Carità, indicare le piaghe e<span><span> </span></span><span>curarle</span>, indicando la vera e giusta Cura, e non lasciarle incancrenire, per non recar dispiacere al malato che si illude di stare bene (infatti spesso le medicine bruciano sulle ferite, o sono amare, ma risanano, proprio come la Verità....)</span><span></span>
</p><p><span>"La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della Verità"</span><span> (G. Biffi)</span><span></span>
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Javol: questo è uno spazio di discussione estremamente libero. Qui scrivono entusiasti e detrattori, ora di questo e ora di quello, sui piuù vari argomenti e l'argomento Fraternità non fa certo eccezione.
RispondiEliminaSe ciò non ti sta bene, sei caldamente pregato di accomodarti altrove. Le richieste di censurare questo o quello, ai miei occhi, si ritorcono sempre sul richiedente.
Adieu. E non occorre che ti disturbi a rispondermi.
Enrico
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RispondiElimina<span><span>Questo allora è ciò che conta al di sopra di tutto: Dio e la salvezza delle anime,</span></span><span><span> </span></span><span><span>al cui fine bisogna parlare in ogni occasione,</span></span><span><span> </span></span><span>opportune et importune,<span> </span></span><span><span>come dice S. Paolo e come</span></span><span><span><span> </span></span></span><span><span><span>credo intendano TUTTI I 4 vescovi della FSSPX, che mi sembrano essere</span></span></span><span><span><span> </span></span></span><span><span><span>concordi nell'unico santo fine -</span></span></span><span><span>custodire il Depositum fidei e trasmetterlo inalterato, ad onore e Gloria di Cristo Signore- al di là dei loro diversi temperamenti e retroterra culturali e linguistici.</span></span><span></span>
<span>Questa, cari bloggers, non è superbia, ma </span>umiltà di chi rimane saldamente ancorato a Cristo<span>, come il </span><span>tralcio alla vite</span><span>, chiarezza e umiltà di chi rimane integralmente fedele alla Verità, che è Cristo, che ci svela la Somma Carità del Padre che Lo ha donato agli uomini per la loro salvezza eterna, Crocifisso per salvarli, <span>non per lasciarli adagiati nell'errore,</span> nei falsi dèi e nel peccato, avviati allegramente alla dannazione, senza che nessuno li avverta del pericolo.</span><span></span>
<span>E' questione di vita eterna, il dire o non dire la Verità sullo stato drammatico della Chiesa, </span><span>sulle malattie spirituali trascurate e cronicizzate da mezzo secolo: questa è Carità, indicare le piaghe e<span><span> </span></span><span>curarle</span>, indicando la vera e giusta Cura, e non lasciarle incancrenire, per non recar dispiacere al malato che si illude di stare bene (infatti spesso le medicine bruciano sulle ferite, o sono amare, ma risanano, proprio come la Verità....)</span><span></span>
<span>"La prima misericordia di cui abbiamo bisogno è la luce impietosa della Verità"</span><span> (G. Biffi)</span><span></span>
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Chiedo provocatoriamente: e una volta soddisfatto il personalissimo orgoglio di sentirsi sempre un pizzico più ortodossi del Papa, che si fa?
RispondiEliminaSenza entrare nel merito del piuttosto sterile dibattito sulla veridicità o meno del testo sul controsillabo, era proprio necessaria l'ennesima "stoccatina" al Santo Padre proprio nel giorno di San Pietro e Paolo e nell'anniversario del suo 60° di sacerdozio? E' questo il rispetto per la persona del Vicario di Cristo che si insegna ad Econe?
A Benedetto: no! Testo e contesto non combaciano per niente, volerlo affermare è ancora una volta un'offesa alla verità e, quindi, un'ulteriore una calunnia e uno sputo alla faccia del Santo Padre.
RispondiEliminaHo qui sotto mano la traduzione francese "Les principes de la théologie catholique" di J. Ratzinger, da dove si desira fargli dire quel che non ha detto (se trovo un po' di tempo e ne vale la pena mi andrò a cercare l'oiginale tedesco). Leggendo il teso in questione che è molto lungo si vede benissimo che il saggista analizza i diffrenti punti di vista possibili confrontandoli , confutendoli e arrivando a una conclusione finale, così come si in qualunque analisi filosofica fin dal liceo.
In effetti incominica per presentare al condizionale ipotetico l'ipostesi che il Concilio sia un Anti-Syllabus ("Si l'on cherche un diagnostique global du texte, on pourrait dire qu'il est.... une révision du Syllabus de Pie IX, une sorte de contre-syllabus"); continua il testo ad analizzare gli argomenti a favore di questa plausibile ipotesi per un paio di paragrafi; passa poi alla contranalisi per un lunghissimo paragrafo ("En réalité...") ; conclude infirmando che si possa considerarlo come un anti-syllabus, affermando che questo lo si possa solo intendere in un senso solo molto lato e limitato ( "Contentons-nous ici de constater que le texte joue ici un rôle de contre-syllabus dans la mesure où il represente une tentative de réconciliation de l'Eglis eavec le monde tel qu'il était devenu depuis 1798") quindi eliminando tutte la possibilità di contraddizioni sul piano magisteriale o su quello teologico.
E' quindi un bel pezzo di ermeneutica della continuità ante litteram.
Come dice Sanfedista è vergognoso che proprio il giorno in cui tutta la Cheisa cattolica ha festeggiato i 60 anni di fedeltà sacerdotale del Santo con tante ore di Adorazione al Santo Sacramento, nella FSSPX non abbiano trovato di meglio che trastullarsi a calunniare il Santo Padre basandosi ancora una volta sulle solite bufale che si raccontano negli ambienti tradiprotestanti e sedevacantisti, alla faccia della Carità e della Verità.
Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
Ci sono cose che, per quanto mi riguarda, si confutano DA SOLE...
RispondiEliminaI nomi li conosce benissimo..
RispondiEliminaSan Paolo ricorda anche che la "spada" spetta al Signore. Non agli UOMINI. Per quanto abbiano ragione...
RispondiEliminaLa nostra lotta è contro le legioni del Demonio, constro gli Spiriti malvagi e contro i Diavoli. NON CONTRO GLI UOMINI. San Paolo dice anche questo. E dice anche che gli uomini vanno convertiti o riportati a Cristo, qualora se ne allontanino. Come si riportano gli uomin ia Cristo se ci si sta lontano?
RispondiEliminaSi può operare al medesimo modo in cui la SPX opera anche stando pienamente nella Chiesa Cattolica, unica Chiesa di Cristo. Se la SPX insegna che la Chiesa Cattolica è l'unica Chiesa di Cristo, che senza la Chiesa non c'è salvezza, allora non dovrebbe avere la santa inquietudine di risolvere al più presto questo problema e di rientrare formalmente al più presto? Il fatto è che rientrando, la SPX dovrebbe accollarsi un altra Croce! E che aspetta a farlo?
RispondiEliminaPeccato. Noto con rincrescimento che su questo blog sempre meno si discute argomentando le proprie ragioni. La logica soggiacente alle tifoserie sportive mi sembra ben rappresentata anche in molti dei commenti qui presenti. Possibile che un sito che si chiama "Messainlatino" deve per forza sfociare sempre in una contesa con toni viscerali... tra pro FSSPX e contrari? Peccato, invece di cercare una via comune da percorrere nell'interesse della Chiessa intera, come lo stesso papa ed i responsabili FSSPX cercano di fare (vedi il testo oggi sottopostoci), si continua a duellare e a colpirsi vicendevolmente. E chiedo venia se ogni tanto mi lascio prendere anch'io... :-[
RispondiEliminaMic, mi sembra di aver detto più o meno la stessa cosa. I dogmi restano i dogmi, c'è invece tutto un "contorno" strettamente connesso, com'è ovvio e inevitabile con le contigenze storico-culturali che muta con il mutare dei tempi e del contesto. Lo stesso Sillabo, per rimanere all'esempio in questione, si è espresso in relaione alla situazione storica e con il modo di esprimersi di metà ottocento e non in relaizone alla situazione storica e al linguaggio di un concilio, che so, del IV secolo. Tutta la storia della Chiesa è una storia di rinnovamento nel solco della Tradizione. I problemi sorgono quando, come nel caso di certi aspetti del CVII e soprattutto del post Concilio, si vuole fare un rinnovamento CONTRO la Tradizione (o addirittura una distruzione). Al tempo stesso non possiamo pensare di fossilizzarci al 1864 o agli anni '50. Certo oggi, dopo 45 anni di "creatività" in tutti campi, tutto è maledettamente più complicato. Distruggere è facile, ricostruire difficile.
RispondiEliminaVerrebbe da chiedersi il perchè.
RispondiEliminaSe uno considera umanamente le forze in campo potrebbe serenamente chiudere la disucssione con: "chissene......di quei 4 gatti!"
Evidentemente il problema nasce da un "oggetto del contendere" molto più prezioso di quanto appaia.
Quel "culto", alla base di secoli di "cultura" ( vita cristiana tout-court ) è conteso tra chi lo ha salvato dalla distruzione e chi, resosi conto dell'errore iperuranico, lo recupera.
Grande Enrico! Siamo stanchi di vedere insultatori che si atteggiano a vittime quando a loro volta vengono insultati. In alcuni c'è una mancanza di coscienza autocritica spaventosa. Come al solito l'ideologismo, cnc, od, ac, cl, rs, fsspx, o qualsiasi sia la sua marca, fa solo danni.
RispondiEliminaio non conosco nulla, eghr. Stefano !
RispondiElimina....perchè solo da pochissimo tempo sto leggendo testi e discorsi della FSSPX, avendone scoperto l'esistenza non certo dalla mia parrocchia o diocesi ultra-modernista, bensì attingendo ai vaghi ricordi di quel 1986-1988, quando un sacerdote ne parlò a noi ragazzi, in segreto (come di un argomento proibito, perchè qualcosa di grave e inaudito stava accadendo nella Cheisa, con Assisi1....); e di recente solo attraverso internet ho scoperto l'inenarrabile sacrificio di mons. Lefebvre, sempre ricoperto di fango dalla vulgata di regime, che lo ha presentato come un ribelle, fanatico, reazionario, estremista-passatista ecc....solo da poco tempo ho capito QUANTO c'è di falso nella disinformatja che ci tiene gli occhi bendati da oltre 40 anni sul disastro della Chiesa, e quanto ha fatto e fa comodo a chi detiene il potere presentare la FSSPX come causa di divisione, mentre si vanno palesando sempre più come i veri difensori del Depositum fidei, che hanno custodito con umile fedeltà, pregando una cum con i pappi, i n attesa che passasse la tempesta scatenata da quel vaso di pandora che è il CV2.....ma la tempesta non è affatto esaurita, come dice mons. Fellay; e noi dobbiamo ancora aprire bene gli occhi, noi che viviamo vessati quotidianamente nelle parrocchiem, dove, caro Stefano NON SI nomina neanche la Tradizione, nè tantomeno questi pericolosi "reazionari!" che sono Mons. Lefebvre e i suoi vescovi, ha capito ?..nè tantomeno si può nominare la Messa antica, che nessuno sa che cosa sia, nella mia diocesi !
quindi io , checchè lei arbitrariamente affermi (non so proprpio con quali edati, visto che lei ed io non ci conosciamo) sto scoprendo da poco le figure dei 4 vescovi, che presentano certo aspetti e temperamenti personali, pur restando uniti, secondo l'intenzione di Lefebvre, e di certo CONCORDI nell'unica santa battaglia, a cui tutti siamo chiamati, da sempre, e maggiormente daol 2007: quella di conservare ad ogni costo la Fede e la Santa Messa di sempre !
allora, cerchi di essere aperto e leale, senza pregiudizi ingiustificati sulla mia persona, a lei ignota, e mi dica <span>quali sono coloro che vorrebbero dividere la FSSPX</span>, e spieghi chiaramente PERCHE', senza frasi allusive e criptiche ! anche a vantaggio di tutti coloro che leggono questi eventi e problemi PER LA PRIMA VOLTA: è proprio così che io e tanti abbiamo scoperto e imparato che così è la Tradizione, perchè ce l'hanno nascosta, e come possiamo riportarla al suo giusto onore nella Chiesa.
Parliamo apertamente, per favore, <span>con discorsi chiari, senza contorsioni e allusioni</span>, sì sì no no, e spieghiamo a tutti, colti e incolti, piccoli e grandi, CHE COSA STA ACCADENDO nella Chiesa da 50 anni, e come siamo arrivati a questo punto. Certo, con quel poco che si può fare in un blog, ma che sia sempre un servizio alla Verità.
Ma mic, qualsiasi concilio può essere letto in discontinuità. Il problema non è questo. Il problema è che il Vaticano II è stato DI FATTO letto in questo modo.
RispondiEliminaTu invece parli come un pazzo che ha letto qualche bigino di storia.
RispondiElimina<span>o non conosco nulla, egr. Stefano !
RispondiElimina....perchè solo da pochissimo tempo sto leggendo testi e discorsi della FSSPX, avendone scoperto l'esistenza non certo dalla mia parrocchia o diocesi ultra-modernista, bensì attingendo ai vaghi ricordi di quel 1986-1988, quando un sacerdote ne parlò a noi ragazzi, in segreto (come di un argomento proibito, perchè qualcosa di grave e inaudito stava accadendo nella Chiesa, con Assisi1....e Lefebvre era considerato un "dannato" della Chiesa); e di recente solo attraverso internet ho scoperto l'inenarrabile sacrificio di mons. Lefebvre, sempre ricoperto di fango dalla vulgata di regime, che lo ha presentato come un ribelle, fanatico, reazionario, estremista-passatista, fascista ecc....!....solo da poco tempo ho capito QUANTO c'è di falso (e manipolatorio delle menti) nella disinformatja che ci tiene gli occhi bendati da oltre 40 anni sul disastro della Chiesa, e quanto ha fatto e fa comodo a chi detiene il potere presentare la FSSPX come causa di divisione, mentre i loro membri, sacerdoti e laici, si vanno palesando sempre più come i veri difensori del Depositum fidei, che hanno custodito con umile fedeltà, pregando una cum con i papi, come un piccolo gregge costantemente <span>fedele a Cristo e al Pietro di sempre</span>, celebrando con devozione e rispetto esemplare la Messa di sempre, in attesa che passasse la tempesta scatenata da quel vaso di pandora che è il CV2.....; ma la tempesta non è affatto esaurita, come spiega mons. Fellay; e noi dobbiamo ancora aprire bene gli occhi, noi che viviamo vessati quotidianamente nelle parrocchie, dove, caro Stefano NON SI nomina neanche la Tradizione, nè tantomeno questi pericolosi "reazionari!" che sono Mons. Lefebvre e i suoi vescovi, ha capito ?.......nè tantomeno si può nominare la Messa antica, che nessuno sa che cosa sia, nella mia diocesi !
quindi io , checchè lei arbitrariamente affermi (non so proprio con quali dati, visto che lei ed io non ci conosciamo) sto scoprendo da poco le figure dei 4 vescovi, che presentano certo aspetti e temperamenti personali, pur restando uniti, secondo l'intenzione di Lefebvre, e di certo CONCORDI nell'unica santa battaglia, a cui tutti siamo chiamati, da sempre, e maggiormente daol 2007: quella di conservare ad ogni costo la Fede e la Santa Messa di sempre !
allora, cerchi di essere aperto e leale, senza illazioni su di me, senza pregiudizi ingiustificati sulla mia persona, a lei ignota, e mi dica <span>quali sono coloro che vorrebbero dividere la FSSPX</span>, e spieghi chiaramente PERCHE', senza frasi allusive e criptiche ! anche a vantaggio di tutti coloro che leggono questi eventi e problemi PER LA PRIMA VOLTA: è proprio così che io e tanti abbiamo scoperto e imparato che così è la Tradizione, perchè ce l'hanno nascosta, e come possiamo riportarla al suo giusto onore nella Chiesa.
Parliamo apertamente, per favore, <span>con discorsi chiari, senza contorsioni e allusioni</span>, sì sì no no, e spieghiamo a tutti, colti e incolti, piccoli e grandi, CHE COSA STA ACCADENDO nella Chiesa da 50 anni, e come siamo arrivati a questo punto. Certo, con quel poco che si può fare in un blog, ma che sia sempre un servizio alla Verità.</span>
<span>io non conosco nulla, egr. Stefano !
RispondiElimina....perchè solo da pochissimo tempo sto leggendo testi e discorsi della FSSPX, avendone scoperto l'esistenza non certo dalla mia parrocchia o diocesi ultra-modernista, bensì attingendo ai vaghi ricordi di quel 1986-1988, quando un sacerdote ne parlò a noi ragazzi, in segreto (come di un argomento proibito, perchè qualcosa di grave e inaudito stava accadendo nella Chiesa, con Assisi1....e Lefebvre era considerato un "dannato" della Chiesa); e di recente solo attraverso internet ho scoperto l'inenarrabile sacrificio di mons. Lefebvre, sempre ricoperto di fango dalla vulgata di regime, che lo ha presentato come un ribelle, fanatico, reazionario, estremista-passatista, fascista ecc....!....solo da poco tempo ho capito QUANTO c'è di falso (e manipolatorio delle menti) nella disinformatja che ci tiene gli occhi bendati da oltre 40 anni sul disastro della Chiesa, e quanto ha fatto e fa comodo a chi detiene il potere presentare la FSSPX come causa di divisione, mentre i loro membri, sacerdoti e laici, si vanno palesando sempre più come i veri difensori del Depositum fidei, che hanno custodito con umile fedeltà, pregando una cum con i papi, come un piccolo gregge costantemente <span>fedele a Cristo e al Pietro di sempre</span>, celebrando con devozione e rispetto esemplare la Messa di sempre, in attesa che passasse la tempesta scatenata da quel vaso di pandora che è il CV2.....; ma la tempesta non è affatto esaurita, come spiega mons. Fellay; e noi dobbiamo ancora aprire bene gli occhi, noi che viviamo vessati quotidianamente nelle parrocchie, dove, caro Stefano NON SI nomina neanche la Tradizione, nè tantomeno questi pericolosi "reazionari!" che sono Mons. Lefebvre e i suoi vescovi, ha capito ?.......nè tantomeno si può nominare la Messa antica, che nessuno sa che cosa sia, nella mia diocesi !
quindi io , checchè lei arbitrariamente affermi (non so proprio con quali dati, visto che lei ed io non ci conosciamo) sto scoprendo da poco le figure dei 4 vescovi, che presentano certo aspetti e temperamenti personali, pur restando uniti, secondo l'intenzione di Lefebvre, e di certo CONCORDI nell'unica santa battaglia, a cui tutti siamo chiamati, da sempre, e maggiormente daol 2007: quella di conservare ad ogni costo la Fede e la Santa Messa di sempre !
allora, cerchi di essere aperto e leale, senza illazioni su di me, senza pregiudizi ingiustificati sulla mia persona, a lei ignota, e mi dica <span>quali sono coloro che vorrebbero dividere la FSSPX</span>, e spieghi chiaramente PERCHE', senza frasi allusive e criptiche ! anche a vantaggio di tutti coloro che leggono questi eventi e problemi PER LA PRIMA VOLTA: è proprio così che io e tanti abbiamo scoperto e imparato che così è la Tradizione, perchè ce l'hanno nascosta, e come possiamo riportarla al suo giusto onore nella Chiesa.
Parliamo apertamente, per favore, <span>con discorsi chiari, senza contorsioni e allusioni</span>, sì sì no no, e spieghiamo a tutti, colti e incolti, piccoli e grandi, CHE COSA STA ACCADENDO nella Chiesa da 50 anni, e come siamo arrivati a questo punto. Certo, con quel poco che si può fare in un blog, ma che sia sempre un servizio alla Verità.</span>
<span>io non conosco nulla, egr. Stefano !
RispondiElimina....perchè solo da pochissimo tempo sto leggendo testi e discorsi della FSSPX, avendone scoperto l'esistenza non certo dalla mia parrocchia o diocesi ultra-modernista, bensì attingendo ai vaghi ricordi di quel 1986-1988, quando un sacerdote ne parlò a noi ragazzi, in segreto (come di un argomento proibito, perchè qualcosa di grave e inaudito stava accadendo nella Chiesa, con Assisi1....e Lefebvre era considerato un "dannato" della Chiesa); e di recente solo attraverso internet ho scoperto l'inenarrabile sacrificio di mons. Lefebvre, sempre ricoperto di fango dalla vulgata di regime, che lo ha presentato come un ribelle, fanatico, reazionario, estremista-passatista, fascista ecc....!....solo da poco tempo ho capito QUANTO c'è di falso (e manipolatorio delle menti) nella disinformatja che ci tiene gli occhi bendati da oltre 40 anni sul disastro della Chiesa, e quanto ha fatto e fa comodo a chi detiene il potere presentare la FSSPX come causa di divisione, mentre i loro membri, sacerdoti e laici, si vanno palesando sempre più come i veri difensori del Depositum fidei, che hanno custodito con umile fedeltà, pregando una cum con i papi, come un piccolo gregge costantemente <span>fedele a Cristo e al Pietro di sempre</span>, celebrando con devozione e rispetto esemplare la Messa di sempre, in attesa che passasse la tempesta scatenata da quel vaso di pandora che è il CV2.....; ma la tempesta non è affatto esaurita, come spiega mons. Fellay; e noi dobbiamo ancora aprire bene gli occhi, noi che viviamo vessati quotidianamente nelle parrocchie, dove, caro Stefano NON SI nomina neanche la Tradizione, nè tantomeno questi pericolosi "reazionari!" che sono Mons. Lefebvre e i suoi vescovi, ha capito ?.......nè tantomeno si può nominare la Messa antica, che nessuno sa che cosa sia, nella mia diocesi !
quindi io , checchè lei arbitrariamente affermi (non so proprio con quali dati, visto che lei ed io non ci conosciamo) sto scoprendo da poco le figure dei 4 vescovi, che presentano certo aspetti e temperamenti personali, pur restando uniti, secondo l'intenzione di Lefebvre, e di certo CONCORDI nell'unica santa battaglia, a cui tutti siamo chiamati, da sempre, e maggiormente daol 2007: quella di conservare ad ogni costo la Fede e la Santa Messa di sempre !
allora, cerchi di essere aperto e leale, senza illazioni su di me, senza pregiudizi ingiustificati sulla mia persona, a lei ignota, e mi dica <span>quali sono coloro che vorrebbero dividere la FSSPX</span>, e spieghi chiaramente PERCHE', senza frasi allusive e criptiche ! anche a vantaggio di tutti coloro che leggono questi eventi e problemi PER LA PRIMA VOLTA: è proprio così che io e tanti abbiamo scoperto e imparato che cos' è la Tradizione, perchè ce l'hanno nascosta, e come possiamo riportarla al suo giusto onore nella Chiesa.
Parliamo apertamente, per favore, <span>con discorsi chiari, senza contorsioni e allusioni</span>, sì sì no no, e spieghiamo a tutti, colti e incolti, piccoli e grandi, CHE COSA STA ACCADENDO nella Chiesa da 50 anni, e come siamo arrivati a questo punto. Certo, con quel poco che si può fare in un blog, ma che sia sempre un servizio alla Verità.</span>
Concordo. Invece di contendersi tale "culto" (é mio, non é tuo) sarebbe più evangelico dire che é il nostro e di tutti coloro che lo desiderano. Invece sempre le solite nostre mancanze: egoismo, orgoglio, invidia, gelosia...
RispondiEliminama quale spada ?....
RispondiEliminaperchè lei vuol confondere le coscienze dei semplici ? lei forse è giovanissimo, ma le faccio presente che la Chiesa aveva sempre insegnato a TUTTI I CATTOLICI, fin da piccoli, a fare l'esame di coscienza, e a DISCENERE IL BENE DAL MALE, sia nelle proprie azioni, sia in quelle del prossimo, ed educava per questo a fuggire le cattive compagnie, i cattivi libri, dannosi per la Fede e per la morale, a custodire la propria Fede e a testimoniare Nostro Signore anche a costo di incompresnioni e persecuzionim come scherni e denigrazioni nella società: lo chiamavano apostolato, questo, che da 40 anni non si usa più, perchè ora invece si insegna il "vivi e lascia vivere",, che ognuno creda e pecchi come vuole, tanto gesù ha già salvato tutti....anche te, puoi peccarre liberamente, basta che ha i Fede.....il Signore è buono e perdona tutti ,ANCHE SENZA pentimento nè conversione. ecco che cosa si insegna,e quindi, via libera al dialogo con satana e i suoi accoliti.....
Io ricordo che Gesù ha detto, tra l'altro: "Se il tuo occhio ti è di scandalo, taglialo e gettalo via da te"; lo stesso insegnamento credo che sia inteso a FUGGIRE CHI sia occasione di peccato contro le Fede o la morale, se non lo si può convertire al cristianesimo concreto; ma penso che le mie siano parole sprrecate, poichè di sicuro lei, per parlare come parla non è nè padre, nè insegnante, e non può capire nè condividere ciò che dico quando parlo di DISCERNIMENTO del bene dal male, del Vero dal falso: l'insegnamento essenziale che la Chiesa Maestra, dal CV2 in poi NON ha voluto più darci. Oggi tutto è tollerato, tutto è permesso, in nome del dialogo, e non si parla più di Chiesa Militante . Il Signore è solo Misericordia, la Gisutizia si vedrà solo alla fine del mondo , così affermano a milioni, "nuovi catechizzati", intimando a colo che RAGIONANO: "Non giudicare!", col solito pernicioso malinteso; ma dove sta scritto questo?....che dovessimo impedirci di giudicare, cioè di DISCERNERE ? semplice: è solo venuto di gran moda col buonismo del medico pietoso, dal 1965 in poi. (medicina della misericordia, la prima scuola "innovativa" rispetto al magistero di sempre....la svolta!....)
Ma a lei e ai suoi giovani coetanei, chi le doveva isnegnare tutte queste cose ?
<span>ma quale spada ?....
RispondiEliminaperchè lei vuol confondere le coscienze dei semplici ? lei forse è giovanissimo, ma le faccio presente che la Chiesa aveva sempre insegnato a TUTTI I CATTOLICI, fin da piccoli, a fare l'esame di coscienza, e a DISCENERE IL BENE DAL MALE, sia nelle proprie azioni, sia in quelle del prossimo, ed educava per questo a fuggire le cattive compagnie, i cattivi libri, dannosi per la Fede e per la morale, a custodire la propria Fede e a testimoniare Nostro Signore anche a costo di incomprensioni e persecuzioni, come scherni e denigrazioni nella società: lo chiamavano apostolato, questo, che da 40 anni non si usa più, perchè ora invece si insegna il "vivi e lascia vivere", che ognuno creda e pecchi come vuole, tanto Gesù ha già salvato tutti....anche te, sì, puoi peccare liberamente, basta che ha i Fede.....il Signore è buono, CI AMA senza condizioni (come in quella preghiera "Ti ama così come sei", non ti chiede niente, sii te stesso...) e perdona tutti , ANCHE SENZA pentimento nè conversione.....: ecco che cosa si insegna, e quindi, via libera al dialogo col mondo, con tutte le dottrine, anche con satana e i suoi accoliti..... ma benissimo ha detto Mons. Fellay: "Noi non andiamo a far pace col diavolo!"
Io ricordo che Gesù ha detto, tra l'altro: "Se il tuo occhio ti è di scandalo, taglialo e gettalo via da te"; lo stesso insegnamento credo che sia inteso a FUGGIRE CHI sia occasione di peccato contro la Fede o la morale, se non lo si può convertire al cristianesimo pratico; ma penso che le mie siano parole sprecate, poichè di sicuro lei, visto come parla non è nè padre, nè insegnante, e non può capire nè condividere ciò che dico quando parlo di DISCERNIMENTO del bene dal male, del Vero dal falso: l'insegnamento essenziale che la Chiesa Maestra, dal CV2 in poi NON ha voluto più darci. Oggi tutto è tollerato, tutto è permesso, in nome del dialogo, e non si parla più di Chiesa Militante,<span>( ma solo accogliente e </span><span>dialogante, senza discernimenti di sorta) . Il Signore è solo Misericordia, la Giustizia si vedrà solo alla fine del mondo , così affermano a milioni, i "nuovi catechizzati" della carità senza Verità, intimando a colo che RAGIONANO: </span></span>
<span><span>"Non giudicare!", col solito pernicioso malinteso; ma dove sta scritto questo?....che dovessimo impedirci di giudicare, cioè di DISCERNERE ? semplice: è venuto di gran moda col buonismo del medico pietoso, dal 1965 in poi. (medicina della misericordia, la prima scuola "innovativa" rispetto al magistero di sempre....la svolta!....) </span></span>
<span>Ma a lei e ai suoi giovani coetanei, chi le doveva insegnare tutte queste cose ?</span>
non contro gli uomini, certo, ma agli uominio che hanno la coscienza offuscata circa il Bene e il male bisogna pur ricordarglielo, che il demonio esiste, visto che tanti preti e prelati non ci credono più ! e che agisce, si serve di uomini suoi servi ! e che cerca di strappare anime a Gesù Cristo, e che vuole corromperci, e che ci presenta il male sotto forma di Bene, e che questa grande TENTAZIONE l'ha già proposta alla Chiesa con lo spirito del mondo e le sue "scienze umane", in occasione del mitico CV2 , e che la sventurata ha detto "sì!" e si è lasciata sedurre dall'ecumenismo fino al punto estremo di perdere la propria identità di cattolica apostolica e romana (vedi illustri esponenti come ad es. Tettamanzi, e tanti esempi di oblio dell'identità cattolica, per RISPETTO DEI DIVERSI....fino al disastroso meeting Assisi1....)
RispondiEliminaNon lo vede lei che le scienze umane hanno invaso i seminari, accantonando quelle divine, con l'oblio di S. Tommaso e dei Padri della Chiesa, con tutte le conseguenze che conosciamo ? e che lamentò questo degrado già Guitton, l'amico di Paolo VI, nel 1970 ?
e come si riportano gli uomini lontani a Cristo ?
e io le chiedo: come mai la Chiesa, canonizzando Santa Teresina l'ha proclamata Patrona delle Missioni, lei che non aveva mai viaggiato nei paesi da convertire ?
grazie alla PREGHIERA E AL SACRIFICIO spirituale della sua vita, sacrificio vivente gradito a Dio.
Ecco quel che devono tornare a fare tutti i cattolici, in primis i sacerdoti, poi i laici, ognuno dove si trova, nello stato di vita che Dio ha dato loro !
E credo che la FSSPX già stia facendo questo, fin dalla sua fondazione, offrendo il suo sacrificio a Dio in favore della Chiesa tutta , come fanno da sempre i consacrati e le suore di clausura !
Questa è la mia opinione: la FSSPX NON E' fuori, ma è rimasta sempre DENTRO la Chiesa, fedele al Pietro di sempre, alla Chiesa di sempre, vivendo in Cristo, con Cristo, per Cristo, con la Santa Messa di sempre.
Tutta la Chiesa deve riaprire gli occhi sulla vera realtà del dentro e del fuori.....capire chi, quanti sono rimasti aderenti alla Roccia su cui la Chiesa è fondata e quanti si sono in varia misura allontanati e devono a quella tornare.
Lo capiremo sempre meglio, andando verso Assisi3... (mentre io prego Dio che non lo permetta: un enorme male presentato con apparenza di bene, una grandissima tentazione per la Chiesa, da respingere con tutte le forze, per custodire la vera Fede....)
E, DI FATTO, così continua ad essere letto...
RispondiEliminaCara Memory, Stefano ha una fede salda e limpida. Cerca solo di evitare contrapposizioni.
RispondiEliminamic
RispondiElimina<span>Il Papa NON smentisce il dato di fatto. Se HA DOVUTO affermare che il concilio VA letto in continuità, significa che esso (almeno in certi suoi documenti) PUO' essere letto in discontinuità, quindi in rottura. </span>
Sta scherzando? Lei smentisce sei stessa invece... Cioè, nel momento che dice che il Papa nega la possibile interpretazione di rottura, lei sta appunto ricordando che essa non è l'unica e quindi la sua verità (che voi sostenete) non è un dato di fatto, ma una possibilità. Che è esattamente quanto sostengo.
<span>Cattolico Tradizionalista</span>
<span><span><span>La maggior parte dei documenti del Concilio si possono leggere alla luce della Tradizione e vanno bene, ma alcuni sono proprio eterodossi, e con quelli è stata fatta la rivoluzione postconciliare.</span></span></span>
Insisto, lei presenta come dato di fatto una cosa che tutti i Papi da allora in poi, la Congregazione della Dottrina della Fede e un esercito di teologi hanno ripetutamente negato. Vorrei sapere, lo fa dall'alto dei suoi anni di studi in seminario, laurea in Teologia, abilitazione all'insegnamento della teologia, pluridecennale docenza della stessa prima alle scuole superiori di Filosofia e Teologia e poi all'Università, partecipazione al Concilio Vaticano II stesso, svolgimento di multipli incarichi per la Commissione Teologica Internazionale, nomina ad Arcivescovo, Cardinale, nomina a Presidente della Pontificia Commissione Biblica, della Commissione Teologica Internazionale e della Commissione per la preparazione del Catechismo della Chiesa Cattolica, incarico ventennale come Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, ininterrotta decennale attività di pubblicazione accademica e infine elezione a Papa? O forse, il minimo di umiltà derivante dall'innegabile competenza di chi nega la sua tesi non dovrebbe forse non dico certo farla essere papista e annuire senza condividere, ma quantomeno capire che sulla questione la certezza e "innegabilità" che lei sfoggia sono fuoriluogo e va coltivato il dubbio che anche gli altri abbiano un punto?
ho capito, Mic.
RispondiEliminaMi scuso con lui se spesso non riesco a vedere una netta posizione circa la necessità di un ritorno alla chiarezza da parte della Chiesa Docente; mi sembra cioè che lui come tanti, voglia conciliare l'inconciliabile, quando capita che la vita (personale o ecclesiale) ci ponga di fronte a una scelta che non si può evitare: o con Gesù Cristo, in totale fedeltà alla sua dottrina, o conro di Lui, venendo a compromessi con lo spirito del mondo, che ha contagiato anche la Chiesa. Mi pare cioè che il signore stesso, in questa epoca così difficile, ci ponga di fronte a continue PROVE di fedeltà a Lui, negli incontri quotidiani, e anche nei blog, dove spesso si è costretti a quella che ci sembra "contrapposizione", ma non è voluta da noi ( non da tutti, per partito preso): è che ci accorgiamo quanto sia vera quella sua parola che ci ripete, nel cuore: "Chi non è con Me, è contro di Me"; "Chi ama suo padre, sua madre, il suo amico....l'immagine simpatica che si è formata la società di lui.....e la stima che non vuole perdere dal mondo, non è degno di Me". Sono scelte continue che dobbiamo fare, giorno per giorno, e veniamo messi alla prova, circa la fedeltà a Cristo che è Verità: la spada, di cui parla Stefano, la usa continuamente Gesù stesso, DENTRO la nostra coscienza, mentre noi dialoghiamo qui, parlando di Lui, e non dobbiamo dimenticare che Egli non ama nè chiede compromessi nei suoi seguaci, tra Lui e il mondo. Non ama le ambiguità, e il nostro voler accontentare proprio tutti, anche quando Lui non gradisce certe posizioni compromissorie, se è in gioco la Sua volontà e la Sua dottrina.
<span>ho capito, Mic.
RispondiEliminaMi scuso con lui se spesso non riesco a vedere una netta posizione circa la necessità di un ritorno alla chiarezza da parte della Chiesa Docente; mi sembra cioè che lui come tanti, voglia conciliare l'inconciliabile, quando capita che la vita (personale o ecclesiale) ci ponga di fronte a una scelta che non si può evitare: o con Gesù Cristo, in totale fedeltà alla sua dottrina, o contro di Lui, venendo a compromessi con lo spirito del mondo, che ha contagiato anche la Chiesa. Mi pare cioè che il Signore stesso, in questa epoca così difficile, ci ponga di fronte a continue PROVE di fedeltà a Lui, negli incontri quotidiani, e anche nei blog, dove spesso si è costretti a quella che ci sembra "contrapposizione", ma non è voluta da noi ( non da tutti, per partito preso): è che ci accorgiamo quanto sia vera quella sua parola che ci ripete, nel cuore: "Chi non è con Me, è contro di Me"; "Chi ama suo padre, sua madre, il suo amico....l'immagine simpatica che si è formata la società di lui.....e la stima che non vuole perdere dal mondo, non è degno di Me". Sono scelte continue che dobbiamo fare, giorno per giorno, e veniamo messi alla prova, circa la fedeltà a Cristo che è Verità: la spada, di cui parla Stefano, la usa continuamente Gesù stesso, DENTRO la nostra coscienza, mentre noi dialoghiamo qui, parlando di Lui, e non dobbiamo dimenticare che Egli non ama nè chiede compromessi nei suoi seguaci, tra Lui e il mondo. Gesù non ama le ambiguità, e il nostro voler accontentare proprio tutti, anche quando Lui non gradisce certe posizioni compromissorie, se è in gioco la Sua volontà e la Sua dottrina.</span>
:-[ caro Enrico, forse ho letto male io ma non mi pare che Jawohl abbia parlato o chiesto di censurare qualcuno....
RispondiEliminail fatto che a dire "è piaciuto" sia Simon di Cyrene, è tutto dire....
e la tifoseria alla G.F.H. (tipica sigla di fantozziana memoria ) fa comprendere che la Redazione ora si mette AD INSULTARE i presunti "insultatori"....
è proprio di tutto questo che non abbiamo bisogno... e non dei pareri contrari...
Caro Sisinono, lei è..... allucinato. Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
RispondiEliminaC`è chi pretende che lo Spirito Santo ha compensato le debolezze umane durante il Vaticano II, per arrivare a documenti perfetti e perfettamente in linea con la Tradizione, ripeto qui ciò che ho già avuto modo di scrivere in un altro thread e cioè che anche partendo dalla certezza che i documenti conciliari sono senza pecche, chiari e in perfetta linea con la Tradizione, malgrado tutti i complotti-intrighi durante il Vaticano II, cominciati da subito ad opera del gruppo modernista, malgrado i giochi di potere, alleanze e controalleanze, non posso non pormi la domanda :
RispondiEliminaforse che per i precedenti Concili si è rivelato necessario creare il concetto di "ermeneutica della continuità" per opporla ad un`eventuale rottura che sarebbe nata a seguito dei documenti conciliari?
Forse che i testi dei Concili precedenti erano suscettibili, a causa di un linguaggio ambiguo, di creare false interpretazioni, o erano redatti in modo di evitarle?
E ancora, se malgrado la chiarezza inequivocabile dei documenti ci fossero state errate interpretazioni e applicazioni, forse che la suprema autorità della nostra Chiesa le avrebbe tollerate senza intervenire, o sarebbe intervenuta immediatamente alfine di non lasciar prendere radice a quegli errori?
<span>C`è chi pretende che lo Spirito Santo ha compensato le debolezze umane durante il Vaticano II per arrivare a documenti perfetti e perfettamente in linea con la Tradizione, ripeto qui ciò che ho già avuto modo di scrivere in un altro thread e cioè che, anche partendo dalla certezza che i documenti conciliari sono senza pecche, chiari e in perfetta linea con la Tradizione, malgrado tutti i complotti-intrighi durante il Vaticano II, cominciati da subito ad opera del gruppo modernista, malgrado i giochi di potere, alleanze e controalleanze, non posso non pormi alcune domande:
RispondiEliminaforse che per i precedenti Concili si è rivelato necessario creare il concetto di "ermeneutica della continuità" per opporla ad un`eventuale rottura che sarebbe nata a seguito dei documenti conciliari?
Forse che i testi dei Concili precedenti erano suscettibili, a causa di un linguaggio ambiguo, di creare false interpretazioni, o erano redatti in modo di evitarle?
E ancora, se malgrado la chiarezza inequivocabile dei documenti ci fossero state errate interpretazioni e applicazioni, forse che la suprema autorità della nostra Chiesa le avrebbe tollerate senza intervenire, o sarebbe intervenuta immediatamente alfine di non lasciar prendere radice a quegli errori?
</span>
Era solo lo sfogo rabbioso di " un cembalo tintinnante".
RispondiElimina<span>Mi spiace, ma la piega presa dalla redazione in questi ultimi giorni è semplicemente inaccettabile, non solo per questi articoli depistanti, ma anche per quanto riguarda la moderazione che lascia scorrazzare personaggi che non ci pensano due volte ad insultare pesantemente altri utenti oppure sacerdoti e vescovi della Fraternità. </span>
RispondiEliminaCurioso che lasciare "insultare" la Fraternità sia inaccettabile e invece quando più di una persona dà del pavido o del modernista al Papa siano in pochi a turbarsi ( Caterina, debbo dire, per esempio spesso risponde a simili accuse). Penso quindi di poter dire che la Redazione lascia ampie libertà, e a tutti. Penso si possa chiamare scelta editoriale, e certo la si può discutere, ma se la si deve chiamare inaccettabile immagino che la logica sia prendere o lasciare.
ma guarda...
RispondiEliminaNon è una mia illazione: glilo dico con parole del Papa. Cito Rnhaimer, che cita a suo volta Benedetto XVI.
RispondiElimina<span>«Papa Benedetto XVI non ha affatto opposto l'ermeneutica erronea della discontinuità a una “ermeneutica della continuità”. Ha spiegato piuttosto cheall'“ermeneutica della discontinuità si oppone l'ermeneutica della riforma”. E qual è “la natura della vera riforma”? Essa consiste, spiega il papa, “in questo insieme di continuità e discontinuità a livelli diversi”». </span>
Ovviamente il Papa attribuisce la discontinuità ad elementi contingenti, ma a ben vedere non è così certo. E, poiché il Papa non si è pronunciato dogmaticamente, è lecito porsi delle domande al riguardo.
Che poi insigni studiosi abbiano dimostratro che in alcuni documenti conciliari ci siano germi di vera rottura non è una mia illazione...
<span>Non è una mia illazione: glielo dico con parole del Papa. Cito Ronheimer, che cita a sua volta Benedetto XVI.
RispondiElimina<span>«Papa Benedetto XVI non ha affatto opposto l'ermeneutica erronea della discontinuità a una “ermeneutica della continuità”. Ha spiegato piuttosto cheall'“ermeneutica della discontinuità si oppone l'ermeneutica della riforma”. E qual è “la natura della vera riforma”? Essa consiste, spiega il papa, “in questo insieme di continuità e discontinuità a livelli diversi”». </span>
Ovviamente il Papa attribuisce la discontinuità ad elementi contingenti, ma a ben vedere non è così certo. E, poiché il Papa non si è pronunciato dogmaticamente, è lecito porsi delle domande al riguardo.
Che poi insigni studiosi abbiano dimostratro che in alcuni documenti conciliari ci siano germi di vera rottura, anche questo non è una mia illazione...</span>
per Ospite 9.55:
RispondiEliminabla, bla, bla....
Tutto il suo discorso è poco più di un artificio linguistico: è certo vero che si parla di continuità nella riforma, ma è anche chiaro che quando entrambi si parliamo di discontinuità, intendiamo la discontinuità della Fede (le cui espressioni contingenti è chiaro che vengano riformate, come è stato per tutta la storia della Chiesa, pur senza tradire sè stessa... sarebbe stato assurdo un concilio in cui ognuna di queste forme restasse pari pari).
RispondiElimina<span><span>Ovviamente il Papa attribuisce la discontinuità ad elementi contingenti, ma a ben vedere non è così certo. E, poiché il Papa non si è pronunciato dogmaticamente, è lecito porsi delle domande al riguardo. </span></span>
Per cui, risiamo da capo: presenti come dato di fatto una cosa negata dai Papi (e i vari altri sopra citati), ovvero che ci sia discontinuità nella sostanza della Fede, per cui a questo discorso rioppongo esattamente quanto dico sopra.
A proposito di ideologismo e di fantozzianesimo, eccone un esempio da manuale nel commento di LDCaterina63 (tipica sigla da adolescente non troppo verde in vena di confidenze bloggare): siccome un commento piace a Simon, che evidentemente a Caterina sta sull'esofago, e siccome irrita i sostenitori (i fiancheggiatori? i tifosi?) meno miti e riflessivi della fsspx, automaticamente deve trattarsi di un commento da biasimare. Questa levata di scudi contro la Redazione è incomprensibile, ingiusta e irritante, perché se Enrico e soci hanno dato in molte circostanze prova di condurre un discorso onesto, franco e leale, privo di fanatismi forcaioli ma anche di facili buonismi. Ma la tifoseria, gli insulti, gli avvitamenti diabolici, le fisse demenziali sono sempre quelle degli altri, naturalmente. Peccato, perché in genere gli interventi di LDCaterina63 sono piuttoso equilibrati, ancorché tendenzialmente prolissi.
RispondiEliminaSi tratta, semplicemente, di tornare alla Verità, che per definizione non ha tempo, perchè è di ieri, di oggi e di domani ed è per sempre. La Dottrina Perenne (appunto), in quanto espressione espressione di Verità, non è storicista nè storicizzabile. Giudica la storia e non viene giudicata da essa. Quanto all'espressione "qualche formuletta di sapore tomista", che questo grande Santo, titano del pensiero, la perdoni e interceda per lei.
RispondiEliminaSimon è colui che, se i colloqui non dovessero dare frutti (almeno immediati) positivi, ci molesterà con la sua gioia perversa e ghignante e se dovessero avere (speriamo) uno sbocco positivo dirà tronfio nella sua superbia intellettuale: "avete visto?, sono tornati pentiti all'ovile" Chi scommette?
RispondiEliminaCurioso doppiopesismo, quello talvolta manifestato dalla Redazione. Sembra "Il Fatto Quotidiano". Non tollera e censura la parole, oggettivamente un po' forti ma sostanzialmente rispettose, di Jawohl!, invitandolo praticamente a lasciare il blog e senza dargli neppure il diritto di replica e invece tollera gli insulti quotidiani, le menzogne, le falsità, l'odio e il disprezzo per la Tradizione e i Tradizionalisti, gli attacchi personali, spesso di inaudità gravità, di tale Simon...Peccato per questi scivoloni, perchè, in genere, il sito è ottimamente confezionato e molto ben informato.
RispondiEliminaAngelo, posso cortesemente invitarla a rileggersi il "Quanta Cura/Sillabo"? Non è per nulla un mero problema linguistico. Le idee ivi condannate sono, nella grande maggioranza, tutt'ora presenti nella società. Anzi, sono prevalenti e vittoriose, purtroppo. Valga per tutte la XV proposizione condannata: "Ogni uomo è libero di abbracciare e professare quella religione che con il lume della religione reputi vera". Le sembra che i documenti conciliari dicano la stessa cosa? Appellarsi al Magistero contro l'evidenza testuale non è cosa saggia. Quindi l'invito alla revisione è condivisibile, salvo accettare il principio che il Magistero possa contraddire se stesso. E non su argomenti marginali....
RispondiEliminaAngelo, poiché anche lei riconosce che questo rinnovamento contro la Tradizione lo si vuole fare o, meglio, lo si è già attuato e si continua nella stessa direzione, possiamo contentarci di questo?
RispondiEliminaChi è che lo vuole? E perché chi può non interviene?
Queste sono le domande brcucianti, che pesano come macigni, ma che non ci fanno perdere la fiducia né nel Papa né nella Chiesa Una Santa Cattolica Apostolica e Romana...
Il Papa in qualche modo è intervenuto col motu proprio e sembra un miracolo, annacquato peraltro da certi punti della Universae in cui qualcuno, di certo non il Papa ha messo lo zampino. Ma contiamo sulla Grazia e su una Presenza che non ci abbandona.
E' vero che distruggere è facile e ricostruire è difficile. Difficile soprattutto ricostruire sulle rovine... Ma quello che umanamente sembra impossibile, è di certo possibile presso Dio...
Ma sta zitto pseudo cattolico
RispondiEliminaAgli eretici speudo cattolici tante mazzate
RispondiEliminaLei è fuori d itesta ed eretico
RispondiEliminaStrano che lei definisca un mio ragionamento supportato da citazioni un "artificio linguistico", poi insiste nell'attribuire le riforme solo a questioni contingenti, mentre ci sono studi e documenti ad illustrare e svliiluppare gli elementi di discontinuità con nodi sostanziali della dottrina.
RispondiEliminaNon è questo nè il luogo né lo strumento; ma potrei citargliene diversi.
Del resto, se si sono accettati colloqui con la FSSPX, significa che qualche fondamento ai loro argomenti si può riconoscere, altrimenti non aveva senso aprire un discorso del genere. E, guarda, caso, le obiezioni della Fraternità coincidono con quelle di molti studiosi e molti fedeli che non hanno mai seguito mons. Lefebvre. Questo come lo si può spiegare?
<span>Strano che lei definisca un mio ragionamento supportato da citazioni un "artificio linguistico", poi insiste nell'attribuire le riforme solo a questioni contingenti, mentre ci sono studi e documenti ad illustrare e sviluppare gli elementi di discontinuità con nodi sostanziali della dottrina.
RispondiEliminaNon è questo nè il luogo né lo strumento; ma potrei citargliene diversi.
Del resto, se si sono accettati colloqui con la FSSPX, significa che qualche fondamento ai loro argomenti si può riconoscere, altrimenti non aveva senso aprire un discorso del genere. E, guarda, caso, le obiezioni della Fraternità coincidono con quelle di molti studiosi e molti fedeli che non hanno mai seguito mons. Lefebvre. Questo come lo si può spiegare?</span>
Hpoirot, a gentile richiesta, ecco un'omelia antiromana. E' la newsletter di mons. Williamson del 5.2.2011 (sottolineature in originale):
RispondiElimina<p><span>"Dopo la liberalizzazione della Messa Tridentina col Motu Proprio di Benedetto XVI del 2007, una gran quantità di cattolici si è avvicinata alla Tradizione, ma in essa la qualità è variegata. Com'era inevitabile, l'incremento numerico ha condotto verso la Tradizione molti cattolici che non erano mai stati convinti della sua importanza e che avevano un'idea sostanzialmente soggettiva della Tradizione, vale a dire che la consideravano facoltativa per i fedelie non obbligatoria. Da questo punto di vista, anche se Benedetto XVI ha detto alcune cose utili nel suo discorso programmatico del 22 dicembre 2005, i suoi effetti sono stati disastrosi.</span>
</p><p><span>La fiducia nel Papa ha poi fatto sì che ogni pensiero critico sulla liturgia, sulla catechesi e sulla dottrina moderne, passasse in secondo piano. Operare distinzioni o chiarire confusioni rendeva largamente impopolari. Ciò nonostante, l'annuncio di Assisi III ha procurato un forte scompiglio in questo ampio e variopinto ambito tradizionale e i nodi sono venuti al pettine. Sono scoppiati i contrasti e sono emerse le prime divisioni.</span>
</p><p><span></span>
</p><p><span>Benedetto XVI è riuscito a contaminare il promettente potenziale dei giovani cattolici legati o vicini alla Tradizione ed è riuscito a creare delle divisioni. Buona parte di questo potenziale è oggi rovinata, anche se si può sperare che con l'aiuto di Dio molti altri giovani finiranno col parlare e col comportarsi in modo ortodosso. Quanti saranno i fedeli che abbracceranno con tutto il cuore la giusta causa della Chiesa? Occorre aspettare che la confusione decanti perché possano mostrarsi degli uomini di buona volontà e di rinnovato vigore.</span>
</p><p><span></span>
</p><p><span>Testimoniare la Tradizione richiede più che mai puntualizzazioni chiare e ferme. Ogni tentennamento può risultare solo dannoso. Nel frattempo occorre combattere, accentuando i toni ovunque occorra e indicando più apertamente i mali della nuova Chiesa conciliare di Benedetto XVI. L'opinione pubblica in Italia è molto lontana dai veri problemi della Chiesa. Qui i fedeli cattolici, praticanti o no, hanno imparato da secoli che ciò che dice il Papa è Vangelo. Sono figli del nostro tempo."</span>
</p><p><span>Questa testimonianza indica sicuramente che la marginalizzazione di Ecône da parte dei dirigenti della Chiesa, nel 1975, e la sua drastica condanna con la "scomunica" del 1988, <span>hanno contribuito a</span> <span>salvare la Tradizione cattolica dalla contaminazione</span>. </span></p>
funesta illusione del Vaticano II di conciliare la fede cattolica con alcuni dei principi dell'illuminismo e della rivoluzione francese...
RispondiEliminale solite schizzofreniche deduzioni!
Bene, spero che, dopo questa amena lettura, sia tutto chiaro.
RispondiEliminaCara Caterina, rileggi: "la moderazione che lascia scorrazzare personaggi che non ci pensano due volte ad insultare pesantemente altri utenti oppure sacerdoti e vescovi della Fraternità".
RispondiEliminaQuanto a chi si risente se si osa mettere in dubbio la pretesa 'monoliticità' della FSSPX (in cui uno dei 4 vescovi - Fellay - ha condannato 'ai domiciliari' un altro dei 4 - Williamson - relegandolo a Wimbledon con la consegna, non rispettata, del silenzio, e perfino minacciato <span>pubblicamente</span> di espulsione se non avesse revocato il difensore neonazista), che dire? O è credula cecità, o è mala fede.
Enrico
Per qual fine Dio ci ha creati?
RispondiEliminai bambini della prima comunione di oggi hanno risposto in questo modo: ci ha creato perchè ci ama e ci vuole tutti suoi. per questo è nato, per questo è morto e risorto! per questo ci ha dato l'Eucaristia e ci attende a vivere per sempre con lui
LD cognome e nome per chi mi conosce.....Caterina è del terz'Ordine domenicano....non sono anonima...
RispondiEliminail perchè ho sottolineato quel "è piaciuto" a Simone, è spiegato più sopra, ma forse le è sfuggito.... il fatto che lei abbia fatto fatto passare, invece, la Redazione per colei che INSUTA GLI INSULTATORI è leggibile dalla sua risposta....
che io poi possa essere "contro Enrico" o la Redazione con una levata di scudi è una sua fantasia palese scusabile solo se è nuovo del Blog!
è esemplare che per rispondere si finisce per evadere sempre i nodi portati al pettine......
il suo è il classico sistema che alimenta certe tifoserie, gli insulti e gli avvitamenti diabolici..... chi fa per se fa per tre, lei è un ottimo esemplare!
L'apprezzamento non si riferiva a Tommaso, ma ai tomisti da quattro soldi, come certamente è chi crede di poter "semplicemente" tornare alla Verità (tascabile) di cui ha oscure e malcerte cognizioni.
RispondiEliminaE' credula cecità.
RispondiElimina<span>gentile G. ecc.... LD sta per cognome e nome per chi mi conosce.....Caterina è del terz'Ordine domenicano....non sono anonima... ;)
RispondiEliminail perchè ho sottolineato quel "è piaciuto" a Simone, è spiegato più sopra, ma forse le è sfuggito.... la sottolineatura che lei abbia fatto passare, invece, la Redazione per colei che INSULTA GLI INSULTATORI è leggibile dalla sua risposta....
che io poi possa essere "contro Enrico" o la Redazione con una levata di scudi è una sua fantasia palese scusabile solo se è nuovo del Blog! oserei definirla perfino una sua gaffe :-D
è esemplare invece che per rispondere si finisce per evadere sempre i nodi portati al pettine...... caro G.F. ecc... sono questi che devono suscitare in noi l'interesse AGLI APPROFONDIMENTI e non altro....
il suo rischia di essere quel sistema classico che alimenta certe tifoserie, gli insulti e gli avvitamenti diabolici..... è Benedetto XVI che ci chiede di fare lo sforzo di TENERE UNITO IL MONDO TRADIZIONALE.... e a questo mi attengo...</span>
<span></span>
Dico che è un artificio perchè è evidente che la discontinuità cui mi riferisco è quella della Fede immutabile, non di questioni legittimamente mutabili. E ciò detto non cambia una virgola di quanto ho già scritto, cioè che i Papi ecc. hanno sempre negato che una simile discontinuità mentre qua alcuni insistono a dare questa discontinuità come un dato acclarato, non so bene con quale umiltà di fronte alle figure che la negano (non che allora ci si debba credere per forza, ma almeno portala come una propria convinzione tutt'altro che accertata, visto che al momento la Chiesa appunto non la accetta).
RispondiElimina<span><span>Del resto, se si sono accettati colloqui con la FSSPX, significa che qualche fondamento ai loro argomenti si può riconoscere, altrimenti non aveva senso aprire un discorso del genere. </span></span>
No, può anche voler dire che si è sperato che essa avesse abbastanza buona volontà da accettare almeno in linea generale il Magistero dei Papi moderni. Di sicuro non è come dice lei, visto che Benedetto XVI ha chiarito nella sua lettera sul caso Williamson che dice: "<span><span><span>[...] i problemi che devono ora essere trattati sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l’accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei Papi. [...] ". </span><span>Faccia bene attenzione: parla di accettazione, non di revisione! Sono i lefebvriani che devono accettare il Magistero, non c'è menzione di un potenziale ripensamento dello stesso!</span><span>
</span></span></span>
Caro Silente, rileggerò con cura. Cmq mi pare di avere detto che i dogmi restano dogmi. Ci sono poi tanti altri aspetti che possono variare, essere enunciati in modo diverso non solo in senso linguistico ma anche in rapporto alle mutate circostanze storiche, agli eventi che sono intervenuti nel tempo, all'esperienza che si è accumulata (in questo caso siamo a circa 150 anni dalla pubblicazione). Non sto qua ora a fare il bigino di storia, ma il fatto che nel "secolo breve", tanto per rimanere all'Europa e tanto per farla breve, si siano verificate due guerre mondiali, la nascita e il crollo dei totalitarismi e nel breve volgere di pochissimi decenni dopo la II guerra mondiale un cambiamento socioeconomico probabilmente più radicale di quanto fosse mai avvenuto (e in Italia il passaggio dalla società fondamentalmente agricola a quella "moderna" è stato incredibilmente repentino e profondo) mi sembra un accumulo di fatti e di esperienza sufficiente per ripensare alcune sue modalità di azione e di espressione. In questo non vedo nulla di scandaloso, anzi mi preoccuperei se non accadesse. E' ovvio che il dogma è immutabile e intangibile; ma non si può non rivedere tutta una serie di aspetti. Per attenerci all'esempio che Lei porta, è chiaro che se noi riformulassimo quel testo dicendo in soldoni (e parlando come proposizione non da condannare, mi è più semplice): "una religione vale l'altra", saremmo in errore. Se invece diciamo che ciascuno ha il diritto di professare la religione in cui crede senza essere perseguitato", capisce che la cosa cambia. Il problema è che il postconcilio spesso ha fatto pensare proprio che libertà religiosa = una religione vale l'altra. Ma questo lo sappiamo e mi sembra che il Papa "ci stia lavorando". Se ci aspettiamo da lui che pronti via, in quattro e quattr'otto sistemi tutto, vabbè, allora non so che dire. E certo il modo migliore non sarebbe certo "sillabare" in termini di anatemi. Non perché sia scandaloso l'anatema, ma xè bisogna cmq tener conto che le cose negli ultimi 45 anni sono andate in un certo modo, ci piaccia o no (e non ci piace!), ma bisogna farci i conti e operare con i modi, il linguaggio, i tempi adatti, per non ottenere l'effetto contrario.
RispondiEliminavedi sopra
RispondiElimina<span>Caro Silente, rileggerò con cura. Cmq mi pare di avere detto che i dogmi restano dogmi. Ci sono poi tanti altri aspetti che possono variare, essere enunciati in modo diverso non solo in senso linguistico ma anche in rapporto alle mutate circostanze storiche, agli eventi che sono intervenuti nel tempo, all'esperienza che si è accumulata (in questo caso siamo a circa 150 anni dalla pubblicazione). Non sto qua ora a fare il bigino di storia, ma il fatto che nel "secolo breve", tanto per rimanere all'Europa e tanto per farla breve, si siano verificate due guerre mondiali, la nascita e il crollo dei totalitarismi e nel breve volgere di pochissimi decenni dopo la II guerra mondiale il cambiamento socioeconomico probabilmente più radicale di quanto fosse mai avvenuto (e in Italia il passaggio dalla società fondamentalmente agricola a quella "moderna" è stato incredibilmente repentino e profondo) mi sembra un accumulo di fatti e di esperienza sufficiente perché la chiesa ritenga opportuno ripensare alcune sue modalità di azione e di espressione. In questo non vedo nulla di scandaloso, anzi mi preoccuperei se non accadesse. E' ovvio che il dogma è immutabile e intangibile; ma non si può non rivedere tutta una serie di aspetti. Per attenerci all'esempio che Lei porta, è chiaro che se noi riformulassimo quel testo dicendo in soldoni (e parlando come proposizione non da condannare, mi è più semplice): "una religione vale l'altra", saremmo in errore. Se invece diciamo che ciascuno ha il diritto di professare la religione in cui crede senza essere perseguitato", capisce che la cosa cambia. Il problema è che il postconcilio spesso ha fatto pensare proprio che libertà religiosa = una religione vale l'altra. Ma questo lo sappiamo e mi sembra che il Papa "ci stia lavorando". Se ci aspettiamo da lui che pronti via, in quattro e quattr'otto sistemi tutto, vabbè, allora non so che dire. E certo il modo migliore non sarebbe certo "sillabare" in termini di anatemi. Non perché sia scandaloso l'anatema, ma xè bisogna cmq tener conto che le cose negli ultimi 45 anni sono andate in un certo modo, ci piaccia o no (e non ci piace!), ma bisogna farci i conti e operare con i modi, il linguaggio, i tempi adatti, per non ottenere l'effetto contrario.</span>
RispondiEliminaCaro Enrico ho riletto e riletto la frase, anche integralmente.... perdonami, ma ha detto la verità.... :-[ gli insulti pesanti alla FSSPX sono palesi e costanti... definirla una affiliata a Satana non è una cosetta da poco.... se qualcuno della FSSPX fa lo stesso, non siamo chiamati a ripagare con la stessa moneta.....questo è il punto dolente.
RispondiEliminaE non è forse vero che questa Redazione lascia la libertà di esprimersi? è naturale anche che ogni tanto riceva delle critiche ;)
Ora quanto al problema della FSSPX sappiamo benissimo la sua complessità interna e a riguardo dello stesso intervento di mons. Williamson, mi sono espressa infatti, nell'altro thread, parlando di IMPRUDENZA INTERNA ALLA FSSPX.... non è un caso o tanto per rompere le balle, perdonatemi l'espressione, che cito spesso la Lettera del Papa ai Vescovi, perchè lì è il Papa che ci chiede come intervenire, ma a quanto pare lo si ignora e spesso da ambo le parti sia dai "difensori del Concilio" sia dagli affezionati alla FSSPX, ma non tocca forse a "noi" fare lo sforzo maggiore per cercare di AIUTARE NELLA COMPRENSIONE?
Mons. Fellay ha "esiliato" mons. Williamson per ben altre sue uscite che con l'ortodossia della dottrina cattolica non c'entrano nulla ma hanno fatto di Williamson il capro espiatorio dell'ala estremista della FSSPX.... AFFARI LORO questi, che dovranno risolversi tra di loro, ma non sta a me o a "noi" alimentare certi veleni che conducono solo all'odio della e delle singole persone.... e questo non esclude una onesta critica quando LA DIFFAMAZIONE avanza contro l'ortodossia teologica del Pontefice e viene messa in dubbio la sua capacità di regnare saldamente... e questo da chiunque, come solitamente segnalate in Redazione... ma al di la delle note colorate, l'essenza del richiamo di Jawohl mi è sembrato molto onesto e pacatamente accettabile per ulteriori approfondimenti, contrariamente a certi interventi come quello di Simon che giunge a conclusioni non vere dell'intervento di Jawohl...tutto qui!
E non è forse vero che il mondo tradizionale al quale vogliamo sentire di appartenere ( altrimenti ci si dovrebbe definire nella sfera progressista ) è altrettanto diviso al suo interno ed è alimentato da costanti schieramenti e tifoserie?
Non si sta con il Papa solo quando fa comodo.... ne si sta con il Papa dipingendo la FSSPX come figlia satanica.... non è così che la vede Benedetto XVI!
che dire? non è forse anche questa la tua conclusione: o è credula cecità, o è mala fede.....non trovi? ;)
penso l'omelia vada sentita tutta, si insiste sull'impossibilità della "conciliazione". Il riassunto mi pare un po' strumentale.
RispondiEliminacORICARSI SUL PAVIMENTO è OPERA MERITORIA
RispondiEliminaCaro Ospite, la ringrazio dei suoi volgari toni. Grazie ai suoi commenti disgraziati, tutti gli altri partecipanti hanno potuto lasciare ciascuno una replica che è come una perla che abbellisce questa pagina. Chi legge questi ultimi ne resta edificato, e capisce subito che hanno ragione loro. Tutto grazie a lei. Smascherato della sua ipocrisia il modernista getta la maschera senza volerlo, e cieco dalla rabbia manifesta ai veri fedeli la furia delle sue passioni. Peccator videbit et irascetur, dentibus suis fremet et tabescet. Desiderium peccatorum peribit. Grazie Ospite.
RispondiEliminaSe le piace non solo la Spagna di Domenico, ma anche quella di Aragon, nulla di male. Il fatto è che le tifoserie sono una realtà così poco appassionante, che i reciproci azzannamenti tra trolls neocat, suffragette ex neocat, tradizionalisti con il mal di Franza e antilefebvriani per tutte le stagioni non hanno alcuna ragion d'essere, se non per l'encomiabile liberalità della redazione. La quale, poi, non insulta e non ha mai insultato nessuno, nemmeno gli insultatori. Il fatto che la redazione non usi doppi pesi e doppie misure e che tenga una linea essenzialmente equilibrata è provato dal fatto che riceve rimostranze da ogni cantone.
RispondiEliminaQuanto all'anonimato, Caterina, il suo cognome a me non interessa. Quello che interessano solo le idee, che nel suo caso trovo spesso condivisibili.
Guardo sì. E con l'auspicio che si intervenga al più presto per correggere il tiro, a partire dalla rimozione delle mense e dal ripristino delle balaustre.
RispondiEliminaOttima conclusione, caro Ospite. Qui il caldo ha fatto brutti scherzi e qualcuno prende per realtà le proprie illusioni. Consiglio di tenere il capo coperto e bere molta acqua. Dire che la predica di S.E. mons De Galarreta sia una apertura agli accordi significa non capire nulla. Ma tant'è...
RispondiEliminaMa di che accordi si parla? Forse il Papa si è pronunciato per qualche accordo? Questa notizia mi manca.
RispondiEliminaChiacchiere da ballatoio fra primedonne vestite da vescovo (o aspiranti). L'unica è pregare per la conversione di quei quattro vescovi e dei loro seguaci più esagitati e sperare di recuperare i tanti bravi giovani che li hanno raggiunti abbagliati dalle forme perchè disgustati dalle loro diocesi. La battaglia per la santa liturgia e il Papa hanno bisogno di tutti quelli che possono dare una mano, e nella FSSPX ce ne sarebbero diversi (non tra i membri della cupola, però). Il ritorno alla piena comunione deve essere reale e sostanziale, non formale. Finchè penseranno e diranno certe enormità sarà bene non svendere la verità in nome di una unità che sarebbe solo fittizia. Bisogna cominciare a cacciare più modernisti che abbiamo dentro, non imbarcare altri araldi del dissenso, di qualunque tipo.
RispondiEliminaMa è doveroso pregare per una riconciliazione vera, sincera e totale. Umanamente ci credo poco, ma per fortuna c'è in gioco anche lo Spirito Santo! Oremus.
Spero che il commento di ospite sia dovuto alla sua cattiva conoscenza del francese e non alla malafede, perchè Mons.de Gallareta non ha affatto detto che la conciliazione è impossibile se per conciliazione si intende quella con Roma come il commento potrebbe far pensare, in realtà mons. de Gallareta ha detto che non può esserci conciliazione fra la Chiesa e il mondo, fra la fede cattolica e i principi liberali, fra la fede cattolica e il pensiero uscito dal "89, insomma non può esserci conciliazione fra Cristo e Beliar, fra la luce e le tenebre.
RispondiEliminaAggiungo che sottoscrivo il thread di Enrico e lo ringrazio per aver riportato l`omelia di Mons. de Gallareta.
RispondiEliminaOspite dovrebbe spiegarci QUALE verità svenderebbe questa Roma post-conciliare.
RispondiEliminaA cosa si dovrebbero CONVERTIRE quei quattro vescovi cattolici, che non sono araldi del disenso perché non credo si divertano, ma soffrano a dissentire in alcuni punti.
<span>Ospite dovrebbe spiegarci QUALE verità svenderebbe questa Roma post-conciliare.
RispondiEliminaA cosa si dovrebbero CONVERTIRE quei quattro vescovi cattolici, che non sono araldi del dissenso perché non credo si divertano, ma soffrano a dissentire in alcuni punti.</span>
Le chiacchiere da ballatoio lasciamole a chi si serve dell'ironia che veicola disprezzo, che non è cristiano prima ancora che cattolico...
Non sono ufficiali, ma se se ne parla qualcosa che bolle in pentola c'è.
RispondiEliminacome vede, G.F. ecc..... spiegandosi si finisce per comprendersi....
RispondiEliminaB'rat..... noi non siamo la legge del taglione dell'occhio per occhio.... se il Papa e la stessa Chiesa ricevono insulti, a noi non si addice fare altrettanto per "difendere" lo stare con il Papa definendo la FSSPX satanica.... TUTTO QUI!
RispondiEliminaquanto alla libertà che la Redazione lascia, l'ho sottolineato, provoca inevitabilmente delle critiche altrettanto legittime, altrimenti che libertà sarebbe? e soprattutto, come si potrebbe approfondire senza rispondere adeguatamente alle legittime critiche? ;)
la critica di Jawohl la ritengo accettabile e legittima, semmai gli andava sottolineato che il Papa riceve spesso insulti e da lui impariamo l'arte del rispondere....
Sembrerebbe che nessuno se la senta di prendere la difesa del punto di vista di Gallareta: certo che è più facile offendere che ragionare, insultare che cercare la verità, fare processi di intenzione che attenersi alla realtà!
RispondiEliminaMa questo proviene da una forma mentis che da 35 anni cerca solo il negativo nel prossimo, la trave nell'occhio altrui e la soddisfazione di essere se stesso un giusto nel Tempio del Signore.
Ubi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
La Verità va da essere annunciata a tempo e a contro-tempo: solo chi non ha il cuore puro e umile può sentirsi insultato da Essa.
RispondiEliminaUbi Petrus Ibi Ecclesia. I.P.
Io non parlo di "vendetta", faccio solo notare che evidentemente la Redazione preferisce lasciare noi ospiti il più liberi possibile di esprimere le nostre opinioni, <span>qualunque esse siano</span>. E che una cosa è criticare legittimamente questa "altrettanto legittima scelta editoriale", una cosa dire che è "semplicemente inaccettabile" e similia. Quelle non sono critiche, ma anatemi.
RispondiElimina<span>Io non parlo di "vendetta", faccio solo notare che evidentemente la Redazione preferisce lasciare noi ospiti il più liberi possibile di esprimere le nostre opinioni, <span>qualunque esse siano</span>. E che una cosa è criticare legittimamente questa altrettanto legittima "scelta editoriale", una cosa dire che è "semplicemente inaccettabile" e similia. Quelle non sono critiche, ma anatemi.</span>
RispondiEliminaAncora una volta dico ai vari ospiti ed ai vari speudonimi di firmare con nome e cognome i loro interventi. Solo i pavidi e gli ignavi si celano dietro l'anonimato. Nostro Signore ci ha insegnato di affrontare tutto a viso aperto.
RispondiElimina"la critica di Jawohl la ritengo accettabile e legittima"
RispondiEliminaSon d'accordo Caterina, e infatti Jawhol (o come si scrive) non è stato mica censurato. Mi sono limitato a rispondergli, duramente come duramente egli ha attaccato. Mi potevo magari risparmiare l'invito a non rispondere (che comunque può sempre fare: non è mica bannato e non ho alcuna intenzione di cacciarlo) ma confermo quanto scritto: accusare di manipolazione della realtà perché si fa presente che Fellay e Williamson non van d'accordo, è risibile; e stracciarsi le vesti per lesa FSSPX quando se ne leggono di tutti i colori contro il Papa (ho riportato sopra un estratto dalla newsletter di Williamson) ha qualcosa di farisaico.
Enrico
Prego.
RispondiEliminaEnrico
ma questo testo non é antiromano nel senso nobile del termine ... é solo anti Romano-Conciliare, il che é un gran bene !
RispondiElimina<span>ma questo testo non é antiromano nel senso nobile del termine ... é solo anti Romano-Conciliare, il che é un gran bene !</span>
RispondiEliminaé vero che il papa avrebbe dovuto essere molto più chiaro nell'emettere il MP, che senso ha il MP assieme alle messe del kiko ?
caro Enrico credo che il problema anche con MiL sia prettamente dottrinale. Quando parliamo (per esempio) di fede non parliamo della stessa cosa ...
RispondiElimina<span><span>ma questo testo non é antiromano nel senso dispregiativo del termine ... é solo anti Romano-Conciliare, il che non solo non é male ma in più é un gran bene !</span>
RispondiEliminaed é vero che il papa avrebbe dovuto essere molto più chiaro nell'emettere il MP, che senso ha il MP assieme alle messe del kiko ?</span>
caro Enrico credo che il problema anche con MiL sia prettamente dottrinale.
Quando parliamo di fede non parliamo della stessa cosa ... quando parliamo di purezza della messa non intendiamo la stessa cosa...
O forse é meglio dire che non abbiamo le stesse ESIGENZE: voi pensate che per andare a norsd si puo' cominciare per andare per un po' a sud-est (poi si vedrà)
io penso che quando si va a nord si comincia per ... andare verso il nord e credo che sia il senso delle parole di Mgr Williamson
soprattutto eprché intanto che si perde tempo col sud-est le anime continuano a essere private della sana dottrina (che per definizione é una e una sola)
<span><span>Ogni tentennamento può risultare solo dannoso </span></span><span><span>PAROLE SANTE !</span></span><span><span> </span></span>
RispondiEliminaInfatti temo che il grande rischo delle manovre a sud-est sia proprio di ritrovarci tra 10 anni con una dottrina-minestrone che ha preso un po' da tutti i componenti che vivacchiano oggi
e che non sarà di certo meno dannosa di cio' che oggi solo perché esisterà la riserva indiana della messa in latino
<span><span>" Testimoniare la Tradizione richiede più che mai puntualizzazioni chiare e ferme. </span></span><span><span><span>Ogni tentennamento può risultare solo dannoso" </span></span><span><span>PAROLE SANTE !</span></span><span><span> </span></span>
RispondiElimina</span>
<span>Infatti temo che il grande rischo delle manovre a sud-est sia proprio di ritrovarci tra 10 anni con una dottrina-minestrone che ha preso un po' da tutti i componenti che vivono oggi a spinte e ruzzoni nella chiesa</span>
<span>il che non sarà di certo meglio della situazione di solo perché esisterà la riserva indiana della messa in latino... che orrore se avremo il catechismo di san kikodecimo (un misto di kiko e spiox)
</span>
<span><span><span>" Testimoniare la Tradizione richiede più che mai puntualizzazioni chiare e ferme. </span></span><span><span><span>Ogni tentennamento può risultare solo dannoso" </span></span><span><span>PAROLE SANTE !</span></span><span><span> </span></span> </span>
RispondiElimina<span>Infatti temo che il grande rischo delle manovre a sud-est sia proprio di ritrovarci tra 10 anni con una dottrina-minestrone che ha preso un po' da tutti i componenti che vivono oggi a spinte e ruzzoni nella chiesa</span>
<span>il che non sarà di certo meglio della situazione attuale solo perché esisterà la riserva (indiana) della messa in latino... che orrore sarebbe vedere un catechismo sankikodecimo (un misto 50/50 di kiko e spiox)
</span></span>
E' vero. Basta essere ragionevoli e parlare serenamente. Uno dei problemi dei blog è che l'interscambio avviene in spazi necessariamente ristretti, il che comporta inevitabilmente un'eccessiva tendenza a formalizzare astrattamente le posizioni. Sicché se per esempio uno esprime una perplessità sul Vaticano II, automaticamente diventa un tradiprotestante, mentre se esprime una perplessità sulla FSSPX diventa uno pseudocattolico, e se per caso esprime una critica temperata diventa un falso tradizionalista. Bisognerebbe sempre partire dal presupposto che gli interlocutori sono in buona fede, ma non sempre è facile. Per esempio, se uno mette un nick come quello tra parentesi qui sopra, in molte menti si innescherà una pavloviana reazione di stizza e ogni altra ipotesi (una boutade? il gusto della variazione? l'amor di dialettica?) sarà automaticamente esclusa. So bene che non è il suo caso, Caterina, ma sono in molti a ragionare così. A questo si aggiungono poi le faide personali (come quelle ginevrine, quelle neocat, quelle Ecclesia Dei, ecc.). Ci vuole pazienza. Ma alla fine se si ragiona con mente sgombra si approda sempre a qualcosa di buono.
RispondiEliminaNon oso neppure dichiararmi tomista. Le mie cognizioni saranno certamente malcerte, ma certo non oscure. Oscuro e "tascabile" sarà il suo pensiero. Per il futuro, contraddica con fatti e opinioni, per favore, e non con apodittiche invettive.
RispondiEliminaFermo il diritto della FSSPX di imporre, per opportunità politica o altro, ciò che vuole ai suoi membri, (e noi di esprimere il nostro dissenso) qui non è in discussione il presunto pensiero politico di un avvocato, ma il diritto di un cittadino (vescovo o no) di poter esprimere un libero pensiero.
RispondiEliminati sta proprio sullo stomaco Paolo VI?
RispondiEliminaQuanti danni hanno compiuto pastori e teologi filoCV2
RispondiElimina... e quanti ne stai compiendo tu di obriobri e cavolate... bell'esempio che dai. seri un vero cattolico!
@ memory - smemori
RispondiElimina<span>Quanti danni hanno compiuto pastori e teologi filoCV2
... e quanti ne stai compiendo tu di obriobri e cavolate... bell'esempio che dai. sei un vero cattolico!</span>
lascia che a cacciare via le persone cattive dal temio si Nostro Signore. ne tu ne nessun altro lo potrà mai fare! e ricordati cmq che Gesù li scacciò solo una volta...
RispondiEliminaSe ti piace la guerra cambia chiesa, magari l'Islam ti è più consona.
<span>lascia che a cacciare via le persone "cattive" dal temio sia Nostro Signore. Nè tu nè nessun altro lo potrà mai fare! </span>
RispondiElimina<span>e ricordati cmq che Gesù li scacciò solo una volta...
Se ti piace la guerra cambia chiesa, magari l'Islam ti è più consona. Gesù ci ha comandato di AMARE non di odiare</span>
<span><span>lascia che a cacciare via le persone "cattive" dal tempio sia Nostro Signore. Nè tu nè nessun altro lo potrà mai fare! </span>
RispondiElimina<span>e ricordati cmq che Gesù li scacciò solo una volta...
Se ti piace la guerra cambia chiesa, magari l'Islam ti è più consona. Gesù ci ha comandato di AMARE non di odiare</span></span>
la prima carità é la verità ! é dare alle anime la dottrina necessaria per andare in cielo
RispondiEliminacaro Enrico, fai un giretto qui... http://it.gloria.tv/?media=167046
RispondiEliminaDiscorso del Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede al Meeting CL di Rimini 1990. Il titolo della conferenza era : "UNA COMPAGNIA SEMPRE RIFORMANDA " (la compagnia é la Chiesa, cominciamo bene...)
Dopo aver detto che chi ha scelto il titolo non ha messo esplicitamente la parola CHIESA perché l'uomo moderno ha una reazione istintiva di rigetto quindi megli evitare (come se 2000 di cristianesimo avessero portato solo guai !!!!) al min 1.30 il cardinale una cosa incredibile : "...FORSE IL PROBLEMA E' CHE FINORA NON E' STATO SCOPERTO QUEL TIPO DI RIFORMA CHE FACCIA DELLA CHIESA UNA COMPAGNIA CHE VALGA DAVVERO LA PENA DI ESSERE VISSUTA..."
Cioé ?!? La Chiesa del passato é stata una merdaccia non degna di essere vissuta ?!!?!!!!!?!!? Alla faccia della Rivelazione conclusa con la morte dell'ultimo apostolo... ecco la chiesa conciliare in cui, come nella Fisica, di cerca NEL FUTURO la prossima grande scoperta (via sforzi 100% umani) che crea un break tecnologico e apre nuovi orizzonti...
Si misurano qui tutti i limiti dell'attuale papa che pur con tutta la buona volontà (che nessuno gli nega) é ingolfato da decenni di cattive teorie da lui appoggiate allegramente...
<span>caro Enrico, fai un giretto qui... http://it.gloria.tv/?media=167046
RispondiEliminaDiscorso del Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede al Meeting CL di Rimini 1990. Il titolo della conferenza era : "UNA COMPAGNIA SEMPRE RIFORMANDA " (la compagnia é la Chiesa, cominciamo bene...)
Dopo aver detto che chi ha scelto il titolo non ha messo esplicitamente la parola CHIESA perché l'uomo moderno ha una reazione istintiva di rigetto quindi megli evitare (come se 2000 di cristianesimo avessero portato solo guai !!!!) al min 1.30 il cardinale dice una cosa incredibile : "...FORSE IL PROBLEMA E' CHE FINORA NON E' STATO SCOPERTO QUEL TIPO DI RIFORMA CHE FACCIA DELLA CHIESA UNA COMPAGNIA CHE VALGA DAVVERO LA PENA DI ESSERE VISSUTA..."
CIOE' ?!? La Chiesa del passato é stata una merdaccia non degna di essere vissuta ?!!?!!!!!?!!? Alla faccia della Rivelazione conclusa con la morte dell'ultimo apostolo... ecco la chiesa conciliare in cui, come nella Fisica, di cerca NEL FUTURO la prossima grande scoperta (via sforzi 100% umani) che crea un break tecnologico e apre nuovi orizzonti...
Si misurano qui tutti i limiti dell'attuale papa che pur con tutta la buona volontà (che nessuno gli nega) é ingolfato da decenni di cattive teorie da lui appoggiate allegramente...</span>
<span><span>caro Enrico, fai un giretto qui... http://it.gloria.tv/?media=167046
RispondiEliminaDiscorso del Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede al Meeting CL di Rimini 1990. Il titolo della conferenza era : "UNA COMPAGNIA SEMPRE RIFORMANDA " (la compagnia é la Chiesa, cominciamo bene...)
Dopo aver detto che chi ha scelto il titolo non ha preferito la parola COMPAGNIA a CHIESA perché l'uomo moderno ha una reazione istintiva di rigetto quindi meglio evitare (come se 2000 di cristianesimo avessero portato solo guai !!!!) al min 1.30 il cardinale dice una cosa incredibile : "...FORSE IL PROBLEMA E' CHE FINORA NON E' STATO SCOPERTO QUEL TIPO DI RIFORMA CHE FACCIA DELLA CHIESA UNA COMPAGNIA CHE VALGA DAVVERO LA PENA DI ESSERE VISSUTA..."
CIOE' ?!? La Chiesa del passato é stata una merdaccia non degna di essere vissuta ?!!?!!!!!?!!? Alla faccia della Rivelazione conclusa con la morte dell'ultimo apostolo... ecco la chiesa conciliare in cui, come nella Fisica, di cerca NEL FUTURO la prossima grande scoperta (via sforzi 100% umani) che crea un break tecnologico e apre nuovi orizzonti...
Si misurano qui tutti i limiti dell'attuale papa che pur con tutta la buona volontà (che nessuno gli nega) é ingolfato da decenni di cattive teorie da lui appoggiate allegramente...</span></span>
Today, 08:06:56<span><span> – </span>Flag</span><span><span> – </span>Like</span><span><span> – </span>Reply</span><span><span> – </span>Delete</span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>
<span><span><span>caro Enrico, fai un giretto qui... http://it.gloria.tv/?media=167046
RispondiEliminaDiscorso del Card. Joseph Ratzinger, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede al Meeting CL di Rimini 1990. Il titolo della conferenza era : "UNA COMPAGNIA SEMPRE RIFORMANDA " (la compagnia é la Chiesa, cominciamo bene...)
Dopo aver detto che chi ha scelto il titolo non ha preferito la parola COMPAGNIA a CHIESA perché l'uomo moderno ha una reazione istintiva di rigetto quindi meglio evitare (come se 2000 di cristianesimo avessero portato solo guai !!!!) al min 1.30 il cardinale dice una cosa incredibile : "...FORSE IL PROBLEMA E' CHE FINORA NON E' STATO SCOPERTO QUEL TIPO DI RIFORMA CHE FACCIA DELLA CHIESA UNA COMPAGNIA CHE VALGA DAVVERO LA PENA DI ESSERE VISSUTA..."
CIOE' ?!? La Chiesa del passato é stata una merdaccia non degna di essere vissuta ?!!?!!!!!?!!? Alla faccia della Rivelazione conclusa con la morte dell'ultimo apostolo... ecco la chiesa conciliare in cui, come nella Fisica, di cerca NEL FUTURO la prossima grande scoperta (via sforzi 100% umani) che crea un break tecnologico e apre nuovi orizzonti...
Si misurano qui tutti i limiti dell'attuale papa che pur con tutta la buona volontà (che nessuno gli nega) é ingolfato da decenni di cattive teorie da lui appoggiate allegramente, </span></span>allora é chiaro che ... INDIETRO NON SI TORNA
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<span><span><span><span>caro Enrico, fai un giretto qui... http://it.gloria.tv/?media=167046
RispondiEliminaDiscorso del Card. Joseph Ratzinger (prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede) al Meeting CL di Rimini 1990. </span></span></span></span>
<span><span><span><span>Il titolo della conferenza era : "UNA COMPAGNIA SEMPRE RIFORMANDA " (la compagnia é la Chiesa, cominciamo bene...)
Dopo aver detto che chi ha scelto il titolo ha preferito mettere COMPAGNIA invece di CHIESA perché l'uomo moderno ha una reazione istintiva di rigetto quindi meglio evitare (come se 2000 di cristianesimo avessero portato solo guai..) al min 1.30 il cardinale dice una cosa incredibile : "...FORSE IL PROBLEMA E' CHE FINORA NON E' STATO SCOPERTO QUEL TIPO DI RIFORMA CHE FACCIA DELLA CHIESA UNA COMPAGNIA CHE VALGA DAVVERO LA PENA DI ESSERE VISSUTA..."
CIOE' ?!? La Chiesa del passato é stata una merdaccia non degna di essere vissuta ?!!?!!!!!?!!? Alla faccia della Rivelazione conclusa con la morte dell'ultimo apostolo... ecco la chiesa conciliare in cui, come nella Fisica, di cerca NEL FUTURO la prossima grande scoperta (via sforzi 100% umani) che crea un break tecnologico e apre nuovi orizzonti...
Si misurano qui tutti i limiti dell'attuale papa che pur con tutta la buona volontà (che nessuno gli nega) é ingolfato da decenni di cattive teorie da lui appoggiate allegramente, </span></span>allora é chiaro che ... INDIETRO NON SI TORNA
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1) ricordiamoci della Pastor Aeternus, documento cardine del Concilio Vaticano I (uno) « Lo Spirito Santo non é stato promesso ai successori di Pietro perché facciano conoscere sotto la Sua ispirazione una nuova dottrina ma perché con la Sua assistenza essi mantengano santamente e espongano fedelmente la rivelazione trasmessa dagli Apostoli, cioé il santo deposito della fede ».
RispondiElimina2) GPII é stato il grande alfiere del CVII che lostesso cardinal Ratzinger ha definito il « 1789 della Chiesa». Beatificando GPII si é beatificato il CVII prima causa della Rivoluzione in atto nella chiesa
3) Cosa mai vista prime, esistono oggi due catechismi (kiko e sanpiox) contradditori ma egualmente validi
...
Dinnanzi a questi comportamenti schizofrenici di un Vaticano che dice e fa tutto e il suo contrario, Mgr Williamoson diventa ANTIRTOMANO se afferma che i giovani sono confusi e persi perché non sanno più che pesci pigliare ...
Il SERVO DI DIO Paolo VI
RispondiEliminaFai bene a non osar chiamarti tomista
RispondiEliminasei proprio gazato
RispondiEliminama di che parli hpoirot neanche tu vuoi tutta la dottrina ma solo quella parte che ti piace
RispondiEliminapuoi darmi un esempio perché non capisco cosa vuoi dire ...
RispondiEliminaC'è un cammello ospite che scrive su questo blog che non dichiara il suo nome e forte di ciò spara sentenze contro la FSSPX. Ora è chiaro che la Fraternità è fatta da uomini ma i frutti che l'albero piantato dal venerabile Mons. Lefebvre, ha portato a maturazione, sono frutti del Cuore Sacratissimo di Gesù e della Madonna Santissima: chi non riconosce questa realtà che è sotto gli occhi di tutti è matto, è matto da legare; non si rende conto che anche il Santo Padre ha da tempo riconosciuto questa realtà e ciò traspare dagli ultimi documenti sulla Messa di San Pio V. Ora dico una cosa, soprattutto a quelli che pensano di non aver più bisogno della FSSPX: celebrare la Santa Messa di sempre significa anche e soprattutto, collegarla alla Dottrina della Santa Chiesa Cattolica e quindi rendere visibile e reale il detto "lex orandi, lex credendi". Ci sono tantissimi preti secolari che celebrano indifferentemente la Messa per l'eresia neocatecomunale e pentecostale e poi alle otto di sera della domenica celebrano la Santa Messa di sempre: non si può fare! non si può essere garibaldini e cattolici allo stesso tempo; non, celebrare il 150° anniversario dell'unità d'Italia ed essere cattolici; non si può non pagare la giusta mercede agli operai ed essere uomini di Dio.
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