Non perdete l'articolo di don Stefano Carusi IBP, apparso su Disputationes Theologicae, che commenta lo 'strano attacco' del quotidiano della Santa Sede contro la Commissione Ecclesia Dei e gli istituti che ne dipendono, dei quali l'Osservatore arriva velatamente a mettere in dubbio l'ortodossia. Cosa che coi "nuovi movimenti", benché proteiformi in materia dottrinale, nessuno s'è mai peritato di insinuare... Agli attenti lettori non sfuggirà come quell'intervento a gamba tesa dell'Osservatore (il cui testo vedi qui) vada letto unitamente alle inquietanti indiscrezioni di cui abbiamo riferito nel precedente post.
Don Stefano opportunamente respinge al mittente le accuse di eterodossia, rilevando come sulle colonne del giornale vaticano sia stato dato di leggere, senza nemmeno una precisazione o una presa di distanza redazionali, la parola del rabbino Gattegna che richiedeva come gesto "necessario" l'abolizione della orazione pro iudaeis del venerdì santo e la formale rinuncia della Chiesa ad ogni intento di conversione degli Ebrei. Il che, a tacer d'altro, non violerebbe solo il Magistero (pre e perfino post conciliare), ma pure gli ipsissima verba del Salvatore. Ma questo, a quanto pare, non disturba l'Osservatore romano.
Enrico
l'Osservatore Romano ha ragione nel dubitar dell'ortodossia degli istituti Ecclesia Dei. Questi Istituti infatti sono ancorati alla Dottrina da sempre insegnata dalla Chiesa, mentre non gliene importa un fico secco di tutte le "novità" dottrinali propalate in questi ultimi 40 anni e che anche per L'Osservatore quindi costituiscono i superdogmi nei quali credere ciecamente.
RispondiEliminaGli Istituti Ecclesia Dei non credono in questi superdogmi della "chiesa conciliare" (espressione dell'allora mons. Benelli) in cui crede l'Osservatore.
Gli Istituti Ecclesia Dei credono solo fermissimamente nei Dogmi della Chiesa come tutti credevano fino al 1962.
Se dal 1962 qualcosa è cambiato nella Dottrina che L'Osservatore Romano ce lo dica chiaramente. Se nulla è cambiato nella Dottrina perchè nulla può cambiare, allora L'Osservatore Romano pensi alla propia ortodossia e a quella dei suoi collabortori.
Il link all'articolo è errato.
RispondiEliminaE' questo: http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2011/02/losservatore-romano-attacca-la-dominus_16.html
Perchè "Ex" seminarista?
RispondiEliminaNon lo sei più perchè diventato prete oppure perchè hai l'asciato perdere?
Come già ho scritto:<span> <span>Mi dispiace per don Stefano, ma, temo che, purtroppo ed ahinoi, l'Osservatore Romano, un minimo di base per le sue contestazioni agli ED, temo che la abbia. Se è vero, ed è vero, che il Pontefice, nei suoi atti ,non è tenuto a tenere conto del CJC, e è altrettanto vero che, se non dice esplicitamente che l'atto in oggetto è da ritenersi in deroga, ci sono tutti i motivi per poter ipotizzare che NON lo sia, ovvero che il codice sia da rispettarsi. Non è tenuto neppure a ciò, ma certezza del diritto e consuetudine vanno in tale direzione. Chi ne sa più di me, è pregato di dire la sua. Non dimentichiamo che, la Tesi Murray, in pro di Mons. Lefebvre, si basa proprio su tale concetto, ovvero sulla presunzione di rispetto del Codice, salvo dichiarazione esplicita in senso diverso. </span></span>
RispondiElimina<span>si, perchè "Ex" seminarista? </span>
RispondiEliminao perché non sei più affranto...
RispondiEliminaUn grazie di cuore a Don Stefano, davvero una voce anche per noi "piccolo gregge"....
RispondiEliminaè da tempo che noto sull'OR una sorta di politica corretta... articoli ortodossi che si alternano a quelli perfino anticattolici e sincretisti...
Si chiama "VOCE DEL PAPA" e spesso tremo davanti a certi articoli... e mi chiedo fino a che punto il Papa davvero abbia affermato certe IMPRUDENZE o che si sia spinto così oltre l'ortodossia specialmente quando parliamo di LITURGIA....
:-[
LA BESTIA NON E' MAI SAZIA!!!
RispondiEliminaMA ALLA CURIA ROMANA NON VIENE IL SOSPETTO CHE LE CONSEGUENZE DI QUESTE POSSIBILI GIRAVOLTE POSSANO SPINGERE VERSO GLI UNICI COERENTI CHE AL MOMENTO RESTANO QUELLI DELLA SAN PIO X?
RispondiEliminaCarissimo lei ha forse ragione,
RispondiEliminama allora qui è tutto un gioco di burattini e burattinai. Istituti, accordi con la San Pio X, Motu Proprio...
L'Osservatore Romano è sottile, contrabbanda articoli che deve leggere chi di dovere.
Se ho ben capito questo è il messaggio subliminale:
"CI SBARAZZEREMO DEI TRADIONALISTI, MA PER ADESSO LI FACCIAMO SOPRAVVIVERE.....Benedetto XVI è anziano......"
Alla faccia della coerenza: http://disputationes-theologicae.blogspot.com/2011/01/posizioni-contraddittorie-ed-ambigue.html
RispondiEliminamagari...
RispondiElimina...magari !
RispondiElimina...magari !
RispondiEliminaSE IL MOTU PROPIO FA QUESTA FINE MAGARI AVEVANO RAGIONE.... A DIRE QUELLO CHE DICONO.
RispondiEliminaCette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III, je veux dire: Assise ∴), intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!
<span>Cette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III, je veux dire: Assise ∴ ), intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!</span>
<span>Cette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III, je veux dire: Assise ∴ ) intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!</span>
<span>Cette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III, je veux dire: Assise ∴ ), intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!</span>
<span>Cette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III, je veux dire: Assise ∴) intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!</span>
<span>Cette Eglise Conciliaire Réformée, incohérente et suicidaire (voir Assise III), intéresse-t-elle encore quelqu'un?
RispondiEliminaPas moi, en tout cas!</span>
L'Osservatore pensi all'ortodossia dei suoi redattori! Nemmeno un anno fa il Card. Levada, Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede ha consacrato la nuova capella del seminario americano della Fraternità San Pietro: fatti, non parole!
RispondiElimina...e questo solo per dirne una....
RispondiEliminaDialogo realmente avvenuto
RispondiEliminaMi hanno chiesto: "come va il Motu Proprio Monsignore"?
Ho risposto: "Male, non si promulga un documento inapplicabile, è come dichiarare una guerra già persa, per far massacrare i soldati"
DIANO ALLA TRADIZIONE I MEZZI PER ESISTERE, sennò la Segreteria di Stato e il suo "Osservatore Romano"" massacreranno tutti.
Ma basta.... anche qui: come i giornaloni di cui si lamenta Raffaella, dovete fare dei titoli urlati!? L'Osservatore attacca il SP!: ma quando mai? Sembra il parlamento belga che - quando il Papa dice: "il profilattico non è la vera soluzione contro l'Aids" - chiede di processare Benedetto XVI per crimini contro l'umanità; e il Manifesto titola: "Il papa indice la prima crociata contro i preservativi".
RispondiEliminaManco l'OR avesse detto che bisognerebbe dare fuoco a tutti i simil-lefebvriani... CdC ha fatto delle considerazioni sulla complessità/complicazione della gestione delle forme di vita consacrata tra i dicasteri vaticani. Il vicedirettore è in mala fede?!? Dimostratelo. Oppure limitiamoci a fare il processo alle intenzioni! Se poi volete vedere un complotto dietro a ogni inciso di articolo di giornale: fatti vostri. Ma mi sembra che inseguiate fantasmi. E talvolta soffiare sotto il loro lenzuolo, non solo li fa sembrare più veri... ma magari finisce per crearli davvero. Con tutto sto tam tam non è che date idee a chi è davvero è contro la tradizione: a mettere i bastoni tra le ruote degli istituti nati come tradizionali.
Non credo che la tradizione debba avere paura della propria ombra. Piuttosto crescere piano piano. Senza aspirare a trionfalismi anti-evangelici. Se il Signore vorrà, anche contro i suoi nemici, la tradizione continuerà a fecondare la Chiesa con il santo recupero di molto bene buttato via negli scorsi anni... e magari con nuovi figli legati alla trazione anche nella vita religiosa: in ordini antichi o in nuove congregazioni.
Mi sembra che don Stefano avrebbe potuto essere più prudente.
RispondiEliminaParlando di possibili nuove comunità tradizionaliste, c'è anche l'eventualità di istituti provenienti da comunità non in piena comunione con la Chiesa cattolica, e per i quali, quindi, una verifica di conformità dottrinale sarebbe ovviamente doverosa. Come è successo (anche se non si trattava di una comunità religiosa) quando venne riaccolta l'Unione di Campos, eccetera.
Quindi l'osservazione dell'Osservatore (!) poteva anche essere dovuta a un certo ottimismo dell'autore su questo tipo di eventualità (che tutti non possiamo che augurarci).
Dove però don Stefano fa un errore clamoroso è quando cerca di legare ("per contrasto") l'articolo sulle nuove comunità religiose a quello di Gattegna, fino ad accusare di scarsa ortodossia il quotidiano. Come se non fosse evidente che, se si ospita l'intervento di un autore che non solo non è cattolico, ma è presidente delle comunità ebraiche, non si tratterà di un punto di vista cattolico bensì ebraico, e quindi potrà dire cose non condivisibili dalla Chiesa. Si esce dalla lettura dello scritto di don Stefano con l'impressione che ciò che proprio non gradisce (di una questione che, è meglio ribadirlo, non c'entra nulla con quella da cui parte, e che viene tirata dentro proprio per i capelli) sia proprio il fatto che un ebreo come Gattegna, o altri autori non cattolici, possano essere ospitati sulle pagine dell'Osservatore. Con la conseguenza di confermare tutti i peggiori pregiudizi in giro riguardo ai tradizionalisti. Spero che i suoi superiori abbiano la compiacenza di farglielo notare.
Ma quanto sei "sottile" Ospite ingrato ... sarà perche non sono scotista ma non riesco molto a capirti ... mica sarai anche tu di quelli che riescono sempre a far quadrare il cerchio ( = conservatori) ?
RispondiEliminahttp://www.paolorodari.com/2011/02/16/quelle-notizie-false-intorno-alla-liturgia-antica/
RispondiEliminaEvitate di dare spazio alle bufale ... lo dico nel vostro interesse.
No, no, penso che mi definireste (benché a torto) un progressista.
RispondiEliminaVedremo nei prossimi giorni.
RispondiEliminaSebastiano P.
Preparatevi alle più cocenti delusioni
RispondiElimina...... CARTA IGIENICA !!!!!!!!! ......
RispondiEliminail problema non è che Gattegna sia stato ospitato dall' OR, ma quello che gli si è consentito di dire, ingerendosi pesantemente nelle questioni interne che riguardano la Chiesa, il cui calamento di braghe nei confronti dei cosiddetti "fratelli maggiori", con tutto il rispetto, è vomitevole
RispondiElimina<span>Ma guarda un po' 'sto don Stefano!</span><span></span>
RispondiElimina<span>Proprio non riesce a gradire che l'osservatore romano pubblichi </span><span><span>"... affermazioni, condannate dal Magistero costante, disapprovate recentemente … senza citare le innumerevoli condanne precedenti ... eretiche, contrarie alla Divina Rivelazione ... in aperta contraddizione con le parole di Cristo e contrarie alla Fede Cattolica".</span><span></span></span>
<span>E non solo non gradisce. Critica pure! Si permette di affermare che</span><span> </span><span><span>“Pubblicare tali enormità è cosa grave</span></span><span>”!</span>
<span>E ancora non basta. Ha la sfacciataggine, l’invadenza e la maleducazione di suggerire alla redazione di </span><span><span>“… specificare che quelle posizioni sono insostenibili per ogni cattolico, perché solennemente condannate come incompatibili con la Fede cattolica”</span><span>!</span><span></span></span>
<span>Ma cosa dice? Di cosa parla?</span>
<span>Magistero, Divina Rivelazione, Cristo, Fede Cattolica …</span>
<span>Ma da quando in qua un Sacerdote deve occuparsi di argomenti del genere?</span>
<span> </span>
<span>E magari racconta in giro di essere Cattolico …</span>
il problema non è che Gattegna sia stato ospitato dall' OR, ma quello che gli si è consentito di dire, ingerendosi pesantemente nelle questioni interne che riguardano la Chiesa, il cui calamento di braghe nei confronti dei cosiddetti "fratelli maggiori", con tutto il rispetto, è vomitevole.
RispondiEliminanei giorni in cui le comunità cristiane d'oriente subivano persecuzioni di ogni genere, abbiamo dovuto leggere sul giornale del Papa un dotto ed esaustivo articolo sul Pellegrinaggio dei musulmani alla Mecca, nell'imminenza dell'evento...
negli stessi giorni si è permesso, sempre dal giornale del Papa (!?) al rabbino Gattegna di partire dalla fiction su Pio XII e tornare alla carica con lo sterminio e con la preghiera (una preghiera!) del venerdì Santo... continuiamo a 'calarci le braghe', a rinnegare su tutti i fronti la nostra identità cristiana prima ancora che cattolica, continuiamo a costruire 'cortili dei gentili' e a dialogare ad ogni costo, con inclusioni anomale che permettono si mandi ad evangelizzare cani e porci... cos'altro dovremo vedere ancora?
Che belle parole, fratello, ma da dove vieni dalla luna ?
RispondiEliminaA Babbo Natale non ci crediamo da un pezzo.
La "mala fede" dell'Osservatore è soprattutto nel suo invito all' "apostasia"
Ragazzi, l'OR sembra forzar ela mano al papa perché rinunciare a convertire gli ebrei.
RispondiEliminaOra, non so voi ma anche qui io non ho capito chiaramente la posizione del papa: nel suo ultimo libro "Luce del Mondo" BXVI dice sulla questione degli Ebrei e della preghiera del venerdi' santo...
<p>Trattando della modificazione della preghiera per gli Ebrei il Venerdì santo, nel messale tradizionale il pontefice spiega: “L’ho modificata in modo tale che vi fosse contenuta la nostra fede, ovvero che Cristo è salvezza per tutti. Che non esistono due vie di salvezza e che dunque Cristo è anche il Salvatore degli ebrei, e non solo dei pagani. Ho inteso anche evitare che non si pregasse direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l’ora storica in cui noi tutti saremo riuniti” (p. 153).
</p><p>
</p><p>Cioé il papa dice che
</p><p>
</p><p>1) Gesù è il Salvatore anche degli ebrei… ma che
</p><p>2) non si deve pregare perché essi si convertano a lui!
</p><p>
</p><p>Come trovare il nesso logico? Una spiegazione possibile sta nella teoria della Redenzione universale fondata sul celebre passaggio di Gaudium et Spes (n° 20):
</p><p>“Per la sua Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo qual modo ad ogni uomo”. In ragione di questa unione ogni uomo sarebbe già redento. Oppure nel fatto che l’ebreo si salva tramite l’Antica Alleanza, credendo nel Salvatore a venire. Ciò sarebbe sufficiente. Ma la fede ci ricorda che per giungere alla salvezza occorre credere in Gesù Cristo: “Chi crederà sarà salvo… chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,15).
</p><p>
</p><p>"Parlando degli Ebrei di oggi, Joseph Ratzinger li definisce ancora “Padri nella fede”(p.123), benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede. “Israele – dice il Papa - sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180). Cosa si intende? L’appoggio della politica di Israele, malgrado la delicata questione palestinese? Oppure l’appoggio della religione ebraica? Se si tratta di questo come può la Chiesa appoggiare una falsa religione che rigetta Gesù Cristo?
</p><p>
</p><p>voi avete capito qual'é chiarametne la posizione del Santo Padre ?</p>
<span>Ragazzi, quel cattivone dell'OR sembra forzare la mano al papa perché la Chiesa rinunci a convertire gli ebrei...</span>
RispondiElimina<span>
Ora, non so voi ma anche qui io non ho capito chiaramente la posizione del papa: nel suo ultimo libro "Luce del Mondo" BXVI dice:
Trattando della modificazione della preghiera per gli Ebrei il Venerdì santo, nel messale tradizionale: “L’ho modificata in modo tale che vi fosse contenuta la nostra fede, ovvero che Cristo è salvezza per tutti. Che non esistono due vie di salvezza e che dunque Cristo è anche il Salvatore degli ebrei, e non solo dei pagani. Ho inteso anche evitare che non si pregasse direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l’ora storica in cui noi tutti saremo riuniti” (p. 153).
Cioé il papa dice che
1) Gesù è il Salvatore anche degli ebrei… ma anche che
2) non si deve pregare perché essi si convertano a lui!
Come trovare il nesso logico? Una spiegazione possibile sta nella teoria della Redenzione universale fondata sul celebre passaggio di Gaudium et Spes (n° 20):
“Per la sua Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo qual modo ad ogni uomo”. In ragione di questa unione ogni uomo sarebbe già redento. Oppure nel fatto che l’ebreo si salva tramite l’Antica Alleanza, credendo nel Salvatore a venire. Ciò sarebbe sufficiente. Ma la fede ci ricorda che per giungere alla salvezza occorre credere in Gesù Cristo: “Chi crederà sarà salvo… chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,15).
"Parlando degli Ebrei di oggi, Joseph Ratzinger li definisce ancora “Padri nella fede”(p.123), benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede. “Israele – dice il Papa - sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180). Cosa si intende? L’appoggio della politica di Israele, malgrado la delicata questione palestinese? Oppure l’appoggio della religione ebraica? Se si tratta di questo come può la Chiesa appoggiare una falsa religione che rigetta Gesù Cristo?
per piacere... ditemi se voi avete capito qual'é la posizione del Santo Padre.
</span>
<span><span>Ragazzi, quel cattivone dell'OR sembra forzare la mano al papa perché la Chiesa rinunci a convertire gli ebrei...</span>
RispondiElimina<span></span></span>
<span><span>Ora, non so voi ma anche qui io non ho capito chiaramente la posizione del papa: nel suo ultimo libro "Luce del Mondo" BXVI dice:
Trattando della modificazione della preghiera per gli Ebrei il Venerdì santo, nel messale tradizionale: “L’ho modificata in modo tale che vi fosse contenuta la nostra fede, ovvero che Cristo è salvezza per tutti. Che non esistono due vie di salvezza e che dunque Cristo è anche il Salvatore degli ebrei, e non solo dei pagani. Ho inteso anche evitare che non si pregasse direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l’ora storica in cui noi tutti saremo riuniti” (p. 153).
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<span><span>Cioé il papa dice che
1) Gesù è il Salvatore anche degli ebrei… ma anche che
2) non si deve pregare perché essi si convertano a lui!
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<span><span>Come trovare il nesso logico? Una spiegazione possibile sta nella teoria della Redenzione universale fondata sul celebre passaggio di Gaudium et Spes (n° 20):
“Per la sua Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo qual modo ad ogni uomo”. In ragione di questa unione ogni uomo sarebbe già redento. Oppure nel fatto che l’ebreo si salva tramite l’Antica Alleanza, credendo nel Salvatore a venire. Ciò sarebbe sufficiente. Ma la fede ci ricorda che per giungere alla salvezza occorre credere in Gesù Cristo: “Chi crederà sarà salvo… chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,15).
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<span><span>"Parlando degli Ebrei di oggi, Joseph Ratzinger li definisce ancora “Padri nella fede”(p.123), benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede. “Israele – dice il Papa - sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180). Cosa si intende? L’appoggio della politica di Israele, malgrado la delicata questione palestinese? Oppure l’appoggio della religione ebraica? Se si tratta di questo come può la Chiesa appoggiare una falsa religione che rigetta Gesù Cristo?
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<span><span>per piacere... ditemi se voi avete capito qual'é la posizione del Santo Padre.
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<span><span><span>Ragazzi, quel cattivone dell'OR sembra forzare la mano al papa perché la Chiesa rinunci a convertire gli ebrei...</span>
RispondiElimina<span></span></span>
<span><span>Ora, non so voi ma anche qui io non ho capito chiaramente la posizione del papa: nel suo ultimo libro "Luce del Mondo" BXVI dice:
Trattando della modificazione della preghiera per gli Ebrei il Venerdì santo, nel messale tradizionale: “L’ho modificata in modo tale che vi fosse contenuta la nostra fede, ovvero che Cristo è salvezza per tutti. Che non esistono due vie di salvezza e che dunque Cristo è anche il Salvatore degli ebrei, e non solo dei pagani. Ho inteso anche evitare che si pregasse direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l’ora storica in cui noi tutti saremo riuniti” (p. 153).
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1) Gesù è il Salvatore anche degli ebrei… ma anche che
2) non si deve pregare perché essi si convertano a lui!
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“Per la sua Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo qual modo ad ogni uomo”. In ragione di questa unione ogni uomo sarebbe già redento. Oppure nel fatto che l’ebreo si salva tramite l’Antica Alleanza, credendo nel Salvatore a venire. Ciò sarebbe sufficiente. Ma la fede ci ricorda che per giungere alla salvezza occorre credere in Gesù Cristo: “Chi crederà sarà salvo… chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,15).
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<span><span>"Parlando degli Ebrei di oggi, Joseph Ratzinger li definisce ancora “Padri nella fede”(p.123), benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede. “Israele – dice il Papa - sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180). Cosa si intende? L’appoggio della politica di Israele, malgrado la delicata questione palestinese? Oppure l’appoggio della religione ebraica? Se si tratta di questo come può la Chiesa appoggiare una falsa religione che rigetta Gesù Cristo?
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<span><span>per piacere... ditemi se voi avete capito qual'é la posizione del Santo Padre.</span></span></span>
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<span><span>Ora, non so voi ma anche qui io non ho capito chiaramente la posizione del papa: nel suo ultimo libro "Luce del Mondo" BXVI dice:
Trattando della modificazione della preghiera per gli Ebrei il Venerdì santo, nel messale tradizionale: “L’ho modificata in modo tale che vi fosse contenuta la nostra fede, ovvero che Cristo è salvezza per tutti. Che non esistono due vie di salvezza e che dunque Cristo è anche il Salvatore degli ebrei, e non solo dei pagani. Ho inteso anche evitare che non si pregasse direttamente per la conversione degli ebrei in senso missionario, ma perché il Signore affretti l’ora storica in cui noi tutti saremo riuniti” (p. 153).
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<span><span>Cioé il papa dice che
1) Gesù è il Salvatore anche degli ebrei… ma anche che
2) non si deve pregare perché essi si convertano a lui!
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<span><span>Come trovare il nesso logico? Una spiegazione possibile sta nella teoria della Redenzione universale fondata sul celebre passaggio di Gaudium et Spes (n° 20):
“Per la sua Incarnazione il Figlio di Dio si è unito in un certo qual modo ad ogni uomo”. In ragione di questa unione ogni uomo sarebbe già redento. Oppure nel fatto che l’ebreo si salva tramite l’Antica Alleanza, credendo nel Salvatore a venire. Ciò sarebbe sufficiente. Ma la fede ci ricorda che per giungere alla salvezza occorre credere in Gesù Cristo: “Chi crederà sarà salvo… chi non crederà sarà condannato” (Mc. 16,15).
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<span><span>"Parlando degli Ebrei di oggi, Joseph Ratzinger li definisce ancora “Padri nella fede”(p.123), benché, non credendo in Gesù, non si possa dire che abbiano la fede. “Israele – dice il Papa - sa che il Vaticano appoggia Israele, appoggia l’ebraismo nel mondo, sa che noi riconosciamo gli ebrei come nostri padri e fratelli” (p. 180). Cosa si intende? L’appoggio della politica di Israele, malgrado la delicata questione palestinese? Oppure l’appoggio della religione ebraica? Se si tratta di questo come può la Chiesa appoggiare una falsa religione che rigetta Gesù Cristo?
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<span><span>per piacere... ditemi se voi avete capito qual'é la posizione del Santo Padre.</span></span></span>