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sabato 9 agosto 2014

Il Card. Bagnasco criticato per il soccorso ai cristiani perseguitati in Iraq


Ancora una volta la normalità fa  notizia. 
E’ bastato però che il Cardinale Angelo Bagnasco avesse ipotizzato la normalissima possibilità di ospitare in strutture Diocesane italiane anche i nostri fratelli e le nostre sorelle nella Fede dell'Iraq e della Siria, sperando che possano  scampare dalla mattanza degli jihadisti , che si sono avute  reazioni  contro il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana.
Un cocktails anticattolico con i soliti  ingredienti laicisti/marxisti/radical chic ...
Nella  trasmissione di Radio Rai 3Prima pagina”  stamane un anonimo radioascoltatore è intervenuto stracciandosi pubblicamente le vesti per l’ipotesi  che le strutture Diocesane italiane possano ospitare anche i profughi cristiani, come avverrà in altre le parti del mondo cristiano e come è avvenuto sul suolo italico più volte nel passato quando intere comunità di profughi religiosi e laici perseguitati ( dagli eretici iconoclasti prima e dei musulmani poi ) si stabilirono per lo più nel Regno di Napoli .
Sottolineamo che quello ipotizzato dal Presidente della CEI  sarebbe un provvedimento del tutto normale per una qualsiasi Comunità religiosa :   la Comunità Anglicana d'Inghilterra, ad esempio, " ha ufficialmente chiesto al governo britannico di aiutare i cristiani in fuga, parlando di - dovere morale - "  ( Cfr. Articolo Corriere della Sera ).
Il Cardinale Angelo Bagnasco, che ben conosce la storia antica e moderna della nostra accogliente terra, in un’intervista sul "Corriere della Sera" ha commentato la situazione nel Nord dell'Iraq dove, a causa delle ferocissime persecuzioni degli jihadisti, 100mila cristiani sono stati costretti a lasciare le loro case e le loro città.
Non si può aspettare ulteriormente : urgono  carità e  solidarietà fraterna  " La prima cosa che faremo, attraverso la Segreteria di Stato e la Nunziatura a Bagdad, è manifestare la nostra piena disponibilità ad accogliere quei perseguitati che eventualmente lasciassero il Paese. 
Le diocesi italiane sono da sempre disponibili verso gli immigrati: lo sforzo diventerà ancora più urgente e doveroso verso i tantissimi fratelli brutalmente perseguitati a causa della loro fede. 
Ho subito dato disposizione, com'è avvenuto anche per la Siria di un primo intervento di natura economica per un milione di euro da inviare per le immediate necessità attraverso i vescovi locali e la Nunziatura di Bagdad ". 
Il popolo italiano, in stragrande maggioranza ancora cattolico, ha dovuto ospitare chiunque : stiamo a vedere se la solita nomenklatura anticattolica, perennemente al potere, riuscirà a chiudere le frontiere italiane proprio ai nostri fratelli e alle nostre sorelle solo perché sono cristiani come noi. 
Επίσης, σε μας τους αμαρτωλούς 

Su AsiaNews "Adotta un cristiano di Mosul": rispondere nei fatti e con la vita all'emergenza irachena