Alcuni particolari della celebrazione in oggetto
"impressi" nelle foto parlano da soli e ci fanno legittimamente domandare: " chi ha insegnato Liturgia in Seminario a don Martino?"
"impressi" nelle foto parlano da soli e ci fanno legittimamente domandare: " chi ha insegnato Liturgia in Seminario a don Martino?"
L' "investimento" di lacerare la Liturgia Cattolica , più massiccio negli ultimi 50 anni con il provato apporto di potenti organizzazioni nemiche della Chiesa, ha strappatato la Sacra Tunica in modo talmente grave che solo l'intervento diretto del Signore Gesù potrà ricomporla per il "bene nostro e della Sua Santa Chiesa".
La mortificazione della Liturgia Cattolica umiliata dagli schemi
carismatico-protestanti allontana sempre più i fedeli dalla Chiesa
riuscendo persino a inaridire la fonte stessa delle vocazioni sacerdotali.
La mancanza attuale di vocazioni non è forse un evidente "segno dei tempi"?
La mancanza attuale di vocazioni non è forse un evidente "segno dei tempi"?
Se solo i Vescovi e i formatori nei Seminari volessero ri-dare la giusta importanza alla sana e santa celebrazione Liturgica, che non è uno show, la spiritualità di una Comunità se ne arricchirebbe fino ad arrivare alle agognate vette di feconda santità dei preti e dei fedeli.
La finalità della Santa Chiesa è infatti la santificazione comune per "guadagnare" il Paradiso !
Speriamo che i particolari delle errate posture celebrative della Messa di domenica scorsa presso l'Azienda Vinicola possano infondere almeno un'intima riflessione fra i preti della Diocesi veronese.
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Osservando invece il programma del Festival Biblico 2016 vi scorgiamo degli elementi di interesse culturale fra cui alcuni pregevoli Concerti di musica classica con ottimi interpreti e persino, fiore all'occhiello, un Concerto manuale di Campane della Scuola Campanaria di Verona che ha fatto rintoccare i campanili delle chiese di Santa Maria in Organo!
Certamente i rintocchi delle gloriose campane suonate alla "veronese" fanno dimenticare il "senso unico" del Festival: dal noioso ed inutile spazio alla "multiculturalità" (globalizzata e globalizzante) alle solite, vecchie "icone" del progressismo cattolico...sempre quelle...
Ormai siamo solo noi "tradizionalisti" a desiderare le "vere" novità ecclesiali : sogniamo infatti di non vedere sempre le stesse facce e di non sentire sempre le stesse voci dei professionisti del progressismo ecclesiale...
AC
AC