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| Il Prof. Pereto Rivas |
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| L'abbé Claude Barthe |
Riuniti come di consueto a pochi metri dal colonnato del Bernini, ma pur sempre in zona extraterritoriale della Città del Vaticano, si apre alla presenza benevolente di S.Em. il Card. Sarah il convegno lungamente atteso e preparato.
Dopo dodici anni difficili, diciamo così, in cui l'accoglienza per todos, todos, todos, ha sofferto un'evidente e palese eccezione, ossia i fedeli 'troppo' cattolici e i tradizionalisti in particolare, come ha ricordato il Prof. Rubén Pereto Rivas nella prolusione di salute, questo è l'anno di una nuova speranza. A New Hope, per dirla alla Guerre Stellari.
Il Cappellano del Pellegrinaggio, l'abbé Claude Barthe, con il consueto, sintetico acume, ha ricordato l'importanza essenziale della Tradizione come strumento fondamentale di evangelizzazione.
Il primo relatore, Eduardo McGregor, ha portato una personalissima testimonianza di conversione: non battezzato per scelta consapevole dei genitori, dediti ad un vago misticismo new age, ci ha raccontato delle sue interrogazioni esistenziali fin da bambino: il pensiero della morte dei genitori, e della propria; l'infinità dell'universo; lo scopo della vita.
Fu l'inizio di studi storici e soprattutto filosofici a fornire le prime risposte e dare la trama del malessere del mondo contemporaneo. Il suo insegnante, Prof. Juan Baptista Fuentes, marxista e trozkysta, in tarda età era diventato, se non cattolico, chestertoniano ed era stato strumento indiretto di molte conversioni. Nomen omen: Giovanni Battista è il Precursore
Attraverso niente meno che lo studio di Spinoza, l'ebreo panteista espulso dalla sua sinagoga, scoprì San Paolo. E le costanti discussioni con i compagni di corso (tutti battezzati, molti cresciuti in scuole cattoliche e quasi tutti ormai lontanissimi dalla Fede) lo trovavano spesso in minoranza, allorché provava a difendere la posizione dei grandi filosofi credenti.
Ma il vero momento decisivo fu quando conobbe la liturgia tradizionale: la prima Messa vetus ordo ebbe sul nostro relatore un'impressione grandissima, la risposta che da sempre cercava alle sue domande. Decise quindi di iniziare la catechesi per il battesimo.
Era il 2023 e un monaco benedettino, che gli aveva chiesto la storia della sua conversione e sentito che vi era arrivato attraverso la liturgia antica, osservò: "Lei ha deciso di passare per la porta stretta", ricordando il motto evangelico, per cui i cristiani devono stare in guardia dalla porta larga, facile e scegliere quella stretta.
Queste parole richiamano in qualche misura anche l'osservazione dei Padri del Barroux: si arriva a Cristo tramite l'intelletto, che è una porta stretta, o la bellezza, porta più larga, più accessibile ma non per questo meno importante e salvifica.
Enrico
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| Il Card. Sarah |
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| Eduardo McGregor |





Auguro una buona prosecuzione dei lavori
RispondiEliminaCon quel titolo la vedo dura.
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