Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella.
La comunicazione segue alla dichiarazione di papa Francesco in occasione della catechesi tenuta durante l’udienza generale in piazza San Pietro di mercoledì 15 novembre, secondo cui «ecco perché un cristiano scontento, un cristiano triste, un cristiano insoddisfatto o, peggio ancora, risentito e rancoroso non è credibile. […] Una volta mi diceva una persona, parlando di questi cristiani: “Ma sono cristiani con faccia di baccalà!”, cioè, non esprimono niente, sono così, e la gioia è essenziale» (QUI).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
La Direzione Editoriale degli Acta Apostolicae Sedis, con nota diramata stamane dalla Sala Stampa della S. Sede, ha comunicato che la catechesi pronunziata dal S. Padre nell’Udienza Generale di mercoledì 15 corrente, in ragione della eccelsa elevatezza degli argomenti catechetici ivi trattati e della inarrivabile forma letteraria e lessicale conferita alla medesima allocuzione, ai sensi della Lett. Enc. «Sublimis pontificatus» promulgata dall’Augusto Pontefice i.r. il 31 giugno 2013, sarà inserita tra il Cantico dei Cantici, i «Canti dell’Anima» di S. Giovanni della Croce e il «De civitate Dei» di S. Agostino Ipponense.
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