L'elezione di un Papa ha sempre costituito un particolare vanto per la Città o paese di provenienza e, in tempi più recenti, anche una fonte d'attrattiva storico-turistica.
A Senigallia, Città che ha dato i natali al Beato Pio IX, l'ultimo Papa-Re, il "papa scomodo" perseguitato sia in vita che dopo la morte, il Museo a Lui intitolato, allestito nel Palazzo atavico Mastai Ferretti, dov'è nato, è mèta di visitatori italiani e stranieri.
Nei decenni passati non sono mancati episodi,da parte soprattutto di organizzazioni anarchiche e dell'ultra-sinistra , di contestazione per il ricordo storico dell'illustre Cittadino senigalliese .
Dopo la beatificazione di Pio IX il 3 settembre 2000 da parte di San Giovanni Paolo II, l'urna contenente i resti mortali del grande Papa potè tranquillamente sostare in devoto pellegrinaggio in terra marchigiana fra i discendenti di quel popolo che lo acclamò Papa e Sovrano ( in diverse località delle Marche centrali
sopravvisse anche il nomignolo ...de' Pio Nono appiccicato affettuosamente al nome e cognome di un familiare).
sopravvisse anche il nomignolo ...de' Pio Nono appiccicato affettuosamente al nome e cognome di un familiare).
Nel progetto di ristrutturazione della stupenda piazza antistante la Basilica Cattedrale di San Pietro Apostolo, ufficialmente Piazza Garibaldi , "laicizzata" dopo l'unità d'Italia, l'Amministrazione Comunale, che nella Città della "spiaggia di velluto" è stata sempre rigorosamente di sinistra, ha pensato di collocare a mo' di mosaico sulla pavimentazione della piazza gli stemmi di Pio IX e del Cardinale Lambertini (Benedetto XIV).
Bella e lodevole iniziativa.
Non mancano però gli "scontenti" : coloro che in nome della laicità, al modo attuale francese, sognano la rimozione di ogni simbolo religioso dalle pubbliche vie in attesa che inesorabilmente arrivi la Mezzaluna, portata dagli ultra- fertili ventri delle donne musulmane, a colmare quel vuoto...
Una contestazione tutta "a sinistra" che non gode, da quel che sappiamo, neppure dell'appoggio degli eredi di quei "liberi Muratori" che tanto perseguitarono Pio IX dopo averlo inizialmente esaltato.
Pubblichiamo basiti il testo integrale che alcuni cittadini senigalliesi hanno diffuso per "scongiurare" l'inserimento degli stemmi contestati nella nuova pavimentazione della piazza della Cattedrale (ora piazza Garibaldi).
Lo facciamo per consolidare, alla luce della vera fede, il nostro impegno a difesa delle "radici cristiane" indispensabile antidoto da assumere, a dosi massicce, soprattutto in questo momento di particolare smarrimento e disorientamento.
AC
I SOTTOSCRITTI CITTADINI SENIGALLIESI
PREMESSO
che una piazza è un luogo pubblico per eccellenza e quindi in quanto tale deve essere rappresentativo di quei valori che ispirano la comunità civile, nel caso specifico valori di democrazia, libertà e laicità
CONSIDERATO
che qualsiasi intervento ornamentale su uno spazio pubblico non può essere dettato solo da ragioni estetiche, ma deve essere improntato ai valori su cui si fonda la convivenza collettiva e le istituzioni dello Stato o per lo meno non deve essere offensivo della memoria storica di questi valori, soprattutto nel caso di immagini a forte connotazione simbolica come gli stemmi; e che quindi un disegno rievocante fatti o personaggi della storia assume inevitabilmente una valenza simbolica e ripropone di conseguenza anche i valori di cui l’evento o il personaggio sono portatori e perciò prima di proporlo in un luogo pubblico bisognerebbe chiedersi quale rappresentazione si vuole dare e se tale rappresentazione sia condivisibile e opportuna in quanto coerente con i valori ispiratori della comunità nazionale;
che qualsiasi intervento ornamentale su uno spazio pubblico non può essere dettato solo da ragioni estetiche, ma deve essere improntato ai valori su cui si fonda la convivenza collettiva e le istituzioni dello Stato o per lo meno non deve essere offensivo della memoria storica di questi valori, soprattutto nel caso di immagini a forte connotazione simbolica come gli stemmi; e che quindi un disegno rievocante fatti o personaggi della storia assume inevitabilmente una valenza simbolica e ripropone di conseguenza anche i valori di cui l’evento o il personaggio sono portatori e perciò prima di proporlo in un luogo pubblico bisognerebbe chiedersi quale rappresentazione si vuole dare e se tale rappresentazione sia condivisibile e opportuna in quanto coerente con i valori ispiratori della comunità nazionale;
CONSIDERATO
altresì che gli stemmi papali in piazza Garibaldi non possono essere interpretati solo come un innocuo omaggio a singole figure storiche, ma rimandano inevitabilmente a quel potere temporale della Chiesa di cui gli stemmi stessi sono il simbolo e che quindi non possono passare come un semplice omaggio a papa Mastai cittadino senigalliese senza alludere anche a Pio IX come sovrano e alla monarchia papale di cui è stato rappresentante; e che il presente Stato italiano si è costituito attraverso il Risorgimento sui valori di democrazia e laicità combattendo contro quegli stati autocratici e confessionali di Antico Regime di cui lo Stato Papale è stato l’assertore più radicale; e che le questioni ideologiche rivestono una grande importanza e la memoria delle radici di una comunità va coltivata anche attraverso lapidi o monumenti che ne ricordino e ne ripropongano i valori;
CONTESTANO
la proposta di inserire nella pavimentazione di piazza Garibaldi gli stemmi che ricordino le figure di Pio IX e del cardinal Lambertini con i simboli dello stato papale, che oltretutto avrebbero solo l’effetto di rinfocolare una profonda divisione politica, ideologica e culturale durata oltre un secolo e mezzo;
la proposta di inserire nella pavimentazione di piazza Garibaldi gli stemmi che ricordino le figure di Pio IX e del cardinal Lambertini con i simboli dello stato papale, che oltretutto avrebbero solo l’effetto di rinfocolare una profonda divisione politica, ideologica e culturale durata oltre un secolo e mezzo;
PROPONGONO
che se si vuole ornare la pavimentazione stessa di mosaici, questi siano ispirati ai valori civili e alle memorie storiche della comunità o per lo meno non siano di significato avverso ai principi ispiratori della nostra storia democratica e repubblicana.
che se si vuole ornare la pavimentazione stessa di mosaici, questi siano ispirati ai valori civili e alle memorie storiche della comunità o per lo meno non siano di significato avverso ai principi ispiratori della nostra storia democratica e repubblicana.
Foto 2 : Senigallia notizie
è assolutamente corretto , poi buttiamo giù la reggia di Caserta , piazza dei miracoli a Pisa , il colosseo, ecc ecc , e poi ce la prendiamo con l'isis che distrugge le rovine di Palmira niente da dire vorrei fare dei commenti sprezzanti , ma il buon Signore ci ha insegnato l'amore
RispondiEliminaA Fabio delle 15:44 Ma il buon Signore ci ha donato anche la logica per scrivere bene e per far comprendere al prossimo, attraverso le parole scritte, quel che si vorrebbe dire...
RispondiEliminaCoraggio: la prossima volta ti andrà meglio!
Ha ragione Fabio, si è espresso benissimo. Se il metro è quello di togliere i simboli religiosi magari si inizia dai nomi delle piazze per finire col demolire i nostri monumenti più belli in nome di una non meglio precisata laicità.
Eliminail solito Signor Precisini !!
EliminaIo ho capito perfettamente. Bravo Fabio!
RispondiEliminaALLA FINE RIMARRA' SOLTANTO L'OBELISCO MUSSOLINI A ROMA.
RispondiEliminaDal momento che stanno ristrutturando la piazza della cattedrale, perché non provvedono a buttar giù la cattedrale stessa? Se tanto mi da tanto....
RispondiEliminaNon serve: loro hanno chiesto soltanto di togliere i simboli religiosi... possiamo togliere le croci, i quadri, le vetrate e le statue.
EliminaNon bisogna essere sempre massimalisti!
Poveri cittadini imbecilli che non riescono neppure a capire che quella piazza è nata con e per la chiesa. Non l'ha voluta di certo Garibaldi.
RispondiEliminaGiovanni
Viva Pio Nono ! Solo guardare il suo volto fa bene ( Roger Aubert ). Se l'Italia dimentica la sua Storia... Triste, triste, i massoni attaccano di nuovo... Cari fratelli massoni...
RispondiEliminaFabio & C. hanno perfettamente ragione. È una iniziativa insulsa e vergognosa. Quel che andrebbe veramente fatto, è cambiare il nome della piazza ! Giorgio
RispondiEliminaComunque a levare i simboli religiosi ci pensano già i preti seguendo l'esempio di Bergoglio che nasconde la Croce pettorale quando riceve ospiti non cristiani
RispondiEliminaE anche vescovi traditori!
Elimina