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mercoledì 29 maggio 2024

Omelia di Pentecoste in occasione del pellegrinaggio Parigi-Chartres #NDC2024 #pentecoste2024 #pentecoste

Riceviamo  da P. Réginald-Marie Rivoire della Fraternité Saint-Vincent-Ferrier e pubblichiamo, a pochi giorni dal meraviglioso Pellegrinaggio Parigi Chartres (QUI i post di MiL), l'omelia di domenica di Pentecoste 19 maggio del Priore Fr. Augustin-Marie Aubry.
Luigi C.

Omelia di Pentecoste in occasione del pellegrinaggio Parigi-Chartres

Fr. Augustin-Marie Aubry, priore

Questo è il mio destino!

Vieni, Spirito Santo, fa’ scendere dal cielo
un raggio della tua luce
per illuminare le nostre anime
sul mistero del nostro destino!

A tutti voi che siete ai piedi dell’altare, a tutti voi pellegrini che seguite da lontano questa Messa di Pentecoste del pellegrinaggio di Chartres, pongo questa domanda: Pellegrino, sai qual è il tuo destino?
Quando siamo partiti da Parigi ieri mattina, sapevamo la nostra destinazione: Notre-Dame de Chartres. E sapevamo che avremmo dovuto camminare, senza perderci o scoraggiarci, per raggiungere la nostra meta. Il nostro pellegrinaggio di tre giorni è una metafora della vita umana.

La Città santa

La meta del nostro cammino è una cattedrale. Questa cattedrale di pietra rappresenta la Gerusalemme celeste, la città che San Giovanni ha visto e descritto nella sua Apocalisse: “Vidi la città santa, la nuova Gerusalemme, che scendeva da Dio, dal cielo, fatta bella, come una sposa adorna per il suo sposo. Poi udii una voce che annunciava dal trono: Questa è la dimora di Dio con gli uomini. Egli abiterà con loro; essi saranno il suo popolo ed egli, Dio con loro, sarà il loro Dio” (Ap 21, 2-3).
La meta della nostra vita è la Città Santa. Nella Città Santa, Dio abita con gli uomini. E cosa fanno gli eletti alla Sua presenza? Cantano! Ma cosa cantano gli eletti? Un Sanctus sempre rinnovato, un Te Deum con tutta la corte celeste, un Magnificat in coro con la Madonna, la Regina del Paradiso. Cantano la gloria di Dio. E questa gloria finalmente la godono, perché d’ora in poi vivono nella luce.

Faccia a faccia

In Cielo, la fede e la speranza scompaiono: rimane solo la carità, che anima tutto. Dio si fa conoscere: “e noi saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è” (1 Gv 3,2). Potrete guardare il sole e sarete voi stessi trasformati in sole dalla sua luce. “Ora vediamo in uno specchio, in un enigma, ma allora vedremo faccia a faccia”, scrive san Paolo (1 Cor 13, 12). Vedere Dio faccia a faccia, questo è il tuo destino!

Santa Teresa del Bambin Gesù, che ci accompagna in questa giornata di pellegrinaggio, ha scritto una grande poesia sul Cielo, che riassume tutta la sua dottrina e si conclude con queste parole:

Del Suo Amore voglio infiammarmi tutta,

voglio vederLo, a Lui per sempre unirmi.

Ecco il mio Cielo, ecco il mio destino:

viver d'Amore!


Visione di Dio, unione con Dio: questo è il nostro destino!

Danzare con gli angeli!

Quando il domenicano Beato Angelico raffigura l’ingresso in Paradiso, mostra come le anime vengono accolte in compagnia degli Angeli. Danzano insieme in un’amabile farandola: un uomo, un angelo, un uomo, un angelo. Chi vuole perdersi la festa? Chi è così sciocco da arrivare in ritardo? Bisogna affrettarsi alla porta, per non perdere l’ingresso alla sala del banchetto!

Pellegrino di Chartres, il tuo destino è il Cielo. Ma sorge una nuova domanda: il tuo desiderio è all’altezza del tuo destino?

Dignità del cristiano

Il tuo desiderio deve basarsi su due cose: ciò che sei e ciò che vuoi.

Ti ricordo ciò che sei. Ti ha creato Dio. Ti ha creato a Sua immagine e somiglianza. Sei il frutto della Sua sapienza e della Sua bontà. La tua anima è immortale. Sei fatto per l’eternità! Sei fatto per la gloria! Ricorda la tua dignità, cristiano!

E ora, cosa vuoi? Entra in te stesso e di’ a te stesso: “I santi del cielo non sono fatti di un legno diverso dal mio. Se loro hanno potuto realizzare il loro destino, perché non posso io?”.

Il nostro desiderio viene educato, addomesticato e gradualmente riceve la forza, l’ampiezza e la portata del desiderio che guida i santi di tutti i tempi. Il cuore che ama, diceva la piccola Teresa, “lavora con amore, cioè con fervore; corre, vola, non trova nulla di impossibile e nulla lo ferma”.

Tali sono la grandezza e la forza del desiderio, quando è aperto alla grazia.

Perversione del desiderio

Ma hai anche il triste potere di vanificare il piano di Dio. Seguendo le orme di Cristo, la Chiesa ha sempre insegnato che il destino eterno delle anime dipende da come esse agiscono in questo mondo. Cito dal Simbolo di Sant’Atanasio, testimone della fede della Chiesa dei primi secoli, soprattutto nella Gallia cristiana: “Chi ha agito bene andrà alla vita eterna, chi ha agito male, al fuoco eterno. Questa è la fede cattolica, e chi non mantiene questa fede con fedeltà e fermezza non può salvarsi”.

Creato libero, puoi tradire l’amore di Dio per te. Quando pecchi, calpesti il mistero, annulli il desiderio, allontani lo Spirito Santo ricevuto nel battesimo. Con il peccato - ingiustizia, impurità, empietà - sfiguri l’immagine che è in te. Se il tuo desiderio è per le creature, il tuo destino sarà senza il Creatore. Se la tua vita è per le creature, la tua eternità sarà senza il Creatore. Non vedere Dio, perdere il tuo vero destino per l’eternità...

Pellegrino di Chartres, riaccendi il tuo coraggio. Ripristina la tua immagine, sii degno del tuo destino! Hai paura della tua vita passata, della moltitudine e dell’orrore delle tue colpe? Il peccato è il cibo della misericordia di Dio. Oggi, cambia la tua vita, purifica il tuo desiderio. Non rivolgere più lo sguardo alle creature, ma al Creatore.

Se siamo qui a camminare, è perché siamo certi di avere un percorso da seguire per passare dal peccato alla grazia, dalla mediocrità al fervore, da una vita banale alla santità.

La vera domanda non è quanti di noi camminano sulla strada di Chartres, ma quanti di noi saranno veramente convertiti alla fine!

Spirito di Pentecoste

Pellegrino, che questa Pentecoste sia per te un’occasione di fervente confessione! Che la contrizione riaccenda in te il desiderio di Dio, il desiderio di contemplare il Suo volto, il desiderio di compiere il tuo destino! Che questa Pentecoste sia per te l’occasione per ascoltare la chiamata di Dio al Suo servizio! Abbiamo bisogno di apostoli per accendere ovunque il desiderio di Dio.

Immensa coorte, che marci dietro la Croce sulle orme dei Santi, accompagnata dagli Angeli, se resti fedele alla tua vocazione di lode, il tuo cammino sulla terra sarà il tuo cammino verso il Cielo. E il tempo della fede si concluderà per te con la visione dell’adorabile Trinità. La nostra vera patria è l’eternità!

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