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mercoledì 6 novembre 2024

Francesco sulla nomina del Cardinale Battaglia: “Don Mimmo? Si, lo so, è un vero pastore”. E intanto Arcidiocesi e Facoltà Teologica sprofondano tra mala gestione (e infiltrazioni della ‘Ndrangheta?)

È del 4 novembre la notizia diramata dalla Sala Stampa della Santa Sede che “Papa Francesco annuncia di aver incluso fra i nomi dei nuovi cardinali che saranno creati nel corso del prossimo Concistoro del 7 dicembre Sua Eccellenza Domenico Battaglia, Arcivescovo di Napoli” (vedi foto). Poche, asciutte, puntuali parole che generano un fragoroso effetto sulla stampa che fino a pochi giorni fa lo dava per grande escluso (vedi QUI), molto probabilmente per le note vicende che lo avevano coinvolto nella pessima conduzione della Facoltà Teologica di Napoli, di cui è Gran Cancelliere, trascinata nel sospetto di infiltrazioni ‘ndranghetiste (vedi QUI, QUI, QUI, QUI e QUI). Come anche in altre questioni che lo riguardano e che stanno emergendo con forza, proprio come reazione alla notizia della sua nomina. E ci chiediamo se sia stato davvero opportuno da parte di Papa Francesco procedere alla sua nomina, quando sono in corso procedimenti giudiziari che riguardano suoi stretti collaboratori: il Decano don Antonio Foderaro (indagato) e il responsabile raccolta fondi e dell’amministrazione Daniel Barillà, già agli arresti domiciliari. La nomina di don Mimmo Battaglia sarebbe tra l’altro scattata l’indomani della rinuncia di monsignor Paskalis Bruno Syukur, O.F.M., vescovo di Bogor in Indonesia, maturata oltre dal fatto che  “potrebbe avere moglie e figli” (vedi QUI), anche da presunte coperture di abusi su minori e atti di corruzione durante il suo episcopato (vedi QUI). Intanto, proprio in queste ore, sono giunti a MiL documenti – che stiamo esaminando attentamente prima di una eventuale pubblicazione – in cui persone a lui molto vicine si dicono “sconcertate per la sua strepitosa carriera”, ricordandolo persona “competitiva e arrivista”. Ed altri nei quali si fa un’attenta relazione sulle attività svolte sia dalla Fondazione Campania Welfare di proprietà della Curia sia da un’altra istituzione – Agape –afferente, parrebbe, ai francescani di Santa Chiara. Ma evidentemente don Mimmo Battaglia è troppo vicino agli ultimi (o ai primi?) per vedere fino in fondo cosa stia accadendo nella sua Arcidiocesi. Del resto la fiducia se l’è ben guadagnata presso Papa Francesco, il quale, alla persona andata da lui a perorare la sua causa (rimettendolo in corsa per il cardinalato) avrebbe risposto: “Sì lo so, è un pastore vero”.
QUI Michael Haynes su LifeSiteNews.

 Luigi C.