La Fraternità San Pio X ha un seminario in Germania a Zaitzkofen. Abbiamo già riferito (
vedi qui) come l'ordinario del luogo, il vescovo di Ratisbona Mueller, abbia già dichiarato, dopo la revoca delle scomuniche, che il giorno in cui la situazione dei lefebvriani fosse regolarizzata, egli pretenderà che quel seminario sia smantellato e i seminaristi, o almeno quelli ritenuti degni di continuare ad esserlo, dispersi in vari seminari diocesani (per la 'rieducazione', si suppone, nel più puro stile maoista). Potente stimolo per trovare alla FSSPX soluzioni canonistiche "a prova di vescovo".
Il vescovo di Ratisbona inoltre, e non è il solo, si è già pronunziato in senso contrario ad eventuali nuove ordinazioni in seno alla Fraternità, considerando tali atti come segni di insubordinazione alla Chiesa, ora che ai vescovi ordinanti è stata condonata la pena della scomunica. La risposta di mons. Fellay in proposito era stata questa (
vedi qui)
- Il vescovo di Ratisbona Gerhard Ludwig Müller ha negato al seminario tedesco della Fraternità in Zaitzkofen il permesso di ordinare altri preti. Ottempererete al divieto?
Ciò non era necessario né appropriato. Tutti questi eventi sono decisamente un tracollo per noi. Ci scaraventano indietro di 10 anni. Ma le ordinazioni continueranno.
Ora tuttavia pare che i vertici della Fraternità vi abbiano ripensato ed abbiano deciso di soprassedere da nuove ordinazioni. E' quanto riferisce per ora sommariamente
Cathcon, sulla base di un imprecisato dispaccio di agenzia. Vedremo se l'anticipazione troverà conferma.
Se così fosse, la nostra opinione è che questo gesto, sicuramente doloroso per gli ordinandi e per l'intera Fraternità, non fosse nullamente dovuto. Si pretende forse che gli Ortodossi cessino di ordinare i loro sacerdoti?
Al tempo stesso, tuttavia, non possiamo non salutare con emozione le implicazioni di questo gesto. La prima, la manifestazione di una attitudine e volontà della Fraternità estremamente collaborativa ed umile nei confronti del Papa, ossia la disponibilità ad un grave sacrificio per evitare un ulteriore imbarazzo (imbarazzo che sarebbe ingiustificato, lo si vede bene, ma sappiamo tutti, ormai, come ogni pretesto diventi un temibile cavallo di battaglia di un'opposizione scatenata). Qualcuno potrebbe aggiungere che è il minimo che i lefebvriani possano fare, dopo tutto il danno causato da uno di loro; ma il gesto è egualmente da apprezzare.
La seconda implicazione, forse ancor più importante, è che evidentemente la Fraternità non considera lontani i tempi della sua regolarizzazione canonica. I colloqui dottrinali non dureranno quindi trent'anni, come stimava mons. Tissier de Mallerais: possono mica sospendere le ordinazioni per lustri e decadi!
AGGIORNAMENTO: da ulteriori informazioni di Cathcon appare che le ordinazioni previste fossero suddiaconali e che esse non saranno sospese, ma semplicemente trasferite da Zaitzkofen a Ecône, nella Svizzera romanda, per non urtare la suscettibilità dell'episcopato tedesco.
Sinceramente questi vescovi tedeschi sono fuori della grazia di Dio... le dichiarazioni del Vescovo di Ratisbona sono particolarmente gravi e contrarie alla carità....
RispondiEliminaDa lodare l'atteggiamento della Fraternità che sospende le Ordinazioni, ma non si può pretendere che chiudano i loro fiorenti seminari... del resto anche i memebri della Fraternità di San Pietro hanno il loro seminario.... sinceramente non capisco tutto questo accanimento contro la fraternità di san Pio X, ha qualcosa di diabolico...
Preghiamo La Madonna di Fatima, San Michele arcangelo...
Gesù ha detto "Padre che tutti siano uno... affinchè il mondo creda"
don Bernardo
Se fosse corretto il pensiero del vescovo di Ratisbona allora bisognerebbe chiudere il seminario di Gricigliano (Fi) con oltre 60 seminaristi, oppure il seminario svizzero della Fraternità di San Pietro... dico: "ma siamo matti???"
RispondiEliminaCome mai i seminari tradizionali hanno tante vocezioni??? mentre certi pseudoseminari modernisti ne hanno pochissime???....
Cerchiamo di stare vicini alla Fraternità di San Pio X e pregare il Signore che dia loro tanta pazienza.... Invece di aiutarli fanno tutto per scacciarli come se fossero appestati... questo la dice lunga sul falso ecumenismo di tanti. Devo confessare che questa vicenda mi sta facendo aprire sempre più gli occhi e vedo come molto marcio ci sia in mezzo a noi. Del resto proprio alla luce degli insegnamenti del Concilio Vaticano II si dovrebbe avere tanta comprensione verso il movimento lefreviano... dal loro rientro pieno e visibile nella Chiesa ne verrà solo bene...
don Bernardo
"Se così fosse, la nostra opinione è che questo gesto, sicuramente doloroso per gli ordinandi e per l'intera Fraternità, non fosse nullamente dovuto. Si pretende forse che gli Ortodossi cessino di ordinare i loro sacerdoti"
RispondiEliminaIl paragone non però non regge: i membri della FSSPX insistono a dirsi cattolici e fedeli al papa. Sono e rimangono cattolici, pur in dissenso e colpiti da sospensione. Non esageriamo con le conseguenze dello scisma!
Uno scisma alqualnto strano ,se pur perdurando tuttora tali scismatici sono contemporaneamente cattolici. Ah, benedetta chiarezza preconciliare quando o si era scismatici, o non lo si era; o si era cattolici o non lo si era.
RispondiEliminaSe confermata tale notizia è meravigliosa per l'attitudine conciliatoria che suppone ed evidenzia e per le speranze a breve che alimenta.
RispondiEliminaBen vengano dichiarazioni bellicose come quelle del Vescovo di Ratisbona o atteggiamenti scandalosamente contrari alla carità come quelli del Vescovo di Amiens, che lascia sotto fuori al freddo, la neve e l'acqua, centinaia di fedeli che indomiti ed imperterriti da mesi e mesi lodano il Signore in condizioni avverse.
Questi fatti sono tutti punti a favore della FSSPX; è un pò come se ad una partita di calcio una squadra si presentasse avendo già in tasca tre goal concessigli preventivamente a tavolino.
La FSSPX va ai colloqui romani con un dossier monumentale di ingiustizie subite tuttora da loro o più in generale dai fedeli legati al rito antico, e di abusi liturgici e disciplinari scandalosi che perdurano ovunque senza che nessuno li faccia cessare.
La FSSPX va ai colloqui con una forza "d'urto" impressionante; tale forza non gli appartiene, gliela fornisce la Chiesa cattolica con tutte le opinioni teologiche eterodosse che circolano indisturbate ovunque.
Antonello
Il Vescovo di Ratisbona e i suoi colleghi connazionali prima di parlare dovrebbero fare un bel "mea culpa" di come hano ridotto le loro "chiese locali" ormai apostate e scismatiche, a comuinciare da loro stessi.
RispondiEliminaQuei vescovi non obbediscono al Papa?
I fedeli non obbediranno a loro !
Perché essere più lefebvriani dei lefebvriani? Questa linea conciliante fa loro onore, indipendentemente dalle manovre del vescovo malevolo.
RispondiEliminaQuanto manca al vescovo di Ratisbona per compiere 75 anni?
RispondiEliminaEd a quello di Amiens?
Ed a quello di Los Angeles?
Ed a quello di.....
E' l'unica via di uscita.
Guido
14 anni
RispondiElimina20 anni
2 anni
...
x guidotorinese: non è l'età pensionabile l'unica via d'uscita, ma l'elezione di vescovi tradizionali. nella mia diocesi è arrivato un nuovo vescovo più giovane.....peggiore di quello di prima, più vecchio.
RispondiEliminaIn un'altra diocesi un vescovo 75
enne fa ripristinare l'altare coram Deo; dopo un paio di mesi il nuovo vescovo più giovane fa rimettere la bancarella!
toniolo
Sinceramente credevo che la notizia corrispondesse al vero resta immutata la mia opinione secondo la quale un gesto simile sarebbe stato molto importante.
RispondiEliminaMa per il Papa, non per i Vescovi teutonici.
Dove è accaduto che un vescovo abbia ripristinato l'altare e un successore abbia riportato in uso il tavolaccio?
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