Miracolo a Norcia nel giorno della festa
di San Benedetto.
Oggi 21 Marzo, nell’antica memoria di San Benedetto, i vigili del
fuoco allibiti hanno estratto intatta dalle macerie della Basilica di
Norcia, la statua del santo.
Era li nella cripta della Basilica andata completamente distrutta nel terremoto magnitudo 6,5 del 30 ottobre 2016, sotto una montagna di macerie, aspettava i pompieri che, scesi per la prima volta dopo mesi, sono rimasti allibiti nel vederla in piedi, senza alcun danno, in una cripta completamente distrutta.
Lì, dove la tradizione vuole
siano nati San Benedetto e Santa Scolastica, in una nicchia la statua
era intatta. Il santo protettore di Norcia ha stupito tutti di nuovo.
Emozionantissimi tutti gli abitanti e il sindaco Nicola Alemanno: “La
grande notizia – ha commentato il sindaco – è che è venuto giù tutto
nella cripta ma è stata trovata in piedi la statua di San Benedetto
all’interno, così come è in piedi la sua statua nella piazza: tutti i
monumenti sono stati danneggiati tranne le statue del nostro santo
protettore.”
San Benedetto non ha abbandonato mai i suoi fedeli, e la
sua protezione fortissima e incredibile si è manifestata di nuovo nel giorno della sua festa.
Foto: Leggo
Il video :
I Monaci Benedettini di Norcia in occasione della Festa di San Benedetto avevano scritto:
Nel corso dei secoli, durante questa festa, i monaci, il clero e i cittadini di Norcia hanno celebrato il Transitus di San Benedetto - la morte terrena e l’ascesa in cielo - in una basilica gremita di gente del luogo abbigliata in costumi medievali.
Nella cripta della basilica, il santo (con la santa sorella) è venuto al mondo, mentre nella chiesa superiore viene ricordata la sua ascesa in cielo.
Ora, a 8 mesi dal dall’inizio del grande terremoto del 2016, le celebrazioni hanno assunto un carattere diverso.
L'Arcivescovo di Spoleto-Norcia ha officiato la Messa in piazza, su un altare temporaneo di fronte alla statua del nostro grande patrono, con i resti della basilica e la facciata coperta dalle impalcature, sullo sfondo.
Le tradizioni a noi care non muoiono facilmente e la solennità di oggi è un monito per cui " le radici profonde non gelano."
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