Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

lunedì 16 novembre 2009

Il Messale sincretista dei vescovi di Francia


Mons. Robert Le Gall, Arcivescovo di Tolosa (da non confondere con il collega Patrick Le Gal) è Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia. Un ente il cui solo nome dovrebbe far correre brividi gelati nella schiena d'ogni buon cattolico.

Nella sua qualità, gl'incombe l'onere di supervisionare e dare l'imprimatur al Messale domenicale per la Francia, con l'elenco delle feste fisse e mobili.

La prima sorpresa nell'edizione del prossimo anno, ci informa Periepiscopus riprendendo un articolo di J. Madiran, è la soppressione, anzi la silenziosa scomparsa dei santi patroni di Francia (per informazione: N.S. Assunta, S. Giovanna d'Arco e S. Teresa del Bambin Gesù). Un po' come se, da noi, il Messale si dimenticasse che S. Francesco è patrono d'Italia.

Ma quel che è favoloso è l'inserzione nel Messale di una lista, tanto esotica quanto incongrua, di nuove feste e commemorazioni, chiamiamole così. Le citazioni che seguono sono tradotte fedelmente dal testo originale di questo "Messale" (possiamo chiamarlo ancora così?). Giudicate voi:

Il 29 novembre 2009: "Nella comunità musulmana, Aid al Kabir, festa del sacrificio dell`ariete che Abramo ha immolato al posto di suo figlio."

Dal 12 al 19 dicembre: "Festa ebrea di Hanukkah che commemora la vittoria dei Maccabei e la nuova dedicazione dell`altare del tempio di Gerusalemme dopo la sua profanazione nell`anno 160 prima della nostra era."

Il 18 dicembre: "Festa dell`anno nuovo per la comunità musulmana."

Il 27 febbraio 2010: "Festa ebrea di Purrim in cui la comunità fa memoria del digiuno di Ester, quando il popolo è stato liberato dal progetto di sterminio degli ebrei in esilio in Persia."

Pagina 192: "quattordici secoli fa, nel 610, Maometto, allora semplice carovaniere cominciò a predicare per riportare il popolo dalla Mecca alla religione del Dio unico e insegnargli la sottomissione alla volontà divina." [sic! sic!]

Il 21 marzo: "Colletta di doni per la CCFD" [l'assai politicizzato Comitato Cattolico contro la Fame e per lo Sviluppo]

Il 19 maggio: "Festa ebrea di CHAVUOT, festa delle mietiture e del dono della Legge."

Il 12 agosto: "comincia per i musulmani il mese di digiuno del Ramadan"

Il 18 settembre "la comunità ebraica celebra il grande perdono,Yom Kippur, il giorno più solenne dell`anno consacrato all`espiazione dei peccati"

Dal 23 settembre al 1 ottobre, "nella comunità ebraica, festa di Sukkot o delle Capanne che commemora il soggiorno nel deserto durante l`Esodo"

Ultima domenica di ottobre:" Festa della Riforma." [riforma protestante, naturellement].

Ci stupiamo poi se, in Francia, il cattolicesimo si sta estinguendo in una manciata di anni?

155 commenti:

  1. E' talmente surreale che quasi si stenta a credere.

    RispondiElimina
  2. Fa ridere, va bene, ma non è un MESSALE, è un semplice calendario liturgico annuale che una commissione episcopale ultraprogressista ha editato. Risparmiamoci lo strappo dei capelli per altro! E poi vi assicuro che non è il primo, anche in Italia ne hanno fatti così: tutto viene dall'insegnamento di Bose...

    RispondiElimina
  3. La verità è che in Francia gli unici veri cattolici superstiti sono i Tradizionalisti!
    Sono indignato per le parole di Don Tiddi: non è il caso di strapparsi i capelli? Ma che razza di pastore è uno che no difende la Fde cattolica?

    RispondiElimina
  4. ma il Papa o i dicasteri competenti non dicono nulla?
    poi gli "scismatici" sarebbero i lefebvriani?

    RispondiElimina
  5. “Ci sono stati anche falsi profeti tra il popolo, come pure ci saranno in mezzo a voi falsi maestri che introdurranno eresie perniciose, rinnegando il Signore che li ha riscattati e attirandosi una pronta rovina. Molti seguiranno le loro dissolutezze e per colpa loro la via della verità sarà coperta di impropèri. Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole false; ma la loro condanna è già da tempo all'opera e la loro rovina è in agguato”.(seconda lettera di San Pietro)

    Non è forse vero che in tutte le parrocchie del mondo si vive la cosiddetta Messa ecumenica, e questo esempio della Francia non porta a pensare che questo e' gia' avvenuto da molto tempo?

    Per fare un esempio citero'l’insensato Mons. Duschak (Filippine) che durante una delle sessioni del Concilio, 6 novembre 1962, ha affermato: “ È necessario istituire, al di fuori e al di là del rito latino, una messa ecumenica, ispirata alla Santa Cena, interamente celebrata in volgare, a voce alta e rivolti ai fedeli, in maniera che essa sia accessibile senza spiegazioni né commenti e sia accettabile da parte di tutti i cristiani al di là della loro specifica confessione. Perché il più grande concilio ecumenico della storia non dovrebbe dare l’ordine di studiare una nuova forma della messa, adatta gli uomini dei nostri tempi”

    Non è forse quello che è accaduto nella riforma liturgica denominata Novus Ordo Missae?

    Codesti innovatori si sono attirati, e noi ne subiamo le conseguenze, ciò che scrisse San Pio V, per chiunque avesse provato a cambiare la Santa Messa di Sempre: «E se nondimeno qualcuno osasse attentare con un'azione contraria al Nostro presente ordine, dato per sempre, sappia che incorrerà nell’ira di Dio Onnipotente e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo».

    Ma se la Chiesa, (nei suoi uomini), non farà urgentemente “marcia indietro”, e non si riapproprierà dell’eredità consegnatale dal Signore Gesù, in tutta la sua purezza e santità di Parola e di Sacramenti, sconfessando apertamente gli aspetti negativi del Concilio e le conseguenze nefaste che la Dottrina e la Liturgia hanno subito, la discesa verso l’Apostasia sarà vorticosa ed inevitabile.

    RispondiElimina
  6. Non concordo di certo con la banalizzazione di don Tiddi!
    Ecco la presentazione del detto Messale:

    Ce recueil présente l'année liturgique 2009-2010 sur le thème de l'espérance avec la liturgie de la messe, des prières, des lectures, des indications pour les animateurs, le calendrier liturgique, les fêtes à souhaiter ainsi que des textes pour la méditation.

    Dunque sul tema della speranza...il Messale presenta la liturgia della messa , le preghiere, le letture, il calendario liturgico, le feste da augurare......e testi per la meditazione.

    So che quel testo fa funzione di Messale, una vera "guida" non solo per gli animatori liturgci, ma per i cattolici.
    Il Santo Padre aveva già ripreso i vescovi francesi sul catechsimo, ma quando si è ribelli....il n y a décidément rien à faire!

    RispondiElimina
  7. Siamo alla nuova religione mondiale: il vescovo ha fatto un fritto misto congruente con essa!

    RispondiElimina
  8. il professo massone Jacques Mitterand, ha affermato, manifestando così la sua approvazione alle sconcertanti innovazioni del Concilio Vaticano II:
    “E' cambiato qualcosa nella Chiesa, e le risposte date dal Papa sulle questioni più urgenti quali il celibato sacerdotale ed il controllo delle nascite, vengono seriamente dibattute all'interno della Chiesa stessa; la parola del Pontefice viene contestata dai Vescovi, dai preti, dai fedeli. Per un Massone, un uomo con dubbi sul dogma è già un Massone senza grembiule.”

    Ora, se non si porrà rimedio in maniera forte a queste cose, non ci rimarrà altro che intonare il “De Profundis” della Gloriosa Chiesa Cattolica, e metterci in attesa, data la mancanza di governo da parte dei suoi uomini, dell’azione diretta del Signore che metterà fine a queste ingiustizie, direttamente e senza intermediari. Lui l’eterno Dio, Lui la Seconda persona della Santissima Trinità, Lui l’Agnello senza Macchia, Lui che ha preso Carne, per mezzo dello Spirito Santo nel Seno della Vergine Maria, Lui che viene offeso direttamente nel Suo Corpo e nel Suo Sangue presenti realmente nella Santissima Eucaristia, ce l’ha promesso: “Le porte degli inferi non prevarranno contro di essa”.
    La Madre di Dio, Regina del Cielo e della Terra, aveva detto:… Per impedirla, verrò a chiedere la consacrazione della Russia al mio Cuore immacolato e la Comunione riparatrice nei primi sabati. Se daranno retta alle mie richieste, la Russia si convertirà e ci sarà pace. Se no, diffonderà nel mondo i suoi errori, provocando guerre e persecuzioni alla Chiesa. I buoni saranno martirizzati, il Santo Padre avrà molto da soffrire, e parecchie nazioni saranno annientate … ma la Chiesa, nelle persone dei suoi pastori, non ha ascoltato, mettendo tutta l’umanità e se stessa in grave pericolo, e questo pericolo è reale ed incombente anche oggi. Codesti uomini che si sono presi beffe delle richieste della Madonna si sono anche burlati del Magistero della Chiesa proclamato prima del Concilio Vaticano II:

    RispondiElimina
  9. quando leggi certe cose non puoi far a meno che urlare:

    VIA LEFEBVFRE!

    RispondiElimina
  10. errata corrige messaggio delle 9.40:
    VIVA LEFEBVRE!!!

    RispondiElimina
  11. Non riesco a credere a quello che ho letto, mi pare di star bene e di non avere la febbre...
    Ora rileggo :spero che non sia vero ...
    Ecco perchè in Francia i Cattolici per rimanere tali debbono restare ancorati alle comunità tradizionaliste !
    Andrea Carradori

    RispondiElimina
  12. I più vivi complimenti ai francesi!
    Ma per carità...

    RispondiElimina
  13. Sincretismo?
    La realtà è che ognuno va per la sua strada in piena autonomia. Ormai da anni membri delle conferenze episcopali europee perseguono strade molto lontane dalla liturgia cattolica, e, mi spiace affermarlo, persino dal Santo Padre.
    La Comunità pseudo monastica ed ecumenica di Bose ha attinto a queste "fonti non cattoliche" e vi si ispira con una arroganza stomachevole.
    La nostra Italia vi pare quieta e buona?
    Un giretto presso le librerie cattoliche lo consiglierei. Freschi di stampa troverete una marea di testi sulla liturgia, gli autori sono ben noti e tutti difensori agguerriti del n.o. ovviamente da contrapporre al v.o. e a quei brutti oscurantisti che lo amano.

    roberto

    RispondiElimina
  14. NON SI TRATTA DI UN NUOVO MESSALE. NON DIAMO FALSE NOTIZIE SOLO PER AGITARE LE ACQUE, è l'année liturgique 2009-2010, cioè il CALENDARIO LITURGICO, che ogni conferenza episcopale confeziona. Quelle scempiaggini non sono certo approvate nè da Roma, nè da altri, all'infuori del correttore delle bozze.

    RispondiElimina
  15. Lo chimano "messale" ma non può essere un messale, per 2 semplici motivi:
    1) il Messale (di rito romano) può essere promulgato solo dal Papa, e le conferenze episcopali lo traducono e anche le traduzioni devono essere approvate da Roma e di certo non se ne fa una nuova edizione ogni anno!
    2) è in vendita a soli 9 € (http://www.librairiecatholique.com/t_Livre/missel-des-dimanches-2010-9782204089081.asp), decisamente pochi per un messale.

    Si tratta quindi di una guida liturgica come ne pubblica ogni conferenza episcopale o ogni diocesi per ciascuno dei riti in vigore nel suo territorio.
    (La Conferenza Episcopale Lombarda pubblica quella Romana e quella Ambrosiana).
    La comodità di queste guide liturgiche è appunto fornire per ogni giorno le indicazioni per ogni giorno di quali Messe e quali Ufficiature si devono o si possono o non si possono celebrare. Questo ovviamente tenendo conto del calendario proprio della diocesi o delle diocesi del territorio di riferimento.

    Accanto a questo che è lo scopo principale della guida, vengono fornite alcune indicazioni riguardo alle "giornate mondiali nazionali" o alle indulgenze che si possono lucrare in qualche particolare giorno. Tanto per fare qualche esempio del solo novembre: l'indulgenza visitando i cimiteri il giorno dei morti e nell'ottava, l'atto di consacrazione a Cristo Re [Pio XI], giornata di ringraziamento (per il mondo agricolo)[C.E.I.] giornata diocesana per la caritas [Milano], giornata diocesana per le chiese nuove [Milano]

    Ho tradotto con Google questo: http://www.perepiscopus.org/article-mgr-robert-le-gall-aime-t-il-la-france--39240203.html, ma forse ho capito male. Qualcuno me lo traduce? e mi dice se sono parole del vescovo?

    RispondiElimina
  16. Vorrei proprio sapere che cosa ne pensano tutti quei signori che l'altro ieri si lamentavano dell'eccesso di lamentele da su questo blog riguardanti questi ed altri obbrobri...
    Ma, da perfetto ignaro di cotali annuari liturgici, io chiedo semplicemente:

    esistevano fino a 5-10 anni fa?
    e a CHE COSA servono?

    Fedele allibito

    RispondiElimina
  17. Il problema è che noi stiamo qua a lambicarci il cervello per questo o quel motivo... sul perchè di questa o di quella storia.... ci piangiamo addosso e ci lamentiamo dei nostri pastori infedeli, ipocriti e senza senso.... ma allora perchè non manifestiamo tutti insieme pubblicamente questa insofferenza e la gridiamo per le strade... sembra che siamo diventati il popolo delle chiacchiere... DOBBIAMO SPAVENTERAE QUESTI FARABUTTI E FAR VEDERE CHE ANCHE NOI SIAMO UOMINI PRONTI A COMBATTERE UNA SANTA BATTAGLIA!!!!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  18. Guida liturgica?
    Ma che tipo di liturgia ha un nesso con la citata ricorrenza:
    "Festa ebrea di Hanukkah che commemora la vittoria dei Maccabei e la nuova dedicazione dell`altare ...."
    e con:
    29 novembre 2009: "Nella comunità musulmana, Aid al Kabir, festa del sacrificio dell`ariete ...
    ecc. ecc.
    ? ? ? ?

    In che pianeta siamo atterrati?

    RispondiElimina
  19. Onda lunga dello

    SPIRITO DI ASSISI ? ? ?

    (con Budda sull'altare cattolico
    ecc. ecc. ecc.)
    ? ? ? ? ?

    RispondiElimina
  20. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  21. Se non è un Messale

    P E R C H E'

    c'è scritto

    MISSEL ?

    (parole sganciate dai significati,
    caos nelle menti,
    mistificazione SUBDOLA,
    pecore allo sbando,
    LOGOS UCCISO!)

    CUI PRODEST ?

    RispondiElimina
  22. L'Eglise Conciliaire n'est pas l'Eglise Catholique, Apostolique et Romaine.
    C'est la Synagogue de Satan.
    Point final.

    RispondiElimina
  23. Caro anonimo, ho descritto, in francese, che cosa è questo testo, mi sembra sia più che chiaro.

    Il suo titolo è: "Messale delle domeniche".
    Può bastare?

    Non c`è abbastanza confusione nelle menti, nelle coscienze dei cattolici per aggiungere sempre nuove dosi?
    O è fatto apposta?
    Quel testo contiene non solo le feste liturgiche, ma la Liturgia della Messa, le letture.
    È, lo ripeto, un testo guida per i cattolici, per gli animatori litiurgici...
    So che forse per voi Italiani certe cose sembrano ancora incredibili, e dunque si tende a relativizzarle, ma purtroppo questa è la realtà di chi è confrontato ad un clero che definire progressista è ancor poco.
    La liturgia è diventata il parente povero della Chiesa, messa a tutte le salse, oggetto di tutte le inventività, terreno di esperimenti, ivi compresi ecumenici.
    Ma che si senta il bisogno in un Messale delle domeniche, di far figurare le festività musulmane ebree e protestanti mi sbigottisce..
    Sarà per non far torto a chi non è cattolico?

    RispondiElimina
  24. Caro Gianluca Cruccas E' difficile credere che "portae inferi non praevalebun" dopo che si leggono certe cose e capisco gli amici che sono presi da sconforto, sconforto che non mi abbandona ormai da tanti anni e cioà da quando tutto quello in cui avevo creduto e mi era stato insegnato dal buon parroco è stato cancellato ed irriso dopo lo sciagurato Vaticano II. A quelli che ancora sperano dell'intervento dall'alto dico:"Non illiudetevi" non verrà fatto niente anche perchè, al di là di tardive e parziali concessioni, anche il Santo Padre ha allora contribuito in prima persona, come esperto, affinchè la chiesa prendesse tale cammino. Anche lui è intriso dello spirito del concilio che significa collegialità, libertà religiosa, ecumenismo ecc. Anche la sua condotta è ondivaga. Riconosce i neocatecumenali e poi emana il motu proprio Summorum Pontificum ,ma non ha nè la voglia nè la forza affinchè venga applicato. Ribadisce il celibato sacerdotale e poi accoglie dei laici sposati (che sarebbero i pastori anglicani) dando loro l'ordine sacro. Un vero guazzabuglio che rileva che la bussola della nave di Pietro è impazzita e non sa più dove è il Nord (Nostro Signore) e come ci si può arrivare. Non si possono contentare tutti . Ma è così purtroppo e di conseguenza la Fede vacilla ed i dubbi aumentano. Speriamo di non giungere al''indifferenza, anticamera dell'agnosticismo e quindi all'ateismo. Comunque anche di questo si dovranno ringraziare il beato (????) Giovanni XXIII ed i suoi successori. Salga a te signore il nostro grido :"Domine salva nos, perimus". Sono convinto che questo post verrà censurato. Peter

    RispondiElimina
  25. cara Redazione....
    se volevi gettare un sasso nello stagno, beh, stavolta è un macigno
    di parecchie tonnellate,
    ma...
    di certo non basterebbe uno tsunami di cento di simili sconcezze per smuovere
    le coscienze ormai PIETRIFICATE dei responsabili a vari livelli e di chi è più o meno connivente!
    L'importante è che NOI qui non dimentichiamo che la Giustizia di Dio c'è, e presenterà il suo conto a tutti (a tempo debito)...

    RispondiElimina
  26. DOBBIAMO SPAVENTERAE QUESTI FARABUTTI E FAR VEDERE CHE ANCHE NOI SIAMO UOMINI PRONTI A COMBATTERE UNA SANTA BATTAGLIA!!!!!!!!!!!!!

    Gesù non ha spaventato nessuno e si è lasciato inchiodare sulla Croce; la nostra Santa Battaglia è parlar chiaro per chi ha orecchie per intendere, ma innanzitutto preghiera e penitenza

    Piuttosto che manifestazioni nelle piazze, che lasciano il tempo che trovano o prove di forza improponibili, sarebbe bene cercare altre occasioni di diffusione del nostro sentire -che siano formativo-informative e non piazzarole- oltre queste sul Web

    RispondiElimina
  27. Anonimo dell 10,24 ha scritto "NON SI TRATTA DI UN NUOVO MESSALE. NON DIAMO FALSE NOTIZIE SOLO PER AGITARE LE ACQUE, è l'année liturgique 2009-2010" ...
    Anche se, effettivamente, si tratta dell'annèe liturgique ( calendario liturgico, per noi italici ) la cosa è inaudita e grave egualmente !
    Invece che citare i Santi e le Sante che arricchiscono la nostra fede ed il nostro cammino quotidiano alla luce del Cristo Risorto, questi "dottori laici" propongono ai "presbiteri"le riflessioni del mondo in una pretesa sudditanza culturale e spirituale con lo spirito mondano.
    Nessun compresso con costoro che inquinano la fede dei nostri padri e nessun dialogo fin tanto questi "dottori laici" continuano a fare questi abomini al Signore nostro Dio!
    Arriveranno i Maccabei per riconsacrare il Tempio del Signore !

    RispondiElimina
  28. Sul sito dell'editore (http://www.librairiecatholique.com/t_Livre/missel-des-dimanches-2010-9782204089081.asp) leggo:
    "Toute l'année liturgique 2009-2010 en un seul volume. -Liturgie de la Messe -Prières liturgiques et lectures bibliques -Introductions -Indications pour les animateurs : "Chanter, Prier, Célébrer" -Calendrier liturgique -Fêtes à souhaiter -Textes pour la méditation".
    Mi sembra un messalino per i fedeli piuttosto che un calendario liturgico o un vero e proprio Messale. Resta da capire se è un messalino domenicale o quotidiano, ma visto il prezzo contenuto propendo per la prima ipotesi. Se così fosse, la mancanza di festività che cadono fuori dalla domenica sarebbe spiegata: ma il condizionale è assolutamente d'obbligo.
    Per quanto la cosa non mi sembri il massimo (è la classica "pappa pronta" per l'animatore liturgico, che così non deve nemmeno fare la fatica di cercarsi i canti e le preghiere...) mi sembra comprensibile che, in una società molto più multiculturale della nostra, vengano riportate le indicazioni di festività di altre religioni. Quanti degli utilizzatori di questo libretto avranno vicini di casa, colleghi di lavoro, o magari parenti acquisiti musulmani o ebrei?
    Certamente certe espressioni a proposito di "profeti" di altre religioni mi sembrano eccessive e sottintendono una concezione decisamente erronea del rapporto con i non cristiani.

    RispondiElimina
  29. "Tecnicamente" sarà pure un calendario liturgico e non un messale ma il discorso non cambia: è ovvio che la Messa viene celebrata come le altre seguendo (forse) il messale normale ma questo non significa che si possa celebrare una Messa che ricordi l'inizio del ramadam!
    Evitiamo quindi di perderci in precisazioni stupide e non c'entra neanche l'essere progressisti o tradizionalisti, qui il punto è che un vescovo che firma un simile calendario semplicemente non è più cattolico: è un problema infatti che va oltre la sola liturgia dato che evidentemente si è "dimenticato" cosa recita il 1° comandamento!

    Bisognerebbe quindi scrivere una lettera alla C. della Dottrina della Fede, in modo che questa prenda provvedimenti, ma in quella diocesi c'è qualcuno che si "sveglia" e lo fa?

    RispondiElimina
  30. Cominciai ad essere sconcertato quando sentii dire da tanti, anche suore e religiosi, che
    "tutte le religioni hanno la stessa dignità" (al tempo del pontificato di GPII, questo era ciò che recepì il fedele comune, e molti giovani della mia età si tuffarono nelle esperienze "mistiche" dello yoga, buddismo zen e via dicendo, anni '80...), ognuno ha il diritto di cercare il Signore a modo suo ed Egli accoglie tutti senza far preferenze...
    del resto lo stesso sig. maggio55 diceva qui ieri che il Concilio ha il gran merito di aver "offerto un modo diverso per parlare con gli altri" e farci
    "incontrare Cristo in un modo nuovo"!
    Ecco i nuovi modi, vero?
    che comprendono per par condicio feste cristiane e feste dei nemici di Cristo?

    Io ricordo solo quella frase di S. Giovanni:
    "La luce del mondo venne tra i suoi, ma
    I SUOI NON L'HANNO ACCOLTO" !

    RispondiElimina
  31. Congregazione della Dottrina della Fede ?
    Caro Luigi, ma lei è al corrente di quali personaggi e di quali "formae mentis" siano lì dentro operanti?
    Personalmente ho letto notizie per niente rassicuranti!

    RispondiElimina
  32. Carissimo Peter io alla promessa del Signore "portae inferi non praevalebun"credo fermamente, solo il Signore ha parole di vita eterna, e nessun altro, se lui l'ha promesso sicuramente manterra' cio' che ha detto. Per quanto riguarda il processo degenerativo partito dal dopo Concilio Vaticano II, io sono convinto che non si fermera' ma andra' avanti sino alla fine, poi ci sara' l'intervento restauratore del Signore,ma questo tempo a noi non e' dato di conoscerlo.

    Così parla il Signore degli eserciti: Questo popolo dice: «Non è ancora venuto il tempo di ricostruire la casa del Signore!». [3]Allora questa parola del Signore fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo: [4]«Vi sembra questo il tempo di abitare tranquilli nelle vostre case ben coperte, mentre questa casa è ancora in rovina? [5]Ora, così dice il Signore degli eserciti: riflettete bene al vostro comportamento. [6]Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; avete mangiato, ma non da togliervi la fame; avete bevuto, ma non fino a inebriarvi; vi siete vestiti, ma non vi siete riscaldati; l'operaio ha avuto il salario, ma per metterlo in un sacchetto forato. [7]Così dice il Signore degli eserciti: Riflettete bene al vostro comportamento! [8]Salite sul monte, portate legname, ricostruite la mia casa. In essa mi compiacerò e manifesterò la mia gloria - dice il Signore -. [9]Facevate assegnamento sul molto e venne il poco: ciò che portavate in casa io lo disperdevo. E perché? - dice il Signore degli eserciti -. Perché la mia casa è in rovina, mentre ognuno di voi si dà premura per la propria casa. [10]Perciò su di voi i cieli hanno chiuso la rugiada e anche la terra ha diminuito il suo prodotto. [11]Ho chiamato la siccità sulla terra e sui monti, sul grano e sul vino nuovo, sull'olio e su quanto la terra produce, sugli uomini e sugli animali, su ogni prodotto delle mani».
    [12]Zorobabele figlio di Sealtièl, e Giosuè figlio di Iozedàk, sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo ascoltarono la parola del Signore loro Dio e le parole del profeta Aggeo, secondo la volontà del Signore che lo aveva loro inviato, e il popolo ebbe timore del Signore. [13]Aggeo, messaggero del Signore, rivolto al popolo, disse secondo la missione del Signore: «Io sono con voi, oracolo del Signore». (Aggeo, 1)

    Quindi caro Peter coraggio e mettiamoci al lavoro, prima di tutto con noi stessi, in secondo luogo, aiutiamo la santa Chiesa cattolica a rimanere tale, con la preghiera, con l'esempio, con la divulgazione della retta dottrina Cattolica, e col denunciare gli scandali condannando l'errore ma non chi lo commette perche' il giudizio appartiene a Dio

    RispondiElimina
  33. Aveva ragione suor Lucia di Fatima, quando più volte (fino agli anni '40-50) avvisò che si era ormai instaurata nella Chiesa una
    "confusione diabolica":
    secondo voi, dopo il Concilio tale malattia è guarita...o non siamo giunti piuttosto a una fase parossistica
    (che di dire "terminale" ce lo impedisce solo la Speranza cristiana, fiducia NON nell'uomo iniquo e stupido che sta tagliando il ramo dov'è seduto, ma SOLO in Cristo Signore e Fondatore della Chiesa!)

    RispondiElimina
  34. ..... lo scrivo ancora per la miliardesima volta .........

    ...... di aver piena ragione , pienissima , a dover stare e difendere a spada tratta la FRATERNITA' SPIOX........
    ..... e mi si venga a dire che sono di destra che lo mando beatamente a quel paese .......

    questi poi , sono i risultati dello SPIRITO DI ASSISI , del famoso incontro interreligioso , cui ero presente .....
    molto folcloristico , una BABELE di religioni ...

    ed erano presenti allora , mi ricordo , dei '' LEFEREVIANI ,, che facevano volantinaggio mettendo in guardia da tanto entusiasmo ,
    ..... PROFETICI .....

    ma GESU' ci ammonisce di essere venuto per dividere e non per unire a portare la spada e non la pace .........
    ed io mi domando dove sono tutti questI monsignori , diabetici . calabrache disposti a versare il sangue per LUI .....

    RispondiElimina
  35. Difatti ben profetizzava di costoro San Pio X nell’Enciclica PASCENDI DOMINICI GREGIS,
    descrivendo con una esattezza impressionante sia la natura che il comportamento, di questi attentatori della Verità, siano essi ecclesiastici o laici, ed aggiungendo anche le linee guida per i provvedimenti da intraprendere con codesti personaggi:

    ...L'officio divinamente commessoCi di pascere il gregge del Signore ha, fra i primi doveri imposti da Cristo, quello di custodire con ogni vigilanza il deposito della fede trasmessa ai santi, ripudiando le profane novità di parole e le opposizioni di una scienza di falso nome. La quale provvidenza del Supremo Pastore non vi fu tempo che non fosse necessaria alla Chiesa cattolica: stante ché per opera del nemico dell'uman genere, mai non mancarono "uomini di perverso parlare (Act. X, 30), cianciatori di vanità e seduttori (Tit. I, 10), erranti e consiglieri agli altri di errore (II Tim. III, 13)". Pur nondimeno gli è da confessare che in questi ultimi tempi, è cresciuto oltre misura il numero dei nemici della croce di Cristo; che, con arti affatto nuove e piene di astuzia, si affaticano di render vana la virtù avvivatrice della Chiesa e scrollare dai fondamenti, se venga lor fatto, lo stesso regno di Gesù Cristo. Per la qual cosa non Ci è oggimai più lecito di tacere, seppur non vogliamo aver vista di mancare al dovere Nostro gravissimo, e che Ci sia apposta a trascuratezza di esso la benignità finora usata nella speranza di più sani consigli. Ed a rompere senza più gl'indugi Ci spinge anzitutto il fatto, che i fautori dell'errore già non sono ormai da ricercarsi fra i nemici dichiarati; ma, ciò che dà somma pena e timore, si celano nel seno stesso della Chiesa, tanto più perniciosi quanto meno sono in vista. Alludiamo, o Venerabili Fratelli, a molti del laicato cattolico e, ciò ch'è più deplorevole, a non pochi dello stesso ceto sacerdotale, i quali, sotto finta di amore per la Chiesa, scevri d'ogni solido presidio di filosofico e teologico sapere, tutti anzi penetrati delle velenose dottrine dei nemici della Chiesa, si dànno, senza ritegno di sorta, per riformatori della Chiesa medesima; e, fatta audacemente schiera, si gittano su quanto vi ha di più santo nell'opera di Cristo, non risparmiando la persona stessa del Redentore divino, che, con ardimento sacrilego, rimpiccioliscono fino alla condizione di un puro e semplice uomo...

    RispondiElimina
  36. un testo avvilente! come avvilente è l'indolenza di chi ha il dovere di intervenire ed invece se ne lava le mani, non impedendo la nuova crocifissione del verbo che si è fatto carne.
    Vicario di Cristo scuotiti! Fa qualcosa di cristiano!

    RispondiElimina
  37. Quante anime saranno ingannate, indotte all'apostasia e si perderanno, perché il mandato di Cristo a Pietro
    "Conferma i tuoi fratelli" (Luca, 22,32) è stato tradito dagli stessi pastori che hanno messo sullo stesso piano la vera con le false religioni, il Dio Trino ed Unico con gli idoli e i falsi dèi !

    RispondiElimina
  38. Mi viene da dire: almeno fossero andati davvero a farsi un giro con attenzione per vedere ciò che avviene durante le ricorrenze altrui! Le altre religioni nella stragrande maggioranza dei casi (tolti forse i protestanti, ma nemmeno tutti) praticano riti tradizionali in luoghi intrisi di sacro. Assistervi non fa che aumentare la voglia di riscoprire il nostro meraviglioso rito tradizionale. No, questi signori amano riempirsi la bocca di chiacchiere per mostrarsi "aperti" ed "ecumenici" ma non sanno nemmeno di cosa stanno parlando.

    RispondiElimina
  39. al di là delle cazzate assurde che i vescovi francesi hanno scritto, non crerdo che sia un messale ma un calendario (stile Bose che da anni lo pubblica inserendo fra i nuovi martiri Gandhi e Bonhoeffer, e fra i nuovi santi (sic!) Papa Giovanni). Un Messale ha bisogno dell'approvazione di Roma, il calendario liturgico credo di no. Pertanto chiedo alla REDAZIONE di sostituire la parola messale con calendario. Alessandro

    RispondiElimina
  40. “Poiché”, come recita il testo conciliare, “tutto ciò che di buono e di vero si trova in loro, è ritenuto dalla Chiesa come una preparazione ad accogliere il Vangelo, e come dato da Colui che illumina ogni uomo, affinché abbia finalmente la vita”
    .............
    la Chiesa “esorta i suoi figli affinché, con prudenza e carità, per mezzo del dialogo e la collaborazione con i seguaci delle altre religioni, sempre rendendo testimonianza alla fede e alla vita cristiana, riconoscano, conservino e facciano progredire i valori spirituali, morali e socio-culturali che si trovano in essi” (Nostra aetate, n. 2).
    ---------
    così scrive e spiega uno studioso
    (Filippo Liverziani in
    IL CRISTIANESIMO E LE RELIGIONI NON CRISTIANE NELLA PROSPETTIVA DEL CONCILIO VATICANO II)
    il senso in cui dobbiamo (dal Concilio) intendere che ci si salva anche al di fuori della Chiesa, e quindi tutte le religioni hanno valore di salvezza: questo e simili testi mi hanno immerso (e ancora oggi mi lasciano immerso) nella più totale confusione quando cominciai a credere non più vera l'antica affermazione
    "extra ecclesiam nulla salus".
    Qualcuno, per favore, può leggere quella pagina (link seg.) e spiegarmela?

    http://www.convivium-roma.it/italiano/testi_doc/txtconvivio/cristianesimo.doc

    Io vedo solo che la gran massa dei fedeli cattolici oggi E' realmente conformata a quelle idee lì esposte!
    ....e poichè ripenso che nella Bibbia intera non mi pare che si parli mai di ‘valori’, (nè che i valori possono salvare) e che dunque per ‘idoli’ non si intendono i ‘falsi valori', bensì proprio i falsi dei, “gli dèi falsi e bugiardi”....,
    gradirei che don Tiddi mi spiegasse cortesemente sia la frase
    Omnia dii gentium sunt daemonia (Psalm 95: 5),
    sia quelle parole di Gesù:
    "Chi non è con me è contro di me"
    "Chi non raccoglie con me disperde"
    e soprattutto
    "Andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura;
    chi crederà e sarà battezzato, sarà salvo;
    chi non crederà, sarà condannato"
    (Marco 15, 16)
    .......

    io continuo a chiedere a sacerdoti e vescovi ecumenisti:
    "CHI ci salverà, l'umanesimo
    polimorfo-teista intriso di "alti valori" filantropici terenziani
    ("homo sum...")
    o sempre soltanto Gesù Cristo, Figlio Unigenito dell'UNICO Vero Dio, Egli solo Signore e Salvatore ?
    (vede, don Tiddi, la notte avanza sulla Terra, il fumo dilaga negli occhi e nelle anime dei poveri fedeli, non so se lei se n'è accorto...
    ed è magra consolazione dire che quel "messale" non è il primo, segno che ne vedremo ben altri !)

    RispondiElimina
  41. Scusa, Alessandro, ma...
    vuoi forse censurare la stessa luce del sole?
    che significa quella parola "Missel"
    su quella copertina?

    QUALE la maschera,
    QUALE il volto....
    secondo te?

    RispondiElimina
  42. corrige:
    "Omnes dii gentium sunt daemonia”

    RispondiElimina
  43. Alessandro, e perchè dunque la redazione dovrebbe cambiare un nome che è stato dato ed è dato ogni anno a quel testo dagli stessi vescovi francesi?
    Quel Messale non è opera di un ente privato, ma ha il placet del Presidente della Commissione Episcopale per la Liturgia

    Faut-il être plus royaliste que le roi?

    Si rivolga piuttosto alla CEF, affinchè tolga quel titolo, resta poi vero che in ogni caso è assurdo e sconcertante che figurino in quel Messale, che lo ripeto è una guida che accompagna tutto l`anno i cattolici francesi, feste e ricorrenze di altre religioni.

    RispondiElimina
  44. a CARTA CANTA: conosco l'inglese e un pochino di spagnolo. Non ho studiato il francese per cui lascio la traduzione a chi lo conosce bene. Alessandro

    RispondiElimina
  45. certo, Luisa, sono d'accordo con te ma allora se è un Messale è stato approvato dalla competente Congregazione, cioè da Canizares ... Mi rifiuto di crederlo. Poi al di là del nomen iuris guardiamo la sostanza. Magari i vescovi francesi sanno che non è un Messale ma poco più di un calendario. Il Messale non cambia ad ogni anno solare, il N.O. ha un ciclo triennale per i festivi e biennali per i feriali. Il Messale dovrebbe valere per la Chiesa universale e non per i singoli Stati (salvo il Congo ex Zaire che ha un proprio rito). Alessandro

    RispondiElimina
  46. calendario/annuario "liturgico"...?


    "mutato nomine,
    de te, Liturgia, libro (libere) narratur"!

    (parafrasandro Orazio)

    RispondiElimina
  47. TUTTI INSIEME
    appassionatamente,
    cristiani e non cristiani,
    col massimo esponente!

    (sacro e santo globalizzato)

    RispondiElimina
  48. E intanto Geddafi viene a predicare il Corano a un gruppo di svampite italiane.
    Cosa accadrebbe se un leader politico italiano, magari cattolico "adulto", andasse a predicare il Vangelo di Nostro Signore Gesu' Cristo a un gruppo di fanciulle in Libia?
    E per ora ha usato le buone. Cosa ci risevera' il futuro???....FdS

    RispondiElimina
  49. Mi fa' piacere leggere queste cose!!
    Ricordo una frase di don Giussani che diceva che cristianesimo e ebraismo un giorno sarebbero state la stessa cosa.

    Mi sembra che ci stiamo incamminando sulla strada "giusta".

    Questi fatti ci mostrano come il cattolicesimo liberale sia avvelenato in Francia e in Italia anche se qui appare sotto le apparenze neoconservatrici di certe organizzazioni che nessuo ha il coraggio di criticare per la loro assoluta infondatezza teologica.

    La dinamica nella sostanza e la meta sono identiche.

    RispondiElimina
  50. Condivido completamente la meraviglia e lo sconcerto per questa pubblicazione dei vescovi francesi, ma ha ragione chi ha specificato che non si tratta di un Messale ma di un caldendario liturgico. E' pur vero che il titolo che è stato attribuito a questa agenda è "Missel", forse proprio per tentare di dargli un'autorevolezza che non ha, ma questo non basta per farla diventare un Messale. Se con un gruppo di amici decido di far stampare un libro col titolo di "Vangelo", non per questo tale opera avrà il diritto di entrare nel Canone della Sacra Scrittura.

    RispondiElimina
  51. certo, Andria!
    ...ma intanto si semina il tarlo della confusione (sciami di tarli roditori nell'inconscio sotterraneo, instancabili, finchè un giorno, oplà! crolleranno le fondamenta sbriciolate del Depositum...)

    RispondiElimina
  52. e poi ...
    quest'opera seminatrice di caos dottrinale è autorizzata da Vescovi,
    massimi responsabili della FORMAZIONE dei fedeli, cioè da
    PASTORI, INCARICATI DI PASCERE IL GREGGE DI CRISTO,
    non da 4 amici al bar:
    lei non vede la differenza, Andria?

    RispondiElimina
  53. per tentare di dargli un'autorevolezza che non ha,
    -------
    già...appunto:

    CHI vuole tentare di dargli un'autorevolezza che non ha...?
    e -se si è consapevoli che NON HA autorevolezza- PERCHE'
    "volergliela dare" ?

    RispondiElimina
  54. Certo che vedo la differenza, caro Tarlo, ho semplicemente detto che non basta un titolo ingannevole per fare di un'agenda liturgica un Messale. L'episcopato francese, del resto, è indifendibile, e questa pubblicazione è solo uno dei frutti da cui poter giudicare l'albero. Anzi ritengo che chi ha suggerito alla redazione di cambiare il titolo del post dovrebbe pretendere invece che venga cambiato il titolo di questo vergognoso volumetto. La redazione ha semplicemente tradotto il termine Missel, che in italiano è indubbiamente Messale. E siccome a pensar male forse si fa peccato, ma difficilmente si sbaglia, sono convinto che l'equivoco è stato creato ad arte dai vescovi francesi, che fanno di tutto per farci rimpiangere quelli gallicani,

    RispondiElimina
  55. Ecco l'elenco delle feste ebraiche "introdotte" nell'anno liturgico dala Chiesa francese:
    Saranno contentissimi Kiko Arguello e Carmen Hernandez che da quarant’anni con il Cammino Neocatecumenale vanno predicando nella Chiesa cattolica l’ebraismo, con tutte le sue feste ebraiche:

    “Festa ebrea di Hanukkah”: Kiko fa mettere sull’altare la Hannukkià, il candelabro a nove bracci ( e non la Croce di Cristo) in ricordo di questa festa.


    “Festa ebrea di Purrim: memoria del digiuno di Ester”: già attualmente i neocatecumeni non digiunano secondo le norme della Chiesa ma alla maniera degli ebrei, imponendo il digiuno quaresimale di 40 ore anche ai bambini.

    “Festa ebrea di CHAVUOT, festa delle mietiture e del dono della Legge”: è la Pentecoste ebraica: Gesù Cristo l’aveva sostituita con la Pentecoste cristiana dandoci lo Spirito Santo, come nuova ed unica Legge. Ma per Kiko non è la Terza Persona della Trinità ad essersi effusa, ma solo lo spirito di Gesù Risorto.

    “Yom Kippur, il giorno più solenne dell`anno consacrato all`espiazione dei peccati": secondo quella matta di Carmen la Chiesa è nata il giorno dello Yom Kippur celebrato da Gesù a Cesarea di Filippo quando disse “Tu sei Pietro”. Per questo Carmen aspetta il momento storico opportuno per introdurre nella Chiesa la confessione comunitaria pubblica, in sostituzione del Sacramento della Confessione individuale, perché per Kiko e per lei vale ancora lo Yom Kippur!

    “festa di Sukkot o delle Capanne che commemora il soggiorno nel deserto durante l`Esodo":
    per Kiko il Cammino è tutto un “andare nel deserto”, è un’eterna “festa delle capanne”. (Ricordo che il signor catechista Pino Manzari, ai tempi del terremoto in Umbria del 1997, venne e con una risatina ironica disse: “E’ interessante che mentre Israele celebra la Festa delle Capanne, qui si fa “la festa delle baracche”…” (Nella sua triste capoccia Dio puniva la gente buttandogli giù la casa perché non seguivano le feste ebraiche … si può essere più scemi?)

    Per non parlare del sacrilego stravolgimento dell’Eucarestia, trasformata in una gioconda notte pasquale ebraica, dove il Corpo e il Sangue di Cristo non sono tali, ma RAPPRESENTANO il “pane dell’afflizione nel deserto” e “il vino dell’esultanza per la terra promessa”!

    Con il Cammino Neocatecumenale si assiste, da quarant’anni nella Chiesa cattolica, allo scandalo di cui oggi si fa protagonista la Conferenza episcopale di Francia, che introduce le feste ebraiche, mussulane e protestanti nell’anno liturgico cattolico. Questo, Kiko, con l’ebraismo, lo fa da quarant’anni, con la benedizione della Gerarchia della Chiesa!

    Anna Rita Onofri

    RispondiElimina
  56. Anche se il termine "Missel" stesse per "guida liturgica", è l’intenzione dell’atto di sincretismo che profana la Santa Messa ad essere gravissimo.
    Quello che va detto è che introdurre nella Liturgia cattolica feste appartenenti alle chiese separate ( la scandalosa Festa della Riforma: e quale figlio del diavolo può "rallegrarsi" della Riforma Protestante?...) è un pubblico atto scismatico. E introdurre nella Liturgia cattolica feste non cristiane ( Ramadam o Sukkot o Yom Kippur o scempiaggini del genere) equivale ad un chiaro atto di APOSTASIA!

    Amici miei, siamo alla frutta. L'Apostasia procedente dai "vertici della Chiesa" di cui parlava Maria Santissima a Fatima è incominciata, Satana è scatenato: occorre preghiera, penitenza, conversione, offerta della propria vita, anche per certi preti che di fronte a tanto scempio alzano le spallucce ed invitano a "non strapparsi i capelli". Si vergognino e si convertano.

    Ricordo a Mic, che cercava di “moderare” il fratello che voleva spaventare i farabutti, che nostro Signore, prima di essere crocifisso, ha debitamente "alzato la voce" senza troppi rispetti umani ed ha gridato "Serpenti, razza di vipere, come scamperete al fuoco della Geenna??" E che quando ha dovuto difendere la Casa del Padre ha preso la frusta! Per questo l'hanno ucciso: perché di notte pregava e di giorno parlava chiaro e agiva.

    A questi signori Vescovi...glieli darei io i Maccabei... dovrebbero incontrare qualche maccabeo ...raddrizza-schiene.

    Anna Rita Onofri

    RispondiElimina
  57. FEDELE CONFUSO, non mi sembra che tu lo sia davvero. Mi sembra che tu abbia le idee abbastanza chiare.
    Non devi dubitare: solo la religione cattolica e la Chiesa sono il mezzo di salvezza.
    Le altre religioni no.
    Il problema della salvezza va ricondotto alla soggettività: un singolo uomo si salva nella e nonostante la falsa religione se è nell'anima disposto ad accettare il vero Dio e l'unico Salvatore Gesù Cristo quando gli venga presentato.
    Insomma questo individuo si salva per i meriti di Cristo attraverso il battesimo di desiderio.
    Non si salva per i meriti (?) di budda, maometto, visnù ecc.
    Questa è sempre stata la Verità insegnata dalla Chiesa. Guai a chi predica una verità opposta. Guai a coloro che dissuadono oertodossi o ebrei o buddisti dal convertirsi al cattolicesimo! A qualunque livello.

    Quanto al calendario liturgico o guida liturgica, anche se non è "messale", è pur sempre un sussidio liturgico fondamentale e così com'è presentato (non lo conosco) è chiaramente fuori della Verità e del senso della Messa cattolica.

    Speriamo che il 27 dicembre non diveni la festa di S. Erode e il Venerdì santo la festa dei Santi Anna, Caifa, e Pilato.

    RispondiElimina
  58. Grande, grandissimo DANTE.
    Alessandro

    RispondiElimina
  59. ....nel silenzio e nell'incoscienza pressochè generale si consuma questo scempio, preparatore di scempi ben più gravi (e che certamente NON sarà stigmatizzato nè anatemizzato da nessuno):
    quante persone in realtà se fossero interrogate sul fatto in questione, ne percepirebbero la reale portata?
    Pochissime, come pochissimi sono quelli informati dell'anti-cristica catechesi e Liturgia del CNC, punta di diamante dei movimenti modernisti, dichiaratosi apertamente ri-fondatore della Chiesa.
    Un eventuale sondaggio su questo tipo di consapevolezza darebbe, temo, risultati molto più sconfortanti di quello sulla Messa tridentina!

    RispondiElimina
  60. E' la riprova che questo Pontificato e' sostanzialmente impotente e deve continuamente mediare tra anime e forze.

    RispondiElimina
  61. Grazie di cuore all'ottimo prof. Pastorelli!

    (continuando ad attendere una risposta anche da don Tiddi che esorta tutti a non allarmarsi: forse pensa che il Signore non dia peso a queste inezie...che sarebbero, "ragazzate" ?)

    RispondiElimina
  62. Buddha, Visnù e persino Maometto sono nomi propri, anche se non nomi propri di salvatori, e vanno scritti con la maiuscola.

    RispondiElimina
  63. "Uccideteli tutti. Dio riconoscerà i suoi"

    RispondiElimina
  64. "Omnes dii gentium sunt daemonia”

    I nomi dei demoni si possono scrivere con la minuscola.

    RispondiElimina
  65. "Quanto al calendario liturgico o guida liturgica, anche se non è "messale", è pur sempre un sussidio liturgico fondamentale e così com'è presentato (non lo conosco) è chiaramente fuori della Verità e del senso della Messa cattolica."

    Esatto Dante...vous avez tout compris!

    È il sussidio fondamentale.

    Per fedele confuso, se fossi in lei non darei molto peso alle parole di colui che lei definisce uno studioso, ho fatto un giro sul sito, si tratta di parapsicologia, di una messa in prospettiva del Vaticano II, che non ha più niente di cattolico.

    RispondiElimina
  66. Allora, in termini di massima, non mi dispiace l'idea di un calendario liturgico comparato tra varie confessioni e religioni. Quello che mi stupisce però è che un simili strumento sia stati proprio i vescovi francesi a farlo e pure maldestramente, come pare dimenticando alcune festività e memorie direi abbastanza importanti. Mah...

    RispondiElimina
  67. Gentile Luisa, concordo con lei;
    e penso allora che per arginare la confusione dilagante tra i cattolici, ben alimentata da iniziative consimili a questo "calendario", favorite dai Pastori con la bella motivazione del multiculturalismo ecumenista, e per vivere l'inevitabile incontro e mescolanza di popoli con diverse religioni, rimanendo però ben ancorati alla nostra Fede inalterata in Cristo Signore, avremmo urgente bisogno che il Magistero attuale fornisse alla Chiesa discente (cioè noi piccoli fedeli di qualsiasi livello culturale) gli strumenti sicuri, autorevoli ed univoci (una parola, eh?) per leggere e interpretare con la massima chiarezza, sgombrando il campo da TUTTI i fraintedimenti che ci hanno trascinati -nolenti noi- alle ben note derive dottrinali e liturgiche, con dissipazione e spesso "evaporazione" totale della Fede; che ci venga spiegato una volta per tutte il vero senso di quei famosi documenti del Concilio dove si parla di "dialogo" e "libertà religiosa", e vari concetti di "apertura" al mondo e ai "diversamente credenti", affinchè i "già-cattolici" non cadano nelle mille trappole che li circondano, ispirate al principio caritatevole (=buonista) del
    "CERCHIAMO CIO' CHE CI UNISCE, non ciò che ci divide",
    finendo col dimenticare -per IRENISMO, che carità non è- il loro essere GIA' figli di Dio grazie al Battesimo ricevuto ("credo in un solo Battesimo"), e dover magari farsi "resettare" come nel CNC che li obbliga ad un bis-battesimo o ancora ricercare -ricaduti nel buio preistorico- la Verità, (già loro pienamente rivelata e donata), a tentoni, nei pagani percorsi di altre fascinose/esotiche culture...!

    Quando potremo avere questa chiarezza dalla Chiesa docente ?
    Che cosa VERAMENTE voleva dire il Concilio sull'ecumenismo ?
    E anche: PERCHE' è stato così facilmente e largamente (e ora clamorosamente qui oggi) frainteso ?

    (Aspetto sull'argomento anche un provvido ritorno eventuale di don Bernardo-Areki e don Gian Luigi...)

    RispondiElimina
  68. Ma sta scherzando Filippo o sta provocando così per il gusto di provocare?
    Ma avete capito che cosa è questo Messale delle domeniche o devo scriverlo in lettere capitali?
    Avete capito che non è un semplice calendario liturgico?
    Come si può giustificare in modo decente la presenza di quelle feste musulmane, ebree e protestanti su quel testo cattolico, strumento per i cattolici, che contiene non solo preghiere e meditazioni e suggestioni per gli animatori liturgici ma LA LITURGIA DELLA MESSA e LE LETTURE dell`Anno C?
    Un testo che, lo ripeto, si chiama Messale delle domeniche e non studio comparativo delle diverse feste liturgiche nelle diverse religioni ?

    RispondiElimina
  69. Se l'umore fondamentale del mondo cattolico tradizionalista è quello che prorompe in queste manifestazioni di spregio all'indirizzo di civiltà vetuste e venerande, seppure non esenti da gravi limiti e mende, e che ci offre il triste spettacolo di una bigotteria per cui pensatori arcaici, come Buddha o Socrate o magari Lao Tzu sono trattati alla stregua di demoni, siamo conciati non male ma malissimo. Grettezza e ignoranza non sono mai buoni consiglieri, per quanto chi se ne faccia professo banditore possa sentirsi illuminato, salvo e giustificato.

    RispondiElimina
  70. Sono perfettamente d'accordo con l'anonimo delle 10.30. I soli commenti non bastano, dobbiamo uscire fuori, dobbiamo attuare, dobbiamo arruolarci nell'esercito del Cristo....dobbiamo alzare la voce e marciare dietro la bandiera della verità e far sapere a tutti questi cattolici adulti che le loro forze non prevarranno e che il loro gioco è stato smascherato.

    G.

    RispondiElimina
  71. Anonimo, che anonimamente dà lezioni di civiltà a questi grezzi trazionalisti, una cosa è rispettare figure che sono venerate in altre civiltà e religioni, un`altra introdurre in un libro cattolico che è uno strumento per i cattolici alfine di vivere e seguire l`anno liturgico cattolico, feste e ricorrenze di altre religioni.
    E dirlo non è mancare di rispetto a ebrei e musulmani che del resto, son convinta non hanno di certo chiesto che le loro feste figurino in un libro liturgico cattolico.

    RispondiElimina
  72. ...scusate ma non credete che un messalino per i fedeli abbia molta più diffusione di un messale vero e proprio...che senso ha dire che è solo un messalino quando la gente comune compra solo questi, venduti a prezzi accessibili. Il danno è enorme!!!

    G.

    RispondiElimina
  73. L'anonimo delle 18.07 non ha tutti i torti. E ribadisco: se chi ha pensato quell'insalata mista di messalino o come vogliamo chiamarlo si fosse preso la briga di studiare solo un pochino come funzionano tutte le altre religioni che vuole mettere sullo stesso piano, si sarebbe reso conto immediatamente di prendere solenni cantonate. Non può esistere una religione che prende per buona qualunque cosa, salvo forse i suoi fondamenti tradizionali. Non è più una religione, ma un carnevale.

    RispondiElimina
  74. Forse avrei dovuto scrivere in minuscolo Erode, Anna e Caifa.
    Solo fretta, anonimo censor del nulla, e mancata revisione.

    RispondiElimina
  75. Mi dispiace per don Giussani, l'altro San Tosubito, ma ebrei e cristuani saranno una cosa sola quando i primi riconosceranno NSGC come Figlio di Dio e Redentore del genere umano. Lo dice lo stesso Gesù ai discepoli:" Andate predicte il mio Evangelo, ...battezzate nel nome del Padre ,del Figlio e dello Spirito Santo. Chi crederà salvato e chi non crederà non sarà salvato".Istruttivo è inoltre il Prologo del Vangelo di San Giovanni, che i riformatori si sono sbrigati a togliere dalla messa di Paolo VI. Tutte queste gradi figure del cattolicesimo post conciliare, come madre Teresa di Calcutta che si gloriava di non aver mai spinto nessuno alla conversione ben sapendo, che così facendo consegnava le anime di quei poveri disgraziati nelle mani del Nemico, hanno riformato dogmi e credenze ed hanno fatto una nuova religione in cui ci sta tutto ed il contrario di tutto. Per questo sono così osannati da questa chiesa conciliare mentre la causa di beatificazione del Grande (Magno?) Pio XII languisce su di uno scaffale polveroso. Ringraziamo il Signore di averci dato Mons Lefebvre e la FSSPX che porta avanti tutto il Depositum Fidei della Chiesa Cattolica e per questo viene perseguitata dai detentori del potere romano a tutti i livelli. Peter

    RispondiElimina
  76. Luisa, ho capito benissimo di cosa si tratta.
    Intendevo dire che se si trattasse solo di un calendario liturgico comparato pubblicato da un qualsiasi editore non mi avrebbe dato fastidio. Più chiaro ora?

    Mamma mia, guardi che si può parlare anche senza correre subito ai coltelli. Manco avessi negato un dogma di Fede!

    RispondiElimina
  77. Nel caso in cui le domande di Fedele confuso non fossero retoriche, mi permetto di segnalare che il Catechismo della Chiesa Cattolica, acquistabile a 25euro in tutte le librerie religiose, fornisce risposte esaudienti a tutti coloro che, non ritenendosi cattolici adulti o fai da te, hanno l'umiltà di rivolgersi al Magistero della Chiesa per tentare di conoscere la strada per il Paradiso. Concordo col caro Filippo Brughiel, al quale sono debitore di una spontanea benedizione in commenti di un altro post, sulla eccessiva animosità di alcuni interventi. Capisco che le ragioni per perdere la pazienza sono innumerevoli, ma un po' di serenità, se non vogliamo parlare di fraternità cristiana, non sarebbe male.

    RispondiElimina
  78. Madame Luisa, nessuna intenzione di impartire lezioni di civiltà, e soprattutto nessuna intenzione di tacciare di grettezza i tradizionalisti. Semmai taluni tradizionalisti. Come dimostra per esempio l'intervento di Jacopo, infatti, non tutti i tradizionalisti sono grezzi e virulenti, e non mancano gli "uomini di Tradizione" che hanno serie competenze - e opportuno rispetto (un rispetto puramente culturale, certo, ma assai più lodevole di un disprezzo inculto) - anche relativamente alle tradizioni sapienziali o alle religioni non cristiane (due nomi noti a tutti? Introvigne e Blondet).

    Il pateracchio proposto dal messale sincretista è un'evidente idiozia, su questo non ci piove. Così come è idiozia il vago esotismo che spinge migliaia di europei battezzati a compiere, più o meno scientemente, apostasia e a cadere preda di religioni precristiane o di forme di paganesimo postcristiane, per di più proposte nella loro veste più trista (new age e dintorni, o integralismi vari ad usum Delphini). Ma per evitare che l'idiozia dia luogo all'elicitazione di altra idiozia, è bene, ogni tanto, fare presente che un loro ruolo - e non solo o non soprattutto negativo - nella storia della civiltà umana va riconosciuto anche a molte dottrine - etiche, metafisiche, sapienziali - anteriori alla cristianità. Non so cosa ne pensi la Redazione, ma dubito che veda con favore l'assegnazione della taccia di demone a Buddha, o magari a Platone.

    Quanto alle sviste, capitano a tutti, ci mancherebbe. Lo spregio cui ci si riferiva non è quello di chi abbandona involontariamente le maiuscole in tastiera, ma quello che emerge, non troppo di rado, in certe note sopracute e dissonanti (ne abbiamo viste diverse all'indirizzo degli Ortodossi, tra l'altro) che, temo, non onorano né Nostro Signore né la Tradizione.

    RispondiElimina
  79. a Fedele confuso delle 17.58
    -------------------------------
    Chiede a noi che cosa il CVII abbia effettevamente detto sull'ecumenismo? Non è facile dirlo, anche perché il linguaggio dei testi conciliari non è per nulla chiaro ed univoco. tant'è vero che si stanno svolgendo dei colloqui per chiarire alcuni punti della dottrina cattolica trattata nel Concilio, che qualcuno ha interpretato in antitesi alla tradizione.

    Quindi per stare dalla parte della ragione, dobbiamo intepretare l'ecumenismo secondo la logica della dottrina cattolica: il rientro nell'unica Chiesa di Cristo delle confessioni eretiche e scismatiche, cioè quello che sta succedendo con gli Anglicani.

    Mentre l'ecumenismo inteso come avvicinamento alle altre religioni non Cristiane, ha senso se mantiene lo scopo di portarle a Cristo e fatto salvo il principio che non c'è salvezza al di fuori della Chiesa.

    Ciò non vuol dire, beninteso, che l'ebreo o il musulmano non si possono salvare. Per salvarsi hanno bisogno tutti del battesimo che può essere:

    d'acqua: nella chiesa
    di sangue: quando prima ancora di essere battezzato uno muore per Cristo
    di desiderio: quando uno che non conosce Cristo senza sua colpa, vive rettamente secondo una sua fede soprannaturale.

    Questa è sempre stata la posizione della Chiesa.

    RispondiElimina
  80. A proposito di libri, c`è anche chi osa scalfire il mito Rahner:

    http://wxre.splinder.com/post/21707376/Rahner+in+fumo

    RispondiElimina
  81. non ho parole... incominciamo a togliere di mezzo gli animatori liturgici, ingombranti e dilaganti(se potessero sostituirsi al celebrante sarebbero felici, soprattutto le donne catechiste)e avremmo già risolto una buona metà del problema. Ci siamo stufati di subire tutte le domeniche gli ordini e i commenti di costoro. Trattano i fedeli come dei poveri bambini da educare, ritengono che siamo tutti dei mentecatti e che solo loro possano gestire e detenere la verità. Nella mia parrocchia le presenze alla Santa Messa domenicale sono in netta diminuzione. Io stessa, mio malgrado, mi vedo costretta ad emigrare in altre parrocchie. Tra l'altro nella mia provincia per poter trovare una celebrazione VO bisogna fare decine e decine di km posto che la nostra curia diocesana ha osteggiato con ogni mezzo il MP. Celebriamo le feste musulmane ed ebraiche e non le nostre...sembrerebbe uno scherzo di pessimo gusto......Adesso capisco perchè in tanti quadri del giudizio universale vediamo messi all'inferno anche preti e vescovi. Sicuramente Dante avrebbe già sistemato i bravi seminatori di eresie francesi e non solo. Non praevalebunt!

    RispondiElimina
  82. Chiesa conciliare francese VERGOGNA! Che ne hai fatto del tuo battesimo???

    RispondiElimina
  83. Si saranno "sbattezzati"?

    RispondiElimina
  84. Pensierino della sera (fatto per sommi termini ma che andrebbe ulteriormente sviluppato) che avevo postato nel thread degli ortodossi. Penso stia bene anche qui

    islamismo e sionismo conservano ben salde le loro radici, in fondo la lotta è fra di loro, mentre noi siamo tra due fuochi perché stanno preparando, ognuno, la propria dominazione del mondo: gli ebrei dominando l'America e i neocon di casa nostra; gli islamici con il mondo arabo e l'Europa laica progressista, per conquistare la quale propugnano il multiculturalismo, che serve a poter fare il loro comodo e espandersi pacificamente e senza resistenze in casa nostra, ma la loro religione non lo contempla in assoluto in nessuna delle nazioni in cui sono al potere... e, per quanto ci riguarda, tendono a diluire le culture dei singoli paesi europei, portandoci verso un sovranazionalismo anazionalistico, che piano piano cancella ogni identità nazionale

    E noi ci ritroviamo in pieno disfacimento e senza un'identità salda e difesa (non con le armi intendo) ma con il diritto, la cultura e i valori di cui dovrebbe essere pregna... questo significa che in questo momento storico siamo i 'poveri' e i 'piccoli' che confidano nel Signore; ma dovremmo fare qualcosa di più almeno per testimoniarLo... poi la nostra Storia e la nostra vita è nelle Sue mani...

    ma quello che può salvare noi e il mondo è solo il Rito Romano di Sempre

    le baggianate come quella del vescovo francese rientrano nel calabraghismo imperante nella Chiesa e non solo e sono un preludio di dhimmitudine da un lato, di diluizione del cristianesimo nell'ebraismo dall'altro...

    RispondiElimina
  85. alle volte....basterebbe lasciare questi signori....preti...vescovi...cardinali...nel loro brodo.....e' ora che se lo mangino tutto!!!!

    RispondiElimina
  86. ma dubito che veda con favore l'assegnazione della taccia di demone a Buddha, o magari a Platone

    credo che sia in fraitendimentto volutamente esasperato

    RispondiElimina
  87. Qualche anno fa mi ricordo di aver letto un articolo su un quotidiano che raccontava di come l'Arcivescovo di Parigi avesse incontrato un gruppo di bambini della scuola primaria e avesse chiesto loro, in modo giocoso, cosa fosse la Quaresima.
    I bambini, nella loro innocenza, risposero quello che a scuola le maestre avevano insegnato loro: "E' una specie di Ramadan!"
    Pare che questo episodio ai vescovi francesi non abbia insegnato nulla... :-P

    RispondiElimina
  88. Attendo con giocosa ansietà la prossima volta che qualcuno agiterà uno straccetto rosso e la mandria di baldanzosi torelli furibondi si lancierà per distruggerlo con i suoi vigorosi muggiti, notoriamente le armi più affilate di cui i valorosi bovini dispongono. Chissà perché, quando vedono rosso, smettono di ragionare... o forse la loro è solo presunzione in dosi industriali?

    RispondiElimina
  89. Non è un messale.
    Questo blog ama il gossip più di Alfonso Signorini e Barbara D' Urso.

    RispondiElimina
  90. Gossip inutile ovviamente. Perchè c'è un gossip che ogni tanto è pure divertente.

    RispondiElimina
  91. Penso pero' sia ingiusto lamentarsi solo dei Vescovi francesi. A Roma avranno dato il benestare????

    L'ermeneutica della continuita' e' lo slogan di questi anni.

    A macchia di leopardo, pero'!!!!

    RispondiElimina
  92. Si parlava di RELIGIONI, non di filosofia. Di via di salvezza per unirsi a Dio, non di pensiero.
    Può il Buddismo esser definito una religione? Teologi cattolici lo escludono. Tutt'al più parlano di un pensiero, neppure di "filosofia", perché privo di unità e logico sviluppo, o ancor meglio di una prassi di carattere ascetico, che tenderebbe ad evitare il male ma sprofonda in un male maggiore.
    Non ha Dio: è antimetafisico. Agnosticismo.
    La sua essenza è il pessimismo. La vita è dolore perché i beni terreni suscitano desiderio che, una volta appagato, delude, aggravando tristezza. Tutto il bene è illusorio. Dunque si deve fuggire il dolore tramite l'annullamento del desiderio in una situaione di apatia totale: rinuncia che porta al naufragio nel nirvana che dovrebb'esser il tutto, l'assoluto in cui si perde la coscienza individuale, un indistinto in cui limiti e forme svaniscono. Nulla "apparendo" più si elimina la sofferenza.
    All'elininzione della soffeenza dovrebbe anche cooperare la metempsicosi per cui l"anima", che ha trattenuto i desideri dei beni umani dell'esistenza precedente, procederebbe a purificarsi(karma).

    Siamo nel puro panteismo materialisitico.
    Non vedo in queste posizioni un'utilità per la vita dell'uomo, non solo per l'accesso a Dio.

    Come non vedo la via d'accesso a Dio nell'islamismo, che ammette la poligamia, ad es., contraria alla legge divino-naturale, e promette ai martiri il paradiso di Allah con pranzi luculliani e 77 vergini che dopo ogni accoppiamento tornano vergini per il godimento del "martire". Io non vi vedo niente di rispettabile, in questo materialisticamente godereccio paradiso in terra e in cielo, figuriamoci di "venerabile" come pretenderebbero certi articoli dell'Osservatore Romano che riguardano anche le religioni politeiste.

    Blondet? E' persona colta, ma, ad es., non credo che scriverebbe molto positivamente di ebrei fratelli maggiori... e forse neppur fratelli minori.
    Quanto ad Introvigne, venerator di Plinio, sappiamo che pone la Fraternità S. Pio X tra le sette, dopo che svelò le vere o presunte non so magagne di TFP: evidentemente vi scorge una dottrina diversa da quella che la Chiesa ha sempre professato prima delle novità degli ulimi 40 anni ed oltre.

    RispondiElimina
  93. Ormai mi è chiaro: se le cose stanno così, ardisco dire che l'unico cattolicesimo francese è quello di Lefebrve.

    RispondiElimina
  94. Sig. Pastorelli, riguardo al buddismo se sia o non sia una religione, molto dipende dalla definizione che diamo di religione.
    E' vero infatti che alcuni teologi cristiani non solo cattolici hanno fatto notare come sia difficile inquadrarlo in una dinamica religiosa tipica, data l'assenza di un soggetto di adorazione (anche se verso il Buddha Siddharta Sakyamuni Gautama, gli Arhat e i Bodhisatva vi sono forme di venerazione talvolta assimilabili a un'autentica adorazione) è però altrettanto vero che altri teologi hanno osservato come il buddismo abbia elementi escatologici-soteriologici, più o meno accentuati a seconda della "branca" buddista che si prende in esame.
    Se quindi adottiamo una definizione di religione come qualsiasi pratica e/o iniziazione a una prospettiva di salvezza, sia essa nella propria vita terrena od oltre questa, ecco che il buddismo rientra a pieno titolo tra le religioni. E direi che è cosa veramente buona e giusta considerarla in questo modo.
    Infatti, se ci limitassimo a considerare il buddismo solo come un sistema di pensiero più o meno articolato (datemi dello sciovinista, ma per me la filosofia è SOLO OCCIDENTALE, buona o cattiva che sia) qualcuno potrebbe sentirsi autorizzato a separare la prospettiva buddista da quella cristiana e dirsi nel contempo buddista e cristiano come uno può dirsi aristotelico e cristiano. Il buddismo ha un proprio sistema escatologico-soteriologico non compatibile con quello cristiano.
    Altra discorso invece sarebbe da farsi per esempio per lo zen che, pur nascendo e sussistendo tutt'oggi come "branca" buddista e quindi inserita nella suddetta prospettiva religiosa, si presenta anche solo in una forma meramente sapienziale (massime, libelli ecc.) e quindi anche slegata dalla religione buddista. Tanto è vero che oggi esiste in ambito accademico giapponese una corrente filosofica (in senso occidentale) che ha realizzato una sorta di "fenomenologia zen" indipendente dal buddismo.

    Da parte buddista invece la questione se sia possibile essere sia buddisti che di altra religione contemporaneamente è assai aperta. Per esempio, il buddismo theravada (quello diffuso in Indocina) ammette tranquillamente la doppia appartenenza, cosa che invece il buddismo zen (diffuso soprattutto in Giappone) non ammette.
    E' infatti doveroso notare come furono proprio i monaci buddisti zen a schierarsi in prima linea contro i missionari cristiani in Giappone, mentre per altre "branche" buddiste la predicazione cristiana le lasciava quasi del tutto indifferenti. A riprova di ciò basta vedere come in Giappone il 90% della popolazione sia contemporaneamente buddista e shintoista, senza necessariamente finire nel sincretismo: le due religioni non si mischiano, ma svolgono "funzioni" religiose diverse nella quotidianità del singolo giapponese.

    RispondiElimina
  95. Sono quantomeno perplesso (eufemismo).
    Vorrei dire a questi illustri vescovi (che tra l’altro daranno magnifico esempio di qua e di là dalle Alpi…) che hanno a cuor leggero dimenticato quel forte monito di S. Paolo:

    Non lasciatevi legare al giogo estraneo dei non credenti. Quale rapporto infatti può esservi tra giustizia e iniquità, tra luce e tenebre? Quale intesa fra Cristo e Belial, o quale collaborazione fra credente e non credente? (2Cor 6, 11-15)

    D'altra parte leggo poi su Il giornale di ieri che è vicinissima la beatificazione di Giovanni Paolo II: manca solo la firma del Papa
    http://www.ilgiornale.it/interni/wojtyla_santo_subito__oggi_cardinali_decidono/16-11-2009/articolo-id=399417-page=0-comments=1
    “Ora per la promulgazione del decreto sull’eroicità delle virtù manca soltanto la firma di Benedetto XVI, che potrebbe arrivare entro Natale” (A. Tornielli sul blog)

    ... e, ricordando l’incontro di Assisi, dove fu posata una statua di Buddha sull’altare cattolico (per poporne la venerazione? O adorazione? a tutti, anche ai cattolici?) come fosse un eloquente gesto di
    “dialogo interreligioso” ed equivalenza e parificazione di tutte le religioni davanti all’unico Dio, senza nessun titolo di superiorità del cristianesimo di fronte alle altre….
    beh, ancora oggi mi pongo tanti interrogativi….che dire? Ci fu Prudenza in quel grande meeting? Dobbiamo prendere atto, noi laudatores temporis acti, che è stato quello un grande segno epocale che mostra all’intera umanità il senso salvifico dell’ecumenismo?
    Rimango “piuccheperplesso” (eufemismo anche questo…)

    RispondiElimina
  96. Con religioni orientali come il buddhismo dobbiamo stare attenti a ragionare secondo le categorie di pensiero occidentali. Lo stesso principio di non contraddizione è eminentemente occidentale (ha ragione Filippo Burighel, la filosofia stessa è solo occidentale), e in Oriente non è in auge. Ricordo in Thailandia (buddhismo hinayana, il più "laico" secondo le categorie occidentali) le spiegazioni sul fatto che loro non adorano e non pregano Buddha perché è solo un uomo morto duemilacinquecento anni fa: semplicemente lo commemorano, dicono, con reverenza per le cose sagge che ha detto. A noi occidentali sembra molto chiaro. Poi però andate a visitare un tempio buddhista a Bangkok: intanto dovete togliervi le scarpe per entrare, poi all'interno vedrete statue del Buddha, monaci e gente che portano offerte, che si prostrano e pregano, che bruciano incenso... Insomma, per loro Buddha è contemporaneamente un semplice uomo saggio di tanto tempo fa e una divinità da adorare. Inutile stupirsi, o peggio ancora dare un'interpretazione caricaturale di tutto questo. Poi ci sono anche le forme di buddhismo mahayana (più diffuse delle hinayana) che teorizzano chiaramente la natura divina del Buddha. Il buddhismo è una religione (ma sì, credo che questo termine funzioni meglio di "filosofia", dato che dobbiamo usare le nostre categorie di pensiero) che merita rispetto. Cosa gli manca? Prima di tutto, ovviamente, il Dio che si è fatto uomo per condividere in tutto la nostra sorte. Se gli autori del "messalino" francese volevano esprimere questo (ovvero: gli "altri" hanno tante belle cose e tante festività, ma non hanno il Verbo che si è fatto carne), potrebbe anche essere un'idea, purché sia fatto chiaramente capire. Ma ho molti dubbi che sia così.

    RispondiElimina
  97. Discutere sul significato di religione sarebbe troppo lungo, a cominciar dall'etimologia, e questo non è il luogo, ed inoltre, confesso, non ne sarei capace.
    Per religione io non intendo pensieri, speculazioni filosofiche, stati d'animo ecc.
    Intendo quel che per la Chiesa è religione: il legame tra uomo e Dio, tra l'essere razionale e il suo Creatore, fine supremo.
    Bisognerebbe poi parlar della religione intesa soggettivamente e oggettivamente, della religione naturale e di quella soprannaturale.
    Il campo è enorme.

    Quanto al Buddismo ho accennato a vol d'uccello ad alcuni punti più o meno comuni al suo "pensiero".
    Un discorso articolato, che si può trovare altrove, dovrebbe illustrare l'eredità del bramanesimo, le distinzioni tra il primitivo buddismo e quello riformato, le modificazioni subite nei vari luoghi in cui s'è diffuso, confuso o giustapposto ad altre credenze.
    Resta il fatto che il Buddismo rifiuta la concezione di un Dio personale creatore ed ordinatore dell'universo; la rivelazione divina; la metafisica; la persona umana come espressione di un'anima
    sostanziale e permanente; il culto e il valore dei riti sacrificali.
    Quando in alcune regioni orientali s'introdusse nel B. il politeismo, gli dei erano uomini divinizzati; tra le varie evoluzioni c'è la degenerazione nei riti magici.

    Buona giornata a tutti.

    RispondiElimina
  98. per il fedele confuso: perchè sei sconcertato? La tua fede vacilla? Perchè bisogna definire per forza che una liturgia o una chiesa è superiore alle altre? Il cammino della Chiesa non dovrebbe essere un cammino per autocelebrarsi ma per annunciare che Cristo ci ha salvato. Cosa ti toglie se qualcuno afferma che anche le altre chiese hanno pari dignità? Ti ricordi nei secoli quante bolle pontificie ci sono state contro gli ebrei (a partire da Innocenzo IV, Giovanni XXII e giù via fino a Pio X):oggi dovremmo metterle al rogo tutte ma questo non mette certo in crisi la mia fede di cattolico in Dio e nella Chiesa, anche quando cambiano le idee: la tradizione è un fiume che scorre nella storia al quale tanti affluenti danno continuamente il proprio contributo (correggendo e migliorando)

    RispondiElimina
  99. Se parliamo di buddismo, posso solo dire, che avendo avuto l`occasione di ascoltare il Dalai Lama, quest`ultimo con forza e insistenza domandava ai presenti di non abbandonare le proprie religioni.
    Ho effettivamente diversi amici che hanno"riscoperto" le loro radici cattoliche dopo essersi avvicinati al buddismo, altri che si dicono buddisti, ma non considerano il buddismo una religione.
    Mi ricordo, il mio stupore, quando accompagando un`amica nella mia città, ho visto quegli altarini, con le foto del Rinpochè, le candele, tutto un rituale, difficile di non pensare che quelle persone che vedevo bere le parole del Lama, non si sentissero "fedeli" di una religione, anche se i Lama che ho ascoltato insistono nel dire che il buddismo non è una religione ma una filosofia di vita.
    C`è una grande saggezza nel buddismo, che è già stato detto si declina in diverse forme, una saggezza che come tale merita rispetto e ascolto.

    RispondiElimina
  100. Il buddismo non è in sé antimetafisico (né la metafisica è in sé scienza di Dio). In certe sue varianti - per esempio le gemmazioni della scuola Cittamatra o di talune versioni tantriche (p.es. il Tien't'ai cinese e lo Shingon nipponico) - ha offerto invece un autentico substrato metafisico a popoli che ne erano del tutto privi. Non è in sé asistematico: ne esistono versioni asistematiche e versioni straordinariamente sistematiche. Non è, come bene osserva Jacopo, in sé agnostico, perché nelle sue varianti settentrionali (dal Tibet in su) ipostatizza espressamente il Buddha in forme teistiche, anche se la "divinità" è concepita secondo categorie lontane da quelle a noi familiari. Non è in sé panteistico, perché nella maggior parte delle sue scuole non afferma in alcun modo l'identità del cosmo - manifestato e non - con Dio e viceversa (ma poi asserire nello stesso tempo il carattere ateistico e quello panteistico di una stessa filosofia è una contraddizione).
    Non afferma affatto che tutto il bene è illusorio, ma che lo sono i beni mondani (e in questo ci è invece familiare). Mette sotto epochè la nozione di "anima sostanziale", a differenza dell'induismo (che anche nelle sue forme più monistiche e sofisticate, ne fa invece un presidio irriuniciabile). Ha un'organizzazione logica coerente e in alcuni casi - p.es. le scuole madhyamaka - persino compiaciuta. La nozione di "karma" non si riferisce, se non indirettamente, al concetto di purificazione, ma sta a indicare, nel buddhismo come nell'induismo - di cui il buddhismo si propone come riforma spirituale, rompendo la pregiudiziale "etnica", un po' come il Cristianesimo nei confronti dell'ebraismo (anche gli indù si ritengono popolo eletto) - il cumulo delle azioni passate (prossime o remote, ovvero ereditate) che grava sull'esistenza presente e la determina; qualche affinità c'è, semmai, con la nozione di peccato, inteso, in primo luogo, come colpa originaria.
    Il buddismo non rifiuta il culto (per rendersene conto è sufficiente, come scrive Jacopo, un semplice viaggetto in qualche paese dell'Estremo Oriente).

    Non è questa la sede per scendere nei dettagli. Basti sapere che il mondo delle tradizioni etiche, filosoriche e religiose orientali è estremamente complesso e che pensare di muovercisi come se fosse l'orto di casa propria, distribuendo giudizi grossolani non giova a nulla, se non a dare l'idea - non rispondente al vero - che il tradizionalismo cattolico viva nel pregiudizio.

    Questo blog è dedicato al Cattolicesimo tradizionale, non alle tradizioni sapienziali non cristiane. Ma proprio perciò le facili generalizzazioni su queste ultime andrebbero evitate. Lecito ammettere di non avere adeguata conoscenza di questa o quella religione e di non sentire alcuna necessità di perdere tempo a studiarla, dal momento che la si ritiene una falsa religione. Fuori luogo, invece, assumere atteggiamenti di sufficienza nei riguardi di ciò che non si conosce in modo adeguato.

    RispondiElimina
  101. L'attuale Dalai Lama non solo ha esortato a più riprese gli occidentali a non abbandonare il Cristianesimo, ma si è più volte espresso contro l'idea di quella religione universale cui sembra alludere il messale sincretista di cui al post. Uno degli argomenti da lui invocati a tale riguardo è che la "mente occidentale" e la "mente orientale" sono configurate in modo alquanto diverso. Si tratta, di una semplificazione (Tenzin Gyatso non è un sublime metafisico, ed ha, semmai, curiose venature scientiste), ma è pur sempre un buon caveat per gli occidentali preda di facili tentazioni esotiche.

    Sul modo di pensare degli orientali esiste un buon saggio (anche se ponderoso e in inglese), che chi ha tempo, interesse e voglia può leggere con profitto: Hajime Nakamura, "Way of thinking of eastern peoples" (è parzialmente consultabile anche via internet, attraverso "google libri").

    Prima di chiudere il capitolo Oriente, una parola a Fedele confuso. Dia retta a Luisa, che mi pare veda giusto (e se ritiene dia retta anche al sottoscritto, che della materia non è del tutto imperito): l'Oriente è un mare magnum in cui l'occidentale che abbandoni la propria tradizione rischia un drammatico naufragio. Se lo studio del pensiero orientale può aiutarla a meglio comprendere - anche solo per esercizio contrastivo - il proprio orizzonte di cristiano (e, per esempio, a non trattare i parchi altrui come se fossero la compostiera del proprio orto), studi, viaggi, interroghi. Ma non pensi mai di liquidare lo splendido tesoro della sua fede cristiana e della cultura in cui ha avuto il destino - e, direi, il privilegio - di nascere. La luce di Cristo è insostituibile.

    RispondiElimina
  102. E' una vergogna indecibile... già parlare di questa o quella religiosià tutta naturale e materialista e paragonarla con la SANTA E PURA RELIGIONE CRISTIANA... come si fa?????!!!!! Io mi auguro... e lo dico con pudore e timore... che ricominci in Europa la persecuzione contro noi cristiani.. così come avviene in Egitto o in Tunisia comunque nella maggior parte dei paesi indo-africani... li i cristiani sono veri cristiani, i pioveretti fuggono con la speranza di trovare qui dei fratelli pronti a proteggerli e invece trovano un branco di pecoroni ammuffiti... ci siamo addormentati è questa la verità, finiamola di filosofare!!! Di confondiamo le carte... e di prenderci gioco della VERITA'RIVELATA DA NOSTRO SIGNORE!!!!!! BASTA... mi verrebbe voglia di gridarlo al mondo intero... e specialmente nelle orecchie della maggior parte... e non tutti per Grazia... di quei fannulloni e farabutti dei Vescovi che hanno dimanticato cosa devono fare e abbandonano il loro gregge in pasto ai leoni... a questo puinto mi verrebbe da dire che il gregge non ha colpa ma sono i vertici che fanno schifo... e scusatemi se utilizzo questo termine un pò colorito... ma sono arrabbiatissimo!!!!!!!! Glielo griderei in maniera così forte da fargli sanguinare le orecchie.... se non gli piace essere Cattolici si facessero maomettani o buddisti o induisti o pagani... tanto è la stessa cosa... almeno ce li togliamo dalle balle e finalmente la SANTA CHIESA CATTOLICA potrà tornare a respirare... BASTA...

    RispondiElimina
  103. Io non tratto con sufficienza niente e nessuno, tanto da chiarire d'aver esposto in poche parole la posizione di teologi e studiosi cattolici di tutto riguardo: i gesuiti Messina e Testore, e poi Piolanti, Zoffoli, Belloni Filippi (che fu ordinario di Sanscrito a Firenze), lo studioso di filosofia Augusto Cecchini ecc.
    Le conclusioni dei loro scritti, alcuni dei quali pubblicati anche sulla Civiltà Cattolica, a me che, come ho sempre rivendicato, son un semplice fedele, son più che sufficienti.

    Il resto lo lascia ai dotti.

    RispondiElimina
  104. La persecuzione contro i cristiani, o meglio contro i cattolici, è già iniziata. A cura dei frammassoni di Bruxelles e, in generale, dell'Europa nordica, atea e laicista. Sul fronte delle altre religioni l'unica che fino a questo momento si sia distinta per la lotta alla fede cristiana e ai suoi simboli è quella islamica. Probabilmente non tutto il mondo islamico è visceralmente anticattolico e anticristiano, ma sta di fatto che le uniche minacce esplicite, in tempi recenti, sono venute da lì. C'è chi, come Blondet, sembra indicare il principale aggressore della cristianità negli ambienti dell'ebraismo e qualche segno esplicito effettivamente lo si è visto anche da lì.

    RispondiElimina
  105. ...e fino a quando dovremo metterci in ginocchio (se questo è dialogo...) davanti a tutti i diversamente credenti, mettendo la fiaccola sotto il moggio?
    Non si ricordano questi dialoganti prelati che il Signore un giorno potrebbe mostrar loro che il talento ricevuto, messo ben nascosto dietro il paravento di una mondana e "very correct" PAR CONDICIO, non ha fruttificato un bel nulla?
    anzi...dovran fare (allora sì) mea culpa, poichè vedranno, di fronte a Cristo Giudice che
    andarono per evangelizzare
    alla "parificata" maniera, e furono scristianizzati e disprezzati e soggiogati (resi islamici o giudei!), con tutto il povero gregge inerme di fronte a simili multicult-teismi ?

    RispondiElimina
  106. carissimo USQUE TANDEM dovremmo solo (e non è poco) vivere il Cristo e basta senza urlare e fare dei CATHOLIC PRIDE come persone che sono ferite nell'orgoglio. E la fiaccola va messa sopra il tavolo affinchè illumini gli altri senza pero' urlare come sindacalisti sconfitti ma dimostrando la gioia che abbiamo dentro per il nostro vivere in Cristo (anche quando siamo insoddisfatti e amareggiati dalle persone,dalla liturgia, dai tempi). Il cristianesimo non è un partito politico. (Ovviamente secondo il mio personale sentimento).

    RispondiElimina
  107. VIA LEFEBVFRE
    Ovviamente nel senso di dedicare al presto una strada a Monsignore

    RispondiElimina
  108. a proposito di ecumenismo e suoi fraintedimenti:

    "Fu DOPO il Concilio che il concetto di Ecumenismo assorbì L'APOSTASIA... cominciando a seminare che non erano importanti le dottrine, ma era più importante CERCARE L'UNITA' IN CIO' CHE UNISCE, TRALASCIANDO CIO' CHE CI DIVIDE....

    Scrive così il card. Biffi nel suo ultimo libro sulla questione:

    "La frase di Giovanni XXIII si spiega col suo stato d’animo del momento, ma non va assolutizzata. Al contrario, sarà bene ascoltare anche quelli che hanno qualche ragione di mettere all’erta i fratelli, preparandoli alle possibili prove, e coloro che ritengono opportuni gli inviti alla prudenza e alla vigilanza.

    "Bisogna guardare più a ciò che ci unisce che non a ciò che ci divide".
    Anche questa sentenza – oggi molto ripetuta e apprezzata, quasi come la regola aurea del “dialogo” – ci viene dall’epoca giovannea e ce ne trasmette l’atmosfera.

    È un principio comportamentale di evidente assennatezza, che va tenuto presente quando si tratta di semplice convivenza e di decisioni da prendere nella spicciola quotidianità.

    Ma diventa assurdo e disastroso nelle sue conseguenze, se lo si applica nei grandi temi dell’esistenza e particolarmente nella problematica religiosa.
    È opportuno, per esempio, che si usi di questo aforisma per salvaguardare i rapporti di buon vicinato in un condominio o la rapida efficienza di un consiglio comunale..."

    (da "Memorie e digressioni di un italiano cardinale" pag.177-179)

    RispondiElimina
  109. imo ha detto...

    NON SI TRATTA DI UN NUOVO MESSALE. NON DIAMO FALSE NOTIZIE SOLO PER AGITARE LE ACQUE, è l'année liturgique 2009-2010, cioè il CALENDARIO LITURGICO, che ogni conferenza episcopale confeziona. Quelle scempiaggini non sono certo approvate nè da Roma, nè da altri, all'infuori del correttore delle bozze.

    16 novembre 2009 10.24
    E non ti pare un'abdicazionbe bell' e buona. Non approvare, se non è accompagnato dal Conddannare, è collaborazione, quanto meno materaile, quanto meno de facto

    RispondiElimina
  110. "...Ma guai se ce ne lasciamo ispirare nella testimonianza evangelica di fronte al mondo, nel nostro impegno ecumenico, nelle discussioni coi non credenti. In virtù di questo principio, Cristo potrebbe diventare la prima e più illustre vittima del dialogo con le religioni non cristiane. Il Signore Gesù ha detto di sé, ma è una delle sue parole che siamo inclini a censurare:
    "Io sono venuto a portare la divisione" (Luca 12,51).
    Nelle questioni che contano la regola non può essere che questa: noi dobbiamo guardare soprattutto a ciò che è decisivo, sostanziale, vero, ci divida o non ci divida.

    "Bisogna distinguere tra l’errore e l’errante".
    È un’altra massima che fa parte dell’eredità morale di Giovanni XXIII e ha anch’essa influenzato il cattolicesimo successivo.

    Il principio è giustissimo e attinge la sua forza dallo stesso insegnamento evangelico: l’errore non può che essere deprecato, odiato, combattuto dai discepoli di colui che è la Verità; mentre l’errante – nella sua inalienabile umanità – è sempre un’immagine viva, pur se incoativa, del Figlio di Dio incarnato; e pertanto va rispettato, amato, aiutato per quel che è possibile.

    Io però non potevo dimenticare, riflettendo su questa sentenza, che la storica saggezza della Chiesa non ha mai ridotto la condanna dell’errore a una pura e inefficace astrazione.

    Il popolo cristiano va messo in guardia e difeso da colui che di fatto semina l’errore, senza che per questo si cessi di cercare il suo vero bene e pur senza giudicare la responsabilità soggettiva di nessuno, che è nota solo a Dio.

    Gesù a questo proposito ha dato ai capi della Chiesa una direttiva precisa: colui che scandalizza col suo comportamento e con la sua dottrina, e non si lascia persuadere né dalle ammonizioni personali, né dalla più solenne riprovazione della ecclesìa, “sia per te come un pagano e un pubblicano” (cfr. Matteo 18,17); prevedendo e prescrivendo così l’istituto della scomunica.
    (op. cit.)

    RispondiElimina
  111. Parlando del Buddismo in "Varcare le soglie della speranza" ((Milano, Mondadori, I ed. p.95 e segg.), oltre a definir negativa la soteriologia buddista, Giov. Paolo II così si esprime a proposito dell' "illuminazione":

    "Ci avviciniamo a Dio in questo modo? Nell' "illuminazione" trasmessa da Buddha non si parla di ciò. Il buddismo è IN MISURA RILEVANTE UN SISTEMA "ATEO".
    Non ci liberiamo dal male attraverso il bene, che proviene da Dio; ce ne liberiamo soltanto mediante il distacco dal mondo che è cattivo. La pienezza di tale distacco non è l'unione con Dio, ma il cosiddetto nirvana, ovvero uno stato di perfetta indifferenza
    nei riguardi del mondo. Salvarsi vuol dire, prima di tutto, liberarsi dal male, rendendosi indiffeenti vero il mondo che è fonte di male. In ciò culmina il processo spirituale".
    Non approdo, dunque, ma naufragio.
    Per questo il Papa successivamente avverte i fedeli del pericolo che corrono aprendosi alle esperienze provenienti dall'Oriente, che non van confuse con il misticismo cristiano.
    E con la parola di questo Papa, certo non chiuso all' "ecumenismo", saluto.

    RispondiElimina
  112. colui che scandalizza col suo comportamento e con la sua dottrina, e non si lascia persuadere né dalle ammonizioni personali, né dalla più solenne riprovazione della ecclesìa, “sia per te come un pagano e un pubblicano” (cfr. Matteo 18,17); prevedendo e prescrivendo così l’istituto della scomunica.

    ... istituto della scomunica, che in mezzo al caos ed a patenti discomunioni generali, era applicata (per fortuna non più) solo ai Lefebvriani... tuttavia, se nella Chiesa Tutti sono UGUALI (!?) senza troppi distinguo purtroppo - e ciò vale in relazine alla condanna, NECESSARIA, dell'ERRORE - la Fraternità S. Pio X è un po' meno UGUALE a quanto sembra. Ed è un paradosso perché, quanto a cattolicesimo, è la più integra...

    RispondiElimina
  113. Caro maggio55,
    qui non si tratta affatto di partito politico: non so quale spunto le ha fatto intendere questo! Si tratta semplicemente di incarico irrinunciabile (Mandato) affidato da Cristo agli Apostoli di EVANGELIZZARE tutto il mondo; altro che partito politico!
    (ma forse lei non riconosce questo Mandato sacro qual esso è?)
    A mio modesto avviso, l'ecumenismo, così come ce lo presentano oggi, serve solo a mantenere gli eretici e i pagani nei loro errori, e a indebolire la fede dei cattolici, che si vergognano sempre più di Cristo, e rinunciano a testimoniarLo, cominciando dai vertici della Chiesa, come spesso vediamo, e come annunciato dalla Madonna a Fatima.
    Lei provi a spiegare (prima a se stesso, poi a noi e ai suoi allievi di catechismo) le parole con cui S. Massimiliano Kolbe definì l'ecumenismo, così come si manifestò ai suoi tempi:

    ”Nel 1933, quando il movimento ecumenico iniziò la sua avanzata, San Massimiliano Kolbe lo vide per quello che era e definì l’ecumenismo come il nemico della Beata Vergine Maria; un movimento da combattere e distruggere.
    La missione che San Massimiliano affidò ai suoi Cavalieri dell'Immacolata era quella di convertire il mondo intero alla Chiesa cattolica.
    Diceva: «Soltanto quando tutti gli scismatici e i protestanti professeranno il Credo cattolico con convinzione e quando tutti gli ebrei chiederanno volontariamente il Santo Battesimo, solamente allora l’Immacolata avrà raggiunto i suoi obiettivi».
    ....
    Noi dobbiamo realizzare il più rapidamente possibile l'obiettivo della Milizia Immacolata, cioè conquistare all'Immacolata, ed attraverso lei al Sacratissimo Cuore di Gesù, il mondo intero ed ogni singola anima che vive oggi o che vivrà domani, fino alla fine del mondo».
    (San Massimiliano Kolbe:
    “L’ECUMENISMO È IL NEMICO DELL'IMMACOLATA”, di John Vennari)
    _________________

    So benissimo, caro maggio55, che tutto questo oggi appare superato, perchè il cosiddetto Accordo Balamand del 1993 dichiara «Chiese sorelle» la Cattolica e la scismatica ortodossa, che l'una non deve cercare di convertire l'altra: questo documento chiama «ecclesiologia superata»
    il principio della conversione di eretici e scismatici e loro ritorno alla Chiesa cattolica!
    Detto ciò...ricordo che Pio XI aveva affermato esserci una sola via all'unità: il ritorno dei dissidenti all'unica vera Chiesa di Cristo....
    mentre il card. Kasper 2001, ha dichiarato: «...oggi non intendiamo più l'ecumenismo nel senso di un ritorno, in cui gli altri si "convertirebbero" e tornerebbero a essere "cattolici": questo, al Concilio Vaticano II, è stato espressamente abbandonato».
    (Kasper, diciamo un nome ben noto, una garanzia di "continuità"?)
    Inoltre Padre Edward Hanahoe, un grande teologo degli anni '50 smaschera il male intrinseco del nuovo ecumenismo. Spiega che esso reca l'effetto nefasto di
    «perpetuare lo status di separazione, di tenere le persone fuori dalla Chiesa Cattolica piuttosto che farvele confluire".
    --------
    allora...sentite tante "concordanze" magisteriali sull'argomento, (soprattutto degli orientamenti attuali con le direttive ben chiare emanate fino al fatidico CVII)...
    secondo lei, i piccoli fedeli di questo gregge disorientato e disperso, che cosa dovrebbero capire, riguardo alla vera (?) religione e al senso del dialogo ecumenico, e secondo la tanto invocata (e rassicurante) "continuità"?

    RispondiElimina
  114. Sul piano pratico le parole di Giovanni Paolo II sono alquanto sagge e il suo è senz'altro un consiglio che il comune fedele (e lo si è un po' tutti) farebbe bene a seguire.

    RispondiElimina
  115. Giovanni Paolo II fece naturalmente benissimo a mettere in guardia chi volesse pensare di trovare nel buddhismo un equivalente o un sostitutivo del cristianesimo.
    L'equivalenza buddhismo=ateismo è però farina del sacco di Messori, che come è noto è l'autore di molte parti di "Varcare la soglia della speranza".

    RispondiElimina
  116. allora eliminiamo la parola ECUMENISMO e usiamo un altro termine altrimenti generiamo confusione in tutti. Diciamo che è cambiato il modo di trattare gli eretici e gli scismatici: non più cataste di legna e fuoco o carcere ma porte aperte affinchè si ravvedano. Il ravvedimento pero' deve essere fatto da tutti insieme, cattolici e non , seguendo la strada di Giovanni Paolo II che cominciò a chiedere perdono per gli errori e le sofferenze compiute dai cattolici durante i secoli e chiedendo a Dio la luce affinchè quelle cose non succedano mai più. In un precedente commento citavo le varie bolle pontifice contro gli ebrei...queste, ad esempio, sono un elemento in cui DEVE esserci discontinuità nella storia della Chiesa (e nella tradizione).

    RispondiElimina
  117. 1) Questa, JACOPO, da te non me l'aspettavo proprio. E' un arrampicarsi su aguzzi specchi che ti fan cader cul per terra.

    Quale che sia il giudizio su Messori, non si può ammettere che lo si accusi d'una simile manipolazione.
    Il testo fu rivisto dal Papa ed approvato. Inoltre le parti in corsivo nel testo (quale appunto quella relativa al "sistema ateo") erano quelle che il papa aveva sottolineato in modo marcato perché fossero ben messe in rilievo.

    2) In altro commento scrivi circa il buddismo:
    "Cosa gli manca? Prima di tutto, ovviamente, il Dio che si è fatto uomo per condividere in tutto la nostra sorte".
    Prima di tutto. E poi? Tutto. Se manca il Dio incarnato per riscattar l'uomo, manca tutto: Unità e Trinità di Dio e tutti i seguenti articoli del Credo e tutte le verità ad esso connesse.
    Senza le quali, oggettivamente , non può esserci salvezza.

    RispondiElimina
  118. La Chiesa ha sbagliato a condannare a pene temporali le persone, ma era ed è nel giusto quando condanna le dottrine sbagliate.

    RispondiElimina
  119. e poi sarebbe davvero triste pensare che l'incontro di Assisi voluto da Giovanni Paolo II di tutte le religioni fosse solo un evento mediatico...

    RispondiElimina
  120. Pastorelli, non accuso Messori di manipolazione, figuriamoci: ha svolto il suo incarico con professionalità, mettendoci del suo, come era del resto inevitabile. Conosco l'opera di Messori e la stimo, anche se non sono sempre d'accordo con lui. Quello del buddhismo ateo è un suo cavallo di battaglia. Per esempio, "Scommessa sulla morte", p. 180: "il buddismo originario, infatti, non è una religione ma una filosofia tendenzialmente atea". Ancora, da "Ipotesi su Gesù", p. 304: "Per le religioni asiatiche, invece, l'atteggiamento fondamentale non è la trasformazione della realtà ma la salvezza dalla realtà: non la sfida con il mondo ma la fuga dal mondo". Passi che sono la minuta del brano di "Varcare la soglia della speranza" che lei cita... Non è che Messori dica sciocchezze emerite, intendiamoci, perché nelle sue affermazioni c'è senz'altro molto di vero, ma sono un po' troppo assolutizzate ed apodittiche. Le cose sono molto più sfumate e complesse nella realtà.

    Circa la seconda obiezione, non ho mai detto né pensato che nel buddhismo si trovino gli articoli del Credo cristiano... E nemmeno che seguendo il Buddha si possa ottenere la Grazia santificante! Ma lei vuole per caso sostenere che sia qualcosa di perniciosamente diabolico e negativo?

    RispondiElimina
  121. Rivelativa in questa taccia di ateismo la presenza di locuzioni come "in misura rilevante", "tendenzialmente", e simili. Mi pare che chi si arrampichi sugli specchi liscivati (di auctoritates, vere o presunte) qui sia qualcun altro.

    Che tra Cristianesimo e buddismo non possa esserci sintonia dottrinale è più che evidente, non c'è bisogno di consumarsi sugli studi di Lamotte (ecco, un'auctoritas, che, casomai, sarebbe stato il caso di citare). Qui il discorso è tutt'altro, e riguarda A) il rispetto dovuto alle tradizioni altrui B) l'assoluta perigliosità di certe inopportune infatuazioni.

    RispondiElimina
  122. JACOPO, le risposte sono state scritte dal Papa.
    Se il pensiero di Messori collima con quello del Papa non vedo dove sia il problema.
    A me non interessa Messori, ma quello che ha scritto il Papa: buddismo ateo. Il Papa l'ha detto o no? Questo è il punto.

    Quanto alla seconda obbiezione, osservavo quel "Prima di tutto", a cui non seguiva altra precisazione. Quindi ho aggiunto che il "poi" è il TUTTO che manca.

    Le false religioni sono per caso d'origine divina, religioni positivamenre rivelate, e via di salvezza?
    Non sono frutto del peccato dell'uomo e del rifiuto della iniziale chiamata di Dio?
    Anche lì dove contengono qualche frammento dell'antica verità gli uomini (solo?) vi han costruito sopra un castello di menzogne. (cfr. Enciclopedia della Dottrina cattolica di George D. Smith, ed. Paoline, 1966, p. 1302).
    A rigor di termini son false religioni anche le religioni cristiane non cattoliche (cfr. s.v Dizionario di teologia morale di Roberti-Palazzini).
    Del problema della salvezza nella falsa religione lo abbiamo più volte visto.
    Tra le false religioni bisogna ovviamente distinguere quelle che più e quelle che meno riflettono qualche raggio della verità.

    RispondiElimina
  123. Ricordo a me stesso, perché lei Pastorelli lo sa benissimo, che quello non è un documento di magistero ma un libro di Karol Wojtyla. Quindi se lei avesse informazioni certe e provate circa le parti scritte dal papa questo non muterebbe i termini della questione.

    "Falsa religione" significa per l'appunto "religione che non contiene la pienezza della verità" e non "religione che costituisce la negazione della verità". Mi rendo conto però che pedagogicamente è pericoloso insistere troppo su questi distinguo che potrebbero indurre in errore anime sprovvedute.

    RispondiElimina
  124. JACOPO,
    Io non ho parlato di testo magisteriale. Forse per poco ancora, saprò distinguere un libro del dottore privato ed un documento magisteriale. E infatti ho scritto che il PENSIERO di Messori collima con quello del Papa. Il pensiero del quale ultimo rispecchia o no la teologia cattolica in materia?
    E sono stato sempre io, in questo blog, a pronunciarmi più volte contro la nuova moda degli scritti non "da Papa", a partir da Giov. Paolo II sulla cui traccia purtroppo s'è posto anche il Pontefice Regnante.
    Il Papa dovrebbe sempre parlar da Pastore, in modo magisteriale, anche se non si può pretendere che ogni parola sia magistero infallibile.

    Quanto a Messori, nella premessa ricorda come è nato il libro, come il papa ha scritto le risposte, come ha sottolineato le parti da rimarcare. Giov. Paolo II ha rivisto il libro, afferma Messori.
    Io non ero accanto a Messori, ma non metto in dubbio la sua parola in una simile circostanza,
    facilmente smentibile da parte vaticana.
    Ho anche scritto che bisogna far la debita distinzione tra le false religioni, nessuna delle quali comunque è vera strada di accesso a Dio.

    Le false religioni, ad es. le idolatriche, sono nate dal ripudio di offrire a Dio il culto dovuto, essendosi gli uomini rivolti ai falsi dei dopo essersi allontanati dal monoteismo. Alla base delle false religioni non cristiane ci può anche esser soltanto un vago sentimento religioso, o una vaga aspirazione al divino, soffocata spesso da deviazioni di tipo naturalistico o animistico, che s'è sviluppato in forme di culto oltraggiose per Dio, contro Dio: perché ogni culto offerto ai falsi dèi è un'offesa alla maestà dell'unico vero Dio.( cfr. P.Palazzini- opo cit., Pietro Parente, In PIolanti, Parente, Garofalo, Dizionario di teologia Dogmatica).

    Utile sarebbe rileggere il cap. I della Lettera ai Romani, sull'origine delle false religioni.

    RispondiElimina
  125. INFATUAZIONI, oggi di moda per prurito di profane novità.

    RispondiElimina
  126. forse a Dio bisogna offrire solo le nostre difficoltà nel cammino che il Figlio ci ha insegnato: Dio non ha bisogno d sacrifici, vuole solo la nostra felicità in Lui. Dio non è un a MAESTA', è nostro Padre e nostra Madre. Punto. Giove e tutti gli dei pagani avevano bisogno di sacrifici e di celebrazioni. "Adorare Dio in verità e in Spirito" non è adorare un dio pagano ma rivolgersi a Lui come Padre e Madre che ci ha DONATO la vita e non come SIGNORE della nostra vita come un signore medievale che dominava sui suoi sudditi: quale è la differenza altrimenti con l'ebraismo? potremmo solo dire che il cristianesimo è una evolutuzione della religione ebraica: io personalmente non ci sto semplicemente perchè leggendo gli Evangeli l'impressione è di un Cristo che si rivolge a Dio come luce e guida dei nostri passi, come fine delle nostre sofferenze e come grido a sconfiggere le ingiustizie verso chi soffre.

    RispondiElimina
  127. Vangelo a proprio uso e consumo.

    RispondiElimina
  128. E, purtroppo, anche per sclerotizzazione di sacre vetustà.

    RispondiElimina
  129. E Madre?! Maggio55 non la seguo.

    RispondiElimina
  130. Jacopo, a proposito dello stracitato passo di "Varcare la soglia della speranza", qualche attento osservatore notò per tempo che l'obiettivo era molto specifico, cioè il neobuddismo spurio della Soka Gakkai (cfr. Sandro Magister al seguente collegamento: http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/205886)
    Più che teologica, la preoccupazione era pastorale.

    RispondiElimina
  131. Dio come Madre era la bellissima espressione usata da giovanni Paolo I

    RispondiElimina
  132. Le nostre "vetustà" sacre son sempre nuove perché contengono integralmente la dottrina della S. Messa.
    Spesso sclerotizzate sono le menti
    dei vandali ecclesiali ed extra.

    RispondiElimina
  133. (Arterio)sclerotizzati non sono i contenuti della fede cattolica, ma gli atteggiamenti (su cuori e menti è prudente non sparare troppi giudizi) di certi suoi banditori. Le emorragie si sono prodotte anche per questo, purtroppo.

    RispondiElimina
  134. Interessante, Maggio55. E io che ero rimasto a "Pater hemon ho en tois ouranois..."! Ma in quale sede e in quale veste il Papa si è espresso in quei termini? Come dottore privato, come maestro infallibile o come semplice arringatore delle folle? (Non glielo chiedo per me, sia chiaro).

    RispondiElimina
  135. Quella di Giovanni Paolo I era una citazione da Isaia parlando a braccio durante un'udienza pubblica: "Può una madre dimenticarsi del suo bambino? Anche se accadesse, Dio non dimenticherà il suo popolo". Costruirci sopra una teologia francamente è un po' esagerato.

    RispondiElimina
  136. Pare anche a me.
    Ma tant'è, alle parole dei pontefici spesso si attribuisce il peso specifico che fa comodo per sostenere le proprie inveterate convinzioni. Così un titolo della saggistica Mondadori può diventare autoritativo e una lettera pastorale (per esempio quella di Benedetto XVI sulla scomposta reazione dei vescovi alla revoca della scomunica ai lefebvriani) può diventare la mera opinione di un qualsiasi uomo di chiesa.
    I pesi e le misure, lo sappiamo, dipendono in larga parte dal personale sentire. Per carità, poi un cavillo causidico per far quadrare i conti lo si rimedia sempre (in Italia, poi, è virtuosismo trascendentale), magari in buona, anzi in ottima fede. Sono dinamiche che qualche secoletto fa potevano persino mietere qualche vittima, ma che oggi - grazie a Dio - sono, almeno per quanto riguarda la nostra religione, del tutto innocue.

    RispondiElimina
  137. la componente "materna" in Dio è molto presente nell'Antico Testamento. Mi viene in mente il Salmo "Come un bambino svezzato in braccio a sua madre..." dove in quel termine svezzato " c'è un'idea di reciprocità e continuità di relazione, che consente la crescita...
    Ma molto più pregnante è il termine Rachamìm =Misericordia, atteggiamento e sentimento e azione conseguente (Dio si fa conoscere attraverso le sue Azioni nei nostri confronti), legato all'utero femminile (il 'luogo' che genera e protegge e fa crescere prima di venite alla luce); Rachùm=Colui che ha Misericordia... e derivati vari preestni in molti testi biblici

    RispondiElimina
  138. non c'è da costruirci sopra della teologia sulla parola Madre che si puo' usare per parlare di Dio:è solo un modo per esprimere l'idea che Lui ci dona la vita e il suo amore (come lo è la parola Padre). A me pare una espressione bellissima che rompe un attimo l'associazione concettuale che la parola padre crea in noi con la sessualità di una persona.

    RispondiElimina
  139. per NOONUMUS vedi questo link:

    http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_i/angelus/documents/hf_jp-i_ang_10091978_it.html

    RispondiElimina
  140. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  141. dall'Angelus di Giovanni Paolo I del 10 settembre 1978

    "Anche noi che siamo qui, abbiamo gli stessi sentimenti; noi siamo oggetti da parte di Dio di un amore intramontabile. Sappiamo: ha sempre gli occhi aperti su di noi, anche quando sembra ci sia notte. E' papà; più ancora è madre. Non vuol farci del male; vuol farci solo del bene, a tutti. I figlioli, se per caso sono malati, hanno un titolo di più per essere amati dalla mamma. E anche noi se per caso siamo malati di cattiveria, fuori di strada, abbiamo un titolo di più per essere amati dal Signore."

    Ricordavo, riportata anche da molti documentari, questa frase di Papa Luciani, che non fa un piega tenendo conto di quanto riportatato dal mio post precedente sulel espressioni dell'Antico Testamento.
    Non è necessario costruirci una teologia, è un insegnamento, un'intuizione come tante altre deducibili dalla ricchezza inesauribile della Sacra Scrittura e, in questo caso, avallata dalla interpretazione e dalle parole di un Papa.

    Comunque non è necessario imbastirci una discussione: basta, per chi vuole, custodire la 'rivelazione di Sé' che ci dona il Signore, anche attraverso queste cose

    Ricordate l'icona del "figlio prodigo" di Rembrandt in cui le mani del Padre sulle spalle del figlio sono con molta evidenza una maschile e l'altra femminile?

    RispondiElimina
  142. Se piace, si può anche pensare a Dio come un padre, una madre, un caro amico/a, ecc. ecc. Ma senza esagerare...

    RispondiElimina
  143. Grazie per i riferimenti, Maggio55 e mic. In senso astratto quella su Dio Madre può essere considerata anche una suggestione originale, ma nel concreto può creare un certo scompiglio nell'animo del fedele sprovveduto e condurre a conclusioni, diciamo, bizzarre. D'altra parte è vero che nella tradizione mistica (con e senza virgolette) cattolica si trovano affermazioni persino più paradossali. Si tratta solo di intenderle correttamente, e se gli omogeneizzati ermeneutici hanno sempre una loro validità nutritizia, l'unico modo per venirne a capo è quello di meditarci sopra con animo sereno, seria applicazione e intima aspirazione ad afferrarne la verità.

    RispondiElimina
  144. l'unico modo per venirne a capo è quello di meditarci sopra con animo sereno, seria applicazione e intima aspirazione ad afferrarne la verità.

    esattamente quello che intendevo... andando poi anche oltre perché c'è semore dell'ALTRO e DI PIU' :)

    RispondiElimina
  145. Se piace, si può anche pensare a Dio come un padre, una madre, un caro amico/a, ecc. ecc. Ma senza esagerare...

    cerchiamo di non banalizzare troppo

    RispondiElimina
  146. grazie MIC, sei sempre molto sereno e chiaro in quello che scrivi: è una gran bella virtu'

    RispondiElimina
  147. Dio è Sommo Amore, ma è anche Somma Giustizia. E questa sarà opera del Figlio che tornerà nella gloria per giudicare i vivi e i morti.

    RispondiElimina
  148. E la Madonna? Proprio noi cattolici ce la dimentichiamo? All'asilo mi insgnavano una canzone che faceva "Maria è la mamma di tutti quaggiù". Se penso a una madre universale penso alla Madonna.

    RispondiElimina
  149. E la Madonna? Proprio noi cattolici ce la dimentichiamo?

    e chi se la dimentica!
    Dio è Padre e Madre e Sposo e Figlio soprattutto ed in primis di Lei ed è proprio nel suo Grembo di Madre della Chiesa che veniamo generati in Cristo e nel suo cuore straziato, che ci ha accolti sotto la Croce, custoditi!

    RispondiElimina
  150. La messa in ombra della devozione mariana è una caratteristica indubbia del post-conciliarismo. Attenzione a non esserne vittime inconsapevoli. Invito anzi la Redazione ad approfondire questo aspetto.

    RispondiElimina
  151. La messa in ombra della devozione mariana è una caratteristica indubbia del post-conciliarismo

    nessuno di noi è vittima di questo. Se, seguendo il filo di una discussione viene fuori una sottolineatura particolare, non significa che tutto il resto venga posto in ombra! E tra l'altro ci sono dei post in cui questo viene esplicitato.

    Piuttosto ieri è iniziata la novena della "medaglia miracolosa" che ricorda le apparizioni di Rue du Bac a Parigi...

    RispondiElimina
  152. Oggi è invalsa la tendenza a considerare l'Amore di Dio una scontatezza e a porre completamente in ombra la Giustizia divina. Ma il giudizio verrà, e - come bene illustrano memorabili pagine evangeliche - sarà particolarmente implacabile con chi manca di carità e chi è certo della propria giustezza e della miserevole insufficienza altrui.

    RispondiElimina
  153. Oggi è invalsa la tendenza a considerare l'Amore di Dio una scontatezza e a porre completamente in ombra la Giustizia divina

    direttamente collegato al luterano pecca fortiter sed crede fortius
    che elimina totalmente la responsabilità e non riconosce più le autentiche "opere della fede"
    Il discorso è complesso, ma oggi la nostra Chiesa, anche per atteggiamenti come questo che non è irrilevante, perché implica tutti il senso del peccato e corrispondente antropologia e teologia, che formano l'interiorizzazione delle verità di fede e la prassi che ne consegue, appare più protestante che cattolica

    RispondiElimina
  154. Cari amici

    L' unica parola che può caraterizzare questo "messale" è soltanto una: BESTEMIA PURA!!!

    Ricordate il fatto che in Francia e in Ingliterra (ma anche nei Paesi Bassi etc) chiese vengono vendute e poi transformate in moschee...

    Questo non dice niente a quelli vescovi progressisti?

    ...Hanno messo nel calendario "feste" ebraiche, islamiche e protestante... perchè non hanno segnalato anche le feste hindu, buddiste etc??? Peccato!!!

    Questi vescovi non hanno mai letto il detto di Paolo ai Galati "se alcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema"?

    E il Papa che sta facendo per queste cose???
    PAPA RATZINGER WAKE UP & TAKE ACTION!!!!!

    Mi dispiace verramente!
    (Grazie a Dio, molte delle Chiese vendute, vengono aquistate dagli Ortodossi e vengono ri-dedicate al VERO DIO, cioè... CRISTO GESU' per quelli che l' hanno dimenticato!!!).

    Nikos da Atene - fratello Ortodosso

    RispondiElimina
  155. perchè non hanno segnalato anche le feste hindu, buddiste etc???

    Perché hindu, buddisti etc. non vogliono dominare l'Europa e non fanno paura.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione