Chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia dell’arch. Silvestro Bardazzi e dell’arch. Francesco Gurrieri (anno 1970).
Lorenzo
Descrizione: La chiesa è un suggestivo blocco tronco piramidale coperto in alluminio su un basamento in cemento; all’interno, con soffitto segnato da robuste nervature a cassettone, i vari spazi liturgici sono ornati da opere di Tito Amodei, Vitaliano De Angelis, Milo Milani.
La struttura sorge su un basamento di altezza variabile in cemento armato, interrotto da due ingressi preceduti da una tettoia. In fase di realizzazione non fu eseguito il campanile originariamente previsto: venne realizzato in seguito, separato dalla chiesa, con lame in cemento armato che reggono le quattro campane. Il biancore della copertura in alluminio risalta sul prato circostante e prende il colore del cielo rendendo meno incombente la massa considerevole.
L’interno si caratterizza per il grande cassettonato risaltante sull’intonaco bianco del fondo, e la luce che penetra dai riquadri della falda di chiusa. La sacrestia e la cappella feriale si aprono sui lati dell’aula.
L’assemblea, racchiusa e circondata dalle falde del poliedro, è tutta rivolta a raggiera verso il presbiterio, una specie di «palco» del dramma sacramentale, dove è condensato l’altare (unico), il tabernacolo, la cattedra, l’ambone e il battistero. Dietro l’altare emerge un grande Crocifisso in bronzo, opera di padre Tito Amodei.
Descrizione tratta dalla pagina chieseitaliane.chiesacattolica.it.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
1970.. gli anni di piombo e del cemento armato a gogò. Che tristezza.
RispondiEliminaBella e insolita. La sistemazione del presbiterio è molto classica. Non vedo niente di cui stracciarsi le vesti; ricorda la collina del Golgota.
RispondiEliminaPovera Sacra Famiglia! Cosa ha mai fatto di male per meritarsi un obbrobrio del genere?
RispondiEliminaMolto bello e adatto ad ospitare il mercato rionale….. ah, non è il mercato rionale?
RispondiEliminaPiù brutta del capannone dei lefebvriani in Brianza?
EliminaSuggestivo come un palasport
RispondiEliminaLefèbvre celebrò nel palazzetto dello sport di Lille…viene ricordato come un grande momento.
EliminaE nessuno si lamentò per la struttura.
Una cosa è adattarsi x forza maggiore, altra è costruire un símil palazzetto onde adorare Dio.
EliminaPer sapere: chi critica questa chiesa è lo stesso che esalta, nell’altro post, l’apertura dell’ennesimo capannone per dire la messa tridentina dove l’unica cosa bella è l’altare di seconda mano?
RispondiEliminaSembra il tendone di un circo.
RispondiEliminaIo ho partecipato (si fa per dire) a messe tridentine dette sotto gazebo più adatti alla festa dell’Unità che ad un atto sacro, eppure, tutti erano coi lucciconi agli occhi.
EliminaIndietrista!
EliminaPer i saccentoni da tastiera: c’è una notevole diversità tra palazzetti dello sport e capannoni adattati, per necessità, alla celebrazione delle Sante Messe e chiese progettate e costruite come se fossero palazzetti dello sport e capannoni. Se non si riesce a cogliere questa diversità è un problema
RispondiEliminaSicuro? Come mai allora i lefebvriani “ordinano” i preti ogni anno sotto dei tendini anche se hanno delle strutture a forma di chiesa proprio accanto?
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