Tra i numerosi scritti di mons. Luigi Negri, morto il 31 dicembre (QUI), è particolarmente eloquente la sintetica ma densa (e accorata) lettera inviata a Benedetto XVI: poche righe da cui traspaiono la lucidità e l'amore per la Chiesa, senza nascondersi le difficoltà dell'ora presente...
Stefano
Milano, 20 gennaio 2020
Santità,
mentre nello scorrere dei giorni e del tempo si va compiendo il progetto del Signore sulla Chiesa, sul mondo e su ciascuno di noi, sento vivissimo il desiderio di poterLa incontrare per un’ultima volta. Le circostanze che viviamo non sono certamente facili e Lei lo sa meglio di me, ma l’amicizia è sempre un grande conforto nelle necessità, come mi ricordava spesso monsignor Giussani.
Mi permetto quindi di chiederLe un ultimo gesto di carità nei miei confronti, di poterLa vedere e confidare a Lei lo smarrimento per i tempi tristi in cui viviamo ma insieme un’incrollabile fiducia nel Signore e nella Sua volontà di bene alla quale, anche per il suo insegnamento Santità, riesco ad affidarmi ogni giorno con una fiducia sempre più grande.
Abbia misericordia di me, mi tenga nello spazio del suo abbraccio e mi faccia sentire con Lei parte viva del cammino di questa Chiesa che non cessa insieme di stupirci e di farci soffrire ma che ci fa camminare ogni giorno verso la pienezza di Cristo in noi e, attraverso noi, nel mondo.
Mi benedica
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