Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato e per via diplomatica attraverso il Cancelliere Don Pietro Zecchini, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Favella, per grazia di Dio e della Sede Apostolica Arcivescovo di Synossi in partibus, Assistente al Sacro Soglio e Giudice Ordinario della Curia Romana e suo Distretto, nonché Abate Commendatario di Santa Cecilia in Urbe.
La comunicazione segue allo scandalo del blocco della scomunica latae sentententiae di padre Marko Ivan Rupnik S.J. (QUI tutte le notizie pubblicate su MiL).
Grati a Sua Eccellenza Reverendissima per il rinnovato privilegio della sua considerazione nel volerci segnalare alcuni documenti che altrimenti passerebbero inosservati o non verrebbero evidenziati come dovrebbero ed inginocchiati al bacio dell’anello, ci professiamo imperituramente suoi servitori umilissimi et figli devoti in Cristo, e imploriamo la sua augusta benedizione.
L.V.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica, con nota diramata ieri sera dalla Sala Stampa della S. Sede, ha precisato che la scomunica «latae sententiae» in cui era incorso il rev.mo p. Ivan Marko Rupnik, sj, fu cassata il giorno 1 marzo 2020, ai sensi del Motu pr «Duo pondera, quadraginta mensuarae» promulgato dal S. Padre il 30 febbraio precedente, quale normativa discendente dalla Cost. Ap. «Ego sum ego» del 31 aprile 2013.
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