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mercoledì 3 luglio 2019

Il venerabile Pierre Toussaint, ex schiavo e benefattore.

Un esempio luminoso di fede e di santità per il quale è in corso il processo di beatificazione. 
AC  

"Non mi sono mai sentito lo schiavo 
di nessun uomo o donna, 
ma sono il servo di Dio Onnipotente che ci ha creati tutti" 

Il 30 giugno dell'anno 1853, a New York, si spegneva il venerabile Pierre Toussaint, ex schiavo e benefattore. 
 Cresciuto come cattolico dai suoi genitori in una piantagione a Santo Domingo, Pierre divenne poi lo schiavo di casa del signor Berard che lo tenne con sè. 
Giunto a New York, dopo anni di servizio, fu liberato e fece in modo di sposare sua moglie Juliette Noel, dopo averne comprato la libertà dai suoi padroni. 
Assieme alla moglie, iniziò la sua opera di carità per le vie della Grande Mela.
Cominciò distribuendo pane e dolci ai bisognosi. 
Usando poi le sue reti di conoscenze, aiutò molti disoccupati a trovare un impiego. 
Istituì agenzie per aiutare sacerdoti, sfollati e sopratutto immigrati haitiani (ex schiavi) per
dare loro un tetto e un lavoro onesto, strappandoli alle grinfie della criminalità. 
Durante le epidemie di colera che flagellarono la città, nonostante fosse ormai sessantenne, fu spesso visto varcare le barriere della quarantena per portare cibo e conforto ai malati. Sincero amico della Chiesa e vero cattolico, per 66 anni ascoltò messa nella Chiesa di San Pietro; sentendo di dover fare di più, finanziò la costruzione della St. Patrick's Old Cathedral e la costruzione di una scuola Cattolica per bambini neri. 
Morì di vecchiaia, due anni dopo sua moglie, alla veneranda età di 87 anni. 
Per la sua fede e i suoi servigi, venne tumulato nella cripta della Patrick's Cathedral on Fifth Avenue. 
Un onore solitamente riservato ai vescovi.

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