Post in evidenza

Loredo. "Giubileo 2025: esultano le lobby LGBT"

Riceviamo e pubblichiamo. " Nel Giubileo del 2000, Papa Giovanni Paolo II espresse un forte disappunto per lo svolgimento nella Città E...

mercoledì 31 maggio 2017

Benedetto XVI rimproverato da Papa Francesco? "Un vescovo deve congedarsi bene e non a metà".

Le parole di Papa Francesco durante la Messa in S. Marta di ieri 30.05.2017 si riferiscono alla lettera di San Paolo prevista dalla liturgia del giorno. Le espressioni circostanziate sembrano proprio riferirsi in maniera esplicita (e infastidita) alla vicenda di Benedetto XVI a seguito, immaginiamo noi, del suo essersi schierato in difesa del Card. Sarah, scrivendo una prefazione al libro del cardinale.
Come è che si dice? A pensar male...
Potremmo dire, in vernacolo romanesco (sdoganato anche Oltrevere): "
Ar papa je sta proprio a rodere er..."
                                                                                                                                                Roberto

Papa Francesco:"un vescovo deve sapersi congedare del tutto,
definitivamente, senza compromessi, non a metà". 
da Radio Vaticana del 30.05.2017
Il Papa durante la Messa a Santa Marta
Il Papa durante la Messa a Santa Marta

"Il vero pastore sa congedarsi bene dalla sua Chiesa, perché sa di non essere il centro della storia, ma un uomo libero, che ha servito senza compromessi e senza appropriarsi del gregge": è quanto ha detto il Papa nella Messa del mattino a Casa Santa Marta. Il servizio di Sergio Centofanti


Un pastore deve essere pronto a congedarsi bene, non a metà Al centro dell’omelia è la prima Lettura tratta dagli atti degli Apostoli, che si può intitolare - sottolinea Francesco - “Il congedo di un vescovo”. Paolo si congeda dalla Chiesa di Efeso, che lui aveva fondato. “Adesso deve andarsene”:

“Tutti i pastori dobbiamo congedarci. Arriva un momento dove il Signore ci dice: vai da un’altra parte, vai di là, va di qua, vieni da me. E uno dei passi che deve fare un pastore è anche prepararsi per congedarsi bene, non congedarsi a metà. Il pastore che non impara a congedarsi è perché ha qualche legame non buono col gregge, un legame che non è purificato per la Croce di Gesù”.

Pastori senza compromessi Paolo, dunque, chiama tutti i presbiteri di Efeso e in una sorta di “consiglio presbiteriale” si congeda. Il Papa sottolinea “tre atteggiamenti” dell’apostolo.
Innanzitutto afferma di non essersi mai tirato indietro: “Non è un atto di vanità”, “perché lui dice che è il peggiore dei peccatori, lo sa e lo dice”, ma semplicemente “racconta la storia”. E “una delle cose che darà tanta pace al pastore quando si congeda - spiega il Papa - è ricordarsi che mai è stato un pastore di compromessi”, sa “che non ha guidato la Chiesa con i compromessi. Non si è tirato indietro”. “E ci vuole coraggio per questo”.

Pastori che non si appropriano del gregge Secondo punto. Paolo dice che si reca a Gerusalemme “costretto dallo Spirito”, senza sapere ciò che là gli accadrà”. Obbedisce allo Spirito. “Il pastore sa che è in cammino”:

“Mentre guidava la Chiesa era con l’atteggiamento di non fare compromessi; adesso lo Spirito gli chiede di mettersi in cammino, senza sapere cosa accadrà. E continua perché lui non ha
cosa propria, non ha fatto del suo gregge un’appropriazione indebita. Ha servito. ‘Adesso Dio vuole che io me ne vada? Me ne vado senza sapere cosa mi accadrà. So soltanto - lo Spirito gli aveva fatto sapere quello - che lo Spirito santo di città in città mi attesta che mi attendono catene e tribolazioni’. Quello lo sapeva. Non vado in pensione. Vado altrove a servire altre Chiese. Sempre il cuore aperto alla voce di Dio: lascio questo, vedrò cosa il Signore mi chiede. E quel pastore senza compromessi è adesso un pastore in cammino”.

Pastori che non si ritengono il centro della storia Il Papa spiega perché non si è appropriato del gregge. Terzo punto. Paolo dice: “Non ritengo in nessun modo preziosa la mia vita”: non è “il centro della storia, della storia grande o della storia piccola”, non è il centro, è “un servitore”. Francesco cita un detto popolare: “Come si vive, si muore; come si vive, ci si congeda”. E Paolo si congeda con una “libertà senza compromessi” e in cammino. “Così si congeda un pastore”:

“Con questo esempio tanto bello preghiamo per i pastori, per i nostri pastori, per i parroci, per i vescovi, per il Papa, perché la loro vita sia una vita senza compromessi, una vita in cammino, e una vita dove loro non si credano che sono al centro della storia e così imparino a congedarsi. Preghiamo per i nostri pastori”.

11 commenti:

  1. 'un c'ho capito nulla ma va bene così

    RispondiElimina
  2. La frase clou è questa:" ci si congeda in libertà senza compromessi" Benedetto non si è congedato in libertà ed ha "accettato" o "imposto" compromessi: pertanto la tesi che Socci va, dal 2013, propugnando che in Vaticano ci sono Due Pontefici è oggettivamente valida e questo per volere del congedato che ha rinunciato ad una sola parte del Ministero quella relativa all'esercizio. Non ha rubato il Gregge a nessuno ha chiesto un adiuvandum per governare il gregge un aiuto Pastore e o ha fatto in una maniera nuova ma Chiara senza tanti fronzoli. Bergoglio ha accettato i compromessi o li ha imposti?? Solo fra cinquant'anni sapremo realmente come sono andate le cose. Intanto la voce che OBAMA abbia avuto parte nelle dimissioni di Benedetto XVI non fa pensare nulla di buono e forse la ripetuta condanna delle chiacchere o delle mormorazioni è proprio per nulla fare trapelare a tale proposito.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Domande oziose !Anche se l'ex degli SU non avuto una parte attiva nelle dimissioni di papa Benedetto ( i suoi servizi segreti non saranno rimasti inattivi), avrà certamente gioito poiché la dottrina morale cattolica di Benedetto, come quella dei vescovi statunitensi che erano con lui, è opposta alla sua ideologia populista e anticristiana.

      Elimina
  3. Non perdiamo tempo a porci domande inutili!.E' chiarissimo che l'era bergogliana è sul piano teologico e morale l'esatto contrario del luminoso pontificato di papa Benedetto che è sempre più criticato, attribuendogli, vergognosamente, le colpe che sono invece dei contrari a lui,ora al potere. Ridicola poi la dichiarazione, da avvocato delle cause perse, circa i pastori che si appropriano del gregge, da parte di chi vuole imporre ai fedeli le sue ideologie socio-politiche anticattoliche, cacciando brutalmente chi è contrario.

    RispondiElimina
  4. Ma cosa vi fa pensare che la frase fosse rivolta a Benedetto?!
    Cercate di non perdervi nei meandri dei vostri sospetti!

    RispondiElimina
  5. È la concomitanza con l'uscita della prefazione di Ratzinger al libro del card Sarah, cosa che ha fatto innervosire assai i turiferari di Bergoglio

    RispondiElimina
  6. Inutile fare dietrologia sui vaneggiamenti di bergoglio, molto più istruttivo riflettere sull'intervento di Benedetto XVI. Probabilmente l'accordo prevedeva l'intangibilità del Motu proprio summorum pontificum. Per cui il papà tedesco ha voluto far capire che i patti vanno rispettati da ambo i lati.

    RispondiElimina
  7. Concordo con l'anonimo delle 19:21.
    Proviamo a ragionare, mettendo da parte la questione è/non è il papa: dove sta il riferimento a Benedetto XVI?
    Il discorso di Francesco prende spunto dal congedo di Paolo agli efesini per tratteggiare il ritratto del vero vescovo. L'omelia spiega che il vero vescovo mette al centro sempre e solo Dio, quindi in nome del Signore deve annunciare la verità senza compromessi e deve sempre obbedirgli, anche quando a viste umane non gli sembra giusto e non vorrebbe. I casi possono essere tanti, il congedo non deve per forza riguardare l'andare in pensione, ma anche l'andare in altri luoghi, senza temere il futuro, perchè Dio è sempre con lui.(è sbagliato tutto questo? Non mi sembra).
    Prendere una singola frase e interpretarla come un sottointeso 'Ratzinger è ormai fuori e resti fuori dai cosiddetti' mi sembra davvero forzato.
    Che poi, se davvero in questa omelia ci fosse un attacco a Ratzinger mi sembra strano che ci siano frasi come 'non ha guidato la Chiesa con i compromessi. Non si è tirato indietro' che suona come un alto elogio (ma non dovrebbe essere un attacco?) o ancora 'Non vado in pensione. Vado altrove a servire altre Chiese' (ma questa omelia non dovrebbe significare che Benedetto XVI deve limitarsi a fare il pensionato?)
    Facciamo quindi attenzione al giochino del prendere una frase isolata e trovarne il senso, perchè volendo si potrebbe trovare tutto e il contrario di tutto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le pecorelle fanno "ciao" e gli asini volano....

      Elimina
  8. La cosa divertente di Bergoglio è parlare in modo che chi ascolta senta SEMPRE quello che VUOLE sentire. Ambiguità, doppiezza, sicuramente MAI il "il vostro parlare sì, sì; no, no".
    Come spiegava magistralmente Padre Gruner:" “Si giungerebbe allo stesso risultato se, invece di dare direttamente ordini contraddittori, da una parte, egli parlasse ai figli in modo da dar loro deliberatamente a intendere di aver dato ordini che li obbligano a fare una certa cosa, ma alcuni dei figli fossero sufficientemente accorti per capire che egli in realtà non ha dato alcun ordine e per capire che l'ordine ‘implicito’ era COLPEVOLMENTE SCONSIDERATO e che il padre non aveva il diritto di impartire ordini di questo genere e che è per questo motivo che ha parlato in quel modo, mentre, dall'altra parte, gli altri figli, non altrettanto accorti, si sentissero obbligati a obbedire all'ordine ‘implicito’. Inevitabilmente i figli LITIGHERANNO tra loro. (Amoris Laetitia docet); http://www.fatimapriest.com/it/b2ch1.html
    comunque ha ragione Papa Benedetto XVI o Bergoglio?
    22 Luglio 2013
    "I dettagli che io rivelai (nel Terzo Segreto), mostrano che ci sarebbero stati DUE uomini che avrebbero portato la Corona di Pietro durante i tempi della fine. Uno soffrirà a causa delle MENZOGNE che sono state create per screditarlo e che lo renderanno un prigioniero virtuale. L’altro eletto porterà alla DISTRUZIONE, non solo della Chiesa Cattolica, ma di tutte le Chiese che onorano il Padre mio e che accettano gli Insegnamenti di mio Figlio, Gesù Cristo, Salvatore del mondo.

    Ci può essere UN (1) solo capo della Chiesa sulla Terra, autorizzato da mio Figlio, che deve rimanere PAPA fino alla SUA MORTE. Chiunque altro pretenda di sedere sul Seggio di Pietro è un IMPOSTORE. Questo INGANNO ha un solo scopo, quello di consegnare le anime a Lucifero e queste anime, che non ne sapranno mai nulla, avranno poco tempo per essere salvate."
    forse possiamo capire perché Bergoglio non ama le Madonne postine....
    https://messaggidagesucristo.wordpress.com/2013/07/31/22-luglio-2013-la-madre-della-salvezza-lultimo-segreto-di-fatima-non-e-stato-rivelato-talmente-era-terrificante/

    RispondiElimina
  9. Mikael, piantala di seguire questi messaggi, cerca piuttosto di credere al Vangelo!
    Ti invito, per farti un'idea su cosa possa esserci all'origine di questi messaggi, a leggerti questa pagina: http://www.annalisacolzi.it/messaggi-da-gesu/

    RispondiElimina