di Paolo Facciotto:
In soffitta l’ideologia conciliarista Il vescovo Negri e la “storia mai scritta” di de Mattei “Finita una dittatura, tocca a noi vivere la fede oggi con il coraggio della missione” DOMAGNANO - (pf) “Il libro di de Mattei ha fatto finire una dittatura ideologica nella Chiesa, quella per cui vivevamo schiavi di una lettura ideologica del Concilio, un’ideologia che era diventata una ‘teologia conciliare’ per cui ‘ciò che non è progressista non è vero’ è uno dei passaggi dell’intervento conclusivo del vescovo di San Marino-Montefeltro, mons. Luigi Negri, alla presentazione del libro “Il Concilio Vaticano II - Una storia mai scritta” di Roberto de Mattei, vicepresidente del CNR, giovedì sera nella Sala del Castello di Domagnano. Tanto per essere chiari, Negri non ha mancato di indicare il luogo in cui la lettura-dittatura ha preso forma negli scorsi decenni: “L’Istituto per le scienze religiose di Bologna diretto prima da Giuseppe Alberigo e oggi da Alberto Melloni”. Alla serata sono intervenuti oltre all’autore e al vescovo, il giornalista e scrittore Vincenzo Sansonetti e il professor Daniele Celli nel ruolo di moderatore. Sansonetti ha fornito un quadro introduttivo, sempre sul registro storico - che è quello del libro - e non dottrinale tanto per avere un’idea di che cosa è successo nella chiesa cattolica fra gli anni precedenti il Concilio, il suo svolgimento e l’immediato post-concilio, negli Stati Uniti d’America il clero e i seminaristi (nel 1950 rispettivamente di 60mila e 25mila persone) si dimezzarono, così come la pratica sacramentale. De Mattei ha anzitutto chiarito l’ambito e il metodo della sua ricerca storica, delle verità di fatto, da distinguere da quello teologico delle verità di fede, benché i due ambiti non siano impermeabili l’uno all’altro. Ha spiegato come certe correnti riuscirono a far diventare il Vaticano II una specie di “super-dogma” (la definizione critica è dell’allora Card. Ratzinger), metro di misura della valutazione della tradizione: “i fatti e il contesto in cui nacquero, grazie a una certa conduzione e a un’orchestrazione mediatica, si posero come un magistero parallelo”. De Mattei ha paragonato le posizioni assunte dai “vincitori” con quelle dei “vinti”, per riprendere le schematizzazioni appunto dell’“ideologia” conciliare: fra i primi il Card. Suenens che fu uno dei quattro moderatori dell’assise eppure nel 1968 andò alla testa della contestazione contro l’enciclica di Paolo VI Humanae Vitae fra i secondi il Card. Bacci e mons. Carli, sconosciuti ai più, il Card. Ruffini, che chiesero senza successo una posizione pastorale chiara sul comunismo, “eresia teorica e pratica dei nostri tempi”. Poi de Mattei ha riepilogato i grandi nodi della storia della Chiesa, inserendo il Vaticano II nella più ampia “vita della Chiesa che non è mai stata tranquilla”. “Lo Spirito ha comunque parlato alla Chiesa”, ha detto nel suo intervento finale mons. Negri, “il Mistero è comunque al di là di tutti i limiti” e “tocca a noi vivere la fede oggi” avendo “il coraggio della missione”. Tanto più nel periodo preparatorio alla visita di Benedetto XVI alla diocesi il 19 giugno. Prossima tappa di avvicinamento, l’incontro con il Card. Carlo Caffarra sul libro del Papa su Gesù di Nazareth, il 31 maggio. ****
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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"Lo Spirito ha comunque parlato alla Chiesa". Sì, ma noi abbiamo conosciuto, per molti decenni, solo quello che qualcuno ci diceva (si spacciava tutto e il contrario di tutto facendolo precedere da "il Concilio dice...") poi leggendo i documenti ci siamo accorti che lo dicevano solo loro, magari urlando tacitando e irridendo coloro che non la pensavano come loro (per esempio card. Siri, Cornelio Fabro, Romano Amerio),
RispondiEliminaMolti di quei cattivi maestri (Dossetti, Schnakenburg, Alberigo, Suenens, Lercaro, molto Paolo VI, Cettina Militello, Adriana Zarri...), ormai quasi tutti nel mondo dei più, forse non erano in mala fede (il giudizio spetta solo a Dio) ma certamente avevano un visione ideologica che ha fatto tanto male alla Chiesa e al mondo.
Il male alla Chiesa trova il suo fenomeno manifestativo più pregnante nella fuga dai conventi, dai seminari e la, purtroppo ancor attuale, crisi vocazionale.
PREGHIAMO E SPERIAMO, FACENDOCI AMMAESTRARE DALLA TRADIZIONE E TENENDO CONTO DEL PASSATO, ANCHE RECENTE.
d.A.M.
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RispondiEliminaE poi, francamente: che fastidio vedere archiviare il Concilio da un vescovo parato in grisaglia, come l'ultimo dei direttori di banca...
RispondiEliminasiete verggnosi,
RispondiEliminaMons. Negri fa bene! Come si fa ad avere n diocesi chi la pensa come voi, e dire che questa è la Chiesa!!!!!
RispondiEliminadevi spiegarci perché chi ama il VO non è la Chiesa.
RispondiEliminaA prescindere dal fatto che la Chiesa è molto di più e molto altro da chiunque creda di rappresentarla...
Credo che l'archiviazione del concilio sia comunque una pia illusione e qualcosa di irrealistico.
RispondiEliminaPurtroppo c'è il problema che la lettura in 'continuità' affermata anche dal Papa manca della sua autorevole dimostrazione
Come disse il mio compianto professore di Greco (fisico da vecchio discobolo alto quasi due metri, sembianze etrusche e volto che s'infiammava spesso e per il vino nero e per le questioni "di principio") al mio compagno pizzicato a copiare pedissequamente da un traduttore: "Ci vòr passioneeeee! Ci vòr passione!"
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RispondiEliminaScusate, ma il vescovo Negri è una degna persona. E' venuto alla Tregiorni di Assisi della Associazione Italiana S. Cecilia e ha tenuto una conferenza dando una lettura del mondo di oggi (ecclesiale e non), a dir poco rivelante, lucida, chiaramente esposta, che mi ha dato non poco da riflettere. Negri da tempo è attento alla lettura non ideologica della Storia della Chiesa. E se non sarà un campione di tradizionalismo, be'... magari si può pensare che sia sulla via della conversione... e tanti altri sacerdoti e studiosi stanno arrivando a questa posizione di "revisionismo" della storia conciliare. Anche un insospettabile come V. Donella sta scrivendo editoriali sul Bollettino ceciliano che fino a qualche tempo fa sarebbero stati accolti come eretici! Non so se queste persone trarranno bene quelle che a me sembrano lapalissiane conseguenze, forse la loro età non glielo consentirà del tutto... ma è già veramente tanto! E' già tantissimo che se ne parli non più in ristretti e catacombali circoli!
RispondiEliminala Chiesa è attorno al Papa e ai Vescovi!!! Non si può solo e continuamente criticarli semplicemente perchè siete ancorati ad un periodo che ormai ha fatto il suo tempo. Il Vaticano II, è ancora (ma secondo voi è stato solo una disgrazia) attuale e Papa e Vescovi lo confermano.
RispondiEliminaVivete pure quello in cui credete, ma non fatevi beffe di Papi e Vescovi!!!
Per carità: stimatissimo mons. Negri, come pure Don Nicola Bux...
RispondiEliminaCerto: l'assenza della liturgia tradizionale dalla Diocesi non è un bene.
la prego, ospite....vuole correggere il suo nick ?....
RispondiEliminao deve dire : "juventus mea" (nominativo)
oppure : "juventutem meam" (accusativo) ;
(come l'ha scritto lei non c'è concordanza tra sost. e agg.)
la prego....:) grazie....
<span>per Barnaba: </span>
RispondiElimina<span>i propositi di 'adeguamento liturgico spirito conciliare' propugnati dal rettore della Basilica di San Marino non hanno avuto luogo!
l'assenza di celebrazioni VO in tutto il territorio diocesano è una balla, ad esempio il mio parroco dice messa in latino dopo la via crucis tutti i venerdì di quaresima… e la messa è anche piena di gente (e non la dice solo in quaresima). e so anche di altri (pochi) parroci che ogni tanto la dicono.</span>
Caro Davide,
RispondiEliminase è vero che la Chiesa non è quella di prima del concilio, è altrettanto vero che neppure è stata rifondata dal Concilio. Per cui sbaglia chi rinnega in blocco il concilio, ma sbaglia anche chi lo vede come un 'mito', un evento, un blocco unico, un nuovo super-dogma da non poter discutere, nel timore di veder messe in forse le proprie acquisizioni.
Invece bisogna tener conto che il concilio è i suoi documenti, che non hanno tutti la stessa cogenza e molte delle cui ambiguità vanno risolte, altrimenti il ginepraio in cui siamo diventerà sempre più inestricabile.
Ci vuole gentilmente fornire il nome del suo parroco, la parrocchia ove ha sede la celebrazione e gli orari e cadenza della stessa?
RispondiEliminaQuanto alla Basilica: gli 'stravolgimenti' non hanno avuto luogo perchè è mancato il tempo, ma da quanto dichiarato dal rettore, resta la fermissima volontà. Tanto che che sue dichiarazioni avevano fatto scrivere alla stampa locale che la visita papale alla Basilica fosse in forse perchè "inadeguata". Se poi vogliamo dire che la stampa è,per principio, menzognera, cosa pensare dell'articolo postato?
Donella ha rotto. Difende il Concilio per salvare la sua musica.
RispondiEliminahttp://fidesetforma.blogspot.com/2011/01/lettera-aperta-monsignor-negri-il-papa.html#links
RispondiEliminaA questo link potrete leggere tutto sull'adeguamento liturgico della Basilica di San Marino; le dichiarazioni dei protagonisti e le "idee progettuali".
E poi toccatevi le .....
non mi sembra un problema se si deve dire : "juventus mea" (nominativo)
RispondiEliminaoppure : "juventutem meam" (accusativo) ; è molto lucida la sua analisi. grazie Juvent.........
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RispondiEliminaSpero che quello in cui crediamo, che in realtà è COLUI in cui crediamo, sia lo stesso in cui anche lei crede, anche se lei appartiene verosimilmente a quel movimento il cui iniziatore crede di essere missionato per rinnovare la Chiesa, una Chiesa di cui ha rifiutato gran parte della Tradizione, la Liturgia e l`insegnamento.
RispondiEliminaIl tempo a cui ée dice noi siamo ancorati è l`ETERNO PRESENTE del messaggio evangelico, della Tradizione che non è nata con il Vaticano II.
<span>Spero che quello in cui crediamo, che in realtà è COLUI in cui crediamo, sia lo stesso in cui anche lei crede, Davide, anche se lei appartiene verosimilmente a quel movimento il cui iniziatore crede di essere missionato per rinnovare la Chiesa, una Chiesa di cui ha rifiutato gran parte della Tradizione, la Liturgia e l`insegnamento.
RispondiEliminaIl periodo a cui lei dice noi siamo ancorati è l`ETERNO PRESENTE del messaggio evangelico, della Tradizione che non è nata con il Vaticano II.</span>
sacratissimi rosari ringrazia "juventutem mea" che risulta essere lei stessa.... ;)
RispondiEliminaSe conosceste davvero Don Criscimanno non formulereste queste sciocche obiezioni ( e poi non è vero che nella Diocesi non si celebrino messe VO). Badate invece al sodo delle tesi teologiche di cui si fa difensore e diffusore, su cui ci sarebbe da polemizzare alquanto.
RispondiEliminaoh...capisco, ...si è lodata da sola?.... *DONT_KNOW*
RispondiEliminacome dire: "Mi piace ciò che ho detto, pazienza se il nick non è corretto...." O:-)
e va be'....contenta lei....!
Con tutto il rispetto per il Vescovo devo dire che il politologo Negri.......non mi convince.
RispondiEliminaLuisa si sbaglia, NON sono juventutem mea
RispondiEliminaNon che sia fondamentale, ma la verifica è facile, basta cliccare su dettagli e voilà!
RispondiEliminaDon Achillle Maria scrive:
RispondiElimina"Il male alla Chiesa trova il suo fenomeno manifestativo più pregnante nella fuga dai conventi, dai seminari e la, purtroppo ancor attuale, crisi vocazionale."
A questo riguardo dico semplicemente, che tutto questo avviene anche e soprattutto alla scarso impegno di alcuni Vescovi che anziché assistere e seguire il Popolo di Dio, si dedica agli affari, al successo e giù di lì.
E questo è deplorevole perché vengono meno alla missione per la quale si sono consacrati a Nostro Signore.
Deve far quadrare il cerchio!!! Infatti mi fa rabbia, quando alla fin fine, negli articoli, non riesce proprio a dirla tutta!!! ^_^
RispondiEliminaLa Chiesa e' attorno al papa e ai suoi vescovi... anche quelli che fanno come gli pare e non colgono i segnali ed altro che invia il papa? e se uno critica chi critica il papa - e' stato ricordata l'opposizione del cardinale Suenens - dove sta? dobbiamo fare l'elenco o invitare a vedere e non ignorare molte cose? e se Ratzinger ha detto del dogma del super concilio, anche lui era contro il papa- quello censurato anche dall'O.R? che riporto' le parole riferite agli orientali e alle belle preghiere di un " periodo superato", solo dopo qualche mese e dopo che qualcuno su un giornale aveva rivelato la omissione-censura? Il periodo che ha fatto il suo tempo , che significa? niente! E' la sostanza delle cose che conta e sicuramente non si potra'dire che per duemila hanno sbagliato nella sostanza, tutti , papi, vescovi, santi... Distinguiamo dunque con precisi riferimenti se una critica e' censurabile o no.
RispondiEliminaconfermo: il beneamato Vaticano II è stato una disgrazia. Grazie a lui siamo cresciuti a chitarre e battimani e l'unico che va ancora a Messa dei miei ex compagni di catechismo e cresima ( io 1988) sono io. E da tempo non vado più alle messe Beat ma alla messa antica.
RispondiEliminaEd aggiungo che in un libro- che reca il nullaosta e il si stampi - su S. Gregorio magno, lessi che anche i laici devono rivolgere un umile e affettuoso ammonimento al vescovo quando sbaglia. Sara' inesatto il libro? c'e' un riferimento ad opere dello stesso papa, ma non sono riuscito a verificare, l'origine del richiamo.
RispondiEliminaIntanto il Prof. De Mattei si e' preso una bordata da Repubblica per certe sue dichiarazioni sul sisma nipponico.
RispondiEliminaFdS
Qui l`intervento di De Mattei a Radio Maria e la sua intervista al Corriere della Sera:
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/
<span>Qui l`intervento di De Mattei a Radio Maria e la sua intervista al Corriere della Sera: </span>
RispondiElimina<span>
http://www.corrispondenzaromana.it/</span>
Certo, l'oroscopo è su ogni giornale, ogni mattina (anche sul sito di Repubblica, in basso a sx), e quello sì che è vero! Paolo Fox ci vorrebbe al CNR, mica De Mattei... >:o :(
RispondiEliminaSarebbe possibile far inserire indicazioni relative a queste celebrazioni in una delle varie liste che in internet pubblicizzano le S. Messe more antiquo in Italia (ad es. unavox)?
RispondiElimina...analisi semplicistica: le male pulsioni ci son sempre state negli uomini e pure negli uomini di Chiesa.
RispondiEliminaSi è minato qualcosa di più profondo, l'eziologia dell'attuale situazione non può esser certo liquidata come svogliatezza, scarso impegno e carrierismo episcopale... magari!
Ho notato, anche su facebook, dei commenti sulla questione e una serie d'insulti gratuiti e feroci contro il prof. De Mattei; qual'è la sua colpa? E' cattolico.
RispondiEliminaAltro articolo "interessante" ma in Svizzera...mia amata patria.
RispondiEliminaIl superiore dell`Abbazia benedettina di Einsiedeln, mentre si rallegra di aver saputo affrontare i casi di abusi sessuali commessi nelle sue fila, dichiara ad un giornale (parole ripese da altri media) che Benedetto XVI ha esitato troppo a lungo prima di agire, che ha preso posizione ma troppo tardi, che ha lasciato passare il buon momento.
Secondo il Padre Abate di Einsiedeln la Chiesa avanza con il freno a mano tirato e la colpa è delle autorità che la dirigono...
http://www.cath.ch/detail/martin-werlen-est-heureux-davoir-traité-les-cas-dabus-sexuels
Altro articolo "interessante" ma in Svizzera...mia amata patria.
RispondiEliminaIl superiore dell`Abbazia benedettina di Einsiedeln, mentre si rallegra di aver saputo affrontare i casi di abusi sessuali commessi nelle sue fila, dichiara ad un giornale (parole ripese da altri media) che Benedetto XVI ha esitato troppo a lungo prima di agire, che ha preso posizione ma troppo tardi, che ha lasciato passare il buon momento.
Secondo il Padre Abate di Einsiedeln la Chiesa avanza con il freno a mano tirato e la colpa è delle autorità che la dirigono...
http://www.cath.ch/detail/martin-werlen-est-heureux-davoir-traité-les-cas-dabus-sexuels
http://www.cath.ch/detail/martin-werlen-est-heureux-davoir-traité-les-cas-dabus-sexuels
RispondiEliminaEinsiedeln: chissà quante belle vocazioni fioriranno con un abate così illuminato!
RispondiEliminaun po' infelice come idee se dice di essere cristiano...almeno in questo caso...cert affermazioni sommigliano tanto a delle bestemmie
RispondiElimina<span>un po' infelice come idee per una persona che dice di essere cristiano...almeno in questo caso...certe affermazioni hanno tanto il sapore a delle bestemmie</span>
RispondiEliminaleggi l'articolo...scritto da chi è nei vertici di un Consiglio Nazionale della Ricerca suona un po' poco scientifico e un po' poco "teologico"
RispondiEliminaSiamo in pieno relativismo. Intanto chi critica dovrebbe documentarsi sugli originali, dai quali emerge un discorso ampio e articolato, di grande spessore, da cui sono state scientemente estrapolate dal contesto alcune frasi prese a sé solo per presentarle come oscurantiste.
RispondiEliminaInoltre non si vede perché uno scienziato non possa essere credente e perché mai la scienza debba rispondere soltanto a criteri deterministici, chiudendosi in un dogmatismo laico e razionalista.
Del resto il prof. De Mattei ha parlato come privato cittadino e non in veste di vicepresidente del Cnr ed ha rivolto riflessioni di tipo morale e filosofico ad un pubblico di nicchia cattolica quale quello di Radio Maria. In ogni caso per rivestire una funzione pubblica non credo si debba essere per forza agnostici o aderire al "credo" evoluzionista -cosa che pure gli viene rimproverata nell'occasione- che anche scientificamente qualche pecca la sta mostrando.
<span>Siamo in pieno relativismo. Intanto chi critica dovrebbe documentarsi sugli originali, dai quali emerge un discorso ampio e articolato, di grande spessore, da cui sono state scientemente estrapolate dal contesto alcune frasi prese a sé solo per presentarle come oscurantiste.
RispondiEliminaInoltre non si vede perché uno scienziato non possa essere credente e perché mai la scienza debba rispondere soltanto a criteri deterministici, chiudendosi in un dogmatismo laico e razionalista.
Del resto il prof. De Mattei ha parlato come privato cittadino e non in veste di vicepresidente del Cnr ed ha rivolto riflessioni di tipo morale e filosofico (non teologico) ad un pubblico di nicchia cattolica quale quello di Radio Maria. In ogni caso per rivestire una funzione pubblica non credo si debba essere per forza agnostici o aderire al "credo" evoluzionista -cosa che pure gli viene rimproverata nell'occasione- che anche scientificamente qualche pecca la sta mostrando. </span>
De Mattei ha parlato a Radio Maria appunto, mica ha fatto un articolo su quelle riviste finto-scientifiche (o al massimo scientiste, ma mica scientifiche) come Science.
RispondiEliminaE poi, ammesso che De Mattei abbia detto una baggianata, che mi dicano gli scienziati il perchè del terremoto...il perchè non il come avviene (le cause le sappiamo tutti, ma il perchè?!).
Come nel caso dell'evoluzionismo: non è scienza dire che Dio ha creato la vita? Vero, ma non è scienza neanche negarlo! E che me lo dicano gli "scienziati" del perchè esiste la vita...per caso???? Bella risposta scientifica!
Massima stima e solidarietà al prof. De Mattei, al di là del merito del suo intervento, che non è dogma di fede ma una semplice legittima (e io credo plausibile) opinione. E un bel PRRROOOOOOOTTTTT a tutti i soloni della finta scienza!!
<span>Posto nuovamente quel che avevo scritto in un'altra discussione, un po' esurita: il prof. de Mattei è stato ferocemente attaccato non solo da Repubblica e C., ma anche nel corso - niente meno - della trasmissione "cattolica" ufficiale di RadioUno Rai di domenica mattina (27 marzo), prima della Messa, dicendo che le sue parole (che sono state volutamente deformate e malintese, con la tecnica raffinatissima di trasmetterne uno stralcio all'interno di un "panino") sono "bestemmie contro Dio". Il povero de Mattei è stato definito dai correttissimi teologi intervistati alla stessa stregua dei peggiori fondamentalisti islamici. Ormai è in un angolo, non certo per quel che ha detto sul terremoto in Giappone: chi tocca i fili muore...</span>
RispondiEliminaio ammiro molto De Mattei (anche nel suo ultimo libro) ma questa volta ha parlato con un'idea della realtà contingente troppo "deterministica"...il vecchio non muove foglia che Dio non voglia annodandosi sul fatto che i gli eventi sono tutti comunque voluti da Dio il quale talora interviene mirocolosamente per salvare "alcuni" giusti dai cataclismi e talora no per non creare una inflazione di attività miracolistica...segnali dal cielo quindi: ci mancava che dicesse anche lui che il terremoti giapponese è il proseguo dell'opera di collera iniziata con l'aids o altri eventi simili
RispondiEliminasta certamente pagando per il suo stupendo libro sul concilio...
RispondiEliminasta certamente pagando per il suo stupendo libro sul concilio...
RispondiEliminaCaro Dubbioso, perchè ti fa paura un Dio che per amore, dico per amore, permette anche certe volte le sofferenze per aiutare gli uomini a convertirsi?
RispondiEliminaHo ascoltato l'intervento del Prof. De Matteis e l'ho trovato molto nobile e profondo e alla fine anche pieno di speranza, perchè il Signore anche quando permette le sofferenze ne sa ricavare sempre un bene più grande......
Il problema è che certi pseudo cattolici adulti, hanno perduto i parametri fondamentali della fede: Peccato Originale, conseguenze negative nella natura, necessità della Redenzione attraverso la Croce.....
don Bernardo
Certo sapere che in una trasmissione "cattolica" ci si è permesso di criticare quanto ha detto il prof de mattei di cui ho sentito l'intervento (molto profondo ed equilibrato) è molto triste: certi pseudo cattolici adulti hanno perso proprio la fede.
RispondiEliminaIl discorso di De Mattei si fonda su dati teologici incontrovertibili: il peccato Originale, il disordine morale che produce anche indirettamente una ribellione della natura, la necessità della Redenzione di Cristo che sulla Croce e mediante la croce ci salva, croce alla quale partecipiamo attraverso le nostre sofferenze...... Alla fine il discorso del Prof. de Mattei dava anche speranza, perchè il Signore quando permette un male lo fa per dei fini di un bene maggiore, e anche le vittime hanno acquisito (con la loro sofferenza) dei meriti davanti al Signore anche per noi come i martiri che attraverso la loro prova hanno acquistato meriti per tutti i cristiani e per tutti gli uomini......
Mi dispiace per i sedicenti teologi, ma tant'è questo fa capire come ormai certi modernisti sono fuori di testa.
don bernardo