Testo tratto dal Martirologio Romano pubblicato per ordine del Sommo Pontefice Gregorio XIII, riveduto per autorità di Urbano VIII e Clemente X, aumentato e corretto nel MDCCXLIX da Benedetto XIV (quarta edizione italiana, Libreria Editrice Vaticana, MDCCCLV).
Oggi la Chiesa cattolica celebra, secondo il calendario romano tradizionale, sant’Atanasio.
L.V.
2 Maggio 2025, Luna quarta
Ad Alessándria il natale di sant’Atanásio, Vescovo della stessa città, Confessore e Dottore della Chiesa, celeberrimo per santità e per dottrina. Quasi tutto il mondo pareva avesse congiurato contro di lui. Egli tuttavia, dal tempo di Costantíno fino a Valénte, difese valorosamente la fede cattolica contro gl’Imperatori, i Presidi ed innumerevoli Vescovi Ariani, dai quali ebbe a soffrire moltissime insidie, e fu costretto ad andar ramingo per tutto il mondo, senza avere alcun luogo sicuro per nascondersi. Finalmente, ritornato alla sua chiesa, ivi, dopo molti combattimenti e molte corone di pazienza, nell’anno quarantesimosesto del suo sacerdozio passò al Signore, al tempo degli Imperatori Valentiniáno e Valénte.
Così pure a Firénze il natale di sant’Antoníno, dell’Ordine dei Predicatori, Vescovo e Confessore, celebre per dottrina e per santità. La sua festa però si celebra il dieci di questo mese.
A Roma i santi Martiri Saturníno, Neópolo, Germáno e Celestíno, i quali, dopo aver patito molti tormenti, gettati finalmente in carcere, si riposarono nel Signore.
Nello stesso giorno san Vindemiále, Vescovo e Martire, che insieme coi santi Vescovi Eugénio e Longíno, combattendo contro gli Ariani colla dottrina e coi miracoli, da Unneríco, Re dei Vándali, venne fatto colpire da vari tormenti e finalmente decapitare.
A Sivíglia, nella Spagna, san Felíce, Diacono e Martire.
Ad Attália, nella Panfília, i santi Martiri Esupério e Zoe sua moglie, con Ciríaco e Teódolo, loro figli, i quali, sotto l’Imperatore Adriáno, essendo schiavi di un padrone pagano, tutti, per ordine del medesimo, per la franca professione della fede cristiana, prima furono battuti e aspramente tormentati, poi, gettati in un forno ardente, resero le loro anime a Dio.
¶ Ed altrove moltissimi altri santi Martiri e Confessori e sante Vergini.
℟. Deo grátias.
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