Grazie alla segnalazione di sacerdote amico di MiL (che ringraziamo), siamo venuti a conoscenza di questa preghiera, che si trova sulle pagine FB delle Figlie di S. Paolo (le meglio note come "Paoline"), relativamente al Capitolo Provinciale Italia.
Vi lasciamo il piacere di scoprire il testo.
Certo, che Dio fosse "padre e madre" lo disse già Giovanni Paolo I, ma il papa non si sognò mai di "storpiare" la preghiera del "Padre nostro" introducendo tale epiteto declinato al femminile.
In un periodo sospetto come questo, in cui il pensiero woke impera e domina, questa 'simpatica' trovata delle sorelle paoline sa più di allineamento pedissequo al politicalmente corretto che non a riflessioni teologiche del Papa del sorriso.
Tale sospetto è confermato da un fatto curioso: le Figlie di San Paolo hanno composto varie versioni del Padre Nostro (c'è anche nella nuance rosa, ovviamente) soffermandosi sui singoli versetti, però in tutte queste c'è la doppia "sessualità" di Dio "Padre nostro e madre nostra".
Se alcune riflessioni elaborate sono passabili (altre invece intrise di banale "bergoglionismo") ci domandiamo: era proprio necessario introdurre e ripetere a mo' di "mantra" questa insipida trovata della "madre nostra"?
Sotto i dettagli ingranditi
(al 28 gennaio non vi erano altre frasi)