Proprio così. Costernati, stupiti e profondamente indignati, apprendiamo da Osservatore Vaticano che la Congregazione per il Clero del card. Hummes ha respinto il ricorso dell'abbé Michel, parroco di Thiberville, la parrocchia meglio funzionante (se non l'unica) della disgraziata diocesi normanna di Evreux, terra un tempo profondamente cristiana, dove ora invece le chiese chiudono l'una dopo l'altra, i catechismi sono disertati, le vocazioni attivamente scoraggiate, le finanze in fallimento. Il vescovo ultraprogressista Nourrichard, degno successore di quel Gaillot che era stato revocato per i suoi eccessi modernisti da Giovanni Paolo II, ha in odio l'ortodosso parroco e intende cancellare quella parrocchia accorpandola a quella vicina retta da un prete progressista (e dove la frequenza alla Messa è una frazione di quella dell'abbé Michel). Chi non ricordasse la vicenda, utilizzi la funzione 'cerca' nella colonna a destra, o cominci da questo post.
La faccenda è gravissima, perché il caso è esemplare e dà un segnale in tutto il mondo cattolico. Se Roma non appoggia questi coraggiosi preti, tra l'altro nemmeno tradizionalisti ma semplicemente ortodossi, e nondimeno osteggiati da vescovi progressisti, allora veramente Benedetto XVI fa la figura di un velleitario riformatore ridotto all'impotenza.
Giusto per ribadire: nel panorama desolante del moribondo cattolicesimo francese, e a Evreux siamo già nei rantoli dell'ultima agonia, l'abbé Michel è uno dei pochi che riesce a mantenere, anzi a ricostruire una parrocchia viva (prima che arrivasse, la messa era detta in sacrestia, perché la chiesa era cadente e comunque troppo grande per i pochi praticanti: ora è restaurata e sempre piena). E' la prima parrocchia della diocesi per numero di battesimi, cresime, per frequenza a messa e per donazioni. E l'ha dimostrato il feroce attaccamento popolare a questo parroco. E' questo che si vuole distruggere? E il Vaticano è impazzito per consentirlo?
Stentiamo a trattenere lo sdegno. Poco ci si poteva aspettare da Hummes, uno che, in partenza per andare ad assumere la guida della Congregazione del Clero, aveva pensato bene di tirar fuori i soliti discorsi sul celibato dei preti 'che non è un dogma' (uno chiamato alla congregazione proprio del clero!), e dopo aver supervisionato la solita raccolta di firme in Brasile 'per rendere facoltativo il celibato'. Ecco, costui è colui che ora decide che, tra un parroco e tutta la popolazione della sua parrocchia da un lato, e un vescovo che inalbera casule arcobaleno, ha ragione quest'ultimo.
E non veniteci a raccontare che sono questioni giuridiche. Non c'è bisogno d'essere avvocati, come noi, per sapere come funzionano queste cose in una istituzione come la Chiesa, che non è per nulla uno stato di diritto e dove le regole hanno un valore disgraziatamente molto relativo (se non ci credete, pensate ad esempio a come viene applicata una legge come il motu proprio Summorum Pontificum).
L'abbé Michel farà appello. Ma il disgusto resta egualmente. O si comincia a sostituire qualcuno, ai vari livelli della Chiesa, o tanto valeva avere un papa tutto sorrisini e discorsi vuoti, alla Tettamanzi.
Come volevasi dimostrare !
RispondiEliminaLeggi sonvi, ma chi pon mano ad elle ?
Le ragioni della "Forza" CONTRO la forza della ragione e del Diritto !
Non c'è alcuna certezza del diritto, poichè
essendo stati -per LUNGO tempo- il giusto e l'ingiusto, il vero e falso, incatenati nell'abbraccio inclusivo
di una (assurda) par condicio, infine essi, come il
BENE E MALE, SONO STATI INVERTITI TRA LORO !
ovvero:
SE DI FATTO vige LA LEGGE DEL PIU' FORTE,
CHI MAI farà rispettare la GIUSTIZIA E LE LEGGI,
tutelando il debole prevaricato contro l'ingiusto oppressore ?
a QUANTO PARE, NESSUNO.
---------
Miserere nostri, Domine !
Cara Redazione, magari l'ingenuo ex parroco, più abituato a granar Rosari e a incensare, nel suo ricorso avrà dimenticato qualche virgola oppure avrà omesso di citare un passo dell'onnipotente Codice di Diritto Canonico...
RispondiEliminaIl parroco confida più in Dio che nelle procedure legali...
Non è , comunque, l'unica "risposta" vaticana che ci lascia stupefatti ...
L'ho scritto : ora è tempo solo di preghiera e di silenzio.
Ciò non significa che dopo Pasqua ...
Anche un altro parroco di mia conoscenza, molto più vicino a noi geograficamente, aveva fatto ricorso alla congregazione del clero dopo esser stato proditoriamente rimosso dalla dalla sua parrocchia dal vescovo. Ricorso perso. Fosse stato un pedofilo adesso sarebbe diventato come minimo canonico della cattedrale. Invece no, la sua colpa è la S. Messa di sempre, l'aver messo in pratica un documento del Papa. È stato semplicemente buttato in mezzo alla strada, e meno male che aveva disponibile la casa di famiglia!
RispondiEliminaIl poveretto non si è meritato nemmeno la solidarietà dei tradizionalisti, quasi tutti genuflessi a baciare la sozza mano dell'indegno mitrato, dando del "disobbediente" al povero ex arciprete e, semmai, esternando solidarietà... al vescovo per le sofferenze che questo suo prete così caparbio infliggeva al suo cuore di pastore.
Finalmente, da quando esiste messainlatino.it, vedo che spesso certe cose marce che bollono nei pentoloni arrugginiti delle congregazioni romane, vengono chiamate con il loro nome. Non posso che compiacermi ancora una volta con la nostra Redazione!
I discorsi di Tettamanzi non sono solli vuoti anche anche ermeticamente pomposi!
RispondiEliminaHummes ... si è condannato con le sue mani! E' il momento di Rosmini!
Viva il Papa!
Matteo Dellanoce
Il ricorso è stato certamente vagliato con sentimenti non certo filo tradizionali; tuttavia bisogna dire che la valutazione del caso è stata fatta sui dati oggettivi, sui fatti, non sui pur ottimi risultati dell'azione pastorale del ricorrente.
RispondiEliminaCi sono dei diritti episcopali e dei doveri presbiterali; la figura del parroco a vita non è più presente nell'attuale Diritto della Chiesa.
La situazione creatasi a Thiberville ha assunto, nel comportamento del parroco e dei fedeli più l'aspetto dell'insubordinazione che della legittima "protesta". E l'insubordinazione non poteva certo venir approvata, accolta e legittimata; ne va della natura della Chiesa
Cosa fare allora?
I fedeli hanno il diritto di manifestare ai propi pastori le loro esigenze, lo facciano, con rispetto e senza stancarsi, reiterandolo anche più volte se necessario, fino a quando le loro esigenze non verranno prese in considerazione.
E se comunque le esigenze dei fedeli non dovessero venir accolte non ci si scordi di valutare, quale ultima ratio, la possibilità di rifugio presso la Fraternità San Pio X, vera e propia arca di salvezza nell'oceano in tempesta che è oggi la Chiesa cattolica.
Purtroppo Ex Aedibus in parte ha ragione , tuttavia meglio pregare e lottare anche in maniera forte e irriverente che ingrossare le file della fsspx, ormai dopo il Summorum Pontificum le cose sono cambiate,il mondo tradizionalista fa paura a quel clero e a quei media che hanno poco a cuore l ortodossia cattolica, unica e vera difesa alla protestantizzazione strisciante.Andare con la fsspx è fare un piacere ai prograssisti e un gran male al Santo Padre,già indegnamente attaccato in maniera viscida.Grazie alla redazione per aver fatto in modo che tutti noi potessimo esprimere la ns solidarietà al papa.Buona domenica e ...coraggio, bisogna continuare la buona battaglia come il sacerdote di Thiberville .
RispondiEliminaConcordo con tutti i commenti, non escluso questo di Ex Aedibus (ma speriamo che la FSSPX sia il "rimorchiatore" della vera e unica arca di salvezza -che ora ha delle falle tremende e imbarca acqua- che è Roma).
RispondiEliminaMa "di che fate maraviglia?" In queste ore la II Domenica di Passione ci dà il Vangelo più lacerante e infamante per il genere umano: un Giusto, Innocente, il Redentore viene "giudicato", ingiustamente condannato e accetta con mitezza un abisso di sofferenza. Cos'è il giudizio umano?
Il sacerdote è alter Christus: dunque se è bravo e coscienzioso imitatore del Divin Maestro deve soffrire ingiustamente; la persecuzione è prova di santità. A Dio Padre è gradito il sacrificio dell'innocente, la sofferenza offerta in espiazione.
Sottopongo questa riflessione e non voglio aggiungere altro....
Dice la Redazione:
RispondiElimina...allora veramente Benedetto XVI fa la figura di un velleitario riformatore ridotto all'impotenza.
Il Nostro Caro e Santo Padre volle la collegialità? (e già, fu lui uno dei più grandi estimatori della collegialità al C.V.II)
E ora purtroppo ne paga le conseguenze...
Oremus
<span><span>Preziosa agli occhi del Signore
RispondiEliminaè la morte dei suoi fedeli.</span></span>
.............
<span><span>Anche se agli occhi degli uomini subiscono castighi,
la loro speranza è piena di immortalità.</span><span>
</span><span>In cambio di una breve pena
riceveranno grandi benefici,
perché Dio li ha provati
e li ha trovati degni di sé;
li ha saggiati come oro nel crogiuòlo
e li ha graditi come un olocàusto.</span></span>
Card Lohotarius,
RispondiEliminaE' quello che penso anche io!!! Nel momento in cui l'Autorita' viene sciolta in una collegialita' interessata al "potere" non hai piu' margini di manovra e sei a cio' assoggettato. Nella situazione attuale il Papa nn puo' che fare un passo avanti e uno indietro, e non puo' a mio avviso assolvere in modo pieno ai suoi doveri. E' di fatto tenuto in ostaggio. Figuriamoci se puo' mettere mano ad uno studio del Vat II sui criteri indicati dal Gherardini. Ad esempio... o ad una riforma in senso tradizionale dell'Ufficio del Papa.
Il diritto a questo punto e' sostituito dalla legge del piu' forte. I Vescovi francesi hanno la loro soddisfazione. pesano per quanto hano ormai un terzo delle diocesi in stato pre-fallimentare. Forse bisognera' aspettare questi fallimenti, ancora una decina di anni???
La parrocchia verra' normalizzata.
Vi porto l'esempio della congregazione di due zie suore. Si occupano di sostegno alle parrocchie, una piccola congregazione della diocesi milanese, che da 15 anni o piu' nn ha nemmeno una vocazione.
Ovviamente essendo legate mani e piedi al clero milanese.
La madre generale di fronte a tale debacle dice che alti e bassi ci sono sempre stati.....
Non vuole vedere la realta' e non vuole somministrare nessun farmaco alla congregazione malata.
E cosi' oggi analogamente e' in tutta la chiesa.
Qualche settimana fa' ho deciso di far celebrare 3 messe x defunti alla FSSPX. Ho rotto un tabu' e ne sono contento. Paradossalmente sara' lei, disobbediente, a contribuire ad un cambio di marcia in futuro.
La sua esistenza e' una garanzia per tutti, e spero che anche qui lo si possa capire chiaramente.
Egr. ex Aedibus,
RispondiEliminaricordo bene che lei stesso, quando fu esposto qui il caso di Thiberville, disse, con grande sicurezza:
"Se qualcuno sarà difeso, non saranno certo il parroco e i fedeli, bensì il Vescovo"; e quella fu una previsione molto realista, come vediamo!
Ci sarebbe molto da discutere su quella che lei chiama "insubordinazione", visto che tutta la tradizionale struttura della Chiesa Gerarchica, come fu voluta da Nostro Signore, è stata sconvolta fin dal Concilio (dentro il quale avvennero atti di opposizione e anche imposizione, da parte del fronte modernista, che non sono più un mistero....), e molto più dopo di esso, facendo perdere di vista che cosa sia il Diritto e la Giustizia. Se si sottolinea l' insubordinazione, prescindendo da tutto il marasma di iniquità, attuale e ultradecennale che sommerge la Chiesa, facendo soffrire i veri fedeli, docilmente <span>trascinati alla confusione e schiacciati (cominciando dal Papa, privato dei suoi requisiti di Pastore Supremo, vittima prima di quel ciclone novatore di cui anche lui faceva parte...), oppressi da un Potere tirannico che si fa beffe del diritto, beh, mi viene da dire semplicemente:</span>
Summum ius, summa iniuria !
(ma per oggi limitiamoci a meditare sull'immenso Mysterium iniquitatis, che sta sempre al centro della storia: la Morte del Perfetto Innocente, Agnello senza macchia, la Santa Croce di Redenzione alla quale Nostro Signore si avvia, esortandoci come Maestro Divino a seguire i suoi passi...
PS e comunque mi consenta di non credere che lei parli davvero dalle Aedes, ma che sia un affezionato e preparatissimo lettore del blog, molto arguto, che voglia, con molto equilibrio, esporre il punto di vista dei "grandi" che osservano e giudicano la dolorosa vicenda, appunto....ex Aedibus!
A questo proposito, spero anche nell'intervento dell'illustre Ospite che segue con fedeltà il blog, eccellente giurista, tanto competente nella materia quanto riservato, che tra i suoi oltre cento commenti, ha offerto spesso illuminati pareri su simili questioni...)
Caro Ospite, le dò pienamente ragione purtroppo una delle piaghe del post concilio è stata proprio la crisi delle vocazioni e quelle poche che son rimaste, ahinoi, sono tiepide (preti in giacca e cravatta, progressisti, non credenti nella Presenza Reale ecc).
RispondiEliminaOggi ne paghiamo le conseguenze (ci pensino bene quelli che oggi vogliono fare santo Paolo VI).
Quanto alla FSSPX, che ben conosco, ripongo molta fiducia in lei anche se bisogna combattere il fanatismo di alcuni fedeli che a volte credono che la Chiesa sia ad Econe e non a Roma.
Saluti
lo immaginavo!
RispondiEliminaE oggi come ieri sono del medesimo parere: i fedeli di Thiberville se vogliono restare cattolici e non vogliono farsi "normalizzare" dal vescovo progressista chiamino i preti della Fraternità San Pio X: è l'unica strada, per loro e per molti, per resistere allo tzunami neomodernista.
E se non vogliono rivolgersi alla FSSPX si preparino a diventare come le parrochie vicine: un deserto e un cimitero, in tutti i sensi.
RispondiEliminaGuarda, se fossi in Francia, mi ci butterei ad occhi chiusi nella fsspx... tra l'altro, episodi come questi già mi ci stanno facendo avvicinare. Più che un'indebolimento, sarebbe un forte segnale.
RispondiEliminaTemo tu abbia proprio ragione. Ripeto, a questo punto vien sempre più da chiedermi se non abbian fatto bene.
RispondiEliminaCertamente so' perfettamente che il cuore della Chiesa sta' a Roma, e conosco anche le contraddizioni del movimento di Econe.
RispondiEliminaMa gli altri ne sono forse esenti?
A favore della Fraternita' ai miei occhi sta' il rigore che mette nell'individuare i nodi, e a cercare di rispondere mediante cio' che la Chiesa ha costantemente fatto e detto, stante i tempi di grande confusione......... "intellettuale" per nn dire di peggio.
Pur andando alle nuove messe, credo che d'ora in avanti apriro' la borsa in direzione di Econe, visto quello che si continua a fare tra i cattolici "obbedienti" e ovviamenti fedeli... di tutto rispetto. Piu' nulla ai movimenti Ecclesi a Dei troppo accondiscendenti.
Sono cmq costretto a scegliere in coscienza.
Dopo 15 anni di lavoro in Comune, ho potuto verificare che la ragione viene data sovente al piu' forte. In questo caso al vescovo. Il sistema autoassolve ed autoalimenta sempre se' stesso, fino all'implosione... difronte al quale allora ci si deve arrestare, ma a volte si riparte come se nulla fosse. Con assoluta incoscienza. Come ad Evreaux, e un po' come le banche che hanno ripreso a giocare con i derivati , con i soldi pubblici che sono stati raccolti dagli stati e quindi dal popolo, per il loro salvataggio, trascinando sicuramente l'economia mondiale in una nuova e prossima catastrofe. In Francia un anno fa' incontrai un giovane seminarista della diocesi dei fatti descritti, che mi disse che il nuovo vescovo era uguale a quello piu' celebre, mandato in pensione. Aveva ragione.
Ma quanto volete che pesi anche il giudizio di quel ragazzo? meno che nulla............
Caro Ex aedibus,
RispondiEliminadopo 'l'autunno del Medioevo', quando si costituirono gli stati nazionali, il principale problema dei monarchi era ridurre il potere, spesso arbitrario, dell'aristocrazia feudale. Superfluo esplicitare che, grazie alla collegialità, identica è la situazione nella Chiesa: un monarca (il Papa) impedito nell'azione dai baroni feudali, ossia i vescovi, che nei propri feudi-diocesi si comportano come signorotti indipendenti, che tributano un rispetto solo formale al monarca.
Ebbene: la soluzione migliore fu proprio la saldatura di un'alleanza tra il monarca e il popolo, per prendere 'a tenaglia' l'aristocrazia e ridurne i privilegi, con un progressivo accentramento del potere che è la miglior garanzia contro il sopruso dei ras locali: un'evoluzione che bene spiega Tocqueville ne L'antico regime e la rivoluzione.
E dunque: è nell'interesse precipuo di Roma stessa controbattere all'insubordinazione dei vescovi contro Roma favorendo su scala locale movimenti dal basso di resistenza filoromani, per destabilizzare e tagliare l'erba sotto i piedi dei vescovi felloni. Il che è tanto più naturale e lecito, e tutt'altro che contrario "alla natura della Chiesa", se si pensa che, invece, forme di insubordinazione di base ultraprogressista vengono inspiegabilmente tollerate: don Farinella, a Genova, dice che Benedetto XVI ha fallito come prete e come papa, e nessuno si sogna di accorpare la sua parrocchia con altra vicina e mandarlo a fare il cappellano della casa di riposo, come invece l'abbé Michel.
ah --------- e col vento che tira da quale parte ti butteresti .. fa dei nomi !?!?!?!? .........
RispondiEliminaQualora l'abbé Michel perdesse anche gli ulteriori ricorsi, e non venisse escogitata una soluzione alla romana per salvare capra e cavoli (stile: promuoverlo vescovo altrove), la migliore politica, a nostro avviso, considerato il massiccio sostegno popolare dell'abbé, sarebbe la Santa Disobbedienza al vescovo indegno e restare nella parrocchia. Il bello è che in Francia le chiese appartengono ai comuni, e il sindaco, come tutti, è dalla parte del parroco.
RispondiEliminaUna bella Saint Nicolas normanna, insomma.
E' chiaro che le preponderanti forze della dissacrazione, l'Antichiesa nella Chiesa di Pietro, hanno sferrato il contrattacco. Per fortuna sono facilmente riconoscibili, perché come il Bello conduce al Bene e al Vero, di cui è riflesso, così il Brutto, anzi l'Orrido, il Grottesco, rivela il Male e il Falso. Con le sue mense obitoriali, i suoi canti da colonia per dementi, i suoi nuovi hangar in cemento armato e i suoi paramenti da Grand Burlesque, l'Antichiesa non può non rivelare se stessa.
RispondiEliminaIntanto sarà bene cominciare a sgranare rosari affinché i beneamati fratelli ortodossi NON abbiano la sciagurata idea di riunirsi pienamente con <span>questa</span> Roma; che preservino la loro indipendenza, specialmente in campo liturgico; che almeno loro si salvino dallo sfacelo. Questa Roma li fagociterebbe, trascinandoli nel vicolo cieco in cui si è imbucata.
Se lo stesso fulmineo rigore usato contro i tradizionalisti (cioè i Cristiani Cattolici) fosse stato applicato alla repressione degli abusi proliferati nel trentennale pontificato di cui è bello non dire, forse oggi la Chiesa non si troverebbe con le brache in mano. Questo procedere alla rovescia, intransigenza verso chi chiede ciò che è giusto e tolleranza, se non connivenza, con chi traligna, è chiaro indizio di qualcosa.
RispondiEliminaSe parlate (a ragione) di Santa Disobbedienza è quindi ora di sdoganare tutte le cattiverie, i pregiudizi e le falsità dette negli anni su Mons. Marcel Lefebvre che disobbedì agli abusi che Paolo VI fece alla Messa, al clero, alla Fede e alla Chiesa tutta.
RispondiEliminaAmen!
se c' è qualcuno convinto che la CHIESA sia ad ECONE e non a ROMA , ebbene questo qualcuno tutto è meno che un LEFEBVRIANO .........
RispondiEliminaad una signora che gli diceva di apprezzare la sostanza di quanto argomentava senza essere LEFEBVRIANA , DON MARCO NELY secondo assistente generale della FSSPX ,
ebbe a rispondere ........ neanche io sono lefebvriano , sono cattolico .....
eheheheheh ....... magnifici .............
RispondiEliminaPotrebbe sembrare un OT, ma a ben riflettere forse non lo è perché rispecchia lo stato miserevole della nostra Chiesa tanto quanto questa pagina.
RispondiEliminaLe parole del card Vallini che cito con alcune chiose, sono state riprese virgolettate da un articolo apparso su Avveniredel 27 marzo scorso e sono state pronunciate durante il megaraduno dei neocat con il loro iniziatore, che rappresenta il momento clou di ogni evento con il Papa: mi riferisco alla sera del 26 marzo scorso a Roma, al Divino Amore. Lo posto anche qui, sperando che qualcuno legga e si renda conto
<span>Vi estrapolo dall'articolo la performance del card. Vallini:
Maria all’annuncio dell’arcangelo Gabriele – spiega Vallini – è combattuta, aveva un altro progetto per la sua vita, sentiva che la voce di Dio era sproporzionata.
sinceramente quando ho letto queste parole pronunciate da un cardinale di Santa romana Chiesa, se ancora è romana, mi sono venuti i brividi, pensando allo sfondone riferito alla nostra Madre Santa e Benedetta presente nella sua evangelizzazione.
Infatti dal Vangelo non emerge in alcunn modo che Maria "sentiva che la voce di Dio era sproporzionata"! Il suo è l'unico esempio di chiamata in cui non accade questo!!!
Maria è una ragazza ebrea, icona dell'ascolto e della preghiera, che comprende immediatamente quel che l'Angelo le sta annunciando e, lei che è in dialogo col suo Signore, gli chiede con fiducia e senza nessuna falsa modestia, e senza nessun timore come Mosè o con poca fede come Zaccaria, chiede semplicemente, ma con intelligente prontezza e anche confidenza: "come potrà accadere questo, dato che non conosco uomo?".
Il suo 'Eccomi', la sua decisione è avvenuta nella povertà della fede, non nella ragione. Non c’è da ragionare, ma d’accettare la parola di Dio come parola fedele, che non tradisce mai Perché il Signore vuole solo che siamo felici. »
La decisione della S.S. Vergine è certamente scaturita dalla fede, ma Maria ha attivato, eccome, la ragione, se è stata in grado di dialogare con Suo Signore e di ricevere la spiegazione che il suo cuore attende! "lo Spirito Santo scenderà du di te, su te stenderà la sua ombra la potenza dell'Altissimo"! le più belle parole mai pronunciate a creatura umana! E la sua riposta "Eccomi, sono la serva del Signore, avvenga di me quello che hai detto" è un FATTO immenso che ribalta un terribile "non serviar" che ha provocato la caduta e la 'morte spirituale' dell'uomo, da cui Cristo ci ha salvati con la Sua Morte in Croce e introdotti con la Risurrezione nella Creazione Nuova inaugurata proprio da quel "sì" di Maria...
Sconcerta sentire un Pastore di quel livello parlare di uno dei misteri più belli e solenni e fondanti della nostra fede in termini così sommari, approssimativi e superficiali e purtroppo anche inesatti....
E mi viene da aggiungere ancora che il Signore non vuole solo che siamo felici: la felicità ci attende in Lui; ma vuole innanzitutto che scriviamo la nostra storia personale e ci inseriamo nella Storia della Salvezza con Lui in Lui e per Lui! Questo è il suo progetto per noi.
</span>
<span>Oltretutto esaltare la fede (OK) ma inducendo a disattivare la ragione, consente poi di manipolare le persone a proprio piacimento come avviene nel cammino e richiamare una generica 'felicità' resta nell'ordine psicologico, perché si ferma allo slogan e non dice che la vera felicità dell'uomo è nell'essere nel Progetto del Padre che, solo, garantisce il raggiungimento della piena umanità, che è quella di Cristo Signore e la riceviamo da Lui "dal quale noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia..." e appartiene al Soprannaturale perché è opera di Dio e non dell'uomo o di qualche [...]
credo che si arrivera' a tanto ........ i fedeli sono completamente stufi e sfiduciati .............. della chiacchiere e dei soprusi ..........
RispondiElimina....... STUFI !!!!!!!!!!!!!
La realta' della vita mi ha fatto comprendere che in assenza di diritto vero, la forza e' l'elemento che fa' la differeza. Chi ad esempio puo' permettersi, economicamete e anche psicologicamete di ricorrere per 15 anni contro un atto illegittimo della pubblica amministrazione? Pochi.... e qui ecco che la differenza di peso fa' il risultato... uno si stanca e accetta l'ingiusto.
RispondiEliminaIl peso del vescovo e della sua autorita' e il peso della conferenza episcopale francese fara' la differenza, analogamente.
Benedetto XVI nn puo' affrontare anche la minaccia di scisma dei vescovi francesi, che metterebbero in atto realmente, difronte a ulteriori chiare prese di posizioni a favore dell' ortodossia. Bastao e avanzano, i due provedimenti che egli ha preso a favore della messa antica e la levata delle scomuniche. Altro nn gli verra' concesso, proprio in virtu' di quella collegialita' che di fatto consegna il Papa ai vescovi.
Ma e' una situazione cattolica????
Questa notizia, nn mi sconvolge e di fatto me la aspettavo. Il mondo ha le sue regole, e per certi versi la chiesa nella parte umana nn se ne discosta.
Mi fa' piacere leggere la via di uscita delineata dalla redazione. Un sindaco con un po' di cervello dovrebbe salvare un parroco che lavora, che agrega, che si occupa di giovani, in una societa' frantumata come quella occidentale. Lo dovrebbe fare anche in una chiave di convenienza elettorale. Vedremo cosa combinera' anche lui.....
Personalmente dubito che l'abbe' sara' promosso. E' un miraggio. Se lo fosse la "rivoluzione" scoppierebbe nelle diocesi francesi, dove probabilmente sono centinaia i casi analoghi di sopprusi episcopali. Non lo permetteranno. Ne' parigi ne' Roma. E entrambe troveranno un punto di equilibrio sulla pelle di tante situazioni che attendono giustizia.
Credo che tutti noi dobbiamo di fronte ai fatti scegliere. O la falsa obbedienza, o una sana disobbedienza per salvare la Fede, e i mezzi che consentano a chi vuole di cercare o tentare di fare un cammino di salvezza.
E la domanda su questo fronte c'e'. Oggi come ieri.
Spero che anche questi fatti, in fondo mettano in evidenza ulteriormente, la lungimiranza, e il realismo di Mons. Lefebvre.
Fece il possibile, cercando di nn cadere ne' nel sedevacantismo, ne' una falsa obbedienza che avrebbe svuotato tutto
Fu veramente coraggioso.
Qualita' che oggi nn vedo.
QUALCUNO MI SA DIRE BREVEMENTE CHE FINE HANNO FATTO I 3 PARROCI DI NOVARA CHE VOLEVANO CELEBRARE SOLO IN RITO ANTICO NELLE LORO PARROCCHIE???
RispondiEliminaGRAZIE.
Lei dice:
RispondiElimina<span><span>Benedetto XVI nn puo' affrontare anche la minaccia di scisma dei vescovi francesi, che metterebbero in atto realmente, difronte a ulteriori chiare prese di posizioni a favore dell' ortodossia.</span></span>
Meglio pochi, ma buoni.
Se proprio vogliamo dire rosari, diciamoli, recitiamoli, non perche' qualcosa nn succeda, ma perche' qualcosa succeda.
RispondiEliminaPerche' possiamo avere la possibilita' con i nostri occhi di vedere i tempi del trionfo del Cuore immacolato di Maria, promesso a Fatima....
Gli ortodossi (che sono scismatici ed eretici) ed auspico che abbiano il tempo per corregersi.... nn sono cosi' sciocchi di unirsi alla Chiesa cattolica che oggi, ha perso il rispetto per se stessa.
A mio avviso vanno con i piedi di piombo....
Prendo atto e mi piacere, infatti io ho detto "alcuni".
RispondiEliminaSaluti
Caro Lotharius.
RispondiEliminapenso anche io che Benedetto XVI dovrebbe far piu' chiarezza, ma nn puo' perche' egli stesso accetta e riconosce come valida e normale, la coleggialita' del Vat. II.
Non lo fa' perche' egli stesso e' padre e figlio del Concilio Vat II;
Non lo fa' per via di prudenza amministrativa;
nn lo fa' perche' ha troppi fronti aperti.
(anche l'ultimo della pedofilia, rischia di inchiodarlo per negligenze di altri..... e nn mi si dica che in passato nn vigeva l'andazzo di insabbiare... potrei citare un caso noto di una diocesi del nord italia). Mi sembra che su questo punto voglia segnare un punto di svolta... e nn e' poco.
Qualcosa ha fatto, riconosciamolo..... in fondo e' al timone di una barca lasciata per 50 anni alla deriva.
Per essere brevi e' come un innamoramento sbagliato, in una storia senza futuro.
Prima bisogna uscirne con la testa e con il cuore, per avere la possibilita' di una nuova storia... che assicuri futuro ad entrambi gli innamorati...
Se nn si fa' questo passo se ne rimane invischiati per sempre.
Benedetto XVI ha fatto qualche passo ma nn tutti... e dunque si pagherano ancora le conseguenze.
Ma non credete che questo modo di sopraffare il piu' debole , questa violenza , in fondo ha delle radici comuni con il luridume odioso che attualmente si sta combattendo e a caro prezzo ???? ........
RispondiEliminae allora perche' mai tutta questa ignavia !!!!!!!!!! .......
Ricordiamoci che il SOMMO DANTE non ritenne degni , gli ignavi , neanche dell' INFERNO !!!!!!!!! .............
Infatti: siamo sicuri che Lefbrve fece davvero un atto di disobbedienza??
RispondiEliminaMgr Klaus Gamber, qui connaissait bien la tradition et la liturgie orthodoxes, citait volontiers en exemple la réponse du saint Patriarche Tikhon de Moscou (1865-1925), qui, au début des années 20, avait répondu à ceux qui voulaient moderniser la liturgie de l'Église Russe: «Nous ne bénissons pas ces projets de réforme qui, dans la situation présente, ne feraient qu'augmenter les épreuves de notre Eglise.»
RispondiEliminaQuel dommage que Paul VI, si féru d'œcuménisme, n'ait pas eu la sagesse du Patriarche Tikhon!
Chi ha voluto Hummes a Roma? E perché?
RispondiEliminaJ'approuve entièrement cet excellent commentaire.
RispondiElimina<span>Mgr Klaus Gamber, qui connaissait bien la tradition et la liturgie orthodoxes, citait volontiers en exemple l'attitude du saint Patriarche Tikhon de Moscou (1865-1925), qui, au début des années 20, avait répondu à ceux qui voulaient moderniser la liturgie de l'Église Russe: «Nous ne bénissons pas ces projets de réforme qui, dans la situation présente, ne feraient qu'augmenter les épreuves de notre Eglise.»
RispondiEliminaQuel dommage que Paul VI, si féru d'œcuménisme, n'ait pas eu la sagesse du Patriarche Tikhon!</span>
Penso che bisogna organizzare qualcosa di concreto. Perche' nn pensare ad una colletta, per sostenere le spese di viaggio o altre spese che la Fraternita' deve sostenere per i colloquii a Roma? qusti colloquii servono a tutti anche ai nn lefevbriani...... Oppure una raccolta di fondi per pubblicare su un quotidiano nazionale una pagina aperta a favore del parroco in questione, mettendo in evidenza cosa sta' succedendo.... e richiamandone l'attenzione del pubblico...???
RispondiEliminaChe ne pensate voi della redazione??
Cosa ne pensa Proff. Pastorelli???
Cosa vi aspettavate da quel ricorso? E' proprio vero che nel mondo della Tradizione non c'è memoria. I tre parroci di Novara furono rimossi. uno fece ricorso, ed è a casa sua con qualche messa in giro per i fedeli che lo richiedono. Due, al nord Diocesi hanno mantenuto due chiese per stare vicino ai fedeli, con tante umiliazioni da parte del clero e della curia. Faranno anche il Triduo, sperando in un sostegno maggiore da parte di chi ama la Tradizione, senza illusioni sui ricorsi. Se andate su Unafides33 potete scaricare gli orari del triduo a VOCOGNO (provincia di Verbania) e magari questo sito potrbbe evidenziare anche quelle funzioni. Sullo stesso sito trovate il loro bollettino mensile RADICATI NELLA FEDE
RispondiEliminacaro sacerdote,
RispondiEliminaio sono un laico, ho fatto 15 anni in un comune, so' come gira il mondo.
Non mi aspetto nulla, e per questo che ho scritto facciamo qualcosa di concreto, e nn da arrabbiati.....
A volte rimango male, perche anche su questo sito, si cerca di conciliare cio' che e' inconciliabile.
Oggi nella via di uscita prospettata dalla redazione mi sembra di intravedere qualcosa di nuovo. La via di saint Nicolas... La promozione a vescovo e' una utopia.
Ha ragione bisogna fare memoria di tutte le prese per i fondelli ottenuti con la forza e la prepotenza.
L'inazione oggi forse nn e' piu' consentita...
dia un suggerimento...
Grazie..
Cosa si puo' fare concretamente???
1-SOSTENERE con la presenza e l'informazione le chiese dove si celebra il Vetus Ordo
RispondiElimina2- Non illudersi sul Biritualismo...bisogna passare al solo rito antico...lo dico ai preti.
3- informarsi sulle iniziative di questi luoghi e passare comunicazione...ecco perché ho dato i riferimenti
4- farsi vivi con i preti che danno la vita per la tradizione, e non dimenticarli, pensando che un po' di diplomazia risolvi alcunché
Sono pienamente d'accordo con lei, anche sul bi ritualismo e sulla via diplomatica. I fatti dicono che nn portano a nulla... ripeto i FATTI!!!!!
RispondiEliminaMa un sito come questo nn puo' lanciare una iniziativa concreta sui due casi, i colloquii a Roma e l'abbe' di Evreaux oltre che i tre sacerdoti sperduti tra le valli novaresi???
qualcosa di piccolo a cui tutti possano associarsi...
Facciamo unn esempio!
RispondiEliminaUn laico sa, a quanto pare, con certezza di un caso di violenza, soprusi, pedofilia! Un laico che si professa "devoto"!
Non fa nulla! Perchè! Boh!
Poi dopo un certo numero di anni scoppia uno scandalo! Tutti contro la Chiesa. Solita storia invero. Nulla di nuovo sotto il sole!
Ma il laico , quello che all'epoca stava zitto zitto ( per paura? Per tiepidume? Per comodità?) dopo un ventennio salta fuori e spara l'accusa di ... boh!.
Bene! Ai miei occhi il lacio in questione è:
1) un delatore. Quindi accusabile di diffamazione
2) uno che non ha denunciato. Quindi un connivente se non peggio.
3) UNo che pur di apparire spande un po' di merda sulla Chiesa
Ergo! O si fanno nomi e cognomi e si assumone le responsabilità di averli fatti o si è nel campo della delazione e, ancora più tristemente vergognoso, alla ricerca di un pass per godere delle prebende che massoni e fumosatanisti promettono per avere, potere ed apparire!
Basta con le storielle! Fuori i fatti!
Matteo dellancoe
Io non dico che Benedetto XVI non sia un buon Papa, però bisogna che incominci a guardare seriamente la realtà (che ha sotto gli occhi).
RispondiEliminaFaccia un passo deciso e forte, prenda seri provvedimenti contro i mascalzoni che infangano la Chiesa.
Io non dico che Benedetto XVI non sia un buon Papa, però bisogna che incominci a guardare seriamente la realtà (che ha sotto gli occhi).
RispondiEliminaFaccia un passo deciso e forte, prenda seri provvedimenti contro i mascalzoni che infangano la Chiesa.
Sinceramente non saprei. A volte le manifestazioni pubbliche si possono rivelare un boomerang. Per l'aiuto alla Fraternità chi vuole può attivarsi direttamente, se poi il blog decide di fare una raccolta si faccia, non c'è niente di male!
RispondiEliminaSull'ultimo colloquio del 20 marzo non ho letto alcun comunicato, ma potrebbe essermi sfuggito.
Chi deve agire è il Papa: si dovrebbe far pressione su di lui, magari con una pubblica petizione da parte del blog, o facendo propria quella di mons. Gheradini.
Io nutro molti dubbi sul Papa prigioniero: quando ha intenzione di fare fa. Se poi da se stesso, per motivi da me imperscrutabili, si circonda di persone che gli remano contro, noi poco o niente possiamo fare.
non ho mai creduto all'utilità del biritualismo; immancabilmente mi sovviene quella Parola:
RispondiElimina<span>"Nessuno può servire a due padroni" !</span>
<span>non ho mai creduto all'utilità del biritualismo; immancabilmente mi sovviene quella Parola:
RispondiElimina<span>"Nessuno può servire a due padroni" !</span></span>
Consiglio di leggere l'intervista a Mons. Brunero Gherardini sul sito della Fraternità:
RispondiEliminahttp://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=179:intervista-con-mons-brunero-gherardini&catid=53:attualita&Itemid=50
Il nostro ex Aedibus ha analizzato realisticamente la questione prima e dopo la sentenza. Resta comunque anche la realta' del problema che egli stesso riconosce. Il dramma e' che per sfuggire all'abuso si dovrebbe far ricorso all'illegittimita'. Mysterium iniquitatis.
RispondiEliminaFdS
è inutile farsi illusioni, è inutile cercare sempre una soluzione di compromesso, se si ama Gesù, se si ama la Chiesa si deve fare una sola cosa: fare quel che fece in passato Monsignor Lefebre. Tradotto ai giorni nostri: significa sostenere la FSSPX. L'unica salvezza è la rimozione dalle fondamenta del diabolico concilio. E' ora che il nostro amato Sommo Pontefice traduca in fatti ciò che egli in cuor suo ha già dimostrato di aver compreso.
RispondiEliminaleggi al 3° intervento... non c'è bisogno della lontana normandia per avere sottomano i bei risultati ottenuti da chi prima lancia il sasso e poi nasconde la mano e dice: "arrangiatevi" sennò i vescovi scismatizzano...
RispondiEliminaPenso chi sia importante fissarsi un obiettivo e coinvolgere tutte le riviste on line tradizionali e anti-moderniste. Spero che la redazione possa considerare l'idea, consultarsi ect.....
RispondiEliminaL'obiettivo dovrebbe essere concreto, magari anche con un certo impatto pubblico.
Una petizione sulla base degli scritti di Mons. Gherardini potrebbe essere condivisa anche dagli istituti ecclesia Dei. Oppura anche una colletta finalizzata nn alla Fraternita', ma a sopperire ai costi dei colloquii o altro ancora.
Bisogna far gruppo con piu' soggetti che condividano di fondo gli stessi obiettivi.
Mi auguro che su questo giornale cessino battuttine e lazzi anche a sacerdoti anti-modernisti. E anche verso Mons. Williamson. Anche da parte della redazione.
NN condividere ci puo' stare, ridicolizzare no. Anche perche' alcuni sono impegnati su questo fronte nn da 30 mesi ma da 30 anni....
Ringrazio Proff Pastorelli per aver dato la sua opinione.
Il Papa e' vero quando vuole fa'. Ma deve fare da solo.. Il collegio pensa ad altro.... Il fatto che si circondi anche di persone che nn lavorano nella sua direzione forse piu' che inspiegabile, e' la prova che la colleggialita' gli impone varie concessioni in una logica di equilibrio.
In una prospettiva cattolica forse dovrebbe essere recuperata l'idea piu' monarchica del papato.
Magari con ritorno della tiara sugli stemmi almeno.
La Congregazione del Clero fa sempre così: dà ragione ai vescovi (cane non mangia cane) ma poi c'è la Segnatura (dove c'è mons. Burke); vediamo se c'è ancora un giudice a Berlino!
RispondiEliminaIN Francia, dove le chiese sono di propretà pubblica, c'è anche un 'altra strada:semplicementeCONTINUINO A FARE CIò che stanno facendo. Non facciano più entrare il vescovo e silimitino a tenere in non cale ciò che dice/fa
RispondiEliminaGli errori e le esperienze di gioventù si pagano, purtroppo. Per fortuna però con l'età e arrivata anche la saggezza.
RispondiEliminaOra se arrivasse anche un po' più di puntiglio coi suoi "esecutori non collaboratori" (Pio XII docet!) e un po' meno di abusatissima "medicina della misericordia" sarebbe perfetto.
Ricordarsi di Port-Marly. il sacerdote che celebrava la Messa fu trascinato giù dall'altare fuori dela chiesa dalla gendarmeria inviata dall'Ordinario e dall'Ausiliario. Giov. P. II mandò la sua solidarietà ai due vescovi. E' vero che la messa era celebrata da un prete della FSSPX, ma se era illecita era valida: la violenza al sacerdote in persona Christi, per mandanti ed esecutori non scattò, anzi!
RispondiEliminaLa storia si ripete.
Uhm... Sinceramente, non so quanto questa "Santa Disobbedienza" possa essere produttiva...
RispondiEliminaIn modo più ampio mons. Gherardini affronta l'argomento nel recente volume QUOD ET TRADIDI VOBIS, LA TRADIZIONE VITA E GIOVINEZZA DELLA CHIESA in cui contesta l'accusa di Giov. P. II a mons. Lefebvre di errato concetto di Tradizione. Il volume si può richiedere a Divinitas, Palazzo dei Canonici, 00120 Città del Vaticano al prezzo scontato di 25 euro. E' un corposo fascicolo (nn1,2,3) della rivista.
RispondiEliminaCaro Dante, ci sono tanti vescovi che sembrano buoni, ma poi sono cattivi.
RispondiEliminaPer dire, in questi giorni Vincent Nichols fa io strenuo difensore del Papa, ma di lui non mi fiderei neanche sotto minaccia di morte!
Sperem!!!
RispondiEliminaEsattamente. Bravi, saggi fratelli ortodossi!
RispondiEliminaCaro ospite grazie per avermi fatto capire come sia finita la vicenda personale dei 3 parroci di montagna.
RispondiEliminaSono d'accordo che nn sia serio fare provvedimenti importanti e poi dire arrangiatevi xche' nn ho voglia o nn posso prendermi cura dele baruffe. Che poi sono cose serie.
La mia impressione e' che questo Papa oltre nn potra' andare (ammesso che abbia intenzioni di fare ulteriori passi) xche' altrimenti lo disarcionano.
Mi consta che continuino a celebrare in rito antico, anche se privati delle loro parrocchie. L'uno, se non erro, a Vocogno, una frazione in provincia di Verbania, l'altro in un paesino vicino a Domodossola e il terzo, il più penalizzato, un po' qua e là.
RispondiEliminaLa diocesi di Novara, a quanto si dice, è retta da un vescovo (e annessi) che tutt'al più tollererebbe obtorto collo il Motu Proprio e la messa tridentina. Non so se è vero, ma mi è stato riferito che un prete che insegna in seminario avrebbe sostenuto compiaciuto che in futuro a dire messa saranno i laici. E mi è stato detto anche che tempo fa al vescovo sarebbero state inoltrate alcune lettere per richiedere, firme alla mano, una messa Vetus Ordo negata da un tal parroco e che il vescovo non avrebbe risposto. Se ciò fosse vero, è possibile che la questione, e con essa il nome di Renato Corti e stretti collaboratori, finisca nuovamente davanti all'Ecclesia Dei.
Stanti le cose come si sono configurate, comunque, ai tre sacerdoti novaresi va riconosciuto il merito di avere rilevato che in Danimarca c'è del marcio e che bisogna in qualche modo passare all'azione. Ormai, alla luce degli sviluppi di quest'ultimo anno, possiamo dire che i puntini sulle "i" (la mancata adesione alla lettera del Motu Proprio) sono inezie.
Questo non è il momento di fare pressioni sul papa, bensì di prendere a bastonate i cani che cercano di azzannarlo. Il Papa ha già fatto diversi passi concreti per fare ordine e pulizia nella Chiesa. La reazione è stata feroce e scomposta, ma egli è caparbio e andrà avanti, anche se, purtroppo, con il passo lento della Chiesa.
RispondiEliminaPoco di strano: evidentemente stavolta Hummes è riuscito a spuntarla sul buon mons. Piacenza, il quale si sarà certamente impegnato per aiutare il povero abbè francese. Hummes è lì perchè il Papa intende agire dando un colpo al cerchio ed uno alla botte. Questa politica è un po' pericolosa, ma soprattutto perchè crea frizioni all'interno delle Congregazioni. Come pensare che possa ben funzionare un dicastero nel quale il segretario è filo-tradizionalista e il prefetto un ex (ma ci credete voi?) teologo della liberazione?
RispondiEliminaMa che davvero credevte che la Congregazione del Clero con quel po po di prefetto avrebbe accolto il ricorso? A questi porporati vanno bene le danzatrici, i diaconi ballanti, i vescovi battenti le mani ritmicamente. Le cose serie, se si eccettua il papa, che ormai non conta più niente, in Vaticano sono bandite. Parce domine, parce populo tuo!!
RispondiEliminaHo letto infatti sull'enciclopedia on line il percorso di questo Cardinale.
RispondiEliminaE' cosa fuori della normalita' (con il CV che presenta) che sieda al posto che occupa.
Fara' solo danni, e le frizioni paralizzano tutto.
In piu' come diceva Andreotti, il potere logora chi nn ce l'ha.
Povero segretario, o perdera' la testa, o gli verra' un esaurimento, o chiedera' presto un trasferimento....
NN sapevo del segretario "tradizionalista". Mi vien da ridere a pensare al quadretto della situazione.....
Una volta una donna francese di una certa eta' mi disse: ma lei crede che la vita sia una cosa seria?
Forse nn aveva tutti i torti.......................................................................................................
Per la cronaca, in quell'occasione, il celebrante NON era della FSSPX, ma un domenicano, amico loro,ma senza legami giuridici espliciti ed ufficiali con la FSSPX
RispondiEliminaE' vero che la messa era celebrata da un prete della FSSPX
Conosco questo coraggioso sacerdote, che altro non chiede che avere una chiesa dove dir Messa, non nomine, privilegi o prebende! E mi preme ricordare le parole del Pontefice regnante: "Nella Chiesa Cattolica ognuno deve sentirsi a casa propria"....
RispondiEliminaproprio quel coraggioso sacerdote disse in una omelia che salire all'Altare vuol dire salire sulla Croce...
RispondiEliminaParliamo prima....durante....e dopo Pasqua
RispondiEliminaTientelo Rosmini ! e tienti pure la sua filosofia condannata da Leone XIII !
RispondiEliminaPensiamo agli eretici, scismatici, insubordinati e per di più dementi di casa nostra. E ringraziamo gli ortodossi per avere conservata integra la tradizione liturgica orientale: una ragione di più per celebrare ad Orientem.
RispondiEliminaCome andò a Novara è notorio. Se ne è parlato mille volte in questo blog. Dai ricorsi c'è poco da aspettarsi. E se i ricorsi si fanno a partire da posizioni non allienate con il Motu Proprio, per esempio dal rifiuto del biritualismo, non c'è da aspettarsi nemmeno quel poco. Per molte ragioni alla lunga il biritualismo non può reggere, questo è chiaro. Ma bisogna adire le vie formalmente consentite sulla scorta delle possibilità formalmente aperte dal Pontefice regnante. Questo particolare i primi della classe farebbero bene a tenerlo presente.
RispondiEliminaStai alludendo a Navarro-Vals?
RispondiEliminaMa chi deve conoscerli, tu o le congregazioni romane e i loro prefetti? Ma circa gli orientamnti di Hummes l'ex sant'Uffizio non sapeve proprio nulla? Ma scherziamo?
RispondiEliminaLe pressioni si fanno anche manifestando la solidarietà e invocando in vari campi il suo intervento risolutivo.
RispondiEliminaCon le bastonate vai poco lontano: ti ci vorrebbero le bombe.
Leggo solo ora! Sono molto contento dell'"evoluzione" della Redazione... vi ricordo che qualche tempo fa fui villanamente bannato o meglio fantasmizzato DA VOI proprio perchè profetizzavo ciò che Benedetto XVI ha fatto per questo caso, perchè e bene ricordare che la Chiesa è gerarchica e che Hummes ha eseguito gli ordini e nel contempo si è preso i "fulmini" dagli sporchi reazionari-tradizionalisti... questa, ricordo al porporato è solo "fedeltà malvagia"... che pagherà cara davanti a Dio!
RispondiEliminaSì, doccia fredda per tutti noi sacerdoti pronti a uscire allo scoperto speci per gli italiani! Ma come si dice "non tutti i mali... "perchè più fanno così più ci invitano a guardare con sempre più fiducia la Fraternità SACERDOTALE San Pio X attualmente veramente ben guidata e mai così accogliente grazie soprattutto ai sacerdoti ITALIANI, perchè, non faccio che ripetere che, la questione tradizionale italiana E' ITALIANA e che i francesi (benchè generosi nel valicare le Alpi) non riescono a gestire in modo del tutto equlilibrato...
Vabbe!
Circa Ecclesia DEI! con i miei più vivi rispetti: TOC TOC... Padre Nuara cosa stai facendo? La mia la nostra domanda più precisa è la seguete: Ti hanno dato (o hai cercato) un bel posticino per imbavagliarti e farti mettere le manette? (noi preti sì sa, tra di noi siamo un po' cattivelli) perche la storia che ora sei diventato l'uomo della "stanza dei bottoni" (o dei giornali da sfogliare) e non "puoi fare più niente" la beviamo a fatica ? oppure stai attivamente cercando di incoraggire chi di dovere per una felice soluzione dei tre preti di NOVARA?
Vedi tu!
Peccato che la sua filosofia sia stata riabilitata da Benedetto XVI in occasione della beatificazione di Rosmini.
RispondiEliminaDante, non voglio fare l'avvocato difensore del Papa a tutti i costi, però ti ricordo che solitamente sono i Nunzi Apostolici che indicano alla Congregazione dei Vescovi le famose "terne" per le nomine episcopali. E sappiamo bene quanti maneggi facciano poi in Congregazione al momento di far approvare al Papa questa o quella nomina (sempre che il Papa stesso per motivi di salute non abbia direttamente delegato il Prefetto di arrangiarsi a gusto suo).
RispondiEliminaPer cui, se tanto mi dà tanto, alla tua domanda: "ma circa gli orientamenti di Hummes non ne sapevano nulla?" Io risponderei: "Forse sì, forse no; forse hanno maneggiato, forse no." Ergo, non mi stupirebbe affatto se anche per le porpore e le nomine curiali romane si facessero analoghi se non peggiori maneggi.
Il S. Uffizio (ex) ignorava le posizioni di Hummes? E che ci sta a fare?
RispondiEliminaI profeti diventano tali dopo la loro esistenza difficilmente durante! Sia iil Rosmini politico sia quello filosofico e teologico è attualissimo e spiegherebbe perfettamente l' ermeneutica della continuità con il suo sintesismo ontologico che permette a San Tommaso di aprirsi alla personalità ed all'individualismo di essere incarnato da San Tommaso!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
I nunzi chi li nomina?
RispondiEliminaIl Papa deve sentire vicino il suo popolo fedele. E da questo dev'essere spronato a cominciare a far radicale pulizia tra i suoi collaboratori. Come Prefetto del S. Uffizio non li ha conosciuti? Si fida di loro? Ne condivide le scelte? Son domande legittime da parte di chi ha auspicato la sua elezione e da questa una restaurazione radicale della corretta "politica" vaticana si attendeva, anche in fatto di nomine e porpore, le quali ultime sono ormai diventate come il famoso sigaro.
Le ns. parrocchie sono piene di preti pazzi, strani, venali, ignoranti, infedeli, cialtroni, comunistoidi ecc., ma quelli non li tocca nessuno.
RispondiEliminaIl clero scarseggia, ma ci si permette di lasciare a piedi un scaerdote degno. Ormai la virtu e diventata vizio e il vizio virtu
"sintesismo ontologico" ?
RispondiEliminae che sarebbe, una specie di hegelismo teo-sofico ?
beh, ma la Settimana Santa non mi pare tempo opportuno per i trapezisti del pensiero....:
anzichè rincorrere certi equlibrismi (tipo "verticalismo orizzontale") del pensiero umano volubile e inaffidabile, (che procura le vertigini facendo perdere l'orientamento....) io rimarrei qualche giorno a meditare sullo
Stat Crux dum volvitur orbis!
Cugini!
RispondiEliminae l'obbediente a Cristo viene chiamato e condannato come disobbediente, cominciando dalla FSSPX, a finire con i preti che rispondono all'invito del papa col MP: "Eccomi, io vengo Signore, a fare la TUA volontà!", per portare di nuovo le anime al Signore, dal quale la Chiesa si è allontanata per inseguire il mondo e i suoi capricci !
RispondiEliminamysterium iniquitatis:
cfr. Isaia:
<span> “Guai a coloro che chiamano bene il male emale il bene, che
cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce
e il dolce in amaro!"</span>
<span>e l'obbediente a Cristo viene chiamato e condannato come disobbediente, cominciando dalla FSSPX, a finire con i preti che rispondono all'invito fatto dal papa col MP: "Eccomi, io vengo Signore, a fare la TUA volontà!", per portare di nuovo le anime al Signore, dal quale la Chiesa si è allontanata per inseguire il mondo e i suoi capricci !
RispondiEliminamysterium iniquitatis:
cfr. Isaia:
<span> “Guai a coloro che chiamano bene il male e male il bene, che
cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l’amaro in dolce
e il dolce in amaro!"</span></span>
Il secolarismo è vincente perchè i cattolici hanno smesso di pensare e si sono limitati ad operare.
RispondiEliminaStudiare non è opzionale per individuare le risposte ai diversi quesiti che ci vengono posti!
Ma, studiare è fatica, pensare ancor di più ... ed allora lasciamo la conoscenza nelle mani di Satana!
Matteo Dellanoce
http://www.unafides33.blogspot.com/ collegatevi per scoprire orari e luoghi di alcune funzioni del triduo pasquale VO... se ci potrete andare beati voi!!!!!
RispondiEliminaPer fortuna Hummes è uno di quei Cardinali che deve essere sostituito, speriamo che il Papa faccia una scelta milgiore di questa....
RispondiEliminail "povero" segretario filo tradizionalista, che per discrezione chiameremo "mons. MP", ove MP non sta per "motu proprio", limita il proprio tradizionalismo a celebrare di nascosto la S. Messa di sempre (ma non troppo perché non vuole correre il rischio che chi deve saperlo non lo venga a sapere) . STOP.
RispondiEliminaQuando si tratta di sporcarsi le mani per prendere le difese dei suoi confratelli incappati nelle ire dei loro vescovi modernisti perché affetti da tridentinite acuta beh... il predetto monsignore non muove un dito, anzi, se ne sta il più distaccato possibile.
Perché si chiederà qualcuno.... bene: carrierismo allo stato puro! Il nostro eroe, le cui simpatie filo-tradizionaliste (e il modo in cui le esprime) non sono certo ignorate in alto e altissimo loco, anzi, viene continuamente lodato per la sua grande prudenza. Già... quella "prudenza" sarà il propulsore che lo farà ascendere a ben altre logge della curia romana.
Dagli amici mi guardi Iddio che ai nemici penso io...
ho continuato a perdere la fiducia dopo essermi sentita dire
RispondiElimina1. da mons. Pozzo che 'ognuno doveva fare qualcosa nel suo piccolo'. Premesso che sia personalmente che in generale questo sia scontato, penso che l'Ecclesia Dei sia messa lì proprio per uscire da soluzioni 'fai da te' e dalla buona volontà personale che sono indispensabili, ma da sole non portano molto lontano... Infatti il suo verdetto riguardava un episodio di ostinato diniego alla celebrazione VO (peraltro già presente, ma abolita dal nuovo parroco subentrante) rimasto tale dopo aver esperito tutta la trafila gerarchica ed esserci sentiti tappare la bocca con "finitela di chiedere, altrimenti vi verrà tolta anche l'altra messa": un linguaggio e un messaggio più mafioso che ecclesiale...
2. da un neo-acquisto dell'Ecclesia Dei (preciso che non si tratta di P. Nuara) che i sacerdoti della FSSPX quando celebrano commettono peccato (!!??). E meno male che, a quanto ne so, non è implicato nei colloqui...
è per questo che mi si è rafforzata la convinzione che:
3. permettere qualcosa senza promuoverlo (motu proprio senza attuazione) è come non averlo permesso. La differenza è che in questo caso abbiamo a che fare con qualcosa in cui è Presente il Signore e opera quindi il Soprannaturale e allora quel che si svilupperà, avverrà nonostante tutto ciò che ho appena detto e con cui tutti ci siamo scontrati e ci stiamo scontrando...
occhio e croce, se le cose continuano con questo andazzo, ci metteranno direttamente padre Boff a fare da successore a Hummes
RispondiElimina:-P
Non dica stupidaggini.
RispondiEliminaCi dica dove Benedetto XVI ha riabilitato gli errori di Rosmini che quanto alla comprensione della Trinità sono condannati per sempre.
La condanna di Rosmini poggia sul Vaticano I. Infallibilmente.
Rosmini demolisce San Tommaso. Scelga.
RispondiEliminaRosmini NON demolisce San Tommaso lo porta nella modernità! In anticipo rispetto all'evoluzione della modernità stessa!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Sta dicendo che si è fatto Beato un eretico?
RispondiEliminaMatteo Dellanoce
Magari Mons. Oliveri...
RispondiEliminaVolesse il cielo.
<span>Rosmini NON demolisce San Tommaso lo porta nella modernità! In anticipo rispetto all'evoluzione della modernità stessa!
RispondiEliminaMatteo Dellanoce</span>
<p><span>"...Dopo ben tre commissioni, della durata di circa due anni ciascuna, si giunse alla conclusione della Nota della Congregazione del luglio 2001, che scioglie definitivamente le riserve fissate nel 1888. In fondo essa dice che quelle quaranta proposizioni erano state cautelativamente proibite perché era necessario che i tempi e gli studi chiarissero la loro esatta valutazione. Gli studi erano stati fatti, i sospetti dissipati: non c’era più dunque ragione di mantenere la riserva e la sospensione di giudizio...."</span>
RispondiElimina</p><p><span>Tratto da beatificazionerosmini.</span>
</p><p><span>Per la cronaca PIO IX non lo aveva condannato. Furono successivamente condannate 40 proposizioni con le seguenti parole “non sembravano consone alla verità cattolica”. Non sembrano non vuol dire che non sono!!!!</span>
</p><p><span>Ergo! Sulle stupidaggini ho qualche dubbio! Molto più di uno!</span>
</p><p><span>Matteo Dellanoce</span></p>
Ringrazio l'anonimo ospite che mi ha dato un profilo piu' esatto del segretario che ho qualificato come "tradizionalista".
RispondiEliminaLa cosa rimane buffa ugualmente. Se si volesse far girare bene uffici importanti , metti persone sicuramente con profili piu' determinati.
si vede che questo e' il massimo , per il momento........
Noi. E di campagna.
RispondiEliminaL'importante è farsi vivi con la tradizione e con il rito antico. I preti che la servono sono contingenti e transitori, la tradizione e il rito sono necessari e permanenti.
RispondiElimina<span>
RispondiElimina<p>ma come si fa ad
</p><p><span> adire le vie formalmente consentite sulla scorta delle possibilità formalmente aperte </span>
</p><p>se DI FATTO le impossibilità sono determinate da chi sta di guardia alle "porte formali" pronto in qualità di buttafuori a buttar fuori ogni e qualsivoglia persona, fedele o sacerdote che chieda di adire quelle vie consentite SULLA CARTA, dimostrando coi fatti (e anche con le parole ad es.: richiesta Messa VO=idolatria o peccato, come qui testimoniato da Mic!) l'impossilità reale di adire dette VIE ?
</p></span>
ED è nata con lo scopo di sopprimere il tradizionalismo ottimo e santificante di lefebvre, all'inizio con il bollino di riconoscimento "cattolico"= fate la Messa con i vostri teatrini ma non rompete i coj... con le questioni dottrinali, ecco sorgere Griciliano, la Buon Pastore, la San Pietro, traditori e perchè tali trattati come cani al guinzaglio (a Roma con una parrocchia senza spazi nascosta e maledetta dalla Diocesi CHE LA IGNORA completamente, a Parigi con il Cardinale che si permette, senza che alcuno si lamenti, di non far metter piede per ODIO ai gruppi tradizionalisti "riconosciuti" nella città di Parigi proprio per lo spirito "Vaticano secondista" che loro hanno pienemente ingurgitato e digerito senz colpo ferire...) e ora ED ha cambiato registro: soffoca con sorisetti e spallucce e bacchettate sulle mani tutti quei preti che si sono decisi da mandare al quel paese la Messa con tutto l'apparato assurdo del post-concilio.
RispondiEliminaMa noi non molliamo, non vogliano, non possiamo, non dobbiamo... burocraticamente ne avete ammazzati tre, 3000 ne sorgeranno per difendere la Tradizione di Cristo contro di voi! Sovvertire l'errore e la mengoza nella Chiesa umiliata dai privati documenti anfibolici (per dirla con Amerio) vergognosamente accondiscendenti del Cardinal Ratznger è una missione divina! VIVA LA MUERTE!
Solo un miracolo potrebbe portare ad una promozione di mons. Oliveri che con la sua nettezza di comportamento s'è bruciato.
RispondiEliminaVedrete se non si comincerà ad aggredirlo. Mons. Ranjith l'han confinato nella sua lontana patria. Magari lo faranno anche cardinale, perché anche l'Asia ne deve avere, ma è uscito dal giro che conta nel vertice della Chiesa.
egregio don Camillo ! (e-gregio nel senso etimologico) è forte testimonianza...Pare proprio che ormai si richiede ai veri fedeli alla Tradizione (soprattutto ai Sacerdoti) una scelta di campo senza compromessi, e la forza del martirio (anch'esso secondo etimo, e in tutti i sensi...)
RispondiEliminaPiccola correzione : alla fine del suo post lei voleva dire "documenti anfibologici", forse ?
<span>egregio don Camillo ! (e-gregio nel senso etimologico) è forte testimonianza la sua.....</span>
RispondiElimina<span>Pare proprio che ormai si richiede ai veri fedeli alla Tradizione (soprattutto ai Sacerdoti) una scelta di campo senza compromessi, e la forza del martirio (anch'esso secondo etimo, e in tutti i sensi...)
Piccola correzione : alla fine del suo post lei voleva dire "documenti anfibologici", forse ?</span>
Spiacente, ma gli eretici non sono miei fratelli.
RispondiEliminaPer come la vedo io sono distante un'eternità dagli ortodossi.
Vero ciò che dice, però sperar non costa niente anche se mi rendo conto che trattasi di vana speranza.
RispondiElimina...si è bruciato ?
RispondiElimina...giro che conta ??
ma ... non capisco: bisogna stare "nel giro che conta" o dalla parte della Verità e di Gesù Cristo ?
dunque nella Chiesa di oggi conta sempre più la politica che non la fedeltà a Lui ?
In che modo un sacerdote o un prelato di oggi può -in Verità- pronunciare dentro di sè quelle parole:
"Eccomi, io vengo, Signore, per fare la tua volontà!"
e tradurle in azioni concrete, seguendolo fino alo Calvario e alla Croce ?
<span>...si è bruciato ?
RispondiElimina...giro che conta ??
ma ... non capisco: bisogna stare "nel giro che conta" o dalla parte della Verità e di Gesù Cristo ?
dunque nella Chiesa di oggi conta sempre più la politica che non la fedeltà a Lui ?
In che modo un sacerdote o un prelato di oggi può -in Verità- pronunciare dentro di sè quelle parole:
"Eccomi, io vengo, Signore, per fare la tua volontà!" ?...
e tradurle in azioni concrete, seguendolo fino alo Calvario e alla Croce ?</span>
<span>...si è bruciato ?
RispondiElimina...giro che conta ??
ma ... non capisco: bisogna stare "nel giro che conta" o dalla parte della Verità e di Gesù Cristo ?
dunque nella Chiesa di oggi conta sempre più la politica che non la fedeltà a Lui ?
In che modo un sacerdote o un prelato di oggi può -in Verità- pronunciare dentro di sè quelle parole:
"Eccomi, io vengo, Signore, per fare la tua volontà!" ?...
e tradurle in azioni concrete, seguendolo fino al Calvario e alla Croce ?</span>
Non credo che Pastorelli intendesse dire che Mons. Oliveri per arruffianarsi il giro che conta dovesse moncare la Verità ma credo che volesse far capire quanto ormai sia bruciato e malvisto in quell'ambiente.
RispondiEliminaElementare, Watson. C'è ancora qualcuno che crede che Hummes, Vingt-Trois, Martini, ecc. ecc. li ha fatti cardinali lo Spirito Santo?
RispondiEliminacertamente neanch'io! infatti me ne rammaricavo (forse più tra me e me...) vedendo quanto sia determinante la politica negli eventi curiali, per essere "ben visti" da chi "conta" e "manda avanti" (o indietro...) le buone cause, a dispetto dei meriti spirituali di fedele servizio alla Chiesa e al proprio Ministero...
RispondiEliminaIo no. Colgo anzi l'occasione per salutare con estrema simpatia gli amici ortodossi che di quando in quando visitano il blog.
RispondiEliminaUn sacerdote che incontrai un giorno in un pellegrinaggio mi disse: nn c'e' ambiente piu' infido o ipocrita del nostro.
RispondiEliminale parole esatte nn le ricordo il senso e' questo.
Dx SX o Centro.
C'e' da rifletterci, credo che la religione a volte si possa trasformare in scatole idiologiche di appartenenza, e ben funzionali al successo, religioso, laicale o politico......
Se quello che ha capito e detto Mons. Olivieri sulla lettera del CVII lo hanno capito anche i laici nn istruiti come il sottoscritto e da anni, due sono le considerazioni.
RispondiElimina1) quel vescovo ha fatto integralmente il suo dovere e davanti a Dio ha la coscienza a posto. E nn e' poco.
2) Gli altri possono essere nell'ignoranza o nella buona fede. Non voglio giudicarli, ma nn si tratta di peccati da poco eventualmente.
3) bisogna aiutare economicamente, o indirizzando vocazioni, chi per vari motivi ha il vigore di nn accontentarsi di far sopravvivere il rito, ma di portare avanti anche una battaglia dottrinale.
RispondiEliminaFra poco con la denuncia dei redditi dovremo versare anche l'8./... Facciamo una bella campagna perchè non sia versato alla chiesa cattolica. Questo farà effetto più di tante bastonate, come auspicato da alcuni. In Toscana c'è un proverbio:" Preti e polli non son mai satolli". Vescovi e parroci ci boicottano? e noi tocchiamoli nel punto incui sono più sensibili. Concordo in pieno con Pastorelli su quanto dice del papa (quando ha intenzione di fare fa).
RispondiEliminaRendiamoci conto che sostenere l'Ecclesia dei, e' certamente cosa buona, ma hanno le mani legate. Non hanno vescovi e nn ne avranno.
RispondiEliminaFare un passo verso la fraternita' puo' essere un rischio, puo' dare piu' soddisfazioni un giorno a tutti.
Personalmente gli istituti ecclesia Dei mi sono fermato di sostenerli.
Il Papa (credo che anche lui come tutti i viventi fa' e fara' quello che gli sara' possibile). Bisogna poi vedere quali sono le sue intenzioni vere. NN credo che coinncidano con la media degli utenti di questo blog.
Speriamo che ci riservi qualche sorpresa.
RispondiEliminaSperare nn costa nulla, ma se si guarda a quello che credo meditatamente ha detto a Roma alla sinagoga, e forse alla Chiesa dei luterani, penso che in naftalina ci vada Mons. Gherardini. E la scuola che rappresenta.
RispondiEliminaA proposito, io nn lo conosco, ma sembra davvero un gran signore, ho visto qualche foto...
Elegante, un viso pulito e tanti anni portati splendidamente. Sembra un ragazzino adolescente con intatto lo stupore per la vita.
Avremo bisogno di tanti uomini liberi ed intelligenti come lui.
E' proprio in gamba, e poi ho visto che ha anche avuto il coraggio di criticare la critica di GPII, al concetto di tradizione di Lefevbre...
Non ha piu' paura di nulla, nn si ferma piu'... un treno in corsa...
Certo che sti Papi da 50 anni a questa parte fanno solo tribulare...
Se vedro' spuntare un Pio XIII un giorno, mi mettero' il cuore in pace, e nn leggero piu' questo blog; per ora devo proprio stare ancor sul chi vive.....
Non voglio farmi sorprendere dalla delusione.
O lei non conosce S. Tommaso o lei non conosce Rosmini. Tertium non datur
RispondiEliminaahahahah .......... ne faro ' una lapide ............
RispondiEliminagia' deciso da tempo ..........
RispondiEliminal' 8/000 va alla CEI pardon , '' A QUELLI DELLA CEI ,, .............. non alla '' CHIESA CATTOLICA ,, ............
RispondiEliminanon credo per il futuro in una restaurazone della '' CHIESA ,, ..........
RispondiEliminaè quella di OGGI ................ UNA ?
è SANTA ?
è CATTOLICA ??????????????
è APOSTOLICA ROMANA ?? ........
Sì, la Chiesa è Una perché non ce ne sono diverse. Cristo ne ha fondata una sola. Le divisioni le han fatte gli uomini. Ci sono spinte centrifughe e tentazioni federaliste, ma la Chiesa è una.
RispondiEliminaE' Santa: perché è fondata da e su Cristo e su Pietro e tutti i santi e i martiri, e possiede tutti i mezzi di santificazione, ma è peccatrice negli uomini.
E' Cattolica, perché è nella sua essenza l'universalità e perché, contro venti e maree, la Sacra Tradizione non è morta: e se spesso non si vede è pur sempre presente.
E' Apostolica perché i vescovi, benché in tanta parte personalmente indegni, son successori degli apostoli e quando in tale funzione agiscono ottemperano alla loro missione. Se tralignano tralignano gli uomini non la pienezza del sacerdozio.
E' Romana perché a Roma Cristo l'ha voluita e fissata in eterno, nel suo capo visibile, che ancora a Roma risiede.
Don Camillo, con una prosa del genere, ti lamenti poi se ti 'fantasmiamo'?
RispondiEliminaCalm down
Riprovo del tutto le sparate contro Mons. Piacenza, che evidentemente tiene un basso profilo, ma i cui meriti sono ben al di là di quanto si dice nei post sopra. Evidentemente non si tiene neppure conto che il monsignore ha un superiore e che è questi (e la congregazione, composta da cardinali, non da tradizionalisti) che decide.
RispondiEliminaDetto questo, mi sa che ci dovremo sorbire un altro prefetto delle tendenze di Hummes, dopo il suo ritiro (quindi, non prima della fine dell'anno).
concordo su tutto ma avrei dovuto aggiunger ANCORA ............
RispondiEliminain concreto però .... quando si vedono scenari da paganesimo ed altro , come i filmati ultimi in AMERICA , proposti dalla REDAZIONE che mi rifiuto di vedere , ....... e NON SOLO , il dubbio , anzi la certezza c' è e si sente sulla pelle !!!!!!!!! .........
ho la certezza che dopo RATZINGER verra' il diluvio come ai bei tempi !!!!!!!!!!!!! ......... col MOTU PROPRIO tutto si è ulteriormente inasprito ......... è del MIRACOLOSO PURTROPPO ........ e tutto si rivela a menadito .
Il tono dell'articolo, questa volta, mi ha sinceramente infastidita. I media non fanno che gettare fuoco sul fuoco, e qui si usano frasi poco carini nei confronti del Papa? Il Vaticano non è il Papa e il Pontefice, in questo momento, credo abbia cose più rilevanti cui mettere mano direttamente. Le riforme, anche a livello curiale, sarebbe assurdo pensare di poterle fare in poco tempo e con molti nemici (più o meno palesi). Pensare diversamente e dopo tutto quello che il Papa ha fatto, "liberalizzando" in un certo qual modo l'antico rito, mi sembra veramente poco rispettoso. E sinceramente non mi sarei aspettata, proprio qui, questi toni. Scusate la franchezza.
RispondiEliminaChe buffonate! Fatti un giretto a Sarsina, che ti cavano il problema.
RispondiEliminaMria,
RispondiEliminanon possiamo più nascondere la testa sotto la sabbia. I tempi sono molto duri e le ambiguità stanno autodemolendo la Chiesa purtroppo anche a prescindere dai vergognosi attacchi esterni che essa sta subendo nella persona del Papa che assolutamente non li merita.
Tuttavia, al degrado crescente e apparentemente inarrestabile della società non è estraneo, insieme alle nostre infedeltà, l'attacco post-conciliare al Sacrificio di Cristo e all'autentico culto a Dio... ora che siamo consapevoli, è indispensabile chiamar le cose con il loro nome, smascherare gli errori col discernimento che ci dà il nostro Battesimo, gli approfondimenti della nostra fede, la preghiera e la vita Sacramentale nella Chiesa. Il resto è nelle mani del Signore, che è Lui che la salva e la santifica sempre...
Ma dopo il diluvio sorge l'arcobaleno.
RispondiEliminaNella diocesi di Evreux impazzano i neocatecumenali. Chi ha sostenuto la sciagurata decisione del Vescovo di Evreux, suggerendo alla Congregazione del clero una risposta a difesa dell'istituzione? Semplice! Chi ha potere in Vaticano, il Patrono dei neocatecumeni, Mons. Filoni, il sostituto nella segreteria di stato del vaticano! Ciò servirà a scoraggiare simili iniziative in avvenire!
RispondiEliminama noi non lo vedremo ...... e forse non lo meritiamo .........
RispondiEliminaProsa, prosa... ma allora il mio cane è Gabriele D'Annunzio! Questi sono tutt'al più latrati. Don Camillo, mondati la bocca prima di pronunciare il nome di Joseph Ratzinger... e comincia con degli sciacqui di fango, a essere generosi.
RispondiEliminaCerchiamo di restar nell'arca.
RispondiEliminaDON CAMILLO ... QUANDO ESAGERA E' PROPRIO SIMPATICO ...... E LO DICO SUL SERIO !!!!!!!!
RispondiEliminasenza ombra di dubbio ,
RispondiEliminanon fosse altro perche' non si fa parte del branco ............
io spererei che Mons. Oliveri rimanesse nella mia Diocesi....(anche se sarebbe un grande onore una posizione di rilievo per lui) poichè oramai il seminario di Albenga è rifugio sicuro per tutti quei seminaristi maltrattati o addirittura cacciati dalle loro diocesi perchè detti troppo tradizionalisti (magari volevano portare solamente la veste!)...
RispondiEliminaNon saprei se il gentile "quale Autorità" abbia inteso magnanimamente alludere al sottoscritto (che, quantunque giurista, non è specificamente un canonista, né può, tanto meno, fregiarsi del merito di aver contribuito a questo blog con oltre cento commenti).
RispondiEliminaIn ogni caso, mi permetterei di considerare come, nel caso specifico, proprio i lusinghieri risultati dell'eccellente Parroco di Thiberville vengano a paradossalmente tradursi in un elemento che giuoca a suo sfavore; questo nel senso che il riconoscimento dell'illegittimità della sua rimozione, non potendosi quest'ultima ascrivere ad un suo fallimento pastorale ma ad una questione di carattere "latu sensu" dottrinale, verrebbe fatalmente ad implicare un giudizio estremamente negativo circa le capacità del Vescovo persecutore nel discernere il retto canone dell'ortodossia cattolica e, quindi, in ultima istanza, la stessa sua idoneità a reggere la diocesi.
Ciò atteso, a prescindere dalle inclinazioni del card. Hummes, lascio immaginare ad ognuno quale mai reazione avrebbe potuto sucitare un accoglimento del ricorso nel già riottoso episcopato francese; infatti, la legittimità della posizione di moltissimi dei suoi membri, a fronte di un simile precedente, si sarebbe trovata a letteralmente naufragare, a seguito della probabile emersione di moltissimi casi analoghi a quello di Thiberville.
A questo punto, quale mai potrebbe essere la soluzione? Escludendo una promozione dell'ottimo parroco (che suonerebbe come un'esplicita condanna all'intiero episcopato francese e come un incentivo al manifestarsi di episodi similari), la via "più curiale" corrisponderebbe, forse, ad una sospensione "sine die" del ricorso proposto dal parroco di Thiberville, relegando la questione in una sorta di limbo che, con il tempo, si potrebbe anche risolvere da sé. Qualora, invece, dovesse malauguratamente prevalere la volontà dei "neoterici" di far luogo ad un monito esemplare, anche l'interposto ricorso si risolverebbe in favore dell'improvvidamente incresciosa decisione del vescovo e, in quest'ultimo caso, varrebbe il consiglio pratico già fornito dall'ottima Redazione: continuare come se nulla fosse, giacché non credo proprio che, in Francia, la forza pubblica possa agire autoritativamente nei confronti di chi usi di un edificio pubblico (la chiesa), allorquando l'ente proprietario (il Comune) glie lo abbia legalmente concesso.