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venerdì 5 gennaio 2024

La benedizione dei gessetti nel giorno dell’Epifania

Domani la Chiesa celebra lEpifania di N.S.G.C.
Una delle più note tradizioni del giorno dell’Epifania, di origine nordeuropea, è senz’altro la benedizione dei gessetti con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi e le cifre dell'anno nuovo (il tutto intervallato da segni di croce), a custodia e protezione per tutto lanno dei componenti della famiglia.
Questa tradizione è quanto mai viva e diffusa soprattutto tra le famiglie del nord Europa.
In particolare, il Direttorio su pietà popolare e Liturgia. Principi e orientamenti, approvato da San Giovanni Paolo II su proposta della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti (17 dicembre 2001), così si esprime:

«118. Attorno alla solennità dell’Epifania, di antichissima origine e di ricchissimo contenuto, sono sorte e si sono sviluppate molte tradizioni e genuine espressioni di pietà popolare. Tra esse si possono ricordare: [...]
- la benedizione delle case, sulle cui porte vengono segnate la croce del Signore, la cifra dell’anno appena iniziato, le lettere iniziali dei tradizionali nomi dei santi Magi (c+m+b), spiegate anche come abbreviazione di “Christus mansionem benedicat”, scritte con gesso benedetto; tali gesti, compiuti da cortei di bambini accompagnati da adulti, esprimono l’invocazione della benedizione di Cristo per intercessione dei santi Magi e insieme sono occasione per raccogliere offerte da devolvere a scopi caritativi e missionari».

V
e ne proponiamo la descrizione tratta dal sito Cantuale Antonianum (QUI è possibile scaricare il testo della benedizione), invitandovi a rinnovare questa tradizione nei vostri coetus fidelium!

L.V.


Tra le svariate benedizioni previste per la festa dell’Epifania, il Rituale Romanum propone anche la benedizione della «creta» con cui scrivere sulla porta di casa propria i nomi dei tre Re Magi, a custodia e protezione per tutto l’anno dei componenti della famiglia. Questa tradizione non è mai stata molto presente in Italia, mentre nei territori germanici e soprattutto in Polonia è quanto mai viva e diffusa.
Da noi, di solito, questo è il periodo in cui i parroci riprendono la benedizione delle case. Ma oggi, purtroppo, molto spesso non vengono più i sacerdoti a portare la benedizione di Dio di casa in casa. Ecco che può rivelarsi molto utile questo formulario. Si portano al sacerdote i gessetti da far benedire, poi con essi si scrive sulla porta di casa, o anche sulle porte interne, il nome (ma basta l’iniziale) dei tre santi magi, aggiungendo l’anno spezzando in due la cifra. Di solito il risultato ha questa questa forma:

20 + C + M + B + 24


Benedictio cretæ in Festo Epiphaniæ

℣. Adjutórium nostrum in nómine Dómini.
. Qui fecit cælum et terram.
. Dóminus vobíscum.
℟. Et cum spíritu tuo.

Béne+dic, Dómine Deus, creatúram istam cretæ: ut sit salutáris humáno géneri; et præsta per invocatiónem nóminis tui sanctíssimi, ut, quicúmque ex ea súmpserint, vel in ea in domus suæ portis scrípserint nómina sanctórum tuórum Gásparis, Melchióris et Baltássar, per eórum intercessiónem et merita, córporis sanitátem, et ánimæ tutélam percípiant. Per Christum Dóminum nostrum.
℟. Amen.

Et aspergatur aqua benedicta.

(Benedici, Signore Dio, questo gesso tua creatura: perché abbia un salutare effetto per il genere umano; e concedi, per invocazione del tuo santissimo nome, che chiunque lavrà gustata o con essa avrà scritto sulle porte di casa sua i nomi dei tuoi santi Gaspare, Melchiorre e Baldassarre, per la loro intercessione e i loro meriti, riceva la salute del corpo e la protezione dellanima.)

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