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martedì 4 luglio 2017

Gli Lgbt sfidano Jeremy Irons e Ian McEwan, rei di avere idee “nocive”



Ormai se la prendono con tutti, anche con i loro ex amici. 1984 di George Orwell è vicino.

L

Il Foglio, Giulio Meotti, 10-4-2016

Roma. Il libertario Jeremy Irons ha sempre avuto la tendenza a mettersi nei guai, come dice la moglie Sinead Cusack. Come quando disse: “I padri sposeranno i figli, per evitare la tassa di successione”. Un paradosso per esprimere la sua forte contrarietà ai matrimoni gay. Poi il Premio Oscar insorse contro la legge che vieta di fumare a New York. “Chi fuma”, disse Irons, “andrebbe protetto come i disabili e i bambini”. Quella volta non la presero bene quelli della National Organization on Disability. E Irons ne ebbe anche per Michael Bloomberg, sindaco di New York, e il suo “nanny state”. E’ lo stesso attore che interruppe un copioso flusso di donazioni al Partito laburista quando Westminster bandì la caccia, da Irons definito “uno dei voti più devastanti dell’ultimo secolo”.

Adesso uno dei protagonisti del nuovo film “Batman v Superman” incorre nell’ira femminista. Irons non si tiene nel colloquio con il Guardian: “La nostra società si basa su una struttura cristiana. Se porti via questi princìpi religiosi, tutto diventa terribile. Si può amare e crescere una famiglia meravigliosamente anche senza essere sposati, ma in realtà il matrimonio ci dà un punto di forza, perché è molto difficile uscirne, e questo ci spinge a lottare per tenerlo insieme.
Prendi l’aborto. Io credo che alle donne spetti la decisione, ma credo anche che la chiesa ha ragione a dire che è peccato. L’aborto danneggia una donna – è un attacco mentale e fisico enorme”. Non lo avesse mai detto. Scrivendo su Jezebel, Madeleine Davies definisce Irons “uno stupido”, intimandogli di chiudere “quella fottuta bocca”. Su Inquisitr, Amy Feinstein definisce il grande attore “selvaggio”, mentre su Marie Claire si spiega che Irons non può parlare di aborto visto che non ha un utero. D’altronde Irons non è nuovo a scioccare l’establishment e i fan. 

Che Irons non ami lisciare il pelo all’opinione pubblica lo si era capito da una precedente intervista all’Independent, quando aprì le porte del suo castello di Ballydehob. L’aborto? “E’ male”. La chiesa cattolica? “Amo la sua intransigenza”. L’Irlanda contemporanea? “Mi rattristano le chiese vuote”. Il Papa? “La grandezza della fede cattolica è che è incrollabile. Prendi la posizione del Papa sull’aborto, è l’unico che è rimasto costante all’interno delle religioni occidentali. Altri hanno detto che l’aborto è consentito”. Ce n’è abbastanza per trasformare il vip in una strega. 
Come sta succedendo a Ian McEwan, uno dei massimi scrittori inglesi contemporanei. Parlando a una conferenza del Royal Institute, McEwan ha detto: “L’identità non si può prendere come in un supermercato delle identità personali, come se fosse un numeretto da indossare. Per esempio, alcuni uomini in pieno possesso di un pene ora si identificano come donne e chiedono di potersi iscrivere a università esclusivamente femminili e di cambiarsi nello spogliatoio delle donne. E c’è stato un noto caso di una donna bianca che si è identificata come nera”. A questo punto una donna tra il pubblico gli ha chiesto di chiarire simili dichiarazioni “offensive” sul diritto di scegliere il proprio sesso o la propria razza. “Chiamatemi all’antica”, ha risposto McEwan, “ma tendo a pensare che le persone in possesso di un pene siano uomini. So che entrano in un mondo difficile quando diventano transessuali e ci dicono che sono donne, che sono diventati donne”.

Sesso e razza, ha concluso il romanziere a proposito della teoria del gender insegnata nelle scuole del Regno Unito, “hanno una base biologica, fa differenza se hai un cromosoma X o Y”. Gli attivisti dei diritti umani, come Peter Tathcell, hanno accusato subito Ian McEwan di “autoritarismo etico” mentre Stonewall, l’associazione che si batte per i diritti di omosessuali e transgender, ha esortato lo scrittore britannico a scusarsi per le sue parole “nocive e pericolose”. A quando uno speciale collutorio per rendere innocua la “fottuta bocca” di questi malpensanti?

8 commenti:

  1. Dieci i comandamenti Onora Il Signore Dio Tuo e Onora il padre e la Madre: Chi si è mai chiesto perché Dio a Mosè ordina al pari di Lui onorare il Padre e la Madre? Perché sono lo strumento par la procreazione, non riproduzione, quindi concorrono al Disegno di Dio nel dono della vita fisica e della vita dello spirito. L'aborto non permette in primo luogo questa concorrenza anzi la stronca , non permette a Dio il compimento del Suo disegno
    La condanna dell'aborto non è solo per l'eliminazione di una vita in fieri ma per l'atto di Superbia intresicamente connesso all'azione, come quello di Adamo ed Eva nel giardino Terrestre, come quello di Lucifero quando si ribellò a Dio. Da questi due comandamenti discende la salvezza del genere umano, la tutela della famiglia naturale uomo-donna,non surrogati.

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    1. Giustissimo, si raccolgono firme indignati per il "macello" dei cavalli nel Palio di Siena e poi si tace scientificamente il dramma degli aborti. Ci meritiamo questa società.

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    2. Ci meritiamo di peggio...

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  2. Bella questa riflessione.

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  3. Il 2017, se non sbaglio, è l'anno della definitiva esplosione lgbt: unioni civili e matrimoni (?) gay hanno posto le loro radici in questa "progredita" Europa e le manifestazioni dell'orgoglio (!) omosessuale non si contano più. L'imbelle cerchiobottismo clericale (ancora cattolico?)si tiene gesuiticamente da parte per non contravvenire al dogma vaticanosecondista del"dialogo con il mondo", ovviamente con la "misericordia" al primo posto. E così lateoria del gender, niente di più di una fantasiosa e squilibrata fantasia, sta acquistando una crescente credibilità che le permette di assumere toni arroganti, livorosi e intolleranti verso chi osa la minima contestazione. Ci stiamo avviando verso il regime del pensiero unico che prima o poi stabilirà per legge che "discriminare" sull'omosessualità è reato.

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    1. Concordo, Prussico. Ma purtroppo non è che "ci stiamo avviando" ma siamo già al regime. Hanno agito su due livelli: quello dei popoli e quello delle persone: in entrambi i casi si è voluto cancellare le differenze, le specificità, le peculiarità, tutto questo per addomesticare meglio la gente (nel caso dell'omosessualità è evidente l'intento di cancellare la differenza tra il maschile e il femminile). La Chiesa è corresponsabile, soprattutto per l'annullamento delle identità dei popoli, e pagherà caro le conseguenze di questa scelta scellerata. La Russia ad esempio sta resistendo a questo abominio, ma temo che sarà isolata: chiunque non si adegua viene ricattato, moralmente, militarmente ed economicamente.

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  4. Perché ripubblicare un articolo di un anno e mezzo fa?

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    1. Che domanda è? Lo squallore non conosce il tempo. E poi, mai dimenticare!

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