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mercoledì 5 maggio 2021

"Breve esame critico sulla Comunione in mano", con prefazione del Card. Burke e lettera del Card. Sarah

Apprendiamo sul sito della casa editrice "Renaissence Catholique" questa formidabile notizia. 
Esso contiene i testi di esimi autori  (J.P. Maugendre, don G. de Guillebon, ICRSS, l'abbé C. Barthe,  R.M. Rivoire,  Jeanne Smits) che sono stati raccolti sotto l'evocativo titotlo "Esame critico della Comunione in mano", con prefazione del Card. Burke che tra l'altro scrive: 

"È un grande piacere per me raccomandare questo Breve esame critico della Comunione sulla mano, una raccolta di riflessioni di esperti che esaminano l'origine storica di questa pratica, i suoi aspetti dottrinali e legali e l'esperienza concreta di questa pratica nel corso degli ultimi cinque decenni. Se lo studio accurato del testo ci aiuta a capire come la pratica di ricevere la Santa Comunione in mano si è imposta nel nostro tempo, evidenzia anche le ragioni profonde della chiara e costante preferenza della Chiesa per la ricezione della Santa Comunione sul lingua. "

Il Card. Sarah ha scritto una bella lettera agli editori che proponiamo ai nostri lettori in esclusiva con una nostra traduzione:   

Città del Vaticano, 26 marzo 2021

"Grazie per avermi inviato il libro "Breve esame critico sulla Comunione in mano "(...). L'ho letto attentamente, perché gli autori affrontano una questione al tempo stesso essenziale e dolorosa su cui sono intervenuto in varie occasioni, in particolare in una conferenza rivolta ai membri di Sacra Liturgia, a Milano, il 6 giugno 2017: avevo detto in particolare: “In tema di comunione alla mano, suggerisco umilmente che questa questione sia esaminata, in tutta serenità e onestà, dai vescovi, individualmente o collegialmente. Sappiamo che il rifiuto o l'abbandono dell'esperienza e dei valori del passato non ha sempre prodotto buoni frutti per molti dei nostri contemporanei. Mi sembra che la Comunione sulla mano sia una pratica che dovrebbe essere fortemente scoraggiata, basandosi su precedenti disposizioni della Chiesa. Abbandonare senza discernimento o per puro atteggiamento ideologico, l'eredità della Chiesa può causare grandi danni spirituali nelle anime. La comunione sulla mano comporta grandi pericoli di profanazione e casi di deplorevole mancanza di rispetto per la Santa Eucaristia. C'è soprattutto il rischio di esporre al sacrilegio il Corpo di Cristo ”.

Come potete vedere, le preoccupazioni delle persone che hanno scritto questo libro coincidono con le mie. È d'altro canto un peccato che nessun sacerdote, che di solito celebri nella forma ordinaria del Rito Romano, sia stato associato alla composizione di questo libro, anche se alcuni di essi sono stati citati, come padre Christophe Kruijen. Vorrei soprattutto sottolineare la qualità del lavoro svolto: i tre sacerdoti studiano questa questione da angolazioni complementari: storica (canonico di Guillebon), liturgica (abate Barthe) e canonica (R. Père Rivoir). I loro contributi sono molto preziosi e inconfutabili: quello di ognugno di loro è un lavoro preciso, completo, ben documentato, con citazioni di fonti in note. 
La conclusione di Jeanne Smits, in cui cita un elenco impressionante di fatti deplorevoli, potrebbe sembrare, a prima vista, alquanto controversa, eppure egli, facendosi portavoce di molti fedeli, ha il merito di mostrare le conseguenze a livello universale di questa pratica dannosa. 
In conclusione, penso che questo libro costituirà un elemento importante della riflessione che auguro su questo tema in vista di un ritorno alla pratica tradizionale della comunione in bocca di cui avevo detto in quello stesso convegno di Milano: “Santa Madre Teresa di Calcutta ha ricevuto in bocca Gesù Eucaristia, come un bambino che si lascia umilmente nutrire dal suo Dio. Era triste e rattristata nel vedere i cristiani che ricevevano la Santa Comunione nelle loro mani. Ecco le sue stesse parole: "Ovunque vada nel mondo, quello che più mi rattrista è vedere le persone che ricevono la Comunione nelle loro mani". Alla domanda: "Qual è secondo te il problema più grande del mondo oggi? "Ha dato la medesima risposta senza un secondo di esitazione."
Vi auguro sin d'ora una lieta e santa festa di Pasqua, pregando per le intenzioni della vostra Comunità. Vi affido alla Santissima Vergine Maria, nonché a San Giuseppe, Custode della Sacra Famiglia e Protettore della Chiesa Universale, in questo anno a Lui consacrato. 
Dio vi benedica ! Vi assicuro i miei sentimenti molto cordiali in Corde Christi.
+  Robert Card. Sarah

 

2 commenti:

  1. È vero c'è rischio di profanazione, anche io sento che Nostro Signore preferisce che ci mettiamo in ginocchio e la riceviamo in bocca. Ho visto che alcune Chiese, anche non legate al Vetus Ordo, continuano a darla in bocca pure sotto le restrizioni Covid. Sono chiese legate a San Michele Arcangelo ( guarda caso) che insieme alla Madonna difende la religione in questi tempi apocalittici. Oltre alla consacrazione alla Madonna, che è regina di tutti gli angeli, sarebbe sensato fare anche l'atto di affidamento a San Michele che è la prima figura su cui fa conto la Madonna quando c'è da andare in battaglia. Mi dispiace che sono poche le Chiese che mettono una immagine di San Michele all'entrata, cosa che eviterebbe qualunque tipo di profanazione nella Casa di Dio essendo lui la guardia del regno celeste.

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  2. Ma c'è ancora da fare "studi"? La folle pratica della "comunione" in mano è da condannare senza se e senza ma, assieme a quel pastrocchio di finta messa nella quale è inserita. Dopo svuotamento di chiese, chiusura di seminari, spopolamento di ordini religiosi, distruzione della famiglia e della società cristiane, c'è ancora chi fa distinguo...allucinante!

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