Post in evidenza

Padre Lanzetta. "Una Povertà militante: da Giovanni XXIII attraverso Lercaro fino a noi"

Riceviamo e pubblichiamo. "Giovanni XXIII in un radiomessaggio dell’11 settembre 1962 (pochi mesi prima dell’apertura del Concilio Vati...

martedì 15 agosto 2023

Video di un vescovo brasiliano che nega la Comunione a una ragazza inginocchiata per riceverla sulla lingua

Vi proponiamo – in nostra traduzione – l’articolo del corrispondente vaticano Michael Haynes pubblicato sul sito LifeSiteNews il 9 agosto.
Nell’articolo si racconta di dom Joaquim Giovani Mol Guimarães, Vescovo ausiliare di Belo Horizonte, il quale è stato filmato mentre negava la Comunione a una giovane donna che si era inginocchiata e voleva riceverla sulla lingua, citando i protocolli COVID.
QUI il commento di Antonella Paniccia, pubblicato sul sito Informazione cattolica il 2 agosto.

L.V.


In un video ormai virale, un Vescovo brasiliano è stato filmato mentre negava la Santa Comunione a una ragazza che cercava di riceverla sulla lingua mentre era inginocchiata.

Nei giorni scorsi è stato pubblicato sui social media un breve filmato che ritrae dei giovani che ricevono la Santa Comunione durante la Messa per la Trasfigurazione in una chiesa, domenica scorsa. La Messa è stata celebrata da dom Joaquim Giovani Mol Guimarães, Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi brasiliana di Belo Horizonte, che ha celebrato il sacramento della Confermazione prima della Messa.

Il filmato mostra una giovane donna che si avvicina al Vescovo e che si inginocchia per ricevere la Comunione, a differenza di chi la precedeva che la riceveva con la mano.

A questo punto, dom Joaquim Giovani Mol Guimarães – che stava intingendo le ostie nel calice e mettendo le ostie intinte nelle mani dei comunicanti – si è tirato indietro dal darle la Santa Comunione, chinandosi invece per incoraggiarla ad alzarsi.

La donna è rimasta inginocchiata e il Vescovo ha ripreso a esortarla ad alzarsi, ma è tornato al suo trono senza successo.



Un sacerdote e due donne anziane hanno quindi accompagnato la giovane donna fuori dall’altare, dove era stata distribuita la Santa Comunione. Mentre altri fedeli facevano la fila per ricevere la Comunione da un sacerdote lontano dall’altare, il filmato si conclude con la giovane donna che sembra dirigersi verso il fondo della fila, senza aver ancora ricevuto l’Eucaristia.

Il videoclip è stato ampiamente condiviso dai Cattolici indignati sui social media, con alcuni che hanno chiesto che il Vescovo venga «immediatamente svergognato» o «portato in giudizio con accuse canoniche».

Il sito LifeSiteNews ha contattato l’Arcidiocesi di Belo Horizonte per un commento, ma non ha ricevuto risposta al momento della pubblicazione.

Tuttavia, dom Joaquim Giovani Mol Guimarães ha rilasciato una dichiarazione pubblica in cui giustificava le sue azioni in base ai protocolli COVID-19.

Dom Joaquim Giovani Mol Guimarães ha dichiarato che prima di distribuire la Comunione, «ho istruito tutti sulla forma di Comunione che sarebbe stata data in mano». Questo era dovuto alle sue restrizioni COVID-19, ha dichiarato:

Perché, fin dai primi segnali della pandemia, ho evitato di dare la Comunione in bocca per rispetto e cura della persona che riceve la Comunione, e soprattutto per rispetto della cura delle persone che si comunicheranno dopo; e che sarebbe stata in piedi, facilitando così il movimento delle persone, dato che era un giorno di festa speciale.

Riferendosi alla giovane donna che desiderava ricevere sulla lingua e in ginocchio, dom Joaquim Giovani Mol Guimarães ha dichiarato: «Ho cercato di farle capire che sarebbe stato meglio ricevere la Comunione come la ricevevano tutti gli altri».

Ha aggiunto che la giovane non ha accettato ed è stata quindi accompagnata a comunicarsi dal Parroco, che era un «buon amico» del Vescovo e della donna.

Ha partecipato normalmente alla preghiera post-comunione, alla benedizione e a una foto che abbiamo fatto tutti insieme, con gioia, i catechisti, il sacerdote e io. È stato tutto molto bello.

Dom Joaquim Giovani Mol Guimarães ha sostenuto che il filmato era «un video manipolato perché è stato “tagliato” nel momento» in cui la giovane donna ha ricevuto la Comunione e «molti hanno iniziato a pubblicizzare che le era stata negata la Comunione».

Sebbene il filmato non mostri se la giovane donna abbia ricevuto o meno la Comunione dal sacerdote, il video mostra chiaramente che le è stata negata la Comunione da dom Joaquim Giovani Mol Guimarães.

La dichiarazione del Vescovo sembra violare la legge ecclesiastica sulla ricezione dell’Eucaristia. L’istruzione Redemptionis sacramentum su alcune cose che si devono osservare ed evitare circa la Santissima Eucaristia (Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, 25 marzo 2004) afferma che «“i fedeli si comunicano in ginocchio o in piedi, come stabilito dalla Conferenza dei Vescovi”,e confermato da parte della Sede Apostolica» (n. 90).

Il documento condanna esplicitamente il rifiuto della Santa Comunione basato sulla scelta individuale di inginocchiarsi o di ricevere sulla lingua. Il documento afferma che:

Nella distribuzione della santa Comunione è da ricordare che «i ministri sacri non possono negare i sacramenti a coloro che li chiedano opportunamente, siano disposti nel debito modo e non abbiano dal diritto la proibizione di riceverli». Pertanto, ogni cattolico battezzato, che non sia impedito dal diritto, deve essere ammesso alla sacra comunione. Non è lecito, quindi, negare a un fedele la santa Comunione, per la semplice ragione, ad esempio, che egli vuole ricevere l’Eucaristia in ginocchio oppure in piedi. (n. 91)

Inoltre, la ricezione della Comunione sulla lingua è indicata come la norma, mentre per ricevere sulle mani è necessario chiedere il permesso: «ogni fedele [ha] sempre il diritto di ricevere, a sua scelta, la santa Comunione in bocca» (n. 92).

16 commenti:

  1. Mi ha fatto piangere, povera ragazza!
    Ma come mai il mons. si è messo dietro l'altare? Conosceva forse la ragazza? E non voleva essere ripreso?

    RispondiElimina
  2. I fedeli cattolici seguono le indicazioni dei loro vescovi, non usano la comunione per fare proteste e spargere divisioni e tensioni.

    RispondiElimina
  3. Anche a me è successo in Italia, diocesi del Nord ovest, ad un funerale. Il sacerdote si molto irritato che stavo in ginocchio e attendevo la Comunione e ha alzato la voce, con Signore in mano e a fianco della bara della defunta...

    RispondiElimina
  4. Qui c'è un vescovo che arrivato all' altare dice al diacono di togliere il crocifisso 😆https://www.facebook.com/100000763724232/posts/pfbid06S4DrWcaVYdckhKN8ueeBcTLXvkiEwCwQkQgWKcuaP3mL1AHoqA65aRbBV4kYKh6l/?app=fbl

    RispondiElimina
  5. Se la posta in gioco è non ricevere affatto l'Eucaristia o riceverla in mano e poi portarla alla bocca, il problema è di quei fedeli che optano per la prima scelta.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi il bravo vescovo ha messo in pratica un ordine giunto dall'alto:la comunione non può essere ricevuta in bocca per nessun motivo.Esiste un tale ordine scritto o solo orale?

      Elimina
  6. Povera bambina e povero vescovo.Probabilmente quest'ultimo diventerà cardinale ,ma il Giudice che un giorno ci giudicherà ha visto tutto....

    RispondiElimina
  7. Il clericalismo dei progressisti....

    RispondiElimina
  8. Siamo in pieno titolo clickbait!
    Com’è ben spiegato nell’articolo (che invito tutti a leggere prima di far partire i peana di indignazione e gettare le braccia al cielo), la ragazza si è tranquillamente comunicata in seguito, ma il video è stato tagliato ad arte ad uso e consumo dei facinorosi tradizionalisti che non vedono l’ora di attaccare qualche vescovo.
    Si vede benissimo che il presule ha parlato serenamente con la ragazza, indicando anche qualcosa sull’altare. Non si sa cosa si siano detti, forse stava spiegando le sue motivazioni, ma non si sono visti né comportamenti aggressivi, né proteste di nessun genere.
    Insomma, l’ennesimo polverone sul nulla per compattare le fila e mantenere il livello di indignazione permanentemente alto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Caro Anonimo,
      ma a lei sembra opportuno il gesto di un vescovo che fa togliere un crocefisso? Cioè, va bene tutto, ma è stato proprio un brutto gesto che ha lanciato un brutto segnale.
      Disturbava così tanto?
      In Mongolia sull'altare del Papa c'erano due crocefissi: uno enorme in presbiterio e uno piccolo sull'altare. Mica l'hanno tolto! https://twitter.com/messainlatino/status/1698780479107858629?s=20
      i casi sono due: o non è così vietato (e quindi il vescovo di Arezzo ha fatto male a toglierlo proprio all'inizio della Messa) o se pur vietato non è opportuno toglierlo con un gesto così eclatante.
      Non è un polverone, ma una giusta indignazione (anche perchè siamo certi, ma ovviamente non potremo mai essere confermati) che il Vescovo l'ha fatto togliere solo perchè il crocefisso in mezzo all'altare è troppo "tradizionale", troppo di sapoere antico, con troppi rimandi ad una liturgia teocentrica che si vuole dimenticare, accontanare.
      Le regole sul doppio crocefisso non ci hanno mai convinto.
      Saluti.

      Elimina
  9. I nessuno parla de la vera profanazione che e darre la comunione nella mano ma dopo avere fatto l'intinzione cioé il vescovo ha preso l'hostia, dopo la ha messo nella preziosissima Sangue di Christo i dopo ha dotto la communion nelle mane d'elle ragazzi.

    RispondiElimina
  10. citare continuamemente redempionis sacramentum (che è una istruzione) per la comunione in ginocchio è fuorviante. è un documento che parla a tutta la chiesa ma il messale demanda alle conferenze episcopali di normare la postura del corpo durante la messa perchè ci sia quella uniformità che mostri che i fedeli non sono li singolarmente ma come corpo. E le precisazioni della conferenza episcopale italiana del messale prescrivono che in italia la comunione si riceve in piedi sulla bocca o sulle mani quindi non in ginocchio. Quindi giusta la battaglia per riceverla sulla bocca se uno vuole ma non ci si inginocchi.

    RispondiElimina
  11. Vergognoso abuso di potere, ne renderà conto amaramente davanti a Colui che gli ha negato di potersi comunicare.

    RispondiElimina
  12. Il carnevale è finito ,ipse dixit,ma le carnevalate continuano.

    RispondiElimina
  13. Il mio commento dove evidenziavo che la ragazza si è poi comunicata lo stesso non è stato pubblicato!
    Che coincidenza!!!

    RispondiElimina
  14. Tanto il triste pontificato bergogliano è al tramonto. Tra un po' ritorneremo alla normalità.

    RispondiElimina