Riceviamo e pubblichiamo una lettera da parte di un nostro lettore.
Roberto
Aggressioni in confessionale
In un caldissimo pomeriggio del 27 Luglio 2021 mi reco in Duomo a Milano per confessarmi. Mi dirigo nell’area delle confessioni e trovo un anziano sacerdote in borghese ovviamente, con una stola dismessa appoggiata sulle spalle come se fosse una sciarpa. Mi inginocchio e faccio una regolare confessione. Ricevo l’assoluzione.
Tuttavia alla fine mi chiede circa la mia frequenza sulla santa Messa ed io gli rispondo: “Si, frequento la santa Messa di rito Ambrosiano antico”.
Non l’avessi mai detto. Sono stato letteralmente aggredito dal sacerdote dicendomi che “quella roba là” (la santa Messa di rito antico) non deve più esistere come chiarito anche dal Papa di recente e che secondo lui tutti quelli che la frequentano devono essere scomunicati (me compreso quindi).
"C’è stato un concilio", ha detto, "e in quanto tale con la sua riforma deve essere rispettato".
Io gli ho risposto "Non sono contro il concilio ma che mi piace frequentare il rito antico. Non ci trovo nulla di grave. Sono comunque scomunicato? "
Sono rimasto molto colpito dalla sua irascibilità, si cominciava a dimenare con le braccia, era talmente agitato ai limiti di un possibile infarto.
Io ero fortemente in imbarazzo.
Mi chiedo, perchè tanto livore da parte del sacerdote? Io ero pacifico e tranquillo e non ho assunto nessun tono provocatorio. Credo sia oppurtuno avvisare anche l’arcivescovo Delpini. Lo farò.
Grazie per la vostra attenzione,
Giovanni Corso
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foto: qui
Ma è assurdo!!! Queste cose vanno denunciate al vescovo!!!
RispondiEliminaL'Arcivescovo Delpini la pensa esattamente come il suo prete scalmanato.
RispondiEliminaConcordo
EliminaIn Costa Rica la stessa cosa mi ha successo alcuni mesi fa (prima da Traditionis Custodes): Io sono Legionario di Cristo, frequento la Messa Antica, e un prete diocesano mi ha offeso e insultato la mia congregazione e il mio processo vocazionale nel sacramento. Dopo TC ho tenuto una catechesi sull'ermeneutica della continuità nella parrocchia dove si celebrava la messa antica (ora la conferenza episcopale l'ha vietata) e questo prete mi ha detto che non posso dare un parere sul concilio perché non sono un teologo.
RispondiEliminaL'autore dell'articolo si chiede perché tanto odio da parte del prete.
RispondiEliminaPenso che odiano la sacra liturgia tradizionale perché li lascia in evidenza, perché così i fedeli possono confrontare e vedere che il Vetus Ordo è migliore.
Gladius Hispaniensis
il sacerdote ha fatto 'scisma orizzontale' rifiutandosi di riconoscerti come membro della Chiesa
RispondiEliminapiù che a MIL devi scrivere alla diocesi
Odiano Dio e tutto quanto a Lui si riferisce. Non è necessario cercare altea spiegazione. Se così non fosse accoglierebbero i fedeli che ascoltano la Messa antica almeno con l'affabilità con cui accolgono gli lgbtkcptrdncp.
RispondiEliminaMa siccome ciò che si assomiglia si attrae è evidente che siano maggiormente attratti dalle porcherie di questo mondo.
Nepomucenus
Il problema per me è semplice: ignoranza, ignoranza, ignoranza! Che teologia, che filosofia si studia nei nostri seminari da quasi sessant’anni in qua? Ormai, anche i sacerdoti (anzi “presbiteri”, per carità!) anziani, come quello in cui ha avuto la dubbia fortuna d’imbattersi Lei, son del tutto privi della quadratura mentale che dava un tempo, non sempre ma spesso, la scolastica. A ogni modo Lei fa benissimo a scrivere all’arcivescovo: lo faccia davvero! Si può esser progressisti senza essere stupidi: può darsi che mons. Delpini Le darà ragione, almeno in cuor suo. Inutile, comunque, non sarà.
RispondiEliminaFacccio presente che, cme se ne parlò anche in questo sito a su tempo, SP, riguarda il solo rito romano. Pertanto, se SP non si applica all'ambrosiano, non vedo perché so dovrebbe applicare il TC.
RispondiEliminaIncredibilmente quel confessore IN DUOMO sembra ignorare che il rito Ambrosiano è escluso dal motu proprio Traditionis custodes tanto quanto lo era dal motu proprio Summorum Pontificum. Nella diocesi di Milano le due celebrazioni in rito Ambrosiano antico esistenti sono dovute ancora ad un lontano indulto concesso dal Cardinale Martini. Ma possibile che queste cose le sappia un laico e non un sacerdote che opera nella chiesa cattedrale?
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