Chiesa parrocchiale di Gesù Redentore dell’arch. Mauro Galantino (anno 2008).
Dopo aver guardato con raccapriccio i risultati degli investimenti economici anche dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola (spesa totale di 7 milioni di euro), ribadiamo la domanda: se lo meritano l’otto per mille?
Lorenzo
Descrizione: La progettazione della nuova chiesa di Gesù Redentore è il frutto di un concorso di progettazione indetto dalla CEI nell’anno 2000 nell’ambito della terza serie di concorsi pilota per la costruzione di nuove chiese. La CEI ha prediletto la strada del concorso per l’affidamento delle nuove progettazioni, dando importanza a tutti i passaggi, dai bandi e i criteri di valutazione, fino alle relazioni delle giurie, le classifiche, le segnalazioni, le esclusioni; con l’obiettivo di creare esperienze laboratoriali di dialogo e reciproco avvicinamento tra architetti, committenti, liturgisti. Il progetto per il Centro parrocchiale di Gesù Redentore ha vinto il concorso con la seguente motivazione: originalità della ricerca architettonica, cura dei profili luministici, rispetto dei limiti parametrali previsti dalla CEI, correttezza dell’impianto liturgico, l’equilibrio tra l’inserimento nell’ambiente e la riconoscibilità dell’edificio sacro. La coerenza formale e funzionale del progetto costituisce un valido apporto all’edilizia sacra, secondo un corretto linguaggio contemporaneo. Il progetto originale ha vissuto in seguito un dinamico confronto con la comunità parrocchiale ed ha acquisito alcuni correttivi frutto di un dialogo proficuo e biunivoco.
Il complesso si apre su un vasto sagrato che si apre, separato da parcheggi e spazi verdi, sulla via Leonardo da Vinci. Su di esso si affacciano l’edificio delle opere parrocchiali, sulla sinistra, e la chiesa, sulla destra, uniti da un corridoio porticato che chiude frontalmente il piazzale. Ancora più a destra, distaccata, la Casa della carità, anch’essa gestita dalla Parrocchia. Sull’edificio delle opere parrocchiali, frontalmente alla strada, è addossato il campanile a vela. Gli spazi sono delineati con rigido razionalismo, tutte le facciate esterne sono tutte intonacate di bianco. Dal punto di vista formale la semplicità, la linearità, lo sviluppo orizzontale dell’intero complesso, non lasciano spazio a facili monumentalismi, e la pulizia, la mitezza non priva di forza del progetto deve essere vissuta e compresa per riscuotere una convinta adesione.
La chiesa, che ha l’ingresso sul lato del sagrato, è costituita da una grande aula quadrata. Al suo interno le le sedute sono disposte su due ali contrapposte, con un corridoio centrale vuoto. La zona presbiteriale è allestita al centro dell’aula. Alle estremità sono l’altare e il grande ambone, nel quale si distingue una postazione più alta per il Vangelo e una per le altre letture. Dietro l’altare è visibile, dietro un’ampia vetrata, uno spazio prativo rettangolare che riproduce l’orto degli ulivi, con tre alberi e, sulla parete di fondo, i pannelli della Via Crucis dell’olandese Bert van Zelm. Nel lato opposto, sul lato dell’ambone, una grande vasca di acqua corrente, esterna ma ben visibile tramite vetrata, alimenta il fonte battesimale, posto all’interno, secondo le descrizioni bibliche del Tempio di Gerusalemme.
Sulla parete dell’ingresso si affaccia una tribuna per i fedeli, che rende per altro la chiesa di Gesù Redentore la più capiente della Diocesi di Modena; sul lato opposto, un grande organo a canne e l’accesso alla cappella feriale, costituita da una aula rettangolare decorata con la Pietà dello stesso artista olandese.
L’edificio delle opere parrocchiali comprende un ampio atrio con portineria, un salone, diverse aule, uffici, l’abitazione del parroco, posti auto interrati.
Descrizione tratta dalla pagina chieseitaliane.chiesacattolica.it.
Fotografie tratte dalla pagina maurogalantinoarchitetto.com.
Fotografie degli esterni:
Fotografie degli interni:
Dio è in cielo,in terra e in ogni luogo... anche in questa bruttissima chiesa .Basta cercarlo con cuore sincero ed Egli si farà trovare.
RispondiEliminaProprio perché Dio è in ogni dove, cerchiamo di rendere degni i luoghi dove Lui viene celebrato. Iniziando a differenziare (anche architettonicamente) tali luoghi dagli altri. Il luogo sacro deve essere immediatamente riconoscibile, non è un sito qualsiasi.
EliminaLe prime chiese erano in casa. Non confondiamo la Fede, che è divina, con l’estetica, che è umana.
EliminaFredda ed alienante.
RispondiEliminaBellissima invece, e molto accogliente.
EliminaLa vetrata che dà sul giardino è meravigliosa e trasmette pace.
Si vedono anche molti fedeli che, con buona pace vostra, non “scappano”.
La seduta e' aperta. Si dìa la parola all'avvocato della difesa. E le campane restino in piccionaia.
RispondiEliminaE per la Chiesa che avrebbe dovuto essere edificata alle Tre Fontane....?.Puo' attendere. Campa cavallo!
RispondiEliminaTranquilli che è lo stesso 8 per mille dal quale usufruiscono anche i sacerdoti che voi difendete…
RispondiEliminaIl modello "tridentino" non può essere e non deve diventare l'unico metro di giudizio per liturgia, architettura, musica, ecc., altrimenti si rimane prigionieri di un epoca alla quale non apparteniamo. Chi pensa di appartenervi ancora è affetto da sindrome di Stoccolma.
RispondiEliminaChissà quanti poveri preti non hanno ricevuto il loro stipendio perché la CEI potesse far costruire questa scatola che a qualcuno dei commentatori di questo blog donerà sensazioni di pace e armonia
RispondiEliminaCon sale affittate a matrimoni islamici
RispondiEliminaSe fosse un museo di arte moderna sarebbe bellissimo... Peccato che è una chiesa
RispondiEliminaChe spreco di materiali. Tutto quel cemento armato poteva essere usato per costruire una chiesa molto più bella a ad un costo minore. Invece hanno preferito sprecare i soldi (dei fedeli) per costruire l'ennesimo sanatorio. E' proprio vero che l'architettura rispecchia la fede.
RispondiEliminaCome dice un mio amico, questo è il tipo di chiesa che ti fa venir voglia di convertirti all’islam…
RispondiEliminaSono stata per la prima volta oggi in questa chiesa e vi assicuro che si respira una brutta aria. Non sa di chiesa. Non e'una chiesa. . né dentro né fuori. Per non parlare dei dipinti al limite della blasfemia .. Gesù Sacramento relegato in un angolo di una stanzetta rettangolare, dentro un'urna di ferro, simile ad un ossario, una stanzetta spoglia, fredda.. sembra una camera mortuaria, mi ha fatto questo macabro effetto .... ma cos è tutto questo?
RispondiEliminaE'il frutto della chiesa "strana e stravagante" di cui parlava la beata Emmerich...siamo già nella falsa chiesa, la chiesa sinodal-anticristica ...e qui la si respira a pieni polmoni.