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NOSTRE INFORMAZIONI di mons. Eleuterio Favella: il Chirografo «Ruinarum ingravescentes»

Per tramite del suo segretario diacono Ambrogio Fidato, abbiamo ricevuto la seguente informazione ex Aedibus da S.E.R. Mons. Eleuterio Fave...

lunedì 21 agosto 2017

SENTENZE analoghe allo studio della santa virtù dell'umiltà.


1. Chi l'umiltà non siegue è affatto indegno,
Mettere il piede nel beato Regno.

2. Oh! quanto è ver che senza l'umiltà,
Il tutto è un'illusione e vanità.


3. Se la vera umiltà tu acquisterai, 
Con essa ogni virtù possederai. 

4. Se vuoi nel viver tuo provar contento,
Tien l'umiltà compagna ogni momento.

5. Se cerchi di ottener consolazione,
Accetta di buon cuore l'umiliazione.

6. Chi tiene sè per vile e si disprezza,
Non soffre agitazione ed amarezza.

7. Chi di mente e di cuor sarà umiliato,
In eterno verrà da Dio esaltato.

8. Ti fai ricco tesoro e senza prezzo,
Se con pace ed umiltà prendi il disprezzo.  

9. Uom superbo e arrogante, ah! pensa spesso,
Quanto stolto e meschin sii da te stesso! 

10. Guarda la tua miseria ed il tuo niente, E nell'umiliazion sarai paziente. 

11. Chi vive abietto ed umile di cuore,
Tien le beffe e l’ offese in sommo onore.

12. Quando sarai dagli uomini ingiuriato,
Pensa a quel fango di cui sei formato. 

13. Se non sei pronto a perdonar l’ offese, Che sei senza umiltà, rendi palese. 

14. Sai perehè provi stento in umiliarti? Perché non vuoi il tuo nulla ricordarti. 

15. Se brami l’ umiltà, pensa chi è Dio!
E di' poscia a te stesso: E chi son io? 

16. Ogni dono ch'è in te, qualunque bene,
Dalla mano di Dio discende e viene.

17. Di gloriarti in te stesso, e come hai cuore,
Se tutto quel che godi è del Signore?

18. Cenere io sono e vermi e fango e fumo,
Eppur m’insuperbisco, eppur presumo?

19. Medita con attenzion la sepoltura,  E allor dell'umiltà prenderai cura.

20. Se d’ umiltà vuoi battere il sentiere,
Non essere attaccato al tuo parere.

21. Chi dà retta a se stesso, e si ama assai,
Ad aver l’ umiltà non giunge mai.

22. Chi volge all’umiltà tutti i suoi affetti,
Soffre se stesso e ancor gli altrui difetti

23. Chi d’umiltà il desio nutre nel petto,
Ama sempre ad ognun di star soggetto.

24. Se l'umiltà tu vuoi sinceramente,
Fa stima assai degli altri e di te niente.

25. Se il prossimo non stimi e lo deridi,
Segno è che di te stesso assai ti fidi.

26. Se operando tu cadi in qualche errore,
Non ti agitar, ma umiliati di cuore.

27. Quando un cuore è compunto ed umiliato,
Dalla bontà di Dio non è scacciato.

28. Vuol l'umiltà, se cadi in un difetto,
Che soffri in pace d’esserne corretto.

29. Diffida di te stesso, e fida in Dio,
Se d’ umiltà nel cuor nutri il desio.

30.  Non si può contrastar, che il vero affetto,
Sia la gioia di Dio e il suo diletto. 

31. Che ti giova da tutti esser lodato,
Quando poi dal Signor sei biasimato?

Da una vecchia stampa religiosa del 1908, senza indicazione dell'autore, tipografia G. Pistolesi, Roma.