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lunedì 4 novembre 2024

Perché Dio vuole una devozione che si serva anche delle candele? - #candele #preghiera

Piccole ma utilissime devozioni.
Luigi C.



San Tommaso Moro, illustre avvocato del foro di Londra, già stimato dal Re d’Inghilterra e dalle Autorità della Chiesa, ancora Cattolica, si distingueva per la sua stabile e viva intimità con Gesù Cristo. Viveva una fede forte e semplice, profonda e umile come quella di un bambino. A un tale che lo prendeva in giro per i ceri che accendeva alla Madonna, rispose: “Gesù non ha forse detto che la Maddalena sarebbe stata onorata perché aveva versato profumo sul suo corpo? Il nostro Salvatore si compiace del fervore della devozione che si spande all’esterno!”

Ripetiamo: san Tommaso Moro era un grande uomo di cultura, tutt’altro che un sempliciotto. Era piuttosto un semplice. E solo i semplici possono capire che Dio non è una idea astratta, né tantomeno un essere il quale, perché infinito ed assoluto, si disinteressa di noi (come avrebbero detto gli Illuministi). No, Dio è Padre; e come Padre vuole che noi lo onoriamo anche con i segni, anche con la bellezza e il calore di semplici candele.

La risposta di san Tommaso Moro è vera e incontestabile. Perché il Vangelo riporta l’episodio della donna che cosparge di unguento profumato i piedi di Gesù? Perché anche quell’episodio deve servirci per capire come si deve onorare un Dio che è Padre.