Nella congregazione generale del 30 Aprile, il cardinale Beniamino Stella, già prefetto della Congregazione del Clero, giubilato in modo non proprio elegante dal defunto Pontefice, (qui MiL) ha pronunciato parole coraggiose che stanno scuotendo il cammino verso il conclave.
Con chiarezza e determinazione, ha espresso preoccupazione per le scelte di Papa Francesco di aprire gli uffici curiali a laici, uomini e donne, senza ordini sacri, definendole un "aggiramento della tradizione di lunga data della Chiesa". Un intervento che non solo ha sorpreso i cardinali presenti, ma che sottolinea un punto cruciale: il governo della Chiesa deve restare ancorato alla sua identità sacramentale e alla struttura che per secoli l’ha guidata.
Come riportato da America Magazine, la rivista dei gesuiti americani (qui), il Card. Burke avrebbe riferito che "Abbiamo ascoltato molte lamentele contro il papato di Francesco in questi giorni, ma il discorso del cardinale [Beniamino] Stella è stato di gran lunga il più duro".
Il Card. Stella, con la sua prolusione, ha invitato i cardinali elettori a riflettere. In vista del conclave, questo richiamo alla coerenza e alla fedeltà è un segnale forte per un futuro pontificato radicato nei valori di sempre.