Con particolare contentezza abbiamo notato che domenica il giornalista RAI, a cui era affidato il commento della diretta della Santa Messa di Papa Benedetto XVI a Sulmona, ha invitato ad ascoltare le musiche che arricchivano la sacra liturgia. Un fatto decisamente nuovo nella conduzione televisiva delle dirette papali. Di solito, purtroppo, le esecuzioni musicali, che sono parte integrante delle preghiere liturgiche, vengono bruscamente interrotte.
Il giornalista ci ha fatto sapere che le musiche che sarebbero state eseguite erano state composte dal Maestro Simone Baiocchi e dedicate a Papa Benedetto XVI.
Il canto del Tu es Petrus, che ha accolto, come la tradizione insegna, il Pontefice benedicente, mentre il Direttore faceva rispettosamente il segno della Croce; la Messa, in “stile romano”, alternata con la Messa VIII in canto gregoriano sono state le “perle” della Messa Papale.
Non voglio tuttavia parlare dello splendido coro e dell’Orchestra: l’esecuzione ha messo in risalto quanto ancora i cori liturgici riescono a fare per veicolare la cultura italiana!
Vorrei sottolineare lo “stile romano” di cui sono imperneate le composizioni del Maestro Baiocchi, allievo di Mons. Domenico Bartolucci; il massimo esponente, in epoca contemporanea, di quello stile compositivo.
Nell’esecuzione di ieri le frasi polifoniche della Messa sono state sostenute dall’orchestra. Le esecuzioni corali all’aperto consigliano queste soluzioni.
Sono desideroso di ascoltare la Messa all’interno di una chiesa e con il coro “ a cappella” come lo stesso Maestro Baiocchi rigidamente predilige.
Il “romano” Baiocchi è come un cavaliere che attende fiducioso, assieme ad altri nobili paladini della bellezza, i decisivi rinforzi per continuare la battaglia contro la mediocrità e contro il cattivo gusto musicale e liturgico. Il “cavaliere romano” Baiocchi non ha mai abbassato il livello della dignità artistica perché ama profondamente la Liturgia cattolica.
Dai “salmi responsoriali” per le domeniche dell’anno liturgico ai polifonici “mottetti” per l’Avvento e la Quaresima il filo conduttore dell’opera di Baiocchi è la nobiltà compositiva a servizio della “nobile sposa della Liturgia” come ebbe a dire il Servo di Dio Paolo VI.
Lo stile compositivo del “cavaliere romano Baiocchi” ha sempre generato l’ammirazione di tutti gli estimatori della musica sacra.
A giudicare dal volto sorridente del Papa vorremmo temerariamente affermare che anche Benedetto XVI ha apprezzato le musiche che Gli sono state dedicate. Un po' meno sembrava apprezzare - ma forse è solo un'impressione fallace data dalle riprese televisive - quel Vescovo che durante il canto solenne del Gloria si girava spesso, invece che cantare le frasi gregoriane: Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto.
Il giornalista ci ha fatto sapere che le musiche che sarebbero state eseguite erano state composte dal Maestro Simone Baiocchi e dedicate a Papa Benedetto XVI.
Il canto del Tu es Petrus, che ha accolto, come la tradizione insegna, il Pontefice benedicente, mentre il Direttore faceva rispettosamente il segno della Croce; la Messa, in “stile romano”, alternata con la Messa VIII in canto gregoriano sono state le “perle” della Messa Papale.
Non voglio tuttavia parlare dello splendido coro e dell’Orchestra: l’esecuzione ha messo in risalto quanto ancora i cori liturgici riescono a fare per veicolare la cultura italiana!
Vorrei sottolineare lo “stile romano” di cui sono imperneate le composizioni del Maestro Baiocchi, allievo di Mons. Domenico Bartolucci; il massimo esponente, in epoca contemporanea, di quello stile compositivo.
Nell’esecuzione di ieri le frasi polifoniche della Messa sono state sostenute dall’orchestra. Le esecuzioni corali all’aperto consigliano queste soluzioni.
Sono desideroso di ascoltare la Messa all’interno di una chiesa e con il coro “ a cappella” come lo stesso Maestro Baiocchi rigidamente predilige.
Il “romano” Baiocchi è come un cavaliere che attende fiducioso, assieme ad altri nobili paladini della bellezza, i decisivi rinforzi per continuare la battaglia contro la mediocrità e contro il cattivo gusto musicale e liturgico. Il “cavaliere romano” Baiocchi non ha mai abbassato il livello della dignità artistica perché ama profondamente la Liturgia cattolica.
Dai “salmi responsoriali” per le domeniche dell’anno liturgico ai polifonici “mottetti” per l’Avvento e la Quaresima il filo conduttore dell’opera di Baiocchi è la nobiltà compositiva a servizio della “nobile sposa della Liturgia” come ebbe a dire il Servo di Dio Paolo VI.
Lo stile compositivo del “cavaliere romano Baiocchi” ha sempre generato l’ammirazione di tutti gli estimatori della musica sacra.
A giudicare dal volto sorridente del Papa vorremmo temerariamente affermare che anche Benedetto XVI ha apprezzato le musiche che Gli sono state dedicate. Un po' meno sembrava apprezzare - ma forse è solo un'impressione fallace data dalle riprese televisive - quel Vescovo che durante il canto solenne del Gloria si girava spesso, invece che cantare le frasi gregoriane: Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Bruno Forte, Arcivescovo Metropolita di Chieti-Vasto.
Andrea Carradori
AGGIORNAMENTO
Ci comunicano che mons. Forte, letto l'articolo che precede, ha smentito categoricamente l'illazione di un suo mancato apprezzamento delle musiche e dei canti, tanto vero che egli ha sinceramente complimentato gli esecutori. Ne siamo ben lieti.
La Redazione
fiero di annoverarmi fra gli amici di Simone.
RispondiEliminaFatto raro. Commentatore Tv :" ecco adesso si esegue un canto...bla bla bla...ascoltate qunto è suggestivo...bla bla bla... fu composto da Pinco Pallino...bla bla bla...lo esegue la schola...bla bla bla..." Intanto il canto è finito da un pezzo. Celebrante: " Benedicat vos...Pater, et Filius, et..." Commentatore: " Vi benedica...Padre,e Filglio..." Ci prendono per deficienti. Comunque nelle dirette Papali sintonizzatevi su Telepace e potete scegliere l'audio, con o senza commenti.
RispondiEliminaAlcuni fedeli della mia parrocchia erano presenti di persona alla messa papale e hanno apprezzato sia i canti sia anche l'uso del latino. Mi hanno riportato il libretto della celebrazione da cui si evince che il canone è stato in latino così come il Kirie, il Gloria, il Credo, il Sanctus e l'Agnus Dei. i miei parrocchiani nel donarmi il libretto della celebrazione mi hanno detto sorridendo: il Papa ha detto la Messa in latino così come piace a te.....
RispondiEliminadon bernardo
Un Bravo al Maestro Baiocchi
non ho visto la messa....la comunione è stata sulla lingua? in ginocchio?
RispondiEliminama era pur sempre una messa conciliare, che importanza ha se il papa distribuisce il santissimo Sacramento in ginocchio e sulla lingua, se poi permette che a 10 metri di distanza Lo si distribuisca in piedi e sulle mani! Non illudiamoci su qualche briciola concessa alla autentica tradizione cattolica, nei fatti, ad essere onesti con noi stessi, possiamo affermare che nelle singole diocesi non è cambiato proprio niente. Gli scempi dilagavano sotto il pontificato circense del santo subito, e continuano con il padre conciliare Benedetto XVI
RispondiEliminaCon un solo neurone attivo che mi è rimasto, ho realizzato soltanto ieri che trattavasi di quel Simone"..... :)
RispondiEliminaonorata della sua amicizia, a quanto scrive in conclusione l'amico Andrea nel suo articolo, temo che per molti quei Canti sono sembrati "troppo"....lunghi e "troppo" cattolici..... :-D
La comunione è stata come di consueto la distribuisce il santo Padre da molto tempo... in ginocchio ed alla bocca, mentre tra i fedeli c'era di tutto e di più, ma occorre segnalare un aumento di persone che anche tra la folla riceve l'Eucarestia alla bocca... ;)
....ricordatevi che giorni prima, il bravissimo ed efficentissimo mons. Guido Marini, pubblica sul sito vaticano alla voce "Celebrazioni del Pontefice" tutti i libretti, di volta in volta... io che seguo le dirette su internet, non ho più neppure difficoltà a seguire....perchè ho tutto a portata di mano.... ;)
RispondiElimina....P.S.
RispondiEliminaal 90% il Papa celebra la Messa nella lingua del posto e il Canone in latino....
http://www.diocesisulmona-valva.it/images/zoom/MGYWIU/viewsize/056.jpg
RispondiEliminaEsatto, l'ho notato anch'io. Molti fedeli della folla grande hanno ricevuto la comunione alla bocca, anche se non inginocchiarsi. Cosa forse giusta così, visto la gente era parecchia e sarebbe stato un po' un trambusto se tutti si fossero inginocchiati.
RispondiEliminaChi andava a riceverla dal Pontefice si inginocchiava all'inginocchiatoio e la riceveva alla bocca dalla Sua mano. Nella folla dei fedeli presenti molti l'hanno ricevuta sulla bocca, pur senza inginocchiarsi.
RispondiEliminaguardate qui:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=-o02VhHznTg
RR
Inserisco qui la notizia:
RispondiElimina<span>Santa Messa Tridentina e Ora di GuardiaCarissimi amici il gruppo di San Luigi Orione si raduna sabato 10 Luglio alle ore 17:30 per l'ora di guardia e la santa messa nel Rito tridentino nella Parrocchia Personale della S.S.Trinità dei Pellegrini p.zza Della Trinità dei Pellegrini Roma
Don Giuseppe Vallauri e altri sacerdoti sono a vostra disposizione per le confessioni.Questo significa che l'indicazione che ho dato su S. Nicola in Carcere giorni fa va rettificata, perché le celebrazioni di sabato alle ore 17,30 a S. Nicola in Via del Teatro di Marcello riprenderanno a settembre Luglio e agosto, invece, siamo a S. Trinità dei Pellegrini, che diversamente sarebbe chiusa per l'estate</span>
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RispondiEliminaInserisco qui la notizia:
Santa Messa Tridentina e Ora di Guardia
Carissimi amici il gruppo di San Luigi Orione si raduna sabato 10 Luglio alle ore 17:30 per l'ora di guardia e la santa messa nel Rito tridentino nella Parrocchia Personale della S.S.Trinità dei Pellegrini p.zza Della Trinità dei Pellegrini Roma
Don Giuseppe Vallauri e altri sacerdoti sono a vostra disposizione per le confessioni.
Questo significa che l'indicazione che ho dato su S. Nicola in Carcere giorni fa va rettificata, perché le celebrazioni di sabato alle ore 17,30 a S. Nicola in Via del Teatro di Marcello riprenderanno a settembre
Luglio e agosto, invece, siamo a S. Trinità dei Pellegrini, che diversamente sarebbe chiusa per l'estate
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In compenso il Papa indossava paramenti liturgici piuttosto mediocri. Una casula verde con bordure a disegni geometrici stile Marini Piero decisamente poco tradizionale. Ho notato che Mons. Guido Marini veste il Papa in modo tradizionale soltanto in prossimità del Natale e della Pasqua, mentre durante il restante arco dell'anno continua a prediligere paramenti di Wojtyliana memoria molto deludenti. Un vero peccato. La bellezza delle vesti liturgiche è il primo biglietto da visita per una degna celebrazione. Purtroppo, noto con dispiacere che la plastica e le figure geometriche hanno ormai preso il sopravvento ovunque. Le mitrie sono alte 5 cm stile alto medioevo, l'amitto, il cingolo e la cotta non si usano più, le stole sono multicolori e perfettamente rettangole. Almeno il Papa dia il buon esempio!
RispondiEliminaMa la TRinità dei Pellegrini non chiude in estate!!! L'unica variazione è data dalla soppressione della messa delle 10.30. A meno che le cose non cambino quest'anno!!
RispondiEliminaIn attesa del consueto concerto su TV 2000 ( veramente grande musica) ho visto la parte finale della S Messa trasmessa dalla Parrocchia Pontificia di Castelgandolfo. La maggior parte dei partecipanti ha preso la comunione con le mani, compreso la quasi totalità delle (parecchie) <span>suore</span>, e proprio a una di queste è caduta per terra la Sacra Particola. Ogni commento è superfluo.
RispondiEliminaBeh ad essere pignoli non è esatto dire che al 90 per cento..... perchè se il canone è in latino, il il Kirie ecc sono in latino si può dire al 50 per cento è in latino.......
RispondiElimina:) Mi sento in parte responsabile di quanto accaduto, e cioè che i commentatori per la prima volta hanno fatto riferimento ai canti (peraltro orrendi) di quella celebrazione: l'11 giugno scorso, nel blog RaiVaticano, a commento di un post sulla celebrazione conclusiva dell'anno sacerdotale, scrivevo:
RispondiEliminaUn amico scrive:
Giugno 11th, 2010 alle 11:00
Ma cosa trasmettete a fare la messa su RaiUno se dovete interromperla prima della benedizione?
Non lasciate mai, e dico mai, ascoltare un canto perché dovete parlarci sopra, sembra che abbiate un “horror vacui” dei momenti di silenzio che vi apprestate a riempire con parole spesso vuote e prive di reale necessità.
Sono molto molto deluso, da tanto tempo… e in più pago il canone.
Forse hanno cominciato a capire? :)
Beh, durante la Comunione, il giornalista RAI interrompe il collegamento per passare una delle sue "schede", e nel momento di silenzio dopo l`omelia del Santo Padre, dice "adesso c`è un momento di silenzio per meditare le parole del Papa" ,ma lui continua a parlare....il silenzio fa molto paura ai giornalisti tv, hanno paura che il telspettatore scappi e cambi canale...e che l`emissione sia una Messa e non uno spettacolo, non cambia niente, silenzio verboten!
RispondiEliminaSalve a tutti....
RispondiEliminami permetto di intervenire in quanto domenica ero presente sul palco in qualità di "ministrante". Ho assistito anche ai preparativi per l'arrivo del Santo Padre a Sulmona, quindi posso dirvi qualcosa in più.
Prima di tutto i paramenti liturgici non li ha scelti Marini, ma sono stati confezionati tutti da Barbiconi (Se non erro..) per poi essere regalati al Papa. Il papa, come sempre (almeno così mi hanno detto), porta con sé i paramenti ma ovviamente ogni diocesi ne prepara di nuovi. La casula, mi dicono, non era male... questione di gusti, come sempre...
I canti. Conosco personalmente il maestro che ha diretto il coro ed il maestro che ha diretto "l'assemblea". La qualità probabilmente era ottima, ma i canti... non mi dite che erano stupendi, eccezionali... Bello l'alternarsi di Gregoriano e polifonico, ma TROPPO LUNGHI (e vi giuro che a 40°C questo fattore pesava) Il Santo Padre non sorrideva, anzi... anche lui ogni tanto si girava verso il coro, come per dire: dai, su, un pò più veloci. Una gaffe imperdonabile: terminato il kyrie, il coro ha attaccato subito, di seguito, il et in terra pax hominibus senza intonare il gloria!!!! Nemmeno in parrocchia succedono cose del genere...
Il salmo... per l'amor del cielo... un'operetta senza senso! Troppo lungo, troppe pause...Ho la vaga impressione che davvero in pochi siano riusciti a seguire il salmo, e così anche le parti fisse. Inoltre: sul libretto era previsto il canto dell'Embolismo, che il coro ha saltato. Tra il primo amen della dossologia e gli altri due c'è stata una pausa inutile così lunga tanto che il santo padre ha iniziato la formula di introduzione del Pater Noster per poi bloccarsi.
Quindi lasciamo perdere il coro... io sono organista, qualcosina ne capisco, e sebbene ami il canto gregoriano e polifonico non sono proprio riuscito a sopportare la lunghezza e la presunta qualità di questi canti ... abbiate pietà di me, forse sono ignorante, ma questa è stata la mia impressione.
Perdonate la lunghezza e grazie del vostro servizio!
And
Caro ministrante,
RispondiEliminail nostro coro diocesano per la prima volta animava una messa del Papa. Puoi capire che non siamo nella basilica di San Pietro e forse, nonostante l'impegno, non tutto è riuscito perfettamente anche a motivo di problemi tecnici di amplificazione. Il maestro Baiocchi ha fatto un encomiabile lavoro che noi tutti cantori abbiamo apprezzato e abbiamo cantatato le sue musiche con gioia: il mottetto tu es Petrus, bellissimo, eseguiuto all'arrivo del Papa e la messa Degli Angeli, che durava non più di altre messe alternate che spesso vengono eseguite in san Pietro. C'è da dire che forse il nostro direttore è nuovo alla direzione d'orchestra e inoltre l'emozione del momento ha giocato qualhe brutto scherzo. Gli altri canti non erano del maestro Baiocchi ma di altri musicisti e dello stesso nostro direttore che tu hai detto di conoscere.
Attribuire al Papa certe intenzioni poco eleganti (tipo "su su sbrigatevi") mi pare ingiusto e irrispettoso nei confronti della persona del Papa, e la trasmissione video dimostra che dici una cosa non vera.
Quindi si può pure non condividere la bellezza di una musica ma attenzione a quando si scrivono critiche del genere, perchè il lavoro del compositore è stato supportato anche dal lavoro dell'orchestra e di tanti coristi, alcuni anche non abituati a questi generi polifonici e che l'hanno messa tutta per cercare di far bene il servizio al papa. C'erano anche 50 bambini che a mio avviso cantano molto bene e hanno sopportato il disagio di un sole che picchiava a tremila, mentre voi eravate sotto il tendone, all'ombra, a giudicarci.
se sei veramente organista dovresti sapere che allestire in queste condizioni una esecuzione del genere non è come portare le ampolline al cerimoniere di turno, ma è una cosa molto molto più impegnativa. Un po' di rispetto.
Carissimo cantore!
RispondiEliminaInfatti non ho criticato il coro in sè, anzi... sono davvero contento che una diocesi abbia un coro di uel loivello e di quelle dimensioni.. e so anche che l'amplificazione non era dei meglio, anzi, se non sbaglio la sera prima non c'era per niente, vero?
Io non ero sotto il tendone all'ombra, e la mia abbronzatura immediata lo può confermare e così anche il tasso di sudore sotto la nostra amata quanto pesante veste :-)
Come puoi leggere non ho criticato nemmeno il mottetto Tu es petrus (davvero bello e solenne), ma i canti e le parti fisse della messa. Riconosco che è un mio "pallino" il fatto della lunghezza dei canti. Diciamo che le condizioni meterologiche del 4 tutto permettevano tranne un gloria di 7 minuti :-)
Non so cosa abbia pensato il papa... a me non sembrava di certo entusiasmato come alcuni dicono più su (se posso, eh). Tra l'altro, la faccia del papa è abbastanza infelssibile, quindi.. :-)
Ahimè, non ho portato neanche le ampolline al cerimoniere di turno, quindi come vedi sono proprio inutile.
Grazie della giusta critica!
And
eraclio73
RispondiEliminaduro e puro
eccone n'artro
RispondiElimina:-D no no, intendevo al 90% delle Messe che il Papa celebra e che da diverso tempo hanno tutte il Canone di Consacrazione in latino.....
RispondiElimina:-[ ma santo cielo, "ospite", il Papa non va mica ad una sfilata di moda suvvia!!! comprendo una critica alla casula di tragica memoria viennese che fece sfigurare Benedetto XVI perfino davanti il mago Otelma, ma non esageriamo.... :-D gli abiti di passata memoria non sono affatto paragonabili con questi, e lasciando da parte il gusto personale, occorre semplicemente valutare all'interno di una Messa NOM il limite e il massimo che si possa fare...l'amitto e il cingolo il Papa li usa SEMPRE.... il Papa il buon esempio lo da eccome... lo sta dando anche quando noi pretendiamo di più....
RispondiEliminaCaro AND,
RispondiEliminaio non ho la possibilità di seguire dal vivo il Santo Padre, ma seguo, grazie ad internet, le dirette, forse un ulteriore parere può aiutare...
La Messa del Pontefice in diretta TV o web ha per me un fascino particolare, mi aiuta a meditare e a coinvolgere la mia famiglia, sembra incredibile, ma con Benedetto XVI è diventata un momento di aggregazione insieme all'Angelus...
Inutile dire che amerei ascoltare sempre quei bei canti in latino che conosco e che mi farebbero sentire meno lontana, penso così anche agli anziani e agli ammalati che seguono via cavo...e posso dire per esperienza che anche loro amano quei canti...
Domenica, a questa Messa del Pontefice, a parte la presentazione che era stata fatta, si è percepito effettivamente la luinghezza dei canti, ma la nostra sensazione è stata gradevolissima perchè SI PENSAVA ALLA MESSA, le parole che erano ben scandite, ripetute e quelle pause durante il salmo, se è vero che possono aver messo a disagio voi che eravato sotto il sole, non così è stato per chi seguiva da casa... ;)
Il difetto non sta in chi ha preparato i Canti, ma in chi NON ha preparato adeguatamente il Pontefice....
Il Papa dovrebbe essere messo al corrente, prima che inizi la celebrazione, delle pause e della lunghezza dei canti, in fondo SI STA CELEBRANDO DIO, NON L'ASSEMBLEA O IL PAPA STESSO.... ;)
Io temo che in queste Messe, coloro che ospitano il Papa, rischiano di celebrare il Papa stesso, tutto si fa PER IL PAPA forse dimenticando un pò che il Papa viene a CELEBRARE CRISTO il quale non sta con l'orologio alla mano....capisco l'importanza dell'Ospite unico e speciale che essi hanno e che a ragione trattano con ogni riguardo, ma la Messa è la Messa... se cominciassimo a "soffrire" per le Messe cantate che dovremo fare per la Notte di Pasqua che dura tre ore?
Dovremo invece gioire per certi canti, non pensare al tempo, ma a ciò che stiamo vivendo ed ascoltando.... altrimenti poi non possiamo lamentarci delle schitarrate, dei battimani per rendere la Messa più folcloristica, MENO NOIOSA....e magari più veloce...
La Messa cantata non è un Mp3 di 2,3,o 5 minuti, un Gloria che duri 7 minuti (tra l'altro ben eseguiti) cosa sono in confronto all'eternità nella quale viene cantato? ;)
Forse dobbiamo davvero riappropriarci di quel senso del sacro che ancora, le Messe del Pontefice pur ricorrette, non fanno emergere totalmente e non certo per colpa del Pontefice, ma forse perchè l'attenzione è troppo rivolta all'Ospite durante la Messa....e poco al vero PADRONE DELLA CELEBRAZIONE....
eraclio73 lo eleggeremo Papa. lui si che saprà mettere le cose in ordine
RispondiEliminaO Santo Padre dia retta al cerimoniere "Ospite", e che diamine... con questi paramenti miserelli senza fili dorati...
RispondiEliminaNon capisco perchè si perda tanto tempo per lodare la celebrazione della nuova messa travestita in alcune parti da tradizionale. A tanti basta un pò di latino per non cvapire più niente. Ma avete notato che il papa non ha usato il canone romano ma la seconda prece eucaristica che ormai, nell'uso corrente lo ha soppiantato? Basterebbe questo, oltre a tutte le critiche mosse al novus ordo dai cardinali Ottaviani e Bacci per ridimensionare il tutto. Il papa ,se vuole, celebri una messa tridentina. Allora si che ilmotu prorio avrà compimenti. Altrimenti parlare di casule, cingoli, amitti, comunione in ginocchio e sulla lingua è perfettamente inutile. Ha ragione eraclio 73. E ricordiamoci che hanno loro il coltello dalla parte del manico. A noi non resta che piangere super flumina Babyloniae.
RispondiEliminaSinceramente non riesco, ancora una volta, a capire il "tradizionalista" Carradori. Da esponente dell'UNA VOCE penso dovrebbe lodare meno, anzi per niente, il novus ordo missae. Ma!!!!!!!
RispondiEliminaqua non ci si capisce più niente.. modernismo, tradizionalismo... ma pensiamo a Dio piuttosto e a salvarci l'anima... e pensiamo al Santo Padre e pensiamo di Chi è Vicario: GESù CRISTO! Solo questo basta per far cadere vani discorsi su ogni contorno non essenziale..
RispondiEliminaSolo ai giornalisti? Che dire di molti preti che fanno la "radiocronaca"? ("Adesso, in piedi", "Adesso, seduti", "Adesso, in ginocchio", "Ora, facciamo silenzio"...). Meglio stendere un velo pietoso...curioso, però, che nella Messa in cui "nessuno capiva e nessuno era protagonista", tutti sapessero come comportarsi (e, soprattutto, sapessero cos'era la Messa), e nella Messa in cui "tutti capiscono e sono protagonisti", tutti si devono far dire cosa fare (e, cosa più importante, si dovrebbero far rispiegare per bene cosa sia realmente la Messa)...
RispondiEliminal'autentico culto a Dio, cioè la S. Messa: parlarne, conoscerla sempre meglio, non mi sembra si tratti di contorni essenziali
RispondiEliminaPer Ospite delle 0,02,31 : quanto mai io avrei elogiato il Novus Ordo ?
RispondiEliminaPer questi vangeggiamenti, valga il celebre motto di Voltaire " Calunniate, calunniate, calunniate, Qualcosa resterà" !
le ha risposto mirabilmente Anonimus delle 0,05.02.
Non vale la pena che io commenti ulteriormente queste provocazioni estive che si dissolvono come il caldo diurno che la sera si tramuta in fresco.
Buona giornata
Alcuni sono talmente abituati alla rapidità dei canti moderni che appena al musica si protrae un po' di più cominciano ad agitarsi. La Messa, però, non è un videoclip.
RispondiEliminaMamma mia se hai ragione rob.. a Maggio, Cresima di due cugini.. Una fila di ragazzi, ognuno con un bigliettino in mano, in attesa dietro al pulpito.. ogni cosa, ogni simbolo, ogni gesto, ogni momento del rito veniva "spiegato", raccontato..PER UN'ORA E MEZZA.. bla bla bla bla bla bla bla.. Ero letteralmente divorato da un un nervoso tremendo, che saliva piano piano, bigliettino dopo bigliettino, ragazza dopo ragazzo.. in un costante ronzio di farfugliamenti, una martellante litania di inanità volte a spiegare persino incenso e acqua.." ecco ora viene offerto l'incenso che è antico simbolo per bla bla bla bla..." "ecco ora il sacerdote chiamerà per nome i cresimandi che... bla bla bla".. "ecco adesso alza la mano.."ora i doni vengono portati..".. "la candela è il segno della....".. BASTA! Più che una Messa celebrata per <span>confermare</span> cristiani nella Fede della Chiesa, era una visita guidata ad un culto bizzarro organizzata per un gruppo di turisti giapponesi (ateo-shintoisti).
RispondiEliminaI solerti lettori stavano zitti solo durante le canzonette.. chitarre e tramburelli che ritmano parole del tipo: "..Spirito che dai vita al mondo, cuore che batte nel profondo lava via le macchie della terra e coprila di libertà... soffia vento che hai la forza di cambiare fuori e dentro me questo mondo che ora gira, che ora gira attorno a te. Soffia proprio qui fra le case nelle strade della mia città Tu ci spingi verso un punto che rappresenta il senso del tempo, il tempo dell’unità.." ..testi scritti probabilmente da Battiato sotto allucinogeni, o da Valeria Rossi in depressione (quella di "dammi tre parole sole cuore amore..")..Senza parlare della gente che chiacchiera e ride entusiasta, chewing gum in bocca, vestita neanche fosse al parco comunale, magliette dalle scritte inglesi terrificanti, ragazze in abito da cocktail, gonne corte e scollature..O strangoli qualcuno.. o esci a prendere una boccata d'aria e nicotina.
Chiaramente, i miei cugini sono felicemente "catto-agnostici" che "sì, Gesù è stupendo nei musical dell'oratorio..". E francamente, non ci si può aspettare altro..
almeno l'ospite delle 23,57 ha capito il senso del mio intervento. Non è questione di qualche piccola concessione in lingua latina, non è il latino che fa la differenza, ma il ritorno alla messa in latino, ossia il ritorno alla messa di sempre. il papa continua purtroppo a perseverare nellìimperdonabile errore della messa conciliare con qualche spruzzo di latino. non fatevi abbagliare dagli spruzzi, la sostanza è il perseverare stoicamente ed incredibilmente nell'errore della messa protestante ed eretica in salsa bugniniana
RispondiElimina<span>eraclio, intanto la mia fiducia riposta nelle mani sante e venerabili del Vicario di Cristo NON è stata tradita.. hehe..ti ricordi la scommessa? Quando dicesti che il Papa avrebbe "ceduto" alle direttive delle CE locali, dando la comunione in mano?.. Io ti dissi che era solo "fuffa".. e per rafforzare il concetto ti proposi un azzardo: se hai ragione tu, mi metto gonna e parrucca e vado in centro città per mezz'ora. Vinco io, tocca a te..
RispondiEliminaMessa "conciliare".. pontificato circense.. padre conciliare...e va' beh, Eraclio: se la pensassi come te, ti giuro, non sarei nemmeno arrabbiato o sconcertato... Mi sarei messo il cuore in pace già da tempo, e sarei semplicemente un sedevacantista felice, contento e possibilmente appagato. NON riconoscerei il Papa come tale, andrei bello bello alla mia BELLA Messa, sorriderei malizioso e con aria di sufficienza ai "modernisti riformati". Li riterrei un'altra cosa, come i testimoni di geova, i monaci del Monte Athos, i pentecostali del Ghana, i mormoni dell'Iowa.. Non mi farei nemmeno più problema della "salvezza" con Pietro o senza Pietro: tanto, penserei, il "postconcilio" la offre a tutti, persino agli eretici luterani, agli ebrei e ai buddhisti.. se sono valide l'antica alleanza, la cena protestante e le otto vie della perfezione del Dharma..vuoi che non sia valida la tesi di cassiciacum, suvvia..
Io invece, NON credendoe nemmeno pensando questo, non riesco ad esser tranquillo proprio perchè riconosco e amo questo Papa, riconosco i Suoi predecessori, non ho problemi sulla validità e la sacralità in sè del rito romano nella forma "ordinaria" celebrata come Tradizione (<span>E</span> Sacrosantum Concilium <span>E</span> Ecclesia de Eucharistia <span>E</span> Redemptionis Sacramentum <span>E</span> Summorum Pontificum) comanda.. Ma assisto al cosiddetto "fuoco amico", a forze centrifughe interne che vogliono lacerarla..</span>
...tanto valeva lasciarci le chitarre e i flauti.. :'(
RispondiEliminaparere personale, meglio cornamusa e fisarmonica della chitarra.
RispondiEliminanon mi è sembrato così brutto Cajétan...
Sarò ripetitivo, ma, grazie a te, mi è ritornata in mente quell'orrenda Messa di Cresima che si è celebrata in parrocchia mia ad aprile, e dove avevo fatto servizio all'Altare...doveva venire un abate benedettino, in sostituzione del Vescovo (impegnato contemporaneamente in altre Cresime), che io conosco e che è sulla nostra stessa linea d'onda...bene, cioè male, cambio dell'ultimo minuto, viene l'arciprete della Cattedrale, un relitto modernista...casula minimale (al posto della pianeta che avevo preparato appositamente), celebrazione eucaristica sciatta, niente Canone Romano (almeno, però, non ha usato uno di quegli orrendi Canoni "Svizzeri") e niente incenso (che mi viene letteralmente tolto di mano, perchè, mi si dice, dava fastidio ai fedeli)...ma soprattutto...un'Omelia che è stata una megapalla sociologica lunghissima, incentrata sull'educazione e sull'essere buoni cristiani e prima di tutto buoni cittadini, in cui nemmeno per errore è stato fatto entrare il Protagonista della giornata, lo Spirito Santo, che sarebbe disceso su poveri ignari bambini di lì a poco...
RispondiEliminaVoglio precisare che alla Parrocchia S.S. TRINITà DEI PELLEGRINI durante il periodo estivo NON ci sono modifiche all'orario delle S Messe! in particolare la S.Messa Solenne delle 10.30 sarà celebrata come di consueto.
RispondiEliminaPer maggiori informazioni consiglio di visitare il sito ufficiale della parrocchia con tutte le informazioni necessarie. http://roma.fssp.it/
ATTENZIONE: alla S.S. TRINITà DEI PELLEGRINI la S. Messa Solenne delle 10.30 si celebra regolarmente anche in estate!!!!
RispondiEliminaLa parrocchia S.S. Trinità dei Pellegrini non chiude per l'estate. Queste sono informazioni errate, la parrocchia rimane aperta come di conseuetudine.
RispondiElimina:D guardi che la chitarra è uno strumento meraviglioso, sublime nelle mani di Scarlatti o di Bach..o anche solo di Tarrega..
RispondiEliminaEraclio 73 siamo rimasti in pochi a distinguere l'oro dalla pirite. La maggior parte dei partecipanti a questo blog non sa o non vuol sapere che il ritorno alla Mewssa tridentina è l'unica salvezza per l'umanità. Offrire al Signore il Sacrificio perfetto può renderlo più pietoso verso questya povera umanità che ha perso il ben dell'intelletto. Ed anche il papa dia l'esempio: celebri l'antica messa anche con i paramenti più umili e senza pompa. Sarà molto gradita al Signore, Altromenti siamo al vecchio motto: Armatevi e partite, Non si può promulgare il motu proprio e poi disattenderlo per primo. I vescovi ed i preti prendono esempio da lui e si sentono incoragguiati dal suo cattivo esempio.
RispondiEliminala chitarra non è tra gli strumenti che non si dovrebbero suonare durante la S. Messa?
RispondiElimina...eh, appunto.. che, scusa, zampogna e fisarmonica invece si?
RispondiEliminaIl Papa smaniava, Bruno Forte si voltava, il tempo passava...
RispondiEliminaLa corale, sapientemente guidata dal Baiocchi, ha rispettato fedelmente i tempi assegnati ed indicati... E poi, abbiamo tutti dimenticato una cosa: differentemente da quanto avviene a San Pietro ove la Santa Messa inizia alle 9e30 del mattino perchè il Santo padre possa avere il tempo di -spararsi- e salire alla finestra dello studio privato, a Sulmona bisognava arrivare alle 12 per .... l'Angelus ;-) asd asd
certo, ma mi sembrava meno peggio la zampogna della chitarra. la chitarra è rumorosa, la zampogna mi sembra più delicata.
RispondiEliminaCari amici! Ho letto qui e là dei commenti belli e meno belli, così anch'io dico la mia.
RispondiEliminaQuel giorno c'ero anch'io nella schola, non so se abbiamo cantato bene o male, non so se il Santo Padre si è annoiato o meno (ma non credo proprio), non so se il Coro è stato diretto bene o male (Il Maestro Alessandro Sabatini, che ha composto anche alcune musiche è stato straordinariamente bravo!!! Vorrei vedere Lei Sig. AND a mettere su quello che hanno messo su loro!), non so se quel giorno era caldo o meno a Sulmona (noi eravamo vestiti tutti di nero e io non ho sentito assolutamente caldo e se anche l'ho sentito l'ho sopportato)...e tutto questo sapete perché? Oltre al fatto che non sono un cantore professionista, oltre al fatto che non mi intendo di liturgia, oltre al fatto che sono un ignorante in musica, io ero lì a rendere gloria a Dio nella Persona del Santo Padre che per la prima volta, evento storico per la nostra diocesi, veniva a trovarci. Dietro quei sette minuti di gloria o quell'operetta di Salmo, come l'hanno definita, c'era l'amore e l'impegno di gente che ha lavorato sodo per la buona riuscita di quella celebrazione Eucaristica. Quello che dovrebbe far riflettere, invece, è la mancata partecipazione di tutta la Valle Peligna: mia sorella ha dieci anni e in nessun modo si è lasciata scoraggiare dal caldo!!! E' facile battibeccare sulla liturgia, che è sempre perfettibile, ma la liturgia senza la fede, che nel nostro territorio sta sparendo - le numerose assenze di quel giorno ne sono la prova - è nulla: siamo un Popolo che vive per inerzia e nemmeno più la curiosità ci spinge a vivere...cerchiamo di riscoprire la fede, vedrete poi che anche un gloria in excelsis deo mancato non ci sembrerà la fine del mondo, perché il vero credente il suo gloria lo intona nell'anima. Pace e bene.
Abbi pazienza, ma come fai a parlare din questi termini?!? Il Papa è in errore ecc.!!!
RispondiEliminaMa al di là della liturgia, riesci a vedere il Corpo e il Sangue di Cristo? Gesù Cristo quando era tra noi dove istituì questo Sacramento? Lo fece perc caso in latino o in aramaico? Quali ori e paramenti liturgici aveva? A questo punto, se non sbaglio, dovremmo essere fedeli a quella di Messa!!! Per favore, ti prego, la liturgia lo capisco anch'io è importante, importantissima, ma non diventate estremisti in questo senso perché sembrate anteporla a Cristo stesso!!!
Parole sante!!! :-D
RispondiEliminaCaro cantore,
RispondiEliminaanche io sono stata un cantore del 4... e certo in quei 7 minuti di "gloria" credo che abbiamo fatto più fatica noi a cantare sotto il sole,, che non gli altri ad ascoltare all'ombra. Era troppo mettere un po' di tende anche per noi? vabbè... Cmq certamente errori ce ne sono stati e, mi dispiace dirlo, pèerchè è un amico, ma il direttore del coro ha azzardato nel dirigere l'orchestra, con pochissime prove, poi... ed è per questa inesperienmza che i tempi erano lunghissimi e ci sono state certe gaffes... Se poi vogliamo parlare di qualità dei canti, allora non capisco perchè il mottetto ti sia piaciuto e l'ordinarium no... possibile che Baiocchi sia stato bravo per una cosa e scarso per un'altra? Se parliamo del Proprium, invece, posso anche essere d'accordo... chi salviamo. però, allora tra lo stesso Sabatini (direttore del coro di Sulmona), Manganelli, Liberto e Vivona (erede spirituale e musicale dello stesso Liberto)? E comunque è la cosiddetta musica liturgica (funzionale) che il NO sembra necessitare a produrre canti di bassa qualità. Baiocchi, che non si prostra (e giustamente) a certi dettami postconciliari moderni e modernisti, ha mantenuto, come diceva Carradori, la sua dignità artistica e si è sentito.
Quel giorno posso dire c'ero anch'io nel coro diocesano che ha onorato il papa.Certo e' facile fare critiche.ma provate voi ad organizzare un coro di 180 persone che in gran parte non conoscono una nota di musica.A mio parere comunque ,avendo visto e sentita la registrazione di tutta la s.messa,i risultati so stati ottimi.Riguardo ai paramenti del papa,dimenticate tutti che si ricordava S.Pietro Celestino,che ha rinunciato ai lussi del papato per ritirarsi,prima di essere incarcerato,in eremitaggio.Nella sala delle reliquie celestiniane c'e' una solovaso con la pianta della miseria.
RispondiElimina:)
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