Post in evidenza

Sono sante le carmelitane scalze di Compiègne, ghigliottinate nel 1794 dai rivoluzionari

Mercoledì scorso, Papa Francesco ha esteso alla Chiesa universale il culto dei martiri di Compiègne: la Beata Teresa di Sant'Agostino e ...

sabato 12 giugno 2010

Ecco le pressioni contro il curato d'Ars che tengono in scacco il Papa



Il giallo, anzi il romanzo d'appendice della detronizzazione all'ultimo momento del santo curato d'Ars dalla posizione di patrono dei sacerdoti ha creato sconcerto e scandalo. Fides et forma, in un post molto ben documentato, ricostruisce tutti i passaggi di una storia che ha dell'incredibile: è da marzo che i dicasteri vaticani danno notizia ufficiale della proclamazione del Curato a patrono di tutti i sacerdoti; ancora ieri l'affermazione era confermata sul sito del Vaticano e lo stendardo del santo, quello che sempre si espone in occasione di canonizzazioni e simili, è stato perfino sciorinato, come se nulla fosse, al balcone della loggia centrale della basilica di San Pietro.

Il colpo di mano, per non dire il voltafaccia, è avvenuto nello spazio di 48 ore, visto che ancora tre giorni fa mons. Piacenza, Segretario della Congregazione del Clero, ribadiva che la proclamazione sarebbe avvenuta.

Che cosa è successo? Fides et forma ipotizza un intervento della Segreteria di Stato, e molto probabilmente l'illazione è fondata. Resta da vedere per effetto di quali forze e influenze: un dicastero di Curia, per quanto preminente, non può arrivare a tanto senza l'aiuto di pressioni esterne. Per contro, non ci sembra per nulla convincente la spiegazione (peraltro solo abbozzata) di Rodari, secondo il quale si tratterebbe di problemi burocratici (il documento ufficiale di proclamazione del patrono non sarebbe ancor pronto: ma se fosse solo per quello - e comunque sarebbe stupefacente, trattandosi di evento programmato da mesi - il Papa avrebbe potuto ieri annunziare l'evento, e il documento sarebbe uscito appena possibile con la data di ieri: la predatazione avviene frequentemente, in Vaticano).

Ancor meno credibile l'altra ipotesi riportata, peraltro senza convinzione, da Tornielli: le conferenze episcopali extraeuropee si sarebbero lamentate della scelta di un santo del vecchio continente. No: gli episcopati del terzo mondo non sono a tal segno razzisti e, soprattutto, non hanno questo potere di veto, in particolare per il loro scarso peso cultural-teologico e soprattutto economico; chi comanda davvero sono ancora gli episcopati europei, e nordeuropei specialmente, dove si concentrano le facoltà teologiche e, specialmente, i soldi: è notorio ad esempio che l'intero Brasile è, ecclesialmente parlando, una colonia tedesca: i vescovi di Germania foraggiano e influenzano, grazie alle cospicue entrate della tassa ecclesiastica, le diocesi brasiliane. Se mai qualche pretestuosa protesta antieurocentrica vi sia stata, l'idea è stata suggerita... da qualche mente europea.

Chi, dunque, ha brigato per impedire al Papa un gesto apparentemente anodino e senza importanza come la nomina di un patrono? E umiliandolo al punto da costringerlo ad una disonorevole ritirata di tal fatta, ammissione sotto gli occhi di tutti di debolezza del Pontefice?

La risposta sta tutta nel significato dell'esaltazione di quel santo a modello per i sacerdoti. Il Curato d'Ars è un prete 'tradizionalista' ante litteram: tanto vero, ad es., che l'Amministrazione Apostolica Personale di Campos ha assunto il suo nome; nome che nell'empireo tradizionalista è posto ai massimi onori assieme, per dire, a un San Pio V, a un San Pio X, a un San Tommaso. La sua vita intensamente spirituale, i suoi combattimenti col demonio, le ore di preghiera e di confessione: tutti elementi che sui progressisti hanno gli stessi effetti apotropaici di una pianeta, dell'incenso, del gregoriano, di una processione...

Leggiamo ad esempio, sfogliando i repertori, quanto scriveva La Croix, quotidiano della Conferenza episcopale francese, il 17 giugno dell'anno scorso, in un articolo impavesato dalla foto del solito giovane prete in braghe bianche che dirige gli sport dei ragazzini:
Il curato d'Ars, modello per i preti del XXI secolo? Annunziando nel marzo 2009 un Anno sacerdotale, cioè consacrato ai preti, Benedetto XVI ha doppiamente sorpreso. Da una parte, perché poche persone ne erano state preavvertite [e ora capiamo anche il perché di tanta discrezione], compreso in Vaticano. Dall'altra, perché ha voluto piazzare quest'Anno sacerdotale sotto il patronato di Jean-Marie Vianney, di cui si celebrano appunto i 150 anni dalla morte.

La scelta di questo prete di campagna del XIX secolo, del quale il fervore popolare vanta lo spirito di sacrificio ("due patate al giorno per sola pietanza") e la lotta contro il demonio, ha in effetti di che sorprendere. Dopo il concilio Vaticano II [eccolo qui!!], che ha riconosciuto ai laici tutto il loro posto nella Chiesa; dopo la crisi di vocazioni che conosce specialmente l'Europa e che costringe i preti a ripensare il loro ruolo e la loro vocazione, che cosa può apportare l'esempio di Jean-Marie Vianney e il suo profilo tipico di prete del concilio di Trento? Che cosa i giovani preti vi troveranno per rispondere alle sfide della società urbana e secolarizzata di oggi?

142 commenti:

  1. Ma è ovvio che si tratta di pressioni europee (chi si ricorda di certe "proteste" africane del Sinodo di ottobre, ben, si fa per dire, imbastite da Golias, che di africano non ha naturalmente nulla?)...l'avevo già scritto in un mio post di ieri...
    Del resto, esclusi i ben più famosi prelati europei, come Siri e Lefebvre, molti dei componenti del Coetus Internationalis Patrum e della resistenza alle derive del Vaticano II erano extraeuropei: brasiliani (de Castro Mayer, de Proenca Sigaud), filippini (Jiao Santos e, poi, Lazo Lazo) in primis...
    Mi fa veramente indignare, poi, il tono di La Croix, che dovrebbe essere un settimanale cattolico...non definire il Vianney Santo (ma in fondo, non si sente spesso, per denigrazione, la definizione di "Messa di Pio V"?), la sorpresa tra l'incredulo e il diffidente dello spirito di sacrificio e della lotta al male...e mi fa ridere e indignare, ancora, l'accenno al Concilio (ma si vadano a rileggere i testi conciliari sul celibato sacerdotale e sulle fonti degli ordini religiosi!) e alla mancanza di vocazioni e di "modernità" del Vianney (ma allora, perchè non accantonare Gesù, visto che è vissuto 1929 anni prima del mitico Concilio?)...escano dalle loro redazioni (e, soprattutto, dalle loro menti) anni '60-'70, e vadano a vedere i seminari e le diocesi tradizionali (in cui il patronato del Santo Curato d'Ars sta nel nome e nell'esempio) o, comunque, rigoristi...sono proprio quelle realtà che sono fiorenti sia in qualità che in quantità...
    Si spera che faranno 2+2...si spera...

    RispondiElimina
  2. Quello che a distanza ormai di un quinquennio non riesco a capire, non sono tanto le continue umiliazioni e sabotaggi messe in campo dai "fratelli" modernisti (non indignatevi, S. Francesco chiamava fratelli anche i lupi...), ovvio, stanno cercando di mettere in atto il principio di sopravvivenza e sfoderano le sole armi di cui dispongono: verbosità, menzogne, cattiverie, disobbedienza.
    Quello che veramente non comprendo è piuttosto con quali minacce riescano a far ingoiare questi rospi al povero B16. Giustificare tutto con la remissività del Papa è ormai troppo poco. O non ha proprio spina dorsale, oppure... cosa c'è dietro? 

    RispondiElimina
  3. <span>Quello che a distanza ormai di un quinquennio non riesco a capire, non sono tanto le continue umiliazioni e sabotaggi messi in atto dai "fratelli" modernisti (non indignatevi, S. Francesco chiamava fratelli anche i lupi...), ovvio, stanno cercando di mettere in atto il principio di sopravvivenza e sfoderano le sole armi di cui dispongono: verbosità, menzogne, cattiverie, disobbedienza. 
    Quello che veramente non comprendo è piuttosto con quali minacce riescano a far ingoiare questi rospi al povero B16. Giustificare tutto con la remissività del Papa è ormai troppo poco. O non ha proprio spina dorsale, oppure... cosa c'è dietro? </span>

    RispondiElimina
  4. <span><span>Quello che a distanza ormai di un quinquennio non riesco a capire, non sono tanto le continue umiliazioni e sabotaggi messi in atto dai "fratelli" modernisti (non indignatevi, S. Francesco chiamava fratelli anche i lupi...), ovvio, stanno cercando di attuare il principio di sopravvivenza e sfoderano le sole armi di cui dispongono: verbosità, menzogne, cattiverie, disobbedienza.  
    Quello che veramente non comprendo è piuttosto con quali minacce riescano a far ingoiare questi rospi al povero B16. Giustificare tutto con la remissività del Papa è ormai troppo poco. O non ha proprio spina dorsale, oppure... cosa c'è dietro? </span></span>

    RispondiElimina
  5. No, non faranno 2+2 e se lo faranno farà sempre o 3 o 5.
    Sono terrorizzati i poveretti perchè si rendono perfettamente conto che l'inversione di marcia c'è stata ed il cammino, anche se lento, è inarrestabile.
    Bisogna compatirli e pregare per loro perchè si salvino almeno l'anima anche se non ci credono.

    RispondiElimina
  6. L'occhio che vede tenere ovunque è un occhio di chi ha in se le tenebre.

    RispondiElimina
  7. "Dopo il concilio Vaticano II<span></span>, che ha riconosciuto ai laici tutto il loro posto nella Chiesa"

    Aaahh, adesso è chiaro: il prete paradigmatico del XXI secolo dev'essere un laico, o meglio ancora una laica.

    RispondiElimina
  8. <span>"Dopo il concilio Vaticano II<span></span>, che ha riconosciuto ai laici tutto il loro posto nella Chiesa" 
     
    Aaahh, adesso è chiaro: il prete paradigmatico del XXI secolo dev'essere un laico, o meglio ancora una laica.</span>

    RispondiElimina
  9. Forse con la minaccia di uno scisma, agitata in capo a un Papa che ha fatto dell'unità dei cristiani la prima priorità del suo pontificato?

    RispondiElimina
  10. La strada da fare è davvero tanta. Ma passando per la via stretta, sono sicuro che Benedetto XVI riuscirà ad avviare un sano ritorno alle origini per la Chiesa.

    RispondiElimina
  11. guarda che ormai in Germania, durante la Messa non chiamano "santi" neppure Pietro e Paolo; prima della seconda lettura infatti c'è sempre un bel:


    "Lesung aus dem Brief des Apostels Paulus.." ossìa: "Lettura dalla lettera dell'Apostolo Paolo.." (la solita tendenza giacobina di abolire appellativi quali "signor", "dottor", "professor" o "onorevole", per sostituirlo con l'appellativo "cittadino").


    ..O del nostro italianissimo: Dal Vangelo secondo XXX.. quando invece era ed è sempre stato: Lectio <span>Sancti</span> Evangelii secundum XXX..

    RispondiElimina
  12. hanno voluto punirlo per i peccati di "lesa collegialità" che ha commesso nell'ultimo triennio?

    RispondiElimina
  13. Al post dwlla Redazione mi sembra ci sia poco da aggiungere, esaustivo com'è e se completato con gli articoli di Colafemmina e Socci. Gl'interrogativi son tanti. Aspettiamo eventuali decisioni del Papa, xche smentiscano una malata remissività, uno scatto di reni. Non credo che anche in una faccenda come questa si minaccino scismi. Ci dev'esser dell'altro. Magari fosse solo un disguido burocratico!

    RispondiElimina
  14. Non solo in Germania...

    RispondiElimina
  15. Nobis quoque peccatoribus12 giugno 2010 alle ore 12:44

    Condivido, Prof. Pastorelli. Qualche settimana or sono avevo scritto qui che si era sottovalutata l'ira funesta dei progressisti per aver messo l'anno sacerdotale sotto la protezione del S. Curato d'Ars. Purtroppo non ero lontano dal vero. E la logica conclusione sarebbe stata appunto la proclamazione, dopo i copiosi annunzi. Significa che ci sono forze avverse molto potenti. Come anche il caso che dal Vatica non si sia mosso nessuno per le esequie di un vescovo martirizzato e per accoglierne la salma. Avete visto cosa succede qui in Italia anche per soldato semplice che muore in Afghanistan. Ma si vede che per loro e' come se Mons. Padovese fosse malamente scivolato sui gradini di casa. Machiavelli diceva che gli avversari bigogna blandirli o spegnerli.
    Vuolsi cosi' cola' ove si puote cio' che si vuole (??) e piu' non dimandar.

    FdS

    RispondiElimina
  16. Un grazie alla Redazione per aver completato maggiormente o amplificato le già interessanti riflessioni di Francesco Colafemmina...
    vorrei aggiungere ulteriori aspetti:

     l'anno scorso l'OR pubblicò, proprio a fine giugno, un testo sulla figura del sacerdote DEL POST-CONCILIO.... il titolo e l'azzardo stesso ad una riflessione che si contrapponeva alla figura appena evocata di Vianney, quale modello dei sacerdoti, fatta dal Pontefice, lasciò alquanto perplessi... Ne discutemmo con altri amici rilevando appunto l'anomalia di quell'articolo che sembrava scritto apposta per mettere un freno al modello entusiasmante proposto dal Pontefice, come a dire: "da dopo il Concilio abbiamo molti MODELLI di Sacerdoti da usare come esempio"....NON CI SERVE UN PARROCO DELL'800....

    Certo, non era scritto questo, ma la tempestiva del messaggio pubblicato in quel frangente, e le parole scritte anzichè mandare in onda una immediata biografia di Vianney per dare, appounto, una eco immediata della scelta del Papa, non poterono far altro che far pensare questo al lettore!

    Da allora se ne sono sentite diverse, ora non  ho sottomano tutti gli articoli, ma basti ricordare come qualcuno (diremo il peccato e non del peccatore) lamentandosi della SCIAPA FIGURA di Vianney, avrebbe voluto come modello don Tonino Bello (al quale senza nulla togliere, non è nepèpure beatificato ergo è improponibile quale Patrono)... altri, sempre lamentandosi del fatto che avrebbero dovuto in quest'anno prodigarsi nel CONOSCERE VIANNEY, proponevano il vescovo Romero... al quale, senza nulla togliere soprattutto per il suo martirio di sangue, essendo stato troppo strumentalizzato a vantaggio della TdL, è improponibile come modello....
    Altri ancora parlavano di figure DI PRETI MODERNI che ESORCIZZASSERO con il loro -modernismo- (usarono proprio questi termini - esorcizzare e preti moderni- sic!) un modello legato ad una "figura VECCHIA E ANTIQUATA del prete"...

    Insomma...un conto era avere una IMMAGINE SIMBOLO DEL PRETE in Vianney, altra cosa era dare loro come PATRONO E MODELLO DEFINITIVO lo stesso Vianney.... per loro era troppo, ERA UN LEGAME INDISSOLUBILE... così invece rimane UNA PROPOSTA e chi vuole "si tenga il santo antiquato" e chi non vuole "si scelga altro"...

    Rispetto la scelta del Papa che sicuramente avrà ben ponderato i pro e i contro di questo RITIRO inspiegabile....
    tuttavia rimane lampante di come il Pontefice sia oggi OSTAGGIO, SI OSTAGGIO di questa "collegialità" che da dopo il Concilio aveva preoccupato già Paolo VI e aveva impensierito Giovanni Paolo II tanto da firmare il testo Communionis Notio di Ratzinger Prefetto per la Fede, un testo contestato dai vescovi, alla cui contestazione Ratzinger rimase allibito....

    Una volta i Santi e fino a san Padre Pio dicevano: "ciò che fa il Papa è giusto, segui il Papa e non sbagli"....
    oggi ci sentiamo confusi perchè sembra essere venuta meno, al Pontefice, una certa AUTONOMIA autorevole che gli impedisce di risolvere immediatamente i problemi che attanagliano la Chiesa....
    Ci consola la presenza e la promessa del Cristo.... e restare oggi davvero con il Papa significa UGUALMENTE PRENDERE SAN VIANNEY QUALE MODELLO PER I SACERDOTI nonostante il boicottaggio avvenuto...

    Il tempo ci darà ragione.... ;)

    RispondiElimina
  17. Nella Chiesa c'è chi guarda al Curato d'Ars come a un modello di dedizione apostolica anche per il XXI secolo e chi invece lo vede come un modello adatto solo al passato.

    Nella Chiesa ci sono due categorie: santi e miserabili.

    Alla prima categoria appartiene il Curato d'Ars.

    RispondiElimina
  18. <span>Nella Chiesa c'è chi guarda al Curato d'Ars come a un modello di dedizione apostolica anche per il XXI secolo e chi invece lo vede come un modello adatto solo al passato. 
     
    Nella Chiesa ci sono due categorie: </span>
    <span></span>
    <span>1   santi e in odore di santità  </span>
    <span></span>
    <span>2   meschini e miserabili. 
     
    Alla prima categoria appartiene il Curato d'Ars.</span>
    <span></span>
    <span>Della seconda categoria pare  ci sia grande abbondanza</span>
    <span></span>
    <span></span>

    RispondiElimina
  19. dal blog di Raffaella
    http://paparatzinger3-blograffaella.blogspot.com/2010/06/il-papa-e-la-decisione-di-non.html

    Cara Raffaella,

    ieri e oggi abbiamo visto un Papa molto coraggioso, lucido, solido, capace di spendersi fino in fondo per la Chiesa e soprattutto di assumere su se stesso - proprio come Gesu' sulla Croce - tanto il dolore delle vittime innocenti degli abusi che le colpe di quei preti criminali. Tutto con una trasparenza di intenti che sinceramente mi commuove e che penso e spero possa rivelarsi davvero risanatrice per la Chiesa. Ebbene, come possiamo pensare che un uomo cosi' possa essere ostaggio degli uffici della Curia (comprendendo in questa espressione dal segretario di Stato al portavoce, passando per i capi dicastero)? A me pare ben chiaro che non siamo davanti a nessun sabotaggio: la decisione di proclamare o non proclamare il Curato d'Ars patrono dei sacerdoti spetta al Papa e solo a lui. Se ha ritenuto di soprassedere questa e' una scelta assunta responsabilmente, sulla quale non mi permetto di esprimere critiche ne' di fare delle ipotesi. E' assurdo anche pensare che il problema sia il ritardo di qualche amanuense nella stesura del motu proprio.
    Le resistenze all'azione di Benedetto XVI anche in una parte della Curia purtroppo sono reali, ma non riguardano gli atti che competono direttamente al Papa, il quale oggi avrebbe potuto benissimo procedere - se avesse voluto farlo - annunciando la proclamazione e rinviando il documento a una data successiva. Purtroppo ci sono ben altre decisioni che il Papa prende e che nella Chiesa molti cercano di ostacolare, lo abbiamo visto con il motu proprio sulla forma straordinaria del rito latino e anche con le rivolte di alcuni episcopati davanti a nomine come quella dell'ausiliare di Linz e alla revoca delle scomuniche ai vescovi lefebvriani. Queste resistenze Jospeh Ratzinger le conosce e sa come affrontarle. Non c'e' bisogno di inventarcene altre che non sono plausibili. Dobbiamo stare attenti a non scatenare in quanti sostengono il Papa con le loro preghiere una sindrome da accerchiamento che finirebbe col farlo apparire debole. Non e' cosi', Benedetto XVI non e' affatto un Papa in disarmo. Non facciamo un regalo al "nemico" di cui ci ha parlato nell'omelia di oggi accreditando questa idea che alcuni media ripetono con stucchevole insistenza. La sua forza e' quella della ragione sostenuta da una fede profonda, come abbiamo visto in piazza San Pietro questa mattina, ed anche la settimana scorsa a Cipro e un mese fa a Fatima. Non dobbiamo temere, ci ripete: il Signore non ci lascia da soli nell'oscurita'.
    E lui, il Papa, e' certamente consapevole della situazione difficile che attraversiamo. Ma non si lascia spaventare ne' sviare: procede diritto per la strada che ritiene di seguire, senza lasciarsi condizionare da nessuno. Ce lo ha dimostrato con il caso Maciel. Lo vedremo con le nomine delle prossime settimane - quella del visitatore dei Legionari e soprattutto quella di chi andra' alla guida della Congregazione dei vescovi - che qualcuno sembra in questi giorn voler condizionare con anticipazioni infondate. Grazie dell'ospitalita'.

    Salvatore Izzo (vaticanista dell'Agi)

    RispondiElimina
  20. considero la versione di Salvatore Izzo rispettabile, ma di comodo, conoscendo direttamente dalle fonti l'esistenza di un documento già redatto secondo gli intenti del Papa sulla proclamazione del Curato d'Ars come protettore dei Sacerdoti.
    Ma questo documento non vedrà mai la luce, come qualcuno - evidentemente ex aedibus, nel senso della provenienza e non di riferimento al nostro interlocutore su questo blog - ha scritto su Fides et Forma...
    Strapotere ed arroganza che, non è la prima volta, mettono il Papa di fronte ad un fatto compiuto...

    RispondiElimina
  21. "...Che cosa i giovani preti vi troveranno per rispondere alle sfide della società urbana e secolarizzata di oggi?..."

    Preghiera, preghiera e penitenza, zelo per la salvezza delle anime...che a frotte sono a rischio di dannazione eterna! (parole della S. Vergine a Fatima) Questo troviamo nel S. Curato, cioé quello di cui c'è urgente bisogno!

    RispondiElimina
  22. Mi spiace per Salvatore Izzo, ma la sua diagnosi non regge:
    un Papa che fa scrivere  sull'avviso ufficiale delle CELEBRAZIONI del Pontefice che a fine Messa ci sarà l'elevazione a Patrono...e fa stendere l'arazzo perfino durante l'Adorazione Eucaristica e durante la Messa, non può fare marcia indietro senza una gravissima ragione...ossia, la ragione deve essere assai superiore alla decisione RIPETUTA PER UN ANNO INTERO di avere san Vianney quale modello(=PATRONO) dei Sacerdoti...altrimenti qui giovedì sera abbiamo assistito ad una mezza IDOLATRIA di un santo proposto ad una venerazione DURANTE UNA ADORAZIONE EUCARISTICA....mi spiace, ma non ha senso...c'è dell'altro...

    E' plausibile pensare invece, proprio conoscendo LA PRUDENZA di Ratzinger, che "qualcosa o qualcuno" assai più gravemente gli abbia IMPEDITO(=ostaggio) di terminare l'Anno con le intenzioni con le quali lo aveva incominciato fin anche con la venerazione delle reliquie del Santo....
    Non si fa una venerazione del genere, scomodando un Pontefice, se quel Santo non intenda essere proposto come qualcosa di più di quanto fosse, ossia: non solo patrono dei Parroci, MA PATRONO(=MODELLO) PER TUTTI I SACERDOTI...

    Sarebbe interessante contare le volte in cui in questo Anno il Papa abbia usato il termine di MODELLO associato al santo... non ha dunque senso questo ripensamento dell'ultimo minuto, a meno che il Papa NON SIA STATO IMPEDITO(=OSTAGGIO) da qualcosa o da qualcuno...

    RispondiElimina
  23. Quindi il Santo Curato d'Ars non va bene per essere patrono dei sacerdoti? Ci vuole qualcuno piu' moderno e 'conciliare'? Qualcuno gradito anche agli 'eretici' la cui presenza nella Chiesa e' stata denunciata dal Papa ? Qualcuno piu' democratico, politicamente corretto e amante della pace a senso unico? Non c'e' che l'imbarazzo della scelta. Propogo di valutare tra: San Bugnini, San Enzo (Bianchi), San Gallo e Santo Subito, San Tonino Bello. Ah! Dimenticavo San Marcial futuro patrono della castita'.

    RispondiElimina
  24. L'idea è di don Roberto Fiscer, genovese, 33 anni, vice parroco di Arenzano ordinato dal segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone. Ex deejay sulla navi da crociera, diventato sacerdote nel Giubileo del 2000, si è inventato la "discoteca cristiana" per diffondere tra i giovani la parola di Gesù.

    *********

    Non è una novità...I PENTECOSTALI lo fanno già da molti anni....musica ed evangelizzazione...
    mi preoccupa invece che Gesù, nel chiamare alla vocazione dice: LASCIA TUTTO, POI VIENI E SEGUIMI....
    qui appare evidente che la PASSIONE del giovane sacerdote non sia stata affatto abbandonata...faceva il DJ sulle navi da crociera, e continua a farlo come prete...
    come la suora cubista che ha concesso di ballare davnti al Tabernacolo, PER LE JENE...."la passione del ballo non l'ho mai abbandonata"...

    Senza nulla togliere all'iniziativa in se che, attenzione, non sarebbe male divulgarla per aiutare i giovani ad un sano divertimento, ciò che stona è quell'associare PREGHIERA E DIVERTIMENTO....
    se balli NON preghi e se preghi NON balli (ballare in questo senso da discoteca)... e poi: è davvero indispensabile ASSOCIARE IL DIVERTIMENTO ALLA DISCOTECA? *DONT_KNOW*
    se non balli muori?
    se non vai in discoteca ti ammali?
    E perchè usare la discoteca come espediente per seminare la Parola di Gesù?
    Cristo ha bisogno di MIMETIZZARSI?

    Ergo, ben vengano queste iniziative, ma senza MASCHERARLE COME UNA NECESSITA' PER INCONTRARE I GIOVANI,  dica piuttosto la verità il prete, che senza continuare a fare il DJ non si sentiva veramente prete...E' LUI CHE HA BISOGNO DI QUEL DIVERTIMENTO, NON IL GIOVANE...

    RispondiElimina
  25. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 15:03

    Confermiamo l'informazione di Mic. Il documento c'era, e pronto.

    RispondiElimina
  26. Per il momento possiamo, con stupore, constatare che fino all`ultimo momento, per i sacerdoti, per la Congregazione del Clero (vedi sito ufficiale ), per l' Ufficio delle celebrazoni liturgiche, per l' OR, era chiaro e certo che il Papa avrebbe proclamato il santo Curato d`Ars patrono dei sacerdoti.
Stupore ragionevolmente giustificato dal fatto che durante tutto l`anno il Santo Padre ha presentato, e ripresentato, il curato d`Ars come modello per tutti i sacerdoti.
    O tutti ma proprio tutti, ivi compresi i responsabili direttamente "concernés"hanno capito male le intenzioni del Papa che in realtà non intendeva fare quella proclamazione, e c`è stato di nuovo un problema di comunicazione interna, o allora il Papa ha deciso, di ascoltare chi ha fatto pressione o ha argomentato, insomma è intevenuto presso di lui affinchè cambiasse idea e il Papa lo ha fatto, all'ultimo momento, sorprendento tutti .
    Ma, è  forse illogico pensare che se il Papa NON avesse voluto questa proclamazione ne avrebbe avvertito i diretti interessati, non li avrebbe lasciati nell`ignoranza?
    Che non avrebbe, coerente con la SUA scelta del santo curato d`Ars per l` Anno sacerdotale,  continuato fino all`ultimo a presentarlo come modello per TUTTI i sacerdoti?
    Ci sia permesso di considerare preoccupante e triste sapere che il Papa ha dovuto rinunciare a qualcosa che aveva deciso e che gli stava particolarmente a a cuore. 
Ci sia permesso di ritenere preoccupante che ci sia nella Chiesa chi ha il potere di anullare una decisione del Papa, convincendolo con argomenti che possiamo facilmente intuire.

    RispondiElimina
  27. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 15:06

    Non dimenticare dom Helder Camara, patrono degli estremisti (fu segretario nazionale del partito nazista brasiliano in gioventù e comunista leninista dopo la fine della II guerra mondiale).

    RispondiElimina
  28. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 15:06

    Non dimenticare dom Helder Camara, patrono degli estremisti (fu segretario nazionale del partito nazista brasiliano in gioventù e comunista leninista dopo la fine della II guerra mondiale).

    RispondiElimina
  29. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 15:08

    Qui c'è il nostro post di allora su quell'articolo dell'Osservatore: http://blog.messainlatino.it/2009/06/il-prete-postconconciliare-va-in.html

    RispondiElimina
  30. che tristezza! ci han rotto la testa con il curato d'Ars e poi alla fine una marcia indietro clamorosa, coma a dire abbiamo scherzato. Notare che nessuno aveva chiesta al Papa di proclamare San Giovanni Maria Vianney patrono dei sacerdoti. L'anno sacerdotale poteva star su senza quest'annuncio. Meglio pensarci prima che deludere moltissimi che ormai se lo spettavano. Comunque il patrocinio del Curato d'Ars dal cielo per i sacerdoti che lo invocano e cercano di imitarlo non dipende da nessun motu proprio né da nessuna segreteria di stato, per fortuna! 

    RispondiElimina
  31. Ci sia permesso di ritenere preoccupante che ci sia nella Chiesa chi ha il potere di anullare una decisione del Papa, convincendolo con argomenti che possiamo facilmente intuire

    *****************

    Cara Luisa, in tal caso sono assai più drastica di te ^__^

    il Papa NON è stato "convinto" ad abbandonare una scelta fatta, ma IMPEDITO...gli è stato impedito di portare a termine quanto aveva desiderato...
    in questo senso il concetto di impedimento sta all'essere in ostaggio a quel "qualcosa o qualcuno" che non è che ha più potere del Papa certamente, ma sicuramente ha agito METTENDO IL PAPA DI FRONTE AL FATTO COMPIUTO perchè, ripeto, NON si spiega l'arazzo di Vianney durante la veglia con l'Adorazione Eucaristica e la lettura della Preghiera che lo evoca... e durante la Messa il giorno dopo... se quel Santo non si intendeva elevarlo a Patrono....

    Possiamo dire che il Papa sia stato BIDONATO...ed essendo Ratzinger un vero gentiluomo, un autentico signore in tutti i sensi... ha evitato di fare un caziatone durante l'omelia della Messa... ma ha concluso la stessa ribadendo Vianney MODELLO PER I SACERDOTI, il termine "modello" nella Chiesa significa PATRONATO altrimenti siamo allo scimmiottare, alla ridicola imitazione...
    come gli Ordini Religiosi che hanno MARIA QUALE MODELLO, Essa infatti è PATRONA di questi Ordini...
    ;)

    RispondiElimina
  32. per la cronaca, già era prete, quando marciava al passo dell'oca in camicia bruna (indossata sulla talare), con la swastica al braccio. Molti anni dopo, da vescovo, fece ben di peggio, ma sull'altro versante politico, e con risvolti anche religiosi.

    RispondiElimina
  33. La Messa in spiaggia proprio no secondo me ( ma la Confessione sì, se è fatta bene). Mah... sono sbigottito. *DONT_KNOW*

    RispondiElimina
  34. Lasciamo fuori da questa storia padre Maciel, era di fronte opposto.

    RispondiElimina
  35. ritengo questo triste episodio ......... una vera porcata e di una gravita' senza precedenti ....... , ne piu' ne meno del CASO WILLIAMSON ..............


    stessa mano .........  stessi autori ???? .........


    ed inoltre il tutto ci rivela .......... le lotte di potere  , gli odi , il prevalere , le cattiverie proprie SOLO  degli eunuchi ........ altro che sorrisi e benedizioni !!!!! ......... 

    RispondiElimina
  36. Però se in Germania sei niente niente Herr Doktor (o ancor più Bischof Doktor), il titolo (perchè "accademico") non lo dimenticano mica...  Ah, l'aristocrazia dell'intelletto..!

    RispondiElimina
  37. i sorrisi, caro Vittorio, servono proprio da rispettabile facciata per coprire le nefandezze: ovvio, da che mondo è mondo ! 

    RispondiElimina
  38. Questa Chiesa cattolica mi sta facendo sempre più schifo: sempre preda macchinazioni indegne persino della politica italiana.
    Questo Papa mi delude sempre più: sempre più schiavo dei veti delle varie fazioni.
    Se non ha voglia e la forza di fare il Papa si dimetta.

    RispondiElimina
  39. Peggio per il Papa: se li è tenuti questi eretici? In cinque anni, quanti ne ha mandato a casa?
    Peggio per lui! Se si tiene gli incompetenti e i nemici in curia e nei posti chiave, non si lamenti delle brutte figure che gli fanno fare.
    Che vergogna e che smacco planetario: costretto in 48 ore a ritrattare.
    Jacu

    RispondiElimina
  40. Come volevasi dimostrare!!!!! il Papa aveva già definito Patrono san Giovanni Maria Vianney IL 5 AGOSTO 2009 all'Udienza del mercoledì parklando in polacco il tutto è riportato sul sito del Vaticano:



    Saluto in lingua polacca:
    Serdecznie witam uczestniczących w tej audiencji Polaków. Wczoraj obchodziliśmy wspomnienie świętego Jana Marii Vianneya, patrona kapłanów. Za jego wstawiennictwem, prośmy Boga, w Roku Kapłańskim, o dar świętości ich życia i posługi. Niech będą dla wszystkich posłańcami nadziei, pojednania i pokoju. Niech będzie pochwalony Jezus Chrystus.

    Traduzione italiana (traduzuone ufficiale dal sito del vaticano):

    Saluto cordialmente i Polacchi presenti a quest’Udienza. Ieri, abbiamo celebrato la memoria di san Giovanni Maria Vianney, patrono dei sacerdoti. Per sua intercessione, chiediamo a Dio, in quest’anno sacerdotale, il dono della santità della loro vita e del loro ministero. Siano per tutti messaggeri di speranza, di riconciliazione e di pace. Sia lodato Gesù Cristo.


    dalla Lettera del Papa ai Sacerdoti, la conclusione è con queste parole:

    <span>Sull’esempio del Santo Curato d’Ars, lasciatevi conquistare da Lui e sarete anche voi, nel mondo di oggi, messaggeri di speranza, di riconciliazione, di pace!</span>
    *****************

    LASCIATEVI CONQUISTARE DA LUI E SARETE, CARI SACERDOTI, ANCHE VOI........ ergo la conclusione più naturale resta quella di un santo Curato Patrono... ;)

    RispondiElimina
  41. Sant'Agostino accostava il canto alla Preghiera.
    Anza "chi canta prega due volte"..........

    RispondiElimina
  42. à Savonarola
    prima ddè parla del vescovo Tonino Bello
    ttè arridevi sciacqua a bocca con un vino rosso
    ddè quelli boni.......

    RispondiElimina
  43. e tuttavia i sacerdoti non ritroveranno la via della santità finchè non passeranno per la Porta stretta, che è Maria SS.ma, modello di santità: Maria Ianua Coeli, Regina dei Santi.
    La  devozione alla Madonna, da 50 anni è stata per lo più mortificata, ritenuta secondaria, opzionale, adatta solo alle vecchiette e ai "deboli" di mente e di cuore, sottovalutata dal clero intellettuale e dai cattolici "adulti".
    Fino al 1960 invece era raccomandata a tutti i fedeli, ma anche e soprattutto ai sacerdoti come Via privilegiata superiore a tutte le altre, per conformarsi a Cristo: si diceva Ad Iesum per Mariam.

    RispondiElimina
  44. ma un bidone di questa fatta, era mai pensabile all'epoca di Pio XII ?
    :(

    RispondiElimina
  45. <span>ma un bidone di questa fatta, era mai pensabile all'epoca di Pio XII ? 
    :( </span>

    RispondiElimina
  46. certo, come no!
    SCENDI DALLA CROCE, E CREDEREMO A QUEL CHE DICI....
    una tentazione vecchia come il mondo....
    se ti fa schifo "TUA MADRE" nell'adozione mediante il Battesimo, è un problema tuo... di rapporti con questa "Madre"...

    non può venire a schifo Colei che ci da la VITA...
    ci possono essere divergenze ed incomprensioni... ma non altro, e non è il Papa che dovrebbe dimettersi, ma chi ha questi pensieri si dovrebbe dimettere dall'essere MEMBRA di questo Corpo......

    RispondiElimina
  47. certo, come no!
    SCENDI DALLA CROCE, E CREDEREMO A QUEL CHE DICI....
    una tentazione vecchia come il mondo....
    se ti fa schifo "TUA MADRE" nell'adozione mediante il Battesimo, è un problema tuo... di rapporti con questa "Madre"...

    non può venire a schifo Colei che ci da la VITA...
    ci possono essere divergenze ed incomprensioni... ma non altro, e non è il Papa che dovrebbe dimettersi, ma chi ha questi pensieri si dovrebbe dimettere dall'essere MEMBRA di questo Corpo......

    RispondiElimina
  48. Forse no....ma Bugnini è un "regalo" di Pio XII..... ma non per questo diamo la colpa a lui.... ;)

    RispondiElimina
  49. Brava Caterina !

    RispondiElimina
  50. soprattutto ci sconcerta e ci preoccupa che ci sia chi, nella Chiesa, non consideri il Curato d'Ars un modello per i sacerdoti, dal momento che questo modello non consiste in una pedissequa 'imitazione' della persona in questione, ma del seguirne le orme di comportamento e di atteggiamenti interiori e di spiritualità (non è una questione peregrina, trattandosi di sacredoti), nel senso di:
    1. celebrare degnamente l'Eucaristia
    2. dedicarsi alla cura della anime, privilegiando il sacramento della Riconciliazione
    3. il tutto, fondato sull'Adorazione e la preghiera e il rapporto intimo profondo col Signore, del qual i Sacerdoti sono i Ministri.

    Se c'è qualcosa che non va in questo, è la Chiesa che è cambiata, non la fede consegnataci dal Signore attraverso la sua Nascita Morte Risurrezione Ascensione al Cielo e gli insegnamenti degli Apostoli. E' di questo che dobbiamo purtroppo prendere atto ed è su questo che dobbiamo meditare e interrogarci...

    RispondiElimina
  51. diciamo che Pio XII può non aver riconosciuto di che tempra fosse Bugnini, ma penso solo perché non ne ha avuto il tempo. Quindi non attribuiamo anche questa 'ombra' ad un Papa esemplare definendo il massacratore del Rito Latino un suo "regalo"... 
    Quella sulla possibilità di un simile bidone all'epoca di Pio XII non è altro che una domanda retorica, dal momento che l'accaduto è frutto della collegialità mal applicata e vissuta ancor peggio, ammesso che sia una cosa buona ed abbia senso in riferimento al primato petrino...

    RispondiElimina
  52. Evidentemente, sacentona, non sai riconoscere chiesa come gerarchia, e chiesa come istituzione fondata da Dio.
    La Chiesa non mi fa schifo, ma questa gerarchia sia: mi fanno schifo questi vescovi che nulla fanno che abbia qualche attinenza al Vangelo: che boicottano il summorum, che boicottano il Santo Padre, che parlano contro la dottrina della Chiesa, che coprono i pedofili, che fanno affari con gli Anemone e la cricca con i beni di propaganda fide, e rimangono nei loro posti di potere e cardinali.
    A te non ti fanno schifo?
    A me parecchio!

    RispondiElimina
  53. http://fidesetforma.blogspot.com/2010/06/la-proclamazione-mancata-ricostruzione.html

    RispondiElimina
  54. il vero "ring" dei cristiani e quindi anche dei sacerdoti è l'anima e la storia che essa scrive nel mondo con o senza il Signore

    RispondiElimina
  55. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 18:16

    Caro Ospite,
    la invitiamo a moderare i toni. Vero che alcune mosse del Papa posson deludere, ma per capire bene bisognerebbe esser al suo posto.

    RispondiElimina
  56. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 18:16

    Caro Ospite,
    la invitiamo a moderare i toni. Vero che alcune mosse del Papa posson deludere, ma per capire bene bisognerebbe esser al suo posto.

    RispondiElimina
  57. ma ALMENO UN PO' DI STILE un po' di '' GALATEO della POLITICA ,, niente di niente  . .............    NIENTE !!!!!!!!!!!!!!!! ...........

    E sono  convinti in PIENO ......... di stare dalla parte del giusto e di agire in ................................ '' DIPLOMAZIA ,, !!!!!!!!!! ................

    RispondiElimina
  58. ma ALMENO UN PO' DI STILE un po' di '' GALATEO della POLITICA ,, niente di niente  . .............    NIENTE !!!!!!!!!!!!!!!! ...........

    E sono  convinti in PIENO ......... di stare dalla parte del giusto e di agire in ................................ '' DIPLOMAZIA ,, !!!!!!!!!! ................

    RispondiElimina
  59. Sono gli stessi  apparatnick <epiteto> che con mezzi degni di loro impediscono la canonizzazione di Pio XII, la cui vita e il cui magistero sconfessano in toto la loro malavita e la loro depravata ideologia.</epiteto>

    RispondiElimina
  60. ottimo, Mic! era proprio quello che volevo dire, cioè "fino al 1958"!

    RispondiElimina
  61. Scrivi qui il tuo nome....12 giugno 2010 alle ore 19:02

    Ma sciacquati la bocca prima di dire fesserie!

    RispondiElimina
  62. Non è esatto Mic, la prima Riforma liturgica di questo periodo l'abbiamo con Pio XII per la Settimana Santa, l'autore fu Bugnini....che naturalmente si contenne nella SUA voglia di riformare la liturgia, ma iniziò a farlo e Pio XII lo varò...
    con il Concilio Bugnini trovò ulteriori sostegni e le "porte aperte" favorirono il resto che ci è toccato subire....

    RispondiElimina
  63. ma c'è da chiedersi se il clero di oggi, tranne le solite lodevoli eccezioni, ci creda ancora, nell'esistenza di satana e della sua azione potente più che mai, oggi, nelle anime e nella Chiesa, come la Madonna aveva avvisato: "Satana marcerà nelle loro file" (del clero, intendeva).
    Non ci credono più....e satana può raggiungere i suoi scopi, portando alla dannazione gran parte del clero e dei fedeli...
    I sacerdoti non parlano più di salvezza eterna (quando mai?... rarissimi, e se accennano all'eternità, MAI <span> </span>                  pronunciano nè la parola Paradiso, nè inferno !
    Perchè da 45 anni è vietato dire le cose chiare, e i fedeli vengono tenuti "recintati" COL LUCCHETTO nell'aldiqua, in un generico "voler bene al prossimo", appiattiti nella città terrena, equo-solidale, terzomondista ....e 
    PACIFINTA !

    RispondiElimina
  64. Fides et forma ipotizza un intervento della Segreteria di Stato....
    allora siamo al dunque !
    e non è certo da oggi che molti hanno dovuto suonare i campanelli d'allarme, ma fin da quel nefasto 13 giugno 2008, in tanti hanno cominciato ad alta voce a chiedersi:
    CHI COMANDA NELLA CHIESA  ?

    allarmi inascoltati, sospetti che prendono anno dopo anno sempre maggior corpo, e che difficilmente possono esser ritenuti infondati!
    A ragione dice un blogger su fidesetforma, che sottoscrivo, e che corrisponde ad un allarme lanciato a chiare lettere su questo blog da alcuni sacerdoti, poco tempo fa:
    "Se il Papa ha dovuto piegarsi suo malgrado e all'ultimo momento a decisioni prese da altri significa molto probabilmente che una lobby modernista potentissima funge da filtro e, in pratica, si arroga il diritto di dare il placet ai provvedimenti del Pontefice. Se lui stesso si piega a questi diktat vuol dire che è poco più che una marionetta in mano a loschi faccendieri.
    E' evidente che in Vaticano, magari in Segreteria di Stato o nell'Anticamera Segreta di Sua Santità, qualcuno sta remando contro i propositi di restaurazione cattolica di Benedetto XVI. So di certi oscuri personaggi in talare che manovrano nell'ombra contro il Papa, tra cui un certo Filoni..."

    CHI COMANDA DUNQUE NELLA CHIESA  ?

    RispondiElimina
  65. <span>Fides et forma ipotizza un intervento della Segreteria di Stato....  
    allora siamo al dunque !  
    e non è certo da oggi che molti hanno dovuto suonare i campanelli d'allarme, ma fin da quel nefasto 13 giugno 2008, in tanti hanno cominciato ad alta voce a chiedersi:  
    CHI COMANDA NELLA CHIESA  ?  
     
    allarmi inascoltati, sospetti che prendono anno dopo anno sempre maggior corpo, e che difficilmente possono esser ritenuti infondati!  
    A ragione dice un blogger su fidesetforma, che corrisponde ad un allarme lanciato a chiare lettere su questo blog da alcuni sacerdoti, poco tempo fa:  
    "Se il Papa ha dovuto piegarsi suo malgrado e all'ultimo momento a decisioni prese da altri significa molto probabilmente che una lobby modernista potentissima funge da filtro e, in pratica, si arroga il diritto di dare il placet ai provvedimenti del Pontefice. Se lui stesso si piega a questi diktat vuol dire che è poco più che una marionetta in mano a loschi faccendieri.  
    E' evidente che in Vaticano, magari in Segreteria di Stato o nell'Anticamera Segreta di Sua Santità, qualcuno sta remando contro i propositi di restaurazione cattolica di Benedetto XVI. So di certi oscuri personaggi in talare che manovrano nell'ombra contro il Papa, tra cui un certo Filoni..."  
     
    CHI COMANDA DUNQUE NELLA CHIESA  ?</span>

    RispondiElimina
  66. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 19:29

    Si sciacqui la bocca lei prima di commentare con quel tono.

    RispondiElimina
  67. <span><span>Fides et forma ipotizza un intervento della Segreteria di Stato....    
    allora siamo al dunque !    
    e non è certo da oggi che molti hanno dovuto suonare i campanelli d'allarme, ma fin da quel nefasto 13 giugno 2008, in tanti hanno cominciato ad alta voce a chiedersi:    
    CHI COMANDA NELLA CHIESA  ?    
       
    allarmi inascoltati, sospetti che prendono anno dopo anno sempre maggior corpo, e che difficilmente possono esser ritenuti infondati!    
    A ragione dice un blogger su fidesetforma, qualcosa che corrisponde ad un allarme lanciato a chiare lettere su questo blog da alcuni sacerdoti, poco tempo fa:    
    "Se il Papa ha dovuto piegarsi suo malgrado e all'ultimo momento a decisioni prese da altri significa molto probabilmente che una lobby modernista potentissima funge da filtro e, in pratica, si arroga il diritto di dare il placet ai provvedimenti del Pontefice. Se lui stesso si piega a questi diktat vuol dire che è poco più che una marionetta in mano a loschi faccendieri.    
    E' evidente che in Vaticano, magari in Segreteria di Stato o nell'Anticamera Segreta di Sua Santità, qualcuno sta remando contro i propositi di restaurazione cattolica di Benedetto XVI. So di certi oscuri personaggi in talare che manovrano nell'ombra contro il Papa, tra cui un certo Filoni..."    
       
    CHI COMANDA DUNQUE NELLA CHIESA  ?</span></span>

    RispondiElimina
  68. con queste manovre si spiegano tanti punti oscuri della storia recente, quali soprattutto l'incredibile e indecifrabile "promozione e investitura" del CNC del 10 gennaio 2009: sono tante le tessere del mosaico che vanno -spontaneamente- al loro posto !

    RispondiElimina
  69. Ancora una volta, quindi preghiamo per il Santo Padre, cari amici, che ancora una volta è fatto oggetto di attacchi indegni da parte degli ermeneuti della rottura!

    Oremus pro pontifice nostro Benedicto: Dominus conservet Eum, et vivificet Eum, et beatum faciat Eum in terra, et non tradat Eum in animam inimicorum Eius!

    Agli "illuminati" dallo spirito post-conciliare dico però di non illudersi! La Vergine di Fatima non darà tregua all'eresia!
    VIVA IL PAPA!!! VIVA PAPA BENEDETTO!!!
    nibinagh@alice.it

    RispondiElimina
  70. il santo curato d'Ars è una colonna principale di questa Chiesa, un pò troppo arrogante, invece di abbassare un pò la testa e prendere esempio dal Curato.
    Preghiera e umiltà. il resto viene da sè

    Uniti in Cristo vi abbraccio matteo

    RispondiElimina
  71. Mi associo, Matteo! Ma che nessuno creda più di mettere la Tradizione nel sacco!

    RispondiElimina
  72. Chi canta "bene".

    RispondiElimina
  73. L'han fatta grossa! Si è voluto togliere il patronato per quei preti curiali (di dietro alle scrivanie) che sono la stragrande maggioranza in Vaticano, che si sarebbero sentiti "spiritualmente" umiliati perchè magari non confessano in una parrocchia da anni (o magari non hanno mai confessato). Si sa, d'altronde non ci scordiamo che ci sono stati Papi che mai hanno messo piede in una parrocchia.

    Io credo che farebbe bene ricordare a questi prelati che certo, fanno un servizio grande anche di dietro alla scrivania, tuttavia la domenica potrebbero dare la disponibilità per una Messa ad orario,per esempio e perchè no, confessare... molti lo fanno in Vaticano e Ratzinger sa bene che chi entra a far servizio in parrocchia ne esce arricchito, migliore, semplicemente più contento di essere quello che è!

    Chi va in parrocchia riscopre il rapporto con la gente, sta a contatto con la realtà, quanti in curia si sono deviati per colpa della "tentazione del carrierismo" che entra prepotente in quegli uomini che non si aiutano con con il santo antidoto del "servizio parrocchia".

    Ma oramai è troppo tardi. Il Papa ha ceduto! Anche se utilizzasse le Ordinazioni Sacerdotali di domenica prossima in Vaticano per tirare fuori il Motu Proprio per il Santo Curato patrono dei preti!!!

    RispondiElimina
  74. Ma anche in caso di retromarcia del papa non so se volontaria o in qualche modo imposta (ma non pensiamo  per carità a minacce di scisma per un motivo simile) la Chiesa, QUESTA CHIESA, non fa schifo. Nonostante le colpe dei suoi uomini, fedeli, preti, vescovi cardinali ed anche Papi, essa è sempre l'incontaminata Sposa di Cristo. Noi siamo in essa ed in essa ci santifichiamo. Rimproveriamo i peccatori, nutriamo per loro compassione, preghiamo per la loro confessione, ma siamo fieri della santità della nostra Chiesa. Della Chiesa io non mi vergognerò mai. Leggere certe parole su questo blog addolora profondamente e fa venir davvero voglia di lasciare.

    RispondiElimina
  75. attento, Hofer !
    se nomini la Madonna di Fatima insorgeranno tanti scandalizzati a definirti "apocalittico" ed altro....
    Il guaio è che mentre, da 50 anni, la Madonna è stata oscurata e silenziata, i suoi gravissimi moniti si stanno avverando uno dopo l'altro: tutto quello che vediamo non sarebbe accaduto se i Papi le avessero dato ascolto, fin dal 1960 ! ma anche dal 1917, quando Ella disse: "La Russia spargerà nel mondo i suoi errori" e da allora, dalla rivoluzione bolscevica, alle due Guerre Mondiali, al crollo della fede e della Chiesa, tutto si è avverato, perchè gli uomini, come figli ormai "adulti", pieni di sicurezza sè e dei propri "lumi" magnifici e progressivi, hanno detto alla Madre Celeste:
    "Tieniti fuori dalla nostra storia: sappiamo fare bene da soli, senza tener conto dei tuoi avvisi e delle tue richieste!"

    RispondiElimina
  76. Lo sapevo, Cate; ma non possiamo certo mettere a confronto la riforma dei riti della Settimana Santa con la devastazione poi realizzata sotto Paolo VI... ma questo è secondario rispetto al tema principale posto dall'articolo

    RispondiElimina
  77. <span>Ma anche in caso di retromarcia del papa non so se volontaria o in qualche modo imposta (ma non pensiamo  per carità a minacce di scisma per un motivo simile) la Chiesa, QUESTA CHIESA, non fa schifo. Nonostante le colpe dei suoi uomini, fedeli, preti, vescovi cardinali ed anche Papi, essa è sempre l'incontaminata Sposa di Cristo. Noi siamo in essa ed in essa ci santifichiamo. Rimproveriamo i peccatori, nutriamo per loro compassione, preghiamo per la loro conversione, ma siamo fieri della santità della nostra Chiesa. Della Chiesa io non mi vergognerò mai. Leggere certe parole su questo blog addolora profondamente e fa venir davvero voglia di lasciare.</span>

    RispondiElimina
  78. Un conto è 'alludere', 'indicare', 'mostrare', un altro è parlare con fermezza e come Cristo comanda!

    RispondiElimina
  79. <span>il vero "ring" dei cristiani e quindi anche dei sacerdoti è l'anima e la storia che essa scrive nel mondo con o senza il Signore: questo è il punto</span>

    RispondiElimina
  80. Nel 2000 era arcivescovo di Genova il tetta. Bertone arrivò nei primi mesi del 2003 ... ergo don Fischer non può essere stato ordinato da Bertone 

    RispondiElimina
  81. Devo dire che questa sorpresa non mi stupisce. Mi stupiva piuttosto che per un anno si sia potuto parlare del S. Curato: qui a Torino, da quando son nato (1967) di preti come il Curato d'Ars non ne ho mai visto uno (anzi sì, uno sì, ma rigorosamente confinato in un confessionale della Cosolata fino alla morte...), e so per certo che in diocesi i giovani seminaristi e preti che si azzardano a imitare anche blandamente quel modello di prete sono letteralmente perseguitati dai loro superiori, a TUTTI - dico tutti - i livelli.
    Di preti come il curato d'ars in città ne ho visti tanti quest'anno... per l'ostensione della S. Sindone... venivano tutti da fuori!
    A proposito, appena finita l'ostensione in tutte le chiese del centro le acquisantiere, riempite d'acqua, dopo decenni, all'inizio della ostensione, sono tornate vuote... In diocesi siamo cattolici 'adulti', mentre evidentemente ci aspettavano pellegrini 'bambini'... Altro che S. Curato d'Ars!

    RispondiElimina
  82. Grazzie Tonì d'averce dato come er tuo discepolo prediletto Nicky detto er Vendola.

    RispondiElimina
  83. adesso si capisce sempre meglio, come ha detto Benedetto XVI a Fatima ("la passione della Chiesa")
    accennando al 3. segreto....
    ....che questo è il grande castigo annunciato dalla Madonna, e di cui i Papi hanno parlato, solo per allusioni, che sono per lo più passate inosservate (dal momento che l'intero messaggio era secretato).
    "Proprio poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e dei suoi orrori, quando la gente stava anelando per la pace, Papa Pio XII affermò che: “Il mondo patirà presto delle sofferenze senza eguali nella storia del mondo. Presto la razza umana patirà le peggiori sofferenze che abbia mai visto.” Questa è la sostanza del Terzo Segreto di Fatima.
    Papa Giovanni Paolo II, allora ancora Cardinale Wojtyla, parlò di quel castigo, che è il contenuto del Terzo Segreto di Fatima, presso il Congresso Eucaristico di Filadelfia, nel 1976. Egli affermò che la Chiesa dovrà sostenere una grande prova, un grande scontro tra la Chiesa e l’anti-Chiesa; tra il Vangelo e l’anti-Vangelo.
    Poco dopo essere stato eletto Pontefice, nel 1981, egli ritornò su quel discorso, e questa volta parlò esplicitamente di ciò, in quanto essenza stessa del Messaggio di Fatima, del Segreto di Fatima. Ed egli ribadì che la Chiesa avrebbe dovuto presto superare grandi tribolazioni."
    http://www.fatima.org/it/crusader/cr80/cr80pg32.asp

    RispondiElimina
  84. Redazione di Messainlatino.it12 giugno 2010 alle ore 21:43

    Il riferimento è a un commento cancellato.

    RispondiElimina
  85. <span>adesso si capisce sempre meglio, come ha detto Benedetto XVI a Fatima ("la passione della Chiesa"...) 
    accennando al 3. segreto....  
    ....si vede ogni giorno più chiaramente che questo è il grande castigo annunciato dalla Madonna, e di cui i Papi hanno parlato, solo per allusioni, che sono per lo più passate inosservate (dal momento che l'intero messaggio era secretato).  
    "Proprio poco dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale e dei suoi orrori, quando la gente stava anelando per la pace, Papa Pio XII affermò che: “Il mondo patirà presto delle sofferenze senza eguali nella storia del mondo. Presto la razza umana patirà le peggiori sofferenze che abbia mai visto.” Questa è la sostanza del Terzo Segreto di Fatima.  
    Papa Giovanni Paolo II, allora ancora Cardinale Wojtyla, parlò di quel castigo, che è il contenuto del Terzo Segreto di Fatima, presso il Congresso Eucaristico di Filadelfia, nel 1976. Egli affermò che la Chiesa dovrà sostenere una grande prova, un grande scontro tra la Chiesa e l’anti-Chiesa; tra il Vangelo e l’anti-Vangelo.  
    Poco dopo essere stato eletto Pontefice, nel 1981, egli ritornò su quel discorso, e questa volta parlò esplicitamente di ciò, in quanto essenza stessa del Messaggio di Fatima, del Segreto di Fatima. Ed egli ribadì che la Chiesa avrebbe dovuto presto superare grandi tribolazioni."  
    http://www.fatima.org/it/crusader/cr80/cr80pg32.asp</span>

    RispondiElimina
  86. <span>preti che si azzardano a imitare anche blandamente quel modello di prete sono letteralmente perseguitati dai loro superiori, a TUTTI - dico tutti - i livelli.  </span>

    adesso si comincerà a capire ciò che fino a ieri sembrava ancora inaudito, ancora "eccessivo"
    (abremmo detto: "ma no....tutto si aggiusterà! pensiamo "positivo!....)
    si paleserà  come siano già da tempo iniziate le vere persecuzioni ai fedeli buoni, cioè i fedeli alla Tradizione: adesso capisco perchè un parroco, alla richiesta di informazioni sul Motu proprio ha risposto: "Mai sentito" !
    per il terrore del potere di quella anti-Chiesa che opprime i fedeli, i sacerdoti tradizionali e tiene in ostaggio il Papa....
    <span>E' in atto la persecuzione dell'anti-Chiesa contro la vera Chiesa,</span> quella della Tradizione, quella di Cristo e di sempre, NON quella che si appella al Concilio per schiacciare la Tradizione !
    (ed è solo l'inizio dei guai....)

    RispondiElimina
  87. <span><span>preti che si azzardano a imitare anche blandamente quel modello di prete sono letteralmente perseguitati dai loro superiori, a TUTTI - dico tutti - i livelli.  </span>  
     
    adesso si comincerà a capire ciò che fino a ieri sembrava ancora inaudito, ancora "eccessivo"  
    (avremmo detto: "ma no....tutto si aggiusterà! pensiamo "positivo!....)  
    si paleserà  come siano già da tempo iniziate le vere persecuzioni ai fedeli buoni, cioè i fedeli alla Tradizione: adesso capisco perchè un parroco, alla richiesta di informazioni sul Motu proprio ha risposto: "Mai sentito" !  
    bloccato dal terrore del potere di quella anti-Chiesa che opprime i fedeli, i sacerdoti tradizionali e tiene in ostaggio il Papa....  
    <span>E' in atto la persecuzione dell'anti-Chiesa contro la vera Chiesa,</span> quella della Tradizione, quella di Cristo e di sempre, NON quella che si appella al Concilio per schiacciare la Tradizione !  
    (ed è solo l'inizio dei guai....)</span>
    <span></span><span><span> – </span>Edit</span><span><span> – </span>Moderate</span>

    RispondiElimina
  88. Scusate di tutto, penso che mi avrete capito voi della redazione. Ognuno di noi, in qualche occasione, può avere vedute diverse, nessuno la pensa uguale in tutto e per tutto, ma noi abbiamo Cristo che ci unisce e per questo guardiamo tutti dalla stessa parte. Vi chiedo scusa di ogni mia intemperanza.

    Prego per chiunque è passato da questo blog e passerà e per tutti voi che lo gestite.
    In Cristo vostro Matteo. 

    RispondiElimina
  89. Massì !! Hanno fatto bene ad annullare tutto.
     Cosa c'azzecca il santo curato d'Ars col pretame di oggi??? Dove stanno i preti cattolici? A loro non gliene frega niente di San Giovanni Maria Vianney. 
    E poi, penso che ormai nemmeno l'intercessione di questo santo potrebbe salvarli....   Secondo me come Patrono dei preti di oggi ci vorrebbe un personaggio più rappresentativo e noto, chessò, ci vedrei bene un Pietro pacciani ( sperando che la buon'anima non si offenda) o uno dei Beatles..anzi no.....Elvis the pelvis...

    RispondiElimina
  90. E' sempre in vendola? Non lo compra nessuno al mercato?

    RispondiElimina
  91. Don Alfredo Morselli13 giugno 2010 alle ore 00:12

    Lo sapete quando è stata istituita la segreteria di stato? quando San Pietro ha detto "non Lo conosco"...
    A parte di scherzi, più che Papa "ostaggio", direi Papa lucidissimo disposto a sacrifici dolorosi quando la posta in gioco riguarda cose non indispensabili, per potere giocarsela su altri fronti (es. omelia alla S. Pio X e qualche nomina importante)

    RispondiElimina
  92. <p>L'audacia di Dio
    </p><p>Il sacerdozio è quindi non semplicemente «ufficio», ma sacramento: Dio si serve di un povero uomo al fine di essere, attraverso lui, presente per gli uomini e di agire in loro favore. Questa audacia di Dio, che ad esseri umani affida se stesso; che, pur conoscendo le nostre debolezze, ritiene degli uomini capaci di agire e di essere presenti in vece sua – questa audacia di Dio è la cosa veramente grande che si nasconde nella parola «sacerdozio». Che Dio ci ritenga capaci di questo; che Egli in tal modo chiami uomini al suo servizio e così dal di dentro si leghi ad essi: è ciò che in quest’anno volevamo nuovamente considerare e comprendere. Volevamo risvegliare la gioia che Dio ci sia così vicino, e la gratitudine per il fatto che Egli si affidi alla nostra debolezza; che Egli ci conduca e ci sostenga giorno per giorno. Volevamo così anche mostrare nuovamente ai giovani che questa vocazione, questa comunione di servizio per Dio e con Dio, esiste – anzi, che Dio è in attesa del nostro «sì». Insieme alla Chiesa volevamo nuovamente far notare che questa vocazione la dobbiamo chiedere a Dio. Chiediamo operai per la messe di Dio, e questa richiesta a Dio è, al tempo stesso, un bussare di Dio al cuore di giovani che si ritengono capaci di ciò di cui Dio li ritiene capaci. Era da aspettarsi che al «nemico» questo nuovo brillare del sacerdozio non sarebbe piaciuto; egli avrebbe preferito vederlo scomparire, perché in fin dei conti Dio fosse spinto fuori dal mondo. E così è successo che, proprio in questo anno di gioia per il sacramento del sacerdozio, siano venuti alla luce i peccati di sacerdoti – soprattutto l’abuso nei confronti dei piccoli, nel quale il sacerdozio come compito della premura di Dio a vantaggio dell’uomo viene volto nel suo contrario. Anche noi chiediamo insistentemente perdono a Dio ed alle persone coinvolte, mentre intendiamo promettere di voler fare tutto il possibile affinché un tale abuso non possa succedere mai più; promettere che nell’ammissione al ministero sacerdotale e nella formazione durante il cammino di preparazione ad esso faremo tutto ciò che possiamo per vagliare l’autenticità della vocazione e che vogliamo ancora di più accompagnare i sacerdoti nel loro cammino, affinché il Signore li protegga e li custodisca in situazioni penose e nei pericoli della vita.
    </p><p> (dall'Omelia del Santo Padre, alla chiusura dell'anno sacerdotale)</p>

    RispondiElimina
  93. er tripparolo...anche i gay usano sant'Agostino con la frase slogan: AMA E FA CIO' CHE VUOI...

    RispondiElimina
  94. lo so...però anche questo è un fatto...ed è ovvio che a Pio XII la creatività di Bugnini avrebbe fatto orrore, ma egli fu una sua eredità ovviamente INVOLONTARIA... e non è certo tanto secondario rispetto all'argomento, forse solo OT.... ;)

    RispondiElimina
  95. :-D  questa m'è piaciuta proprio!!!

    RispondiElimina
  96. <p>entite cosa dice la Parrocchia romana dedicata al Santo Curato:
    </p><p>“<span><span>Giovanni Maria Battista Vianney fu beatificato l‘8 gennaio 1905 e poi canonizzato il 31 maggio 1925; venne dichiarato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo. La gloria che la Chiesa gli ha attribuito scaturisce dalla santità della sua modesta vita, che trascorse accogliendo e facendo propri quei valori che gli erano stati donati. Nell’umiltà di un apostolato impegnato e serio ha offerto la sua vita per la causa di Dio”. </span></span>
    </p><p><span><span>Forse per questo non c'era bisogno di una "nuova" proclamazione!?? </span></span></p>

    RispondiElimina
  97. <span> 

    Sentite cosa dice la Parrocchia romana dedicata al Santo Curato:  
    <span><span>Giovanni Maria Battista Vianney fu beatificato l‘8 gennaio 1905 e poi canonizzato il 31 maggio 1925; venne dichiarato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo. La gloria che la Chiesa gli ha attribuito scaturisce dalla santità della sua modesta vita, che trascorse accogliendo e facendo propri quei valori che gli erano stati donati. Nell’umiltà di un apostolato impegnato e serio ha offerto la sua vita per la causa di Dio”. </span></span> 

    <span><span>Forse per questo non c'era bisogno di una "nuova" proclamazione!?? </span></span>
    </span>

    RispondiElimina
  98. Forse ho capito!!! Probabilmente in Segreteria di Stato si saranno accorti, all'ultimo momento, che in un qualche scritto, riportante le omelie del Santo Curato, c'è qualche espressione poco...ecumenica, magari  nei riguardi dei loro "fratelli maggiori"......
    L'unica spiegazione sensata  è questa. Ormai è notorio che sono i rabbini che danno il nulla osta per le canonizzazioni e le preghiere liturgiche della Chiesa Cattolica.

    RispondiElimina
  99. <p><span><span><span>La Parrocchia romana dedicata al Santo Curato, dice:</span></span></span>
    </p><p><span>“<span><span>Giovanni Maria Battista Vianney fu beatificato l‘8 gennaio 1905 e poi canonizzato il 31 maggio 1925; venne dichiarato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo. La gloria che la Chiesa gli ha attribuito scaturisce dalla santità della sua modesta vita, che trascorse accogliendo e facendo propri quei valori che gli erano stati donati. Nell’umiltà di un apostolato impegnato e serio ha offerto la sua vita per la causa di Dio”. </span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span><span><span><span>Ma vi è di più:</span></span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span><span><span><span>l'enciclica “SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA” di GIOVANNI XXIII, nel Centenario del Piissimo transito del Santo Curato d'Ars, dice: </span></span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span>“<span><span><span>... Papa Pio XI di gloriosa memoria, il 31 maggio 1925, procedeva alla solenne canonizzazione del " povero Curato d'Ars ". Nella sua omelia il Pontefice si compiaceva di descrivere " l'esile figura corporea di Giovanni Battista Vianney, la testa risplendente di una specie di bianca corona di lunghi capelli, il volto gracile e disfatto pei digiuni, dal quale talmente traspariva l'innocenza e la santità di un animo umilissimo e soavissimo che, al primo aspetto, le moltitudini venivano richiamate a pensieri salutari ". Poco dopo, lo stesso Pontefice, nell'anno del suo giubileo sacerdotale, </span>completava il gesto già compiuto da San Pio X verso i parroci di Francia ed estendeva al mondo intero il celeste patrocinio di San Giovanni Maria Vianney " <span>per promuovere il bene spirituale dei parroci in tutto il mondo "…</span></span></span></span>
    </p><p>

    </p><p><span><span><span>Non sarà semplicemente per questo che non c'è stato bisogno di una nuova proclamazione!?? O forse avranno smarrito l'enciclica ed è nata tutta questa confusione?</span></span></span></p>

    RispondiElimina
  100. <p><span><span><span>La Parrocchia romana dedicata al Santo Curato, dice:</span></span></span>
    </p><p><span>“<span><span>Giovanni Maria Battista Vianney fu beatificato l‘8 gennaio 1905 e poi canonizzato il 31 maggio 1925; venne dichiarato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo. La gloria che la Chiesa gli ha attribuito scaturisce dalla santità della sua modesta vita, che trascorse accogliendo e facendo propri quei valori che gli erano stati donati. Nell’umiltà di un apostolato impegnato e serio ha offerto la sua vita per la causa di Dio”. </span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span><span><span><span>Ma vi è di più:</span></span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span><span><span><span>l'enciclica (del 1 agosto 1959) “SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA” di GIOVANNI XXIII, nel Centenario del Piissimo transito del Santo Curato d'Ars, dice: </span></span></span></span>
    </p><p> 
    </p><p><span>“<span><span><span>... Papa Pio XI di gloriosa memoria, il 31 maggio 1925, procedeva alla solenne canonizzazione del " povero Curato d'Ars ". Nella sua omelia il Pontefice si compiaceva di descrivere " l'esile figura corporea di Giovanni Battista Vianney, la testa risplendente di una specie di bianca corona di lunghi capelli, il volto gracile e disfatto pei digiuni, dal quale talmente traspariva l'innocenza e la santità di un animo umilissimo e soavissimo che, al primo aspetto, le moltitudini venivano richiamate a pensieri salutari ". Poco dopo, lo stesso Pontefice, nell'anno del suo giubileo sacerdotale, </span>completava il gesto già compiuto da San Pio X verso i parroci di Francia ed estendeva al mondo intero il celeste patrocinio di San Giovanni Maria Vianney " <span>per promuovere il bene spirituale dei parroci in tutto il mondo "…</span></span></span></span>
    </p><p><span><span><span><span>(Interessante da leggere tutta).</span></span></span></span>
    </p><p><span><span><span>Non sarà semplicemente per questo che non c'è stato bisogno di una nuova proclamazione!?? O forse avranno smarrito l'enciclica ed è nata tutta questa confusione?</span></span></span>
    </p><p><span>Strano comunque che certi "lamentatori" non abbiano fato riferimento a questo importante documento.</span></p>

    RispondiElimina
  101. <span> 

    <span><span><span>La Parrocchia romana dedicata al Santo Curato, dice:</span></span></span>  
    <span>“<span><span>Giovanni Maria Battista Vianney fu beatificato l‘8 gennaio 1905 e poi canonizzato il 31 maggio 1925; venne dichiarato patrono dei sacerdoti di tutto il mondo. La gloria che la Chiesa gli ha attribuito scaturisce dalla santità della sua modesta vita, che trascorse accogliendo e facendo propri quei valori che gli erano stati donati. Nell’umiltà di un apostolato impegnato e serio ha offerto la sua vita per la causa di Dio”. </span></span></span> 
       
    <span><span><span><span>Ma vi è di più:</span></span></span></span>  
       
    <span><span><span><span>l'enciclica (del 1 agosto 1959) “SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA” di GIOVANNI XXIII, nel Centenario del Piissimo transito del Santo Curato d'Ars, dice: </span></span></span></span> 
       
    <span>“<span><span><span>... Papa Pio XI di gloriosa memoria, il 31 maggio 1925, procedeva alla solenne canonizzazione del " povero Curato d'Ars ". Nella sua omelia il Pontefice si compiaceva di descrivere " l'esile figura corporea di Giovanni Battista Vianney, la testa risplendente di una specie di bianca corona di lunghi capelli, il volto gracile e disfatto pei digiuni, dal quale talmente traspariva l'innocenza e la santità di un animo umilissimo e soavissimo che, al primo aspetto, le moltitudini venivano richiamate a pensieri salutari ". Poco dopo, lo stesso Pontefice, nell'anno del suo giubileo sacerdotale, </span>completava il gesto già compiuto da San Pio X verso i parroci di Francia ed estendeva al mondo intero il celeste patrocinio di San Giovanni Maria Vianney " <span>per promuovere il bene spirituale dei parroci in tutto il mondo "…</span></span></span></span>  
    <span><span><span><span>(Interessante da leggere tutta).</span></span></span></span>  
    <span><span><span>Non sarà semplicemente per questo che non c'è stato bisogno di una nuova proclamazione!?? O forse avranno smarrito l'enciclica ed è nata tutta questa confusione?</span></span></span>  
    <span>Strano comunque che certi "lamentatori" di certi blog non abbiano fatto riferimento a questo importante documento.</span>
    </span>

    RispondiElimina
  102. Redazione di Messainlatino.it13 giugno 2010 alle ore 02:17

    Quanto riportato nel bollettino della parrocchia non è esatto. Al momento, il curato d'Ars è stato proclamato patrono dei parroci di tutto il mondo, e patrono di tutti i sacerdoti di Francia. Non lo è, quindi, dei sacerdoti non parroci o non francesi.
    Ma non perdiamoci in quisquilie, è chiaro che la questione non è l'estensione del suo patronato, che in fin dei conti è un flatus vocis. La questione è che quel santo è troppo preconciliare, troppo tridentino (come dice La Croix) e quindi il veto nei suoi confronti imposto al Papa è un veto a tutta la sua, già troppo prudente, politica restauratrice. E insieme è anche una manifestazione di forza e protervia, nell'imporre al Vicario di Cristo una ingloriosa retromarcia e nello svelare la disorganizzazione dei suoi dicasteri.

    RispondiElimina
  103. Il santo Curato d'Ars diceva :
    «Se comprendessimo che cosa è la Messa, moriremmo!».
    «Il sacerdote dovrebbe essere santo per celebrarla degnamente. Quando saremo in cielo, vedremo che cosa è la Messa e come l'abbiamo celebrata spesso senza la riverenza, l'adorazione ed il raccoglimento dovuti».

    E' esattamente per questo che la maggioranza dei preti e prelati di oggi non vuole neppure sentir nominare un santo prete come il Curato d'Ars: perchè aborre l'idea della santità, e NON vuole credere che per celebrare degnamente debba diventare santo, cioè rimpicciolire l'IO, farsi da parte, far vivere Cristo dentro di sè, come S. Paolo, essere "alter Christus" per far sì che Cristo stessso celebri per  mezzo di ogni sacerdote!
    Essere strumento docile nelle mani del Signore, questo ideale di vita virtuosa che tutti i Santi hanno sempre seguito e spesso raccontato (in espressioni come quella che diceva "io sono una matita nella mani del Signore"...); è questo che i sacerdoti allattati dal verbo "adultista" e antropocentrico del Concilio NON vogliono sentire: esiste  ormai un<span>'allergia innata verso questi argomenti,</span> dopo 45 anni di adultismo, perchè tutto il sacerdozio post-conciliare è vissuto all'insegna della superbia umana, dell'homo faber che mette se stesso al centro del proprio destino, della costruzione del Regno di Dio, E ANCHE DELLA LITURGIA E DELLA CHIESA: l'uomo al centro di ogni interesse, ma l'uomo profano e terreno, l'aldiqua, l'amore orizzontale e finito, non più Dio come sommo motivo di vita, meta prima e ultima, e la salvezza eterna nella sua Gloria !
    Ecco perchè il Papa ha dovuto fare anche un forte richiamo al dovere del Ministro di Dio, che è al servizio (minister) della Chiesa e delle anime: ma sarà come sempre inascoltato.
    L'uomo-presbitero odierno non è più al servizio della Chiesa, ma del proprio orgoglio di potere.

    Spirito del mondo ---> falso amore per "la gente" ---> stare in mezzo=mimetizzarsi con i laici --->
    secolarizzazione ---> oblio del sacro, della spiritualità e della preghiera interiore ---> profanazione in misura crescente del proprio ministero e della Liturgia "artefatta" ---> tiepidezza ---> allontanamento progressivo dal Cuore di Cristo e della sua Sposa (negandole i bisogni essenziali, cioè il genuino nutrimento alle anime, che languono fame e sete del Dio vivente, e mandate ai venditori di cibi adulterati ed acque inquinate, cioè <span>dottrine eretiche e sacramenti stravolti....)</span>
    Questa è la micidiale catena di conseguenze che derivano dall'aver abbracciato lo spirito del mondo, che NON PORTA AFFATTO ALLA SANTITA', essendo nemico di Cristo, perchè <span>" tutto il mondo giace sotto il potere del maligno " (cfr. Giovanni 5, 19).</span>

    RispondiElimina
  104. <p><span>Il grande abbraccio con quello spirito mondano, con la bella illusione ci "trovare ciò che ci unisce" con tutti, anche con i "valori" mondani e profani e anticristiani, è cominciato col Concilio, attraverso un pericoloso dialogo, privato di ogni salvaguardia e difesa dell'identità cristiana e cattolica.</span>
    </p><p><span>Oggi, infatti, in nome del Concilio, questo clero ribelle al Papa, rifiuta<span> </span>orgogliosamente e sfrontatamente il modello della santità da lui proposto ai sacerdoti: rifiuta così lo stesso Spirito di Cristo, che è lo Spirito Santo, e che animava la vita intera di tutti i santi sacerdoti della storia, (ultimo dei quali S. Padre Pio, specchio francescano di Gesù Cristo, che pativa con Lui la Passione durante la celebrazione della S. Messa e condivideva con Lui la sofferenza per i peccati delle anime che Lo feriscono di continuo....) !</span>
    </p><p><span>Sono solo squallidi pretesti quelli con cui dicono:</span>
    </p><p><span>"Qeusto santo non va bene, troppo antico...</span>
    </p><p><span>troppo europeo....troppo di campagna ....ecc.": </span>
    </p><p><span>vergognosi e ipocriti paraventi dietro cui traspare, impietosamente, il loro rifiuto totale della SANTITA' stessa, meta per la quale provano ribrezzo e noia, non sapendo più che farsene, perchè ormai tutti gli allettamenti mondani che hanno riempito il loro cuore, occupato pensieri e desideri, (il potere in primis) e quando mai negli ultimi 30-40 anni i loro superiori e padri spirituali li hanno spronati a seguire la via della santità ?</span>
    </p><p><span> si è più parlato di santità nei seminari ?  o sono piuttosto state propinate ai futuri sacerdoti -<span>a seguito delle aperture conciliari al mondo</span>- le grandi conquiste di<span> </span>maestri di "umanità" quali Lutero, Marx e Freud ??</span>
    </p><p><span>cfr.</span>
    </p><p><span>http://blog.messainlatino.it/2009/07/jean-guitton-amico-di-sempre-di-paolo.html</span>
    </p><p><span>Questi obbrobriosi accadimenti odierni ne sono il risultato INEVITABILE, ed eloquente  !</span>
    </p>

    RispondiElimina
  105. <span>

    <span>Il grande abbraccio con quello spirito mondano, con la bella illusione ci "trovare ciò che ci unisce" con tutti, anche con i "valori" mondani e profani e anticristiani, è cominciato </span><span>col Concilio,</span><span> attraverso la promozione di un pericoloso dialogo, privato di ogni salvaguardia e difesa dell'identità cristiana e cattolica.</span>
    <span>Oggi, infatti, in nome del Concilio, questo clero ribelle al Papa, rifiuta<span> </span>orgogliosamente e sfrontatamente il modello della santità da lui proposto ai sacerdoti: rifiuta così lo stesso Spirito di Cristo, che è lo Spirito Santo, e che animava la vita intera di tutti i santi sacerdoti della storia, (ultimo dei quali S. Padre Pio, specchio francescano di Gesù Cristo, che pativa con Lui la Passione durante la celebrazione della S. Messa e condivideva con Lui la sofferenza per i peccati delle anime che Lo feriscono di continuo....) !</span>
    <span>Sono solo squallidi pretesti quelli con cui dicono:</span>
    <span>"Qeusto santo non va bene, troppo antico...</span>
    <span>troppo europeo....troppo di campagna ....ecc.": </span>
    <span>vergognosi e ipocriti paraventi dietro cui traspare, impietosamente, il loro rifiuto totale della SANTITA' stessa, meta per la quale provano ribrezzo e noia, non sapendo più che farsene, perchè ormai tutti gli allettamenti mondani  hanno riempito e saturato il loro cuore, occupato pensieri e desideri, (il potere in primis); e quando mai negli ultimi 30-40 anni i loro superiori e padri spirituali li hanno spronati a seguire la via della santità ?</span>
    <span>si è più parlato di santità nei seminari ?  o sono piuttosto state propinate ai futuri sacerdoti -<span>a seguito delle aperture conciliari al mondo</span>- le grandi conquiste di<span> </span>maestri di "umanità" quali Lutero, Marx e Freud ??</span>
    <span>cfr.</span>
    <span>http://blog.messainlatino.it/2009/07/jean-guitton-amico-di-sempre-di-paolo.html</span>
    <span>Questi obbrobriosi accadimenti odierni ne sono il risultato INEVITABILE, ed eloquente  !</span>  
    </span>

    RispondiElimina
  106. Non sono d'accordo: insomma, tu mi dai una cosa a me, io ti do una cosa a te. La retromarcia all'ultimo momento è gravissima in sé, non per l'oggetto della questione.. Io mi auguro, ripeto ancora, ma senza crederci, si sia trattato di un disguido.

    RispondiElimina
  107. Nessuno minimizza l'importanza dei contenuti di Fatima, né di La Salette, né d'altre rivelazioni private, specie se approvate dalla Chiesa, che van guardate con rispetto, anche se non sono obbliganti.
    Ma un conto è rifletterci, trovare riscontri, e soprattutto accogliere l'invito alla preghiera per fermare la mano della Giustizia che può anche esser tremenda, un altro conto è ripeter le stesse cose in ogni post in modo assillante, urlato, in uno stile del peggior fatimismo, e in modo strumentale, che sfocia nel fanatismo palingenetico e potrebbe sfociare in un settarismo distruttivo.
    E lo dice chi, come me, molti dubbi nutre sulla reale pubblicazione del III mistero, ma di più, come chiunque, non può dire perché non sa.

    RispondiElimina
  108. a volte è difficile anche a chi sta intra moenia individuare bene la sede e l'origine di un  corto circuito.

    RispondiElimina
  109. a sor Matteo
    li saluti miei
    e ssè ppò servi
    nà prece.

    RispondiElimina
  110. Ma come possiamo immaginare che, per esempio, ai salesiani dell'UPS possa piacere il Curato d'Ars come modello?

    RispondiElimina
  111. Le parole del Papa sono perfette, per cui credo che tutti  le possiamo far nostre anche se non abbiamo alcun potere di intervenire per por rimedio al male se non con la denuncia dei malfattori, dei vignaiuoli traditori. Da anni io insisto sulla necessità di test psicologici, e di una continua, delicata assistenza psicologica durante il cammino verso il sacerdozio, da parte di sacerdoti esperti o di esperti, cattolici, ovviamente. Qualcosa si è mosso, non certo per mio merito, ma sotto l'urgenza della realtà.

    RispondiElimina
  112. Francesco B., ovvero Boato13 giugno 2010 alle ore 13:46

    In riferimento al post inserito ieri alle 19,33 da un certo "chi comanda", volevo precisare che il blogger di Fides et Forma al quale si riferisce sono io. Ho accennato alla fortissima possibilità che dentro le sacre mura del Palazzo Apostolico si possa nascondere qualcuno che sta remando contro i propositi di restaurazione cattolica di Benedetto XVI. Vorrei però chiarire che le mie sono supposizioni e anche il nome di Filoni rappresenta una possibilità (anche se molto alta). Purtroppo non ho conoscenze, tra le alte sfere della Santa Sede, tali che mi consentano di ottenere informazioni privilegiate.

    RispondiElimina
  113. E allora?
    Credi che il Papa non lo sapesse quando HA SCELTO il santo curato d`Ars come modello, esempio, protettore dei sacerdoti al momento dell`apertura dell`Anno Sacerdotale?
    E se lo ha scelto non è appunto perchè sa perfettamente in quali condizioni versa il sacerdozio, come è vissuto da molti, trasformati in operatori sociali, bricoleurs liturgici, assenti dal confessionale, presi da mille attività ?
    Il Papa scegliendo Jean-Marie Vianney ha passato un messggio forte e chiaro a tutti i sacerdoti, è anche per questo che è ancor più incomprensibile che non sia andato fino in fondo, fino all`arrivo, proclamandolo in coerenza patrono di tutti i sacerdoti.
    Son andata sul blog del vaticanista del giornale La Croix e, a mia sorpresa, la maggioranza dei commenti va nel senso dei nostri, e cioè incomprensione e delusione.

    RispondiElimina
  114. Giustissimo.. Anzi.. ormai tra "presbiteri" e Vescovi, se non sei almeno "Doktor", non sei nessuno.
    Si firmano pure le omelie e i bollettini parrocchiali/diocesani con Pater Dr. XXX, o Bischof Dr. XXX..
    che manica di sfigati!!!

    RispondiElimina
  115. <p><span>Sono certo numerosi i documenti pontifici che già richiamano ai sacerdoti le esigenze del loro stato e li guidano nell'esercizio del loro ministero. Per non ricordare se non i più importanti, raccomandiamo nuovamente l'Esortazione Haerent animo di San Pio X, che stimolò il fervore dei Nostri primi anni di sacerdozio, la magistrale enciclica Ad Catholici Sacerdotii fastigium di Pio XI e, tra tanti documenti e allocuzioni del Nostro immediato predecessore sul sacerdote, la sua esortazione Menti Nostrae, nonché l'ammirabile trilogia in onore del sacerdozio, che gli fu suggerita dalla canonizzazione di san Pio X. Tali testi, Venerabili Fratelli, vi sono noti. Ma ci permetterete di ricordare qui con l'animo commosso l'ultimo discorso che la morte impedì a Pio XII di pronunciare e che rimane come l'estremo e solenne appello di questo grande Pontefice alla santità sacerdotale: " Il carattere sacramentale dell'Ordine - vi è scritto - sigilla da parte di Dio un patto eterno del suo amore di predilezione, che esige dalla creatura prescelta il contraccambio della santificazione... il chierico sarà un prescelto tra il popolo, un privilegiato dei carismi divini, un depositario del potere divino, in una parola un alter Christus... Egli non si appartiene, come non appartiene a parenti, amici, neppure ad una determinata patria: la carità universale sarà il suo respiro. Gli stessi pensieri, volontà, sentimenti non sono suoi; ma di Cristo, sua vita ". </span>
    </p><p><span>Verso queste vette della santità sacerdotale San Giovanni Maria Vianney tutti ci spinge, e noi siamo lieti di invitarvi i sacerdoti di oggi; perché se sappiamo le difficoltà che essi incontrano nella loro vita personale e negli oneri del ministero, se non ignoriamo le tentazioni e le stanchezze di alcuni, la nostra esperienza ci dice altresì la fedeltà coraggiosa della grande maggioranza e le ascensioni spirituali dei migliori. </span>"
    </p><p>Papa Giovanni XXIII</p>

    RispondiElimina
  116. OK. Poi è intervenuto il concilio...

    RispondiElimina
  117. OK. Poi è intervenuto il concilio...

    RispondiElimina
  118. ...mani sante e venerabili? *DONT_KNOW*

    RispondiElimina
  119. Questa non l'ho capita!... lucidissimo quando è dove? e poi tira fuori dalla tiara cose che non sono lucidissime! come la mettiamo? così facciamo come padre Livio, che NON guarda tutto il materiale "per niente" cattolico prodotto dagli ultimi 5 Papi, e forza tutto quello "cattolico" così da mettersi l'anima in pace e non vedere la crisi che ha investito la Chiesa e il Papato! ovviamente tutto per una "Per una rinnovata "civiltà dell'amore""!!!

    RispondiElimina
  120. rafminimi13@libero.it13 giugno 2010 alle ore 15:53

    Mi è venuto in mente un pensiero talmente ENORME che non ho il coraggio di formularlo in pubblico.

    RispondiElimina
  121. OK. seguivo soltanto quella traccia, che era avallata anche da altri bloggers da un certo tempo.

    RispondiElimina
  122. Matteo, mi sa che lei è un altro di quei burloni che intervengono per prendere in giro e la REDAZIONE e i blogger, con il nick Livio lei dice alla REDAZIONE che sono<span> "dei buffoni censori", con il nick  Paolo spera che  "per l`amor del Cielo" Lefevre, la correggo Lefebvre, non sia riabilitato....</span>
    Ma ciò che trovo vergognoso, e mi ricorda tanto i commenti di certi nc, sono le sue formule finali, in cui coinvolge Cristo, sarebbe meglio non spingere il "bouchon" troppo lontano.
    <span><span>
    </span></span>

    RispondiElimina
  123. <span>qualche espressione poco...ecumenica??</span>

    " quando temete di fare i vostri atti religiosi davanti al mondo, e che trovandovi in una casa non osate fare il segno della croce prima di mangiare, o che per farlo, vi girate dall'altra parte per paura di essere visti e presi in giro ; è quando sentite suonare l'Angelus, fate finta di non sentirlo, e non lo dite, per paura di essere presi in giro.O ancora quando il buon Dio vi da il pensiero di andarvi a confessare e dite "o non ci andro mi prenderanno in giro". Se vi comportate in questo modo, non potete dire che siete cristiani. No, amici miei, siete come per il passato gli Ebrei, cacciati, o piuttosto, vi siete separati da voi stessi; siete soltanto dei traditori; il vostro linguaggio ne dà la prova e il vostro modo di vivere lo manifesta chiaramente."
    <span>Santo Curato d'Ars</span>

    RispondiElimina
  124. <span>qualche espressione poco...ecumenica??</span>

    " quando temete di fare i vostri atti religiosi davanti al mondo, e che trovandovi in una casa non osate fare il segno della croce prima di mangiare, o che per farlo, vi girate dall'altra parte per paura di essere visti e presi in giro ; è quando sentite suonare l'Angelus, fate finta di non sentirlo, e non lo dite, per paura di essere presi in giro.O ancora quando il buon Dio vi da il pensiero di andarvi a confessare e dite "o non ci andro mi prenderanno in giro". Se vi comportate in questo modo, non potete dire che siete cristiani. No, amici miei, siete come per il passato gli Ebrei, cacciati, o piuttosto, vi siete separati da voi stessi; siete soltanto dei traditori; il vostro linguaggio ne dà la prova e il vostro modo di vivere lo manifesta chiaramente."
    <span>Santo Curato d'Ars</span>

    RispondiElimina
  125. Pubblicando notizie tendenziose,false...non fate altro che il gioco dei modernisti.Il Santo Padre ha additato per un intero anno al mondo intero San Giovanni Maria Vianney come il modello esemplare del sacerdozio cattolico.Questo ci basta.Il Curato d'Ars è già Patrono Universale di tutti i parroci, vale a dire dei sacerdoti con cura d'anime.
    Fidiamoci del Santo Padre ed evitiamo di fare il gioco di Satana.

    RispondiElimina
  126. Confesso che quando ascolto il Santo Padre questi ultimi tempi invocare sovente "la civiltà dell`amore", subito mi vengono alla mente i "figli dei fiori" post sessantottini, i fiori sui fucili, che non facevano che "predicare" e applicare con grande impegno e frenesia ... la loro civiltà dell`amore, così la chiamavano, amoooore inteso come libertà sessuale senza limiti. 

    RispondiElimina
  127. Egregio Antonio,
    la Redazione, diretta interessata, risponderà se e quando lo riterrà opportuno.
    Io, da frequentatore di questo sito le faccio notare che per notizie tendenziose, si intendono quelle che, pur riferendo cose vere, le presentino tuttavia (non importa se intenzionalmente o meno) in modo che chi le apprende possa avere una rappresentazione alterata della realtà. Il che può avvenire quando vengono riferiti o posti in evidenza soltanto una parte degli accadimenti (magari quelli marginali e meno importanti), minimizzandone o tacendone altri (eventualmente di pari o maggiore importanza, o comunque idonei a spiegare o a giustificare quelli riferiti).
    L'espressione da lei usata (si è scordato "esagerate") è una forma di endiadi con la quale si abbraccia ogni specie di notizie che, in qualche modo, rappresentino la realtà in modo alterato.
    Non mi sembra, alla luce dei FATTI, sia questo uno di quei casi.
    Dovrebbe chiedere scusa.

    RispondiElimina
  128. Francesco Colafemmina13 giugno 2010 alle ore 20:28

    Ma quali notizie tendenziose! Ma cosa credi, Antonio, che stiamo qui a pettinar le bambole? Parlo per me: se dico una cosa lo faccio per amore del Santo Padre e perché mi sono informato altrimenti me ne starei zitto. Perciò visto che tu non mi sembri informato o ti fidi della fonte oppure evita di emettere sentenze basate sul nulla... L'evidenza dei fatti conferma quanto ho affermato nel mio articolo! E ringrazio la redazione per averlo ripreso. Questo è uno scandalo enorme, certo meno scandaloso dei giochi di potere e denaro all'ombra del portone di bronzo... ma pur sempre scandaloso perché induce all'esposizione del Santo Padre, mentre in realtà il Papa è vittima di un vero e proprio sabotaggio.

    RispondiElimina
  129. Notizia dell'ultima ora dell' agenzia  Reuters :  Sarebbe da poco  pervenuta  in Vaticano una petizione, firmata da oltre 2000 vescovi e da circa 10.000 sacerdoti, nella quale si domanda, al Santo Padre, di conferire il titolo di "Patrono del clero universale" alla compianta popstar Michael Jackson. Tuttavia sembrerebbe che i porporati più conservatori abbiano espresso alcune perplessità a riguardo di tale richiesta, giacché, pur non essendo a tutti noto, Michael Jackson era un Testimone di Geova.
    Secondo una nota dell'Ansa di pochi minuti fa, la C.E.I. starebbe esercitando pressioni affinché il titolo di Patrono del clero universale venga conferito a Totò, propononendo come Copatroni Filippo e la Malafemmena.

    RispondiElimina
  130. cara Luisa, tu hai ragione e io torto. Contenta? Tuttavia io continuo a mettere tutto nelle mani di Cristo, se poi tu addirittura pensi, nella mia malattia lunga, degenerativa e mortale (AIDS) che invochi Cristo a caso... be' non ho molto da dire allora.

    Comunque continuo e continuerò a dare tutto a Cristo, al di la dei tuoi tuoi pareri che comunque ringrazio.
    Matteo, molto vicino al curato d'Ars, non come santità, ma come modello da preservare. 

    RispondiElimina
  131. <span>San Giovanni Maria Vianney non cessa di essere un testimone, sempre vivo, sempre attuale, della verità sulla vocazione e sul servizio sacerdotale. Ci si ricordi del tono convinto col quale egli ha saputo parlare della grandezza del sacerdote e della sua assoluta necessità. I sacerdoti, coloro che si preparano al sacerdozio e coloro che vi saranno chiamati hanno bisogno di fissare lo sguardo sul suo esempio e di seguirlo. I fedeli stessi percepiranno meglio, grazie a lui, il mistero del sacerdozio dei loro sacerdoti. No, la figura del Curato d'Ars non tramonta!</span>
    <p><span>Cari fratelli sacerdoti, voi siete ben convinti dell'importanza dell'annuncio del Vangelo, che il Concilio Vaticano II ha messo al primo posto tra le funzioni del sacerdote. Voi vi sforzate, mediante la catechesi, la predicazione e sotto altre forme che si avvalgono anche dei Mass-media, di arrivare al cuore dei nostri contemporanei, con le loro attese e le loro incertezze, per suscitare e nutrire la fede. Come il Curato d'Ars e secondo l'esortazione del Concilio, dedicatevi ad insegnare la Parola di Dio in se stessa, la quale chiama gli uomini alla conversione ed alla santità.</span>
    </p><p><span>(Giovanni Paolo II)</span></p>

    RispondiElimina
  132. , Michael Jackson era un Testimone di Geova.   E, qualche anno, fa, si era fatto islamico. Ed il funerale religioso, in forma strettissimamente privata che ha avuto, lo ha avuto secondo il rito islamico.

    RispondiElimina
  133. <object>
    <param></param>
    <param></param><embed></embed>
    </object>

    RispondiElimina
  134. bè si è vero cara Redazione, ma attenzione, nella medesima Lettera Enciclica, Giovanni XXIII disse ancora:

    <span><span>Non vi meraviglierete, d'altra parte, se, nell'indirizzarvi questa Lettera, il Nostro spirito e il Nostro cuore si rivolgono in modo speciale ai sacerdoti, Nostri figli carissimi, per esortarli tutti insistentemente - e soprattutto quelli che sono impegnati nel ministero pastorale - a meditare gli ammirabili esempi di un loro confratello nel sacerdozio, divenuto loro celeste patrono.</span> </span>

    ;)  appare fin troppo chiaro ed evidente che già con Giovanni XXIII ci fu l'estensione oltre i confini della Francia, di tale patrocinio... del resto la stessa Enciclica non fu mica scritta per i Parroci francesi ma per TUTTI i Sacerdoti!
    dice ancora il Papa in questa Enciclica:

    <span>Giova però in questa Enciclica mostrare in quale senso profondo il Santo Curato d'Ars, fedele eroicamente ai doveri del suo ministero, meritò veramente di essere proposto come esemplare ai pastori di anime e proclamato celeste loro Patrono. Se, infatti, è vero che il sacerdote ha ricevuto il carattere dell'Ordine per il servizio dell'altare, e ha cominciato l'esercizio del suo sacerdozio col sacrificio eucaristico, questo non cesserà, per tutto il corso della sua vita, di essere alla base della sua attività apostolica e della sua santificazione personale. E tale fu appunto il caso di San Giovanni Maria Vianney.</span>
    ....possibile che Giovanni XXIII si riferisse solo ai francesi? ovvio che no! ;)

    Osservatore Romano del 10 aprile 2009, viene pubblicata questa intervista:

    <span>A colloquio con monsignor Guy Bagnard, vescovo di Belley-Ars </span>
    <span></span>
    <span>il santo parroco che Benedetto XVI proclamerà patrono dei sacerdoti nel corso dell'anno sacerdotale che si inaugurerà il prossimo 19 giugno</span>

    <span>È ancora valido il modello sacerdotale proposto da san Giovanni Maria Vianney?

    Se il Papa, come ha annunciato, proclamerà il santo patrono di tutti i sacerdoti del mondo, ciò vuol dire che il modello di prete che egli incarna continua a essere un riferimento per il nostro tempo, quale portatore del mistero e della santità dei ministri. </span>

    Mi sembra evidente che già dai tempi di Giovanni XXIII tale patrocinio fosse inteso UNIVERSALMENTE donato per TUTTI sia parroci che NON...

    RispondiElimina
  135. Rispondo alla risposta della Redazione di ieri delle ore 02:17:20

    visto che è stata citata, a ragione, l'enciclica di Giovanni XXIII  “SACERDOTII NOSTRI PRIMORDIA”  è bene sottolineare l'universale magistero ivi contenuto e che già proclamava il santo Vianney "patrono universale" di tutti i PASTORI...

    intanto....<span>in questa intervista a "L'Osservatore Romano" del 10 aprile 2009,  sottolineò la testimonianza di Giovanni Maria Vianney," il santo parroco che Benedetto XVI proclamerà patrono dei sacerdoti nel corso dell'anno sacerdotale che si inaugurerà il prossimo 19 giugno".

    È ancora valido il modello sacerdotale proposto da san Giovanni Maria Vianney?

    Se il Papa, come ha annunciato, proclamerà il santo patrono di tutti i sacerdoti del mondo, ciò vuol dire che il modello di prete che egli incarna continua a essere un riferimento per il nostro tempo, quale portatore del mistero e della santità dei ministri. </span>
    tornando all'Enciclica di Giovanni XXIII, ci sono ulteriori espressioni che lo confermavano già a suo tempo:

    <span> Non vi meraviglierete, d'altra parte, se, nell'indirizzarvi questa Lettera, il Nostro spirito e il Nostro cuore si rivolgono in modo speciale ai sacerdoti, Nostri figli carissimi, per esortarli tutti insistentemente - e soprattutto quelli che sono impegnati nel ministero pastorale - a meditare gli ammirabili esempi di un loro confratello nel sacerdozio, divenuto loro celeste patrono.</span>

    - Giovanni XXIII sottolinea che tale patrocinio è dato "in modo speciale" a tutti i sacerdoti IMPEGNATI NEL MINISTERO PASTORALE...
    già qui si sottolinea l'universalità che va ben oltre l'incarico del parroco giacchè anche i sacerdoti INSEGNANTI O MISSIONARI esercitano "il ministero pastorale"... ;)
    e ancora dice:

    <span>Giova però in questa Enciclica mostrare in quale senso profondo il Santo Curato d'Ars, fedele eroicamente ai doveri del suo ministero, meritò veramente di essere proposto come esemplare ai pastori di anime e proclamato celeste loro Patrono. Se, infatti, è vero che il sacerdote ha ricevuto il carattere dell'Ordine per il servizio dell'altare, e ha cominciato l'esercizio del suo sacerdozio col sacrificio eucaristico, questo non cesserà, per tutto il corso della sua vita, di essere alla base della sua attività apostolica e della sua santificazione personale. E tale fu appunto il caso di San Giovanni Maria Vianney.</span>


    - è ovvio che Giovanni XXIII non si riferisse esclusivamente ai parroci francesi....queste parole estendono questa lectio a TUTTI i sacerdoti del mondo... e scrive ancora Giovanni XXIII:


    <span>La Chiesa, che ha glorificato questo sacerdote " mirabile per lo zelo pastorale e per un desiderio ininterrotto di preghiera e penitenza ", oggi, a un secolo dopo la sua morte, ha la gioia di presentarlo ai sacerdoti di tutto il mondo come modello di ascesi sacerdotale, modello di pietà e soprattutto di pietà eucaristica, e modello di zelo pastorale.(...)</span>
    <span>Ai sacerdoti di questo secolo, facilmente sensibili all'efficacia dell'azione e facilmente tentati pure da un attivismo pericoloso, quanto è salutare questo modello di preghiera assidua in una vita interamente consacrata alle necessità delle anime! </span>
    <span>Quel che impedisce a noi sacerdoti di essere santi - egli diceva - è la mancanza di riflessione; non si rientra in se stessi; non si sa quel che si fa; ci è necessaria la riflessione, la preghiera, l'unione con Dio.(...)</span>
    <span>Ben a ragione quindi il Nostro Predecessore di fel. mem. Pio XII non [...]

    RispondiElimina
  136. <span>

    <span>Qeesto sito, con  Fides et Forma di Francesco Colafemmina, il blog di Raffaella, e come soli vaticanisti, Andrea Tornielli, Paolo Rodari e Izzo, sono i soli ad aver avuto il coraggio di evocare il "mistero" della non proclamazione del Santo Curato d`Ars.</span>
    <span>Le parole di Padre Lombardi non esprimevano di certo il pensiero del Santo Padre, anzi sembravano quasi smentire Benedetto XVI che, durante tutto l`anno passato, ci ha parlato dell`attualità della figura dei Jean-Marie Vianney per tutti i sacerdoti, presentandolo come esempio attualissimo, e sempre valido, per tutti i sacerdoti.  
    P. Lombardi sembrava piuttosto essere il portaparola di chi è forse intervenuto presso il Santo Padre o ha agito in modo che la proclamazione non ci fosse.  
    Il silenzio dei media cattolici, quello dell`OR, che pur aveva annunciato la proclamazione, è parlante e ciò che ci dice non è rassicurante, aldilà della non proclamazione di Jean-Marie Vianney, oltre ad essere irrispetuoso per i fedeli, per i sacerdoti, che sembrano non meritare una spiegazione.  
    O allora il silenzio copre una realtà “indicibile”, o non “dicibile” senza mentire.</span>
    <span>Sembra sempre più evidente che i lupi sono vicinissimi al Santo Padre.</span>
    <span>Quelle persone dovranno rispondere dei loro atti  davanti al tribunale della loro coscienza, ammesso e non concesso che ne abbiano una, e, il giorno venuto, davanti al Tribunale dell` Altissimo che tutto sa, tutto vede.</span>  
    </span>

    RispondiElimina
  137. Luisa, guardi che il mio commento sui salesiani dell'UPS era ironico (su di loro)... Se a qualche prete il Curato d'Ars non garba, il problema è di quel prete, non nostro.

    RispondiElimina
  138. Luisa, guardi che il mio commento sui salesiani dell'UPS era ironico (su di loro)... Se a qualche prete il Curato d'Ars non garba, il problema è di quel prete, non nostro.

    RispondiElimina
  139. A Dante Pastorelli, a proposito di psicologo in seminario.
    Quando lasciai il seminario delle Missioni Estere di Parigi (MEP) di Bièvres (vicino a Versailles) , nel 1962 per il servizio militare, eravamo 72 seminaristi in talare. Al mio ritorno fine 1963, sempre 72 seminaristi, ma in borghese (filosofia su Karl Marx e teologia su Teilhard de Chardin), eravamo 6 o 7 a messa al mattino, perchè lo psicologo aveva detto che era necessario fare l'esperienza dell'amore umano per appurare la stabilità affettiva necessaria al celibato. I seminaristi tornavano in seminario alle 2 o le 3 di notte dopo aver fatto baldoria con le donne e alle 6, non potevano essere a Messa per molti motivi. Lo psicologo veniva spesso a verificare l'effetto delle sue teorie, ho visto un diacono piangere perché dichiarato in seguito a un test fatto dallo psicologo, inabile al sacerdozio. Gli feci una risata naturalmente. Ma a giugno 1965 fui rifiutato alla tonsura perché avevo riconquistato 24 seminaristi alla talare. Nel 1969, il seminario era chiuso.
    Il Santo Curato d'Ars e molti santi non sarebbero stati giudicati abbastanza equilibrati per il sacerdozio, basta pensare alle folli gare di digiuni e penitenze che facevano lui e l'abbé Balley, suo parroco.
    Cosa succede quando lo Spirito Santo dà le dimissioni? La sapienza lascia il posto alla scienza. È valida la sostituzione?
    P. Louis

    RispondiElimina