Ringraziamo il sacerdote don Ennio Innocenti per averci inviato questa nota critica alla traduzione CEI 2015 del Vangelo di San Giovannni.
La traduzione corretta ci aiuterà ad ammirare meglio il mistero della Redenzione: la Passione, la Morte e la gloriosa Resurrezione di N.S.G.C. che andremo a vivere tra poche ore durante il Sacro Triduo.
Roberto
NOTA CRITICA:
DELUSIONE PER NUOVA ILLUSTRE EDIZIONE VATICANA.
Alla
serie gloriosa delle edizioni vaticane della Bibbia si è aggiunta, alla
fine del 2015, una edizione curatissima, per merito dell'eccellente
ecclesiastico Fortunato Frezza, della Bibbia in testo bilingue latino -
italiano disposto su due colonne parallele, divenuto ora di facilissimo
confronto sinottico.
Niente da osservare sul testo latino che è quello riveduto della "nuova volgata" del 2005, ma il testo italiano è quello della CEI in terza revisione (2008) che, purtroppo, non ancora del tutto soddisfacente com'é stato segnalato da più parti.
Ogni lettore che ha fatto il liceo può facilmente rendersi partecipe, con questa eccellente edizione, di quelle insoddisfazioni.
Segnalo il passo davvero nevralgico di Giovanni 20, 6 - 7 dove il sudario è giustamente tradotto con "avvolto", ma ingiustamente "in un luogo a parte".
Niente da osservare sul testo latino che è quello riveduto della "nuova volgata" del 2005, ma il testo italiano è quello della CEI in terza revisione (2008) che, purtroppo, non ancora del tutto soddisfacente com'é stato segnalato da più parti.
Ogni lettore che ha fatto il liceo può facilmente rendersi partecipe, con questa eccellente edizione, di quelle insoddisfazioni.
Segnalo il passo davvero nevralgico di Giovanni 20, 6 - 7 dove il sudario è giustamente tradotto con "avvolto", ma ingiustamente "in un luogo a parte".
La volgata invece dice "in unum locum" e il senso é "nell'unico luogo", ossia nel medesimo!
Se,
nella versione italiana, si scrive che il sudario era "in un luogo a
parte", c'è stata una manomissione e non regge logicamente la
conclusione di Giovanni: vide e credette.
Giovanni era stato testimone oculare della deposizione del cadavere del Maestro nel sepolcro di Giuseppe D' Arimatea e perciò si rende conto che solo per virtù soprannaturale Gesù è potuto uscire dall'involucro delle bende lasciando tutto intatto com'era, compreso il sudario avvolto sul capo, che risulta, agli occhi di Giovanni, separato dalle altre bende, essendo ormai privo del sostegno interno: afflosciandosi, infatti, si è separato, quasi "cadendo" sul piano che accoglieva il cadavere. Pietro se ne torna indietro sbalordito. ma meditativo su tutti gli elementi ormai in possesso, compresa la testimonianza delle donne che avevano parlato con Gesù risorto.I letterati dei vescovi sono stati contestati con adeguati argomenti. Restiamo in attesa di un'altra traduzione.
Giovanni era stato testimone oculare della deposizione del cadavere del Maestro nel sepolcro di Giuseppe D' Arimatea e perciò si rende conto che solo per virtù soprannaturale Gesù è potuto uscire dall'involucro delle bende lasciando tutto intatto com'era, compreso il sudario avvolto sul capo, che risulta, agli occhi di Giovanni, separato dalle altre bende, essendo ormai privo del sostegno interno: afflosciandosi, infatti, si è separato, quasi "cadendo" sul piano che accoglieva il cadavere. Pietro se ne torna indietro sbalordito. ma meditativo su tutti gli elementi ormai in possesso, compresa la testimonianza delle donne che avevano parlato con Gesù risorto.I letterati dei vescovi sono stati contestati con adeguati argomenti. Restiamo in attesa di un'altra traduzione.
don Ennio Innocenti.
Sembra banale doverlo ricordare, ma non c'è verso di decidere se non si tiene in conto il testo greco, che è l'originale.
RispondiEliminaEsatto
EliminaA proposito di corretta versione italiana, sarebbe interessante anche approfondire la traduzione del passo "a che serve all'uomo guadagnare il mondo intero se poi perde la propria VITA"(traduzione odierna CEI/ Ravasi) con la precedente traduzione "se poi perde la propria ANIMA", termine molto più affine al significato di vita eterna, ultraterrena... Mi risulta che il greco riporti proprio PSICHE, e non BIOS... qualcuno per caso ha notato e verificato?
RispondiEliminaSono disquisizioni dotte ma ormai superate dal Magistero Petrino.
RispondiEliminaIl Sommo Pontefice Bergoglio ha affermato che non esiste un Dio Cattolico quindi dall'Annunciazione in poi nei fatti descritti dai Vangeli ogni riferimento a cose e persone è da ritenersi puramente casuale.
Speriamo che Bergoglio fra breve si deciderà' con '' Quelli della Dei ,, ad abolire il Credo , piuttosto che a modificarlo ! Solo così potrà ritenersi credibile e affidabile !!
Elimina'' Quelli della Cei ,,
EliminaMa poi scusate, non bisogna stare a badare alla lettera, quello che conta è lo SPIRITO del Vangelo [sarcasm mode off/]
Elimina(Ogni riferimento alle schifezze intrepretative postconciliari è puramente VOLUTO!)
NAT
A proposito di traduzione, a quelli della Univ. Cattolica di Leuven che suonano con le campane Imagine chi gli fornisce la traduzione della canzone? In particolare del passaggio riguardo al fatto che ci si augura che non ci sia più paradiso, inferno e religione.
RispondiEliminaEsatto "unum" è nell'"unico luogo", "in quello stesso luogo". Siamo alle solite del "PRO MULTIS EFFUNDETUR" tradotto con "per tutti".
RispondiEliminaè giusto, ma vorrei sapere perchè per tanti anni è stata fatta un'altra traduzione (ho 75 anni).Infatti non riuscivo a capire il discorso del sudario piegato a parte e mi dicevo come fose possibile una cosa simile e che significato potesse avere. Ora con questa traduzione GIUSTA tutto è CHIARISSIMO e LOGICO. Buona Pasqua
EliminaSì, ma oltre a questo è da segnalare quel "involutum" (appunto "avvolto" nella traduzione italiana) che nella mens del traduttore latino richiamava probabilmente - così annotano saggi studiosi - il cosidetto "agrentum involutum" che erano lingotti d'argento di forma cilindrica, quindi tondeggiante. Quello che vide San Giovanni fu il sudario - originariamente posto sopra il volto del defunto già coperto dalla sindone - irrigidito dagli oli aromatici dei quali era imbevuto e quindi "staccato" dalla sindone sottostante che invece si era afflosciata appoggiandosi su se stessa. Avendo ricoperto il volto, il sudario irrigidito appariva così di forma tondeggiante e separato dalla sindone e dalle bende che l'assicuravano al corpo di Cristo. Un'icona cretese del XIII secolo, raffigurante Gesù che appare alla Maddalena, raffigura molto bene, nella grotta-sepolcro sullo sfondo, la situazione dei lini funebri così come sono descritti dal Vangelo.
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