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mercoledì 23 settembre 2009

Il vescovo di Stoccolma vuole l'impeachment del Papa?


Grazie alla segnalazione della nostra Luisa, leggiamo dal blog di Angela Ambrogetti la traduzione di un comunicato ufficiale del vescovo cattolico di Stoccolma (e di tutta la Svezia) Anders Arborelius, grande amico dei cardinali Kasper e Lehmann. Il testo originale in svedese è a questo link; la foto, invece, è tratta dalla home page del sito della diocesi svedese, evidentemente quale immagine di esemplare celebrazione liturgica. Il presule scandinavo rincara addirittura la dose rispetto a quanto apparirà dall'intervista in onda stasera: non ha trasmesso solo le generiche "informazioni in suo possesso", ma anche il preciso contenuto dell'intervista a Williamson (e questo non fa che confermare quanto riportammo ieri, ossia che il vescovado aveva attivamente collaborato alla preparazione del programma di gennaio con l'intervista al vescovo lefebvriano; altrimenti, come avrebbe potuto avere copia dell'intervista prima che fosse trasmessa?).

Insomma: quell'intervista famigerata era stata mandata in anticipo e si è persa nei meandri della disorganizzazione (o peggio!) del Vaticano. Bene, anzi male! Ma che bisogno c'è che il vescovo svedese venga a sottolineare quelle mancanze del Vaticano, rivelando qualcosa che nessuno avrebbe potuto anche solo immaginare, ossia che quel vescovo aveva l'intervista, e che l'aveva spedita a Roma? Perché quest'ansia di mettere in imbarazzo la Santa Sede, addirittura rilanciando e aggravando col comunicato che segue quanto ha dichiarato alla televisione? Questo vescovo, come traspare dal comunicato, è contrarissimo ai colloqui con la FSSPX. E' forse per questo che manda il chiaro messaggio che il Papa "non poteva non sapere"? Si vuole una sorta di di impeachment mediatico del Papa, perché avrebbe mentito scrivendo nella lettera a vescovi che era all'oscuro?

S'io fossi Papa, per dirla come Cecco Angiolieri, preparerei per bene tramite la sala stampa una difesa credibile (l'intervista è giunta troppo tardi, è finita nell'ufficio tale e si è arenata - ci vuole purtroppo sempre il capro espiatorio - e simili). Quindi, tra due mesi, nominerei ad Arborelius un bel coadiutore con diritto di successione, per esautorarlo de facto. Ché o si dan segnali chiari, o non se n'uscirà mai.


"Questo inverno la Chiesa ha attraversato un periodo molto duro quando il papa ha revocato la scomunica dei vescovi della fraternità sacerdotale di S. Pio X solo pochi giorni dopo che uno di loro, Richard Williamson, aveva negato la Shoah nel programma televisivo "Uppdrag granskning".

Molti, sia dentro che fuori la Chiesa, quella volta sono giunti ad una conclusione sbagliata, cioè che la Chiesa approvava opinioni antisemitiche e rinnegava la chiara affermazione da parte del Concilio Vaticano II su libertà religiosa, ecumenismo e dialogo interreligioso.

Il papa stesso ha chiarito che le cose non stavano così in una lettera ai vescovi cattolici a marzo.

Per essere del tutto riconciliata con la Chiesa cattolica, la FSSPX deve prendere le distanze dalle affermazioni di Williamson e accettare il magistero della Chiesa così come è stato annunciato dal Concilio Vaticano II e da tutti i papi dopo il Concilio.

Il 23 settembre, "Uppdrag granskning" trasmetterà un programma in cui si racconta cosa è successo da questo inverno, e cosa si sapeva in Vaticano prima della revoca della scomunica.

Nel programma si vedrà che noi alla diocesi cattolica di Stoccolma, come facciamo sempre, abbiamo inoltrato le informazioni in nostro possesso su SSPX e Richard Williamson, e anche il contenuto dell'intervista di Uppdrag granskning con lui, ai rappresentanti del Vaticano.

Tengo a sottolineare che abitualmente inviamo informazioni su questioni che riguardano la Chiesa al Vaticano, e che non si tratta di nulla di eccezionale in questo caso.

Voglio anche sottolineare la mia convinzione, che una cosa positiva emersa questa primavera, è che ognuno di noi ha dovuto chiarire la propria posizione.

Il papa e il Vaticano hanno chiesto che Richard Williamson e SSPX con chiarezza e forza prendano le distanze dal negazionismo e chiedano perdono per aver negato la Shoah. Questo non è ancora successo, almeno non per quanto riguarda Williamson.

Né abbiamo visto nei rappresentanti di SSPX quella apertura e umiltà che sono necessarie per i colloqui che si terranno a ottobre in vista di una riconciliazione. Purtroppo il loro superiore generale, il vescovo Bernard Fellay ha detto a luglio che non ritengono di dover venire incontro o dimostrare disponibilità al compromesso quando si tratta delle differenze centrali tra le posizioni della gerarchia della Chiesa cattolica e SSPX. http://www.cfnews.org/bishopfellay-090731.htm

Dobbiamo tutti pregare e chiedere che lo Spirito Santo ci guidi, e ricordare che Cristo non abbandonerà mai la sua Chiesa.


+ Anders Arborelius OCD

43 commenti:

  1. Ripeto qui ciò che ho già detto, è purtroppo e drammaticamente evidente che c`è chi in Vaticano rema contro Benedetto XVI, c`è chi filtra le informazioni in funzione dei propri interessi, chi lavora non per il Papa ma contro il Papa, chi crea problemi oranizzando fughe di notizie, ecc..
    Questa situazione non dovrebbe essere più tollerata, perchè in fin dei conti è sempre e solo Bendetto XVI ad esser colpito, a fare le spese della disonestà e del tradimento di chi gli ha promessp fedeltà e obbedienza.

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    1. Bisogna lavorare per la Verità e non per il papa BUGIARDO. GRAZIE ARBORELIUS!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! SEI CORAGGIOSO AL CONTRARIO DEL PAPA DIABOLICO

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    2. Bisogna stare dalla parte della Verità e non della parte del papa BUGIARDO. Grazie MONSIGNORE ARBORELIUS DI ESSERE DALLA PARTE DI DIO. UOMO CORAGGIOSO AL CONFRONTO DEL PAPA DIABOLICO

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    3. VIGLIACCHI ANCHE VOI DI QUESTO SITO CHE NON PUBBLICATE TUTTI I COMMENTI

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  2. ...è evidente la mala fede e lo spirito tutt'altro che cristiano che muove tali soggetti. E Kasper sarebbe poi sensibile al dialogo, con questi mezzucci?
    Mi fanno ricordare un vecchio video che fecero i F.lli Righeira con elmi da vichinghi e che cantavano "Oh che festa, esser nati con le corna in testa...".
    AndreasHofer

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  3. Ed ecco la reazione di Padre Lombardi in risposta alle domande dei giornalisti:


    "E' assolutamente senza fondamento affermare o anche solo insinuare che il Papa fosse stato antecedentemente informato sulle posizioni di Williamson". È quanto chiarisce il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, in merito all'annuncio della trasmissione della televisione svedese che questa sera dedica una nuova puntata al 'caso Williamson', il vescovo negazionista dei lefebvriani.
    "Rilanciare il 'caso Williamson' - prosegue padre Lombardi - non può servire ad altro che a continuare a creare confusione senza motivo". Il Papa, insomma, non sapeva. "Ciò è stato negato chiaramente nella Nota della Segreteria di Stato del 4 febbraio - dice il portavoce vaticano - che esprime anche nel modo più netto la radicale dissociazione del Papa e della Chiesa cattolica nei confronti di ogni posizione antisemita o negazionista dell'Olocausto. Inoltre la lettera del Papa ai vescovi del 10 marzo scorso, ha messo un punto fermo su tutta la questione e non vi è quindi motivo di riaprirla. Il Papa - aggiunge padre Lombardi - ha spiegato il senso della remissione della scomunica come gesto per favorire l'unità della chiesa e allo stesso tempo ha mostrato la totale infondatezza delle accuse a lui dirette di mancanza di rispetto per il popolo ebraico; ha anche riconosciuto con semplicità i limiti nella comunicazione vaticana interna ed esterna, e ha provveduto a un nuovo status della Commissione Ecclesia Dei, proprio per garantire un migliore e più sicuro modo di procedere nelle questioni relative ai rapporti con i tradizionalisti".

    Mah....

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  4. delle due l'una: o mente il vescovo o mente il Papa. Terza possibile ipotesi: qualcuno in Vaticano filtra a suo insindacabile giudizio le informazioni per il Santo Padre.

    In buona sostanza: se il vescovo ha scritto in Vaticano, DOVE è finita la sua comunicazione: ergo, chi è il responsabile? del pasticcio?

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  5. c'è il rischio che si accingano alla 'fabbricazione' di un capro espiatorio, che farà la fine di Boffo... forse è per quello che la replica non è stata né efficace né tempestiva come si dovrebbe.

    Non prendetela come una malignità, è solo una battuta: quelli che sembrano mancare nei sacri palazzi sono proprio gli 'attributi' per affrontare le questioni come si deve e non da "teppetini", come ad esempio Bagnasco con gli ebrei!

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  6. Non credo che il vescovo abbia passato direttamente l'intervista di Williamson al Vaticano. In Svezia c'è un nunzio, Tscherring, rappresentante del Papa, e che Arborelius non può ignorare. Perchè se ci si comportasse etsi nuntius non daretur, cosa ci starebbe a fare? Il Nunzio, magari con messaggio cifrato, avrà passato l'intervista alla I sezione della segreteria di Stato, cioè a Filoni. Poi bisogna vedere cosa ne ha fatto Filoni. Ha informato Bertone? Comunque, al di là di tutto, la revoca della scomunica concerne esclusivamente questioni dottrinali, non le opinioni di singoli vescovi su tragici avvenimenti storici quale è stata la Shoa. Questo è un fondato motivo che buona parte degli anti cattolici non vuol sentire perchè appunto non c'è peggior sordo di chi ... Alessandro

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  7. Il diluvio svedese ... Il grande Primate di Polonia, S. Wyszynski, nelle sue omelie in occasione della festa della Madonna Nera a Jasna Gora ripeteva che come per i polacchi era passato il diluvio (cioè l'invasione) svedese (durante la querra dei trenta anni del XVII secolo) così sarebbe passato il diluvio (dominazione) comunista. Ora i tempi sono tornati indietro. Il diluvio comunista nell'Europa orientale è passato ma è inopinatamente tornato quello svedese, la premiata ditta Arborelius & C. (Lehmann, Kasper e Sterzinsky). Alessandro

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  8. E' chiaro che questo vescovo svedese non si considera dipendente dalla Chiesa di Roma e integrato in essa: pare stia parlando di un'organizzazione estranea alla quale ha fatto un favore e quegli sciocconi non ne hanno approfittato, adesso tanto peggio per loro, anzi facciamolo proprio sapere a tutti. Più che un vescovo sembra insomma che si consideri il papa di Svezia, autorizzato a trattare da pari a pari con quello di Roma.

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  9. Il Santo Padre Benedetto XVI nella catechesi di oggi approfondendo su sant'Anselmo d'Aosta ha dato prova di grande, grandissima profondità e grandi insegnamenti.
    "...a buon intenditore poche parole"

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  10. vorrei portare un contribto,mons.Arborelius(è carmelitano scalzo)si rivolse probabilmente al nunzio della scandinavia(la nunziatura scandinava ha propio sede a stoccolma e presta servizio per cinque stati:islanda,finlandia,svezia,danimarca,norvegia.)sò di per certo che la conferenza episcopale scandinava è sostenuta economicamente e pastoralmente dalla conf.episcopale tedesca,un altro fattore le comunità "evangeliche"sono fortemente anticattoliche,e chiamano con disprezzo i cattolici"papisti"la "cultura"odierna in quelle contrade è fortemente anticlericale e anticattolica,gli evangelici hanno relativizzato tutta la dottrina e la morale cristina svendendosi alle mode correnti mentre i luterani ortodossi hanno un atteggiamento diverso verso i cattolici,più rispettoso,ma appena tollerante,anche loro stanno diventando minoranza,il cristianesimo in scandinavia viene trattato con estrema durezza dai giornaloni e dalla politica laicista inponendo un clima di ricatto:"o ti conformi ai costumi e all'attualità o sei fuori".
    è per questo che ci sono continue conversioni di luterani ortodossi al cattolicesimo e non mancano conversioni di ex luterani o evangelici non praticanti perchè trovano nella dottrina e nella morale significati umani e ragionevoli anche per il vivere.
    molti dei cattolici scandinavi sono immigrati tedesci,polacchi,ungheresi,americani,coreani e asiatici in genere,ogni comunità però ha un nucleo storico fortissimo,cioè nonostante le persecuzioni dal 500 in poi sempre hanno resistito famiglie(pochissime in certi periodi,c'è stata la pena di morte fine all'800 per chi professava il cattolicesimo) cattoliche che con eroismo hanno mantenuto acceso il lumino della presenza cattolica.
    oggi esistono in islanda :1 diocesi con 1 vescovo(svizzero)5600(1.8%) cattolici,11 preti per 4 parrocchie,non mancano le religiose ben 34 che curano un ospedale modello,le parrochie,esiste un monastero di carmelitane scalze.
    norvegia:1 diocesi con vescovo(norvegese)2 prelature(una ha il vescovo una è vacante)in totale in norvegia ci sono 55.000(1.7%?) cattolici,70 preti 32 parrochie,due monasteri,a oslo esiste anche il ribunale ecclesiastico.
    svezia: 1 diocesi con vescovo(svedese)145.000 cattolici(1.7%)150 preti e 41 parrocchie anche qui sono presenti comunità contemplative e religiose.
    finlandia:1 diocesi 1 vescovo(finlandese consacrato il 12 sett.scorso,il primo da 470 anni)i cattolici sono 9000(0.2%) ci sono 20 preti per 7 parrochie,un monastero carmelitano.
    danimarca:1 diocesi 1 vescovo(credo polacco)37.000 cattolici(0.8%)83 preti per 50 parrocchie.
    tutte le diocesi hanno una cattedrale,un coro diocesano,scuole di catechismo,scuole pubbliche frequentate e molto apprezzate,la caritas per i poveri,librerie e biblioteche,il seminario maggiore scandinavo è stato inaugurato credo a luglio a stoccolma,prima i seminaristi scandinavi se c'erano andavano nei seminari olandesi o tedeschi poi a roma,il 27 agosto è stata inaugurata una accademia teologica a stoccolma riconosciuta dallo stato come università pubblica parificata,è gestita dai gesuiti,d'ora innanzi i seminaristi scandinavi dovrebbero studiare lì.la vita dei cattolici è molto difficile in quei luoghi,sono disprezzati perchè non hanno preti donna,per la posizione sull'omosessulità e in genere per l'etica della famiglia e del matrimonio come per l'aborto,sempre le televisioni e i giornali indicano il cattolicesimo come misura di ignoranza,inciviltà,feudalismo papalino e ottusità.....è quasi impossibile per un bambino cattolico frequentare un ascuola non cattolica sarebbe emarginato e oggetto di continue vessazioni.
    la debole gerarchia cattolica è praticamente sempre sotto ricatto mediatico,sempre in attesa che qualcuno dica qualcosa da un pulpito di politicamente scorretto..........

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  11. devo recisare una cosa,i numeri che ho dato sono certi,non comprendono i cattolici stranieri che non godono della cittadinanza,cioè il voto per il parlamento,il servizio sanitario locale e l'iscrizione alle liste comunali come cittadino effettivo,mi spiego:i numeri che ho dato si riferiscono solo ai cattolici cittadini a tutti lgi effetti,quindi i cattolici nella somma sono di più,inoltre i preti e i religiosi sono prevalentemente stranieri,in prevalenza,tedeschi,polacchi,coreani e vitnamiti,americani,ci sono sempre comunque sacerdoti "indigeni"in tutte le diocesi,esistono anche sacerdoti greco cattolici e armeno cattolici,in ogni caso attirano molto disprezzo da parte dei fratelli"evangelici"e laicisti locali e sono molto vessati,essere veri cattolici in scandinavia vuol dire soffrire molto,me ne danno testimonianza dei novizi(c.s.J.) di quella zona che studiano in un convento in francia che io frequento,i loro racconti mi hanno molto toccato.
    posso aggiungere che certamente l'episcopato e i sacerdoti scandinavi sono tra due fuochi il laicismo,l'ostracismo e il cinismo protestante da una parte e la dipendenza economica/pastorale dalla conf.episcopale tedesca da un altra.
    CREDETEMI OCCORRE PREGARE PER I CATTOLICI SCANDINAVI E I LORO PASTORI,NON VIVONO BENE,NON HANNO LA LIBERTà CHE GODIAMO NOI.
    o detto queste cose perchè il cattolicesimo scandinavo vive in una grande complessità,l'ho toccato con mano,speriamo tutti che sulla roccia di pietro le tempeste non li facciano vaccilare.
    ringrazio di cuore il sito perchè mi consente la mia incursione.il signore benedica chi lo gestisce.
    a tutti il mio affetto,un riocrdo nella preghiera.
    ciao a tutti massimo s.

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    1. Fammi capire, Massimo, io sono stato in Svezia numerosissime volte, la prima nel 1981 a 16 anni. Esiste piena libertà religiosa, nessuno è discriminato per la religione che professa a differenza dell'Italia, dove esistono credenti di serie A (i cattolici), di serie B (tutti gli altri) e poi i cittadini di serie C (atei). Non hanno una rete televisiva di Stato che fa da megafono al Vaticano. Nessuno è discriminato per le proprie idee politiche, filosofiche o religiose. Quella che tu chiami "libertà" è invece "privilegio", ma capisco che per chi è abituato a mettere i piedi nel proprio e nel piatto altrui, un minimo di regole che lo obblighino a metterli solo nel proprio significhi "mancanza di libertà". Se poi ti lamenti della riprovazione sociale, il chiacchiericcio di matrice cattolica che marchia a fuoco i non allineati non è da meno. Almeno lì si stigmatizza l'inciviltà e l'omofobia della Chiesa cattolica, non si giudica in base all'affettività.

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  12. Casualità:
    Prete FSSPX che celebra in San Pietro: agosto; uscita della notizia: metà settembre 2009.
    Arborelius infoma Roma delle dichirazioni di Williamson: fine 2008; uscita della notizia: fine settembre 2009.
    Inizio confronto FSSPX-Vaticano: metà ottobre 2009.
    Casualità.

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  13. Sono tentativi disperati di cercare di bloccare la riunione con la FSSPX, dico disperati perchè ho fiducia che le persone che Benedetto XVI ha scelto per le discussioni e quelle scelte da Monsignor Fellay, non si lasceranno di certo distrarre da maldicenze, manovre vergognose, complotti eventuali.
    Siamo piuttosto noi, piccoli fedeli, là dove ci troviamo, a dover una volta ancora subire le agressioni, le ironie, a dover ristabilire la verità....almeno quella che concerne il Papa.
    Se l`impegno e l`energia nel difendere il Papa restano intatte, diventa invece sempre più difficle difendere l`istituzione Chiesa, la sua gerarchia.

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  14. i giudaizzanti iniziano ad avere paura...

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  15. sulla roccia di Pietro le tempeste non li facciano vacillare.

    La pazienza sia lunga e tenace quanto la dura prova!
    Ma sì, un po' di fiducia ci vuole: se è il Signore a volere la piena reintegrazione della FSSPX, non ci sono bastoni tra le ruote, non c'è complotto alcuno, non intralcio o strapotere umano che si possa opporre all'Onnipotente, e la sua Volontà si compirà!
    Non è forse Lui lo stesso Dio Misericordioso che ha liberato il suo popolo oppresso e calpestato dal faraone, traendolo fuori dall'Egitto, e aprendo un varco nel mare?
    Si è forse accorciata la sua Mano?
    Non sappiamo quanto sarà lungo l'infierire degli iniqui sui giusti, della menzogna e dell'insidia a tormento pervicace come spina nel fianco dei pazienti, martiri fedelissimi della Verità...
    ma questa sofferenza finirà, tra un giorno o mille, finirà; e il loro pianto sarà tramutato in gioia.

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  16. Fosse tra mille giorni molto ne gioirei perché, anagraficamente parlando, sarei ancora in vita.
    Il problema è se i mille son secoli!

    La volontà di di render sempre più difficili i colloqui tra FSSPX e S. Sede son visibili anche agli orbi: le parole di vescovi e cardinali, anche di Curia, son eloquenti.

    Una volta chiarita da p. Lombardi la faccenda, non resta che prender atto che quel vescovo attacca il Papa pubblicamente. Altri Vescovi parlan peggio dei protestanti più odiosamente nemici. Si depongano e si riducan allo stato laicale, così saran costretti a lavorare, finalmente. E in silenzio.

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  17. Dal blog di Fides et forma:

    Ecco il testo della mail di Padre Lombardi.

    Caro signor Fegan,

    l'unica cosa che posso dire è che non ho avuto alcuna conoscenza circa l'intervista con il vescovo Williamson prima che fosse trasmessa. Dopo di essa fui informato in proposito dai giornalisti e colleghi svedesi della Radio Vaticana.
    Il Card. Castrillon non mi disse alcuna parola su di essa prima della trasmissione dell'intervista.
    Non sapevo che l'informativa su Williamson fosse stata inviata in Vaticano, e io non so chi l'abbia ricevuta e letta. Nessuno mi ha detto una parola su di essa.
    Il Papa ha detto che non era stato informato quando ha approvato la la revoca delle scomuniche. Sono certo che il Papa dica la verità.
    Quando ho informato i miei Superiori sulla sua intervista con Williamson, ho riscontrato che la decisione circa la revoca delle scomuniche era già stata presa.
    Quindi l'unica cosa che potevo fare, era quello di distinguere fortemente il senso e lo scopo della decisione della revoca della scomunica da parte del Papa, e l'assolutamente inaccettabile negazionismo di Williamson come una sua posizione personale, che non era collegata in alcun modo all'origine della scomunica. Questo è quello che ho ripetuto molte volte in quei tristi giorni.

    Mi auguro che questa risposta sia chiara.
    Grazie per la vostra attenzione. Con i migliori saluti.
    F. Lombardi

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  18. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  19. E voi non siete scioccati da questa frase:



    "Sono certo che il Papa dica la verità" ?

    

E chi se ne infischia di ciò che pensa Padre Lombardi?
    
Non è il suo parere che conta, si direbbe una mail privata a sua discarica...stile: io non centro per niente e sono certo che il Papa nemmeno!
    Io lo credo sincero!

    Ma scherziamo?

    Si può essere a questo punto maldestri?
Decisamente Papa Benedetto è mal servito dai suoi servizi di comunicazione.

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  20. Nessun vescovo sara' deposto in una chesa cattolica collegiale.
    Piu' volte sento esprimere questi desideri, di ordine e disciplinaa.
    Ma la chiesa di Benedetto XVI non e' quella di Pacelli.

    Benedetto XVI e' seduto davvero su una polveriera.

    La risposta e' cercare le cause di questa situazione, trovarle, e somministrare un buon antidoto.

    Restaurazione vera e non pseudo-restaurazione.

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  21. Ogni tanto da conservatore benedettino giro per i siti dei tradizionalisti. Mi si permetta di non considerare tradizionalista messainlatino. Lo vedo più papista che sedevacantista. Mi sembra che hai due estremi della Chiesa vi siano due torti identici. La chiusura che sa molto di fariseismo di certo tradizionalismo ed il sadduceismo di certo progressismo. Forse se ci si limitasse a seguire Pietro, senza tanti pignolerie tautologiche pro o contro, si farebbe non tanto il bene della Chiesa quanto piuttosto il bene delle anime. non c'è bisogno di un nuovo cammino c'è solo la necessità di riprendere quello interrotto e di scoprire non dogmi ma nuove strade per garantire a tutti di entrare a far parte dei "pro multis". quindi ne sincretismo ne negazionismo. Solo del sano e semplice attaccamento a quell'uomo che più è vicino a cristo. poi lasciamo leggere nei cuori il buon Dio. Solo Lui potrà dire chi ha tradito e chi no!
    Matteo Dellanoce

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  22. avete letto questo?

    inaudito
    se è autenico
    1. una mail invece di un Comunicato ufficiale
    2. Lombardi che si scusa come uno scolaretto invece di tirar fuori gli 'attributi'
    3. direbbe (perché non sembra possibile) "IL PAPA HA DETTO DI NON ESSERE STATO INFORMATO" invece di affermare con energia IL PAPA NON SAPEVA
    4. chiama in causa Castrillon Hoyos
    5. chi gli ha chiesto di collegare il fatto Williamson col decreto di remissione della scomunica (che cavolo c'entra)

    ??????

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  23. scusate non avevo visto i messaggi precedenti

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  24. secondo me non può essere vero

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  25. È vero Mic, è vero!

    La mail è sul sito della televisione svedese!

    http://svt.se/2.116405/1.1697846/jag_ar_saker_pa_att_paven_talar_sanning

    Pitoyable et lamentable.
    Siamo scaduti a dei livelli di incompetenza inimaginabili.

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  26. Duole insistere:

    Che il portavoce vaticano scriva in una mail privata che LUI è certo che il Papa dica la verità è semplicemente allucinante.
    L`opinione personale di Padre Lombardi centr acome i cavoli a merenda.
    Si tira in ballo il Santo Padre, in una mail privata , che sembra piuttosto un`auto difesa di Lombardi, invece di riaffermare in un comunicato ufficiale in modo chiaro e fermo ciò che già sappiamo, ma che deve essere apparentemente ridetto.
    Sono certo che.....ma scherziamo?

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  27. avevo letto la mail pubblicata dal sito della TV svedese, ma ugualmente dico che non può essere vero e ancora spero che sia uno scoop messo su dal giornalista, perché se fosse vero saremmo a livelli davvero allucinanti!

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  28. Beh mic, credimi, se non fosse vero, Padre Lombardi già avrebbe smentito!

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  29. infatti! siamo caduti davvero MOLTO in basso

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  30. Nessuno, qui, s'arroga il diritto o la capacità di leggere nei cuori nè di giudicare in foro interno. Si guarda ai fatti e si discute, si denunciano certe malefatte, si spera nell'intervento dell'Autorità, oltre che in quello di Dio.

    P. Lombardi ha scritto in modo deprimente come al solito. Però ha detto d'esser certo che il Papa non sapeva. Affermazione mal congegnata, senz'altro, ma tale da allontanare i sospetti dal Papa, magari cercando d'addossarli al card, Castrillon.
    Ora, un portavoce così dovrebbe esser allontanato, ma insieme a qualche svedese.
    La Chiesa collegiale non c'entra: il potere supremo è nelle mani del Papa. Può deporre anche i suoi collaboratori più vicini e porre al loro posto uomini di sua fiducia. Se poi lui rinuncia all'uso del potere coercitivo, noi non possiamo far nulla.
    Più volte ho scritto: basta deporre un vescovo per nazione e i problemi finirebbero: la sensibilità maggiore certi prelati l'han nel portafogli.

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  31. Caro Dante,
    non è leggere nei cuori, ma analizzare il comportamento del responsabile di un ufficio stampa come quello del Papa e gli effetti che questo ha su un'opinione pubblica già maldisposta

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  32. Ho gia' scritto su questo blog che ho sentito P. Lombardi parlare per due ore della storia dei Gesuiti senza mai nominare il breve Dominus ac Redemptor. Quindi non mi stupisco di nulla.

    Mi sembra piuttosto che sia giunto il momento di atti coraggiosi di disciplina.
    La cosa piu' triste e' veder cattolici che si fanno metter nel'angolo da protestanti e criptoprotestanti. Si deve ribattere con il politicamente scorretto rincarando proporzionalmente la dose.
    Mesi prima del recente viaggio papale in Africa ho avuto una discussione sulla questione della contraccezione in Africa con un'amica protestante svedese.
    Ho risposto con la dottrina di sempre e una citazione del Vangelo e non ha piu' fiatato.
    Nel suo comunicato il vescovo svedese si dichiara cattolico. Forse confonde il c.d. "spirito del Concilio' con il Cattolicesimo (soi-disant).

    FdS

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  33. Sul comportamento di p. Lombardi dissento dall'opinione di altri navigatori. E' noto in tutta Roma che a differenza di quanto accadeva col predecessore Navarro Valls che spesso era invitato a riunioni preparatorie riguardanti importanti decisioni che il Papa o qualche organismo di Curia stava per prendere, Lombardi in questa (revoca della scomunica come in altre) occasione non fu invitato (come uditore, ovviamente) agli incontri che si tennero fra Castrillon, Re, Levada e Filoni. A gennaio e febbraio, scoppiato il caso dell'intervista di Williamson, a Lombardi è stato lasciato il cerino in mano anzichè bruciarsi le dita Castrillon (che da anni presiedeva l'Ecclesia Dei e sapeva come giravano le cose all'interno della FSSPX) e Filoni (Re e Levada in questa questione forse erano più defilati). Così come in questa questione non doveva essere coinvolto solo Filoni ma Bertone doveva farsene carico, visto che la Segreteria di Stato è diventata in questi ultimi quaranta anni una sorta di sole attorno al quale girano gli altri pianeti (dicasteri). Non trovo nulla di scandaloso nell'affermazione "Io sono certo che il Papa dica la verità". Anch'io ne sono più che certo. Lombardi non può affermare il falso nè su di sè nè su altri e non è fare da scarica barile il dire che lui Lombardi non sapeva. Non è corretto aver lasciato che tutti i fulmini si abbattessero su di lui. Se Arborelius ha trasmesso l'informativa tramite il nunzio alla Segreteria di Stato, chi lesse quell'informativa doveva informare chi di dovere. Alessandro

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  34. Quanto al post di FdS delle 2,31 di oggi. Ho conosciuto parecchi gesuiti. E mentre posso affermare che la superbia gesuitica esiste in molti di essi (della serie: ma noi queste cose l'avevano già dette e scritte trenta anni fa e solo ora Tizio cardinale e Caio vescovo le affermano, poverini!), posso con altrettanza certezza affermare che mai ho sentito proferire da alcuno di loro una parola polemica o sarcastica o graffiante o irrispettosa verso la bolla Dominus ac redemptor e verso Papa Clemente XIV che la emanò. Alessandro

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  35. Mic ha detto...

    Caro Dante,
    non è leggere nei cuori, ma analizzare il comportamento del responsabile di un ufficio stampa come quello del Papa e gli effetti che questo ha su un'opinione pubblica già maldisposta

    24 settembre 2009 0.05

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    Hai perfettamente ragione, ma è proprio quel che scrivevo io, in risposta a chi ci ammoniva a lasciar che sia Dio a legger nei cuori.

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  36. Caro Alessandro,

    capisco che conosci bene i gesuiti.
    Comunque nel mio post si parlava di parole non dette. Sono sicuro che il nostro avrebbe trovato le parole giuste per parlare del Dominus ac Redemptor. Il fatto significativo e' proprio che lo abbia passato sotto silenzio.

    FdS

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  37. Purtroppo sperimentai subito la superbia gesuitica all'inizio dei miei primi esercizi spirituali, personalmente guidati, a Firenze nel lontano maggio 1992. Quando dissi, prima d'iniziarli, alla mia guida (gesuita) che avevo letto "Rapporto sulla fede" di Ratzinger egli aggiunse "... e noi certe cose gliele lasciamo dire". Alessandro

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  38. Giovangualberto Ceri13 maggio 2010 alle ore 02:03

    - Al Gentilissimo Signor Presidente della Repubblica Italiana
                                                        On.le  GIORGIO NAPOLITANO
               Potremmo festeggiare insieme la nascita della REPUBBLICA ITALIANA e di DANTE personaggio. I nostri patrioti per l'Unità d'Italia, con Mazzini e Garibaldi,  ne andrebbero fieri. La situazione politico-culturale lo richiederebbe.
    Fin dal 1993 ho infatti dimostrato che Dante personaggio è stato fatto nascere, da Dante persona, il MARTEDI'  2 GIUGNO 1265 (Par., XXII, 110 - 117). L'ho dimostrato anche al Convegno Internazionale su "DANTE E LA SCIENZA" tenutosi a Ravenna nella mattinata del 29 Maggio 1993 con Presidente di Turno il professor CESARE VASOLI dell'ACCADEMIA NAZIONALE DEI LINCEI che, personalmente, mi dava ragione. Nessuno mi ha mai smentito, mentre i complimenti più forti mi sono venuti dalle molte lettere inviatemi dal Professor Giorgio Barberi Squarotti.
           Il Presidente della Repubblica CARLO AZEGLIO CIAMPI gentilmente mi rispondeva il 12 giugno 2002, con lettera protocollata - Divisione relazione con i cittadini - AC12L777 - AMM/lt. (cfr. You Tube), al mio lavoro inedito, a Lui inviato, di n. 154 pagine con grafici  e documenti storici allegati.
    Link:  http://www.youtube.com/watch?v=wV4vEG15yjA
    Perché non si procede ad un PUBBLICO DIBATTITO se mai, per qualcuno, esistessero delle incertezze?
                             Con deferenti ossequi.
    Firenze, 02/ 05/2010               
                                                    Giovangualberto Ceri

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La Redazione