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venerdì 30 luglio 2010

Altri anglicani (ora Canadesi) si convertono al Cattolicesimo

A noi la parola ecumenismo fa irritare la pelle, ma non quando è riferita a notizie come questa che riportiamo (su cortese e celere segnalazione di un nostro lettore tramite FaceBook) con estremo interesse, piacere e sollievo.


[traduzione e sottolineato nostri]


Gruppo Anglicano-Cattolico del Canada vota di unirsi con Roma.

Vancouver, Canada, 28 luglio 2010 / 01:10 (CNA) -


Con il "sostegno incondizionato", una recente riunione dei leader nella Chiesa Anglicana Cattolica del Canada (ACCC) ha votato per unirsi con la Chiesa Cattolica Romana attraverso il Costituzione Apostolica creata da S. S. Papa Benedetto XVI.
La ACCC, parte del
Continuing Anglican Movement, è costituito da più di due dozzine di congregazioni. Il suo Ottvato e Tredicesimo Sinodo Provinciale diocesano si sono svolti contemporaneamente sulle alture Rosemary Retreat Center nel Surrey, British Columbia.
Il sito web VirtueOnline.org pubblicato una lettera da Dean Shane B. Janzen con i dettagli l'evento.
Alla riunione hanno partecipato quattro vescovi della ACCC, tra cui S.E.Rma il Vescovo Mons. Peter Wilkinson, metropolita della comunione e ordinario. S.E.Rma l’Arcivescovo Mons. John Hepworth, ed era presente anche il Primate di Australia della Comunione Anglicana Tradizionale (TAC).


La discussione ha incluso la “Casa del Clero e la Camera dei Laici” e è stata incentrata sul progetto di creare un “Ordinariato Anglicano Cattolico Canadese” entro la disciplina prevista dalla Costituzione Apostolica "Anglicanorum Coetibus".
Il supporto per l'Ordinariato è stato unanime nella Casa del Clero e ha ricevuto 25 voti dei 30 delegati laici, con due membri contrari e tre astenuti.


Il Sinodo ha poi approvato una risoluzione che consenta il Vescovo Mons. Wilkinson, con il consiglio e il consenso del Consiglio Provinciale, di emanare le ordinanze canonico necessarie e le regole per istituire l'Ordinariato.
La Casa del Clero ha eletto i membri del Direttivo provvisorio del Consiglio, che ha designato ed eletto il Vescovo Mons. Wilkinson come il primo Vescovo ordinario del nascente Ordinariato.
Secondo la lettera di Dean Janzen, il Consiglio diocesano ha apportato modifiche finanziarie per garantire che i fondi limitati della Diocesi siano protetti da "qualsiasi contenzioso potenziale".
Dean Janzen ha scritto che l'attenzione del Sinodo è stata rivolta al "culto e alla lode di Dio Onnipotente, all'annuncio di Cristo che è Verità che salva, e alla ortodossa testimonianza della Fede, dell’diritto e della dottrina della Sola, Unica, Santa, Cattolica Apostolica Chiesa di Cristo.".
Egli ha riferito che i partecipanti hanno manifestato "un rinnovato senso di ottimismo per il futuro e una chiara visione per il presente."
"Con il pieno sostegno dei sacerdoti e dei laici per l'unità con la Sede di Pietro e la creazione di un Ordinariato Cattolico-Anglicano Canadese, la nostra Diocesi è ora in grado di andare avanti unita, rinnovata, e piena di speranza", secondo VirtueOnline
.”

.


Benvenuti!


Questo sì, che a nostro avviso, può definirsi ecumenismo: un sano, efficace, produttivo, missionario e apostolico ecumenismo!


.


Fonte: “what does the pray really say?

81 commenti:

  1. Se tanto mi dà tanto, mi parrebbe che i fratelli separati che credono nello stesso unico Dio siano i seguaci del NO.

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  2. ....ma entrando nella Chiesa Cattolica attuale, anch'essi saranno vittime  del para-concilio  ?
    e chi glielo spiegherà a questi fratelli ritornati nella Casa "materna", che cosa ha detto veramente il Concilio ?
    non sarà necessario un chiarimento anche per loro ? o essi non avranno mai dubbi sui contenuti del Concilio ?....
    :(

    RispondiElimina
  3. E' una notizia tremenda, terrificante!

    Ma se tutti diventeranno cattolici i nostri vescovi con chi si abbracceranno e si sbacciucchieranno?

    Con chi si faranno le veglie e le preghiere ecumeniche se non ci sarà più nessuno con cui farle?

    Se non ci saranno più fratelli separati con chi si andrà a braccetto?

    E' terribile, è la fine, è la fine di tutto! E' un disatro di proporzioni immani.

    RispondiElimina
  4. magari venisse questa "fine" dei finti dialoghi inquinanti per la Fede Cattolica....
    la fine, come rientro o entrata di tutti nel vero Unico Ovile, ma integrale e planetaria  !   :)
    .....ma invece temo che ci sarà prima una battaglia planetaria e decisiva tra la vera Unica Chiesa Cattolica e quella falsa mondialista di tutte le religioni-unite-nel-falso-cristianesimo-buonista, che vorrà neutralizzare e fagocitare -per annullarla- la Chiesa di Cristo !
    Se ne vedono sempre più chiari tutti i segni premonitori, annunciati nel 3. segreto di Fatima, che si sta svolgendo giornalmente davanti ai nostri occhi.

    RispondiElimina
  5. E' veramente commovente sentire dei protestanti parlare di "Unica, Santa, Cattolica e Apostolica Chiesa di Cristo"! Quanti vescovi ufficialmente cattolici, oggi, pronuncerebbero o sottoscriverebbero parole come queste? Quasi nessuno! Siamo sicuri che questi siano anglicani e non lefebvriani? Scherzi a parte, ringraziamo il buon Dio per la grandissima grazia che ha fatto a questi cristiani di ritrovare la via verso l'unico ovile di Cristo. Preghiamo affinchè sempre più anglicani compiano il grande passo verso la Verità.
    Inoltre, non dobbiamo dimenticare che questi gruppi anglicani, la TAC come Forward in Faith, costituiscono un succulento bagaglio di Tradizione che, rientrando nella Chiesa, rinvigorirà e vivificherà il tradizionalismo in essa presente, soprattutto nelle nazioni anglosassoni. 

    RispondiElimina
  6. Non condivido per nulla il vostro giudizio sull'ecumenismo (e i commenti qui sopra mi fanno venire i brividi). Ma non sono così cieco da non rendermi conto che è cosa buona e giusta rallegrarsi sinceramente e di vero cuore per questo evento. LAUS DEO!

    RispondiElimina
  7. De qua mihi videtur dictum per prophetam. Si è (in parte) compiuta una profezia:

    http://blog.messainlatino.it/2009/01/presto-avremo-con-noi-i-tradizionalisti.html

    nel senso che nella pattuglia di transfughi si trova anche Sua Grazia J. Hepworth, con la sua dote di fedeli, leader della Comunione Anglicana Tradizionale in Australia.

    Gli Anglicani si muovono ultimamente su posizioni massoniche (il leader della Comunione Anglicana Sua Grazia R. Williams è iscritto alla Massoneria inglese, come sostiene il prof. Introvigne) e questo è chiaramente deleterio, però devo dire che ogni volta in cui ho assistito a un rito (non diciamo Messa) anglicano, sempre ho ritrovato una dignità maggiore rispetto a quella che caratterizza le corrispettive Messe in forma ordinaria qui da noi.

    Non dimentichiamo che per gli Anglicani (come per gli Ortodossi) non c'è mai stato un VatII, quindi sono mancate pure le susseguenti derive liturgiche causate da errate interpretazioni dello spirito conciliare. Esaminando i loro messali, si trova infine che l'ordinario del loro rito segue da vicino quello della nostra Messa in forma ordinaria, ripeto, in generale eseguito con decoro e dignità (anche se hanno perso la successione Apostolica).

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  8. Don Alfredo Morselli30 luglio 2010 alle ore 10:08

    Caro Antonello, in parte concordo: i due stendardi sono chiari e i popoli stanno facendo la scelta di campo...

    RispondiElimina
  9. Don Alfredo Morselli30 luglio 2010 alle ore 10:10

    :) :) :) :) :) :) :) :) :) :) :)   

    RispondiElimina
  10. Ben vengano gli anglicani fra i cattolici. Mi sorge un dubbio:" non sarà una alternativa ai loro cerimoniali religiosi? nel senso che si trovano concordi alle loro stesse idee attualmente nel cattolicesimo?" Per loro non cambia molto, Visto che nella Chiesa Cattolica, nelle Liturgie si agisce come loro?

    RispondiElimina
  11. E' sempre una Grazia quando il Signore riporta delle pecore disperse all'ovile.

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  12. Non trovo proprio corretto dire che si convertono...andando al fondo della loro fede, seguendo il movimento di Oxford e Newman, hanno approfondito l'origine fino ad arrivare alla Chiesa universale ed alla comunione con il papa... più che conversione è un approfondimento ed una purificazione: tanto è vero che potranno tenere il patrimonio anglicano (liturgia, preghiere, teologia...ecc) non in contrasto con la fede della Chiesa universale...Questo è un frutto vero dell'ecumenismo, 100 anni fa non sarebbe stato possibile! Il card Levada con un paragone musicale  ha detto che la Chiesa cattolica è il pianoforte che dà la nota e tutti si devono accordare alla sede di Pietro ma che non tutti devono per forza suonare il pianoforte, si possono avere altri strumenti ed altre note ma per avere una sinfonia ci si deve accordare sualla roccia sicura di Pietro...Così si può avere nello stesso tempo unità nella verità e nella diversità.
    Non è necessario che gli ortodossi si convertano...devono entrare in comunione con la Chiesa universale riconoscendo anche loro la necessità di questo punto di unità.
    COMUNQUE DIO SIA LODATO!
    Flavio
    PS comunque è da tanto tempo che questi Anglo cattolici non sono più protestanti...molti di loro hanno anche ordini validi ottenuti dalla Chiesa Vetero Cattolica...

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  13. <span>PS II E poi non ci sono solo quelli della TAC, ci sono molti altri anglicani in Inghilterra ed altrove che aderiranno all'Ordinariato! 
    Seguo da un po' il Blog The Anglo Catholic... sono molto più cattolici di alcuni vescovi nostrani! Ed ahanno una liturgia antica e bella in inglese Shakespiriano! Danno del TU (Thou) a Dio, nell'Inglese comune non lo si usa da tre secoli....</span>

    <span><span> – </span>Flag</span><span><span> </span></span><span></span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>

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  14. non si son convertiti?
    E allora cosa vengono a fare nella Chiesa cattolica?

    I turisti?

    Evitiamo di usare il linguaggio peloso e  inconcludente di stampo postconciliare (o paraconciliare?).
    Se vengono nella Chiesa cattolica vuo dire che ne accettano la dottrina, tutta, senza esclusioni e senza riserve.

    E se accettano la dottrina cattolica rigettano tutto ciò che essi finora professavano e che non è presente o lo è in forma diversa nella dottrina cattolica. Ergo si sono convertiti.

    Come si convertì Newmann.

    Poi che essi per convertirsi non siano partiti propio da zero è un altro discorso.

    Il fatto che conservino tradizioni liturgiche e disciplinari propie non è una novità; fino a pochi decenni fa nella stessa Chiesa latina vi erano una pluralità di tradizioni liturgiche.
    Poi venne il concilio  e proclamò che non si doveva creare una rigida uniformità.
    E dal papa fino all'ultimo sacrestano dell'orbe cattolico si impose a tutti una rigida uniformità.

    E oggi si dice che quella uniformità imposta da papa e vescovi in realtà era imposta da scuole di pensiero e mass media!

    Quindi abbiamo capito male noi! Non era il papa che imponeva, non erano i vescovi, non erano i preti, ma i giornalisti.
    Insomma, è stato solo un brutto sogno!


    O:-)

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  15. Frutti del VERO ecumenismo si Sua Santità Benedetto XVI! DEO GRATIAS!!!

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  16. Penso che si tratterà davvero di un grande arricchimento.
    Gli anglicani "tradizionalisti" sono da considerare tali con il metro anglicano, non con quello cattolico (per intenderci: normalmente un tradizionalista cattolico non ama molto il clero sposato, no?). Del resto, nell'anglicanesimo ci sono almeno due variabili o polarità: una fra tradizionalismo e progressismo, l'altra (finora storicamente più importante) tra filo-protestantismo e filo-cattolicesimo (o appunto, anglo-cattolicesimo). Le due variabili NON sono riconducibili a una sola: vi sono anglicani che, proprio in nome della loro fedeltà alla tradizione di chiesa "bassa", rifiutano la vicinanza al cattolicesimo.
    Questo solo per cercare di comprendere un po' meglio la situazione, non certo per inficiare - anzi, direi piuttosto per esaltare ulteriormente! - il grandissimo valore di queste scelte.

    Sulla validità delle ordinazioni ottenute da vescovi veterocattolici il discorso è molto complesso, delicato e ampio e non oso dire una parola in più.

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  17. Diciamo che la battaglia con gli Anglicani è relativamente facile (si sa che a loro è sempre un po' piaciuto esser cattolici, forse ancora pensano al titolo di "defensor Fidei" di Enrico VIII), ma come la mettiamo con i Riformati, i Protestanti? La conversione di questi è veramente impossibile umanamente, ma possibile alla Grazia di Dio. Spero solo che Benedetto XVI abbia un'altra "genialata"! (nessuno si è accorto, sui mezzi d'informazione, che questo documento apre alla più grande conversione di massa degli ultimi secoli di storia?)

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  18. Non mi pare di usare linguaggio peloso...
    Hanno chiesto l'unità con la Chiesa Cattolica ed hanno ovviamente accettato il Catechismo...è quello che prevede la Costituzione Apostolica. Più o meno è come se uno sposa la sua fidanzata: entra in una unità sacramentale...se ne sposa un'altra si converte da una cosa ad un'altra. (almeno così lo intendo io... l'importtante è che si stabilisce una unità reale di fede e sacramenti!)
    Con questo è chiaro che diventano cattolici o, forse meglio, entrambe le parti riconoscono che questi gruppi appartengono ad una linea della chiesa anglicana che di fatto è cattolica e la cosa viene esplicitata. Come dicevo prima se vai nei loro siti ti accorgi che sono più cattolici di molti vescovi nostrani...
    Ciao
    Flavio

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  19. <span>Comunque hanno accettato e firmato all'unaniminità il CCC del 1992 prima di chidere di ri-entrare nel Santo Ovile, anzi, prima che l A.C. fosse stato promulgato dal Santo Padre. 
    Comunione con la dottrina, comunità di fede, riti plurisecolari che si riallacciano alle nostre più antiche tradizioni, obbedienza formale e reale con la Santa Sede e gli episcopati: questi "Anglocattolici" ci porteranno sangue nuovo che sicuramente avrà un effetto benefico specialmente nei paesi di ri-evangelizzazione che sono le società occidentali.</span>

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  20. San Domenico Savio l'aveva predetto! Comunque interessante per capire i motivi della conversione dei protestanti è il libro di Chesterton: "la Chiesa cattolica, dove tutte le verità si danno appuntamento".

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  21. Non si parla di "conversione" degli Anglicani perché già credono in Dio, come del resto è errato parlare di "conversione" di S. Paolo. Diciamo che è piuttosto una presa di coscienza, ispirata dallo Spirito, che avviene nella pienezza dei tempi, dopo una serie di vicende storiche.

    Il problema sai quale sarà? Il clero uxorato, in pratica tutti... La gente inizierà a chiedersi perché ci sono dei preti cattolici di rito latino sposati, altri no, etc...

    RispondiElimina
  22. Non si parla di "conversione" degli Anglicani perché già credono in Dio, come del resto è errato parlare di "conversione" di S. Paolo. Diciamo che è piuttosto una presa di coscienza, ispirata dallo Spirito, che avviene nella pienezza dei tempi, dopo una serie di vicende storiche.

    Il problema sai quale sarà? Il clero uxorato, in pratica tutti... La gente inizierà a chiedersi perché ci sono dei preti cattolici di rito latino sposati, altri no, etc...

    RispondiElimina
  23. Ma pensate ai travasi di bile dei vescovi che concepiscono il dialogo solo con l'islam! Dopo una notizia del genere resteranno chiusi a meditare per almeno una settimana.

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  24. Secondo me non si sono convertiti nel vero senso della parola, rientrano nella "piena comunione" con la Sede Romana, secondo il detto di UR.
    Altra cosa è capire qiuali tradizioni liturgiche possano mantenere, essendo il book of the common prayer pieno di imprecisioni se non eresie.

    RispondiElimina
  25. Secondo me non si sono convertiti nel vero senso della parola, rientrano nella "piena comunione" con la Sede Romana, secondo il detto di UR.
    Altra cosa è capire qiuali tradizioni liturgiche possano mantenere, essendo il book of the common prayer pieno di imprecisioni se non eresie.

    RispondiElimina
  26. In questo senso penso davvero potranno aiutarci a recuperare il senso del sacro anche all'interno del NO. Sono davvero molto contento.

    RispondiElimina
  27. Questa è una sciocchezza bella e buona. Non ho mai sentito un vescovo che per dialogare coi musulmani rifiutasse il dialogo ecumenico. Suvvia.

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  28. Sarebbe interessante da questo punto di vista un'analisi.
    Chi ne sa di più?

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  29. Pare esistano piccoli gruppi di luterani tipo high church con liturgia e teologia già molto cattolici...forse un giorno potranno fare da testa di ponte per la riconciliazione e, alle volte, la conversione di molti protestanti.
    PS i battisti ma soprattutto i metodisti sono discendenti della chiesa anglicana... questi ultimi hanno firmato la dichiarazione comune sulla giustificazione gia accettata da cattolici e luterani. E' un primo passo.
    Ciao

    RispondiElimina
  30. Anche il card. Bossuet  predisseil ritorno degli anglicani nella chiesa di Roma.
    Tutto merito del nostro grande Santo Padre Benedetto XVI. Mentre i vescovi cianciano...lui opera.
    Per questo il diavolo  è sempre più  attivo...e i protestanti intra ed extra ecclesia pieni di livore.
    Preghiamo per li Papa, Dio lo conservi a lungo e lo protegga sempre.
    La Santa Vergine lo copra col suo manto.

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  31. Sinceramente, quella della giustificazione comuni a luterani e cattolici non la capisco. Da quello che capiso hanno vinto i luterani: giustificazione per fede e non per opere. Aspetto smentite da gente più sapiente di me.

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  32. ... e gli impedisca di ascoltare certe scemenze.

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  33. Leggo troppa allergia alla parola "conversione". Tutti, ogni giorno abbiamo bisogno di convertirci all'insegnamento della Chiesa, che ci propone il Vero insegnamento di Cristo. Quanti miei (e nostri) comportamenti non sono aderenti a tali insegnamenti? Tanti. Va quindi fatta una conversione, nel nostro caso, personale.
    Questi anglicani vogliono anch'essi fare un passo decisivo di conversione. Accettare il primato petrino non è questione solo "tecnica", ma di sostanza. Di vera adesione e obbedienza a chi, per opera dello Spirito Santo, è stato designato come vicario di Nostro Signore. Hanno già accettato dal 2007 il Catechismo della Chiesa Cattolica per intero. Mi sembra un vero passo di conversione.
    L'ecumenical-correct lasciamolo ai diplomatici.

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  34. Te lo dico di nascosto ma non dirlo a nessuno: era una battuta.

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  35. e poi correranno dall'imam più vicino a sbacciucchiarselo e ad abbracciarselo e piangendo gli diranno: "almeno tu non convertirti, non mi lasciare, ti prego!; ho bisogno di te. tu sei ormai tutto per me".
    :*

    RispondiElimina
  36. ... ecco un commento molto costruttivo!

    RispondiElimina
  37. Il sangue nuovo che posson portare è costituito da globuli ancora intatti loro trasfusi dalla Chiesa Cattolica da cui superbamente si staccarono.
    Niente di nuovo posson portarci che la Chiesa non abbia già. E' un ritorno alla comune Madre, che dobbiamo accoglier con gioia fraterna e lode a Dio. Si fa più festa in cielo...

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  38. Il fatto che accettino il Catechismo della Chiesa Cattolica è già atto di conversione. 100 anni fa sarebbe stato possibile sol che l'avessero voluto. Fu accettato ed elevato al cardinalato Newman, sarebbero stati accettati anche gli altri, ove avessero bussato alla porta o semplicemente varcato la soglia dell'ovile sempre aperta.

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  39. Quale chiesa vetero-cattolica? Ce ne sono diverse ( e da che ho capito non sono d'accordo neanche tra loro).

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  40. San Paolo che perseguitava i cristiani non si convertì? Rimase ebreo dell'Antica Alleanza e nemico di Cristo?
    Quanto al clero uxorato porrà problemi nell'immediato presente, poi gli anglicani dovranno adeguarsi alle norme della Chiesa latina a cui aderiranno.

    RispondiElimina
  41. <span>"L'ecumenical-correct lasciamolo ai diplomatici." e anche ai politici.
    </span>

    RispondiElimina
  42. Frutto del vero ecumenismo della vera Chiesa. Ritorno alla casa madre.

    RispondiElimina
  43. Frutto del vero ecumenismo della vera Chiesa. Ritorno alla casa madre.

    RispondiElimina
  44. "<span>Il fatto che accettino il Catechismo della Chiesa Cattolica è già atto di conversione." : Concordo!!!</span>

    RispondiElimina
  45. che cosa è la conversione?

    è una presa di coscienza ispirata dallo Spirito Santo che spinge a lasciare l'errore per abbracciare la verità.

    ;)

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  46. per carità lasciamo stare i politici; altrimenti alla notizia che il sacerdote é presidente dell'assemblea, anche il presidente del coniglio vorrà celebrare la messa. 

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  47. Sul "di fatto cattolica" avrei molti dubbi. Se non han successione apostolica, salvo casi eccezionali tutti da verificare, non son cattolici. Non son cattolici perché sino ad ora non han riconosciuto la gerarchia cattolica che ha al vertice il papa. Ora capiscono che non c'è vera Chiesaa fuori della Chiesa cattolica e voglion entrarci e da fratelli e figli saranno accolti.
    Io eviterei l'allargamento dei confini della Chiesa cattolica a chi cattolico non è. Felicitiamoci per questo ritorno.

    RispondiElimina
  48. La comunione esiste se c'è unità di fede e governo.

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  49. Don Alfredo Morselli30 luglio 2010 alle ore 13:44

    <span>Stessa fede, Stessi Sacramenti, stessi Pastori; poche storie, quando accetteranno tute e tre le cose vuol dire che si saranno oggettivamente convertiti. 
    Poi si può dire che chi, pur nato nell'errore (madre padre nonni anglicani), ha sempre cercato la Verità, e finalmente l'ha trovata, non ha fatto un'inversione di rotta, ma è arrivato alla meta. Però si è distaccato dai gravi errori risalenti al lussurioso pluri-omicida apostata eresiarca Enrico VIII.</span>

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  50. La battuta è buona :)

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  51. In realtà Enrico VIII fu soprattutto scismatico, piuttosto che eretico (poi siamo d'accordo che di per sé, come diceva S. Agostino, ogni scisma è un'eresia). L'ingresso di elementi fortemente protestanti (benché contrastato) arrivò rapidamente, ma successivamente. No?

    RispondiElimina
  52. <span>Sul clero uxorato sbagli: la Anglicanorum coetibus pone in modo chiarissimo i presupposti per un clero uxorato anche in futuro, sebbene lo sottometta strettamente alla decisione di Roma. Del resto è esattamente quanto succede anche nelle Chiese orientali cattoliche (anche se siamo d'accordo che questi anglicani tornati in comunione con Roma apparterrano alla Chiesa latina).</span>

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  53. Wow! Ho detto una scemenza! :)

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  54. Non sono così ecumenically correct da rifiutare l'uso della parola conversione.

    RispondiElimina
  55. Introvigne ha detto una emerita stupidaggine sul Dott. Williams (il titolo corretto è dottore, perché laureato, non altri titoli che non gli spettano perché non validamente ordinato).

    Nel 2003 è emersa una sua lettera privata in cui dichiara la sua opinione riguardo l'incompatibilità tra massoneria e cristianesimo, affermando che quando era "Vescovo" di Monmouth evitò la nomina di massoni per incarichi di rilievo nella sua diocesi. Per tale lettera dovette in pubblicamente scusarsi con la massoneria inglese, precisando che non metteva in dubbio la buona fede e la generosità dei massoni, precisando che SUO PADRE (non il Dott. Williams) era massone. Ribadì comunque la propria opinione sull'incompatibilità tra la professione pubblica di Fede cristiana e un'iniziazione privata che prevedeva giuramenti di lealtà a un sistema ideologico alternativo a quello cristiano.

    PER LA MILLESIMA VOLTA, se vogliamo veramente combattere la massoneria non scriviamo sciocchezze e informiamoci PRIMA.

    RispondiElimina
  56. Dell'opinione sulla massoneria del Dott. Williams ne parla pure Wikipedia (che linka un articolo del Daily Telegraph, per cui scrive il Damian Thompson).

    http://en.wikipedia.org/wiki/Rowan_Williams#Position_on_Freemasonry

    RispondiElimina
  57. Sì, la "conversione" al protestantesimo della Chiesa d'Inghiterra scismatica avvenne sotto Edoardo, il giovanissimo erede di Enrico VIII e con l'introduzione di un nuovo ordinale episcopale filo-protestante e invalido (oltre che illecito) scritto in quegli anni da Thomas Cranmer. Come detto altre volte, nel 1662 i vescovi anglicani si accorsero del problema e nel nuovo Book of Common Prayer adottarono un ordinale episcopale potenzialmente valido, ma inutile perché la successione episcopale e la continuità apostolica erano già state definitivamente tranciate, come infallibilmente decretato da Leone XIII nella bolla Apostolicae Curae.

    RispondiElimina
  58. Molti anglo cattolici dopo la Apostolicae curae si sono fatti ordinare o da ortodossi o da vecchio cattolici... Non starei a sindacare troppo: non dovranno abiurare ciò in cui credono, la loro posizione era più scismatica che eretica... dovranno riconoscere che il fondamento visibile di ciò che credono è il papa. Sarebbe più o meno lo stesso anche per gli ortodossi. Diverso sarebbe per confessioni protestanti che sono eretiche.
    Se poi vogliamo sempre mettere i puntini sulle i per distinguerci... va bene.
    Comunque concordo che possono portare alla chiesa di buono solo quello che la chiesa stessa gli ha dato, anche se secoli fa...
    Ciao
    Flavio

    RispondiElimina
  59. <span>In questo senso vale per noi sempre...e sono d'accordissimo.   
    Se tu vai sui siti di queste comunità è tutto un fiorire di discussione per prendere coscienza di cosa è questo patrimonio anglicano che secondo il papa essi devono conpartire con tutta la chiesa: il papa ha valorizzato quanto di buono hanno, non gli ha chiesto di abbandonarlo ma di rileggerlo all'interno della verità cattolica: a me pare bellissimo, il papa corregge (regge insieme) non fa piazza pulita. Altri arrivano da situazioni in cui devono fare piazza pulita del loro passato: c'è che per arrivare al vero deve avanzare fino in fondo alla propria strada (dall'ombra alla verità diceva Newman) e chi deve fare inversione ad U...  
    A me pare che queste persone abbiano fatto un cammino scoprendo sempre più l'origine cattolica della loro chiesa fino a recuperare il desiderio di piena comunione: non devono invertire la rotta ma fare l'ultimo passo per rientrare a casa!  
    Non è un problema di ecumenical-correct! Solo di guardare i fatti!  
    Questi uomini non sono superbi, non hanno posto alcuna condizione al papa, solo hanno chiesto un modo per rientrare come comunità nella chiesa e lui gli ha risposto in un modo che essi stessi pensavano impossibile! Ha riconosciuto che erano mossi dallo Spirito Santo e gli ha dato molto più di quanto aspettassero. Speriamo che il posarsi sulla roccia di Pietro li faccia crescere e fiorire per il bene del mondo!  
    Saluti</span>

    RispondiElimina
  60. No, si sono chiariti ed hanno espresso le proprie tesi eliminando le ambiguità che l'altra parte condannava. In tal modo la chiesa dice che c'è un modo di dire che la giustificazione per fede non cade sotto la condanna di Trento e i luterani ammettono che c'è un modo di parlare delle opere che non vuol dire che io mi faccio bello davanti a Dio. In fondo si concorda sul fatto che è Gesù che salva. Se la vai a leggere sul sito vaticano si capisce...
    A me non pare che si possa dire che hanno vinto loro, piuttosto si può dire, come sempre, che il dialogo con Pietro purifica le posizioni teologiche dagli eccessi eretici e li riporta nel campo dell'ortodossia...
    Ciao
    Flavio

    RispondiElimina
  61. In effetti se l'ecumenismo non è questo, cioè il ritorno alla casa madre, secondo me bisogna parlare di relativismo, o magari di sincretismo, o magari, scusate il termine, di calabraghismo ... :-)

    RispondiElimina
  62. Speriamo che a qualcuno di questi 'pastori' convertiti non venga la bislacca idea di dare la particola ad un cane...

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  63. Non si può fare alcun paragone tra questo "ritorno" e quello del Newman. Il Newman fece con grande umiltà ed onestà una regolare ed indispensabile pubblica abiura delle eresie anglicane, ed entrò nella Chiesa Cattolica Romana, accettando la dottrina cattolica non inquinata dal neomodernismo.
    Gli attuali anglicani invece non faranno nessuna pubblica abiura, ed entreranno nella Chiesa Conciliare (come la definì - con un colossale lapsus calami - mons. Benelli) accettando il CCC ossia tutte le famigerate 'novità' del Vaticano II (il liberalismo, il falso ecumenismo e la collegialità episcopale distruttrice del Primato papale di giurisdizione).
    Inoltre saranno il tanto auspicato 'cavallo di Troia' che i neomodernisti useranno per distruggere progressivamente il celibato ecclesiastico.
    Sancta Maria Mater Dei, ora pro nobis!

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  64. ma....  scusi, Flavio,
    secondo lei, quali sono invece i superbi che pongono condizioni al Papa   ?
    esistono da qualche parte fuori o dentro la Chiesa  ?

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  65. <span>Qui si manca clamorosamente il punto: gli anglo-cattolici della TAC non devono fare pubblica abiura nell'atto di aderire agli ordinariati per il semplice fatto che l'hanno già fatto anni addietro ripudiando ufficialmente le dottrine anglicane, riconoscendo come autentiche solo le dottrine cattoliche espresse nel Catechismo (comprese quindi le condanne alle dottrine protestanti) e rimettendosi al Santo Padre. 
    Più abiura di così cosa dovevano fare? Tagliarsi le vene per lungo in Piazza San Pietro?</span>
    Mi rendo conto che in questi anni si è largamente abusato della "medicina della misericordia", ma se PER UNA VOLTA TANTO la si usa in modo sensato e provvido, perché essere per forza così astiosi?

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  66. ma sì, OK; ma non è astio, sono dubbi, che riguardano soprattutto il clima del para-concilio che avvolge la Chiesa attuale.

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  67. La Chiesa non può accettare a scatola chiusa sacerdoti e vescovi: un'ordinazione valida dev'esser dimostrata con documenti e testimoni sicuri.  Io credo o almeno mi auguro che si ripeta l'ordinazione e la consacrazione sub condicione. Mi rimetto alla saggeza della Chiesa.

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  68. Le Chiese Orientali Cattoliche fanno parte della tradizione orientale.
    Gli anglocattolici hanno sempre fatto parte della Chiesa latina nella quale il clero non è uxorato.
    Comqunue leggendo l'AC è chiaro l'intento della Santa Sede: la normalità è il clero celibe, qualche eccezione potrà essere fatta.
    Ma questa resterà una bolla che si riassorbirà nel tempo senza dubbio alcuno.
    Un paio di amici miei vescovi orientali medio-orientali mi dicono tra l'altro che il loro desiderio sarebbe di avere anche il loro clero celibe.

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  69. Benelli non parlava mai senza consapevolezza. Diceva solo quel che voleva dire. Nessun lapsus.

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  70. Caro Flavio, seguo da tempo i gruppi anglicani. Alcuni di loro sono piu' cristiani di me. La conversione, quella inversione ad U che dice Lei, alcuni di loro l'hanno fatta e se ne legge la sofferenza delle proprie storie propria di tale atteggiamento. Soprattutto in coloro che attendono di potersi avvalere dell'Anglicanorum Coetibus, essendo nel proprio cuore già cattolici.
    Rinneggare il primato del sovrano britannico, accettare di essere nuovamente ordinati come sacerdoti o vescovi, cedere la consuetudine di decidere tutto di concerto con i laici, abbracciare il celibato sacerdotale, approfondire questioni dottrinali ormai desuete nel campo anglicano-protestante, ha necessità urgente di quella inversione ad U (quantomeno in queste convinzioni). Non è una evoluzione del proprio percorso scismatico, ma un ritorno indietro al bivio creatosi nel XVI secolo. Per un ritorno al principio, tornare indietro è indispensabile.

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  71. Infatti così è, per sicurezza.

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  72. Infatti così è, per sicurezza.

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  73. Penso anche io che sia così: andando all'origine tornano al bivio...però si portano dietro anche qualcosa della loro storia...quello che non è incompatibile con la fede.
    Ciao

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  74. A me pare che sia tra i tradizionalisti che tra i modernisti sia pieno di primi della classe che ne sanno sempre più del Santo Padre...
    Bastava vedere i commenti alla conferenza di Mons. Pozzo...
    Ciao
    Flavio

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  75. Ospite, <span>ho scritto che aderiranno alle norme della Chiesa latina. Quindi a ciò che la Chiesa ha stabilito e stabilirà. E dunque impara a leggere prima di far il maestrino che corregge errori inesistenti.
    </span>

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  76. <span>Nella conversione in senso stretto l'uomo si volge a Dio, dando l'assenso alla richiesta di conversione e allontanandosi dal peccato. Saulo era già volto al Signore e anzi osservante in sommo grado della Sua legge, quindi non è una vera è propria opera di conversione ma di evangelizzazione. </span>

    Il clero uxorato anglicano, quando entra in piena comunione con Roma, cosa farà? Allontanerà le mogli e i figli? Come spiegherà ai bravi fedeli che il parroco di una parrocchia vive con la moglie e quello di un'altra no?

    Dante, da presbitero indegno quale sono, ti esorto ad essere meno aggressivo

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  77. Isisdro, è ovvio che le regole sul celibato si applicano alle nuove vocazioni sacerdotali.

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  78. Lo scisma deriva dall'eresia, in particolare dall'"Episcopalismo" e dal " Conciliarismo". Se uno è cattolico mai si sognerebbe di sottrarsi alla suprema autorità papale. Il primato del papa è sempre stato una verità di fede.

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La Redazione