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domenica 7 agosto 2022

Mons. Argüello, segretario della Conferenza Episcopale Spagnola, critica le aziende che promuovono i gay pride

Piccole buone notizie.
Qualche vescovo che resiste alla lobby gay nella Chiesa.
Luigi


MONSIGNOR LUIS ARGÜELLO: “”IL POTERE È ORGOGLIOSO DELL’ORGOGLIO GAY…”

Il Segretario Generale della Conferenza Episcopale Spagnola (e Arcivescovo di Valladolid) Monsignor Luis Argüello, ha espresso grande preoccupazione e disgusto per le molteplici aziende e organi di informazione che promuovono il movimento LGTB, soprattutto durante il cosiddetto « Il mese dell’orgoglio” (a giugno, con molti eventi organizzati anche a luglio).
In molte date, numerose organizzazioni, media e attività commerciali hanno aderito a questa “celebrazione”, esponendo la bandiera multicolore della lobby LGBT in luoghi visibili nelle loro aziende e sui social network.

Monsignor Argüello ha affermato che “il potere è orgoglioso dell’orgoglio. Le aziende e i media sottoscrivono un marchio che assicuri ai clienti ciò che è orgogliosamente corretto”.

Intervistato da ACI Prensa ha aggiunto che di fronte a volti specifici “la reale diversità è sepolta dagli orgogliosi acronimi che standardizzano ed escludono”.

È inutile sottolineare che non è corretto, per un cattolico, celebrare il cosiddetto “orgoglio” gay perché queste manifestazioni trasmettono messaggi con contenuti antireligiosi, non rappresentano adeguatamente tutti gli omosessuali e, soprattutto, perché il modo in cui esercitano la sessualità gli omosessuali non è motivo di orgoglio ma grave violazione del diritto naturale e della rivelazione biblica ebraico-cristiana.