Si moltiplicano i segnali di insofferenza del popolo di Dio (quello vero…) nei confronti del Sinodo. E si moltiplicano coloro che hanno il coraggio di porre domande ficcanti e, così, di dimostrare che il re è nudo – o, almeno, quasi completamente svestito.
Al breefing sinodale di ieri, nel quale, nonostante la pesante cappa di segretezza che ricopre l’assise, sono state permesse le domande dei giornalisti (diversamente da quanto accaduto alla conferenza di presentazione della Laudate Deum), la bravissima Diane Montagna (ved. qui e qui), dopo aver ricordato che «Traditionally, well not just traditionally, the Catholic Church discerns the presence of the Holy Spirit by determining if something is in accord with Divine Revelation, the unanimous consensus of the Fathers, and Apostolic Tradition» (Tradizionalmente, e non solo tradizionalmente, la Chiesa Cattolica discerne la presenza dello Spirito Santo determinando se qualcosa è in accordo con la Rivelazione divina, il consenso unanime dei Padri e la Tradizione apostolica), ha posto – in inglese – la seguente: «How is this assembly discerning whether something comes from the Holy Spirit or from another spirit?» (Come fa questa assemblea a discernere se qualcosa viene dallo Spirito Santo o da un altro spirito?).
La supercazzolosa risposta, in italiano, di Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la comunicazione della Santa Sede, potrete ascoltarla con le vostre orecchie, visionando il filmato del breefing, specificamente a partire dal minuto 36’45”:
Non ci dilunghiamo in commenti, anche perché la cosa si commenta da sola. Pare proprio che in Vaticano, attualmente, quanto più una domanda è chiara e precisa, tanto più la risposta sia fumosa, sfuggente, inconcludente ed elusiva. Dunque ribadiamo che se il re non è proprio nudo, è davvero vestito molto, molto succintamente… e stiamo andando verso l’inverno!
ER