Bisogna ben riconoscere che in questi tempi i superiori della Fraternità S. Pio X non si fanno pregare a rilasciare interviste e dichiarazioni sui rapporti con Roma. E non sono parole di circostanze, ma vere e proprie rivelazioni sui retroscena dei colloqui vaticani. Dopo l'intervista riportata ieri, ecco un resoconto (per il quale ringraziamo Marco Bongi che ce l'ha inviata) del convegno tenuto a Rimini negli scorsi giorni.
In una delle sue ultime interviste mons. Bernard Fellay, superiore generale della FSSPX, annoverava l'Italia fra i paesi in cui la congregazione fondata da mons Marcel Lefebvre stava maggiormente espandendosi. Questa sensazione è emersa chiaramente nel XVIII Convegno di studi cattolici che, come ogni anno, i lefebvriani celebrano a Rimini alla fine di ottobre. L'ampia partecipazione di pubblico, l'autorevolezza dei relatori, il livello di alcune nuove pubblicazioni presentate e, soprattutto, l'indubbio carisma del Superiore generale, hanno contribuito non poco ad ingenerare una sensazione di forza crescente del cattolicesimo tradizionalista italiano che si riconosce nelle posizioni della Fraternità.
I lavori veri e propri, dopo l'excursus storico, della serata di venerdì 22 ottobre, sono iniziati con una relazione introduttiva del Superiore del distretto italiano don Davide Pagliarani. L'argomento trattato è stato quello, assai dibattuto, della cosiddetta "ermeneutica della continuità" nell'interpretazione del Concilio Vaticano II.
Tutto il lungo ed articolato intervento si è incentrato sull'esposizione e sulla dimostrazione di una tesi ben precisa: la tematica relativa all'ermeneutica della continuità, sebbene sorta probabilmente, nelle intenzioni di Benedetto XVI, con lo scopo di salvare in qualche modo il Concilio, contiene già "in nuce" il sostanziale fallimento del medesimo.
Questa idea di base è stata quindi sviscerata sotto vari punti di vista:
1 - Se lo scopo principale del CVII era quello di spiegare meglio i dogmi della fede all'uomo contemporaneo e poi, per almeno quarant'anni dopo la sua celebrazione, non si è ancora giunti ad una interpretazione univoca dei testi, risulta evidente che, almeno sul piano della comunicazione, il Concilio è stato un fallimento.
2 - Chi, per contestare questa ovvia considerazione, porta gli esempi della lenta applicazione di alcuni altri concili come quelli di Nicea e Trento, sbaglia sul piano storico. Quei concili vennero recepiti con ritardo perchè vi erano opposizioni alla loro applicazione, non perchè vi fosse una difficoltà di interpretazione dei testi.
3 - Ammettendo pure che ci fossero problemi interpretativi sui testi conciliari. A chi spetterebbe l'interpretazione autentica di tali testi? Non certo ai teologi o ai Vescovi ma all'Autorità Suprema che li ha emanati, cioè al Papa E quale è stata tale interpretazione prima di Benedetto XVI? Certamente quella della rottura. Basta esaminare alcuni importanti atti magisteriali in proposito: ad es. la riforma liturgica sottende una ermeneutica della continuità? I raduni di Assisi possono essere inseriti in un concetto di "ecumenismo" fatto proprio dalla Dottrina Cattolica precedente al CVII? E', in altre parole, incontrovertibile che l'ermeneutica della rottura è stata fatta propria, almeno in passato, da numerosi documenti del Magistero Pontificio.
4 - Una ermeneutica della continuità dovrebbe presupporre anche una continuità nel tipo di linguaggio. Ora noi possiamo ben vedere che, mentre le definizioni dei Concili del passato, conservano ancor oggi la chiarezza sempre attuale delle definizioni, il linguaggio del CVII appare già oggi vecchio, legato alla mentalità dell'uomo degli anni '60, e profondamente diverso da quello di oggi. Bisognerebbe allora, come vorrebbe il card. Martini, fare un Concilio per ogni generazione umana?
5 - Poiché le espressioni del CVII non sono di tipo definitorio, diventa difficile anche analizzarle secondo i criteri ermeneutici tradizionali. Spesso in una stessa frase, o poche righe sotto, si trovano espressioni perfettamente ortodosse accanto ad altre palesemente e volutamente ambigue. Se non si giunge prima a formulare i documenti conciliari secondo i canoni classici della definizione, diventa impossibile applicare le regole interpretative utilizzate sempre dalla Chiesa.
Queste tematiche sono state riprese subito dopo da Alessandro Gnocchi, noto giornalista e saggista cattolico. Egli si è soffermato ad esaminare alcuni aspetti del Pontificato benedettiano che, sia pur in sordina, stanno profondamente disorientando alcune categorie di "cattolici" allineati. Gli atti del papa che possiamo definire "conformistici" allo stile precedente non sono quelli che rimarranno nella storia: fra poco nessuno si ricorderà delle visite alle moschee o ai templi luterani. Fanno invece scalpore il "Summorum Pontificum", la revoca delle scomuniche, l'apertura dei colloqui teologici con la FSSPX, la lettera ai Vescovi dopo il clamore di tale revoca, e, in ambito diverso, il discorso di Ratisbona e l'anno sacerdotale.
L'apertura di credito nei confronti della FSSPX, secondo Gnocchi, ha spiazzato profondamente alcune categorie di cattolici che si erano ben inserite nel clima culturale del papato precedente. Egli ha definito tali personaggi i "conservator cortesi", o "uomini cavillo", quelli cioè - ed ognuno è stato invitato a formulare dentro di sé nomi e sigle - che si erano abituati a dover scegliere sempre "un male minore", che riuscivano sempre a trovare una riga o una virgola in ogni documento delle Conferenze Episcopali che potesse confortare la loro coscienza di sedicenti buoni cattolici.
Chi, in altre parole, si credeva già ben assestato all'estrema destra del "conciliarmente corretto", oggi si vede scavalcato e la cosa gli dà estremamente fastidio.
Il primo passo in vista della restaurazione, sempre secondo Alessandro Gnocchi, dovrà essere necessariamente quello di far chiarezza sul passato. Sapere cosa sia realmente avvenuto al Concilio, nella sua preparazione, e negli anni successivi. Sarà inoltre importante trovare personaggi, esterni al mondo tradizionalista, che possano corroborare le nostre posizioni. Quanto ad esempio ha scritto mons. Brunero Gherardini, assume una importanza assai maggiore di quanta ne avrebbe se le medesime idee fossero esposte da uno della Fraternità.
Fra l'altro, nel corso del convegno, è stato anche presentato il nuovo volume di Alessandro Gnocchi intitolato: "L'ultima Messa di Padre Pio". In esso si racconta del profondo attaccamento del santo alla Liturgia di sempre.
Dopo Gnocchi è stata la volta del prof. Corrado Gnerre, apologeta campano, vicino ai Francescani dell'Immacolata. La sua relazione, dal titolo significativo "Dio è Cattolico" si è sviluppata lungo i canoni del confronto classico fra la nostra vera religione ed il concetto della Divinità fatto proprio dall'Islam, dalle religioni orientali e dal protestantesimo.
Altro momento forte della manifestazione si è avuto nel primo pomeriggio con l'intervento di Cristina Siccardi, anch'essa giornalista e scrittrice recentemente avvicinatasi alla FSSPX. Il suo libro dedicato a mons. Marcel Lefebvre, edito da SUGARCO, ha infatti suscitato numerosi commenti favorevoli e contrari nel mondo cattolico. Sta di fatto che a lei va indubbiamente il merito di aver scritto la prima biografia italiana del grande Vescovo transalpino.
La Siccardi ha raccontato, con lo stile semplice e colloquiale che la contraddistingue, il suo incontro con la figura di Lefebvre. Arrivò infatti a lui quasi per caso durante le ricerche intraprese in vista della pubblicazione di una biografia di Paolo VI. La incuriosiva l'importanza che Montini attribuiva alla vicenda di Econe, a fronte della relativa inconsistenza numerica del fenomeno.
Volle così approfondire il tema e conobbe colui che, ad onta delle fuorvianti presentazioni dei media, le apparve subito come un gigante della Chiesa contemporanea.
Oggi poi, a dispetto del lungo silenzio editoriale, sembra che il presule francese incominci davvero ad interessare i lettori italiani. Dopo il libro di Cristina Siccardi, sempre nell'ambito del Convegno di Rimini, è stato presentato un nuovo lavoro, ancora fresco di stampa, sempre edito da SUGARCO. Si tratta di una antologia di scritti inediti intitolata assai significativamente: "Vi trasmetto quello che ho ricevuto". Si è saputo inoltre che sarebbero in preparazione nuovi volumi sempre dedicati a mons. Marcel Lefebvre.
Il convegno è stato quindi chiuso da una lunga intervista a mons. Bernard Fellay, raccolta da Alessandro Gnocchi. Il Superiore Generale della FSSPX si è soffermato ad illustrare la diffusione della congregazione religiosa nel mondo.
Per quanto riguarda i rapporti con Roma egli ha rinnovato l'immagine, più volte già illustrata, delle due onde. L'onda dell'autodemolizione continua ma, da quando è stato eletto Benedetto XVI, un'onda, purtroppo ancora piccola, tenta di farsi largo in senso contrario.
Il problema più grande, ha confessato il presule, è che quando si parla con le autorità romane, non si sa mai se l'interlocutore è affidabile o meno. All'interno della Curia è in corso uno scontro senza precedenti.
Mons Fellay ha portato in merito alcuni esempi: un convento trappista tedesco aveva scritto al Papa per chiedere l'autorizzazione al ritorno all'Antica Liturgia e all'antica Regola. Benedetto XVI accolse benevolmente la richiesta ma la lettera di autorizzazione non giunse mai ai destinatari. Quando un altro latore della richiesta si presentò nuovamente al cospetto del Pontefice questi rimase stupito del mancato inoltro precedente.
Casi come questo, secondo il Superiore della FSSPX, sarebbero assai frequenti.
Egli ha raccontato inoltre, in tal senso, anche l'episodio delle ordinazioni al suddiaconato del 2009 che furono spostate eccezionalmente ad Econe dalla Germania. I Vescovi tedeschi erano riusciti ad ottenere un pronunciamento della Segreteria di Stato che subordinava l'autorizzazione alle ordinazioni all'accettazione integrale del CVII. Con una telefonata però il card. Castrillòn Hoyos assicurò mons. Fellay che quello non era il pensiero del Papa.
"A chi dovremmo credere allora?" - ha concluso mons. Fellay - "Ai documenti ufficiali o a una telefonata di un cardinale?".
Il Vescovo ha infine commentato la conferenza di mons. Guido Pozzo effettuata in occasione delle ordinazioni sacerdotali della Fraternità San Pietro.
Egli ha giudicato "interessanti" talune dichiarazioni laddove ad esempio ammettono che l'ermeneutica della rottura si era già messa in azione all'interno del Concilio e non soltanto dopo la sua conclusione. Si adombra altresì la possibilità di qualche correzione dei testi conciliari ma ciascuno di questi spunti resta solo un inizio di un lungo percorso.
Marco BONGI
I lefreviani, no grazie. Per carità sono delle pericolose mine vaganti.
RispondiElimina=-O Le mine vaganti, le vere , sono dentro la Chiesa, che il fedele e attento ospite si occupi piuttosto di quelle.
RispondiEliminaSe poi si vuole sparlare dei levebvriani si abbia almeno l`intelligenza di scrivere correttamente il loro nome.
Sull'esempio dell'onda piccola mi viene in mente ciò che disse Benedetto XVI appena eletto, parlò di "strumenti insufficienti" attraverso i quali però il Signore opera e manda avanti la Sua Chiesa.... :)
RispondiEliminaUn pieno abbraccio alla FSSPX e un grazie per questo prezioso e limpido resoconto....
andiamo avanti così: con tenacia e sempre con fiducia in piena Carità con la Verità....
Cioè?
RispondiElimina<span>Il primo passo in vista della restaurazione, sempre secondo Alessandro Gnocchi, dovrà essere necessariamente quello di far chiarezza sul passato. Sapere cosa sia realmente avvenuto al Concilio, nella sua preparazione, e negli anni successivi. </span>
RispondiElimina<span>Il primo passo in vista della restaurazione <span>dovrà essere necessariamente quello di far chiarezza sul passato. Sapere cosa sia realmente avvenuto al Concilio, nella sua preparazione, e negli anni successivi. </span></span>
RispondiEliminaRingrazio Marco Bongi e la REDAZIONE di tenerci informati.
RispondiEliminaLeggo che è importante fare chiarezza e "Sapere cosa sia realmente avvenuto al Concilio, nella sua preparazione, e negli anni successivi", è più che vero, ma ho osservato, su questo stesso blog, che non si riceve risposta quando vengono poste domande precise sulle responsabilità, ad esempio su quelle dei Padri conciliari che conoscevano perfettamente i testi e che da subito hanno tollerato, legittimato, se non applicato loro stessi quelle che oggi vengono chiamate errate interpretazioni, cosiccome non è ammesso, nemmeno da chi apre qualche finestra, che i testi stessi potessero contenere termini e definizioni ambigui.
Tutto è colpa delle cattive interpretazioni, questo sembra essere il massimo delle concessioni fatte da chi pur ammette che qualcosa è andato storto.
Il problema è che dovrebbe essere fatto il passo dopo e cioè darci la vera interpretazione, darci il contenuto effettivo di questa ermeneutica della continuità, anche se deve schiacciare i piedi e fare urlare di dolore e rabbia chi ha imposto l`altra ermeneutica con i suo dogmi, e questo solo il Papa può farlo.
Ho la vaga impressione che con l'atteggiamento dei vescovi, impegnati più alla gestione del loro inutile potere che alla salute delle anime loro affidate, si stia profilando una spaccatura nelle file dei cattolici; coloro che si sentono emarginati perché tradizionalisti non ci metteranno molto a infoltire le file della FSSPX.
RispondiElimina<span>Spesso in una stessa frase, o poche righe sotto, si trovano espressioni perfettamente ortodosse accanto ad altre palesemente e volutamente ambigue. Se non si giunge prima a formulare i documenti conciliari secondo i canoni classici della definizione, diventa impossibile applicare le regole interpretative utilizzate sempre dalla Chiesa.</span>
RispondiElimina----------------
questa situazione di TRAPPOLA invincibile è esattamente il cerchio vizioso del pensiero modernista, già magistralmente messo in luce un secolo fa da San Pio X !
e come si esce dall'ambiguità che stritola la Chiesa nella sua morsa da 45 anni,
se nei confronti delle ambiguità del Concilio si continua ad usare la stessa ambigua posizione mentale e verbale che impregna quei discorsi ?
(ovvero il dire continuamente: A è bianco ma è anche in "certo modo"<span> anche</span> nero ?)
quando si spezzerà questo cerchio nefasto che soffoca l'intera Chiesa, docente e discente, se nessuno OSA dire con chiarezza, e senza compromessi insostenibili e indifendibili davanti a Dio, CIO' CHE E' VERO E CIO' CHE E' FALSO, come la Chiesa aveva sempre fatto per 1930 anni ?
<span>Spesso in una stessa frase, o poche righe sotto, si trovano espressioni perfettamente ortodosse accanto ad altre palesemente e volutamente ambigue. Se non si giunge prima a formulare i documenti conciliari secondo i canoni classici della definizione, diventa impossibile applicare le regole interpretative utilizzate sempre dalla Chiesa.
RispondiElimina----------------
questa situazione di TRAPPOLA invincibile è esattamente il cerchio vizioso del pensiero modernista, già magistralmente messo in luce un secolo fa da San Pio X !
e come si esce dall'ambiguità che stritola la Chiesa nella sua morsa da 45 anni,
se nei confronti delle ambiguità del Concilio si continua ad usare la stessa ambigua posizione mentale e verbale che impregna quei discorsi ?
(ovvero il dire continuamente: A è bianco ma è in "certo modo"<span> anche</span> nero ?)
quando si spezzerà questo cerchio nefasto che soffoca l'intera Chiesa, docente e discente, se nessuno OSA dire con chiarezza, e senza compromessi insostenibili e indifendibili davanti a Dio, CIO' CHE E' VERO E CIO' CHE E' FALSO, come la Chiesa aveva sempre fatto per 1930 anni ?</span>
quando spunterà quel giorno che la Chiesa Docente ritroverà il coraggio della VERITA', solo la Verità, nient'altro che la Verità, usando il SI' SI' NO NO ?
RispondiEliminasolo quello sarò il giorno della liberazione dalla trappola mortale che essa ha abbracciato (per abbracciare con immensa simpatia lo spirito del mondo) avviandosi 48 anni fa alla progressiva autodemolizione !
Aspettiamo il giorno della Verità, della Luce che mette in fuga le tenebre e la nebbia : non ci servono più le finzioni machiavelliche e le mezze verità che aumentano l'oscurità e lasciano tutti i grovigli irrisolti, e la morsa dell'ambiguità che stringe e soffoca sempre più le anime e l'intero Corpo Mistico !
<span>quando spunterà quel giorno che la Chiesa Docente ritroverà il coraggio della VERITA', solo la Verità, nient'altro che la Verità, usando il SI' SI' NO NO ?
RispondiEliminasolo quello sarò il giorno della liberazione dalla trappola mortale che essa ha abbracciato (per abbracciare con immensa simpatia lo spirito del mondo) avviandosi 48 anni fa alla progressiva autodemolizione !
Aspettiamo il giorno della Verità, della Luce che mette in fuga le tenebre e la nebbia : non ci servono più le finzioni machiavelliche e le mezze verità che aumentano l'oscurità e lasciano tutti i grovigli irrisolti, mentre così la morsa dell'ambiguità che stringe e soffoca sempre più le anime e l'intero Corpo Mistico !</span>
<span>quando spunterà quel giorno che la Chiesa Docente ritroverà il coraggio della VERITA', solo la Verità, nient'altro che la Verità, usando il SI' SI' NO NO ?
RispondiEliminasolo quello sarò il giorno della liberazione dalla trappola mortale che essa ha abbracciato (per abbracciare con immensa simpatia lo spirito del mondo) avviandosi 48 anni fa alla progressiva autodemolizione !
Aspettiamo il giorno della Verità, della Luce che mette in fuga le tenebre e la nebbia : non ci servono più le finzioni machiavelliche e le mezze verità che aumentano l'oscurità e lasciano tutti i grovigli irrisolti, e favoriscono ancor più la morsa dell'ambiguità che stringe e soffoca da decenni le anime e l'intero Corpo Mistico !</span>
<span>
RispondiElimina<p>cara Caterina, se la Chiesa non ritrova il coraggio della Verità, perderà del tutto anche la vera Carità, che è amore a Cristo, e<span> per Lui </span>alle anime (quella Carità che da 45 anni ha voluto sostituire con la falsa misericordia, cioè il buonismo che dice "tutto va bene, tutto s'aggiusta, Dio è buono e perdona tutto, anche senza pentimento, basta amarsi e fare ciò che si vuole, ecc....la Giustizia è roba del passato", e così ha tralasciato di correggere errori e ammonire peccatori, credendo di essere più buona di Nostro Signore!...)
</p><p>
</p></span>
può farlo....
RispondiEliminama <span> vuole farlo ?</span>
e se subisce e sopporta certi (annosi) bastoni tra le ruote, vale per lui il detto: "volere è potere" ?
ringrazio per le informazioni date tutte per scontate ..
RispondiEliminae quale novita' ?? .......di cosa c'è da stupirsi e meravigliarsi ed ancora scandalizzarsi ??
a parte ....... la noia cronica di qualcuno che , puntualmente , appare in anonimo in capofila su questo blog !!!!!!!! .......
piuttosto quello che a me piu' interessa sono le pubblicazioni presentate al Convegno e saro' grato alla Redazione se porta' pubblicarne per intero titoli e casa editrice .......
<span>"A chi dovremmo credere allora?" - ha concluso mons. Fellay - "Ai documenti ufficiali o a una telefonata di un cardinale?".</span>
RispondiEliminaSi faccia una domanda e si dia una risposta, Monsignore.
Sono una mina vagante, attenzione aattenzione! Di solito scoppio vicino a chi parla a vanvera! Attenzione!!!
RispondiEliminacaro BESSARIONE ... e tu invece , che avresti fatto in tanta confusione ......... ?? ......
RispondiEliminaOT SINODO M.O. : segnalo sul Foglio di sabato 23.10 in prima pagina,accanto al condivisibile fondo dell'Elefantino "Uomini di Dio? Sì, ma quale?", una tirata encomiastica sull'operato del CNC in Terrasanta...Cavalcando abilmente tra combattivo presenzialismo e irenismo liturgico panebraico, Kiko & C. riescono a farsi sponsorizzare finanche da Ferrara e da Rodari!
RispondiElimina"mons. Bernard Fellay, superiore generale della FSSPX, annoverava l'Italia fra i paesi in cui la congregazione fondata da mons Marcel Lefebvre stava maggiormente espandendosi" :
RispondiEliminanon ho ben capito: in Italia, la FSSPX si espandendo nei membri effettivi o nei simpatizzanti esterni (preti e laici) ?
Ne convengo!
RispondiEliminaNe convengo
RispondiEliminaPotrebbe mettere il link all`articolo? Grazie.
RispondiEliminaGentile Luisa, purtroppo non è fra quelli liberamente linkabili dal sito del Foglio_ Proverò cmq a cercarlo in rete.
RispondiElimina<span>"A chi dovremmo credere allora?" - ha concluso mons. Fellay - "Ai documenti ufficiali o a una telefonata di un cardinale?".</span>
RispondiEliminaNon v'è dubbio alcuno per il cattolico romano: Mns Fellay deve credere ai documenti ufficiali!
Trovato! Un parere?
RispondiEliminahttp://www.segnideitempi.biz/12025/chiesa/in-pace-con-israele-in-nome-di-gesu/
Tutto è colpa delle cattive interpretazioni, questo sembra essere il massimo delle concessioni fatte da chi pur ammette che qualcosa è andato storto.
RispondiElimina***********************
:-D e te pare una cosa da poco o da nulla?
fino a 5 anni fa era impossibile solo ad azzardare una ipotesi che ci fossero state "interpretazioni" sbagliate.... oggi se ne parla, i nodi stanno venendo al pettine...
solo fino a pochi anni fa, era stato "beatificato" perfino Karl Rahner, anzi, per certi versi nei seminari lo è ancora....eppure padre Cavalcoli O:P: ha avuto il coraggio e la lungimiranza di scrivere un bellissimo libro che ne denuncia gli errori....
Al momento, come ha osservato lo stesso mons. Fellay, NON serve "condannare il Concilio" non lo si comprenderebbe....e sono d'accordo con lui...
al momento NON è importante condannare certe persone SINGOLARMENTE, non è un processo agli uomini che dobbiamo fare, ma bensì LA RICERCA DELLA VERITA' NELLA DOTTRINA.... chi ben la conosce ha il dovere di TIRARLA FUORI, il resto è contorno...
;)
:-D vabbè....Ferrara sponsorizza chiunque difenda la vita fin dal concepimento e i kikiani hanno l'obbligo di figliare....oltre a questo Ferrara non è mai andato e non va.... infatti dice onestamente di non essere Cattolico praticante....
RispondiEliminaMa che Rodari sponsorizzi il CNC è davvero contraddittorio..... *DONT_KNOW*
L`avevo trovato! Un parere? Dapprima che è sintomatico che un vaticanista si limiti a dare la parola al direttore della domus, la cittadella neocat in Galilea (che ne approffitta per fare il solito spot pro cammino), SENZA accennare ai problemi legati a questo movimento, alle loro prassi che nemmeno il Papa è riuscito a correggere, senza ricordare che i testi catechetici non sono ancora pubblicati., senza rammentare la lettera che i vescovi di Terra Santa avevano scritto tre anni fa al cnc.
RispondiEliminaL`avevo trovato! Ma comunque grazie!
RispondiElimina<span>Un parere? Dapprima che è sintomatico che un vaticanista si limiti a dare la parola al direttore della domus, la cittadella neocat in Galilea (che ne approffitta per fare il solito spot pro cammino), SENZA accennare ai problemi legati a questo movimento, alle loro prassi che nemmeno il Papa è riuscito a correggere, senza ricordare che i testi catechetici non sono ancora pubblicati., senza rammentare la lettera che i vescovi di Terra Santa avevano scritto tre anni fa al cnc, senza precisare che la realtà non è quella rosa dipinta dal direttore.
</span>
Sul fondo dell`articolo c`è molto da dire e molto è già stato detto, quando il direttore Rossi dice:"ll Cammino neocatecumenale si inserisce nella scia del Concilio"....in fondo non dice una menzogna, il cnc è la concretizzazione più palese dell`ermeneutica della rottura, il cnc è l`estremizzazione rigidamente codificata e strutturata di chi ha imposto l`idea che una nuova Chiesa era nata con IL Concilio, non si aggiunge nememno Vaticano II, i Concili precedenti sono ignorati, per il cnc la Chiesa era in letargo, fra parentesi, dopo Costantino e fino al Vaticano II....
Ma quando dice si inserisce nella scia del magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, qui allora il naso del direttorte ha dovuto allungarsi, e parecchio, basta pensare ai documenti e al Magistero sulla Liturgia, ignorati con arroganza dal cnc.
<span>L`avevo trovato! Ma comunque grazie!
RispondiElimina<span>Un parere? Dapprima che è sintomatico che un vaticanista si limiti a dare la parola al direttore della domus, la cittadella neocat in Galilea (che ne approffitta per fare il solito spot pro cammino), SENZA accennare ai problemi legati a questo movimento, alle loro prassi che nemmeno il Papa è riuscito a correggere, senza ricordare che i testi catechetici non sono ancora pubblicati., senza rammentare la lettera che i vescovi di Terra Santa avevano scritto tre anni fa al cnc, senza precisare che la realtà non è quella rosa dipinta dal direttore.
</span>Sul fondo dell`articolo c`è molto da dire e molto è già stato detto, quando il direttore Rossi dice:"ll Cammino neocatecumenale si inserisce nella scia del Concilio"....in fondo non dice una menzogna, il cnc è la concretizzazione più palese dell`ermeneutica della rottura, il cnc è l`estremizzazione rigidamente codificata e strutturata di chi ha imposto l`idea che una nuova Chiesa era nata con IL Concilio, non si aggiunge nemmeno Vaticano II, i Concili precedenti sono ignorati, per il cnc la Chiesa era in letargo, fra parentesi, dopo Costantino e fino al Vaticano II quando è rinata, se poi conosciamo il significato del simbolo ebreo presente sulla tavola neocat durante le loro "liturgie"( al posto della Croce di Cristo), il candelabro a nove braccia, sappiamo anche chi si ritiene missionato per la sua ricostruzione...
Ma quando aggiunge che il cnc si inserisce nella scia del Magistero di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI, qui allora il naso del direttore ha dovuto allungarsi, e di parecchio, basta pensare ai documenti e al Magistero sulla Liturgia, ignorati con arroganza dal cnc.
</span>
Fino a quando l'onnipotente segreteria di stato ostacolerà il pontefice, il ritorno alla cattolicità sarà lentissimo.
RispondiEliminaEppure papa Tarcisio (Bertone) era amico del card. Ratzinger. Chissà...forse la pulizia è difficile. Ma don Filoni: chi l'ha messo lì in alto?
Qualche tempo fa un fraticello dell'Immacolata mi disse duro: Ma c'è sempre stata continuità di Magistero!
Buoni si, i frati dell'Immacolata, ma eccessivamente "obbedienti". I fatti parlano. FSSPX docet
Reclamare e poi dire la verità, anche riconoscendo le varie responsabilità, NON è fare un processo, è fare chiarezza, è spiegare, limitarsi ad ammettere che ci sono state cattive interpretazioni, assolvendo a priori i testi, senza dirci la verità, è senza dubbio un passo in avanti, ma se non viene data la retta interpretazione, se non viene provata e documentata la continuità di certi documenti conciliari, se non vengono chiaramente nominati gli errori e gl erranti, se non vengono corretti errori e erranti, tutto continuerà come prima e forse meglio o peggio do prima, perchè chi sa di errare e non è corretto nei fatti , malgrado le parole, non farà che sentirsi ancora più forte e sicuro di sè e continuerà a seminare errori.
RispondiElimina<span>Reclamare e poi dire la verità, anche riconoscendo le varie responsabilità, NON è fare un processo, è fare chiarezza, è spiegare, limitarsi ad ammettere che ci sono state cattive interpretazioni, assolvendo a priori i testi conciliari, senza dirci la verità, è senza dubbio un passo in avanti, ma se non viene data la retta interpretazione, se non viene provata e documentata la continuità di certi documenti conciliari, se non vengono chiaramente nominati gli errori e gli erranti, se non vengono corretti errori e erranti, tutto continuerà come prima e forse meglio o peggio di prima, perchè chi sa di errare e non è corretto nei fatti , malgrado le parole, non farà che sentirsi ancora più forte e sicuro di sè e continuerà a seminare liberamente e impunito i suoi errori.</span>
RispondiEliminaecco cosa ci vorrebbe sulle teste carde degli episcopati:
RispondiEliminahttp://cache.gawker.com/assets/images/comment/8/2010/10/5f818a7c2f8c4d722cf022340c58d45e/original.gif
<span>ecco cosa ci vorrebbe sulle teste calde degli episcopati:
RispondiElimina<span>http://cache.gawker.com/assets/images/comment/8/2010/10/5f818a7c2f8c4d722cf022340c58d45e/original.gif</span></span>
ah...i frati dell'Immacolata asseriscono la continuità come evidente ?
RispondiEliminae ce la mostrino allora, attraverso i pesanti quesiti di mons. Gherardini sulle ambiguità del Concilio !
oppure è di moda sostenere UNA TESI senza dimostrarla affatto ?
<span>ah...i frati dell'Immacolata asseriscono la continuità come evidente ?
RispondiEliminae ce la mostrino allora, rispondendo ai pesanti quesiti sollevati da mons. Gherardini sulle ambiguità del Concilio !
oppure è di moda sostenere UNA TESI senza dimostrarla affatto ? </span>
<p>Alla direzione, non sarebbe il caso di togliere questa orribile immagine?
RispondiElimina</p>
formidabile ! :) :) 8-)
RispondiElimina<span>formidabile ! :) :) 8-) </span>
RispondiElimina(un po' per celia...un po' per non morire....)
Intanto Papa Benedetto XVI, oggi, nel Messaggio per la prossima Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato cita nell'ordine:
RispondiElimina1 Il Concilio Vaticano II
2 Dich. Nostra aetate
3 Enc. Populorum progressio ( Servo di Dio Paolo VI)
4 Enc. Mater et Magistra (Beato Giovanni XXIII)
5 Enc. Octogesima adveniens ( Servo di Dio Paolo VI)
6 Cost. dogm. Lumen gentium (Conc. Ecum. Vat. II)
7 Cost. past. Gaudium et spes (Conc. Ecum. Vat. II)
8 Lett. ap. Mane nobiscum Domine (Giovanni Paolo II)
Per me fanno testo solo i documenti ufficiali,
il resto lo ascrivo ad altro rango............
Sciura Luisa,
RispondiEliminaNon v'è dubbio alcuno per il cattolico romano: Fellay deve credere ai documenti ufficiali!
Se siamo tradizionalisti, allora non possiamo eludere il Concilio Vaticano II, perché questo comporterebbe la possibilità (in linea di principio) di eludere anche altri elementi della tradizione cattolica, a quel punto sarebbe sufficente un papa progressista per rimettere in discussione tutta la tradizione cattolica romana (ed è proprio quello che aspettano i "progressisti").
Bisogna avere più fede e meno polemica, ché tutto è nelle mani della Provvidenza; bisogna imparare dalla storia.
Mi sorprende poi che lei dichiari questione di "intelligenza" un errore di battitura sulla tastiera.
Anch'io ormai sono convinto che i lefevriani sono più pericolosi per il papa che per le parti avverse.
Un caro saluto
pippo trolley
Il Magistero precedente non aveva dovuto occuparsi precipuamente di tali temi in quanto la nota setta non ne aveva creato il pretesto nella realta' concreta.
RispondiEliminaIn buona sostanza, non c'e' molto altro da citare sul tema. Quando noi abbiamo rinunziato a stare a casa loro, sono stati solo a venire (o ad esere spinti) a casa nostra.
E i romani dovrebbero saperlo meglio di altri.
FdS
<span>Sciura Luisa,
RispondiEliminaNon v'è dubbio alcuno per il cattolico romano: Fellay deve credere ai documenti ufficiali!
Se siamo tradizionalisti, allora non possiamo eludere il Concilio Vaticano II, perché questo comporterebbe la possibilità (in linea di principio) di eludere anche altri elementi della tradizione cattolica, a quel punto sarebbe sufficente un papa progressista per rimettere in discussione tutta la tradizione cattolica romana (ed è proprio quello che aspettano i "progressisti").
Bisogna avere più fede e meno polemica, ché tutto è nelle mani della Provvidenza; bisogna imparare dalla storia.
Mi sorprende poi che lei dichiari questione di "intelligenza" un errore di battitura sulla tastiera.
Anch'io ormai sono convinto che i lefevriani sono più pericolosi per il papa che per le parti avverse.
Un caro saluto
pippo trolley</span>
<span><span>Cari cattolici,</span></span>
RispondiElimina<span><span><span> </span>vicini e lontani, contemporanei e posteri a tempo indeterminato….</span></span>
<span><span>Avendo io reiterate volte udito giungermi richiesta di farmi presente e tangibile, da più parti dell’Orbe, e sentendo di essere molto attesa costì dove tanti mi invocano da vari decenni, </span></span>
<span><span>(vieppiù nell’uiltimo lustro….)</span></span>
<span>mi faccio premura di comunicarvi, spero in tempo utile alle vostre decisioni esistenziali & annessi problemi vari di coscienza (….) , che non verrò laddove sono con(=in-)vocata,</span>
<span><span><span> </span> né oggi né domani né mai.</span></span>
<span><span>Per scrupolo di coscienza e in omaggio alla Verità (che è solo e sempre UNA) ,</span></span>
<span><span><span> </span>Tanto Vi dovevo.</span></span>
<span><span><span> </span></span></span>
<span><span><span> </span>Firmato:</span></span>
<span><span><span> </span>aff.ma sempre Vostra</span></span>
<span><span><span> </span> Buona interpretazione del Concilio</span></span>
<span><span> </span></span>
<span><span>scritto in loc. UBI-MAIOR, addì 26 ott. 2010</span></span>
(lettera a cuore aperto a turtti, e indirizzata in modo speciale a Caterina63)
<span><span><span>Cari cattolici,</span></span>
RispondiElimina<span><span><span> </span>vicini e lontani, contemporanei e posteri a tempo indeterminato….</span></span>
<span><span>Avendo io reiterate volte udito giungermi richiesta di farmi presente e tangibile, da più parti dell’Orbe, e sentendo di essere molto attesa costì dove tanti mi invocano da vari decenni, </span></span>
<span><span>(vieppiù nell’uiltimo lustro….)</span></span>
<span>mi faccio premura di comunicarvi, spero in tempo utile alle vostre decisioni esistenziali & annessi problemi vari di coscienza (….) , che non verrò laddove sono con(=in-)vocata,</span>
<span><span><span> </span> né oggi né domani né mai.</span></span>
<span><span>Per scrupolo di coscienza e in omaggio alla Verità (che è solo e sempre UNA) ,</span></span>
<span><span><span> </span>Tanto Vi dovevo.</span></span>
<span><span><span> </span></span></span>
<span><span><span> </span>Firmato:</span></span>
<span><span><span> </span>aff.ma sempre Vostra</span></span>
<span><span><span> </span> Buona interpretazione del Concilio</span></span>
<span><span> </span></span>
<span><span>scritto in loc. UBI-MAIOR, addì 26 ott. 2010</span></span>
(lettera a cuore aperto a tutti, e indirizzata in modo speciale a Caterina63) </span>
ERMENEUTICA DELLA CONTINUITÀ?
RispondiEliminahttp://www.perepiscopus.org/culte-divin/la-photo-du-jour-12
Interessante conoscere anche l'altra faccia della medaglia
RispondiEliminahttp://neocatecumenali.blogspot.com/2010/10/in-pace-con-israele-in-nome-di-kiko.html
Scusate la domanda: ma se un'italiano vorrebbe divenire presbitero della FSSPX: a chi si deve rivolgere? I seminari sono solo all'estero? E se uno non sa il francese o il tedesco o parla poco inglese? Insomma...se un'Italiano vuole diventare Prete nel senso tradizionale, e non modernista, del termine...cosa può e deve fare?
RispondiEliminaE' certo che mons. Fellay, come qualunque cattolico, accoglie del Vaticano II tutto quanto è in autentica 'continuità' con la Tradizione Apostolica
RispondiElimina<span>E' certo che mons. Fellay, come qualunque cattolico, accoglie del Vaticano II tutto quanto è in autentica 'continuità' con la Tradizione Apostolica.</span>
RispondiEliminaSi ha l'impressione che il Vaticano II (e tutte le anche arbitrarie applicazioni) sia diventato il nuovo super-dogma; o anche super-idolo...
Da una sua espressione nel primo periodo, sono indotto a pensare che lei legge\va quel sito..........
RispondiEliminaOrrore!
Se così fosse smetta, ne va della salute dell'anima,
e anche del portamonete.........
<span><span><span>E' certo che mons. Fellay, come qualunque cattolico, accoglie del Vaticano II tutto quanto è in autentica 'continuità' con la Tradizione Apostolica.</span>
RispondiEliminaSi ha l'impressione che il Vaticano II (e tutte le anche arbitrarie applicazioni) sia diventato il nuovo super-dogma; o anche super-idolo...</span></span>
scrivi oppure telefona ad un contatto che trovi nel sito www.sanpiox.it, Dio farà il resto
RispondiEliminaL'assenso ha diversi gradi a seconda della nota dei testi e dello stesso concilio.
RispondiEliminaInoltre i documenti conciliari sono stati dai papi-post conciliari interpretati in modo univoco nel merito e nella loro nota? E le riforme susseguenti rispecchiano davvero la lettera di tali documenti? E come inserire nella Tradizione quei documenti che appaiono in contrasto con essa? Perché in 40 anni e passa non se n'è voluto trattar chiaramente ond'eliminar stiracchiamenti a destra e a sinistra?
La parte più interessante del post è la prima dove si tratta della ricezione del concilio e della difficoltà interpretativa che dal linguaggio deriva: se n'è scritto anche su Una Voce Dicentes per la penna di un noto teologo pratese, don Enrico Bini.
Sveglia! E' notte fonda da 40 anni...è ora!
RispondiEliminaIl Magistero ridotto agli ultimi 50 anni.
RispondiEliminaBuon Pietro, non è facile per un italiano divenire sacerdote nella Tradizione. Credo che l'unico seminario tradizionalista presente attualmente in Italia si trovi in Toscana (non ricordo se appartiene all'Istituto del Buon Pastore o di Cristo Re), ma si tratta di una enclave francese in terra italiana e i corsi non credo si svolgano in Italiano. La Fraternità S. Pietro pare abbia intenzione di fondare un nuovo seminario e alcune voci sostengono che potrebbe essere costituito proprio in Italia, grande nazione cattolica e sede di Pietro attualmente sprovvista di seminari tradizionalisti. I pochi seminaristi italiani della Tradizione (credo siano cinque o sei) studiano attualmente in Germania e Svizzera (non so se anche in Francia) presso i seminari della S. Pio X e della S. Pietro e sicuramente avranno dovuto apprendere il francese o il tedesco per poter studiare.
RispondiEliminaIn Italia ci sono i frati francescani dell'Immacolata, ma non so dove studino per divenire sacerdoti.
Un'altra soluzione potrebbe essere quella di studiare in un normale seminario diocesano turandosi il naso e aderire alla tradizione dopo l'ordinazione sacerdotale.
Buon Pietro...lascia stare i seminari diocesani, non sopravviveresti!
RispondiEliminaImparare una lingua fa sempre bene, è un piccolo sacrificio in confronto al grande bene che ne verrà.
Fraternità ad occhi chiusi! Coraggio!
Comunque, Pietro, se la tua aspirazione è il sacerdozio tradizionale non scoraggiarti, abbi fede, fiducia e perseveranza e una soluzione giusta per te la troverai sicuramente. Prega con speranza e con gioia e chiedi consiglio a chi ti può aiutare. Noi siamo con te!
RispondiEliminaAlla redazione, un commento ed una foto che offende anche chi è tradizionalista. E' mia convizione che l'ottimo sito di Messa in Latino sia commentato, in alcuni casi, da persone che non appartegono alla tradizione cattolica. Se riflettiamo che i modernisti al potere si sentono alla frutta non pensiamo assolutamente che siano inattivi e non facciano il possibile per screditare Messa in Latino e i cattolici amanti della tradizione. E' lecito esporre la propria opinione anche sull'operato del Sommo Pontefice, ma con un dovuto rispetto. Attenzione a non farsi suggestionare da trolls che fanno finta di essere iper tradizionalisti e che usano un liguaggio offensivo per tutti noi cattolici.
RispondiEliminaCom'era quella cosa sul fumo di Satana?...
RispondiEliminaè INFAME INCORAGGIARE LE PERSONE A DISERTARE I SEMINARI DEL PAPA PER FREQUENTARE QUELLI DELLA sanpiox. è Roma la capitale del cristianesimo e NON qualche cittadina d'oltr'alpe o d'oltre oceano.
RispondiEliminaFate attenzione a non dilaniare ulteriormente la Chiesa di cui non siete voi i proprietari esclusivi e rimanete obbedienti al papa, ché sa quello che fa...
pippo trolley
E' la seconda volta che posti lo stesso commento. Memoria corta?
RispondiEliminaPerfettamente d'accordo. Commenti e foto del genere sono squalificanti (soprattutto per chi li scrive). Non si può speculare sulla malattia di G.P. II in tal modo, anche se per me l'opera di questo pontefice per vari versi è stato ben lontana dalle speranze accese dalla sua elezione.
RispondiEliminaIl francese s'impara. Come si dice a Napoli: nisciuno è nato imparato.
RispondiEliminaL'Istituto di Cristo Re, con sede a Gricigliano, prevede lezioni in francese.
RispondiEliminaI seminaristi italiani ad Econe credo siano una decina, ma potrei sbagliare.
sì, è vero. I fraticelli non sono sulla stessa linea della fsspx. E ci sono persone, anche di quelle che li incensano, che li vorrebbero in tutto e per tutto "quinte colonne" della fsspx nella Chiesa conciliare. La Madonna salvi i frati da tale sottile tentazione.
RispondiEliminaSbaglio o sono i frati che pubblicano i libri scottanti di Gherardini ? Che fate? prima "osanna osanna", poi se i frati non concordano in tutto con fsspx & Co. (tra cui molti blogger), allora "crucifige" ? Bene.
RispondiEliminadi quale sito sta parlando?
RispondiEliminaAllora manco questo è il Papa buono?
RispondiEliminaGrazie per il sostegno! Qualcosa mi sta dicendo che la mia strada è il sacerdozio, ma questo qualcosa mi impedisce allo stesso tempo di entrare in un seminario diocesano modernista! Vorrei apprendere la dottrina vera ed autentica, senza le infarciture di teologi antropocentrici fautori del CVII che purtroppo ho già conosciuto nei corsi di teologia all'università, i quali mi stavano allontanando dala vera dottrina. Ho un grande rispetto della Chiesa Cattolica, infatti vorrei servirla con tutta la mia anima ed il mio corpo, conoscendola, tuttavia, per ciò che è stata per oltre 2000 anni e non per le mode che ha seguito negli ultimi 40 anni. L'unico mio problema sarebbero le lingue straniere...comunque spero che anche in Italia venga aperto almeno un seminario dedicato alla formazione tradizionale, secondo me ne abbiamo tanto, tanto bisogno per rinnovare il clero italiano!Sarebbe bello potere vivere la tradizione e rimanere formalmente nella Chiesa quindi mi informerò anche alla San Pietro, Cristo Re e Buon Pastore. La San Pio X sarebbe una scelta molto radicale, ma non inopportuna.
RispondiEliminavisto che nella prima parte del post cui replica si cita la "nota setta", se si sta riferendo all'unico sito (o uno dei pochi) che informa correttamente sul cammino neocatecumenale
RispondiEliminahttp://www.internetica.it/neocatecumenali
sarebbe anche tenuto a spiegare dov'è che esso è dannoso alla salute dell'anima (dato che parla solo di Magistero cattolico raffrontato a insegnamenti e prassi nc documentati) e dovrebbe anche dire cosa c'entra e a che titolo il portamonete(!!??)
mi pare che sia Benedetto XVI. Anch'io lo cancellerei
RispondiEliminaConcordo con quanto sopra: contatta il superiore del distretto ad Albano. I seminaristi italiani della Fraternità non hanno avuto problemi ad imparare il francese e sono previsti pure a Flavigny delle settimane di assestamento proprio per chi non parla la lingua. Spero di vederti presto ai priorati :)
RispondiEliminavuol essere proprio sordo e cieco per non capire la apostasia che sta invadendo quasi tutto? Roma perderà la FEDE. Restiamo col Papa.
RispondiEliminaCHISSA' PERCHE' QUANDO C'E' UN POST SULLA S. PIO X GLI AVVOLTOI SENTONO DA LONTANO L'ODORE DEL SANGUE E VOLANO
RispondiEliminaCOSI' BASSI?
Dire che UN frate ha espresso una certa opinione non significa che quell`opinione sia quella di tutti i suoi fratelli.
RispondiEliminacoraggio, fate un sondaggio sulle opinioni dei frati e dei loro superiori maggiori e locali :-D
RispondiEliminaChiedo anch`io di togliere quella foto di Benedetto XVI. Grazie.
RispondiEliminaE non si deve neppur dire che per esser cattolici, chierici e laici, bisogna approvar ogni posizione della S. Pio X.
RispondiEliminaNoto semplicemente che la Tradizione sembra ridursi agli ultimi 50 anni: si9 dà l'ideaa che la Chiesa nasca col Vaticano II. Qualche citazione tratta dall'insegnamento di almeno un paio di papi preconciliari non sarebbe stata una dismostrazione delll'ermeneutica della continuità?
RispondiEliminaE siccome il "minor cessat", cessa, cessa.
RispondiEliminaS'anche fosse il papa regnante - e forse, MIC, hai ragione - sorpreso in un momento di stanchezza (l'età avanza), foto e commento sono ugualmente sconvenienti.
RispondiEliminaTOGLIETE QUELLA FOTO DEL PAPA CHE DORME, UN TRADIZIONALISTA NON ATTACCA IN MODO COSì INDEGNO L'IMMAGINE DEL PAPA, QUESTA è LA DIMOSTRAZIONE CHE LA San Pio X REMA CONTRO IL PONTEFICE REGNANTE, è una VERGOGNA.
RispondiEliminaVi siete smascherati.
pippo trolley
«<span>Un'altra soluzione potrebbe essere quella di studiare in un normale seminario diocesano turandosi il naso e aderire alla tradizione dopo l'ordinazione sacerdotale»: non fu questo uno stile tipico dei modernisti e prima di loro dei giansenisti?
RispondiElimina</span>
La setta cui mi riferivo (e che prefrisco sempre non nominare) e' la cd. inimica vis, di cui scrisse Leone XIII di f.m.
RispondiEliminaL'altra menzionata e' un Movimento e altro piu' dir non vo'. Il sito evocato credo pecchi per difetto, ma d'altronde siamo sul pozzo dell'abisso...
Di tripparolo apprezzo assai la concisione.
FdS
Pietro, le soluzioni posson esser diverse anche a seconda della tua età.
RispondiEliminaA Gricigliano, lo so per esperienza, son entrati spesso seminaristi digiuni o quasi di francese. Se intendi seguire questa via, però, sarebbe bene seguire qualche corso di francese e, il prossimo anno scolastico, entrare in seminario. In caso contrario potresti chiedere di fare un anno di pre-seminario.
Purtroppo in Italia, allo stato, non ci son altre scelte.
Signora, smetta le manie di protagonismo, non parlo nè di lei nè del suo sito. Il suo sito non è a pagamento (e ci mancherebbe aggiungo...).
RispondiEliminaComunque visto che ha colto nel segno per la frase incriminata: legge\va anche lei quel sito?
Se si, il consiglio, gratuito e non richiesto, potrebbe valere anche per lei.
Se Pietro vuole una formazione tradizionale non è che abbia molte scelte. Gli è stato presentato quel che c'è. Farà lui. Che poi i seminari diocesani, in buona e maggior parte, dove tutto si fa fuori che esser formati cattolicamente, siano i seminari del papa, ho i miei dubbi. Forse, se invece di andar per moschee, il Pontefice si recasse ad interrogar sul Catechismo (mica in teologia dogmatica e morale) i candidati al sacerdozio, si accorgerebbe di cosa siano i suoi seminari.
RispondiEliminaBuon Pastore, S.Pietro, Cristo Re non son seminari del papa?
Tacciare d'infami coloro che han risposto alle richieste di Pietro questo sì è un'infamia, ed infame è chi lo scrive.
Dalli all'untore! E son proprio atteggiamenti di tal fatta, tipici anche di tanti, troppi vescovi e cardinali, che hann'indurito la posizione dei lefebvriani. Quando si è sott'assedio, si finisce per attaccare.
RispondiEliminaGrazie, non merito.
RispondiEliminaEmh...
RispondiEliminaEsiste anche un'altra congregazione catto-integrista (loro sono diffidenti verso il termione "tradizionalista") che ha la casa madre in Italia e il cui superiore è di nazionalità italiana.
L'infame sei tu che disdegni il sacerdozio di sempre per conformarti alle mode eterodosse e fugaci del tempo presente, che insegnano a disubbidire al Vicario di Cristo e a rinnegare il sangue dei martiri che sono morti per mantenersi fedeli all'unica Chiesa di Cristo senza tradirla per fare comunella con eretici, scismatici e infedeli. Impara la coerenza e la fedeltà alla Fede cattolica verace e autentica da santi tutto d'un pezzo come Tommaso Moro e Massimiliano Kolbe!
RispondiEliminaPerchè, quelli diocesani sono i seminari del Papa?
RispondiEliminaProfessore, da lei non me l'aspettavo!
RispondiEliminaPer assurdo allora, tutti gli atei ed i non credenti vari potrebbero giustificare i loro attacchi alla Chiesa, per il semplice motivo che si sono induriti in quanto "assediati" dal costante impegno di essa nell'annunciodella Verità, del Vangelo e della Morale ad esso connessa.
A volte un attimino di riflessione non guasta.
Però la Beata Caterina Emmerich:
RispondiElimina"Quelli che vidi credo che fossero quasi tutti i vescovi del mondo, ma solo un piccolo numero era perfettamente retto. Vidi anche il Santo Padre - assorto nella preghiera e timoroso di Dio. Non c’era niente che lasciasse a desiderare nella sua apparenza, ma era indebolito dall’età avanzata e da molte sofferenze. La testa pendeva da una parte all’altra, e cadeva sul petto come se si stesse addormentando. Egli aveva spesso svenimenti e sembrava che stesse morendo. Ma quando pregava era spesso confortato da apparizioni dal Cielo. In quel momento la sua testa era dritta, ma non appena la faceva cadere sul petto vedevo un certo numero di persone che guardavano rapidamente a destra e a sinistra, cioè in direzione del mondo.
Poi vidi che tutto ciò che riguardava il Protestantesimo stava prendendo gradualmente il sopravvento e la religione cattolica stava precipitando in una completa decadenza
caro ospite delle 18,44, restiamo con san Tom.Moro e san Massimiliano M. Kolbe i quali penso non avrebbeero mai accettato i ministri straordinari della Comunione. Penso facciano lo stesso solo i Levfebriani.
RispondiEliminaSe tu leggessi con occhio chiaro e con affetto puro, come scrive il mio eccelso omonimo, e t'astenessi dal giudicar in foro interno, ho scritto "si finisce per attaccare". Non c'è una sola parola di approvazione, solo la fotografia della realtà.
RispondiEliminaEd ho già scritto che non è detto che tutti si debba approvare ogni posizione della S. Pio X.
Tripparò, io ancora scrivo con mezz'occhio, e ne avrò per un mese, ma la mente l'ho ancora lucida.
TROLL, l'abbiamo scritto prima noi. E' inutile che tu latri.
RispondiEliminaperché, gli altri istituti tradizionali hanno di questi ministri?
RispondiElimina...e nemmeno che per essere cattolici si debba assolutamente confutarla.
RispondiEliminaGuarda che non esiste solo la FSSPX ci sono anche i Francescani dell'Immacolata, la Fraternità Sacerdotale S. Pietro, l'ISTITUTO CRISTO RE SOMMO SACERDOTE (è a FIRENZE ;-)) e l'ISTITUTO BUON PASTORE; se hai difficoltà col francese, puoi sempre rivolgerti all'ECCLESIA DEI.
RispondiElimina...e nemmeno che per essere cattolici si debba assolutamente disapprovarla.
RispondiEliminaSe c`è qualcuno che su questo blog ha "smanie di protagonismo" non è di certo mic, che lo scrivente si guardi in uno specchio .
RispondiEliminaQuello che ho citato non è il mio sito personale.
RispondiEliminaMa lei, invece di essere criptico, avrebbe potuto essere più chiaro e dire apertamente qual è il sito che parla della 'nota setta', perché di 'note sette' non mi pare ce ne siano tante: quindi è una questione di due+due o di comunicazione equivoca, non di protagonismo
Tu Dante hai forse un mezz`occhio ancora per un pò, c`è chi invece li ha tutti e due in servizio ma la loro visione è comunque alterata, i sintomi e i danni di tale alterazione sono evidenti, ma mi sa che nemmeno un intervento chirugico basterebbe per ristabilire la situazione.
RispondiElimina<span>Tu Dante hai forse un mezz`occhio ancora per un pò, c`è chi invece li ha tutti e due in servizio ma la loro visione è comunque alterata, i sintomi e i danni di tale alterazione sono evidenti, ma mi sa che nemmeno un intervento chirurgico basterebbe per ristabilire la situazione.</span>
RispondiElimina<span>Oh, se tu leggessi con occhio chiaro e con affetto puro, come scrive il mio eccelso omonimo, e t'astenessi dal giudicar con tanta fretta anche sulle intenzioni! Ho scritto "si finisce per attaccare". Non c'è una sola parola di approvazione, solo la fotografia della realtà. ed in certi campi gli attacchi han sempre qualcosa di esagerato, una durezza che non giova a nessuno.
RispondiEliminaEd ho già scritto che non è detto che tutti si debba approvare ogni posizione della S. Pio X.
Tripparò, io ancora scrivo con mezz'occhio, e ne avrò per un mese, ma la mente l'ho ancora lucida. E rifletto prima di scrivere.
</span>
e che c'è di male se viene un colpo di sonno ? La stanchezza è umana, non peccaminosa.
RispondiEliminadicendo ministri mi riferivo anche agli accoliti ordinati, Informarsi per credere.
RispondiEliminaPotrebbe esser più esplicito? Dove, come e quando et caet...
RispondiEliminaForse l'OMME di d. Cantoni?
RispondiEliminaMi accodo alla richiesta di togliere quella foto.
RispondiEliminaOppure i ben noti "Francescani dell'Immacolata"?
RispondiEliminaA parte che in quella foto Benedetto XVI sembra semplicemente guardare in basso; se invece si fosse appisolato, dobbiamo essere grati per quell'immagine. Perché ci ricorda la fragilità, in fondo la umanità di questo grande Pontefice, che a volte ci figuriamo come se fosse un supereroe da fumetti, dotato di superpoteri. Con l'effetto di pretendere che faccia questo o quello, risani qui o raddrizzi lì.
RispondiEliminaQuella foto aiuta a ricordarci il peso enorme, incommensurabile che quell' "umile operaio nella vigna del Signore" ha consentito fosse caricato su di sé, come rammenta anche la soma dell'orso di S. Corbiniano nel suo stemma. Durante il viaggio in Inghilterra, ricordo di essermi meravigliato di come potesse, in un'unica giornata, leggere 6 discorsi o allocuzioni, celebrare messa e vespro e fare non so quanti chilometri: a me, che ho meno della metà dei suoi anni, la metà di quel programma avrebbe stroncato.
E' profondamente cristiano che le debolezze fisiche siano piuttosto un motivo di merito, che di disdoro; ed ai miei occhi un momento di stanchezza nel Papa non fa che sottolineare l'enormità del compito e delle difficoltà che affronta, con l'effetto di rendermelo ancor più caro e degno di smisurata ammirazione.
Enrico
Professore, anch'io ci penso.
RispondiEliminaInfatti di primo acchito volevo rispondere stringatamente a "Chissà Perchè": " Dovunque sarà il cadavere..."
Vede con alcuni (non lei) per me è una partita a scacchi troppo semplice.
Fanno la mossa senza pensare a come potrà poi muovere l'avversario. Livello scarso, non ci provo gusto.
E difatti gioco poco, i miei post si contano sulle dita di una mano.
La Chiesa non ha perso né carità né tanto meno la Verità: tanta parte della gerarchia e del clero, e di conseguenza dei fedeli, sì.
RispondiEliminaPer la FSSan Pietro, è d'uopo che ti rivolga immantinente al buon p. Konrad Loewenstein FSSP, che sta a Venezia. Credo che ti convenga chiedere un appuntamento telefonico attraverso, prima, una lettera scritta con carta e penna. L'indirizzo dovrebbe essere sul sito. Oppure chiedi a Caterina 63.
RispondiEliminaAuguri.
Quando ci sarà la "piena comunione" credo che possa accadere. Ma sino a che non ci saranno parrocchie aperte, come in America - dove c'è una fioritura di vocazioni intorno alle parrocchie tradizionali - non c'è da illudersi molto.
RispondiEliminaRicordiamoci della sorte della missione del card. Gagnon: dove son finite le due successive relazioni altamente positive sulla Fraternità? Resta quel che disse a 30Giorni: non c'è alcuna dottrina erronea.
RispondiEliminaNon è la foto in sé, caro Enrico, inopportuna, ma lo sono la foto e il commento insieme, che specula su quella fragilità.
RispondiEliminaInoltre, vedendoci poco effettivamente vi avevo raffigurato G.P. II
Ma lo Spirito Santo può soffiar anche da quella parte.
RispondiEliminaAccolitato è un ordine minore, il ministero straordinario della S. Comunione no.
RispondiEliminaNon capisco su cosa dovrei informarmi: sull'esistenza di accoliti ed anche diaconi permanenti uxorati che non esistono negli istituti tradizionali? E che, non siamo in Papuasia, ancora!
........ e sentiremo la botta !!!!!!!!!!! .......
RispondiEliminaSì, un ordine minore ma con tutt'altri compiti diversi da quelli ch'aveva nella Tradizione più recente, purtroppo. ( Il riferimento alla Papuasia mi suona un po' strano) Il diaconato uxorato è una ...stecca , una tra le tante del post Concilio VatII. Accogliamo i diaconi, ma che lascino le spose.Adios.
RispondiEliminaEvviva l'umiltá!
RispondiEliminanon trovo nulla di male nella foto e nel commento, ci sono commenti anche peggiori.
RispondiEliminaC'è stato un pizzico di...umorismo per dire ciò che tutti pensano, pastorelli compreso.
Per il trolley
RispondiEliminaGuarda che anche i seminari della Fraternità san Pietro o quello di Gricigliano oquello del Buon Pastore o quello dei Francescani dell'Immacolata sono Seminari del Papa.
Anzi ti dirò di più anche i seminari della Fraternità San Pio X sono seminari della Chiesa Cattolica e quindi del Papa......
Se ti rode il fegato cerca di calmarti
don Bernardo
perché lei è qui per giocare a scacchi e per provare la sua abilità oppure a testimoniare la sua fede?
RispondiEliminaCome Dante penso che non è tanto la foto, che avevo già visto, ma la strumentalizzazione di un momento di stanchezza del Papa, mi sembra fosse a Malta, che è deplorevole.
RispondiEliminaOgnuno si diverte come può.
RispondiEliminaEhi, redazione! Non capisco granché di tecnologia computer et similia, (secondo qualche amico il campo della mia ignoranza è molto più esteso, ed è vero, purtroppo!) ma da qualche tempo i miei commenti appaiono con il nome "ospite" ed è scomparsa la mia Madonnina.....
RispondiEliminaCon quella replica non ci avrei capito niente. Non amo i rebus, ma l'argomentazione chiara. Non so giocare a scacchi né m'interessa: a me piace parlare con le persone e sentirle parlare. Basta che non urlino.Poi si può anche trovarsi in dissenso.
RispondiEliminaVolevo dire che non siamo tanto ignoranti e fuori dal mondo da non saper certe cose, via.
RispondiElimina<span>"Quando il Santo Padre potrà di nuovo governare la Chiesa liberamente e cessare d<span>i essere un "prigioniero dei vescovi".
RispondiEliminaQuando quel giorno si leverà,credo che il Santo Padre verserà lacrime di gioia per poter abbracciare publicamente i suoi figli leali.
I fedeli preghino per questo Papa perchè abbia la forza di non scappare davanti ai lupi come ci ha chiesto di fare nelle prime parole come Papa"
+Bernard Fellay</span></span>
Chi parla così non è uno qualunque della S. Pio X, ma il superiore generale...Ne consegue che colui che dice essere la S. Pio X contro il Papa è in malafede o, al limite, disinformato, e non so quale delle due ipotesi sia peggiore: la inutile malizia o la deliberata ignoranza (prima di parlare ci si informa).
E' tornata, insieme al tuo nome. Ma non è un miracolo.
RispondiElimina"<span> dove son finite le due successive relazioni altamente positive sulla Fraternità?"... son finite che non è stato il Papa a rimangiarsi l'accordo siglato nell'88...</span>
RispondiEliminaSignor Pastorelli,
RispondiEliminalei è davvero ingeneroso. Questo Papa ha fatto un numero enorme di catechesi sui Padri della Chiesa, ha indetto l'anno sacerdotale, ha beatificato il cardinale Newman, ha incoraggiato a celebrare quello di Leone XIII, ha parlato fino alla nausea di San Tommaso e di Sant'Agostino. I riferimenti a tutto il Magistero della Chiesa sono continui. Certo, a TUTTO il Magistero, Vaticano II compreso.
Se un certo mondo vuole dare un'immagine distorta del Papa, come di uno che non sa liberarsi del CVII, sono problemi (di comprensione) suoi. Il Papa non vuole liberarsi del CVII, perché ha chiaramente detto come va inteso. Vuole liberarsi dalle interpretazioni di rottura, moderniste o tradizionaliste che siano. Se poi qualcuno ritiene di essere meglio assistito dallo Spirito Santo e decide di sottoporre il Magistero al libero esame, prendendone solo gli stralci che più gli piacciono o che meglio comprende, mi permetta di dire che il problema è suo.
:) ...se ho citato il libro di padre Cavalcoli contro le eresie di K.Rahner è ovvio che il concetto di "processo" intendeva quello degli errori...se abbiamo ancora INCOMPRENSIONI sul modo di esprimerci anche qui fra di noi, non meravigliamoci che non comprendiamo più cosa dice il Papa... ;)
RispondiEliminaHo forse negato il ricorso e la necessità alla chiarezza?
anzi, ho proprio specificato i passi importanti che si sono fatti e che spesso non si portano in conto...
I chiarimenti stanno arrivando seppur con i tempi lenti della Chiesa..
Luisa, io lo so che tu punti fondamentalmente sul problema eretico di Kiko&company, ma non si può leggere il tutto esclusivamente da quelle eresie... ci siamo dentri tutti, perfino il buon parroco di campagna è rimasto contagiato, siamo nella torre di Babele, ma il Papa sta facendo la sua parte anche se desidereremmo di più...
tutto qui!
:) No non stava guardando in basso....
RispondiEliminail Papa è stato colto da un colpo di sonno era a Malta....si è appisolato mentre il vescovo porgeva i saluti....
Ma i sacerdoti siciliani che hanno rifiutato la comunione dal papa ( se la notizia e' esatta ) per non inginocchiarsi ( davanti a Gesu'... se ne sono resi conto ? ) sono appunto in comunione piu' dei lefebvriani ? Inoltre le parti piu' " contestate " del concilio non sono quelle che riguardano situazioni contingenti ( liberta' religiosa, rapporti con le altre religioni, con il mondo contemporaneo o riguardanti aspetti organizzativi ) e quindi mutevoli , come e' detto in qualche modo anche in uno dei documenti? Ed essi non implicano questioni di fede e di morale, percio', e infatti non hanno carattere definitorio e non sono accompagnati da sanzioni. Si discute , quindi , su questioni su cui se non oggi domani si avranno modi diversi di rapportarsi . A me sembra cosi' o mi sbaglio? Certo se per molto tempo non si e' fatto che dire " il concilio ha detto " anche quando non lo aveva detto e quasi che il cristianesimo sia nato nel XX secolo o sia stato corretto perche' prima non avevano capito niente... allora ecco che stiamo a discutere e dividerci...bah
RispondiElimina<span>Se poi si vuole sparlare dei levebvriani si abbia almeno l`intelligenza di scrivere correttamente il loro nome.</span>
RispondiEliminaAPPUNTO!
Più che magisteroridotto direi epifania del vecchio nel nuovo!
RispondiEliminaMD
Parla della FSSPP?
RispondiEliminaMD
ENNESIMO REPOST:
RispondiEliminaL'unica lettura POSSIBILE del Vaticano II, alla luce della tradizionE è quella che
potrebbe informare ed essere alla base di un ipotetico pronunciamento
dell'ex Sant'uffizio, più o meno così articolato:
"SACRA SUPREMA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE"
Con la presente sentenza e decreto, che riveste la stessa, precisa, identica
importanza e cocenza delle sentenze della Sacra Rota, pertanto è necessario
che ciò che si sentenzia sia da tutti accolto e ritenuto, si porta a
conoscenza, in modo PUBBLICO, UFFICIALE & SOLENNE, del popolo cristiano che
TUTTI, SINGOLI & CIASCUNO gli atti ed i documenti del Concilio Vaticano II,
sono da considersi dei puri, semplici e meri elenchi di CONSIGLI.
Tutti coloro che daranno ad essi atti e documenti e, a maggior ragione, a
quelli successivi, che si presentino come presunte attuazioni degli stessi,
valore diverso da quello, appunti di puri, semplici e meri elenchi di
consigli, sappiano di essere caduti vittime di un ERRORE CAPITALE, contrario
alla mente della Chiesa, nonché alla volontà esplicita del Concilio stesso.
da quella parte...
RispondiEliminada quale parte ? verso chi lo disprezza, lo rinnega e lo strumentalizza, usando il sistema della menzogna ad ogni pie' sospinto ?
Quante illazioni and wishful thinking da parte di Mgr Fellay!
RispondiEliminaquesta epifania del vecchio nel nuovo "che vi sia ciascun lo dice, dove sia nessun lo sa"...
RispondiEliminabim bum bam ...........
RispondiEliminala cicoria va mangiata,
RispondiEliminaaltrimenti fa male, lo sanno tutti...
Speriamo ne esploda una vicina a te allora
RispondiEliminapippo trolley vai a trolleggiare a casa tua
RispondiEliminaBESSARIONE, io rispondevo a Tripparolo e su di un solo argomento. Non facevo la cronistoria dei vari interventi papali. In questo caso specifico m'avrebbe fatto piacere la presenza di qualche citazione di papi conciliari per dar man forte all'ermeneutica della continuità. Mi pento del grave peccato ed invoco la tua assoluzione.
RispondiEliminaQuanto allo Spirito Santo, non sarai tu e non sarò io ad esserne investiti e neppure a stabilir quando intervenga, ad eccezione di quegli atti e documenti in cui il Papa impegna in modo inequivoco la sua autortà Apostolica.
Così, ad es., nel Motu Proprio ha impegnato la sua autorità apostolica? Visto che una volta esalta il rito antico - riprendendo la sua vecchia corrispondenza col Waldestein - come eccelso e lo dichiara mai abrogato, utilissimo a migliorar anche il NO, poi va in Francia e ai vescovi dice: sì, via, che vi preoccupate a fa': si tratta di un atto di tolleranza per pochi nostalgici che conoscevano questa liturgia.
Così vede i mali della Chiesa e lascia al loro posto vescovi immorali ed eretici.
Vede Messe che profanano il Sacrificio ma non interviene col suo potere di Maestro e guida, che è anche potere coercitivo. Non emana direttive inderogabili.
Ecco, io vorrei un Papa che parlasse con una sola lingua. Forse, al momento, è eccessiva questa speranza? Comunque, io alla favola del papa prigioniero in Curia non ci credo. Se è prigioniero deve spezzar le catene e potrebbe farlo sicuro dell'aiuto dello Spirito Santo, alle cui illluminazione a volte i papi posson resistere per calcoli puramente umani, magari anche soltanto per eccesso di prudenza.
chi sono i figli leali? Quelli che criticano la visita di BN16 alla Sinagoga e al tempio luterano?
RispondiEliminaEd il maior ubi ubi ...
RispondiEliminaMD
Con le talebane che preferiscono i talebani io non dialogo ... ed adesso censura pure questo redazione!
RispondiEliminaMD
o per attaccare e distruggere il fratello kikiano nell'errore?
RispondiEliminaMD
si un vero cattolico accetta il Concilio Vaticano II promulgato dal S Padre allora regnante Sua Santità Paolo VI con la Sua Autorità Apostolica rivevuta da Cristo Nostro Signore. L' ultimo Concilio appartiene alla grande Tradizione della Chiesa e deve essere interpretato alla luce di quest' ultima e ne da uno nuovo splendore. Nei dubbi che possono sorgere su certi testi l'unico vero interprete è il Magistero del Sommo Pontifice ( e non qualche singolo gesto più o meno opportuno e così malevolmente interpretati dai lefebvriani)
RispondiEliminaSputare sull' ultimo pontificato come alcuni se lo permettono dimostra poca intelligenza e nessuno spirito cattolico.
La fraternità San Pio X ha spesso un doppio linguaggio,,,basta risentire quello che diceva Monsignore Lefebvre sul Cardinal Ratinzger. Con un tale linguaggio dubito fortemente della volontà della fraternità di riconoscere effettivamente l' Autorità del Sommo Pontifice.Parlare di Messa bastarda , sacramenti bastardi ,,,mi sembra più che chiaro sulla vera intenzione della fraternità e la sua negazione implicita dell' infallilbilità pontificia.
Dispiace vedere che ai gesti del Santo Padre la fraternitò non è capace di nessun atteggiamento cattolico. Riconosco senza difficoltà il bene che fa la fraternità ( come d' altronde possono fare bene anche alcuni ortodossi) c'é quasi tutto ma manca l'unico necessario per definirsi cattolica e romana: la fedeltà al Pontefice Romano e al suo Magistero straordinario e ordinario