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giovedì 2 novembre 2017

Per le anime del Purgatorio

Presi come siamo dalle vicissitudini della vita ci può sfuggire anche la carità della preghiera per le Anime sante del Purgatorio specie per quelle dimenticate. 
AC  

Suffragi per le anime del Purgatorio 
Dagli scritti di Don Giuseppe Tomaselli (1902 - 1989). 

Quando si prega per un peccatore determinato, Iddio può destinare a lui la preghiera ovvero ad un altro peccatore più bisognoso o più disposto a far fruttare la Divina Grazia. Insegnano i Dottori di Santa Chiesa che lo stesso avviene per i suffragi che si mandano ai defunti in particolare.  

Per un'anima del Purgatorio si celebrano Messe e si fanno preghiere. 
Gesù può destinare tutti i meriti soddisfattorî a quest'anima, oppure soltanto una parte. 
E' Dio che dispone dei meriti delle creature, secondo i disegni della sua infinita sapienza. Ciò si è rilevato da qualche apparizione narrata, quale sarebbe quella del Prete di
Montefalco.  

Questa condotta di Dio è anche conforme a ragione.  

Supponiamo un ricco signore, che gode la vita, che vive in peccato e sul letto di morte ritorna a Dio. Lascia, ad esempio, mille Messe di suffragio, da celebrarsi al più presto possibile. Costui dovrebbe restare poco o niente in Purgatorio.  

Un povero uomo invece trascina la vita fra stenti, si sforza di vivere secondo la legge di Dio, cade di tanto in tanto in qualche peccato e finalmente muore con i Santi Sacramenti. 
Non può lasciare legati di Messe, non ha parenti che possano suffragare l'anima. Questo uomo dovrebbe restare in Purgatorio a lungo, mentre quel ricco andrebbe presto in Paradiso. 
Uno sarebbe fortunato in questa vita ed anche nell'altra, mentre il secondo sarebbe infelice in terra e nell'oltre tomba.  

Non è irragionevole se il Creatore destinasse ai poveri tanti suffragi che si fanno a certi ricchi.  

La Messa 

La Santa Messa è la rinnovazione del Sacrificio incruento della Croce. 
Il Sangue di Gesù Cristo viene offerto dal Sacerdote al Divin Padre per placare la Giustizia Suprema. 
Chi può dire il conforto che apporta alle anime purganti l'applicazione di una sola Messa? 

Per questo, quando Iddio permette che un'anima venga a chiedere suffragio, la prima richiesta d'ordinario è: 

Desidero qualche Messa! 

- Nell'Aprile del 1945 nell'Italia Continentale si commettevano delle nefandezze, a motivo della guerra. 

Un Cappellano Militare, Don Sangiorgio, fu preso con un gruppo di soldati e condannato alla fucilazione. 

La sera precedente alla morte, tutti si confessarono e si disposero al gran passo. 

Dopo due settimane dalla fucilazione, tanti Salesiani si erano raccolti nell'Istituto di Borgo San Martino per gli Esercizi Spirituali. 

Iddio concesse al defunto Don Sangiorgio di presentarsi ad un Sacerdote Salesiano, suo intimo, per domandare suffragi e precisamente delle Messe. 

Dopo la mezzanotte, mentre tutto taceva, si udirono dei passi sulla terrazza.. 

La porta della camera, ove era da solo il Salesiano, cominciò ad agitarsi ed a rintronare per colpi ripetuti, mentre il battente non aveva tregua. 

Preso da forte paura, il Sacerdote volle assicurarsi della causa del disturbo e non vide alcuno. 
L'indomani notte si ripetè il fenomeno ed il defunto si manifestò, chiedendo suffragi. 

Parecchie Messe furono applicate. 

Dopo la terza e la quarta notte, essendo ormai il fatto di ragione pubblica nell'Istituto, alcuni degli Esercitandi, più coraggiosi, vollero passar la notte nella camera dell'apparizione. 


Si armarono di bastoni, temendo trattarsi di fenomeno naturale. 

Verso l'una, cominciarono i soliti rumori ed il movimento concitato della porta; scattarono tutti per esaminare l'uscio ed ecco lo scoppio come d'una bomba a mano dentro la camera. Si credette che i vetri della finestra interna si fossero frantumati ed i presenti si gettarono bocconi a terra. 
In realtà i vetri erano intatti. 
Il Sacerdote, che riceveva l'apparizione, dopo questo disse: 

Andate pure a riposare! Tutto è finito. 

Don Sangiorgio mi ha ora assicurato che non verrà più; le Messe celebrate lo hanno liberato dal Purgatorio. 

Scala Coeli 

Nelle vicinanze di Roma, alle Tre Fontane, c'è un Santuario. 
Sul frontone esterno sta scritto 
« Scala Coeli ». 

Da quale fatto ebbe origine tale dicitura? San Bernardo celebrava la Messa in questa Chiesa ed intendeva liberare qualche anima del Purgatorio. 

Fatta la Consacrazione, pregò ardentemente per certi defunti. 


Una meravigliosa visione gli presentò il Purgatorio. 
Intensificò allora la preghiera e vide un Angelo scendere tra quelle fiamme e portare in Cielo un'anima. - Signore, scenda il vostro Sangue a purificare queste altre anime, per ammetterle in Paradiso! 

Ne uscì una seconda, poi una terza ed una quarta, finchè si formò come una scala di anime, che dal Purgatorio giungeva al Cielo. 

Non sappiamo quante ne abbia liberate, ma fu tale l'impressione di San Bernardo e di coloro che in seguito ne udirono la narrazione, che si credette bene denominare quella Chiesa « Scala Coeli ». 

Una sola Messa a quanti defunti affrettò il Paradiso!  

Esortazione  

Si facciano celebrare delle Sante Messe, specialmente nel primo tempo del trapasso di persone care; il periodo del lutto è assai propizio, perchè, l'immagine del defunto è più viva nella mente dei parenti. 
Trascorso il lutto, non si dimentichi il grande suffragio. 

Oltre alle Messe di anniversario, si pensi a farne celebrare una mensilmente e si faccia di tutto per assistere al Santo Sacrificio e comunicarsi; così il suffragio sarà più abbondante. 
Chi non avesse i mezzi per la celebrazione delle Messe, ne ascolti più che può. 

[Brano tratto da "I Nostri morti - La casa di tutti" di Don Giuseppe Tomaselli]. 


Fonte: Cordialiter ( QUI )

Foto 4: Santuario romano  Santa Maria Scala Coeli così rinominata dopo la visione avuta nel 1138 da San Bernardo da Chiaravalle: Maria Santissima che faceva salire le anime dal purgatorio al cielo. Foto: panoramio.com ( QUI )