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giovedì 11 agosto 2022

Francesco e la Chiesa in Occidente

Un'interessante traduzione.
QUI Mil con il colloquio di Francesco con i gesuiti canadesi
Luigi

Papa Francesco ha davvero detto che la Chiesa ha cessato di esistere?
Di Sabino Paciolla Agosto 8 2022

Rilancio un articolo scritto dal vaticanista statunitense Phil Lawler su Catholic Culture. Ve lo propongo nella mia traduzione.

Ecco, io penso, è la massima espressione dell'”ermeneutica della rottura”. Nella sua conversazione del 29 luglio con i gesuiti in Canada, Papa Francesco sembra aver detto che la Chiesa cattolica romana ha cessato di esistere!
Leggete le sue parole e verificate la mia logica. Il Papa ha detto che “la Chiesa o è sinodale o non è Chiesa”. Poi, pochi istanti dopo: “Certamente, possiamo dire che la Chiesa in Occidente ha perso la sua tradizione sinodale”. Quindi ne consegue che la “Chiesa in Occidente” non era Chiesa.
Il Papa ammette che la sinodalità – quindi la Chiesa, secondo la sua definizione – è continuata. “La Chiesa d’Oriente l’ha conservata”. Ma questa sorprendente affermazione da parte di questo sorprendente Pontefice sembra respingere l’autenticità della “Chiesa in Occidente” – cioè la Chiesa cattolica romana, che ora egli guida. E si noti che non fa questa affermazione come un’ipotesi; inizia la frase cruciale con la parola “certamente”.

La dichiarazione del Papa non specifica il momento storico in cui la Chiesa occidentale ha perso il suo carattere sinodale. Ma indica il momento in cui è stato recuperato: dopo il Vaticano II:

Paolo VI ha istituito il Segretariato del Sinodo dei Vescovi perché intendeva andare avanti su questo tema. Sinodo dopo sinodo si è andati avanti, a tentoni, migliorando, comprendendo meglio, maturando.

Nel suo famoso discorso del 2005 alla Curia romana, Papa Benedetto ha denunciato l'”ermeneutica della discontinuità e della rottura”, che sosteneva “una scissione tra la Chiesa preconciliare e la Chiesa postconciliare”. Ma da nessuna parte questa “ermeneutica della discontinuità e della rottura” ha assunto una forma così radicale come questa: il suggerimento che la Chiesa abbia cessato di essere la Chiesa prima del Concilio.

Nelle sue osservazioni alla comunità gesuita del Québec, il Papa non spiega chiaramente cosa significhi “sinodalità”, a parte l’affermazione che si tratta di un movimento dello Spirito Santo. Il sinodo non è un parlamento, dice. Non si tratta di discutere e votare, “né di un confronto dialettico tra una maggioranza e una minoranza”. Ma allora qual è esattamente questo elemento cruciale, senza il quale la Chiesa non può esistere?

“Se volete leggere il miglior libro di teologia sul sinodo”, dice il Papa, “allora rileggete gli Atti degli Apostoli”. Questa è un’altra osservazione molto interessante. Perché negli Atti, l’esercizio più evidente della sinodalità avviene nel Concilio di Gerusalemme, dove i vescovi riuniti rifiutano la posizione di San Pietro. Se la prossima riunione plenaria del Sinodo dei Vescovi produrrà lo stesso risultato – una correzione del successore di San Pietro – potremo considerarla un grande successo.

Phil Lawler è un giornalista cattolico da oltre 30 anni. Ha diretto diverse riviste cattoliche e scritto otto libri. Fondatore di Catholic World News, è direttore delle notizie e analista principale di CatholicCulture.org.