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mercoledì 27 settembre 2023

Difesa della Messa tradizionale: 105ª settimana. Nuove manifestazioni di preghiera davanti agli uffici dell'Arcidiocesi di #Parigi #traditioniscustodes

Riceviamo e pubblichiamo.
Luigi

105ª SETTIMANA: LE SENTINELLE CONTINUANO LA PREGHIERA IN DIFESA DELLA MESSA TRADIZIONALE DAVANTI AGI UFFICI DELL'ARCIDIOCESI DI PARIGI

Non posso raccomandarvi abbastanza di leggere la Lettera 959 del 18 settembre di Paix Liturgique (Paix Liturgique France), “La Messa soppressa a Parigi. Quelli che ne sono stai derubati non si arrendono”, che affronta in dettaglio il tema della nostra lotta: la situazione della messa tradizionale a Parigi.
Mi è sembrato utile riassumere qui le osservazioni di François de Montrouge, che conosce bene la nostra situazione parigina.

Le messe ingiustamente soppresse da Mons. Aupetit sono le seguenti:

- La messa del lunedì a Sainte-Clotilde (7º disretto, “arrondissement”);

- La messa per gli studenti del mercoledì a Saint-François-Xavier (7°), celebrata da un sacerdote della Fraternità San Pietro;

- La Messa mensile delle Guide la domenica pomeriggio a Saint-François-Xavier, celebrata da un sacerdote della Fraternità San Pietro;

- La messa del venerdì nella cappella Notre-Dame de la Visitation (14º), diretta in particolare agli studenti dell'IPC;

- La messa del mercoledì a Notre-Dame de l'Assomption a Passy (16º);

- Le messe dei mercoledì e giovedì a Saint-Georges de La Villette (19º);

- La messa della domenica mattina a Saint-Georges de La Villette (19º);

- E la messa serale a Notre-Dame du Travail (14º).

Da parte mia, aggiungerei ancora un'altra messa anch’essa bruscamente cancellata, e già prima del TC: la messa della domenica mattina a Saint-Germain l'Auxerrois. Questa messa è stata soppressa da mons. Aupetit perché, in seguito all'incendio di Notre-Dame, Saint-Germain-L'Auxerrois è diventata una sorta di cattedrale parigina d'emergenza. La messa della domenica mattina, tuttavia, non ha interferiva in assoluto con la messa dall'arcivescovo della domenica pomeriggio trasmessa dalla televisione. Tuttavia, celebrata nella cattedrale-bis, questa messa tradizionale era infatti divenuta una vera e propria messa parrocchiale, e ciò era visto come una macchia per l’arcidiocesi. Proprio come la messa studentesca di Saint-François-Xavier, trasferita a ND-du-Lys, la messa di Saint-Germain l'Auxerrois è stata trasferita a Saint-Roch, ma i parrocchiani del luogo di origine ne sono usciti ovviamente danneggiati.

Mons. Aupetit ha dimostrato che non ci amava, che per lui non contavamo nulla. Queste soppressioni, sottolinea François de Montrouge, furono una mostra di una grande brutalità: «queste soppressioni delle messe, in particolare quelle domenicali, furono sentite come ingiuste e vessatorie. Centinaia di cattolici hanno visto la loro vita spirituale capovolta. Né Mons. Aupetit, né Mons. Ulrich che gli succedette nella sede arcivescovile e nemmeno i loro vicari mostrarono la minima benevolenza verso questi fedeli. »

E in seguito, passava a esaminare nel dettaglio i due casi di luoghi in cui venivano celebrate le messe domenicali:

- A Saint-Georges de La Villette, nel 19° arrondissement, l'eliminazione delle tre messe settimanali «crea un vuoto nell'offerta liturgica di vetus ordo nel nord-est di Parigi. Come può Mons. Ulrich giustificare il sacrificio di una tale comunità di fedeli, lasciando così un intero settore della Capitale senza una soluzione locale per assistere alla messa tradizionale di domenica? »

- A Notre-Dame du Travail, situata sulla Riva Sinistra nel 14° arrondissement, è stata eliminata la messa domenicale tradizionale serale che vi si celebrava da 12 anni, il che ha profondamente sbilanciato l'offerta liturgica tra la Riva Destra e la Riva Sinistra della Senna (ci sono 3 messe diocesane la domenica sera nella “Rive Droite”, Sainte-Odile, Saint-Roch, Saint-Eugène, a cui si aggiungono quelle del Centro Saint-Paul e della Cappella Notre-Dame de Consolation della FSSPX, contro zero nella “Rive Gauche”: per i residenti del settore Sud l'unica soluzione è recarsi a Saint-Nicolas du Chardonnet). «Notre-Dame du Travail è cresciuta notevolmente dal 2019, grazie in particolare all’arrivo di studenti e giovani coppie con o senza figli. A messa vi erano di solito tra 40 e l90 persone, una partecipazione più alta di molte messe serali celebrate in rito moderno a Parigi, e più alta addirittura di quella di Saint-Odile o Saint-Eugène. »

Da parte mia, mi sento di ripetere ancora una volta che la messa delle 18 a ND-du-Travail potrebbe essere ripristinata senza alcuna difficoltà anche domenica prossima. L’orario infatti è libero: è stato sostituito alle 18 da una “messa gregoriana”; il sacerdote abilitato a celebrare la messa tradizionale è sempre in parrocchia, e non si oppone in alcun modo alla sua ripresa se l’arcidiocesi dà il via libera.

François de Montrouge constata che mons. Ulrich si è mostrato capace di bei gesti in passato a Lille: ha lasciato che il Padre de Labarre (FSSP) celebrasse i mercoledì a Notre-Dame du Lys; egli stesso ha celebrato una messa di ringraziamento in rito tradizionale in una parrocchia di rito ordinario; e ha permesso la celebrazione delle confirmazioni in rito tradizionale. Conosce dunque abbastanza bene la nostra situazione.

Perciò, adesso, i fedeli parigini stanno aspettando. E metre aspettano... pregano. Pregano il rosario a Saint-Georges de La Villette i mercoledì alle 17. Pregano il rosario le domeniche alle 18, davanti a Notre-Dame du Travail. Pregano il rosario dal lunedì al venerdì, dalle 13,00 alle 13,30, 10 rue du Cloître-Notre-Dame, davanti agli uffici dell’arcidiocesi.

Ma se non succede nulla, dice François de Montrouge, «l’autunno potrebbe riservare delle sorprese. »