FRIBURGO 21 Aprile 2009 -(Lifesitenews.com) Secondo il Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, la morte di Gesù Cristo non è stato un atto di redenzione di Dio per liberare la natura umana dalle catene del peccato e aprirgli la via del Cielo. L'Arcivescovo di Friburgo, Robert Zollitsch, noto per le sue idee progressiste, ha pubblicamente negato il dogma fondamentale cristiano della natura sacrificale della morte di Cristo, in una sua recente intervista alla TV tedesca. Zollitsch ha pubblicamente affermato che "Cristo non è morto per i peccati della gente come se Dio avesse preparato un'offerta sacrificale, un capro espiatorio." Piuttosto, Gesù ha offerto soltanto "solidarietà" con i poveri ed i sofferenti. Zollitsch ha inoltre affermato "che questa è la grande prospettiva, questa tremenda solidarietà." L'intervistatore ha chiesto: "Dunque lei non descriverebbe più la cosa quasi come se Dio avesse donato Suo Figlio, perchè gli uomini erano talmente peccatori? Non lo descriverebbe più così?" Monsignor Zollitsch ha risposto: "No."
L'Arcivescovo Robert Zollitsch è stato nominato alla sede di Friburgo nel 2003, sotto il Pontificato di Giovanni Paolo II. Sede in qualità di Presidente della Conferenza Episcopale Tedesca, a capo della quale è stato eletto nel 2008 ed è considerato un "progressista" nell'episcopato tedesco. Nel febbraio 2008 ha affermato che il celibato dei sacerdoti dovrebbe essere volontario e che non è "teologicamente necessario". Zollitsch ha inoltre affermato che lui accetta le unioni civili omosessuali da parte dei vari ordinamenti nazionali, ma è contrario ai matrimoni di persone dello stesso sesso. Ha detto a Meinhard Schmidt-Degenhard, il conduttore del programma, che Dio "ha mandato Suo Figlio in solidarietà con noi fino alla sua ultima agonia mortale per mostrare che 'più voi mi adorate, più io sono con voi e sono sempre con voi in ogni situazione'. "Egli si è unito a me per solidarietà -in base ad un atto di libera volontà". Cristo, ha proseguito, ha "preso su di sè i motivi per cui sono stato biasimato, incluso il male che ho causato, e anche per ritornare nel mondo di Dio e quindi mostrarmi la via priva del peccato, della colpa e tornare dalla morte alla vita".
Comunque l'art. 613 del Catechismo della Chiesa Cattolica, l'ultima opera pubblicata dalla Chiesa per spiegare i dogmi e le dottrine della religione cattolica, descrive la morte di Cristo come "contemporaneamente il sacrificio pasquale che compie la redenzione definitiva degli uomini per mezzo dell''Agnello che toglie il peccato del mondo' e il sacrificio della Nuova Alleanza che di nuovo mette l'uomo in comunione con Dio riconciliandolo 'con lui mediante il sangue versato per molti in remissione dei peccati'." Il Catechismo continua "questo sacrificio di Cristo è unico: compie e supera tutti i sacrifici. Esso è innanzitutto un dono dello stesso Dio Padre che consegna il Figlio per riconciliare noi con lui. Nel medesimo tempo è offerta del Figlio di Dio fatto uomo che, liberamente e per amore, offre la propria vita al Padre suo nello Spirito Santo per riparare la nostra disobbedienza."
per il rinnovamento liturgico della Chiesa, nel solco della Tradizione - a.D. 2008 . - “Multa renascentur quae iam cecidere”
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venerdì 24 aprile 2009
Il Capo dei Vescovi tedeschi ha le sue idee sul mistero della Redenzione
Il blog Fides et forma, che più volte abbiamo raccomandato, ha curato la traduzione di un resoconto delle dichiarazioni, diciamo così, opinabili del Presidente della Conferenza Episcopale tedesca, mons. Zollitsch (nella foto). Il quale, non lo nascondiamo, ci è cordialmente antipatico, come scrivemmo, a ragion veduta, in questo post, ricordando come egli abbia vietato ad un sacerdote della sua diocesi (compiendo un evidente abuso di potere, ma chi se ne cura?) di celebrare in rito antico, perché "non si devono girare all'indietro le lancette della storia": sembra di sentire il vecchio politburo sovietico, quando pontificava che i nemici del sistema comunista erano destinati alla "spazzatura della storia".
Su segnalazione di Francesco Colafemmina, che ringraziamo cordialmente, riportiamo l'articolo: su Fides et forma troverete anche un vecchio articolo di Tornielli che spiega chi sia questo Zollitsch.
Proprio la nostra avversione nei confronti di Zollitsch ci impone, per cercare di essere equanimi, di tentare di ridimensionare la portata eversiva (per la retta dottrina) di queste affermazioni, che comunque, anche ove fossero passibili - compito ben arduo! - di una interpretazione "alla luce dell'ortodossia", restano gravemente imprudenti, e impudenti, in bocca ad un vescovo, per tutta la confusione (come minimo) che ingenerano. Altro che confermare i fratelli nella fede, compito che non dovrebbe essere esclusivo di Pietro, ma anche dei suoi "fratelli nell'episcopato"!
E dunque, è giusto aggiungere che Zollitsch nel corso dell'intervista (video in calce, in tedesco) ha pure aggiunto che "i peccati di ciascuno di noi sono la causa per cui Cristo è diventato così coinvolto con ognuno". "E' diventato così coinvolto con ognuno per solidarietà, di propria volontà". Cristo ha "preso su di sé quello per cui io ero stato rimproverato, incluso il male che io ho causato, e anche per riportarlo nel mondo di Dio e così mostrare il cammino fuori dal peccato, dalla colpa, e dalla morte alla vita". Frasi più accettabili, insomma, anche se in non risolta contraddizione con quella secca negazione che Dio abbia donato il Suo Figlio perché gli uomini erano peccatori. Ma si sa, già la Pascendi osservava come i modernisti non colgano il senso del principio di non contraddizione.
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Linguaggio simile al politburo sovietico.
RispondiEliminaE dov'è oggi quel politburo? Dov'è oggi l'Unione Sovietica?
Tutto passa. E se è passato il governo sovietico che sembrava dovesse durare in eterno passeranno anche i vescovi progressisti e i loro seguaci, che sono tanti, son la maggioranza, ma non sono eterni.
amen.
Antonello.
Non ragioniam di lor .. Alessandro
RispondiEliminaProposta: perchè non si inonda la S. Sede di proteste per le frasi di Zollitsch, mostrandoci lesi proprio come gli ebrei con Williamson, visto che ad esser offesi siamo noi cattolici adesso (oltre che - peggio ancora - Nostro Signore)? Che insomma almeno lo tengano a freno e non lo facciano andare in tv a rilasciare altre dichiarazioni "imprudenti" come questa.
RispondiEliminaUna piccola precisazione riguardo il titolo: un presidente di una conferenza episcopale non è il "capo dei vescovi".
RispondiEliminaho guardato i dati principali di Zollitsch: nominato vescovo il 16 giugno 2003! Chissà quali furono i risultati dell'indagine canonica. Ricordo ai navigatori che nel 2003 nunzio in Germania era il card. Lajolo e il prefetto della Congregazione dei vescovi il card. Re. Mica male! Chissà cosa è capitato con le nomine dei vescovi negli ultimi 7 anni di pontificato di Giovanni Paolo II.A Roma probabilmente parte della Curia faceva nominare oves. boves et universa pecora. Alessandro
RispondiEliminaLe stesse identiche farneticanti posizioni di tale vescovo-cardinale tedesco,(che credo non provengano nè da teorie progressiste nè tantomeno moderniste, ma sono indice di ignoranza..., e attenti, padre Amorth scrive spesso che sente le medesime cose dalla bocca dei posseduti....,e non sono favole!), le ho sentite personalmente con il mio gruppo(54 fedeli) durante un pellegrinaggio al santuario della Madonna delle Lacrime di Siracusa, durante la messa festiva vespertina presieduta da un certo don Arnone. Dopo detta messa, con tanto di coro carismatico e relativi canti sdolcinati..., ho espresso le mie forti e convinte perplessità su quell'omelia ad un sacerdote che in quel santuario confessava, mi ha risposto: lei è libero di dire quello che vuole, se non le piace la predica del mio confratello, si scelga un'altro santuario!
RispondiEliminaEviterò cordialmente di rimettere piede in quel Santuario, la Vergine Santa mi perdoni.
Domanda alla Redazione del Blog: corrisponde al vero la candidatura di don Giovanni D'Ercole alla sede arcivescovile di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, dopo il trasferimento di Mons.D'Ambrosio a Lecce? A San Giovanni Rotondo danno per scontato l'arrivo di don D'Ercole. Magari vi andasse un vescovo che rimettesse un pò d'ordine nel nuovo "santuario"di San Pio, tanto decantato dai cappuccini e tanto mal digesto dai fedeli! Quell'altare...e quella enorme croce che manco croce è.
Paolo
Je me tue à répéter que l'Eglise catholique est aujourd'hui très largement protestantisée et que beaucoup de ses responsables sont les principaux agents de cette protestantisation.
RispondiEliminaSont-ils des agents infiltrés? On peut le penser de certains d'entre eux.
En tout cas, il sera intéressant de savoir ce que va répondre l'actuel préfet de la Congrégation pour la Doctrine de la Foi, si quelqu'un le saisit de ces déclarations scandaleuses.
Attendons aussi la réponse du Saint-Père.
Tout cela est très grave et confirme, une fois de plus, ce que le père Bouyer appelait la "décomposition du catholicisme".
all'ultimo sinodo il Papa è intervenuto in aula affermando che in Germania la mainstream dei teologi ritiene che la resurrezione sia solo un concetto teologico e non un accadimento reale. Avessero almeno il coraggio che ebbe Lutero: cosa ci stanno a fare ancora nella Chiesa? Teologicamente sono dei pervertiti e, peggio ancora, dei pervertitori. Alessandro
RispondiEliminaSecondo me ogni tentativo di ricondurre ad ortodossia queste affermazione risulta inane.
RispondiEliminaaccettiamo il fatto che zollitsch professa l'eresia.
Si, accettiamolo e presentiamogli Vito Mancuso: chissà che non formino la premiata ditta eretici & scismatici. Alessandro
RispondiEliminacerto queste affermazioni, a differenza di quelle di Williamson sulla Shoah, sono compatibili con il fatto di esercitare il ministero episcopale nella Chiesa Cattolica...
RispondiEliminaCarissimi,
RispondiEliminami pare che il nostro voglia sorpassare i suoi amici protestanti, che sono eretici, dirigendosi direttamente verso l'apostasia.
In problema attuale mi sembra non l'eresia (negazione alche di un solo dogma o parte di esso) ma direttamente l'apostasia, latente o patente (come nel caso di specie)
F.d.S
GRAZIE, ANONImo delle 14,40: hai colto nel segno. Si, ormai la strada dell'apostasia è imboccata. Solo Dio può interromperla. Alessandro
RispondiEliminaEcco i risultati delle nomine episcopali quando il povero Giovanni Paolo II stava male.
RispondiEliminaHanno inondato la Chiesa di vescovi progressisti che non hanno fede neppure nella Redenzione.
Questi signori poi sarebbero gli stessi che , mentendo, contrasterebbero i membri della Fraternità San Pio X nel suolo tedesco.
Il giudizio di Dio arriverà anche per essi !
A.C.
Orsù, lasciamo a Dio i Suoi giudizi. L'ultima volta che un commentatore li ha invocati, per la distruzione dell'altar maggiore nella Cattedrale dell'Aquila, è arrivato dopo due giorni il terremoto...
RispondiEliminaPrecisiamo per Paolo che, per fortuna, Zollitsch cardinale non è. E dubitiamo che lo diventerà.
Infine: l'appellativo "capo dei vescovi" è sì impreciso, ma volutamente, perché esprime un giudizio polemico. Richiama il fatto che molte conferenze episcopali, specie nordeuropee, sono macchine burocratiche a servizio di un'oligarchia progressista: non lo diciamo noi, ma un vescovo francese (ora emerito: molte volte solo la pensione ridona il coraggio della verità) di cui a breve tradurremo un intervento pubblico rivelatore.
Probabilmente, una simile idiozia non la pensano neanche al Sinodo della Chiesa Luterana...poi ci si stupisce se chiese, conventi e seminari "tradizionali" siano sempre pieni da scoppiare...
RispondiEliminaRiguardo a don Giovanni D'Ercole futuro vescovo di Manfredonia... inviterei a riflettere su questo articolo della Stampa
RispondiEliminahttp://presidente.provincia.fi.it/getfile.aspx?fileid=376
Il sacerdote romano, ben introdotto nei circoli che contano ha assunto addirittura una società di comunicazione perchè gli organizzasse delle comparsate televisive. Non credo che la Chiesa abbia bisogno di vescovi del genere, per quanto a S.Giovanni Rotondo i frati ne sarebbero entusiasti! Loro che hanno perfino messo i resti di Padre Pio in un manichino con tanto di maschera al silicone...di spettacoli se ne intendono!
Francesco
Ma in Germania, non si è scandalizzato nessuno per queste frasi?
RispondiEliminaQuanto a San Pio, io ho visitato la sua tomba due anni fa, quando ancora non era stata aperta...secondo me è stato un errore, quello di aprirla...era molto meglio prima...
RispondiEliminaDunque Cristo, in virtù dei peccati umani, è venuto a mostrare la sua solidarietà e vicinanza agli uomini fino alla passione e morte (e resurrezione, ma tant'è... ne conseguirebbe che il peccato è una via privilegiata per essere vicini a Cristo, più efficace della preghiera, dell'amore, della testimonianza... non c'è male!
RispondiEliminaZollitsch santo subito e subito patrono dei moralisti, al posto di quell'antiquato de' Liguori!
Raoul de Gerrz aspetta ingenuamente che cosa diranno da "piazza Sant'Uffizio"!
RispondiEliminaUn altro ingenuo è Rodealb91 che si chiede se in Germania si sia scandalizzato qualcuno!
Beata ingenuità!
Mais oui, « beata ingenuità »!
RispondiEliminaMais, être chrétien, est-ce que ce n'est pas, aussi,
« espérer contre toute espérance »?
Caro Raoul de Gerrx, la nostra speranza è Cristo, non Levada (ma anche se fosse un altro non cambierebbe) il Sant'Uffizio non condanna più nessuno, vuoi che condanni il potente vescovo della potente conferenza episcopale tedesca?
RispondiEliminaTu vuoi sperare contro ogni speranza?
Ti è lecito farlo, io su questo fatto (e su molti altri)non spero un bel niente nè da Levada e nemmeno dap papa.
Zollich continuerà indisturbato a raccontare le sue favolette, come continueranno a fare tutti gli altri. E come da decenni fan tutti.Mica Zollich il primo a sclerare!
Donec Aliter (leggi: Spirito Santo) provideatur
Notate che il vescovo non parla mai di peccato originale.
RispondiEliminaDa qui deriva tutto il resto dello sproloquio alla Mancuso.
Il vostro amico Giacomo Biffi da giovane ha detto e scritto che quella di Cristo non era una soddisfazione vicaria ma un'espiazione solidale. Non credo che l'idea l'abbia rinnegata neppure ora che è cardinalissimo.
RispondiEliminaDunque: quale è la differenza tra lui è il vescovo tedesco?
l'altare e la croce di Renzo Piano sono bellissimi
RispondiEliminaCaro Inopportuno, se il cardinalissimo Biffi ha detto ciò che tu hai riferito ha detto una cosa errata, se non l'ha ritrattata ha perseverato nell'errore.
RispondiEliminaCiò che io non capisco di te è questo: ma sei cattolico oppure no?
Non lo dico per polemica, ma propio perché non lo capisco.
Se Zollich afferma qualcosa contro la fede non va certo approvato, così come non va approvato Biffi se fa altretttanto. Dal tuo ultimo intervento non si capisce se tu approvi l'errore (da qualunque parte venga e da chiunque sia difeso) o se lo rigetti.
Perché tu richiamando una opinione vecchia di Biffi dai l'impressione di volerlo fare come a giustificazione e difesa di Zollich.
Lo sappiamo tutti, noi e tu, che nella Chiesa c'è un pensiero prevalente che non è un pensiero cattolico. Lo stesso Paolo VI intuì che si sarebbe arrivati a questo, e Giovanni Paolo II parlò di apostasia silenziosa (non è questo il momento per ragionare se questi due papi fecero qualcosa per curare il male diagnosticato; ora ci bata ricordare solo che lo diagnosticarono).
Tu approvi, o segui, o difendi questo pensiero non cattolico e questa apostasia silenziosa?
O la rigetti, rifiuti disapprovi e condanni?
Antonello
Ma si puo' professare l'idea del sacrificio incruento come hanno fatto i teologi da Anselmo in poi, e i peggiori quelli dopo Trento, con una idea di sacrificio cruento e richiesto da Dio?
RispondiEliminainvece Cristo ha solo dato la vita per noi e con noi = solidarietà con tutte le vittime del potere ecclesiastico: e noi mangiando il pane della vita comunichiamo con la sua morte, mica celebriamo un rito pagano o sommosacerdotale
I teologi reazionari quando parlano troppo di peccato, dovrebbero guardare il loro, di aver degradato la Parola.
Ma "Cristo ha dato la vita per noi" non significa sacrificio? Hai paura delle parole e cerchi delle perifrasi? "Richiesto da Dio"? E' Dio che sacrifica se stesso... "Mangiando il pane della vita comunichiamo con la sua morte..."? Parli come quando annotta... Chi parla male pensa male, e chi pensa male vive male...
RispondiEliminaAmici, sarei molto ma molto cauto nel far dire al Card Biffi cose che, da quanto mi risulta, non ha mai minimamente proferito nè pensato. Che cosa significa che è "vostro amico"(del Blog e dei fedeli tradizionalisti): è forse una colpa?
RispondiEliminaQuanto all'altare e alla croce della nuova chiesa di san Pio (non è ancora nè santuario nè basilica minore...come auspicherebbe qualcuno mooolto vicino ai frati di san giovanni rotondo..Marini..,Bertone..,Brandolini..,).
belli non sono e decisamente non piacciono. Ognuno dica quello che vuole, ma ai fedeli, ai pellegrini non sono graditi, ai teologi liturgisti SIII e in quel luogo sono di casa.
Quanto a D'Ercole come candidato alla sede di Manfredonia, corrisponde al vero l'attesa in quella Diocesi, così come dell'attuale Maestro della cappella Sistina...Pettegolezzi che a me non piacciono, ma noto ancora fughe di notizie da Roma che raggiungono, per quali misteriose vie.., le sacrestie di San Giovanni Rotondo: com'è che sapevano del trasferimento di D'Ambrosio settimane prima del comunicato ufficiale?
Buona festa amici, anche alla Redazione
Bruno
W Paolo VI che con la nuova messa ci ha liberato dal paganesimo.
RispondiEliminaE tutti i santi che si son formati col messale preconciliare eran tutti pagani?
Non importa. L'importante è che ora siamo cristiani.
Caro Inopportuno, hai rispoto alla mia domanda con un interrogativo. Se non vuoi rispondere sei libero di farlo; noi continuiamo a non sapere se tu sia cattolico oppure no.
RispondiEliminaAntonello
No, quando si legge quel che scrive si ricava facilmente che non è cattolico.
RispondiEliminaSul sito chiesaviva si puo' leggere un tentativo di dimostrazione di cosa sia in realta' la nuova chisa di S. Pio.....
RispondiEliminachiesaviva ha calunniato anche Paolo sesto
RispondiEliminaPer stimatissimo Dante e gent.le Antonello: "inopportuno"..., è cattolico. Con il mio gruppo di amici legati alla santa tradizione, siamo giunti alla conclusione che,-(bisogna leggere attentamente i loro interventi nei vari post dei siti italiani legati alla messa in latino e alla tradizione)-, chi spesso si inserisce nei post dei Blog tradizionalisti per contestare, buttare là qualche battuta senza mai argomentarla ma solo per provocare...; ebbene per noi, sono preti o religiosi o studenti(seminaristi et similia) o laici impegnati(responsabili della liturgia nelle loro comunità parrocchiali, studenti in scienze religiose etc.).Quindi -cattolici-.
RispondiEliminaIo e il mio gruppo di amici siamo convinti di ciò.
Quanto allo studio fatto da Chiesa Viva sulla nuova Chiesa di San Pio a San Giovanni Rotondo, non è attendibile. Un caro amico sacerdote appartenente all'Opus Dei, con laurea in ingegneria, architettura e laureando in teologia, dopo attento studio riguardo alle tesi di Chiesa Viva sull'opera di Renzo Piano, ritiene prive di ogni ragionevole fondatezza ciò che vi si afferma. Pur esprimendo forti critiche per quella commissione liturgica che ha curato la progettazione dell'interno della nuova Chiesa di San Pio.
Le calunnie e gli intrighi spadellati da mons Villa sempre rigorosamente in noir, tra giochi di potere, loschi miscugli clero-massoneria...Non so, non so..Li lascerei volentieri fuori.
Bruno
Sinceramente ho anch'io qualche dubbio su Chiesa Viva e Monsigor Villa...
RispondiElimina