Riceviamo da Il Cammino dei Tre Sentieri e pubblichiamo.
Luigi
17 AGOSTO 2022
Gentilissimo professore Corrado Gnerre,
le scrivo questo appello che rivolgo ai pastori e ai fedeli in merito alla questione della distribuzione della Santissima Eucaristia : una questione sulla quale sembra calato un tremendo silenzio, una questione che taluni reputano marginale ma che, sono convito, sia di fondamentale importanza per i fedeli, per la liturgia e per la vita della chiesa italiana!
Essendo un docente di matematica sono abituato ad essere preciso, diretto e concreto e quindi desidero fare il punto della situazione su tale delicatissima questione.
La famosa nota della Cei sulla ripresa delle celebrazioni dalla data del 18 Maggio 2020, scritta in modo neanche molto chiaro, fu interpretata come un obbligo di distribuire la Comunione sulle mani dei fedeli, l’allora Cardinale Sarah (Prefetto per la Congregazione del Culto Divino e della Disciplina dei Sacramenti ) chiarì più volte che tale obbligo costituiva un abuso in quanto la distribuzione dell’Eucaristia, essendo ufficialmente regolamentata da una norma della Santa Sede solo la Santa Sede poteva annullare o sospendere tale norma, del resto essa è molto chiara e ad essa vi rimando( Capitolo 4° paragrafo 92 della Redemptionis Sacramentum del 2004)
Su tale questione è intervenuto anche il canonista don Federico Bortoli, le cui precise e incontrovertibili considerazioni sono presenti in rete su YouTube nel video dal titolo “L’auspicio eucaristico la distribuzione dell’Eucarestia nel diritto canonico”.
Il problema che ora desidero sottolineare è però un altro e cioè che nonostante sia stata emanata nel Giugno 2022 una nuova nota della Cei che elimina l’illegittimo divieto di ricevere la Comunione in bocca, di tale nota non solo non è stata data nessuna diffusione ma si continua in tutte le chiese come se ci fosse sempre l’obbligo ( che ribadisco era totalmente illegittimo).
Come non vedere allora una volontà di eliminare la Comunione in bocca? Addirittura in pochi giorni è capitato anche a me personalmente e a carissimi amici episodi in cui è stata negata la Comunione in bocca, andando anche contro la nuova nota della Cei, dove si vuole arrivare?
Il mio appello è pertanto rivolto ai fedeli :
“Non abbiate paura di presentarvi davanti al sacerdote senza le mani tese facendo capire che volete fare la Comunione in bocca, anzi sarebbe addirittura molto meglio in ginocchio per testimoniare la nostra fede nella Presenza Reale di Gesù ! ”
Non dimentichiamo le parole che, con grande dolore nel cuore, a distanza di più di 50 anni, oggi considero decisamente profetiche del pontefice San Paolo VI il quale nell’Istruzione Memoriale Domini del 1969 in merito alla possibilità di introdurre (tramite un indulto per sanare l’abuso che si era diffuso in molti paesi del Nord Europa) la possibilità di distribuire il Santissimo Corpo di Cristo sulle mani dei fedeli, così scriveva :
“Un cambiamento in cosa di tanta importanza, basata su una tradizione antichissima e veneranda, non tocca solo la disciplina; potrebbe dimostrarsi fondato il timore di eventuali pericoli derivanti da questo nuovo modo di distribuire la Comunione; il pericolo per esempio di un diminuito rispetto verso il Santissimo Sacramento dell’altare, o quello di una sua profanazione, o anche di un’alterazione della dottrina eucaristica.”
Prima di concludere ritengo doveroso sottolineare come dal 18 maggio 2020 ad oggi in tante chiese questa situazione abbia anche determinato abusi, irriverenze e sacrilegi (a volte involontari ma pur sempre gravissimi) nei confronti del Santissimo Corpo del Signore Gesù a causa dei tanti frammenti di ostie caduti a terra ( a volte rinvenuti dopo giorni) o magari rimasti nelle mani dei fedeli distratti e poi andati dispersi o calpestati ( di alcune gravi irriverenze sono stato testimone in prima persona e di molte altre ne ho ricevuto notizia da persone affidabili e credibili, di numerosi episodi ci sono in rete anche le foto, i video prove e testimonianze…ma preferisco su questo ora tacere e invitare all’adorazione eucaristica di riparazione).
Torniamo tutti insieme ad amare, adorare Gesù Sacramentato che è davvero il più grande dono che il Signore poteva farci e del quale, dopo 2000 anni, non ne abbiamo ancora piena coscienza!
Preghiamo affinchè la Vergine Santissima, Madre dell’Eucarestia, riporti nella Chiesa italiana quell’amore, quella fede, quell’adorazione che Gesù Eucaristia merita ma che da decenni ormai abbiamo visto affievolirsi sempre di più!
Piergiorgio Cesario