Mons. Aillet in un manifesto 'anti-integralista' |
Un lato positivo di questo Sinodo? Sembra che le lingue si siano sciolte e i discorsi siano molto più liberi, chiari e diretti, senza le consuete, avvilenti circonlocuzioni curiali. Non che mons. Aillet, validissimo vescovo di Bayonne, mancasse di sincerità. Ma fa comunque effetto (piacevole) leggere affermazioni così disinibite. Dopo tutto, è quello che Papa Francesco aveva richiesto...
Enrico
- Cosa ce ne pensa del Sinodo?
Vorrei iniziare con un aspetto negativo. Una relazione del Sinodo, piuttosto che restare uno strumento interno per guidare la riflessione dei gruppi di lavoro, è stata inopportunamente rilasciata a metà del percorso. Le sue formule, pur se potevano essere generose, erano pericolose e piene di ambiguità. Hanno logicamente prestato il fianco ad un incendio dei media che hanno creduto che la Chiesa ammettesse le coppie dello stesso sesso e l'accesso ai sacramenti ai divorziati risposati. Ognuno si è creduto obbligato a lanciare la sua strofetta sul tema. Ora sarà difficile recuperare questo pasticcio nell'opinione pubblica.
- Lei è severo con i media ... Io sono severo con il grano da macinare regalato ai media. Si è dato a persone che mal comprendono la Chiesa, che si basano sul solo criterio dell'evoluzione dei costumi, un testo incompiuto che esse hanno preso per moneta sonante. Le lobbies hanno fatto pressione, pesato sulle nostre riflessioni e messo l'accento su due aspetti propri della cultura più che altro occidentale, edonistica e individualistica: i divorziati risposati e l'unione di persone dello stesso sesso.
La nostra comunicazione, la dobbiamo curare. Era meglio non pubblicare nulla e attendere la fine del sinodo; così è da principianti. Detto questo, il Papa ha dato atto delle vivaci discussioni che hanno attraversato l'Assemblea sinodale, affermando che esse sono sane, il che dimostra che la parola è stata libera e costruttiva.
- Nonostante questo errore di comunicazione, l'esito del Sinodo è positivo o negativo? Sono rimasto deluso di non trovare il grande tesoro dell'insegnamento di Giovanni Paolo II sulla famiglia. Anche se è menzionato nella relazione finale, non si ha l'impressione che la teologia del corpo, risultato di una capacità intellettuale e di una esperienza pastorale straordinarie, sia messa a disposizione delle famiglie.
Questo è un peccato perché questa teologia, oggi riscoperta da giovani coppie che non provengono necessariamente dal 'serraglio', offre un potente aiuto per le relazioni interpersonali, per il linguaggio del corpo, per la relazione intima, fonte di felicità tra relazione sessuale e apertura alla vita, l'amore coniugale e la procreazione.
- Cosa pensa del discorso finale del papa che ha biasimato "tradizionalisti" come "progressista"? Questa opposizione dialettica in cui il mondo ci chiude funziona come una trappola. Sembra che non si possa uscire da questa contrapposizione tra dottrina e pastorale. Tra ciò che è vero e ciò che è misericordia. E' quasi come se non si potesse uscire da questa contrapposizione tra legge e libertà se non con un compromesso che conduca a "un accordo di essere in disaccordo" - per riprendere la formula del Papa rivolto ai vescovi dell'Asia.
Certo, il percorso di cresta è difficile da trovare, ma manca una terza via. Che tuttavia è stata brillantemente spiegata da Giovanni Paolo II in Veritatis Splendor, e ha servito da luce per Familiaris Consortio e Evangelium Vitae e anche al Catechismo della Chiesa cattolica nella sua parte morale. Infatti, egli dice che la verità sul matrimonio, sull'amore coniugale e sulla famiglia, non è in origine una norma esterna che viene imposta alla libertà dell'uomo come un fardello pesante da sopportare, e inserita in una cultura del peccato. Invece, essa è iscritta nel cuore dell'uomo, come un innato senso della bellezza, bontà e verità.
La verità morale che brilla nel Verbo incarnato non è solo un'idea, un ideale da raggiungere: essa è già presente nell'intenzione. L'uomo ha bisogno di principi per illuminare il suo cammino e questa strada porta molto meglio di quanto si pensi alle realtà concrete sul terreno. Si tratta di una misericordia che non mortifica la capacità di ogni uomo a raggiungere la perfezione, anche se vive situazioni difficili, e che presenta la legge come un percorso di crescita.
Vorrei iniziare con un aspetto negativo. Una relazione del Sinodo, piuttosto che restare uno strumento interno per guidare la riflessione dei gruppi di lavoro, è stata inopportunamente rilasciata a metà del percorso. Le sue formule, pur se potevano essere generose, erano pericolose e piene di ambiguità. Hanno logicamente prestato il fianco ad un incendio dei media che hanno creduto che la Chiesa ammettesse le coppie dello stesso sesso e l'accesso ai sacramenti ai divorziati risposati. Ognuno si è creduto obbligato a lanciare la sua strofetta sul tema. Ora sarà difficile recuperare questo pasticcio nell'opinione pubblica.
- Lei è severo con i media ... Io sono severo con il grano da macinare regalato ai media. Si è dato a persone che mal comprendono la Chiesa, che si basano sul solo criterio dell'evoluzione dei costumi, un testo incompiuto che esse hanno preso per moneta sonante. Le lobbies hanno fatto pressione, pesato sulle nostre riflessioni e messo l'accento su due aspetti propri della cultura più che altro occidentale, edonistica e individualistica: i divorziati risposati e l'unione di persone dello stesso sesso.
La nostra comunicazione, la dobbiamo curare. Era meglio non pubblicare nulla e attendere la fine del sinodo; così è da principianti. Detto questo, il Papa ha dato atto delle vivaci discussioni che hanno attraversato l'Assemblea sinodale, affermando che esse sono sane, il che dimostra che la parola è stata libera e costruttiva.
- Nonostante questo errore di comunicazione, l'esito del Sinodo è positivo o negativo? Sono rimasto deluso di non trovare il grande tesoro dell'insegnamento di Giovanni Paolo II sulla famiglia. Anche se è menzionato nella relazione finale, non si ha l'impressione che la teologia del corpo, risultato di una capacità intellettuale e di una esperienza pastorale straordinarie, sia messa a disposizione delle famiglie.
Questo è un peccato perché questa teologia, oggi riscoperta da giovani coppie che non provengono necessariamente dal 'serraglio', offre un potente aiuto per le relazioni interpersonali, per il linguaggio del corpo, per la relazione intima, fonte di felicità tra relazione sessuale e apertura alla vita, l'amore coniugale e la procreazione.
- Cosa pensa del discorso finale del papa che ha biasimato "tradizionalisti" come "progressista"? Questa opposizione dialettica in cui il mondo ci chiude funziona come una trappola. Sembra che non si possa uscire da questa contrapposizione tra dottrina e pastorale. Tra ciò che è vero e ciò che è misericordia. E' quasi come se non si potesse uscire da questa contrapposizione tra legge e libertà se non con un compromesso che conduca a "un accordo di essere in disaccordo" - per riprendere la formula del Papa rivolto ai vescovi dell'Asia.
Certo, il percorso di cresta è difficile da trovare, ma manca una terza via. Che tuttavia è stata brillantemente spiegata da Giovanni Paolo II in Veritatis Splendor, e ha servito da luce per Familiaris Consortio e Evangelium Vitae e anche al Catechismo della Chiesa cattolica nella sua parte morale. Infatti, egli dice che la verità sul matrimonio, sull'amore coniugale e sulla famiglia, non è in origine una norma esterna che viene imposta alla libertà dell'uomo come un fardello pesante da sopportare, e inserita in una cultura del peccato. Invece, essa è iscritta nel cuore dell'uomo, come un innato senso della bellezza, bontà e verità.
La verità morale che brilla nel Verbo incarnato non è solo un'idea, un ideale da raggiungere: essa è già presente nell'intenzione. L'uomo ha bisogno di principi per illuminare il suo cammino e questa strada porta molto meglio di quanto si pensi alle realtà concrete sul terreno. Si tratta di una misericordia che non mortifica la capacità di ogni uomo a raggiungere la perfezione, anche se vive situazioni difficili, e che presenta la legge come un percorso di crescita.
[..]
Fonte: Famille Chrétienne, via Riposte catholique
La publication de la “Relatio” à mi-parcours, “erro de communicazione” ?
RispondiEliminaIl n’y a que Mgr Aillet à le penser.
Ne s'agissait-il pas plutôt d'un ballon d'essai destiné à préparer l’opinion publique aux évolutions futures ?
Évolutions déjà partiellement acquises, puisque, lui même le reconnaît, “Ora sarà difficile recuperare questo pasticcio nell'opinione pubblica”.
Alors, “così è da principianti”…
Vraiment ?
Naïf cet évêque de Bayonne qui n’a pas encore compris qu’il a affaire à des stratèges plus expérimentés que lui…
Vrai,vrai ,vrai Rome c'est dans l'apostasie parce que il y a beaucoup de frochions dans l'Eglise,
EliminaProprio quello che stavo per commentare: è da ingenui pensare che l'uscita della relazione intermedia sia stata un errore di comunicazione. L'accoglienza che ha avuto nel mondo era esattamente ciò che si voleva ottenere facendola uscire. Era un testo preparato in anticipo e fatto uscire di sorpresa perché avesse l'impatto che ha avuto a prescindere dall'effettivo andamento del sinodo; e perché il sinodo non potesse farci più nulla.
EliminaUn colpo da maestri, altro che principianti.
Certo, bene che i vescovi non allineati finalmente parlino. Il Papa era lì a prendere appunti (chissà a che scopo... stiamo iniziando a vederlo), ma finché questi vescovi e prelati sono al loro posto è bene che parlino e siano presenti sui mezzi di comunicazione quanto più è possibile, per cercare di rimediare al danno di quella pubblicazione, e perché il maggior numero di uomini, dentro e fuori dalla Chiesa, si renda conto di come funziona questo pontificato.
Ma quale colpo da maestri!
EliminaSono stati pubblicati i documenti perché il Cardinale Mueller si era lamentato della mancata trasparenza.
Siccome la riservatezza non era propriamente progressista allora si è deciso per la pubblicazione cambiando la linea comportamentale precedente.
Questi vanno a ruota libera ,si alzano la mattina e cominciano la produzione coreana di eresie.
Ah, giusto: hanno pubblicato quella relazione per far contento il card. Müller.
EliminaE infatti è stata permessa la pubblicazione dei singoli interventi, come voleva lui (bello quello di mons. Kleda, non trova? L'avrà certo potuto leggere...).
E infatti poi non si è provato a secretare anche i testi dei circoli minori.
Non c'è che dire, proprio un bel cambiamento di linea.
Secondo me è inutile cercare sottili strategie sotto la condotta confusionaria.
EliminaIn verità ogni Papa è stato prima un buon Vescovo,o un buon Nunzio, o un buon Superiore di Ordine oppure anche un buon abate di convento.
Bergoglio come superiore dei Gesuiti ha collezionato o sequestri di persona o sanzioni disciplinari senza mai conseguire nemmeno uno straccio di titolo di studio.
Come Vescovo ha ridotto la Diocesi di Buenos Aires al collasso.
Come Cardinale difendeva coraggiosamente la Chiesa Cattolica facendo pregare le suore di clausura che adesso
vuole pure abolire.
Con questo curriculum cosa ci si poteva aspettare?
Il prosssimo Papa lo facciamo eleggere a te. Contento?
EliminaNon posso .Non sono gay.
Eliminae' stato un "errore" attentamente e volutamente calcolato col precisissimo intento di indirizzare e manipolare i lavori sinodali attraverso la pressione mediatica. I gesuiti saranno modernisti, ma mica sono scemi!
RispondiElimina...e invece sono proprio scemi.
EliminaRintronati colossali pensano di manipolare i mass media come se fossero loro i proprietari.
Se a Scalfari dicono di scrivere che bergoglio è un papa mancato ,quello lo fa dopo dieci minuti e lombardi si mette a balbettare.
e' stato un "errore" attentamente e volutamente calcolato col precisissimo intento di indirizzare e manipolare i lavori sinodali attraverso la pressione mediatica. I gesuiti saranno modernisti, ma mica sono scemi!
RispondiEliminaLa cosa strana è perché sia stato fatto uscire proprio quel documento provvisorio....mah...
EliminaI gesuiti non sono più quelli di un tempo ma son sempre saggi Non mi sembra di scorgere in loro tutto questo entusiasmo per il loro confratello divenuto papa.
EliminaNe conoscono i limiti e penso si stiano smarcando dal disastro sinodale dei quattro del sesso libero.
Prima ci si lamenta della poca trasparenza, poisi è fatto uscire troppo e troppo presto...Fa bene il Papa ad ignorare questi guati isterici.
RispondiEliminaBergoglio è un papa mancato frutto di un'elezione irregolare e di dimissioni sospette del papa precedente.
EliminaIl papato abusivo di bergoglio è sulla via del fallimento umano ed ecclesiale.
La contraddizione la vedi solo tu: prima hanno silenziato tutto, ci si è dovuti accontentare delle voci di corridoio per cercare di capire di cosa si parlava, chi era contro e chi era a favore, poi hanno fatto uscire con grande risalto un documento su cui c'è stata una levata di scudi tanto che si è è dovuto provvedere a emendarlo e rivederlo. Giusto dire che prima c'è stata poca trasparenza e che dopo si è avuta troppa fretta sospetta di far uscire un testo prematuro.
Elimina@nuovo
EliminaChe hai fatto il notturno?
E mo va a dormi!!
Va!!
Giustissimo, anonimo delle 10.28
EliminaQuesti cialtroni sono buoni solo a commissariare, derubare, arrestare e spiare.
Appena devono giocare una partita appena complessa con avversari anche numericamente molto inferiori ,ecco che combinano solo disastri e collezionano figure di palta a iosa.
Partita che avete perso come al solito. Brillate per incapacità.
Elimina"Disdain" e` l'articolo di Rorate Caeli che vi segnalo.
RispondiEliminaParla del consigliere di Bergoglio, un certo Tucho e dell'intervista rilasciata da questi, sul sinodo, alla Nacion.
Guardate la malinconica foto di accompagnamento del personaggio...
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
EliminaIl circolo ristretto intorno a bergoglio è composto esclusivamente da omosessuali.
Una persona normale non dormirebbe sonni tranquilli.
Sarò il solito becero tradizionalista espressione di un mondo morente però questo bergoglio non me l'ha racconta giusta.
Perché fu rinchiuso in nascondimento per due anni(è una sanzione durissima)? e si sono tutti premurati di dire che in quel periodo poteva comunque confessare ,sempre che sia vero ovviamente.
Perché ha coperto il superiore dei salesiani di Buenos Aires?
Anonimo, come al solito, perché non fai i nomi degli omosessuali componenti il circolo bergogliano? E perché non hai il coraggio di firmarti? Un cattolico ch'è così informato farebbe il bene della Chiesa se a viso aperto denunciasse le malefatte ed i malfattori. Omo o etero non importa.
EliminaNon possiamo denunciarli Pastorelli ,altrimenti saremmo come loro tutti presi nei ricatti sordidi, minacce di esposti ed estorsioni.
EliminaNoi non siamo lerce spie e traditori.
Solo cerchiamo ,nel nostro piccolo, di aprire gli occhi ai Christefideles che potrebbero essere traviati, vuoi per ignoranza, vuoi per accidia ,voi per timore reverenziale.
Certo, meno male che ci sei tu ad aprire gli occhi ai cattolici. Sei un povero mitomane, fatti aiutare.
EliminaSei una sagoma Nuovo!
EliminaSei il bruno forte del blog:)))))
Anonimo delle 13,10: se tu che tutto sai non li denunci come si fa ad evitarli? ad esortar il papa a liberarsene? Le ragioni che adduci son tipiche di chi opera sempre nell'anonimato. Ma non sei tra coloro che darebbero la vita per la Chiesa? Calunnia, calunnia, qualcosa resterà diceva quel certo "filosofo".
EliminaSecondo me non prendeva appunti, si segnava nomi e cognomi da ricordsrfe al momemto delle 'pulizie' di Pasqua......voleranno parecchi zucchetti di vari colori...
RispondiEliminaIl momento è di confusione massima e questo secondo me potrebbe essere anche un bene per chi abbia le idee chiare. Aspettiamo fiduciosi il prossimo sinodo del 2015 che in un anno ne vedremo delle belle!!!
RispondiEliminachissà ora dove andrà a finire il vescovo..... dove lo esilieranno
RispondiEliminaUn grazie a mons. Aillet e agli altri vescovi francesi, un grazie al presidente della Conferenza episcopale polacca, ai grandi vescovi della Polonia , ai cinque vescovi Burke, de Paolis, Muller...che hanno pubblicato il libro che li ha smascherati, all'arcivescovo maggiore dell'Ucraina, tutti han contribuito a mettere nel sacco l'arroganza dei vescovi tedeschi. E' verissimo che francesco non cita mai il grande Magistero di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI preferisce dialogare solo con le ignoranti sirene brasiliane . I vescovi del Sinodo gli han fatto barba e capelli. A proposito nella mia parrocchia c'è una scuola di catechismo se qualcuno vuol venire, anche con la borsa nera, è ben accetto.
RispondiEliminaMa la hai letta la conclusione del Sinodo? Ma se a te va bene così...
EliminaGrande intervento del Papa contro la pena di morte. Altro che chiacchiere!
RispondiEliminaEd un comodo, rotondo "sti cazzi "non ce lo vogliamo aggiungere, Nuovo?
EliminaC'è anche qualcosa contro la tratta degli schiavi?
EliminaLa "maggioranza qualificata" al Sinedrio sulla Famiglia:
RispondiEliminahttp://opportuneimportune.blogspot.gr/2014/10/la-maggioranza-qualificata-sceglie.html
Dovremmo ridere?
EliminaIl Nuovo, potresti per favore concentrare i tuoi pensieri in un solo commento?
EliminaSono basito dalla violenza dei vostri attacchi: vi dichiarate cattolici e poi criticate e disubbidire ai vostri superiori (alla faccia della virtù dell'obbedienza ), vi dichiarate cristiani e poi mettete in croce il vicario di Cristo .
RispondiEliminaA questo punto molto meglio gli atei, almeno sono coerenti.
Dillo anche a quelli che fino a un anno e mezzo fa sputacchiavano Benedetto.
EliminaBeh. Sì. Anche loro.
EliminaAllora non ne salviamo molti.
EliminaVorrà dire che salveremo solo i veri Cattolici. Quelli obbedienti alla Chiesa e al Papa.
EliminaMa l'attuale Papa quando era arcivescovo di B. A. disse che il Summorum pontificum era il vaneggiamento "de un viejo loco" e lo boicottò apertamente. Lui allora non è un vero cattolico e non lo salviamo? O non sarà che un Papa si può anche criticare, magari non dandogli del vecchio pazzo?
EliminaI preti, vescovi etc. sono i pastori, i laici (voi) le pecore.
Eliminamentre può aver senso che i pastori discutano tra loro, non esiste che le pecore contestino anche solo l'ultimo dei pastori.
Pensavo che finito il comunismo la consuetudine di portare il cervello all'ammasso fosse caduta in disuso, ma devo constatare che mi sbagliavo.
EliminaRagazzi che confusione! Essere pastori non significa la deroga ai doveri di ogni cristiano: al contrario, si è tenuti ancora di più a osservarli.
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