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Cari amici, a pochi giorni dall ’inizio de l  13º Pellegrinaggio  Populus Summorum Pontificum   a Roma da venerdì 25 a domenica 27 ottobre  ...

martedì 9 giugno 2009

Iniziati i colloqui Roma-FSSPX? Mons. Fellay a Roma.


Fonti (Religione en Libertad) riferiscono della presenza di mons. Fellay a Roma venerdì scorso, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede che, come noto, è stata designata dal Papa, nella sua lettera ai vescovi del marzo scorso, come organismo deputato a condurre i colloqui dottrinali con la Fraternità ribelle.

La notizia, se confermata, può significare, se non l'inizio dei colloqui, quanto meno la definizione preliminare delle modalità con le quali i colloqui stessi saranno tenuti.

Da segnalare inoltre un'informazione tanto incredibile quanto autorevolmente sostenuta (dall'abbé Claude Barthe in Présent e ripresa dal progessista The Tablet), ossia che il card. Castrillòn Hoyos, Presidente della Commissione Ecclesia Dei, starebbe considerando l'opportunità di recarsi a Ecône (Svizzera), il quartier generale lefebvriano, per assistere alle ordinazioni sacerdotali in programma, come ogni anno, per il 29 giugno, festa dei SS. Pietro e Paolo.

Sarebbe in effetti un modo, di grande impatto, per mettere a tacere i vescovi teutonici, ora in fibrillazione, che diffidano la Fraternità dal procedere a nuove ordinazioni, aprire nuove cappelle (l'ultima a Fulda, con il vescovo locale che ha i fumi e grida all'attentato all'unità della Chiesa), chiamando tali eventi inaccettabili provocazioni, atti scismatici, minacciando nuove scomuniche: il bizzoso presidente della conferenza episcopale alemanna, Robert Zollitsch, ipotizza perfino una nuova scomunica dei lefebvriani, se persevereranno nell'ordinare sacerdoti contro il volere di Roma (non si sa bene sulla base di quale norma, visto che il codex iuris canonici la prevede solo per le ordinazioni episcopali senza permesso). Se Roma mandasse il cardinale a presenziare a quelle ordinazioni, a Zollitsch non rimarrebbe che rimangiarsi le parole. Ma l'ipotesi, si ripete, non sembra molto probabile.

89 commenti:

  1. Sostituirei il "non molto probabile" con "ASSOLUTAMENTE IMPOSSIBILE".

    Credo che a Roma siano buoni, ma non .....

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  2. Dalla Lettera ai Vescovi":


    "La remissione della scomunica mira allo stesso scopo a cui serve la punizione: invitare i quattro Vescovi ancora una volta al ritorno."

    "Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in fin dei conti su ragioni disciplinari ma DOTTRINALI. Finché la Fraternità non ha una posizione canonica nella Chiesa, ANCHE I SUOI MINISTRI NON ESERCITANO MINISTERI LEGITTIMI NELLA CHIESA. Bisogna quindi distinguere tra il livello disciplinare, che concerne le persone come tali, e il livello dottrinale in cui sono in questione il ministero e l’istituzione. PER PRECISARLO ANCORA UNA VOLTA: finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – NON ESERCITANO IN MODO LEGGITTIMO ALCUN MINISTERO NELLA CHIESA."

    Ora l'ordinazione fa parte del "ministero legittimo".

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  3. Ricordo all'anonimo delle 9,18 che nel 2003 Roma ha stabilito che adempie validamente al precetto festivo il fedele che partecipa alla Messa celebrata da un prete della FSSPX purchè il fedele non abbia l'intenzioni di staccarsi da Roma. La differenza rispetto agli Ortodossi è notevole: per partecipare a una Messa celebrata da un pope il fedele deve trovarsi in una zona dove non ci sono chiese cattoliche o sono difficilmente raggiungibili. Ancora: sempre Roma ha stabilito che il fedele che partecipa alle Messe di quei cattivoni della FSSPX è consentito fare una modica offerta. Alessandro

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  4. Alessandro caro, quella che citi è "retrodatata" rispetto a quella di Benedetto XVI.

    O vuoi che il Papa nei documenti usi il burocratichese "la presente annulla e sostituisce le disposizioni precedenti" ?????????

    E' chiaro ciò che dice il Papa ORA, non ci appoggiamo ai cavilli.
    Saluti.

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  5. Se andate da Tornielli vedrete l`astio di cui è oggetto un sacerdote dell FFSPX che esercita il suo ministero in Germania, don Bellunato.
    Ebbene un blogger non ha esitato a toglergli anche il "don" e lo chiama Bellunato!
    Chissà, visto che gli argomenti sono gli stessi e lo stile pure forse è l`anonimo delle 9.18! Dico forse...
    Deve proprio incutere "une peur bleue" la FFSPX a questi cattolici adultissimi, figli di un Concilio di cui si pretendono ardenti difensori pur disprezzandone spesso il vero contenuto, riservando le loro freccie avvelenate alla FFSPX ma tacendo senza vergogna su tutti gl abusi fatti da chi si reclama dello spirito conciliare!
    Tutto è lecito, basta dire la frase magica: è un frutto della primavera della Chiesa.
    Mah!

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  6. anonimo delle 10,20, perchè non ti firmi? Sei un prete? Dovrebbe essere chiaro che i vescovi della FSSPX sono ordinati validamente ma illecitamente. Un po' come gli ortodossi e i cinesi, servi del regime. Ho utilizzato "un po'" perchè i lefebvriani (dai quali bisogna stare distanti perchè diffondono la peste) non sono separati da noi nè per il Filioque, nè per il Purgatorio, nè per il primato di giurisdizione del vescovo di Roma nè, infine, per il divorzio. Inoltre loro, a differenza dei vescovi cinesi (validamente ma illecitamente consacrati) hanno sempre riconosciuto e riconoscono il primato petrino. Ti rivelerò anche che un gesuita che risiede a Roma e che è un papavero mi ha scritto poche settimane fa che ciò che divide i lefebvriani da Roma è il cuore, non la dottrina. E poi la lettera di Benedetto XVI va letta interamente, vuole ricomporre la frattura che fu concausata anche dal cerchiobottismo di Paolo VI. Alessandro

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  7. scusa, anonimo delle 10,20: non ti pare che nel 2003 la situazione della FSSPX fosse più complicata? Allora era ancora in piedi la scomunica. E se con una scomunica di mezzo Roma dichiarava che non sussisteva alcun impedimento canonico a partecipare alle Messe della FSSPX vuoi che ora non si possa più? Dai, anonimo! Più che il diritto canonico usa la logica! Alessandro

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  8. Ma certo che si può! Ricordo che non uno sprovveduto, ma il noto ed illustre vaticanista Luigi Accattoli (che "tradizionalista" non è, ma non è accecato come il nostro Anonimo delle 10.20 e spero non sia un canonista, perché ci sarebbe da ridere o piangere, a scelta) ha pubblicamente parlato nel suo blog della messa celebrata da un sacerdote della FSSPX (presso la chiesa di Santa Caterina, in via Urbana 85 a Roma), cui ha partecipato il 15 marzo.

    http://www.luigiaccattoli.it/blog/?p=1124

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  9. "Chissà, visto che gli argomenti sono gli stessi e lo stile pure forse è l`anonimo delle 9.18! Dico forse..."
    Spiacente ma non siamo gli stessi!
    La stessa è la lettera del Papa, e a quanto pare siamo in molti a recepirne allo stesso modo il contenuto.
    Che poi lei voglia recepirlo o no, il "contenuto" è quello.
    Non cè miglior sordo di chi non vuol sentire.....

    "Il fatto che la Fraternità San Pio X non possieda una posizione canonica nella Chiesa, non si basa in fin dei conti su ragioni disciplinari ma DOTTRINALI. Finché la Fraternità non ha una posizione canonica nella Chiesa, ANCHE I SUOI MINISTRI NON ESERCITANO MINISTERI LEGITTIMI NELLA CHIESA. Bisogna quindi distinguere tra il livello disciplinare, che concerne le persone come tali, e il livello dottrinale in cui sono in questione il ministero e l’istituzione. PER PRECISARLO ANCORA UNA VOLTA: finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – NON ESERCITANO IN MODO LEGGITTIMO ALCUN MINISTERO NELLA CHIESA."

    Parole di Benedetto XVI, non mie, io le recepisco solo!.

    Spero vi accontentiate dell'acronimo.
    G.M.N.

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  10. Però i vescovi e i preti della FSSPX esercitano in modo valido. O ti sei dimenticato la sana dottrina? E dimmi: gli ortodossi esercitano in modo legittimo? Dai, vieni fuori col tuo ecumenismo, anonimo dell 11,24. Alessandro

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  11. Si caro.... solo che dimentica di citare il primo post, ovvero un commento all'articolo, di Accattoli stesso. Sembra sia "molto scettico" nei confronti della stessa, vedi affaire "ecumenismo", vescovi qualificati quali "rappresentanti della gerarchia ufficiale", “la sostanziale incompatibilità del rito di Paolo VI con la dottrina cattolica”: e polemica sul "terzo segreto di Fatima".
    Polemica su polemica fanno i lefevriani.

    E' sempre bene dire tutto.....
    mi sembra che si affermava "la Verità vi farà liberi..."

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  12. Alessandro, qui non si parla degli ortodossi, qui parliamo della fraternità. Argomento che non mi interessa gli ortodossi.
    Mi interessa questo:

    "PER PRECISARLO ANCORA UNA VOLTA: finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – NON ESERCITANO IN MODO LEGGITTIMO ALCUN MINISTERO NELLA CHIESA."

    Parole di Benedetto XVI.

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  13. Se ora siamo ancora nel dubbio come riporta il titolo dell'articolo, che "Iniziati i colloqui Roma-FSSPX? Mons. Fellay a Roma.", significa che il "NODO DOTTRINALE" non è sciolto, ergo:

    "PER PRECISARLO ANCORA UNA VOLTA: finché le questioni concernenti la dottrina non sono chiarite, la Fraternità non ha alcuno stato canonico nella Chiesa, e i suoi ministri – anche se sono stati liberati dalla punizione ecclesiastica – NON ESERCITANO IN MODO LEGGITTIMO ALCUN MINISTERO NELLA CHIESA."

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  14. Speriamo davvero che si possa ricomporre la frattura tra la FSSPX e la S.Sede. I colloqui che stanno per iniziare, sono importantissimi e potrebbere essere l'occasione, per chiarire alcuni documenti del CVII, su cui ci sono divergenze e che portarono mons. Lefebvre a ribellarsi. Preghiamo il Signore, perchè questa divisione, che ha portato molto dolore a tutti, termini al più presto e si giunga alla piena comunione.

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  15. all'anonimo dell 11,37: prima di scrivere certe stupidaggini leggiti e studia il Catechismo del 1992, che ne hai bisogno. Credo piuttosto che vuoi ghettizzare i lefebvriani basandoti sul fatto che non esercitano in modo legittimo. Ma, forse questo non lo sai ancora, esercitano in MODO VALIDO. Spero di essere stato chiaro. Alessandro

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  16. Mi interessa la legittimità!!!!!

    Non "legittimo", significa "al di fuori dell'autorità di Santa Madre Chiesa".
    Tanto mi basta.

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  17. Al di là delle disquisizioni di diritto canonico il nodo è un altro: alcuni pochi ma ambigui passi documenti del Concilio e soprattutto il suo spirito (inesistente ma inventato dalla scuola di Bologna) che ha avvelenato e avvelena la Chiesa da 40 anni. Il punto è questo. Lo spirito del Concilio, cioè il pauroso scivolamento verso il protestantetismo del quale la questione sulla liturgia è la punta di diamante. E lo gridiamolo: "SULLA LITURGIA MONS. LEVEBVRE AVEVA RAGIONE". Testuali parole di J. Guitton che si possono trovare sul sito de La Stampa nell'intervista dell'11 ottobre 1992, che mi aprì gli occhi e fu per me una salutare rivelazione. Alessandro

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  18. per carità, anonimo delle 12,01: non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere, non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire. Basta così. La tua mala fede è davvero somma. Qui ci troviamo davanti ad un caso di ignoranza invincibile. Alessandro

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  19. Io so soltanto che la FSSPX ha da sempre affermato che il Messale Antico non è mai stato abrogato. Paolo VI invece affermò, nel Concistoro del 1976, che era stato abrogato mentre Benedetto XVI, nel 2007, ha detto esattamente il contrario. Spero che il Buon Dio mi perdonerà se io preferisco seguire la FSSPX che, non eserciterà forse un ministero legittimo, ma dice la Verità su questa come su tante altre cose.

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  20. Alessandro, visto che tu citi il Diritto Canonico, Milingo, seppur scomunicato lo sai che ordina validamente perchè c'è la "Successione Apostolica"???

    Si purtroppo Milingo ordina "Validamente". Ma il problema non è la "validità", ma la "liceità".
    Dove non c'è la "liceità" si è al di fuori della Santa Romana Chiesa.

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  21. "Qui ci troviamo davanti ad un caso di ignoranza invincibile."

    Credo di no. Ci troviamo innanzi al caso di chi crede e segue, seppur indegnamente, gli insegnamenti di Santa Romana Chiesa, e del Suo Pontefice Benedetto XVI. Sine glossa.

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  22. Quando facevo il mio turismo parrocchiale per trovare una Santa Messa degna di questo nome e trovavo solo e unicamente liturgie fabbricate ostaggio della creatività senza limiti di sacerdoti e assemblee o meglio di assemblee e sacerdoti che seguivano disciplinati, quando stavo per scappare di nuovo lontano da quella agitazione estenuante, ho partecipato alla Santa Messa celebrata dalla FFSPX, ho trovato una comunità, non solo numerosa, ma "vivante", orante e sì si prega per il Santo Padre e per il vescovo del luogo.
    Poi ho trovato una parrocchia dove un abate della Fraternità di San Pietro celebra il rito antico e da allora, vivo la Santa Messa la domenica con questa comunità giovane, vivace e..numerosa.
    Gli arzigogoli (non so se si dice) dell`anonimo, mi importano poco o niente, io so solo che se non avessi trovato la FFSPX, sarei stata ancora più a lungo lontana dalla pratica della fede.
    Da loro ho trovato il rispetto assoluto della Liturgia, il senso del Mistero, una comunità consapevole della Presenza divina e che viveva la Santa Messa con questa consapevolezza.

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  23. L'anonimo, o G.M.N., ha ragione nel rilevare che la FSSPX agisce validamente ma illegittimamente sotto l'aspetto del diritto canonico.

    Hoc est strictum ius, e l'ha ricordato anche il Papa.

    Ma quanto (poco) il diritto conti nella Chiesa, è sotto gli occhi di tutti: basti pensare a quanto poco sia tutelato il diritto dei fedeli a veder applicato il motu proprio, o anche più in generale ad avere celebrazioni (novus ordo) corrette (i documenti che lo prescrivono, i richiami del Culto Divino, ecc., sono bellamente ignorati), e potremmo proseguire all'infinito.

    Sicché, come dice Andreotti, per gli amici il diritto si interpreta, per i nemici si applica...

    In ogni caso, è del tutto pacifico che la FSSPX non è in "piena comunione". Questo implica che hanno tutta la necessaria autonomia per ordinazioni sacerdotali e diaconali (non episcopali, ovviamente). Come ce l'hanno, appunto, i cinesi patriottici o gli ortodossi.

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  24. grazie, Luisa. Grazie, redazione del sito. Concordo in toto con quanto avete scritto. Purtroppo qui ad Alessandria non c'è nè la FSSPX nè la FSSP. Devo accontentarmi di parrocchie dove: o l'altare è stato demolito,
    b) di confessionali non si vede l'ombra,
    c) gli inginocchiatoi idem c.s.,
    d) il mio parroco va a Gaza (ma perchè non ci rimane?),
    e) nelle omelie si cita la coca cola e la fanta,
    f) il vescovo emerito nelle omelie si mette a parlare dei fatti suoi,
    g) durante il battesimo, poichè non c'è il confessionale, il celebrante (il liturgista Sirboni) usa un secchiello da muratore.
    Alessandro

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  25. errata corrige:
    poichè non c'è il battistero il celebrante usa un secchiello da muratore. Alessandro

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  26. per Marco Bongi. Hai fatto bene a ricordare quanto Paolo VI disse nel concistoro del '76. La Messa di s. Pio V, secondo lui, era stata abrogata. Quello di Paolo VI è un esempio di fallibilità papale. Mi chiedo come la sua causa di beatificazione, dopo un'affermazione così platealmente erronea, possa procedere. Alessandro

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  27. questo è il percorso per leggere l'intervista di Guitton a La Stampa dell'11 ottobre 1992. Contiene affermazioni dirompenti (per i catto progressisti) e non solo sulla liturgia. Alessandro
    http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1000304

    RispondiElimina
  28. questo è il percorso per leggere l'intervista di Guitton a La Stampa dell'11 ottobre 1992. Contiene affermazioni dirompenti (per i catto progressisti) e non solo sulla liturgia. Alessandro
    http://archivio.lastampa.it/
    LaStampaArchivio/main/History/
    tmpl_viewObj.jsp?objid=1000304

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  29. Stare a discettare sull'illiceità delle ordinazioni etc. significa solo scambiare il dito con la Luna. Quella è solo una conseguenza. Come furono una conseguenza le ordinazioni episcopali di Lefebvre. Il problema sta a monte. Non è solo la liturgia poichè essa (lex orandi) è l'espressione della (o di una?) lex credendi. Da passi (pochi ma essenziali) ambigui dei testi conciliari è nata una valanga. E gli uomini ce ne hanno messo di loro. Alessandro

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  30. Apprezzo e stimo la Redazione per il suo intervento, e ringrazio.

    Capisco in un certo qual modo i motivi che dettano le osservazioni che fa, anche se non le giustifico, in quanto l'errore altrui non ci da il diritto di sbagliare anche a noi (qui il detto "mal comune mezzo gaudio" purtroppo trattandosi di materia di Fede, non si può applicare), sarebbe come dire "peccan tutti non è peccato".
    Riesprimo il mio apprezzamneto per l'intervento. La chiarezza pone fine ad ogni dissidio.
    Cordiali saluti.
    G.M.N.

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  31. Possiamo ricordare anche che, nella foga polemica contro Mons.Lefebvre - e forse questa è un'attenuante, che però rimane tale - il papa Paolo VI arrivò a dichiarare che il Concilio Vaticano II è stato più importante di quello di Nicea. Affermazione palesemente fuorviante quando si parla del valore dei concili ecumenici.

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  32. l'errore altrui? l'errore di chi? Di Paolo VI che dichiarò sostituito il Messale di s. Pio V nel concistoro del 1976? E perchè ora il Papa dice che quel messale non è mai stato abrogato? Di chi fu l'errore? Sbagliò allora Paolo VI o sbaglia ora Benedetto XVI? Io non sono mai stato dai lefebvriani a Messa ma, credetemi, ne ho veramente le tasche (e mi fermo alle tasche) strapiene di certe Messe che ho sentito qui ad Alessandria. Fanno veramente vomitare perchè è solo una auto celebrazione, uno schiamazzo, l'assenza del sacro (cioè di Dio) è palese, Messe dove si dà importanza a tutto tranne che al Santo Vero. Alessandro

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  33. Alessandro, la chiarezza e la correttezza della Redazione, mi impedisce di risponderle o di raccogliere altre domande a cui risponderle.

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  34. anch'io condivido pienamente quanto la redazione ha scritto. Alessandro

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  35. Sono un prete cattolico diocesano.

    Cari amici è bene comprendere che i sacerdoti così come i vescovi della FSSPX non sono in piena comunione (definizione solo giuridica, ed io a differenza di molti che citano il diritto senza averlo studiato, l'ho studiato MOLTO BENE)ma, dalla revoca della scomunica, perbacco!, SONO CATTOLICI quanto noi!

    Ho 38 anni, vivo praticamente in oratorio, in questi giorni sono alle prese con il Centro estivo parrocchiale che conta più di 250 ragazzi...

    celebro senza problemi la Messa di San Pio V... il mio vescovo mi ama e mi tollera perchè sono un gran lavoratore.

    La Messa di San Pio v (come del resto tutte le MESSE) la propongo, ma non la impongo... chi la conosce la ama, perchè è bella, e perchè sa che io sono disposto a morire per difenderla!...

    non vorrei essere visto come un presuntuoso, ma vi assicuro che celebrare nelle stesso modo in cui hanno celebrato, Padre Pio, San Giovanni Bosco, San Filippo Neri, ECC. ECC. è una emozione che non so descrivere!

    non mi sento un nostalgico anzi, mi senti pienamente a passo con i tempi!

    Conosco il Concilio Vat II a memoria e credo che sia saggio non citarlo se non lo si conosce.

    La Messa di San Pio V, è stata la Messa del Concilio! E' bene ricordarlo. Un fedele che odia quella Messa odia il Concilio.

    Anche perchè nel 1965, a termine e sigillo del concilio fu emanato IL MESSALE DEL CONCILIO. Con il Proprio delle Orazioni TUTTE in italiano così come le letture, ma con l'impianto eucaristico-sacrificale dall'Offertorio alla Comunione in latino secondo la Messa di San Pio V (chiaramente con la riforma di Papa Giovanni XXIII).

    E il Messale di Paolo VI?! fu fatto da pochi "esperti" che di liturgia sapevano ben poco... dico ciò perchè è continuamente ritoccato nelle sue parti diciamo marginali (latino sbagliato) così anche nella sua sostanza (es. traduzione del "promultis" e della struttura della 4 preghiera eucaristica, ecc. ecc.)...

    Per tornare ai Lefreviani.

    Li conosco, li amo! perchè hanno saputo difendere questo "tesoro" che ancora molti mie confratelli non comprendono, ma vi assicuro, presto capiranno!

    Spero che il Cardinale vada perchè è un suo DOVERE!

    EMINENZA VADA! Lo chiede il Signore lo chiede la Storia! LA CHIESA E' MADRE! non matrigna!

    RICORDI CHE QUELLO CHE CONTA NELLA VITA DI UN PRETE (anche se è cardinale) non sono gli onori, le medaglie, i battimani, sono solo POCHE PAROLE quelle che tutti noi PRETI desidereremmo sentire a termine del nostro Ministero da Gesù, le uniche che saranno nostra vera ricompensa IN ETERNO, sa quali sono???? Sì, sono sicuro che le sa a memoria!

    "VIENI SERVO BUONO E FEDELE, PRENDI PARTE ALLA GIOIA DEL TUO SIGNORE"

    tutto il resto... non conta NULLA!

    @Luisa.

    Mantieniti serena, salda nella fede e lieta nelle tribolazioni!

    @Quanto ai mie confratelli e laici anonimi.

    utilizziamo la ragione e studiamo un po' di più la storia e la liturgia che è meglio.


    pace e bene a tutti!

    Don Alessio, ROMA

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  36. Andare a Messa dalla FSSPX per un fedele è lecito e si assolve al precetto domenicale.
    Ciò non toglie che la celebrazione da parte di una prete sospeso è illecita, quindi costituisce materia grave.
    E non è bello andare a Messa in un posto in cui si sa che il sacerdote celebra contra legem...
    Detto questo, spero che si risolva quanto prima la questione della FSSPX perchè la Chiesa ha un gran bisogno di loro, preti al 100%.

    Giovanni

    RispondiElimina
  37. Torniamo sempre al punto di partenza: dai lefebvriani cosa TEOLOGICAMENTE ci divide? Dante, per favore, se certi guai a Firenze si sono risolti, potresti rispondere alla mia domanda? Grazie e un abbraccio. Alessandro

    RispondiElimina
  38. caro Giovanni, grazie per l'intervento. Scrivi che è sì lecito ma non è molto bello andare a Messa dai lefebvriani. Però se l'ha detto Roma che lì si può andare e fare anche una modica offerta, non vedo dove sia il problema. Alessandro

    RispondiElimina
  39. Alessandro, il problema (non giuridico, di coscienza) è semplice: ti fa piacere assistere a una Messa in cui mentre si celebra si commette peccato grave?

    Giovanni

    RispondiElimina
  40. Altra questione. I FSSPX assolvono validamente non avendo le facoltà per confessare..?
    La risposta la trovate qui: http://www.vatican.va/archive/ITA0276/__P3D.HTM (Can. 966 - §1)

    RispondiElimina
  41. Giovanni, chiedo scusa per la mia ignoranza ma dove sta il peccato grave? Loro nella Messa ricordano (così mi hanno detto chi vi ha assistito) il Papa e il vescovo del luogo. Roma indurrebbe i fedeli al peccato grace? Spero di no. Alessandro

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  42. Domanda: commettono peccato grave anche gli ortodossi, quando celebrano o assistono a una loro messa?

    RispondiElimina
  43. Alessandro, stiamo parlando di due piani.
    1)I fedeli, come ha chiarito l'Ecclesia Dei, se non hanno l'intento di separarsi da Roma non commettono alcun peccato e assolvono al precetto.
    2) Il sacerdote che -nonostante sia sospeso- celebra, commette peccato.
    La mia riflessione era: è bello assistere a una Messa nella quale -celebrandola- si pecca?

    Giovanni

    RispondiElimina
  44. La palese contraddizione fra le due affermazioni sul Messale di Paolo VI e Benedetto XVI dimostra ciò che il cattolico dovrebbe sapere ma che molti cattolici "più papisti del Papa" tendono a dimenticare. Mi riferisco al fatto che l'infallibilità Pontificia copre solo il Mogistero Solenne e non quello ordinario. Il Magistero Ordinario va certamente recepito con attenzione, ossequio e massimo rispetto ma... non è infallibile e, specialmente quando contrasta con analoghe dichiarazioni, ordinarie o solenni, del Magistero precedente.
    Noi cattolici abbiamo il dovere di rispettare il Magistero ma non ci è richiesto di "castrare" la nostra retta coscenza come hanno fatto molti (tipo l'anonimo GSM) che quando si diceva che il Messale era stato abrogato,ipetevano questa idea, salvo poi rimangiarsela quando un altro Papa affermava l'esatto contrario.
    Qualcuno pensa che la FSSPX, per le sue posizioni di franca denuncia, sfiori il gallicanesimo o il giansenismo. Io penso semplicemente che rifiuti quel "curialismo" da sacrestia che vorrebbe il gregge del signore nel senso più deteriore del termine ovvero incapace di pensare e pronto sempre e comunque a dire di SI anche contro ogni logica.

    RispondiElimina
  45. Anonimo delle 15.21, gli Ortodossi sono eretici e scismatici (anche se ai pro-ecumenismo-sempre-e-comunque-anche-al-costo-di-calpestare-la-verità può non piacere questa espressione).
    Trai tu le conseguenze...
    Io distinguerei però (come ho fatto in un post precedente) tra peccato grave e materia grave.
    Se mancano piena avvertenza o deliberato consenso non si da peccato grave.
    Saluti

    Giovanni

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  46. Non è lecito andar alla Messa celebrata dai sacerdoti della S. Pio X soltanto per soddisfar il precetto: si può andar comunque, dovunque e sempre per amor dell' antica liturgia cattolica purché non si abbia uno spirito scismatico.
    Ora il Papa ha detto che i lefebvriani sono in "pericolo" di scisma, quindi non hanno mai "consumato" lo scisma. Ciò in perfetto accordo con grandi canonisti molti dei quali cardinali: e con lo stesso card. Ratzinger che in Cile ebbe a dire che evitava onsapevolmente di usare il termine errrato "scisma". Se successivamente il suo discorso fu epurato non m'interessa: il suo pensiero era ed è quello.

    Ricordo che il card. Gagnon assisté solennemente in trono ad un pontificale di mons. Lefebvre durante le trattative. Scomunicato anche Gagnon?
    Molti sacerdoti (più di quanti non si creda) in incognito si recan nelle cappelle della S. Pio X o hiedon loro d'esser introdotti alla liturgia tradizionale.

    Io vorrei che gli anonimi così papisti lo fossero anche nei riguardi degli eretici e scismaitici, protestanti e ortodossi, per non parlar per dei preti e moivimenti pseudo-cattolici E che stigmaitizzassero le cerimonie interreligiose e sincretiste.
    Quello per il lefebvriani è un odio che non ha niente di cattolico. E lascio perdere da chi possa pervenire un simile odio, mentre dovrebbe svilupparsi in cotesti improvvisati difensori dell'ortodossìa la virtù della carità a cominciar dalla preghiera perché vadano a buon fine i colloqui.

    RispondiElimina
  47. Caro don Alessio. La Scrittura sembra suggerisca di legarsele al collo Bontà e Fedeltà.

    Che la Messa "Straordinaria" sia un tesoro sono daccordo con lei, come lo sono con il Papa che in merito ha emanato il Motu Proprio.

    Credo però che "Bontà e Fedeltà" dovrebbero indurre i vescovi della fraternità a "rientrare" in comunione con Roma quanto prima.
    Credo altresì che poco ci sarà da discutere nei colloqui.
    Credo che ci sarà da accettare e basta. E credo che sia meglio "farlo subito". Subito così come subito si mosse "il figliuol prodigo", umilmente, col proposito di esser trattato come un garzone.
    Con questo atteggiamento certamente il Padre gli verrà incontro, porgendogli il vestito più bello, e i calzari.
    Ma se si pretendera che il Padre, ammetta errori che non ha commesso, ne Lui ne i Suoi Predecessori, bè immagino che la barca della fraternità si infrangerà sugli scogli facendo certo naufragio.

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  48. Gentile Sig. Marco Bongi, non mi sono mai espresso su questo sito sull'argomento del messale, anzi se legge il mio post precedente (in risposta a don Alessio)vedrà che la penso diversamente da quanto lei afferma che io abbia affermato.

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  49. Cari amici di messa in latino il fatto che i lefbriani celebrano in modo illegittimo è ovvio e io credo che sia meglio non partecipare alle loro messe. Noi sappiamo che il Signore scrive dritto anche sulle righe storte, chi ci dice che i colloqui con FSSPX non portino al ritorno loro nella Chiesa e nello stesso tempo il ritorno della Chiesa alla tradizione?

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  50. Bella la sua lettera, don Alessio. Speriamo che le cose vadano come lei dice. Essendo lei di Roma, non ci sorprende però che il suo vescovo non abbia troppo da eccepire se lei applica il motu proprio...

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  51. bla bla bla e bla bla bla. Quanti bla bla dei cattolici adulti che hanno mal di pancia anche solo per un semplice avvistamento di Fellay al Sant'Uffizio. Questi cattolici adultissimi difensori del Concilio inizino a procurarsi dosi industriali di analgesici, perché ne dovranno usare molti in avvenire.
    Per ora continuino a cavillare sulla posizione canonica della FSSPX, a fuggire inorriditi i preti di Lefebvre e ad andare a frequentare quelle ammucchiate ecumeniche li manda tanto in visibilio.

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  52. don Alessio, grazie per la sua testimonianza. Alessandro

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  53. Effettivamente Jacopo ha ragione. Non credo che il Papa che è vescovo di Roma, possa prendersela con qualche sacerdote che applica il Motu Proprio.
    Don Alessio comunque certamente avrà sentore di come sono messe le cose riguardo ai colloqui dottrinali.

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  54. Anonimo 15,40 più che l'analgesico, con le affermazioni che fa, se esiste, le consiglio qualcosa che faccia avverare i sogni.
    Se lei in qualche modo rappresenta la posizione della fraternità, con le sue affermazioni sull'ecumenismo, il rientro dei lefevriani è UN SOGNO.

    Sull'ecumenismo c'è da accettare e basta. O forse non legge le dichiarazioni di Benedetto XVI in merito.

    "Per questo lo sforzo per la comune testimonianza di fede dei cristiani – per l’ecumenismo – è incluso nella priorità suprema. A ciò si aggiunge la necessità che tutti coloro che credono in Dio cerchino insieme la pace, tentino di avvicinarsi gli uni agli altri, per andare insieme, pur nella diversità delle loro immagini di Dio, verso la fonte della Luce – è questo il dialogo interreligioso. "

    Queste ad esempio sono tratte dalla "Lettera del Papa ai Vescovi della Chiesa Cattolica del 10 marzo 2009", che tratta dei motivi della revoca della scomunica.

    Il cavallo del non-ecumenismo, è un cavallo vecchio e sfinito, perdente, che conviene abbandonare e non cavalcare, perchè conduce alla sconfitta!

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  55. @ Alessandro e Redazione GRAZIE A VOI!

    ....

    perchè il Signore ci ha dato la Grazia di comprendere tutto pienamente per farci combattere e così provare l'amarezza di sentirci non compresi, non amati quando a Lui e alla sua Santissima MAdre basterebbe una strizzatina di occhi per rimettere tutto apposto NELLA sua Chiesa?

    Perchè?
    ...

    Lo sapete?

    1.non possiamo salvarci senza merito

    2. Perchè sì, tutto è grazia, ma il nostro buon Gesù in cielo vuole darci UNA gioia tutta particolare, che pochi riceveranno...

    sì la gioia DEL MERITO DELLA VITTORIA! per aver combattuto la BUONA BATTAGLIA!

    CORAGGIO! SEMPRE AVANTI!

    dA

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  56. Grazie alla redazione e a don Alessio.
    La questione dal punto di vista giuridico sta nella distinzione tra validita' e liceita'.
    Tutto l'accanimento contro la FSSPX mi e' sempre sembrato assai sospetto.
    F.d.S.

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  57. Don Alessio permettimi un'osservazione: per merito e giustizia pooooooochissimi entrano in Paradiso.
    Molti vi entrano grazie alla Misericordia di Dio.

    Vedi il "buon ladrone". Vedi "Pubblicani e prostitute vi precederanno nel Regno dei Cieli".

    Il Tribunale di Giustizia di Dio è il Confessionale, e tutti i "pentiti" ne escono assolti.
    E al confessionale ci vanno "i peccatori".
    La Grande Giustizia di Dio è il Per-dono (a gratise se dice a Roma) a chi è convinto d'esser peccatore. E Cristo ci ha insegnato che non si perdona fino a 7 volte, ma fino a "settanta volte sette".

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  58. Dimenticavo "Il Tribunale di Giustizia di Dio è un tribunale di misericordia, chi confessa i suoi peccati pentito, esce assolto".
    Non ha nulla a che vedere con la "giustizia umana".
    Solo ai superbi non si perdona, in quanto non vogliono confessare la propria colpa o si credono senza colpa.

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  59. all'anonimo delle 16,02. Se per ecumenismo intendi incontri dottrinali che portino all'unità entro i prossimi 500 anni mi sta bene. Penso alle congiunte dichiarazioni dei Papi e dei singoli Patriarchi delle Chiese d'Oriente che han posto fine alle diatribe cristologiche e anche alla dichiarazione cattolico - luterana sulla giustificazione del 1999, così pure a certe dichiarazioni della Comunione anglicana sul principio del'autorità nella Chiesa. Ma non possiamo dimenticare che tutto il mondo protestante non si è discostato di un millimetro dalla sottovalutazione (uso un eufemismo) di cui è oggetto la Madonna da Lutero in poi. Così come non posso tacere che quando Giovanni Paolo II scrisse, nella Ut unum sint, d'essere disposto a discutere le modalità di esercizio del primato petrino, tutti (tranne la Comunione anglicana) sono stati ben zitti. Noi cattolici tendiamo la mano del dialogo e sta bene. Altrettanto però ci aspetteremmo dagli altri cristiani. Ecumenismo sì ma non a senso unico. Ecumenismo non significa nè appiattimento nè scivolamento verso il protestantesimo. Quanta saccenteria da parte dei valdesi qui in Piemonte. Alessandro

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  60. Don Alessio, l'ultima osservazione, poi lascio.
    Hai scritto "a Lui e alla sua Santissima MAdre basterebbe una strizzatina di occhi".

    Hai hai hai, usi una "immagine", una parafrasi sbagliata.
    Da buon sacerdote conosci La Scrittura. Nell'Antico Testamento lo "strizzare l'occhio" viene affibiato al "birbone" allo "imbroglione". Usa un eufemismo più consono per nostro Signore e la Sua Santissima Madre.
    Visto che piacciono i latinismi forse era meglio "basta un FIAT".
    Fraterni saluti.
    G.M.N.
    Usa un eufemismo

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  61. Non solo la presenza di Fellay al Sant'Uffizio fa contorcer le budella al cattolicesimo adulterato, ma anche il solo criticare l'ecumenicismo attuale fa venir le coliche.
    Non so se un semplice analgesico basterà; sarà opportuno procurarsi pure un pò di morfina.
    Noi sogniamo?
    Indubbiamnte: per decenni abbiamo sognato un papa che dichiarasse mai abrogato il vetus ordo.

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  62. Pienamente d'accordo con Alessandro sull'ecumenismo...quanto a questo "scoop" sulla FSSPX, siamo prudenti e attendiamo...certo, io spero che la Fraternità e le comunità ad essa legate, per il bene della Chiesa tutta, rientri presto...e che si risolva una volta per tutte questa dolorosa questione...
    Tornando invece un attimo sull'ecumenismo, in pochissimo tempo ci sono stati rusltati incredibili con il lavoro di Papa Benedetto...mai si è vista, secondo me, tanta vicinanza tra Chiesa Cattolica e Ortodossi e Anglicani e VeteroCattolici tradizionali, e in così breve tempo...

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  63. Caro Anonimo delle 16.40.

    Spero per te che un giorno ti sieda a quel Tribunale di Giustizia, che come dicevo prima è il Confessionale, e ti penti di tutte le affermazioni facilonistiche e luogo-comunistiche che fai nei confronti della Santa Chiesa Cattolica, e dell'Ecumenismo.
    Tu magari ti diverti con le tue affermazioni e credi che davvero chi ti legge si torca le budella???
    Fratello caro, sei in GRAVE ERRORE.
    Con le tue affermazioni e col tuo modo, l'unico che gode è il diavolo.
    Egli è avversario della Chiesa.
    Ragionaci su, e rifletti, chiedi consiglio ad un sacerdote, vedrai che ti dira probabilmente che le "budella" te le stai strizzando tu da solo.
    Io ti ho avvertito.

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  64. " ti fa piacere assistere a una Messa in cui mentre si celebra si commette peccato grave?"

    N`importe quoi!
    Che dire allora di tutti gli abusi liturgici a cui ho assitito ? Che dire di certi riti sincretistici celebrati in certe comunità? Che dire di concelebrazioni con protestanti senza che il vescovo si muova ?
    Che dire dei sacerdoti che senza problemi distribuiscono l`Ostia consacrata a chi lo desidera, comprese persone non cattoliche e sorvolo sui divorziati?

    Se dovessi trovarmi in un luogo e dovessi scegliere fra una Messa con la FFSPX e una Messa Novus Ordo, senza alcun indugio entrerei nella chiesa con la FFSPX, perchè sarei sicura di trovarmi a casa, sì a casa.
    E ringrazierei quel sacerdote che mi ha permesso di incontrare il Signore, con la Liturgia che più mi è consona. (non so se mi esprimo bene).

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  65. Benché i temi e gli umori che ricorrono siano ogni volta gli stessi, è sempre interessante osservare le reazioni a catena che si producono allorché il dibattito anche solo lambisce la questione lefebvriana. Chissà se i famosi colloqui porranno fine a questo bizzarro epamphoterizein tra la denigrazione è l'esaltazione, tra l'attribuzione di insussistenti trame dolose e quella di improbabili poteri taumaturgici?

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  66. Non ho capito in che senso la struttura della 4 preghiere eucaristiche è sbagliata. Don Alessio, sarebbecosì gentile da spiegare?

    Voglio dire la mia sul tema. Non mi intendo di questioni canonistiche; mi accontento di sapere che i seguaci della Pio X sono andati fuori strada e ora, forse, vogliono tornare in carreggiata; giusto così, perchè sulla strada si cammina meglio.
    Ma il fatto che siano sulla strada di ritornare nella strada giusta - scusate il bisticcio di parole - non significa che siano diventati ingegneri stradali e che siano loro a dire come si fa la strada.
    Un po' di purgatorio, con tutte le nostre preghiere di indulgenza, lo dovrebbero fare senza lamentarsi.

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  67. A quelli che parlano di peccato commesso nel celebrare la S. Messa nelle cappelle della fsspx: ma perchè non commettono peccato il 95% dei preti che celebrano commettendo abusi oppure con una sciattezza indegna del culto divino? Nella mia diocesi, dove non c'è il V.O. (o forma extraordinaria, che dir si voglia) conosco un solo prete che celebra come Dio comanda ed un altro paio che risultano non commettere abusi significativi. E dunque? Guardatevi intorno: è dovunque disprezzo della Sacra Liturgia!

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  68. sono l'anonimo delle 16,40

    frequento la mia parrocchia, dove mi conesso regolarmente dal parroco il quale è pure canonico della cattedrale e giudice nel tribunale ecclesiastico inter regionale, docente alla facoltà teologica.
    E...........approva tutte le mie idee. Anzi, le condivide.
    Ciò che ci differenzia è una cosa sola: io come laico esprimo pubblicamente le mie idee (il mio vescovo mi chiama "il lefebvriano") mentre questo prete le stesse idee le esprime solo con amici fidati. In attesa che possa farlo alla luce del sole.

    P.S.
    Tra gli amici fidati con cui parla di queste cose c'è pure il vescovo.

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  69. erreta corrige:

    conesso=connesso

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  70. p.s. p.s. p.s

    col mio vescovo di queste cose ci parlo pure io. Cosa dice? non si esprime, gli piace molto stare ad ascoltare la mia "campana"; mi pone solo domande e io rispondo e mentre parlo vedo che spessissimo annuisce con la testa. A volte il silenzio però dice più di mille parole

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  71. All'anonimo delle 18.32

    "Io son venuto come luce nel mondo, affinché chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre."

    "Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce........."

    Diffido fortemente da chi non viene alla luce.

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  72. Luisa, nei grandi Santuari, c'è ancora il confessionale, e si celebra degnamente il Novus Ordo Missae.
    Si rechi lì.

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  73. il mio vescovo e il mio parroco non vengono alla luce. Devo diffidare?
    Che faccio abbandono il mio vescovo che ancora non ha il coraggio di dire certe cose apertamente e vado con Fellay che invece questo coraggio c'è l'ha?

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  74. p.s.
    il mio vescovo celebra sempre più spesso il vetus ordo, ma solo nella sua cappella privata e senza che si sappia.
    gli ho chiesto il perché e mi ha risposto che la diocesi e i presbiteri non sono ancora pronti per certe "novità"!

    Ma pensa te, la messa antica ora è pure una novità!

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  75. Ma infatti il suo vescovo e parroco possono e devono farlo alla luce. Loro celebrano e amministrano sacramenti "IN MODO LECITO".

    RIPETO, il problema non è il "Vetus Ordo Missae" che è consentito dal Motu Proprio.

    Il "problema" è la fraternità.

    Forse "lei non vuole sentire".

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  76. Bravo, ALESSANDRO, condivido quel che hai scritto sull'ecumenismo.
    Per la Chiesa l'unico ecumenismo possibile è di andare, ammaestrare tutte le genti e battezzarle.
    Gesù non ha detto: dialogate. Ma "mateteusate", in greco, che è più forte del latino "docete" significa infatti: impadronitevi delle menti, rendete discepole.
    Non con la violenza, è ovvio, ma con la parola, la predicazione. Il dialogo è tutto qui: presentare ed illustrare la verità confutando gli errori. E se qualcuno non acoglie la Parola, si devono scuotrere i calzari. Anche S. Francesco tornò all'orto italico dopo che si rese conto che era fallito il suo fine di convertire il soldan superbo.
    Se per dialogo s'intende benedir la folla insieme ad un falso vescovo anglicano, ricevere e farsi fotografare con il vertice del Bna'i Brith, baciare il corano,
    pregare nelle sinagoghe e nelle moschee siamo fuori strada. Fuori della strada insegnata da Gesù e dalla sua Chiesa.
    La strada lastricata di buone ingtenzioni, ma lontane dalla Verità, sappiamo dove porta.

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  77. E' stato il Papa a volere che si svolgessero colloqui teologici ad alto livello al fine di chiarire la posizione della S. Sede e della Fraternità su determinati argomenti che, come molti teologi non sospetti di lefebvrismo ammettono, l'ultimo caso eclatante il mite e dottissimo oltre che prudente e fedele uomo di Dio, mons. Gheradini, esistono effettivamente e son gravi.

    Dunque il Papa sa che esistono problemi e questi problemi vanno risolti sul piano dottrinale con esame serio ed approfondito ed in spirito di reciproca carità.
    Se il Papa non avesse coscienza dell'esistenza dei problemi avrebbe potuto dire: Cari figli, o tornate umiliati e pentiti o vi scomunico tutti, voi ed i vostri fedeli.

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  78. Eppure qualcosa mi dice che per l'anno prossimo Giovanni Paolo II sarà Beato.

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  79. Luisa scrive:
    Che dire allora di tutti gli abusi liturgici a cui ho assitito ? Che dire di certi riti sincretistici celebrati in certe comunità? Che dire di concelebrazioni con protestanti senza che il vescovo si muova ?
    Che dire dei sacerdoti che senza problemi distribuiscono l`Ostia consacrata a chi lo desidera, comprese persone non cattoliche e sorvolo sui divorziati?


    Il ragionamento mi sembra infantile.
    Siccome anche altri commettono abusi... anche io li commetto.
    Ma che ragionamento è?
    E poi, per pietà, un po' di equilibrio.
    E' vero che il 90% delle liturgie a cui assistiamo sono un po' vuote e trascurate, ma l'alternativa (per ora) non è certo accorrere a dei preti sospesi a divinis.
    Loro consacrano sicuramente, celebrano con molta precisione e (non ci sono stato, ma lo immagino) devozione, però sono sospesi.
    Quando il Papa dirà "bentornati! Non siete più sospesi, celebrate i sacramenti in maniera non solo VALIDA ma anche LECITA" sarò il PRIMO ad andare ai centri di Messa della Fraternità.
    A me l'incontro di Fellay col S. UFfizio fa un enorme piacere, non vedo l'ora che tornino in piena comunione con Roma.
    Ma fino a quel momento.. restano sospesi, ci piaccia o no.

    Giovanni

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  80. "E' stato il Papa a volere che si svolgessero colloqui teologici ad alto livello"

    Signor Dante, scriveva il Papa:
    "Alla luce di questa situazione è mia intenzione di collegare in futuro la Pontificia Commissione "Ecclesia Dei" – istituzione dal 1988 competente per quelle comunità e persone che, provenendo dalla Fraternità San Pio X o da simili raggruppamenti, vogliono tornare nella piena comunione col Papa – con la Congregazione per la Dottrina della Fede. Con ciò viene chiarito che i problemi che devono ora essere trattati sono di natura essenzialmente dottrinale e riguardano soprattutto l’accettazione del Concilio Vaticano II e del magistero post-conciliare dei Papi. Gli organismi collegiali con i quali la Congregazione studia le questioni che si presentano (specialmente la consueta adunanza dei Cardinali al mercoledì e la Plenaria annuale o biennale) garantiscono il coinvolgimento dei Prefetti di varie Congregazioni romane e dei rappresentanti dell’Episcopato mondiale nelle decisioni da prendere."

    Quindi non li vedrei come "colloqui ad alto livello" (intesi nel senso di due vertici che si parlano alla pari!), ma li intenderei come " i colloqui tra "quelle comunità e persone che, provenendo dalla Fraternità San Pio X o da simili raggruppamenti, vogliono tornare nella piena comunione col Papa" e i massimi esponenti de "gli organismi collegiali con i quali la Congregazione studia le questioni che si presentano (specialmente la consueta adunanza dei Cardinali al mercoledì e la Plenaria annuale o biennale) garantiscono il coinvolgimento dei Prefetti di varie Congregazioni romane e dei rappresentanti dell’Episcopato mondiale nelle decisioni da prendere".

    Insomma detto con tutto il rispetto, non proprio un dialogo "tra pari".

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  81. REGOLA OPERATIVA

    Ci sono troppi anonimi, non si capisce chi è uno e chi l'altro.

    Quindi, è un pressante invito, fate così: quando scrivete un commento, tra le opzioni "scegli un'identità" selezionate Nome/URL.

    Quindi riempite solo la casella "Nome" (metteteci Topolino, Nembo Kid, Bugnini forever... quello che volete, ma poi sempre quello) e finalmente cliccate su "pubblica commento" (o su "anteprima", per vedere il commento in bozza, correggerlo, e poi pubblicarlo).

    La casella URL serve solo se volete che il vostro nome serva da link a un vostro sito; ma è facoltativa.

    O così, o non si capisce più niente!

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  82. Sono miei i commenti delle ore: 19.45 19.22 19.08 18.49 16.59 16.24 16.20 16.02 15.27

    Effettivamente mi rendo conto di aver un po "inflazionato" il tema.

    Con l'augurio perlomeno di aver dato qualche spunto di riflessione.

    Grazie alla redazione, mi scuso, ma non sapevo di poter usare Nome/url.
    Rispetterò in futuro la regola.

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  83. Caro Giovanni,prendo il suo "infantile " come un complimento!

    Anche se quello che lei chiama "ragionamento infantile" è una amara osservazione, una semplice ma dura osservazione della realtà che ci circonda.
    Non ho commesso nessun abuso andando ad una Messa con la FFSPX, anzi è grazie a loro se mi sono riavvicinata alla pratica della fede, mentre mi sentivo aggredita dalle "liturgie" spettacolo che già mi avevano fatto fuggire lontano tanti anni fa e che ritrovavo con orrore.
    il mio rigetto all`epoca è stato tale che non mi sono nemmeno avvicinata alla FFSPX eppure sarebbe stato facilissimo per me.
    Come ho già detto oggi posso praticare la mia fede con la Liturgia tridentina celebrata da un abate della Fraternità di San Pietro, ma se dovessi trovarmi in un luogo dove la Fraternité di San Pietro non esiste andrei senza esitare un secondo in una Messa della FFSPX.
    Da quando ho ritrovato la Liturgia che mi era stata strappata con una violenza vergognosa, ho ritrovato anche una forma di serenità, poi, come dicevo prima, quando guardo lo stato della Chiesa...

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  84. Non capisco il motivo delle precisazioni di uno di questi troppi anonimi di cui, fossi al posto della redazione, farei quotidianamente ampia pulizia.
    Se i colloqui tra i vescovi ed i teologi della Fraternità S. Pio X e i vertici delle Congregazioni Romane non sono ad alto livello non so cosa si possa definire ad alto livello. Certo che le delegazioni non son "a pari". Ho detto il contrario? Ma neppure i colloqui tra la Chiesa copta, quella assira e quella caldea sono "a pari", trattandosi di minuscole entità rispetto alla Chiesa Romana.
    Che ragionamenti son questi?

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  85. Non ho capito se il metodo di don Pastorelli comporta l'uso delle cesoie o dei diserbanti.
    Comunque è una reazione comprensibile: la discussione si fa troppo tecnistica e così nasconde l'essenziale:
    Mi ripeto.
    Mi accontento di sapere che i seguaci della Pio X sono andati fuori strada e ora, forse, vogliono tornare in carreggiata; giusto così, perchè sulla strada si cammina meglio.
    Ma il fatto che siano sulla strada di ritornare nella strada giusta - scusate il bisticcio di parole - non significa che siano diventati ingegneri stradali e che siano loro a dire come si fa la strada.
    Un po' di purgatorio, con tutte le nostre preghiere di indulgenza, lo dovrebbero fare senza lamentarsi.

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  86. due precisazioni per Adulto:
    a) Dante Pastorelli non è un prete ma un laico dalla formidabile competenza sia teologica sia liturgica, competenza che molti preti di mia conoscenza non hanno grazie anche alla disinformazione avuta in seminario.
    b) La FSSPX è in purgatorio dall'inizio del pontificato di Giovanni Paolo II mentre durante quello di Paolo VI era all'inferno.
    Alessandro

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  87. il cattolico Adulto significativamente usa il condizionale sul purgatorio che paventa per i lefebvriani. Bravo!

    Innominato

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  88. leggendo certi commenti, qui come altrove, che riguardano la FSSPX si percepisce quanto reale sia l'affermazione del papa secondo la quale molti hanno bisogno di un "nemico" su cui riversare la propria acredine. E ciò che più dispiace è che tutta questa acredine viene presentata come evangelicamente corretta.
    Antonello

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