Sabato 11 Luglio nella Diocesi di Albenga – Imperia, in occasione della Solennità di S. Benedetto, è stato celebrato nella Chiesa Parrocchiale di Villatalla, piccolissimo borgo dell’entroterra imperiese, un Pontificale nella forma straordinaria.
Vi sarebbe da domandarsi come mai una tal cerimonia in un paese che conta all’incirca 30 anime. Il motivo è semplice: data la lungimiranza e la paternità del Vescovo Diocesano Mons. Mario Oliveri un primo nucleo di Benedettini (i Benedettini dell'Immacolata), proveniente da Le Barroux, si è installato nella Canonica – che pertanto è divenuta il nucleo iniziale di un nuovo monastero, che già registra le sue prime vocazioni - e utilizza la Chiesa Parrocchiale per la Divina Liturgia.
Proprio il Vescovo, assistito da alcuni sacerdoti della Diocesi e da altri amici (ricordiamo tra l’altro il Can. Gilles Guitard dell’Istituto di Cristo Re Sommo Sacerdote, che è stato il cerimoniere) ha voluto essere presente alla celebrazione della Festa e celebrare solennemente la S. Messa nella forma straordinaria.
Ispirato (ed ispirante) il sermone: il Vescovo ha preso spunto dalla citazione di un brano della regola di S. Benedetto, che si conclude col motto: nulla sia anteposto a Cristo. Nulla dunque anteporre al Cristo e alla Sua opera. Ma che cosa è l'opera di Cristo? Essa è l'opera della Redenzione, che si è attuata nella Sua incarnazione, passione, morte e conseguente resurrezione. Ma quell'opera non si è esaurita duemila anni fa, prosegue e si ripresenta ed attualizza nei Sacri Misteri della liturgia. Ecco dunque che il compito primario del monaco è partecipare a quell'opera divina, che è essenzialmente liturgica. Così come avviene in fondo, secondo il proprio stato, per ogni sacerdote.
Ispirato (ed ispirante) il sermone: il Vescovo ha preso spunto dalla citazione di un brano della regola di S. Benedetto, che si conclude col motto: nulla sia anteposto a Cristo. Nulla dunque anteporre al Cristo e alla Sua opera. Ma che cosa è l'opera di Cristo? Essa è l'opera della Redenzione, che si è attuata nella Sua incarnazione, passione, morte e conseguente resurrezione. Ma quell'opera non si è esaurita duemila anni fa, prosegue e si ripresenta ed attualizza nei Sacri Misteri della liturgia. Ecco dunque che il compito primario del monaco è partecipare a quell'opera divina, che è essenzialmente liturgica. Così come avviene in fondo, secondo il proprio stato, per ogni sacerdote.
La Diocesi di Albenga-Imperia è divenuta “famosa” dopo il Motu proprio “Summorum Pontificum” semplicemente per... non aver posto ostacoli alla applicazione di esso (tra le varie Parrocchie e Comunità religiose che hanno risposto positivamente all’invito di applicare generosamente il Motu Proprio per i fedeli, vi sono proprio i Benedettini dell’Immacolata, le Francescane dell'Immacolata e dei sacerdoti diocesani): si riscontrano infatti cinque SS. Messe festive e almeno due SS. Messe feriali nella forma straordinaria.
Sì! E’ proprio una Diocesi virtuosa! Anche se è triste constatare che fa notizia per quella che dovrebbe essere... una non notizia, ossia per la serena e leale applicazione di un documento del Sommo Pontefice.
Precisazione liturgica. Data l’esiguità dello spazio (trattasi della chiesa parrocchiale di un paesino) e per alcuni problemi logistici non si è potuto celebrare una S. Messa Pontificale al trono, come sarebbe stato giusto per l’Ordinario del luogo; si è dovuto optare per un Pontificale al faldistorio. I rubricisti non se la prendano!
Sì! E’ proprio una Diocesi virtuosa! Anche se è triste constatare che fa notizia per quella che dovrebbe essere... una non notizia, ossia per la serena e leale applicazione di un documento del Sommo Pontefice.
Precisazione liturgica. Data l’esiguità dello spazio (trattasi della chiesa parrocchiale di un paesino) e per alcuni problemi logistici non si è potuto celebrare una S. Messa Pontificale al trono, come sarebbe stato giusto per l’Ordinario del luogo; si è dovuto optare per un Pontificale al faldistorio. I rubricisti non se la prendano!
Seconda precisazione: l'11 luglio è la festa di S. Benedetto secondo il calendario riformato (per l'antico calendario tale festa cade al 21 marzo). Don't panic! Secondo il calendario 'straordinario', l'11 luglio si celebra comunque la solennità di S. Benedetto (1a classe in Europa, di cui il Santo è patrono): per mera informazione, aggiungiamo che nei monasteri benedettini francesi si celebra inoltre l'11 luglio la festa della traslazione delle sue reliquie (1a classe in Francia).
ah... come vorrei che Monsignore si trovasse costretto ad imparare in tutta fretta "un altro rito latino" (non dico quale ma lascio intuire) per... improvviso trasferimento... :-)))
RispondiEliminaChe sogno!
non ho capito.... :-(
RispondiEliminaTornano in libreria due opere capitali della cultura cattolica. E cade definitivamente il tabù su uno dei più grandi intellettuali cristiani del Novecento. La questione da lui messa a fuoco è la stessa al centro del pontificato di Benedetto XVI: quanto e come la Chiesa può cambiare?
RispondiEliminaSi tratta di Iota Unum e Stat Veritas per i tipi della Lindau di Torino
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1339326
Credo che Paolo si riferisca al rito longobardico-mediolanense.
RispondiEliminaEma-Cr
ANONIMO ,
RispondiEliminamai sentito dire , se puoi approfondire .
sono interessanto al massimo
grazie
Mons. Oliveri è una sorta di cardinal Federigo. Ma quanti discendenti (in linea retta) di don Abbondio ci sono nella Chiesa! Alessandro
RispondiEliminaMons. Oliveri è una sorta di cardinal Federigo. Ma quanti discendenti (in linea retta) di don Abbondio ci sono nella Chiesa! Alessandro
RispondiEliminaE' ben triste
RispondiEliminacome dite voi che debba far notizia ........
Da immagini come queste risulta un dato piuttosto comune: la sciatteria degli edifici 'moderni', senza colpa di nessuno, diciamo, nel caso di una canonica di paese come quella che s'intravede alle spalle del vescovo, e, per contro, la magnificenza di un'antica, pur piccola, chiesa di campagna. Dunque?
RispondiEliminai parrocchiani di Villatalla sono 32 credo
RispondiEliminaNotizia due volte lacrimevole:
RispondiElimina1 commuove vedere un vescovo diocesano funzionare more antiquo;
2 fa piangere sapere che il propio vescovo è ferocemente contrario a funzionare in tale uso e lo proibisce anche ai suoi preti.
Anonimo italiano
ad anonimo italiano
RispondiEliminami ripeto per l'ennesima volta un vescovo non può proibire ai suoi preti, in nessun modo, di celebrare more antiquo. Se avviene è per pavidità dei preti.
don gianluigi braga
Ah! Mons. Oliveri com'è coraggioso ...un grande Vescovo.
RispondiEliminaE com'era grande il Card. Siri colui che salvò Genova dai tedeschi e la Chiesa cattolica in Liguria dall'universale naufragio...
Come dobbiamo essergli grati,pregarlo,invocarlo e chiedere che sia fatto Santo...lui si...Subito!
Sottoscrivo Anonimo italiano
RispondiElimina14:21
situazione uguale, vescovo, credo,
simile.
Precisazione non superflua, forse:
se i preti sono pavidi al punto da dire ai fedeli che avanzano richieste:
"Motu proprio? Mai sentito!"
vuol dire che la "causa efficiente"
della pavidità è stata potentemente "dissuasiva"...
o sbaglio?
Che Vescovo!
RispondiEliminaQuesti devono essere premiati con la porpora, non altri....
Altre foto?
RispondiEliminaattenti...32 abitanti...e i benedettini non sono neanche parroci del paese, e un altro prete, il parroco, va a dirgli la mesa N.O.......mi aspetterei di più da Mons. Oliveri! Purtroppo non è ancora giunto il giorno della Resurrezione, se il pontificato non cambia...
RispondiEliminaPoveretto, e che può fare di più ancora questo ottimo Vescovo?
RispondiEliminanominarli parroci non puo, non sono cittadini italiani.
RispondiEliminané sarebbe logico assegnare un tale incarico ad una comunità che, comunque, celebra esclusivamente VO
comunque...criticate criticate....ma facciamo una bella cosa: voi tenetevi i vostri di Vescovi. Il nostro sta bene dove è!
egoista! :-)))))
RispondiEliminaMamma mia Mons. Oliveri a Milano!...
RispondiEliminaMamma mia...
Che regalo sarebbe!
Sottoscrivo in pieno ciò che ha detto Antonio, il cardinal Siri è stato davvero un grandissimo uomo di Chiesa, addirittura, qualcuno lo ha paragonato a sant'Atanasio, per la sua grande battaglia, in difesa della fede e della dottrina cattolica. Sono trascorsi ormai venti anni dalla sua morte, qualcuno può dirmi, se è stata aperta la causa di beatificazione?. Comunque, spero davvero che un giorno, il cardinal Siri venga innalzato alla gloria degli altari, anche se temo che dovremo aspettare ancora a lungo.
RispondiEliminaCaro C.C.,
RispondiEliminapossiamo consolarci solo con i sogni ad occhi aperti... la realtà -purtroppo- è lo sfacelo che abbiamo dinnanzi agli occhi, il quale è destinato solo a peggiorare... forse ci toccherà addirittura rimpiangere due individui molto prossimi e egualmente perniciosi...
Mala tempora currunt :-(((
Caro Max,ti chiedi se e' iniziato o meno il processo di beatificazione del cardinal Siri.Ignoro lo stato dell'arte,ma,se tanto mi da tanto,penso proprio che ti stai purtroppo cullando in una pia illusione.Anche nella Chiesa,e non da ora!,ci sono le mode.S.Giovanna d'Arco attese settecento anni per essere elevata agli onori degli altari(espressione tra l'altro archeologica visto che gli altari,rectius le tavole agapiche,sono ora staccate dalla parete).Ora va di moda celebrare persone che,in onta a scritti avvertimenti di origine celeste,hanno impresso alla Chiesa l'attuale corso.Personaggi per giunta che hanno permesso-gia' per il mero fatto di non averlo minimamente ne' punito ne' biasimato-il peggior sacrilegio canonico(dopo la dispersione delle Sacre Specie):l'infrazione del sigillo sacramentale della Confessione.E tu pensi al povero Siri.ILLUSO!Eugenio
RispondiEliminaHai ragione Eugenio, il cardinal Siri è un personaggio scomodo, rispetto a quelli che vanno di moda oggi. Ma sono convinto, che un giorno, quando questa crisi della Chiesa finirà, il Cardinal Siri, verrà innalzato alla gloria degli altari. Preghiamo il Signore, perchè questo, possa avvenire al più presto.
RispondiEliminaChe belle immagini!Sembra di sognare!Che incanto quei paramenti tutti lindi e stirati.Ti sembra di sentire il profumo dell'incenso.Pensate che nella mia parrocchia non esiste nemmeno un crocifisso(figurati le statue della Madonna).E' piena di dazebao(mi sembra che si dica cosi')con delle scritte tipo quelle che stavano alla sezione del PCI.Il parroco ci fa dormire spesso i barboni,che ci fanno i loro bisogni.Il prete dice la messa senza paramenti,con una stola coi colori gay(cosi' dice lui che va bene per tutto l'anno,difatti non la cambia mai).Il bello,anzi il brutto,e' che porta gli straccali,un po' difettosi,per cui quando si stira troppo gli si staccano.Vi lascio immaginare la scena.Nemmeno in galera,stando a quello che mi dicono alcuni parrocchiali,c'e' un degrado simile.E stiamo parlando di una chiesa CATTOLICA,mi capite?Quest'anno,per il dispetto,ho dato l'8 per mille alla Comunita' israelitica,perche' ho fatto questo ragionamento:Dio e' lo stesso,il Papa dice che sono nostri fratelli maggiori e mi ricordo di aver visto la Sinagoga:linda e pinta,ci fecero mettere le pattine per non rovinare la cera dei pavimenti.Ho fatto male?
RispondiEliminaCaro Max,non so se riusciremo in questa vita a vedere Siri santo.So solo che far risalire la deriva protestante alla Chiesa e' una cosa impossibile a mano d'uomo.Mi domando da anni come cio' e' potuto succedere.Gia' il fatto che sia potuto succedere ha un impatto sismico sulle mie granitiche credenze.Credevo infatti che l'istituto pontificio per il solo fatto di esistere sarebbe stato la garanzia al mantenimento della Fede Cattolica.Quei pochi che ancora si illudono al riguardo mi fanno una pena(lo dico con il cuore,senza ironia),Mi ricordano quei monarchici che nel 45/46 cercavano di scindere le responsabilita' del Re da quelle di Mussolini.Alla fine parlavano da soli ripetendo concetti strampalati,quasi a volersi convincere che quello che dicevano aveva una parvenza di logica.Speravo in questo Pontefice(e prego tuttora Iddio di sbagliarmi)ma il cuore mi dice che c'e' ben poco da sperare:a parte qualche pizzo,dei tronetti neogotici tipo Adams,non vedo niente di buono.Del resto cosa c'e' da sperare nell'ideatore della formula "subsistit in"?Tu mi dirai:ma fidiamoci del Papa ,coll'infallibilita' e compagnia bella.Visto dove ci hanno condotto gli ultimi Pontefici,non mi faccio la piu' piccola illusione.Spero davvero che finisca tutto.Solo questo darebbe un senso TEOLOGICO al totale abominio della desolazione della Chiesa.
RispondiEliminaanonimo ultimo, aggiornati sul subsistit
RispondiEliminahttp://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20070629_commento-responsa_it.html
1. Dire che la Chiesa di Cristo è la Chiesa Cattolica - e viceversa - implica un nesso di identità, di reciprocità e di esclusività che non ammette deroghe e punta a sottolineare l'unicità della Chiesa professata da sempre, e che peraltro è una delle note che la rendono immediatamente riconoscibile come divina istituzione fondata da Cristo.
RispondiElimina2. Affermare viceversa che la Chiesa di Cristo sussiste nella Chiesa Cattolica - e in questo caso la reciprocità non sarebbe più possibile - implica che la Chiesa Cattolica possiede tutti gli elementi della Chiesa di Cristo, ma non in modo assoluto ed esclusivo. Questa seconda affermazione - intesa, sia chiaro, in senso letterale - consentirebbe di affermare che possono esistere altre Chiese in cui sussiste la Chiesa di Cristo.
3.Applicando invece l'analogia fidei, vediamo immediatamente che una simile proposizione è incompatibile con l'insegnamento costante della Tradizione e della Sacra Scrittura, poiché vi è una sola Chiesa, retta da un solo Capo visibile che esercita infallibilmente la potestà vicaria di Gesù Cristo, nei limiti e nei modi che il suo divino Fondatore ha voluto. Il teologo, davanti al subsistit, non può non interpretarlo nel senso cattolico, attribuendo a quel verbo quell'unico significato ortodosso. Ed è quello che ha fatto la Congregazione per la Dottrina della Fede.
(P. SIFFI in http://tradizionalismo.splinder.com/post/13032341/Il+%22subsistit+in%22+della+Lumen+ )
Caro/a Hagrid.L'aggiornamento e' un dovere di ciascuno,quindi anche il mio.Credimi che conosco bene tutto lo stato della "querelle".Appunto per questo la citavo e la citero' SEMPRE:esser tale questione,per il solo fatto di esser stata partorita,pasciuta e prosperata,con esiti contraddittori,la prova lampante dell' "ondivagismo" dottrinale del VATDUE(il Concilio IN SE'!).Ed essere altresi' CONTRA NATURAM che un Concilio,diversamente da tutti i precedenti,invece che definire i casi dubbi,chiudendo le rispettive polemiche,abbia invece riaperto casi gia' definiti creando oceani di polemiche.Come un Trattato di Pace che faccia scatenare una guerra.E si avrebbe la blasfema insolenza di attribuire tutto questo allo Spirito Paraclito?Il mio rispetto al Supremo Pontificato ed al Concilio,come vedi,e' SECUNDUM QUID,e non puo',di fronte all'evidenza dei fatti,pretendere quell'ossequio di mente e di cuore che dobbiamo tutti,anche Tu,riservare solo a Dio Uno e Trino.L'ultimo anonimo
RispondiEliminaIl sacerdote con gli straccali e con la stola dai colori arcobaleno,va segnalato prima al Vescovo e poi alla Congregazione del Culto divino e a quella del Clero. Basta con questi confratelli che avendo perso la loro identità ministeriale preferiscono fare i sociologi alla donsantoro maniere.Abbiamo visto i risultati.
RispondiEliminaMamma mia quanti padreterni scesi in terra tutti raccolti in questo insulso sito!!!
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