Post in evidenza

Elenchi dei Vescovi (e non solo) pro e contro Fiducia Supplicans #fiduciasupplicans #fernández

Pubblichiamo due importanti elenchi. QUI  un elenco coi vescovi contrari, quelli favorevoli e quelli con riserve. QUI  un elenco su  WIKIPED...

giovedì 6 agosto 2009

Il tirannico vescovo di Cagliari proibisce il convegno sulla riforma del Santo Padre. Motivazione espressa? NESSUNA.



Giornate Summorum Pontificum di MANDAS 9-11 AGOSTO 2009

COMUNICATO DA PARTE DEL COMITATO ORGANIZZATORE


Si comunica che Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giuseppe Mani, Arcivescovo di Cagliari, ha "formalmente proibito" [per iscritto] di tenere a Mandas le giornate di studio e di approfondimento sul Motu proprio Summorum Pontificum.

Con dispiacere informiamo che non potremo riflettere sul Magistero pontificio del Santo Padre, sulla bellezza della liturgia e sul miglior modo di far co-abitare le due forme dell'unico rito.

La speranza di noi tutti è che tra non molto tempo possiamo ritrovarci insieme perché Sacerdoti e fedeli abbiano la possibilità di conoscere la Santa Messa nella forma straordinaria, imparando a celebrarla e a parteciparvi fruttuosamente.


IL COMITATO ORGANIZZATORE


Nostro commento: come i feudatari felloni che se ne fottevano sovranamente dell'Imperatore e del Re: questa è la situazione della Chiesa cagliaritana - e non solo. La cosa che maggiormente grida vendetta al cospetto d'Iddio è che questo vescovo senza vergogna non si è peritato nemmeno di trovare una motivazione al suo ukase arbitrario e odioso. Stat pro ratione voluntas: il mero capriccio del Caligola di turno impone la propria insana volontà contro quella dei fedeli e del Santo Padre. Ma certi affronti al buon senso e alla giustizia, prima ancora che al Papa e al Popolo di Dio (le cui iniziative, come questa del convegno, secondo il Concilio dovrebbero essere incoraggiate e promosse: bella coerenza!), non passeranno impuniti. Verrà un giorno, e non tarderà...


AVVISO AI NAVIGANTI. Dato il gran numero di commenti lasciati a questo post, essi sono ripartiti in più pagine. Per visionare gli ultimi, in fondo alla pagina dei commenti cliccate sulla pagina successiva.
AVIS AUX INTERNAUTES. Etant donné le grand nombre de commentaires à cet article, ils sont répartis sur plusieures pages. Pour voir les derniers, en bas de la page des commentaires cliquez pour accéder a la page suivante.
TO VISITORS. Because of the great number of comments, they are on more than one page. To see the last ones, at the bottom of the page of comments click on the link to the following page.

LA NOTIZIA SOPRA RIPORTATA HA AVUTO AMPIA RISONANZA INTERNAZIONALE: RIPORTIAMO TRA GLI ALTRI I SEGUENTI LINKS (limitandoci ai siti stranieri):

275 commenti:

  1. TRE GIORNI PRIMA DEL SUO INIZIO DEFINITIVAMENTE BLOCCATO IN DIOCESI DI CAGLIARI IL CONVEGNO SUL MOTU PROPIO.

    un seminarista disgustato

    RispondiElimina
  2. Bloccato il convegno? E se i preti vi partecipan lo stesso cosa gli fa il vescovo? alza le...Mani?

    RispondiElimina
  3. Per il momento le mani le ha alzate chi ha organizzato il convegno.
    Capite? In questa Chiesa conciliare non c'è nemmeno la libertà di approfondire una legge attuale della Chiesa stessa. eudalesimo: ecco in quale stato è oggi la Chiesa. Pieno feudalesimo. Padri che fanno i padroni.

    RispondiElimina
  4. PROCURADE 'E MODERARE
    BARONES SA TIRRANIA,
    CHI SI NO, PRO VIDA MIA,
    TORRADES A PES IN TERRA.
    DECLARADA ES JA' SA GHERRA
    CONTRA DE SA PREPOTENZTIA E COMINZAT SA PASSIENZTIA
    IN SU POPULU A MANCARE

    (Franziscu Ignaziu Mannu, Inno contro i feudatari, 1794)

    RispondiElimina
  5. mons. Mani, trasferito subito!

    RispondiElimina
  6. scusate, amici di Cagliari, cosa vi impedisce di radunarvi lo stesso?
    Disobbedienza al vescovo?
    Ma non è lui che disobbedisce al Papa?

    RispondiElimina
  7. può avervi inchiodati con qualche "giuridismo", ma secondo me dovreste avere il coraggio di andare oltre.
    Forse facile a dirsi e non a farsi.
    Comporterebbe rischi di che genere?

    RispondiElimina
  8. tempestiamo l'Ecclesia Dei!

    RispondiElimina
  9. Il problema di queste situazioni è semplicissimo: poche persone che abbiano il coraggio di protestare.
    E' sulla codardia di preti e laici che si può ancora contare per proibire le cose lecite.

    E in questo modo ci vogliono far ingoiare il Novus Ordo?
    Mi vien da ridere per la piccolezza degli uomini e delle azioni che adottano.

    Antonello

    RispondiElimina
  10. Capisco i seminaristi, ma i preti no: temono il trasferimento? Non certo la scomunica! Dove troverebbe il vescovo i sostituti?
    L'Ecclesia Dei siano gl'interessati a tempestarla. Si assumano la responsabilità dei loro atti.

    RispondiElimina
  11. Dante, bisgnerebbe temere VERAMENTE di non essere in comunione col proprio vescovo!


    [Mercenaro, piantala di dir boiate e non offendere i fedeli sardi. Il vescovo che non sa ubbidire al Papa non merita la minima ubbidienza. Anzi: accoglietelo a pomodori marci, quando si presenterà nelle parrocchie. N.d.R.]

    RispondiElimina
  12. don marcenaro, ma il proprio vescovo conta davvero più del Papa? A me sembra che questo continuo mettere i bastoni tra le ruote a un motuproprio papale per Lei sia cosa normale...Ma forse del Papa non frega poi tanto neanche a Lei.

    RispondiElimina
  13. "Dante, bisgnerebbe temere VERAMENTE di non essere in comunione col proprio vescovo!"

    più che altro io tremerei al rischio di non essere inn comunione con Cristo!

    RispondiElimina
  14. Dante parla da coraggioso e non vive in un presbiterio; chi vive in un presbiterio ed è pavido si adegua anche ai sopprusi e alle ingiustizie.

    un don Abbondio
    due don Abbondio
    tre don Abbondio
    quattro don Abbondio
    dieci don Abbondio
    cento, mille diecimila don Abbondio

    un padre Cristoforo
    un padre Cristoforo
    un padre Cristoforo.

    la chiesa è piena di don Abbondii.

    E' per questo che i conciliaristi al potere possono fare il bello e il cattivo tempo.

    RispondiElimina
  15. Carissimi,
    per una questione di rispetto ed obbedienza immagino che gli ecclesiastici relatori obbediscano.
    Nulla impedirebbe pero' a dei laici di organizzare un loro convegno sul SP inviando alla fine gli atti a Mons Mani.
    FdS

    RispondiElimina
  16. Se venisse proibita la messa nuova e a tutti venisse imposto di andare solo a quella antica; se ai vari movimenti ed associazioni venisse impedito perfino di riunirsi in un convegno per celebrare il Novus Ordo cosa ne uscirebbe fuori? Solo un paio di muguni e tre mormorazioni?

    Antonello

    RispondiElimina
  17. Ma questo è stalinismo!
    Allora veramente questi vescovi
    (tanti di cui questo Mani è paradigmatico)
    non temono più il Signore Dio?
    A questo punto affermano la loro volontà di potenza?

    RispondiElimina
  18. Questo è lo stesso vescovo che la Domenica delle Palme apre le porte della cattedrale ai neocatecumenali, per una celebrazione che non ha nulla di sacro, ma è unicamente chiasso e disordine... Da cagliaritano e innamorato della messa gregoriana sento molta tristezza, molto dispiacere per chi si è impegnato ad organizzare il convegno di Mandas e ora vede tutto andare in fumo per un ingiustificabile capriccio del vescovo.
    Giovanni

    RispondiElimina
  19. Naturalmente, come direbbero Gnocchi - Palmaro, tutto questo in nome di Babbo dialogo e di Mamma tolleranza!!!

    RispondiElimina
  20. Andate a fidarvi dei progressisti: nemmeno un semplice convegno vi lasciano fare!

    RispondiElimina
  21. Devo rivolgere a qualcuno di buona volontà la mia (ennesima)domanda:
    CHI ha voluto, già dentro il Concilio, demolire l'Autorità suprema del Papa a favore della collegialità
    (che oggi è diventata dittatura, ed è a QUESTA DITTATURA che il Papa si riferiva, evidentemente, all'inizio del suo pontificato...)
    ??
    E su quale documento si afferma che l'autorità del Papa non è più la massima nell'ordine gerarchico?
    Anche questa demolizione è stata voluta da Paolo VI?
    ??

    RispondiElimina
  22. Guardia svizzera accuzza s'alabarda!!

    RispondiElimina
  23. non passeranno impuniti. Verrà un giorno, e non tarderà...

    perché un giorno e non oggi? Non la punizione intendo, a quella penserà il Signore!

    Ma almeno mi dite cos'è che vi OBBLIGA a obbedire? In fondo se la vostra insubordinazione creerà problemi almeno il bubbone viene allo scoperto

    RispondiElimina
  24. Se ci sono tanti Don Abbondio, allora vuol dire che hanno il vescovo che si meritano!

    RispondiElimina
  25. Desideriamo esprimere tutta la nostra solidarietà ai nostri fratelli di Cagliari.
    Forza e coraggio.
    Vieni!Signore Gesù!

    Paolo e Giovanni
    www.maranatha.it

    RispondiElimina
  26. Ma certo, anonimo 13.55!
    tu forse non ricordi che questi illustri allievi del '68 stanno applicando il VIETATO VIETARE
    con una clausola:
    tutto sarà permesso fuorchè la S. Messa di sempre, che prima era obbligatoria!
    Vietato vietare a loro di opporsi
    a qualunque volere del Papa!

    RispondiElimina
  27. Nulla di nuovo sotto il cielo ..................................

    RispondiElimina
  28. perché non fate come i neocatecumenali che occupano parrocchie all'insaputa dei vescovi? Così avviene in Emilia Romagna: a Imola i catechisti sono stati contestati dal Vescovo che ne aveva intimato la sostituzione. Il loro iniziatore, per non obbedire al vescovo, ha chiuso il cammino ad Imola e sono ad andati a ricostituire le comunità occupando parrocchie in diocesi limitrofe all'insaputa dei rispettivi vescovi e lasciando molte persone allo sbando.
    All'occorrenza, si presenteranno con una manciata di palanchi e tutto finirà a taralluccci e vino.
    Questi sono i benemeriti della "nuova" Chiesa neo-protestante. Tanti frutti: palanchi e "numeri", ma non se ne vuole riconoscere il prezzo in termini di violazione di coscienze

    RispondiElimina
  29. cos'è che vi OBBLIGA a obbedire?

    Quali minacce e di quale peso avranno subìto per non poter opporsi?
    Nessuno che si senta un filo di coraggio di voler essere fedel al Papa?
    Sospesi tra due autorità in conflitto, di cui la più potente è quella inferiore:
    il colmo dell'abominio nella Chiesa!
    Ci son mai stati nella storia episodi di tale gravità?

    RispondiElimina
  30. Credo la forma di protesta migliore sia la preghiera in ogni sua forma e in particolare nella S. Messa celebrata in forma straordinaria. Se il convegno non può tenersi lo si sostituisca con una triduo di preghiera!

    RispondiElimina
  31. Anonimo 13.42
    tu dici:
    tanti don Abbondio, un Padre Cristoforo...
    ma io vorrei che il Signore suscitasse in Italia almeno uno, un solo vescovo coi santi sentimenti del card. Federigo Borromeo, che faccia una santa ramanzina ai suoi don Abbondi!
    E dovrebbe avere la stoffa del martire, per mettersi contro tutti gli altri Vescovi...
    Chi ha il coraggio di questo martirio oggi, al fine di salvare le pecorelle dai lupi?

    Miserere nostri, Domine!
    Il Pastore è percosso, il gregge è disperso!

    Giovanna

    RispondiElimina
  32. Certo, Breg:
    non ci rimane che la forza della preghiera e la Fede che smuove le montagne.
    NULLA è impossibile a Dio!

    Sorga il Santo Padre Benedetto,
    Vicario di Gesù Cristo Buon Pastore,
    sorga alfine a nostra difesa ed invochi anch'egli con noi e per tutta
    la Santa Chiesa martoriata,
    in quest'anno Domini 2009:
    "Exsurge, Domine!"

    RispondiElimina
  33. Nel 1977, fedeli e sacerdoti della FSSPX occupavano Saint Nicholas Du Chardonnet.
    Rinchiusero parroco e assistente, abbatterono l' "altare nuovo", organizzarono la guardia tutta la giornata fuori.
    Oggi a Saint Nicholas ogni sabato ci sono 6 messe tridentine.
    Nel 1993 L' abbè Laguerie tentò l' "assalto" di Saint Germaine.

    Mi scuso con la redazione per quanto dirò ma io sono Dantesco. Quando serve, serve.

    Non dico di arrivare a tanto cari amici sardi, ma...
    un pò di c*****ni lì sotto no?

    RispondiElimina
  34. Ricordate San Paolo? è quando sono debole che sono forte.
    accettiamo di buon grado anche le avversità e le ingiustizie offrendo a Dio le nostre sofferenze perchè trionfi la Fede in Cristo Gesù.
    Forza resto unito con voi e mi ricordo di Voi tutti nella preghiera quotidiana.

    RispondiElimina
  35. Non preoccupatevi. Ci sara' la resurezione del convegno , in altra forma. Di cio' si sta occupando la Santa Sede.
    Preoccupa invece come il generale di complemento Mani voglia con pervicacia approfondire il vallo che lo separa dal Sommo Pontefice e quindi da Cristo istesso.
    Egli risponde cosi' come il suo signore e padrone:"non serviam".

    RispondiElimina
  36. Dici bene, ma non ribellarsi a un' autorità così è quantomeno accusabile di concorso di colpa...

    RispondiElimina
  37. Non preoccupatevi. Ci sara' la resurezione del convegno , in altra forma. Di cio' si sta occupando la Santa Sede.

    io mi preoccupo perché la resa è resa e non è obbedienza, che va data al Papa se il vescovo non è in comunione con lui. Se la Santa Sede se ne occupa dando come al solito un colpo al cerchio e uno alla botte, non è questo il modo.
    Dov'è più la parresìa?

    RispondiElimina
  38. ...c'è davvero da mettergli le MANI alla gola... più che in testa dalla disperazione... se non ci fosse la CHARITAS per i nemici, in quanto di nemici si tratta! Nemici, ma di Chi? ...
    Sono semplicemente i frutti maturi e quasi - dico quasi perché si andrà avanti così fino a quando il Signore vorrà - marci di un'opera che non viene certo dal Cielo...ma alla quale gli uomini stanno ben collaborando!
    Salva nos, perimus!
    Vieni Signore, vedi e visita la Tua vigna!

    RispondiElimina
  39. sono d'accordo con C.C

    RispondiElimina
  40. Salva nos, perimus!
    Vieni Signore, vedi e visita la Tua vigna!


    sacrosanto e giusto! Mi associo... ma c'è tempo di abbandonarsi al Signore e c'è tempo di lasciare che Lui si serva di noi

    RispondiElimina
  41. Credo che sia una vera contraddizione: Vorrei conoscere il motivo di questo divieto che crea solo malumori e non è coerente con quanto disposto dal motu proprio

    RispondiElimina
  42. ...PROPONGO di scrivere a mons. Mani protestando il disappunto e la disobbedienza e di inoltrare per conoscenza alla Santa Sede( Nunziatura, Ecclesia Dei, Congr. dei vescovi, S.Em. Canizares... e SOPRATTUTTO al segretario particolare del Pontefice = al Pontefice stesso!)
    Che ne dite???

    RispondiElimina
  43. Se non si ribellano formalmente, anzichè mandare sterili e ridicole minacce sui blog, allora se lo saranno meritato.
    Mi dispiace tanto ma è così.

    RispondiElimina
  44. EccoCi serviti!

    S.Em. Card.
    Angelo Bagnasco Arcivescovo
    piazza Matteotti, 14
    16123 GENOVA

    S. E. mons.
    Giuseppe Bertello
    Nunziatura Apostolica
    Via Po, 27
    00198 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per i Vescovi
    Via della Conciliazione, 1
    00193 ROMA

    S.Ecc.
    SEGRETARIO
    Congr. per i Vescovi
    Via della Conciliazione, 1
    00193 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per la Dottrina della Fede
    Pont. Comm. Ecclesia Dei
    P.zza S. Uffizio, 11
    00193 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per il Culto Divino
    P.zza Pio XII, 10
    00193 ROMA

    S.Ecc.
    SEGRETARIO
    Congr. per il Culto Divino
    P.zza Pio XII, 10
    00193 ROMA

    Rev.mo Maestro
    Ufficio Celebrazioni Liturgiche
    00120 CITTA’ del VATICANO

    Rev.mo Mons. Segretario Particolare
    del Sommo Pontefice
    Palazzo Apostolico
    00120 CITTA’ del VATICANO

    RispondiElimina
  45. oltre a giustamente protestare con tutte le eccellenze indicate, io il convegno lo farei lo stesso!

    RispondiElimina
  46. Ok, ma non ne vale la pena di alzare i toni. Stiamo calmi e affidiamoci alla Provvidenza.

    RispondiElimina
  47. oltretutto è mancanza di rispetto, prima ancora che di carità, proibire qualcosa che non potrebbe essere proibito e senza motivazione, se è esatto quel che è stato detto

    RispondiElimina
  48. Ok, ma non ne vale la pena di alzare i toni. Stiamo calmi e affidiamoci alla Provvidenza

    qui nessuno sta alzando i toni, ognuno dice ciò che pensa

    e, se è giusto affidarsi alla Provvidenza, non credo che la Provvidenza sostituisca la nostra responsabilità

    RispondiElimina
  49. Dimenticavo....:

    ARCIVESCOVO DI CAGLIARI
    Piazza Palazzo, 4
    09124 Cagliari
    email: arcivescovomani@informit.it

    Abitazione:
    09126 Cagliari - Via dei Falconi, 10; Tel. Fax 070 308947
    Cell. 339 4378405

    Riceve in:
    09121 Cagliari c/o Seminario Arcivescovile - Via mons. Cogoni, 9



    SEGRETARIO
    don Luca Venturelli
    09126 Cagliari - Via Mons. Cogoni 9
    Tel. 070 52843 302
    Cell. 347 9027410
    e-mail: venturelliluca@hotmail.com


    SEGRETERIA
    Sig. Umberto Venturelli
    Tel. 070 52843 303

    Provate a vedere se qualcuno vi risponde al telefono!....

    RispondiElimina
  50. GUARDIA SVIZZERA c'informa che della vicenda si sta occupando la S.Sede.
    Si cominci a pensionare il vescovo.

    A d. MERCENARO torno a chiedere: sei prete? in quale diocesi ed in quale città e parrocchia svolgi il ministero? qual è il tuo nome? Levati la maschera!

    RispondiElimina
  51. Se i Sacerdoti non vogliono disubbidire posso anche capirli (ma moooooltoooo pocooo).per quello che riguarda i fedeli consiglio questo:

    DENUNZIA AGLI ORGANI CIVILI COMPETENTI DEL SIG. MANI PER OSTACOLAMENTO DI PUBBLICA RIUNIONE

    Hanno voluto la libera Chiesa in libero stato?

    BENE! ORA SI GODANO ONERI E ONORI
    Ci aggiungerei anche una bella denunzia ai sensi della legge Mancino

    Simone da Varagine

    RispondiElimina
  52. Aiutati che Dio ti aiuta diceva il saggio caro Lore.
    E il saggio non credo che non avesse fede nella provvidenza.

    RispondiElimina
  53. Per DANTE PASTORELLI,

    se le può venire utile il cognome Mercenaro è tipico dell'area Ligure e di Genova in particolare.
    Direi che il Sacerdote di cui sopra lo si può ubicare dalle parti di San Pietro o Sant'Antioco

    Simone da Varagine

    RispondiElimina
  54. appello democratico6 agosto 2009 alle ore 15:49

    Giustissimo il consiglio di Simone!
    E' urgentissimo appellarsi allo
    STATO DI DIRITTO!

    Cari sardi,
    rendetevi conto che c'è stata una gravissima violazione di un diritto civile!
    E se c'è ancora qualche certezza del diritto in Italia, bisogna farla valere, senza sciocche paure...
    Altrimenti avrete anche creato un pericoloso precedente, chinando la testa ad un SOPRUSO inaudito, dopo il quale altri tiranni penseranno di poter fare la stessa cosa:
    NEGARE sfrontatamente anche i diritti civili come questo!

    DOVE STA SCRITTO CHE SIAMO IN
    UNA DITTATURA?

    RispondiElimina
  55. Una storia quarantennale iniziata con
    la "fantasia al potere"
    e culminata oggi con che cosa...?
    "Potere vescovile"?

    RispondiElimina
  56. E' veramente sconfortante questa notizia. Mi chiedo se verrà ripresa dai soliti ottimisti come "Rinascimentosacro", Andrea Tornielli e tutti gli altri della serie "Tutto va ben Madama la Marchesa!".
    Da parte mia mi rafforzo sempre di più nella convinzione di aver fatto bene ad avvicinarmi dieci anni fa alla FSSPX.
    "Noi la S. Messa ce l'abbiamo e nessuno ce la potrà togliere" - diceva allora mons. Fellay - "Noi lottiamo affinchè questo tesoro possa essere fruito da tutti i fedeli della S. Chiesa".
    Credo, in definitiva, che la Chiesa e N.S. Gesù Cristo non abbiano bisogno di eserciti di don Abbondi, sia pur brave persone, ma anche solo di qualche decina di mons Lefebvre!

    RispondiElimina
  57. il diritto civile è una cosa, quello ecclesiale un'altra d'accordo.
    Prima di qualsiasi mossa sarebbe necessario conoscere come e cosa a detto il vescovo per "vietare" il convegno.
    E ancora una cosa il perchè gli organizzatori abbiano già deciso sul da farsi.
    Ripeto secondo me la cosa migliore è organizzare in sostituzione un triduo di preghiera per le intenzioni del Santo Padre, venga a vietare quello se ha coraggio il Mani.

    RispondiElimina
  58. Qualcuno s'incarichi di stilare una lettera-modello di protesta, di modo che tutti con un semplcie copia-incolla possano farla propria e spedirla alle sedi indicate via mail e via posta.
    A.C.

    RispondiElimina
  59. Prima di qualsiasi mossa sarebbe necessario conoscere come e cosa a detto il vescovo per "vietare" il convegno.

    Provate a vedere se qualcuno vi risponde al telefono!....

    CI STO PROVANDO, MA INVANO!

    RispondiElimina
  60. Buona idea....
    Il Prof. Pastorelli, penna d'ora, potrebbe fare qualcosqa....?

    RispondiElimina
  61. A Dante Pastorelli..
    Io pensavo che il nome Mercenaro fosse un errore di battitura... infatti io continuo a leggere Mercenario... senz'altro si vende al miglior offerente.....
    Sarà stato nella Legione Straniera?

    RispondiElimina
  62. Ma tutti voi che scrivete qui i vostri commenti su questo ennesimo fatto increscioso, avete avuto il corraggio di scrivere al vescovo???
    Almeno una e-mail???
    Tutti dobbiamo farlo.
    Forza ragazzi! Un po' di azione con le parole ;)

    RispondiElimina
  63. Vorrei dare un piccolo consiglio al comitato organizzatore.
    Al posto che prendere palesamente in giro tutti parlando di "co-abitazione delle due forme dello stesso rito", ricordate piuttosto le ragioni dell' odio iracondo verso la Messa Tridentina di questi principi di chiesa.

    Al posto che cercare giustificazioni voi, dite semplicemente la verità nuda e cruda.
    L' odio per la liturgia tridentina è odio per la dottrina che tale liturgia INEVITABILMENTE e PALESEMENTE veicola.

    Poche prese in giro!.

    Loro non preferiscono un rito ad un altro così come chiunque può preferire una canzone ad un altra. Questo sarebbe legittimo. Uno può preferire il rito Bizantino a quello Romano o a quello Antiocheno.
    Questi odiano la dottrina cattolica veicolata dal rito tridentino.
    Dottrina che da 40 anni, sotto le sembianze minacciose della formula "accettazione del Concilio", viene demolita giornalmente.
    Ecco cosa odiano.

    Lo scriva il comitato organizzatore. Altro che convivenza delle due forme.

    RispondiElimina
  64. Le lettere di protesta le deve scrivere la gente di cagliari.
    Se io da milano mando una lettera, non a torto il vescovo mi risponde "ma come?...i tuoi soci che sono i diretti interessati non fanno niente e tu scrivi per i tuoi soci?"


    Ha detto bene Dante Pastorelli. "L'Ecclesia Dei siano gl'interessati a tempestarla"

    RispondiElimina
  65. Concordo con C.C.
    Sotto c'è proprio questo!
    Ha ragione la FSSPX & cc

    RispondiElimina
  66. Meglio sarebbe se scrivessimo proprio tutti...non solo i diretti interessati...visto che interessati lo siamo tutti!

    RispondiElimina
  67. Ricordando le sue simpatie per Bugnini ed il suodiscepolo Pierino Marini si capisce la pronta sua concessione a che il Gran Maestro dela Massoneria avesse una Messa birituale "more massonico" al Santuario di Nostra Signora di Bonaria.
    Indovinate perche'?
    Un aiutino: costui era ricchissimo e lascio'in beneficenza tanti soldini ad un ente diocesano per il recupero dei tossicodipendenti.
    Per inciso: non s'e' pentito costui nemmeno in articulo mortis..

    RispondiElimina
  68. L'Ecclesia Dei faceva poco prima, figuriamoci ora, con un organico più ridotto e per giunta pure nuovo! L'unica possibilità di fare il convegno è invitare come conferenziere il monaco Enzo Bianchi oppure i monaci di Taizé.

    RispondiElimina
  69. amici sardi ..........


    pensate che onore essere in stato di persecuzione per il motu proprio ..

    ma scusate fatelo comunque questo convegno ,,,,,,, prendete una sala congressi . ma chi ve lo puo impedire mai ?????
    ma che vengano le forze dell' ordine a disperdevi !!!!!!!!!!!

    ma e' automatico che se questo compare di cagliari e' cosi ferocemente contrario al motu proprio , dicevo , E NATURALE ED AUTOMATICO CHE E' APPOGGIATO IN ALTO LOCO ..... e non ci piove !!!!

    RispondiElimina
  70. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  71. Dice Breg:

    Credo la forma di protesta migliore sia la preghiera in ogni sua forma e in particolare nella S. Messa celebrata in forma straordinaria. Se il convegno non può tenersi lo si sostituisca con una triduo di preghiera!



    Sottoscrivo ogni virgola.

    Si deve rispondere "con ogni magnanimità", difendendo la Verità e Pregando che i ribelli si ravvedano.

    Dice San Pietro: "Tenete una condotta esemplare fra i pagani perché, mentre vi calunniano come malfattori, al vedere le vostre buone opere diano gloria a Dio nel giorno della sua visita"

    RispondiElimina
  72. E più avanti dice ancora San Pietro: "Perché questa è la volontà di Dio: che, operando il bene, voi chiudiate la bocca all'ignoranza degli stolti"

    RispondiElimina
  73. Nessuno nega il valore, anche di testiomonianza pubblica, della preghiera: ma qui il problema è "pratico".
    Gli organizzatori, chierici e laici, o fanno un atto di forza - che a seconda delle situazioni può essere producente o controproducente - o chiedono istantemente un deciso intervento dell'Ecclesia Dei.
    GUARDIA SVIZZERA dice che la la S. Sede è stata investita della vicenda: i cagliaritani possoo soltanto, a mio avviso, attendere ma nel frattempo informare l'Opinione pubblica attraverso la stampa.

    RispondiElimina
  74. Guardiamo un attimo quello che hanno sempre fato i santi e i uomini di Chiesa: obbedire. Questi organizzatori delle Giornate Summorum Pontificum a Mandas hanno fato molto bene obbedire al loro Vescovo, come successore dei Apostoli. Obbediscono al Vescovo, obbediscono al Santo Padre. E non si scoraggiano. Perché loro sono dalla parte di Santa Romana Chiesa. E così non sbagliano mai.

    Forse il loro Vescovo ha vietato il convegno, forse anche senza nessuna ragione... ma appunto perché è Vescovo, non può proibire a nessun sacerdote di imparare a celebrare la forma staordinaria, non può impedire a nessun fedele di assistere alla Messa more antico, non può proibire l'applicazione prudente del Motu Proprio. Quindi adesso si continua come prima a diffondere le bellezze della Liturgia. E' nella mente del Papa, come dice il comunicato, di far co-abitare le due forme del unico rito romano, perché tutti i fedeli possano godere del immenso tesoro che contiene la Liturgia. Quindi alla fine l'obbedienza è sempre proficua. Chi obbedisce non fallisce dice Sant'Agostino.

    RispondiElimina
  75. SIMONE,
    io ormai son QUASI convinto che MERCENARO non sia un prete.
    O che lo sia stato e poi abbia gettato la tonaca alle ortiche.

    RispondiElimina
  76. I vescovi non sono satrapi.
    Devono giustificare un diniego così grave a tre giorni dell'inizio dell'incontro che niente di anticattolico avrebbe proposto.
    Qual è stata la sua giustificazione?

    RispondiElimina
  77. Caro Dante è inutile che chieda le generalità a un prete moderno...ho già sperimentato che ci credono così tanto a quello che dicono che si vergognano di farsi riconoscere.

    RispondiElimina
  78. il problema odierno, come ebbe a rilevare Lefebvre, è che i bravi figli della Chiesa obbediscono, e vengono puniti e messi da parte, i figli eretici vengono ignorati e spesso premiati (con vescovadi, cardinalati, pubblicità, vedi Martini).
    Una madre che si comporta così con i suoi figli è una matrigna.
    Sia chiaro: ragiono umanamente, non secondo Dio; ma purtroppo Nostro Signore ha deciso di non intervenire, almeno a partire dagli ultimi 50 anni.
    E le scarse e timide aperture (Benedetto XVI) hanno l'aspetto di un chiudere la stalla quando i buoi (il Popolo di Dio) sono già scappati...
    Nike

    RispondiElimina
  79. "Questi organizzatori delle Giornate Summorum Pontificum a Mandas hanno fato molto bene obbedire al loro Vescovo, come successore dei Apostoli. Obbediscono al Vescovo, obbediscono al Santo Padre"

    Purtroppo, obbedire al vescovo non significa obbedire al Papa.
    Obbedire al vescovo può significare disobbedire al Papa.
    Se e quando un vescovo disobbedisce al Papa, io, dovessi essere confrontata ad una situazione del genere, obbedirei al Papa e denuncerei il comportamento del vescovo ribelle.
    Per quel che riguarda il Convegno, il despotico vescovo Mani, non disobbedisce direttamente al Papa ma usa e abusa del suo potere, in modo vergognoso, manifestando apertamente di contestare la volontà di Benedetto XVI che non ha consigliato, suggerito la liberalizzazione del Rito Antico ma lo ha prescritto, il suo era un ordine.
    Siamo in una dittatura?
    Il proibito proibire vale per tutti salvo per i fedeli legati alla Tradizione?
    A loro si può proibire perfino di discutere del SP?
    Ciò che sta succedendo in Sardegna è vergognoso , rivelatore e sintomatico del comportamento ribelle e inammissibile di troppi vescovi.
    Spero che dalla Santa Sede verrà una reazione rapida, forte e chiara.

    RispondiElimina
  80. eeeee carissimi e amatissimi fratelli.....non c'e da stupirsi se il caro mani ha raggiunto il suo scopo,cioe non fare il convegno. dovevate mettere lui in primo piano, dovevate pubblicare che era sua l'iniziativa del convegno, "fo tutto io" si e sentito messo da parte, e lui non sta tanto bene in disparte, deve mettere mani dappertutto. ma dico io quante ancora ne dobbiamo sopportare da sua eccellenza? quali saranno i prossimi "dispetti" che lui metterà in atto? vogliamo un vero vescovo a cagliari, che stia vicino ai suoi sacerdoti e non che viva minacciando loro se decidono di riunirsi per una giusta causa. siamo veramente arrivati alla disperazione e non avere neanche una spiegazione da sua eccellenza è ridicolo (ma che dico, non esistono spiegazioni plausibili). sua eccellenza provi a mettersi le mani nella coscienza e capisca un po quello che lei trasmette al popolo sardo, amiamo e stimiamo chi avrebbe voluto questo convegno e lei non ha toccato solo gli organizzatori, ma un'intera comunità.

    una sorella ormai stanca di vedere solo cattiverie e ingiustizie....

    RispondiElimina
  81. Qualcuno diceva:
    informate i giornali...
    Ma io temo che i vaticanisti
    non daranno nessun rilievo alla vicenda, perchè purtroppo, come accade anche da tempo per i clamorosi abusi liturgici di certi gruppi, dovremo continuare ad essere mitridatizzati
    da questi episodi velenosi e inconcepibili e ripeterci ogni giorno:

    CONTRO LA FORZA LA RAGION NON VALE!
    ed accettare definitivamente il crollo apparente della Chiesa di Cristo (impossibile!) che QUESTA GENERAZIONE di potenti sessantottini vorrebbe favorire con l'idea superba e babelica di una Chiesa "rifondata"...

    ...a meno che non sorga - in un attimo, improvviso come un lampo - all'orizzonte della storia un intervento divino impensabile da noi ora, per vie inconoscibili...
    che ci faccia dire:
    "Ecco, il Signore è venuto nella sua casa, mentre i servi infedeli, credendo il Padrone lontano, hanno fatto baldoria e maltrattato i sottoposti, incuranti dei loro gemiti: i piccoli fedeli perseguitati però hanno mantenuto i fianchi cinti e le lucerne accese, e il Signore li ha trovati vigilanti, nell'attesa piena di fiducia in Lui, che non può aver dimenticato le Sue promesse, e non hanno mai disperato che venisse a rimettere...
    TUTTO IN ORDINE, secondo la Sua Volontà!"

    (E darà premi e castighi, dal primo all'ultimo, anche se molti si fanno beffe di questa verità di Fede!
    E continuano nello spettacolo
    di incredibile INIQUITA'!)

    RispondiElimina
  82. stefano ins.di Religione6 agosto 2009 alle ore 18:53

    e' una decisione che ha dell'incredibile!..tanto piu' se pensiamo che simili vescovi (tra cui presumo anche mons. Mani)hanno tutt'altro atteggiamento nei confronti di abusi liturgici e pagliacciate annesse e connesse che hanno avuto talvolta il "merito" di trasformare la S.Messa in una commedia e le chiese in qualcosa che assomiglia molto di piu' a un teatro che alla casa di Dio!!...come si suol dire: 2 pesi 2 misure...

    RispondiElimina
  83. Nessuna motivazione?
    E che bisogno c'è di esprimere motivazioni per proibire un convegno dove si sarebbe dovuto discutere della liturgia preconciliare?

    La liturgia preconciliare?
    Abominio, abominio!

    Io avrei pure condannato i convegnisti a partecipare per un anno, ogni domenica, ad una messa neocat o comunque in quello stile lì.

    W l'Arcisatrapo di Cagliari

    Antonello

    RispondiElimina
  84. Antonello, tra non molto sarai condannato a farti un anno di sharìa - o come diavolo (è il caso di dirlo) si scrive - visto che se i vescovi invece di evangelizzare si preoccupano di mettere i bastoni fra le ruote al Papa, tra non molto i saraceni troveranno terreno fertile...

    RispondiElimina
  85. e comunque è un fatto curioso che quando dovrebbero intervenire contro ciò che Redemptionis Sacramentum vieta, i vescovi non vedono, non sanno e non possono (?) intervenire, salvo riacquistare immediatamente vista, udito e forze per vietare ciò che Summorum Pontificum permette... Eccellenze, ma che cce state a cojjjonà?

    RispondiElimina
  86. Ma ...
    secondo questi vescovi il Papa è un sovversivo?
    Hanno paura che al suo seguito il popolo di Dio (finora bue) si svegli e faccia la rivoluzione e chieda...
    a gran voce - "una voce dicentes" - la Tradizione?

    RispondiElimina
  87. "Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco
    per quelle poche Messe Tridentine..."

    RispondiElimina
  88. Però il Papa può anche toglier di mano il bastone ai vescovi che glielo metton tra le gambe e darglielo in testa. Metaforicamente parlando...

    RispondiElimina
  89. Intervengo solo per dire a chi non lo sapesse, che Antonello è ironico.

    RispondiElimina
  90. Quante cose il Papa "può" fare?
    E quante non ne "può" fare?
    (il primo elenco sarebbe ultra-rapido...)

    RispondiElimina
  91. Allora...
    Rossi, va' tu alla lavagna
    e prova a tracciare un grafico
    di quante cose il Papa poteva fare fino al 1960, e poi via via fino
    alla situazione di oggi...

    RispondiElimina
  92. mancano tanto a tutti i commenti di d. MERCENARO. sarei curiosa di sapere se appartieni alla nostra diocesi... com'e che non si legge da ore un tuo commento? forse sei troppo impegnato a raccogliere le macerie lasciate dal tuo affezzionato vescovo. una vaga idea di chi si nasconde dietro questo nome l'abbiamo in parecchi, perche non sono in tanti che ci tengono cosi tanto a diffendere Mani da un attacco fondato dallo stesso malumore che lui ha messo a noi fedeli. ognuno sulla terra raccoglie quello che ha seminato, e mani sicuramente non avrà un buon raccolto

    RispondiElimina
  93. "Vostra Eccellenza che mi sta in cagnesco
    per quelle poche Messe Tridentine..."


    ...e mi gabella per anticonciliesco
    perché metto le birbe alle berline"

    RispondiElimina
  94. Come era molto piu' avanti di tutti Mons. Lefebvre!!!!!!

    e come fa' bene la Fraternita' a stare dove sta' fino a quando non ci sara' chiarezza.

    RispondiElimina
  95. Come e' che vi manca Mercenaro e no vi manco io?
    Tranquilli, queste proibizioni sono mani-festamente dimostrazioni di clericalismo. Io no sono certo tradizionalista ma nemmeno clericale. Il clericalismo è stupido.
    Io, al posto di tante autorità, ve li avrei fatti fare tutti i vostri conciliaboli autoreferenziali ... Tanto il vero Concilio è un'altra cosa e no verrà spiantato tanto facilmente.

    RispondiElimina
  96. quanto ha pagato sua eccellenza mons. mani per arrivare e rovinare la nostra amata terra? la responsabilità maggiore e da attribuire a coloro che lo hanno eletto presidente della conferenza episcopale sarda, chissà d'avanti a chi ne risponderanno.

    RispondiElimina
  97. Pensavo di non intervenire più, ma dato l'evolversi della situazione eccomi ancora tra voi; come cittadina e parrocchiana della famosissima Mandas, mi sento veramente umiliata dal solene divieto di Sua Eccellenza... Non solo la nostra comunità parrocchiiale evrbbe potuto nie due giorni di convegno conoscere meglio un doumento tanto caro al Papa, msarebbe stato interessante penso anche la dascussione che ne sarebbe emersa data la palese presa di posizione di alcuni parrocchiani\e contro ciò che il Vicario di Cristo insegna!! Ma penso anche a tutto ciò che questo divieto sta causando... tutti i nostri alberghetti arano pieni di prenotazioni, certamente in quei girni i piccoli ristoranti avrebbero fatto migliori affari, i nostri bei musei sarebbero stati visitati e al nostro bel paese ne avrebbe gudagnato in immagine...Ecc.. che paga lei ora?

    RispondiElimina
  98. NO!.
    Pagate voi che al posto che disobbedire ad ordine sbagliato, non fate nulla!

    RispondiElimina
  99. Basterebbe farlo ugualmente senza il beneplacito della curia e poi sulla stampa esternare scandalo per come l'ordinario del luogo sia in contrapposizione con le posizioni del pontefice.
    Poi vediamo se ha coraggio di smentire.

    QUESTI PAGLIACCI VANNO COLPITI CON LA STESSA LORO ARMA...
    SIATE OBBEDIENTI!!!
    IL PRIMO A DISOBBEDIRE E' LEI SUA ECCELLENZA!!


    NOI E' DA LEI CHE IMPARIAMO!!!!

    ABBIATE LE PALLE!

    VOI VOLETE ANDARE CON LE AMBULANZE SOTTO I 60KM/H COL MALATO DENTRO!.

    RispondiElimina
  100. Scusatemi, ma io mi domando semplicemente:
    che diritto ha un vescovo di proibire una riunione, un convegno?
    Su quale articolo, di quale legge si basa?
    Perchè i partecipanti obbediscono?
    È un abuso di potere, di un potere che il vescovo non ha nemmeno!
    Fate il vostro convegno e basta!
    Che cosa rischiate?
    Lo ripeto, in virtù di quale legge mons.Mani proibisce un convegno?
    Se non ne ha il diritto, e in tutta logica non lo ha, perchè i partecipanti obbediscono?

    RispondiElimina
  101. VOI VOLETE ANDARE CON LE AMBULANZE SOTTO I 60KM/H COL MALATO DENTRO!.

    sono perfettamente d'accordo con C.C
    Il vescovo è riprovevole, ma gli amici sardi sono INCOMPRENSIBILI, altrimenti spiegatevi meglio

    NON HA SENSO obbedire a chi disobbedisce al Papa!!!!

    RispondiElimina
  102. Chiedo scusa per il tono usato a tutti.
    Ma sono davvero amareggiato.

    RispondiElimina
  103. E così Cagliari, per mano di Mani diventò la Linz italiana. Ma i fieri cagliaritani preferiscono le mani di Mani o quelle di Benedetto XVI?

    RispondiElimina
  104. Ve lo dico io cosa è successo: un gruppo di parrocchiani ha scritto al vescovo lamentando la divisione che crea celebrare il vetus e organizzare un convegno su di esso. il vescovo deve difendere l'unità e proibisce tutto.

    RispondiElimina
  105. C.C. il suo tono è forse quello di chi è amareggiato, ma nella sostanza lei ha ragione!
    Il vescovo non ha il diritto di proibire un convegno privato, il suo ordine è privo di base legale, è solo un abuso, una forma di despotismo e forse di ricatto inaccettabili.
    Capisco che i sacerdoti siano in una situazione delicata, questo il vescovo lo sa e dovrebbe vergognarsi di esercitare il suo potere in quel modo, ma i laici, perchè rinunciano?
    Che gli organizzatori facciano pr9va di coraggio, di inventività, che adattino il loro programma.
    Sono sicura che tutti i partecipanti saranno solidali e capiranno.

    RispondiElimina
  106. berrittaaduaspizzas6 agosto 2009 alle ore 21:30

    Che ormai a Cagliari regni la prepotenza allo stato puro l’avevo detto, eppure devo confessare che ancora quasi non ci riesco a credere! Vietare d’imperio senza un perché un incontro di studio e di riflessione sul magistero liturgico pontificio! Non si crede! Che disonore per l’Arcidiocesi!
    E figuriamoci se non posso essere d’accordo che, di fronte a cotali abusi (non c’è abuso peggiore dell’uso improprio di una legittima potestà) i Sardi devono cantare a boghe isparta la loro marsigliese e unirsi con la protesta e la testimonianza, verbale ed epistolare, in sa gherra contra sa prepotentzia e s'egoismu. Quest’ultima di Monsignore è un’ingiustizia profonda verso i promotori del convegno, gravissima perché gratuita, e lo dobbiamo gridare ad alta voce e scrivere a caratteri cubitali.
    E cosa dire poi della prepotenza verso tutta la comunità parrocchiale di Mandas, uomini e donne trattati come pecore e buoi sulla testa dei quali tutto si può disfare quando piace e nel modo che di più piace, disprezzati come corpus vile su cui poter fare allegramente palestra di prevaricazione. Però, mi dispiace, ma devo dissentire radicalmente, e ripeto radicalmente, da certe affermazioni gravemente ingenerose verso i promotori che, di fronte all’ingiustissimo divieto e sebbene da esso feriti nel cuore, hanno scelto l’obbedienza e il sacrificio.
    Dobbiamo dare atto a questi nostri fratelli di aver dato un vero esempio di cristiana virtù, di fronte al quale Monsignore per primo dovrebbe inchinare la testa, come sono sicuro che la sua coscienza gli sta gridando di fare da quando è uscito il comunicato di annullamento.
    Perché stasera, Monsignore, sulla cattedra – moralmente parlando – ci stanno quelle sue umili pecore che V.E. così poco, o nulla, ha saputo amare.

    RispondiElimina
  107. Finalmente un po' di verità comincia a saltar fuori! Dopo tutti gli attacchi contro il Vescovo si scopre che sono i parrocchiani a non gradire....
    Meditate gente, meditate!

    RispondiElimina
  108. Chi obbedisce al Vescovo che, a sua volta, disobbedisce chiaramente al Papa, si espone al rischio grave di scisma. O questa regola vale solo per i Lefebvriani?

    RispondiElimina
  109. Meditate, Meditate! Il generale di complemento pare abbia in mano una lettera ( fotocopiata)di sedicenti parrocchiani mandaresi non firmata! Avete capito bene ! Non firmata!
    Mani, nunzio in Iran!

    RispondiElimina
  110. per anonimo delle 21.37
    ma a chi dici meditate? Non certo a noi parrocchiani di Gesico che siamo favorevolissimi al convegno e alla messa tridentina alla quale partecipiamo regolarmente ogni qualvolta viene celebrata....
    e se ti sei inserito per metter zizzania, stai sicuro che non ci riuscirai!!!!!

    RispondiElimina
  111. ho fatto una breve ricerca in INTERNET... e non vorrei che don mercenaro fosse Michela Mercenaro...

    RispondiElimina
  112. @marco bongi

    In altre epoche il comportamento di certi episcopati sarebbe stato giudicato gallicano e almeno sospetto di eresia.
    Purtroppo oggi chi dovrebbe constatare l' eresia e lo scisma, ossia i tribunali, di fatto non fanno nulla.
    Considerato questo non è concesso a noi fedeli emettere giudizi sulla persona. Al massimo possiamo porre in evidenza le problematiche in essere.

    Un clima di quasi totale impunità dunque, che crea uno scandalo doppio, poichè porta molti fedeli come noi, all' ira, pur nella ragione.

    RispondiElimina
  113. Tribunali ecclesiastici ovviamente.
    Non sia mai che qualche neofita oppure qualcuno in malafede strumentalizzi politicamente.

    RispondiElimina
  114. Diceva San Tommaso che rispetto all'obbedienza si può peccare in due modi: per difetto o per eccesso. Perciò disobbedire all'ukaze del Mani-goldo mi parrebbe cosa buona e giusta.
    Alessandro2

    RispondiElimina
  115. Le contrapposizioni non servono a nulla. Purtroppo lo stile lefebvriano è quello di montare un gran baccano (mischiando la religione con politica, complottismo giudaico-massonico, ideologia) per contrapporsi a "Roma"...che mentalità distante da quella dei grandi santi.

    RispondiElimina
  116. Anche se si ammettesse l`ipotesi di una eventuale lettera di parrocchiani ostili a questo convegno, in virtù di quale principio e sulla base di quale autorità il vescovo avrebbe dato seguito alle loro lamentele ?
    In virtù di quale principio il vescovo avrebbe deciso che un Convegno sul SP potrebbe danneggiare l`unità della sua diocesi e non piuttosto le lamentele eventuali di qualche parrocchiano?
    Chi divide?
    Il vescovo non ha nessun autorità per proibire un Convegno privato...quanti convegni, quante riunioni, di movimenti e gruppi vaticanosecondoconformi ha proibito?

    RispondiElimina
  117. Un prete cagliaritano6 agosto 2009 alle ore 22:04

    Se i Sacerdoti non vogliono disubbidire posso anche capirli (ma moooooltoooo pocooo).per quello che riguarda i fedeli consiglio questo:

    DENUNZIA AGLI ORGANI CIVILI COMPETENTI DEL SIG. MANI PER OSTACOLAMENTO DI PUBBLICA RIUNIONE

    Hanno voluto la libera Chiesa in libero stato?

    BENE! ORA SI GODANO ONERI E ONORI
    Ci aggiungerei anche una bella denunzia ai sensi della legge Mancino

    Simone da Varagine

    ***
    si commenta da se.
    Ma non eravate voi che avevate risolto tutto?
    Ah, certo avete tolto pure l'articolo trionfante.

    RispondiElimina
  118. Un prete cagliaritano6 agosto 2009 alle ore 22:05

    oh, scusate c'è ancora
    http://blog.messainlatino.it/2009/07/confermato-per-superiore-intervento-il.html

    non l'avevo visto

    RispondiElimina
  119. Ciò che si commenta da sè sono alcune consacrazioni episcopali esimio abbè cagliaritano.

    E non si tratta, ahinoi, di quelle del 30 giugno 1988 a econe.

    RispondiElimina
  120. Per cercare di buttare acqua sul fuoco ho scritto un'e-mail diplomatica a Mons. Mani, il quale mi ha cortesemente risposto dicendomi che l'incontro di Mandas non si farà poiché un nutrito gruppo di parrocchiani si è opposto. Spero sinceramente che verso questi parrocchiani venga esercitata la massima carità possibile. In questo modo quei parrocchiani potrebbero restare ammirati dall'atteggiamento utilizzato nei loro confronti e potrebbero cambiare opinione sulla Messa tradizionale.

    Una domanda ai forumisti cagliaritani: domenica scorsa quanti eravate alla Messa tridentina? Sarebbe bello se portaste in chiesa anche i vostri amici. Mons. Mani mi ha assicurato di non avere nulla contro la liturgia antica. Desidera solamente che i fedeli studino un po' di latino per comprendere meglio le preghiere che recitano. Cari amici cagliaritani, io vi consiglio di sfruttare questa idea lanciata dal vescovo. Organizzate qualcosa che abbia a che fare con il latino, ma non fatelo in una parrocchia per evitare problemi con qualche gruppetto di dissidenti. Sarebbe meglio utilizzare qualche struttura diocesana, cercando magari di coinvolgere Mons. Mani. Anzi, visto che nella parrocchia di Mandas non potete organizzare l'incontro, perché non lo spostate a Cagliari? Non sto' scherzando. Tentare non nuoce.

    RispondiElimina
  121. Palesemente in malafede oltretutto se ha detto quelle cose sul Latino.

    RispondiElimina
  122. Sono una parrocchiana di Mandas. Domenica il Parroco a tutte le messe ci ha comunicato quanto questa lettera diceva. Non penso però che un gruppetto (che a quanto pare non arriva a dieci persone) possa avere la pretesa di rappresentare l'intera comunità che infatti subito carta e penna alla mano si è premunita di far conoscere al parroco il proprio sdegno e, è proprio il caso di dirlo,il proprio non gradimento per le accuse a lui rivolte. Gli sarà consegnato tra non molti giorni una numerosissima raccolta di firme... Chi mai, se non le talpe di curia rifiuteranno di apporre il proprio autografo?? Ma pensandoci bene qui a Mandas non siamo estranei a quesste subdole iniziative (pensavo la storia evesse insegnato qualcosa!)

    RispondiElimina
  123. Non litighiamo anche tra di noi, se no è la fine.

    RispondiElimina
  124. vorrei tanto sapere chi dichiara la giustificazione del vescovo di impedire il convegno.... triste e poco credibile perchè un vero vescovo avrebbe fatto da mediatore e avrebbe fatto fare il convegno partecipandovi e invitando i fedeli che non gradivano di non parteciparvi se non avevano piacere, invece di prendere la palla al balzo e dare ascolto a quanti, due o tre fedeli..... ma non raccontiamoci favole o meglio dire barzellette... ne inventi un'altra se ci tiene a giustificare il suo tanto caro vescovo e ci risparmi di dover usare i cittadini di mandas non abbocca nessuno si prenda le sue responsabilità e la racconti tutta, e ancora piu grave lei obbedisce a questi fedeli di mandas che non vogliono il convegno ignorando la volontà del papa, che non credo sia tanto orgoglioso di avere un vescovo come lei

    RispondiElimina
  125. Ritengo che il motivo principale stia nella mancanza di spessore culturale del convegno. Bisogna avere l'umiltà di seguire le moltissime parrocchie che di convegni ne organizza a raffica e su tutti gli argomenti, del tipo "educare i figli nell'era tecnologica".

    Più seriamente sono d'accordo con quanti ritengono che il convegno vada realizzato lo stesso.
    In questo caso cos'è più importante: perdonare le offese o ammonire gli erranti?

    RispondiElimina
  126. Oh Chiesa di Cristo, siamo messi proprio male!
    Una Chiesa dove un gruppo di fedeli si oppone ad un Convegno sul SP, esprimendo così il suo rifiuto della volontà di Benedetto XVI.
    Una Chiesa dove un vescovo invece di rifiutare la domanda di questi fedeli dando loro nel contempo una lezione motivando la legittimità di una tale riunione e provando così il suo personale rispetto della volontà del Papa, si arroga il diritto di proibire la riunione .
    Un vescovo che preferisce ascoltare e soddisfare chi disobbedisce al Santo Padre, chi contesta la sua volontà.
    Poi permettetemi di dire che nutro i più grandi dubbi sul come questa lettera di fedeli, apparentemnte non firmata, è arrivata al vescovo.
    Veramente una lettera opportuna!!
    Un alibi quasi perfetto...ah ma sono i fedeli, non sono io...
    Non si dovrebbe aggiungere all`ingiutizia l`insulto all`intelligenza dei fedeli .
    Insomma come si direbbe da noi.." 'C`est cousu de fil blanc!"

    RispondiElimina
  127. berrittaaduaspizzas6 agosto 2009 alle ore 22:35

    Per Anonimo delle 21,24 e Anonimo delle 21,37.
    E cos’è? Dopo il danno la beffa? Dopo il disprezzo la presa in giro, come se fossimo tutti idioti? Ma come vi permettete? Non vi vergognate? Abbiate un minimo di rispetto almeno per quei vostri fratelli che l’esempio lo hanno dato anche a voi! E meditate semmai sull’ignobiltà dei vostri commenti!
    Oltretutto poi, state beffando e diffamando prima di tutti proprio Monsignore, facendolo figurare così incapace da lasciarsi dirigere dalla prima lettera di un (imprecisato) “gruppo di parrocchiani” che si inventa “divisioni” inesistenti, anzi invisibili anche con il binocolo, così infingardo dal lasciare che suoi figli si vedano privati di propri diritti da iniziative ispirate da chiara malafede, così sprovveduto da stabilire precedenti inconcepibili.
    Quale divisione poteva creare il convegno? Rubava qualcosa a qualcuno, violava qualche diritto di qualcun altro? Ma avete letto il Motu Proprio? E la Lettera ai Vescovi? E vi sembra che possano essere forieri di “divisioni”? O forse sono meritevoli di essere messi all’indice? Già andiamo bene se basta che si alzi l’ultimo degli invidiosi per impedire di leggere e studiare addirittura i documenti pontifici, le leggi della Chiesa (perché il Motu Proprio è legge della Chiesa a tutti gli effetti)! Col vostro ragionamento avremmo creato il sistema non solo per bloccare la vita di ogni parrocchia e di ogni diocesi: presa da qualcuno qualche iniziativa, magari lodevolissima, basta che arrivi io in malafede con qualche amico altrettanto in malafede di me, a dire che questa iniziativa crea “divisione”, per bloccare tutto.
    Se volete ridere e scherzare, ridete e scherzate alle vostre spalle.

    Per “un prete cagliaritano” delle 22.04 e 22.05: spero veramente che tu sia solo sedicente “prete”, perché umorismo (chiamiamolo così) squallido come il tuo non ne ho forse visto mai.

    RispondiElimina
  128. brava luisa dici proprio bene un'alibi vero e proprio se lui ascolta 2 o 3 fedeli, puo ignorare un'intera comunità che vuole il convegno? ma un'alibi che però non regge piu di tanto.non dimentichiamo che senza firme non ha nessun valore, visto che anche in questo blog l'anonimo viene attaccato e poco preso in considerazione

    RispondiElimina
  129. Alla'anonimo delle 22.30

    Mons. Mani non è il mio vescovo poiché non abito in Sardegna. Io mi sono solo limitato a prendere atto di ciò che Mons. Mani mi ha scritto, poiché è giusto ascoltare tutte le voci in causa per capire la situazione. Torno a ripetere, provate a spostare il convegno da Mandas a Cagliari (in un struttura diocesana) e vediamo che cosa succede. Mons. Mani mi ha detto testualmente che non ha “nessun problema” nei confronti della liturgia tradizionale. Che cosa costa provare?

    RispondiElimina
  130. Caro Berrita...
    Lei è troppo gentile.
    Non abbiamo detto che il monsignore è incapace.

    Glielo diciamo forse chiaramente dato che è sembrato che lei non abbia capito.

    Questi pagliacci travestiti da vescovi sono servi del cornuto del piano di sotto.
    Magari fossero solo incapaci.

    RispondiElimina
  131. E' evidente che questa mail è una trappola. Lo dimostra lo stile pastorale di questi anni.

    RispondiElimina
  132. Sono allibito per il comportamento del vescovo. Anche se ci fosse stata una lettera di fedeli che non erano daccordo col convegno, il vescovo non poteva impedire un convegno volto ad approfondire il magistero pontificio.
    Mi sembra di stare davanti ad un chiaro abuso di autorità e a tutta una manfrina per crearsi un' alibi proprio cretina.
    Cosa fare??? questo è il punto.
    Penso che ingoiare il rospo non sia giusto. Occorrerà adire a vie legali: ricorrere all'Ecclesia dei. Scrivere alle autorità pontificie, se è possibile intentare una causa presso il Tribunale della Santa Sede, certo ci volgliono soldi, informare gli organi di stampa, internet, far arrivare al vescovo (indegno) Mani lettere di protesta, trovare qualche forma di protesta anche in forma di preghiera pubblica: una marcia penitenziale a piedi nudi dietro un grande crocifisso recitando il rosario in latino sotto l'episcopio e portare un po di giornalisti ai quali rispondere: il vescovo non vuole farci pregare secondo la nostra sensibilità tradizionale, nella Chiesa del post-concilio c'è spazio per tutti, ma non per chi è fedele alla tradizione: consiglio di portare alla processione penitenziale anche bambini e statue della Madonna di Fatima...
    Bisogna fare qualcosa lo richiede l'amore al Papa, alla verità, la fortezza cristiana, ....
    don bernardo

    RispondiElimina
  133. per l'anonimo delle 22:43... allora se lei non vive cagliari la capisco perche non vive i nostri dissapori. troppo comodo ascoltare le giustificazioni del vescovo, non puo sicuramente raccontare in verità 'aria malsana che sta facendo respirare alla sardegna. gia il vescovo ha troppi dissapori con fedeli e numerosi sacerdoti, figuriamoci se questo dissapore vuole trasmetterlo anche al di fuori della sardegna. il mio consiglio è quello di venive e sentire le centinaia di persone che soffrono per la presenza di sua eccellenza

    RispondiElimina
  134. Si organizzi ad esempio un convegno sul magistero di Benedetto XVI con un titolo generico e poi naturalmente dentro questo contenitore si potrà mettere tutto quello che si vuole (Messa tridentina, liturgia benedettiana, comunione sulla lingua e in ginocchio, ecc... ecc...)
    Vediamo se il Vescovo Mani ha il coraggio di proibire un convegno sul Papa...
    don Bernardo

    RispondiElimina
  135. Comunque il Vescovo gerarca non ha nessuna autorità di proibire la preghiere e la riflessione sui temi della fede ai suoi fedeli: ha ragione Inopportuno a dire che si tratta di un atto di clericalismo e io aggiungo di cafonaggine...
    don Bernardo

    RispondiElimina
  136. che importa sapere se un vescovo ha o non ha problemi col vetus?
    Ciò che conta sono i fatti.
    E' stato organizzato un convegno su una legge della Chiesa e un vescovo l'ho ha proibito.

    Il Papa, dopo il disastro del caso Williamson, ha preso provvedimenti per essere informato anche di ciò che succede in internet. Il Papa ha saputo di questo fatto di Cagliari. Abbiamo pazienza un pò e vediamo cosa farà. Qualcosa la Santa Sede lo farà di sicuro. Posso anzi dire che si sta pensando a cosa fare. Nei mesi scorsi c'è stato un caso in Francia di un sacerdote diocesano privato del suo incarico ecclesiastico perché celebrava anche in rito antico. Ebbene, la Santa Sede ha cassato il decreto vescovile di rimozione ed ha reintegrato il sacerdote nelle sue funzioni. Abbiate pazienza. E soprattutto evitate i toni troppo duri.

    RispondiElimina
  137. per l'anonimo delle 22:04

    grazie per la meravigliosa notizia, tutti noi sardi che con questo vescovo vaghiamo nelle tenebre, confidiamo nel santo padre e preghiamo che venga in nostro aiuto, liberandoci da tanta sofferenza, perche e questo che stiamo passando nelle mani di "mani"

    RispondiElimina
  138. O quanta specie!Cerebrum non habet...Phoedrus docet...
    Scusate, non è che sono arrivato ora, ma mi son fermato a riflettere sui fatti che stanno accadendo, pur conoscendo bene tutti gli attori della scena mi accorgo che tutto è andato complicandosi sempre di più...va bene!Il convegno non si svolgerà più perchè il vescovo l'ha proibito formalmente: da qui in molti avete avanzato delle riflessioni sull'obbedienza, sui due Sacerdoti coinvolti, sul Vescovo. Alcuni difendono il vescovo dicendo che non ce l'ha contro la liturgia antica, altri hanno difeso i Sacerdoti dicendo che hanno obbedito al Vescovo e se la vedrà Lui con Dio. Altri hanno criticato il Vescovo per il suo atteggiamento anti-pontificio, altri hanno criticato i sacerdoti per il poco coraggio o per non essere andati fino in fondo.

    Umilmente, ripeto,conoscendo bene gli attori,vorrei dire la mia:
    credo che questa situazione non può essere escardinata dalla Diocesi di Cagliari, anch'essa farà ormai parte della storia di una Diocesi...prossimamente, il Mani potrà ancora annullare un convegno sul Motu Proprio?Non credo proprio:il Convegno è stato annullato non grazie alla forza che un vescovo ha verso l'insegnamento pontificio, ma semplicemente perchè, nella sua furbizia, si è aggrappato ad altre motivazioni, pur essendosi tantissime volte espresso contro la persona del Santo Padre e in partic sul Motu proprio:ancora una furberia:Tesori, mica ve lo scrivo che sò contro il papa...semmai ve lo dico a voce:"sto vecchietto se lo porta nella tomba tutto quel che sta a ffa con quel Canizares...Caro Mons. Mani, com'è fortunato lei?

    Vedremo se la prossima volta, dopo stò casino, Mons. Narciso si permette di vietare e di agitarsi!!Se è coerente con quanto pensa veramente dovrà vietarlo...ma siccome è il magister omnis fallaciae....

    Dicevo:non possiamo scardinare da Cagliari il Vescovo e i preti:ma vi rendete conto di tutto il caos che quest'uomo sta creando: dei pettegolezzi, delle calunnie, delle divisioni, del clima pesante di oppressione, della promozione di certi personaggi illustri della Diocesi, della sua immagine sponsorizzata da quel suo Giornale, il "portico" che ha come motto "non sappia la tua sinistra quello che fa la tua destra"...Eccellenza, ma dai, viva il Vangelo:saremo più contenti noi e anche lei...Mi sembra che Mons. Giuseppe Mani, Ex rettore del seminario romano, ex-vescovo ausiliare di Roma, ex-ordinario militare, e oggi attuale Vescovo di Cagliari sia ben conosciuto da tutti ed anche se lu ride per la sua brillante carriera di titoli, a noi non rimane che piangere per quello che si diceva a Cagliari prima della sua venuta e per quello che stiamo sperimentando sulla nostra pelle in questi anni...davvero non ce la facciamo più...non critichiamo la sua durezza, la sua impassibilità etc...ma non sopportiamo che uno sia vestito da vescovo e nel mentre non vive il vangelo, non ispira le anime a Dio, non annuncia gesù Cristo ma se stesso, non è in comunione col papa...guardiamo alla persona Mani...teneisi axiu difendendiddu!!Con Mani non c'è speranza...se lo conosci lo eviti se non lo conosci ti uccide...Oremus

    RispondiElimina
  139. convegno o non convegno mi pare di capire che mons. Mani a Cagliari non gode di consenso unanime.

    Antonello

    RispondiElimina
  140. Ad Antonello:
    Ecco un frutto di questi anni di Episcopato Manesco:L'unità di tradizionalisti e modernisti ( a braccetto contro Mani)...anche gli scemi insieme agli intelligenti...grazie eccellenza, anche teologicamente, ci hanno fatto studiare che il vescovo è l'immagine dell'unità della Chiesa diocesana...anche se nessuno va più alle sue celebrazioni e alle sue riunioni, vediamo questa verità teologica avverarsi in maniera invisibile agli occhi di carne...salute

    RispondiElimina
  141. Francamente, tra tutti questi anonimi ho finito di non capir più niente.

    RispondiElimina
  142. gia caro antonello non è che un'intera comunità sta uscendo fuori di testa e attacca il vescovo senza ragioni logiche. come ho gia detto ogni uomo raccoglie quello che semina, e mani in questi suoi anni di vescovato a cagliari non avra da raccogliere un buon raccolto. solo tantissima sterpaglia bruciata. gia non bastava la sterpaglia di per se ma doveva renderla ancora piu nauseante e soffocante facendo un falò a un immenso campo di erbacce, non si e preso mai cura del suo terreno, non ha mai avuto amore nel dissearlo, ha solo rovinato un pezzo di terra che gli era stata consegnata in fiore, con l'amore e la devozione che noi sardi contavamo di portare avanti con le nostre tradizioni che tutto il mondo apprezza.

    una sorella ancora amareggiata

    anche per te sardus i miei complimenti

    RispondiElimina
  143. Leggendo tutti i vari interventi non posso che dissentire con tutti coloro che attaccano, a torto o a ragione, l'arcivescovo di Cagliari Mons. Giuseppe Mani. Penserete, ecco il modernista di turno.. Eh no! vi sbagliate! Però non sono neppure un tradizionalista incallito! sono semplicemente cattolico: apprezzo il la forma straordinaria forse molto più di qualche altro. Ma essendo cattolico appunto, non mi piacciono le mancanze di rispetto verso la gerarchia della Chiesa. Non si difende una causa in questo modo. Ma si difende con argomenti validi e solidi, non campati in aria.
    Mi dispiace che questi incontri non si facciano più perchè sarebbe stata un'opportunità per coloro che volevano conoscere la forma straordinaria del rito romano. Mi dispiace per gli organizzatori che sicuramente avranno lavorato tanto e con passione per la buona riuscita dell'iniziativa. Ma gli stimo ancora di più perchè hanno obbedito al vescovo, nonostante la cosa possa sembrare ingiusta. Vi ricorderò volentieri nella preghiera e vi invito a continuare a lavorare, perchè lo fate solo per amore alla chiesa.
    Io non giudico il vescovo, Dio mi scampi dal farlo. La sua decisione mi sembra ingiusta, però è solo una mia opinione. Nel breviario capita di leggere: Chi sei tu che ti fai giudice del tuo prossimo? e ancora: con il metro con il quale giudicate sarete giudicati anche voi.
    Vi prego, astenetevi dal fare giudizi che hanno poco di cristiano. Il vescovo, buono o cattivo che sia (ma non sta a noi giudicarlo), è sempre un successore degli apostoli, che ci piaccia o no. E per questo merita rispetto! Non sempre quello che decide è giusto, ma si deve rispettare e osservare. ha ragione chi ha scritto: chi obbedisce non fallisce.
    fraternamente
    un cattolico

    RispondiElimina
  144. Carissimi,
    e' stata una sensazionale scoperta che un vescovo puo' proibire un convegno.
    Buono a sapersi per la prossima adunata islamica in Piazza del Duomo. So gia' che basta scrivere a Tettamanzi.

    Ad Antonello
    Da questo si capisce che sei un vero cattolico.
    "Io avrei pure condannato i convegnisti a partecipare per un anno, ogni domenica, ad una messa neocat o comunque in quello stile lì."

    I NC celebrano i loro riti il sabato e irridono i "cristiani della domenica".

    FdS

    RispondiElimina
  145. All'anonimo "rispettoso"
    e molto "correct" dell'1.00:

    Lei si è mai chiesto quanto conta l'autorità del Papa nella Chiesa
    e perchè tanti Vescovi gli sono ostili?
    Quando lei straparla di obbedienza
    e rispetto, si chiede mai
    CHI deve obbedire A CHI?
    Si è mai chiesto di quanto rispetto goda oggi il Papa presso vescovi, cardinali e fedeli
    (e osservatori politici e mediatici
    ecc.)a 50 anni dal Concilio?
    Si è mai chiesto in CHE COSA dovrebbe consistere il ministero dei Vescovi, partendo dall'anno 33 all'anno 1965? e dal '65 ad oggi?
    Ha mai letto su un dizionario donde venga la parola "ministro"?
    Sa che cosa vuol dire "pastore"?

    Si chiede mai PERCHE' il Papa, Vicario del buon Pastore, vuole condurre le pecore in una direzione
    e i pastori-vescovi in un'altra
    totalmente opposta?

    Si chiede mai le ragioni della
    spaventosa ANARCHIA che regna nella Chiesa di oggi,
    DA DOVE E' INIZIATA...?
    e se per caso era questa anarchia che Gesù Cristo voleva
    quando disse a Pietro:
    "PASCI I MIEI AGNELLI!
    PASCI LE MIE PECORELLE!"
    ???
    Questa di oggi - secondo lei - è la realizzazione estrema e perfetta di quel comando
    di pascere, attuato grazie all'obbedienza dei vescovi al
    Papa?
    Dunque, caro anonimo gran ragionatore:
    PER LEI, IL PAPA,
    CON TUTTE LE SUE DISPOSIZIONI, DIRETTIVE, CATECHESI,
    ESORTAZIONI, INDICAZIONI CORRETTIVE DELLA LITURGIA, MOTU PROPRIO...
    CHE VALORE HA?
    (casomai pensando alle carte di una partita a briscola..)
    ???

    PS dimenticavo:
    Per lei essere cristiani significa rinunciare alla RAGIONE?
    Se lei, guardandosi attorno in questo sfacelo dell'obbedienza
    CHE NON ESISTE PIU', dice candidamente (?)
    "Non mi interessa il perchè, va bene così, è giusto tutto quel che accade e il suo contrario pure!",
    allora, caro signor rispettoso,
    seguendo lei, siamo tutti pronti per una bella dittatura, dove il Papa sarà il primo ad essere schiacciato, e tutti i fedeli con lui!
    Perchè vede, se uno commette un sopruso contro il Papa,
    (e tanti segni premonitori in quattro anni già li abbiamo visti, se teniamo gli occhi aperti...)
    lei dirà:
    "Non lo giudichiamo, per carità,
    avrà i suoi buoni motivi!
    Forse quel vescovo-tiranno sta obbedendo allo Spirito Santo!"
    (Invece il Papa no!?...)
    ...................
    Ma senta, provi a fare un santo favore - a se stesso - di togliersi la benda dagli occhi (se può..)!
    (oppure vuole restare in quel gruppo denominato
    "Non vedo, non sento, non parlo"? Beh, faccia pure…)

    RispondiElimina
  146. Caro il mio "chi obbedisce non fallisce", ti esorto circa l'obbedienza e l'oggetto degno di essa a ricordare a riguardo San Roberto Bellarmino e ricordo che i due sacerdoti prima di obbedire all'eretico vescovo hanno chiesto lumi alla Santa Sede. A loro hanno obbedito.
    Oremus

    RispondiElimina
  147. Vi prego, astenetevi dal fare giudizi che hanno poco di cristiano.

    conosco questo linguaggio gergale e anche la scivolosa correttezza del resto del discorso.

    La traduzione del gergo è
    "astenetevi dal fare uso della ragione, perché c'è chi pensa per voi e ha già pre-fabbricato tutte le risposte (escludendo qualunque genere di domanda).
    La Chiesa ha detto= bisogna ubbidire è un paradosso, perché riguarda solo il conferimento di un certo "bollino" da parte del Pontificio consiglio dei laici, che dovrebbe "tappare la bocca" a chiunque; per il resto il Papa parla e Kiko docet

    RispondiElimina
  148. Abbiate pazienza. E soprattutto evitate i toni troppo duri

    Sottoscrivo.

    L'uso della Ragione e della Logica impone anche di agire con accortezza ed intelligenza, senza ovviamente derogare a nulla.

    E' l'uso del famoso "metodo" che da tempo cerco.

    RispondiElimina
  149. perfetto, Mic!

    Ma quanto sono garbati, inappuntabili ed "equidistanti", e pieni di premura questi anonimi "correct", nel raccomandare rispetto e obbedienza ai vescovi,
    qualunque opposizione o ribellione essi manifestino contro il Papa!
    E' chiaro che per questi neocat
    mal camuffati da bravi cattolici
    "fraterni", schiavi della dittatura kikiana (a cui ci vorrebbero tutti incatenati)
    il Papa non conta assolutamente
    NULLA!
    E quindi dobbiamo sottostare a tutti i soprusi dei Vescovi, cominciando dal Papa stesso!
    E' spaventoso vedere come il leader maximo abbia in 40 anni prima coltivato un'abissale ignoranza (terreno fertile preesistente) in tali adepti, obbligandoli ad inchinarsi ai suoi voleri, accecandoli tutti, e poi
    seminando a piene mani le sue menzogne ed eretiche utopie
    di "Chiesa rifondata",
    dove il Papa ha solo funzione
    decorativa!
    E bravi "cattolici a-critici"!... che straparlano di obbedienza senza neanche saperla distinguere da "schiavitù" (nè precisando inoltre "a chi") e continuano a confondere, in buona o malafede
    il GIUDICARE (nel senso di condannare)
    col DISCERNERE IL BENE DAL MALE,
    ultra-necessario esercizio della ragione, ad uso della coscienza!
    Confusione diabolica inculcata
    dai catechisti catto-kikiani...
    Non sappiamo se fanno più pena o rabbia, quando vengono sui blog con l'intenzione di bendare gli occhi e la ragione a chi vuole ancora farla funzionare!
    (Non parliamo della stupenda ipocrisia della frase:
    "Apprezzo la forma straordinaria...", viscida dichiarazione buona solo per i gonzi!)

    RispondiElimina
  150. Benedetto XVI, lettera di presentazione del SP :

    Ciò che per le generazioni anteriori era sacro, anche per noi resta sacro e grande, e non può essere improvvisamente del tutto proibito o, addirittura, giudicato dannoso.

    Dobbiamo dedurre che per Mons. Mani È dannoso che dei fedeli cattolici si riuniscano per studiare un documento della Chiesa e il Rito Antico.
    Complimenti!

    Dalla stessa lettera:

    Mi viene in mente una frase della Seconda Lettera ai Corinzi, dove Paolo scrive: "La nostra bocca vi ha parlato francamente, Corinzi, e il nostro cuore si è tutto aperto per voi. Non siete davvero allo stretto in noi; è nei vostri cuori invece che siete allo stretto… Rendeteci il contraccambio, aprite anche voi il vostro cuore!" (2 Cor 6,11–13). Paolo lo dice certo in un altro contesto, ma il suo invito può e deve toccare anche noi, proprio in questo tema. Apriamo generosamente il nostro cuore e lasciamo entrare tutto ciò a cui la fede stessa offre spazio.

    Dobbiamo amaramente constatare che Monsignor Mani, e con lui tanti suoi confratelli, chiude il suo cuore di fronte ai fedeli legati alla Tradizione a sacerdoti, seminaristi che vogliono imparare, informarsi sul Rito Antico

    Ancora Benedetto XVI:

    Siamo sempre memori delle parole dell’Apostolo Paolo dirette ai presbiteri di Efeso: "Vegliate su voi stessi e su tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha posti come Vescovi a pascere la Chiesa di Dio, che egli si è acquistata con il suo sangue" (Atti 20,28).

    Dobbiamo purtroppo dedurre che per Monsignor Mani, certe pecore non fanno parte del gregge sul quale vegliare e pascere .

    RispondiElimina
  151. Utili spunti in:
    http://www.clerus.org/clerus/allegati/97/PONTIFICIO%20CONSIGLIO%20PER%20I%20TESTI%20LEGISLATIVI.doc

    Per chi vuole ancora polemizzare, è magari da integrare con:
    http://www.eschaton.it/blog/?p=813
    (dal paragrafo "i 2 corpi del funzionario" in poi.

    RispondiElimina
  152. Io, non so che dire, ho le lacrime agli occhi. Aspettavo con ansia e gioia di potermi recare a Mandas per stare insieme a tanti fratelli e godere insieme finalmente nella serenità,per contronarmi cin altri su ciò che il Papa ci ha offerto con il motu proprio. In quasi nessuna delle nostre parrocchie sadre i parroci ci hanno parlato di questo documento che arricchisce la vita della Chiesa, tutti lo hanno ignorato, hanno fatto finta che non esistesse... sperando forse che così nessun fedele avanzasse mai alcuna pretesa o desiderio strano riguardo alla Messa di sempre. Qualche Vescovo, bonariamente ha concesso una chiesa e un prete in modo che i fedel stessero bene a cuccia buoni buoni nel loro angolino, posibilmente in silenzio senza che nessuno si accorgesse di loro. Due preti ci hanno ascoltato (quanti chilometri ho fatto tante volte per arrivare a Gesico e trovare un prete e una comunità che mi permetesse di pregare come il cuore desiderava), hanno tentato di dare voce a tante voci soffocate (non è solo questione dei loro gusti retrò!), e anche a loro è stato proibito di parlare
    ... Sono amareggiato, e senza voler giudicare nessuno voglio con franchezza esprimere il mio forte dissenso col gesto copiuto dal Vescovo. Sono vicino ai Parroci di Gesico e Mandas, e ivito loro a non fermarsi, a non scoraggiari perchè non immaginano neanche quanti e quanti fedeli sono con loro e per loro stanno pregando.

    RispondiElimina
  153. Segnalo che il sito RINASCIMENTO SACRO ha ripreso la notizia del divieto del Convegno.


    http://www.rinascimentosacro.com/2009/07/cagliari-le-giornate-del-summorum.html

    RispondiElimina
  154. Stavo per mettere un commento su Rinascimento Sacro e vedo che i commenti sono stati disabilitati.

    Courageux mais pas téméraires!

    RispondiElimina
  155. A Genova oggi si compie il raduno dei Testimoni di Geova provenienti da tutta Italia, Ne ho visto parecchi uscendo dal casello autostradale di Genova est e molti erano giovani e giovanissimi anche bambini.Ho pensato quanta responsabilità hanno dinanzi a Dio i Nostri Vescovi, i nostri Preti per aver permesso che questa parte di gregge si disperdesse, si allontanasse dalla VERITA'. Non vorrei e lo dico senza arroganza essere nei Loro panni. La Signora della SALETTE ha parlato soprattutto per i sacerdoti e per la Chiesa.

    RispondiElimina
  156. "Nostro commento: come i feudatari felloni che se ne fottevano sovranamente" Vi invito amici ad utilizzare un linguaggio non volgare, nonostante il forte sdegno.

    RispondiElimina
  157. Si vede che, a ragione, la redazione è dantesca come me.
    D' altronde ve lo immaginate dante a dire "e del seder facea trombetta" anzichè "del cul"?

    RispondiElimina
  158. Hai ragione : usando certa fraseologia saremmo imitazione perfetta del Nostro Tosco mons. "Benigni" uso a questa.La differenza pero' risiede nel fatto che noi siam fedeli ragazzacci irridenti chi e' disobbediente al Santo Padre, quindi a NSGC. Dunque dalla parte giusta.
    Celebre la Sua frase pronunziata in prebiterio della Primaziale davanti al Capitolo metropolitano e fedeli: " Uh, sento puzza di pipi' di canonico"!
    Ecco cosa ha creato il CVII: dei Vescovi degni dello Zelig come Costui e Milingo e la tristezza che scaturisce dalla necessita' e dovere nel criticare un Vescovo, Eppoi si parla di ermeneutica della continuita'....
    Oremus

    RispondiElimina
  159. La Chiesa è retta e governata dal Diritto, non dalla legge della giungla.


    Nel caso di Cagliari la proibizione episcopale è illegittima e pertanto invalida in radice; in più è gravemente lesiva dei diritti dei fedeli, con l'aggravante che a ledere questi diritti è colui che deve custodirli e difenderli.
    I destinatari dell'illegittima proibizione episcopale dovranno fare ricorso nei modi previsti dal Diritto; la decisione episcopale sarà comunque cassata perché contraria al Diritto e lesiva di diritti. Considerata la gravità dell'atto posto in essere potrebbero esserci anche provvedimenti disciplinari.

    RispondiElimina
  160. Assurdo Egli ha avallato la richiesta contenuta una lettera anonima fotocopiata di sette fedeli manaresi contrari ad un convegno atto ad approfondire un atto del Magistero Pontificio! Assurdo!

    RispondiElimina
  161. Vogliamo esprimere ai Parroci di Gesico e Mandas la nostra vicinanza.
    La nostra Chiesa è in una situazione gravissima, i pastori non ubbidiscono al Vicario di Cristo e pasciono se stessi, in questi quarantanni, giorno per giorno, hanno trasformato la nostra Chiesa in una chiesa protestante e luterana.
    Noi cattolici, fedeli alla tradizione bimillenaria della chiesa abbiamo il dovere di essere fedeli al Papa, all’attuazione in ogni parrocchia del motu proprio Summorum Pontificum con la celebrazione della Messa di sempre.
    Dobbiamo essere testimoni di Cristo fino al martirio, se necessario. Dobbiamo difendere la nostra tradizione bimillenaria aggredita dagli assalti del maligno che opera in molti suoi pastori, lupi che divorano le loro pecore. Aiutiamo il nostro Papa dall’assalto di questi diavoli.
    Siate forti e sereni in Cristo, vi esortiamo continuate nei vostri propositi, non cancellate il convegno, dedicatelo al Santo Padre e invochiamo la protezione di Maria.

    PaoloD

    RispondiElimina
  162. Sono d`accordo.
    Da noi si dice:
    "le sol est pavé de bonnes intentions", che darebbe "il suolo è lastricato di buone intenzioni", non basta lamentarsi, in presenza di una tale ingiustizia, di un tale abuso di potere, le vittime devono agire.
    Che cosa rischiano?
    Di chi o di che cosa hanno paura?
    Temono misure di ritorsione'
    Lo temono i sacerdoti ?
    Siamo nel regno del terrore?
    Non lo penso, anzi son sicura del contrario.
    Che monsignor Mani giustifichi la sua decisione.
    Che dia le prove che un tale convegno nuoceva grandemente alla pace della parrocchia se non dell`intera Sardegna .
    Che abbia il coraggio di giustificare in che cosa questa riunione era da proibire e non tutte le altre che ha senza dubbio autorizzato o per lequali non è intervenuto, organizzate dai diversi movimenti postconciliari....
    Monsignor Mani non gioisce di un potere arbitrario, e assoluto deve rendere conto ad un autorità superiore.
    E deve già in primo luogo rendere conto della sua decisione, che non aveva il diritto di prendere, a chi ne subirà le conseguenze, se sottostà a questo divieto arbitrario.

    RispondiElimina
  163. caro monitor, alla messa di sempre ci vado più di te!!! non solo l'apprezzo quindi, ma ci vado

    RispondiElimina
  164. L'obbedienza si deve ad un ordine giusto. Un ordine giusto è quello che ha per fine il bene comune e, per quanto possibile, dei singoli.
    Quale bene comune deriva dall'ordine di mons. Mani?
    Nessuno, perché vieta un incontro di riflessione legittimo e proficuo per le anime e la vita ecclesiale e visto anche che crea un clima di divisione e sfiducia tra i fedeli e i sacerdoti, e di divisione tra questi ed il vescovo.
    L'ordine, pertanto, non è giusto: e la giustizia è una virtù cardinale.
    Oltre che contro la giustizia, il vescovo ha peccato anche contro la prudenza e la carità.

    RispondiElimina
  165. l'ordine oltre che giusto dovrebbe essere legittimo...

    cmq mi pare che sia da piu' o meno 20 anni, che nell'Ecclesia Dei le cose girino cosi'....

    tentarono pure di far saltare dall'interno la fraternita' san Pietro...

    RispondiElimina
  166. Comunque bella la foto dell'articolo con Mons. Mani con la linguetta fuori...non si capisce se fa un crepa crepa oppure una pernacchia...che simpatico!

    RispondiElimina
  167. é vero che molti commenti sono pesanti, ma siamo stanchi davvero ci capiscano i moderati, ma quando vediamo che ogni gesto è guidato dall'orgoglio allora non possiamo fare i complimenti a Mons. Mani...chi semina vento raccoglie tempesta

    RispondiElimina
  168. Beato te anonimo 11.31!
    Forse vivi in un'isola felice, fuori dalle regioni sottoposte a tirannide...
    nell'"isola che non c'è"
    (o che un giorno ci sarà...)!

    RispondiElimina
  169. Una riflessione dietrologica . Perche' il magnifico e santo sacerdote S.E mons. Luigi Demagistris ( chi biviri accant'e domu) non venne a suo tempo nominato Arcivescovo di Cagliari invece che di Nova Carthago, in partibus infidelium, peraltro?
    Secondo me, quanto a santita' , fedelta' esemplare alla Dottrina ed al Magistero e' il secondo sacerdote in Vaticano, dopo il Santo Padre ovviamente.

    RispondiElimina
  170. Molti commenti sono effettivamente pesanti, e nonv'è dubbio. La Santa Sede sa però conosce le vessazioni che i fedeli legati al rito antico devono tuttora sopportare. L'esempio cagliaritao è eloquente: non viene lasciata neppure la libertà di riunione. State certi che la situazione cagliaritana non passerà sotto silenzio. Il fatto è molto grave e lesivo dei diritti dei fedeli. E' però necessario rasserenare gli animi. Non scagliatevi contro l'Arcivescovo; vi basti sapere che ha sbagliato gravemente ed attendete con fiducia l'evolversi della questione. Dopo la rabbia, lecita per la gravità del fatto, subentri la serenità ed il perdono. Possa l'increscioso incidente spingere alla pratica delle virtù cristiane, come la pazienza. I fedeli che giustamente si vedono negati un diritto elementare come quello di riunione non dovranno attendere troppo per potersi ri-unire. E allora la gioia sarà doppia.
    Coraggio! Fiducia in Dio e nel Santo Padre.

    Ex Aedibus

    RispondiElimina
  171. A TUTTI I TRADIZIONALISTI.
    rISPETTATE IL DOVERE DI OBBEDIENZA CHE TANTE VOLTE INVOCATE!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  172. OBBEDIENZA
    DI CHI
    A CHI ???

    (In ordine di grado, please...?)

    RispondiElimina
  173. Obbedienza al vescovo, come Don Milani quando andò a Barbiana....

    RispondiElimina
  174. E da quale pulpito,
    da quale AUTORITA' CONFERITA
    (e a sua volta obbediente A CHI...)
    viene lanciato un grido
    così perentorio come quello
    del 7 agosto 2009 14.44?
    A quale titolo e in nome di quale
    potere costituito esso viene
    proclamato?
    Sarebbe giusto esserne informati!
    (Se giusto e ingiusto significassero ancora qualcosa!!!)

    RispondiElimina
  175. per leonemin

    se hai capito bene leggendo tutti i post il primo a non obbedire e proprio il vescovo. elencami i motivi perchè noi dobbiamo sottostare al volere del vescovo quando lui spudoratamente ignora e non obbedisce al volere del santo padre? certo che se dovessimo seguire l'esempio di mani il convegno ci sarebbe stato. a differenza che gli organizzatori del convegno hanno seguito il volere del vescovo annullandolo, e non vogliono scandali per non sporcare ulteriormente il nome della chiesa... me c'e da precisare che l'atteggiamento di mani non giova alla sua personalità gia poco gradita a noi sardi

    RispondiElimina
  176. ah.. don Milani...
    chi è, quello che disse:
    "L'obbedienza non è più una virtù" ?

    Ho capito...
    cioè...no!

    RispondiElimina
  177. Scusate, il tono non è stato molto conciliante, ma a volte leggendo i blog dei cosidetti tradizionalisti,,che hanno anzi avete tutto il diritto di celebrare la messa in Latino, è tutto uno stracciarsi le vesti contro chi non rispetta le decisioni dell'autorità ecclesiale, di come la Chiesa sia in crisi per questi motivi, ecc. Ecco qui avete un caso dove anche Voi incappate in una piccola croce, il mio consiglio è di accettarla, questo era il senso.....

    RispondiElimina
  178. Un consiglio agli organizzatori: NON ANNULLATE IL CONVEGNO. Il vescovo può interferire su questioni disciplinari del clero, ma non vietare un libero incontro. L'associazione Noi siamo Chiesa non si sarebbe scomposta un istante. In questo caso impariamo dai progressisti: il convegno si tenga. Uno: è ora che i presti non siano più pavidi. Due: il vescovo non li scomunicherà.

    RispondiElimina
  179. meno male che ci sono ancora vescovi come Mani che rispettano il Concilio Ecumenico vaticano II prima che i dicatt del papa

    RispondiElimina
  180. qualche volta oltre le preghiere bisogna anche dimmostrare di avere le ...... palle !!!!!!!!!!!

    RispondiElimina
  181. LEONEMIN dev'esser nato ieri, se sostiene che OGGI siamo incappati in una piccola croce.
    Se fosse così sarei il primo a dire: obbedienza assoluta.
    Ma così non è.
    La storia delle vessazioni, delle prepotenze, delle inique imposizioni episcopali - senza partir da troppo lontano - datano almeno dal 1984, con l'indisponibilità della quasi totalità dei vescovi a conceder il primo indulto di Giov. Paolo II.
    E' una storia che diversi di noi han vissuto sulla propria pelle e che il card. Ratzinger ben conosceva se mi scriveva che bisognava aspettar che i vescovi cambiassero mentalità... nell'attesa di provvedimenti più ampi e decisi del S. Padre.

    Sarebbe bene informarsi prima di venir a predicare a vanvera.

    RispondiElimina
  182. A Leonemin.

    L'obbedienza non è in alcun modo dovuta per un ordine palesemente illecito e contrario alla volontà espressa del S. Padre. Ed è vero che spesso richiamiamo il dovere dei vescovi di ubbidire al Papa, ma a meno che non si voglia sostenere che quanto ha fatto il Papa è contra ius, la situazione è ben differente.

    Sarebbe anzi quasi doverosa la disobbedienza se non fosse che, per motivi strategici, bene faranno gli organizzatori del convegno a fingere d'obbedire.

    In fin dei conti, val più aver fatto fare una figura da magliaro ad un vescovo ribelle al Papa e aver dato la dimostrazione inconfutabile della persecuzione scatenata contro il motu proprio, che l'effettivo svolgersi di un pur bel convegno.

    RispondiElimina
  183. "meno male che ci sono ancora vescovi come Mani che rispettano il Concilio Ecumenico vaticano II prima che i dicatt del papa"

    ---------

    "dicatt" significa forse diktat?

    Tu pensa ad applicare l'ortografia, che ad applicare il Concilio ci pensiamo noi!

    RispondiElimina
  184. Anonimo ha detto...
    meno male che ci sono ancora vescovi come Mani che rispettano il Concilio Ecumenico vaticano II prima che i dicatt del papa

    7 agosto 2009 15.23

    ------------

    a questo devon esser cadute le dita sulla tastiera.

    RispondiElimina
  185. Che cosa sono
    "i dicatt del papa"
    di questo bravo scrittore
    in italiano,
    (7 agosto 2009 15.23)
    e, di grazia, in che modo
    si dimostra che il Vescovo Mani
    ha rispettato il Concilio?
    Facendo forse il tiranno,
    dopo che nel '68 sentì dire
    "vietato vietare"?

    Ah... ho capito!
    Anzi...no!!

    RispondiElimina
  186. ...RI-PROPONGO di scrivere a mons. Mani protestando il disappunto e la disobbedienza e di inoltrare per conoscenza alla Santa Sede( Nunziatura, Ecclesia Dei, Congr. dei vescovi, S.Em. Canizares... e SOPRATTUTTO al segretario particolare del Pontefice = al Pontefice stesso!)

    S.Em. Card.
    Angelo Bagnasco Arcivescovo
    piazza Matteotti, 14
    16123 GENOVA

    S. E. mons.
    Giuseppe Bertello
    Nunziatura Apostolica
    Via Po, 27
    00198 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per i Vescovi
    Via della Conciliazione, 1
    00193 ROMA

    S.Ecc.
    SEGRETARIO
    Congr. per i Vescovi
    Via della Conciliazione, 1
    00193 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per la Dottrina della Fede
    Pont. Comm. Ecclesia Dei
    P.zza S. Uffizio, 11
    00193 ROMA

    S.Em.
    PREFETTO
    Congr. per il Culto Divino
    P.zza Pio XII, 10
    00193 ROMA

    S.Ecc.
    SEGRETARIO
    Congr. per il Culto Divino
    P.zza Pio XII, 10
    00193 ROMA

    Rev.mo Maestro
    Ufficio Celebrazioni Liturgiche
    00120 CITTA’ del VATICANO

    Rev.mo Mons. Segretario Particolare
    del Sommo Pontefice
    Palazzo Apostolico
    00120 CITTA’ del VATICANO

    RispondiElimina
  187. Mi pare che siamo un po' permalosi su questo blog, Vi invio pertanto una piccola riflessione si R. Panikkar grande gesuita di oltre 90 anni:
    Oggi più che mai è indispensabile una mutua fecondazione di Oriente e Occidente: un dialogo tutto da costruire, che mantenga, nello scambio, l'identità delle religioni diverse.
    "Io non sono favorevole ai `cocktail di religioni'. Condivido la critica al relativismo, ma altra cosa è la relatività, cioè la consapevolezza che qualsiasi affermazione io faccia ha un senso in relazione a un contesto. Il pluralismo è l'ammissione della mia contingenza, per cui io non ho il monopolio della verità né posso capirla tutta. Il pluralismo è la guarigione dall'assolutizzazione, cioè dall'idolatria. E' il riconoscimento della relatività e della bellezza straordinaria di tutte le tradizioni, per cui ciascuno deve seguire il proprio cammino."

    Aggiungerei Martini cardinale Carlo Maria sul relativismo del cristiano, che è il vedere tutto in funzione di quando verrà Cristo è allora che sapremo e comprenderemo tutto.
    Aggiunge sempre Panikkar e sottoscrivo pienamente:

    Tuttavia, quale sarebbe lo scopo di credere e dedicare la propria vita a qualcosa, se non si tratta di difendere la propria verità? Il tipo di dialogo religioso che lei chiede, in cui ciascuno entra, prima di tutto, non per difendere le proprie convinzioni ma per condividere esperienze, non si riduce facilmente a un’amichevole chiacchierata?
    Io difendo la mia verità. Sono pronto a dedicarle la mia vita e a morire per essa. Dico semplicemente che non ho un monopolio sulla verità e che più importante è il modo in cui tu ed io entriamo in quella verità, come la percepiamo e la ascoltiamo. Tommaso d’Aquino diceva: "Tu non possiedi la verità; è la verità che possiede te". Sì, noi siamo posseduti dalla verità. È lei che mi fa vivere; ma anche gli altri vivono, in virtù della loro verità. Io non m’impegno prima di tutto a difendere la mia verità, ma a viverla. E il dialogo tra le religioni non è una strategia per far trionfare la verità, ma un percorso per ricercarla e approfondirla insieme agli altri.

    RispondiElimina
  188. che parolacce ragazzi ,

    il popolo di DIO , I DICATT , ahahahahahah !!!! etc

    rido per non piangere !!!!!!!!!!!!.......

    RispondiElimina
  189. grammatica democratica7 agosto 2009 alle ore 15:42

    ...quando le dita e la lingua e il linguaggio sono ormai
    del tutto scollegati dalla mente,
    accadono MIRABILIA!

    Anche perchè,
    caro prof. Pastorelli
    (e chi può rimembrare...)
    ricordiamo bene che dal mitico '68
    si cominciò a dire, tra l'altro:
    "La grammatica è repressiva!
    Lingua italiana in libertà!
    VIETATO CORREGGERE ERRORI!"

    domanda clou:
    La Chiesa Maestra, questo principio, l'ha appreso...
    o l'ha insegnato?...

    RispondiElimina
  190. Gli organizzatori del convegno han ceduto alla violenza.
    La loro obbedienza non è formale ma soltanto materiale: non implica il convinto adeguarsi alla volontà del vescovo.
    Speriamo che la S. Sede, nella persona del Papa o di chi per lui, obblighi Mani all'obbedienza, fosse pure semplicemente materiale, se proprio non vuol dare il primo esemplare segno della sua autorità.
    Sino ad ora quante delusioni alle nostre aspettative!

    RispondiElimina
  191. a parte tutte queste parole...da 24 ore se ne fa gran rumore, qualcuno sa dirmi la cosa ha avuto eco sui giornali locali o qualche altro sito?

    RispondiElimina
  192. LEONEMIN,devi aver sbagliato blog.
    Qui si sta parlando del caso Mani. Il tuo intervento è privo di attinenza.

    RispondiElimina
  193. DANTE PASTORELLI il mio intervento è assolutamnet pertinente ed è proprio riferito alle epersone come te.
    Rileggitelo per favore e riflettici sopra, ti farà bene....

    RispondiElimina
  194. Il sig. leonemin
    vuol dire che in nome della tolleranza
    il vescovo non deve tollerare
    che si parli del Motu Proprio,
    così come Voltaire, in nome
    della tolleranza, voleva
    schiacciare la Chiesa!
    O no!

    RispondiElimina
  195. Non è forse così?
    La liturgia è diventata "democratica"
    40 anni fa, e in nome di quella
    tolleranza oggi non si tollera
    la Liturgia di sempre,
    neanche parlarne!
    Questa è vera tolleranza,
    non è vero?

    RispondiElimina
  196. caro sig. leonemin,

    beh...le tue parole varrebbero anche per l'altrettanto caro mons. Mani, allora!
    Sinceramente penso che non dicano proprio nulla, se non soggettivismo e individualismo imperante.
    La verità è una!
    QUID EST VERITAS? EST VIR QUI ADEST, cioè Nostro Signore Gesù Cristo!

    RispondiElimina
  197. QUID EST VERITAS? EST VIR QUI ADEST!
    Con le stesse lettere...la risposta Pilato l'aveva innanzi. Che la S. Sede non faccia come Ponzio, in questa vicenda.

    RispondiElimina

AVVISO AI LETTORI: Visto il continuo infiltrarsi di lettori "ostili" che si divertono solo a scrivere "insulti" e a fare polemiche inutili, AVVISIAMO CHE ORA NON SARANNO PIU' PUBBLICATI COMMENTI INFANTILI o PEDANTI. Continueremo certamente a pubblicare le critiche ma solo quelle serie, costruttive e rispettose.
La Redazione